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sabato 15 febbraio 2020

Ultima tappa blogtour || Recensione: IL BARBARO DI ROMA di Adele Vieri Castellano


**** Vi ricordo che con la recensione di questo romanzo si chiude il blogtour dedicato ad esso e che, quanti hanno osservato le poche regole del giveaway per vincere una copia cartacea de Il Barbaro di Roma, possono partecipare all'estrazione.
Avete tempo fino a domani sera (ore 20) per osservare tutti gli step.
Vi ricordo che il giveaway si svolge praticamente su Facebook. ****


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Una storia d'amore e di passione ambientata nel 54 d.C.; un uomo e una donna con un passato da dimenticare, che solo superando la propria paura di soffrire potranno concedersi il diritto di essere felici, di amare ed essere riamati.


IL BARBARO DI ROMA
di Adele Vieri Castellano


Amazon Publishing
468 pp
Gennaio 2020
Raganhar e Giulia provengono da realtà e famiglie agli antipodi e non potrebbero essere più diversi; ma a dispetto delle differenze che li allontanano, dal primo momento in cui si sono incontrati, essi hanno avvertito una scintilla, un'attrazione genuina e forte l'uno per l'altra, ma gli déi capricciosi si sono presi gioco di loro, non permettendo ai due di vivere l'acerbo ma sincero sentimento che stava nascendo nei loro cuori.
Per una serie di circostanze, Giulia Urguanila e il principe germanico Raganhar si ritrovano distanti e quando la donna riceve la terribile notizia della morte di lui sul campo di battaglia, capisce che il suo cuore non potrà più aprirsi a nessun altro uomo.
Ha già sofferto tanto per aver perso il suo primo amore, e sapere che anche Raganhar apparterrà per sempre a un passato e ad un'occasione perduti che non torneranno più, è qualcosa che la fa soffrire.

E per non piangersi addosso ha tirato fuori il caratterino per cui tutti l'ammirano, dandosi agli affari e al commercio con determinazione, grinta, grande senso pratico; per anni ha solcato i mari con la bireme Calypso cercando di dimenticare Raganhar, e adesso che lui è morto e non tornerà più, non le restano che una manciata di ricordi, un tocco, un profumo, un bacio.

Ma il Fato non ha ancora finito nè con Giulia nè con Raganhar e i due sono destinati a ritrovarsi, seppur in condizioni drammatiche.

Mentre la donna è ad Aphrodisias (provincia romana, nell'attuale Turchia) per affari - è interessata a comprare schiavi per portarli a Roma da impiegare come gladiatori -, corteggiata dal potente e ricco mercante Tessandro, la sua attenzione viene catturata da un uomo, proprietà di Tessandro, denominato "La Bestia" per la sua forza fisica animalesca, per l'aggressività, e Giulia è intenzionata a comperarlo.

Non immagina minimamente la vera identità di questo gladiatore dalla forza fenomenale. ma lo scoprirà presto e le verrà un colpo: La Bestia è niente meno che Raganhar in persona!

Ma com'è possibile che sia ancora vivo e che sia stato fatto schiavo da un essere cinico e crudele come Tessandro?
Quali traversie ha dovuto affrontare, quali e quante sofferenze ed umiliazioni ha sopportato, per essere ridotto in condizioni di schiavitù, con il rischio concreto di morire ucciso da feroci gladiatori o, peggio ancora, sbranato da belve affamate?

Giulia non sa nulla di ciò che Raganhar ha vissuto in quegli anni in cui sia lei che i suoi amici a Roma hanno pianto la sua morte; sa solo che dietro le numerose cicatrici che segnano quel corpo magro ma forte, si nascondono storie ed esperienze di vita vissuta, che hanno reso l'uomo La Bestia arrabbiata che è, l'uomo che sembra non avere più nulla del grande guerriero che era un tempo, e che è divenuto soltanto un corpo da gettare nell’arena contro uomini e belve.

"Nessuna paura abitava più in lui perché aveva guardato in faccia il buio, quello più oscuro e profondo, l’abisso che non tollera né indugi né cedimenti. Da quel buio era uscito, se non vincitore, almeno vivo."

Nella sofferenza della sua prigionia gli è rimasto solo un incontenibile desiderio di vendetta verso coloro che, a suo avviso, l'hanno tradito, tra cui l'amico di sempre Massimo Valerio Messalla.
Il ricordo delle sensazioni provate con e per Giulia sembra essere svanito del tutto e non trovare posto in un cuore indurito dal dolore.
Ma è davvero così? Entrambi hanno chiuso definitivamente il cuore all'amore?

"Da anni stritolava le emozioni escludendole dalla sua vita, persuasa che, in ultimo, l’ostinazione l’avrebbe resa indifferente."

Qualcosa accadrà in quello stadio affollato di gente, in quella città così lontana da Roma, dove la gente si diverte ad assistere a macabri e sanguinosi spettacoli in cui uomini schiavi combattono tra loro o con animali feroci.

Dal primo momento in cui Giulia scopre che La Bestia altri non è che Raganhar, farà ciò che è in suo potere per farlo fuggire e riportarlo a Roma, da sua sorella Ishold e da Massimo, che ancora non si danno pace per la sua morte.
Per liberarlo, la temeraria Giulia è disposta rischiare la propria vita e a farsi nemico l'infido Tessandro.

Forse le tante miglia percorse e la grande sofferenza che l’ha ferita così profondamente, alla fine l’hanno condotta fin lì affinché lei potesse portare a termine la difficile missione di salvare il guerriero germanico?

E anche se cerca in tutti i modi di convincersi che i sentimenti per Raganhar sono sepolti per sempre, il suo cuore e il suo corpo sembrano giocarle brutti scherzi e agitarsi tutte le volte che lui le è vicino.

"Raganhar, Raganhar, Raganhar… Mai, neppure per un secondo, aveva potuto dimenticarlo, così come non aveva potuto dimenticare le emozioni provate tra le sue braccia. La lezione era stata durissima. Aveva compreso che l’amore non è solo un ricordo o un’emozione passeggera. L’amore è molto di più, è un mondo a se stante che vive nel cuore e non nella mente, che resta appiccicato ai sogni, all’esistenza e ogni giorno palpita e non smette di crescere e tormentarti."

E lui, il cupo Raganhar, cosa prova? Davvero nel suo cuore c'è spazio soltanto per la rabbia, il dolore e la vendetta?

Entrambi dovranno fare i conti con loro stessi, con le emozioni che li travolgono quando i loro sguardi s'incrociano, con la passione che sconvolge i loro corpi quando sono vicini.

Giulia è una donna molto pratica, disinvolta e senza pregiudizi, con molto charme;sa come soggiogare gli uomini, che vengono letteralmente rapiti dal suo fascino, dalle sue capacità diplomatiche e il fiuto negli affari; è elegante, raffinata, apprezza il lusso e la ricchezza ma a volte sente un innato desiderio di svago e pace, di allontanarsi, per non essere costretta a fare scelte che potrebbero sconvolgerle la vita o sovvertire il tanto agognato equilibrio. Trovare e creare armonia è sempre stato per lei un obiettivo primario e, a volte, per raggiungere questo stato idilliaco, preferisce rinunciare a un suo bisogno.


"Era Giulia: coraggio e dolcezza, fuoco e pioggia, la prima alba dopo la burrasca, colei che aveva sempre voluto e, per tutti gli dèi, ancora disperatamente voleva."

In amore è razionale e controllata, un po’ per carattere ma soprattutto per il suo tragico passato. Se incontrasse un uomo, quest’ultimo dovrebbe capire come sedurla, come costringerla a dimenticare con l'arte della parola, della seduzione e con carezze e coccole e accendere di nuovo il fuoco e la passione che si nascondono in lei. Ma un uomo così... esiste? Giulia crede di no, ma Raganhar potrebbe farle cambiare idea.


Il principe Raganhar di Gerlach è un uomo intelligente, dinamico, determinato, rifiuta di venire organizzato o dominato. È un egoista perché tutto ciò che gli piace ama possederlo e lotta per quel possesso; ama comandare, risolvere situazioni difficili, prende spesso l’iniziativa ma sa anche accettare i consigli quando capisce che sta sbagliando. 

Dotato di grande energia, è coraggioso e leale verso coloro che ama, incapace di rancori prolungati, attacca frontalmente ogni ostacolo e detesta la menzogna. 
Raganhar protegge sempre le persone che gli sono vicine, corre in loro difesa, eppure non è facile essere suo amico, visto il suo carattere impulsivo e irruente.

Grazie a Giulia, Raganhar rimette piede nella Caput Mundi: finalmente potrà attuare la propria vendetta o il ritrovare i suoi amici e parte della sua famiglia farà sì che nuove consapevolezze si affaccino nel suo cuore?

"Aveva sofferto tanto per amore, ma dopo tanto tempo aveva capito che l’amore non si pretende, si dona e si riceve, e resistergli o incaponirsi è credere che ci sia solo il passato. Lasciar andare è sapere che c’è un futuro. (...) Lo amava. Fu sufficiente a consolare il suo cuore perché la vita può essere capita solo andando indietro, ma deve essere vissuta sempre e solo andando avanti."

Anche questo capitolo della bella ed emozionante serie "Roma Caput Mundi" è un viaggio affascinante nella Roma antica, con le sue usanze, i suoi dèi pagani, i modi di vestire, i commerci, il rapporto servo-padrone, i gladiatori: ogni dettaglio è descritto con tale accuratezza da sentirci totalmente immerse nel contesto; ritroviamo i personaggi che ci hanno fatto battere il cuore nei precedenti romanzi (Rufo, Livia, Aquilato, Ishold...), e con essi il valore dell'amicizia e del sostegno che solo chi ti vuol bene è disposto a darti con gioia.
I protagonisti sono ben delineati, l'Autrice ci lascia entrare nei loro sentimenti, mostrandocene dubbi, paure, speranza, fragilità; mi è piaciuto molto il legame di affetto sincero e solidarietà che unisce questo gruppo di amici, disposto a tutto pur di sostenersi. Le donne emergono in tutta la loro dirompente personalità; altro che donzelle da salvare: sono capaci da sole di buttarsi addosso, con le unghie e coi denti, contro uomini depravati e difendersi dalle loro lussuria malata!
Non posso che consigliare questo libro e, in generale, la serie, perchè Adele è una bravissima autrice, le cui storie emozionano e conquistano il lettore.



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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz