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domenica 14 febbraio 2021

Recensione: NOI SIAMO VENDETTA di Diego Di Dio




"Noi siamo vendetta" è una raccolta che contiene tre racconti thriller: tre storie nere, di sangue, indiscutibilmente accomunate da un protagonista: il male.
Quel male che, seppure in maniera e in misura differenti, è presente in ogni uomo e che, in alcuni casi, succede che venga fuori in modo travolgente, come un'esplosione improvvisa e violenta le cui conseguenze non si possono arginare. 



NOI SIAMO VENDETTA
di Diego Di Dio



Delos digital
66 pp
Giulio, proprietario di un ristorante, sposato con Elena - da lui amata moltissimo -, è il protagonista del primo racconto, Il canto dei gabbiani.
Sono proprio questi uccelli, con la loro guardinga presenza e il loro stridio che fende l'aria, a far da cornice alle azioni di Giulio, un uomo che ci sembra un tipo tranquillo, riflessivo, che ama fissare il mare e dar da mangiare, con quotidiana premura, ai tanti gabbiani che si fermano sulla spiaggia, e tra cui spicca uno in particolare, da lui soprannominato Jonathan Livingston.

Ma nel suo passato c'è un evento doloroso e traumatico che l'ha segnato profondamente e che ha fatto sedimentare in lui i semi della rabbia e della frustrazione nei confronti di chi tradisce senza vergogna, pur avendo ricevuto amore e devozione.
Il ricordo della triste fine della sua povera madre, le immagini, marchiate nella sua memoria, del suo corpo senza vita, lo accompagnano da anni ormai, e cancellarle è impossibile.

Un uomo con questo peso irrisolto nell'anima, cosa potrebbe arrivare a compiere se la rabbia soffocata per anni dovesse di colpo esplodere?

Quando Giulio scopre che la sua adorata moglie non è la donna devota che egli credeva che fosse, qualcosa si rompe in lui, tanto da mostrarci una persona diversa da quella che è sempre stata, una persona capace di tutto pur di dar sfogo al dolore, alla delusione, alla vendetta.

***

A Procida ogni anno, nel periodo di Pasqua, si tiene la processione dei Misteri del Venerdì Santo, in occasione della quale costruzioni notevoli fatte a mano, rappresentanti episodi del Vecchio Testamento e del Vangelo, sfilano per le strade, chiamando a sé innumerevoli curiosi, del posto e non solo.
Proprio la sera del giovedì, un omicidio rischia di mandare a monte l'annuale e attesissima manifestazione culturale-religiosa: un ragazzo, Bruno, è stato ammazzato all'interno del tendone in cui stava lavorando per ultimare, insieme ai suoi amici dell'Ultima Cena, i dodici apostoli seduti attorno alla tavola con Gesù.
Chi l'ha ucciso? Il fatto che l'omicidio sia accaduto alla vigilia della solenne processione può avere a che fare con il movente?
Vengono interrogati tutti coloro che hanno visto la vittima prima che morisse, comprese l'attuale fidanzata e la ex, tra cui non scorre buon sangue, ovviamente; aiutato dai sottoposti - che sono dell'isola e che conoscono persone, usanze, dialetto... - il maresciallo Leonardi cerca di capire come orientarsi nel "manicomio" in cui si trova a dar la caccia all'assassino, scontrandosi con una realtà locale a lui lontana.

Ne I Dodici Apostoli, il povero Bruno è vittima di un delitto a sfondo passionale o addirittura il movente va cercato nella sfrenata ambizione da parte dei partecipanti ai Misteri, tutti desiderosi di vincere? 
Possibile che la competizione possa essere a livelli così esagerati da indurre a togliere la vita al rivale pur di avere la vittoria il giorno dopo? 
Pare, infatti, che Bruno fosse molto bravo nel suo lavoro, e questo grazie agli insegnamenti paterni.

Leonardi osserva, valuta, ascolta e a un certo punto intuisce che la verità a volte può celarsi nei "posti" più impensabili, meno scontati, e per questo più agghiaccianti e difficili da accettare.


***


Chiude l'antologia L'uomo dei cani, un racconto ambientato ad Ischia, che diventa teatro di fatti drammatici tristi e, per certi versi, misteriosi.

Il giovane Michele è laureato in Legge ma esercita la professione di investigatore privato.
È giunto nell'isola per trascorrere del tempo con l'amico d'infanzia Rico, ma questi - commissario di polizia - è impegnato in un caso di omicidio che ha scosso gli isolani.
Un uomo di origini rumene è stato trovato morto in seguito a una serie di mortali coltellate; la prima sospettata è la moglie, con cui era praticamente separato in casa, ma in realtà contro di lei c'è poco di concreto.

Non sapendo che pesci pigliare, Rico coinvolge Michele nel caso perché gli dia una mano: i due sono legati da una profonda amicizia, anche se il primo sente di avere un debito mai assolto con l'amico.
Anni prima, infatti, la madre di Michele è stata assassinata e il colpevole non è stato mai trovato...

Il ricordo di sua madre, dei suoi perché senza risposta rivolti a quel figlio che ha sempre fatto scelte inaspettate, tormenta il giovane, che è convinto di avere un singolare talento: prima di addormentarsi, sa con certezza cosa sognerà durante la notte.

Intanto, durante il soggiorno ischitano, Michele conosce la signora Lucia, proprietaria del B&B in cui va ad alloggiare, e apprende una strana e misteriosa leggenda legata a una figura nebulosa ed enigmatica: l'uomo dei cani che vive nei boschi e protegge le creature a quattro zampe.
Tutti gli elementi di questo intricato caso - apparentemente slegati tra loro - contribuiranno in qualche modo alla sua soluzione, ma non riusciranno ad allontanare le inquietudini e le angosce del protagonista, tormentato dai propri personali demoni.


Ho trovato questi tre racconti di Diego Di Dio belli ed accattivanti per diversi aspetti, ad es. per la scelta di collocare le storie su un'isola (Procida e Ischia), quale ambientazione a sè stante, circoscritta, con le sue specifiche caratteristiche sociali, umane, culturali; o ancora per il ruolo della natura, che sia il mare, con il suo dondolio costante ed ipnotico, o gli animali, come i gabbiani del primo racconto, che con i loro stridii sembrano simulare le grida degli esseri umani, rivestendosi così di sfumature inquietanti.

Ho apprezzato moltissimo la bravura dell'Autore nel dar forma a personaggi complessi, con un passato doloroso e segreto che, in qualche modo, li ha marchiati, individui pieni di contraddizioni, di ossessioni irrisolte, di zone d'ombra presenti nell'animo umano, capace di racchiudere in sé non poche ambiguità e tante fragilità, traumi, angosce, desideri inconfessabili e oscuri, che paiono dormire in attesa che la scintilla giusta scateni un terribile incendio.

È stato inoltre interessante leggere le postfazioni a ogni racconto e conoscere quindi in che modo hanno avuto origine queste storie, che son certa possano piacere a chi è già appassionato del genere ma anche a chi vuole accostarvisi attraverso una lettura breve e molto piacevole. 

4 commenti:

  1. Ciao Angela! Il genere m'interessa e l'ambientazione pure, me lo segno :-)

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    1. Sono tre bei racconti, penso potrebbero piacerti :)

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  2. In effetti i racconti ambientati su un'isola hanno sempre un qualcosa di particolare che li caratterizza proprio per la location prescelta. Nell'insieme un'opera interessante.

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    1. vero, è un'ambientazione affascinante per tanti versi.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz