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domenica 25 aprile 2021

Recensione: NELLE SUE OSSA di Maria Elisa Gualandris

 

Il macabro e triste ritrovamento di ossa umane in una villa ottocentesca, bella e disabitata, porta alla luce un omicidio irrisolto e risalente ad almeno quarant'anni prima: a chi appartengono quelle ossa? L'assassino è ancora in giro? 
In questo giallo, ambientato in una cittadina che s'affaccia sul lago Maggiore, una giornalista testarda e piena di passione per il proprio lavoro cercherà ad ogni costo di scoprire la verità che si cela dietro quelle povere ossa e che chiede di essere dissepolta e conosciuta.



NELLE SUE OSSA
di Maria Elisa Gualandris

Bookabook
311 pp
Cosa c'è di più intrigante e "succoso" (per quanto umanamente drammatico) per un giornalista di cronaca nera che il ritrovamento casuale, in una bellissima villa sul lago Maggiore, di ossa umane che sono lì da chissà quanto?

È quello che succede alla trentacinquenne Benedetta Allegri, giornalista, che si fermata presso la dimora incriminata, Villa Camelia, proprio il giorno in cui vengono rinvenute dei resti umani; a trovarli, degli operai durante un restauro nel seminterrato nella villa, commissionato dai proprietari, che però raramente si fanno vedere.

Lo sbigottimento è tanto e turba la cittadina di Pallanza; la notizia non la lascia indifferente Benedetta, che ha sempre sentito una certa romantica attrazione per quella villa grande e lasciata un po' a se stessa, tanto più che essa potrebbe rivelarsi un caso su cui lavorare.

Questa professione, per quanto eccitante, ha innumerevoli "contro": bisogna stare sempre "sul pezzo", avere gli informatori giusti, scrivere articoli intriganti che stuzzichino la curiosità dei naviganti del web (e soprattutto il loco click)... e la concorrenza è ovviamente spietata!
Insomma, precarietà è la parola d'ordine ma, nell'imbattersi nella vicenda delle ossa, Benedetta si rianima e spera che possa essere l’occasione per rilanciare la sua carriera che pare non decollare mai.

Dopotutto, ha dalla sua una penna accattivante, che sa come catturare l'attenzione dei lettori, e ha pure molti preziosi informatori, con cui ha intrecciato rapporti di sincera stima; tra essi c'è l’affascinante commissario Giuliani, la cui arrogante bellezza a volte la irrita ed altre la turba, come non dovrebbe succedere ad una ragazza fidanzata qual è lei.
Benny, infatti, sta con Andre, architetto con una carriera avviata e soddisfacente; ne è innamorata, lui è un punto di riferimento per lei, eppure... ultimamente qualcosa stona nel loro rapporto - che è sempre stati tranquillo - e la ragazza sente di non riuscire a fare progetti di coppia stabili né tanto meno a breve termine.

Ai dubbi sul rapporto con Andre si aggiungono le preoccupazioni per la sorella, che sembra avere  qualche problema col marito; e poi c'è la sua cara amica Viola, avvocato, che si sta lanciando in una conoscenza con un uomo "incontrato" in una chat online.

Fortunatamente per Benedetta, c'è questo caso a tenerle impegnata la mente e le giornate, e lei, con la tenacia e l'intuito che le appartengono, comincia a far domande e a voler capire quali indizi seguire per arrivare all'identità dei resti ritrovati nella villa, vicino ai quali viene trovato un piccolo crocifisso in madreperla, particolare che aiuta la nostra giornalista a dare un nome alla "donna delle ossa": si tratta di Giulia Ferrari, una studentessa scomparsa nel 1978 che nessuno ha mai veramente cercato.

Benedetta non perde tempo e comincia a contattare i genitori di Giulia, fa un salto anche nell'istituto religioso presso cui ella studiava, e tutto per cercare di ricostruire chi fosse Giulia e cosa possa esserle accaduto; emerge che la ragazza aveva un fidanzato di nome Emanuele, anch'egli scomparso lo stesso giorno e su cui a quel tempo giravano voci che lo riconducevano addirittura alle Brigate Rosse.
Forse Giulia s'era messa in mezzo a qualcosa più grande di lei a causa di questo amore con Emanuele? O magari è stato lui ad ucciderla e poi a seppellirla nella villa, fuggendo poi all'estero?

Sapere cosa sia accaduto alla giovanissima Giulia diventa un pensiero fisso per Benedetta, che non esita a mettersi nei pasticci pur di procedere nella propria personale indagine; continua a farlo anche quando non è tenuta più ad occuparsene, attirandosi le ire di molta gente: i proprietari della villa, in primis, e poi di Zanzi, il sostituto procuratore che si occupa del caso e che pare avere una gran fretta di archiviarlo, scegliendo di sostenere l'ipotesi più scontata - far ricadere la colpa su Emanuele -, ma non necessariamente vera.

Benedetta, però, non s'accontenta delle risposte cui sembra giungere con troppa facilità la pista ufficiale, ma intuisce che dietro la sparizione dei due fidanzati ci sia una storia piena di segreti, che lei è intenzionata a svelare.

La sua ricerca le porterà non pochi grattacapi, perché si metterà contro qualcuno che farà di tutto per farle capire che deve smetterla di impicciarsi in questa vecchia storia, e non mancheranno le minacce per scoraggiarla ad andare avanti.

Benedetta è una donna caparbia e determinata, ma lo scoraggiamento fa capolino perchè diversi aspetti nella sua vita sembrano subire battute d'arresto: dal lavoro all'amore alle peripezie legate al caso.
Ma più apprende informazioni su Giulia e più la sua storia smette di essere semplicemente un cold case per diventare un "fatto personale": sapere chi ha fatto del male a Giulia e perché è per Benedetta come aiutare un'amica che ha subito un grosso torto e che merita di ricevere quella giustizia che non ha ancora ricevuto.

La protagonista riuscirà a trovare tutte le risposte che cerca e a non lasciarsi intimorire da chi vorrebbe frenarla nella sua ricerca della verità?

"Nelle sue ossa" è un giallo "made in Italy" inserito in una doppia cornice suggestiva: quella della villa, che dietro la sua aria un po' decadente e romantica, ha custodito al suo interno un segreto drammatico e doloroso; e poi il lago, che "appare innocente e benigno, ma, quando ti
ti inghiotte, ti imprigiona sul suo fondale buio e gelido e non vedrai mai più la luce del giorno."

Un romanzo che mi è piaciuto, che ho trovato molto piacevole leggere, con una narrazione che scorre in modo molto fluido, con un bel ritmo; il lettore giunge gradualmente a sciogliere ogni nodo insieme alla protagonista, che ho apprezzato per la sua personalità sfaccettata, i suoi momenti di debolezza come l'intraprendenza, il carattere deciso, risoluto, che non si arrende davanti agli ostacoli se si prefigge un obiettivo, tanto più se raggiungerlo asseconda una sete di giustizia e verità che merita di essere soddisfatto.

4 commenti:

  1. Ciao Angela, non conosco il romanzo, ma dalla tua recensione sembra una storia intrigante, sia per il caso sia per la psicologia della protagonista :-)

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    1. Infatti, sì, è un giallo con un caso coinvolgente.

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  2. Un cold case davvero intrigante come lo sono i misteri e i segreti nascosti in luoghi che sembrano pacifici ma non lo sono :)

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    1. Proprio così, un caso che smuove una tranquilla cittadina sul lago :)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz