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martedì 15 settembre 2020

Libri in lettura (settembre 2020)



Buon lunedì, lettori carissimi!!

Oggi vi presento le mie due nuove letture.
Le conoscete? Che ne pensate, leggendo la trama?



La vita invisibile di Ivan Isaenko
di Scott Stambach


Ed. Marsilio
trad. A. Arduini
302 pp
Ivan ha diciassette anni ed è uno degli ospiti dell'Ospedale per i bambini gravemente ammalati di Mazyr, in Bielorussia. 
Le radiazioni liberate nell'atmosfera dall'esplosione di uno dei reattori nucleari della centrale di Cernobyl il 26 aprile 1986 gli hanno provocato gravi malformazioni, ma non ne hanno intaccato lo spirito acuto, l'intelletto straordinario e il vorace appetito per i libri. Ogni giorno sarebbe uguale all'altro, nella vita di Ivan, ma il ragazzo riesce a trasformare tutto in un gioco, al servizio del proprio divertimento. 
A scuotere la sua routine arriva, però, una nuova residente dell'ospedale, Polina. 
Ivan all'inizio non la sopporta. La ragazzina gli ruba i libri, sfida le regole del suo universo magico, si fa amare da tutte le infermiere. Ma in breve anche Ivan ne è attratto in modo irresistibile. 
Comincia così una storia d'amore tenera e coraggiosa, che consente ai due ragazzi di scoprire il mondo come mai avevano fatto prima. Fino all'incontro con Polina, Ivan si limitava a sopravvivere, in uno stato di orgogliosa distanza dalle cose e dalle persone. 
Ora vuole qualcosa di più: vuole che Polina resti viva.






PERDUTA NEI QUARTIERI SPAGNOLI
di Heddi Goodrich


Ed. Giunti
468 pp

Una ragazza americana a Napoli, ma non una delle tante. 
Heddi, studentessa di glottologia all'Istituto Universitario Orientale, non è venuta per un rapido giro nel folclore, ma per un'immersione che la porta ad avere della città, della lingua, del dialetto una conoscenza profonda, impressionante, che nasce dall'empatia, da un bisogno di radicamento e dall'entusiasmo della giovinezza. 
Con una colorata tribù di studenti fuorisede e fuoricorso Heddi vive ai Quartieri Spagnoli, dove la vita nelle case antiche costa poco, si abita su piani pericolanti che sembrano calpestarsi l'un l’altro, in fuga dalla folla e dai vicoli inestricabili, costruzioni affastellate che sbucano aprendosi sul cielo e sul vulcano, in balconi e terrazzi dove è bello affacciarsi a rabbrividire, fumare e discutere. 
Questo romanzo, scritto in un italiano letterario di rara bellezza, tanto più sorprendente considerando che l'autrice è di madrelingua inglese, è una doppia storia d'amore: per una città e per un giovane uomo. 
Pietro è studente di geologia, figlio di una famiglia contadina della provincia di Avellino, gente avvinta alla terra da un legame ostinato, arcaico. 
A Napoli, benché il suo paese sia distante solo cento chilometri, Pietro è straniero tanto quanto Heddi. Il coinvolgimento sentimentale non vela però lo sguardo della narratrice, che considera con sguardo affettuoso ma lucido la personalità di Pietro, al tempo stesso sognatore e velleitario, diviso tra l'emancipazione rappresentata dall'amore per una ragazza così lontana dal suo mondo e il richiamo agli obblighi ancestrali della terra. 
Anche il ritratto della madre di lui, apparentemente fragile e depressa, in realtà custode feroce dell'ordine familiare, è di spietata esattezza. L'amore che intride queste pagine è quindi istintivo e intellettuale, complicato e semplice. 
E' amore per le parole che compongono una vera e propria lingua del cuore, accarezzata, piegata e scolpita con una sensibilità sempre vigile. E' il romanzo di quando la vita è una continua scoperta, esplorazione dell'identità altrui e ricerca della propria, di quando la scrittura incarna un atteggiamento verso il mondo pronto ad aprirsi a ogni esperienza, a godere ogni gioia, a esporsi a ogni ferita.




6 commenti:

  1. Due letture molto interessanti, la prima mi ha colpito di più forse perché di recente ho seguito la serie su Chernobil . Aspetto con ansia di leggere le tue recensioni! :)

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    1. eh anch'io come te, l'ho vista e mi ha colpito molto... Una tragedia dalle proporzioni enormi e drammatiche...

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  2. Ciao Angela! Ma che belle letture! "La vita invisibile di Ivan Isaenko" mi ispira! :)

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    1. concordo, sono curiosa di iniziarlo, cosa che avverrà a breve :)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz