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mercoledì 28 luglio 2021

Recensione: GIALLO 238 di Paola Montorfano - REVIEW PARTY -


Cari lettori, nel mese di giugno, nel corso del blogtour sul romanzo GIALLO 238 di Paola Montorfano, vi ho presentato i personaggi che contribuiscono, ciascuno per parte sua, a dar vita ad un intreccio narrativo avvincente >> QUI IL POST <<

Oggi condivido con voi la recensione, insieme agli altri blog che hanno già partecipato alle tappe del blogtour.





Una formula segretissima, che potrebbe cambiare le sorti del futuro dal punto di vista ambientale, diventa oggetto di interesse da parte di personaggi senza scrupoli, che vorrebbero poterla utilizzare per i propri loschi scopi. Charlotte, la protagonista di questo giallo particolare e avventuroso, sta lavorando alla formula e farà di tutto per cercare di proteggerla, dovesse anche trovarsi sola contro tutti.


GIALLO 238
di Paola Montorfano


Charlotte Castelli è la direttrice del più importante laboratorio scientifico del Nord Europa, aperto da suo nonno negli anni '20 del secolo scorso e che ha collaborato allo sviluppo dello Zyklon B, un insetticida che doveva essere impiegato semplicemente come disinfestante, ma sappiamo come i nazisti lo abbiano usato per fini immondi nei campi di concentramento.

La donna è alle prese con una formula unica nel suo genere, ancora in via di sperimentazione ma, se dovesse funzionare, porterebbe alla salvezza green del nostro pianeta.
È un progetto al quale mai nessuno ha mai lavorato prima, il che significa che se tutto andrà per il verso giusto, la scoperta porterà fama e soldi a Charlotte.

Ovviamente, per adesso tutto sta avvenendo in gran segreto e la sperimentazione ha luogo all'interno di una miniera di uranio (nel bergamasco) abbandonata da oltre trent’anni per ragioni di sicurezza; ad affiancarla in questo progetto top secret c'è il collega Giovanni, un uomo affidabile e valido, assolutamente fondamentale per Charlotte.

La formula ha a che fare con l'uranio e sulla possibilità (per i più è una folle utopia) di trasformarlo in un prodotto green, dopo averlo opportunamente lavorato.
Insomma, un programma ambizioso nel quale però la dottoressa Castelli crede fermamente e sta investendo ogni energia per perfezionarlo e portarlo a termine; ma la convinzione che nessuno sappia della sua missione è una pura illusione.

Votata esclusivamente al lavoro, nella sua vita privata non c'è mai stato posto per relazioni sentimentali durature; quella più importante è legata al periodo parigino, ai tempi universitari, e porta il nome di Maurice Dubois, il suo primo vero amore, con cui ha condiviso sentimenti, passione, ideali comuni, ma anche esperienze estreme, rimorsi, sensi di colpa e incubi che non li hanno più lasciati e che li hanno separati per molti anni, dovendo ciascuno, in qualche modo, riprendere in mano la propria vita, voltando le spalle a un passato scomodo.

Infatti, accanto ad una carriera di ricercatrice impegnata, sin da giovane, a viaggiare per il mondo (prima col padre, poi da sola) ed in particolare a visitare posti come le miniere di uranio in Congo - venendo così a stretto contatto con la miseria più nera della povera gente sfruttata - per trarre, da certi affari con uomini potenti e non proprio irreprensibili, lauti guadagni, v'è anche un aspetto di lei che in pochi sanno: per diverso tempo, negli anni della gioventù, proprio assieme al fidanzato di allora, Maurice, Charlotte si è macchiata di crimini andando incontro a molti rischi.

Ma quella vita violenta e pericolosa è lontana, e adesso la nostra dottoressa è tutta dedita al suo progetto segreto.
Non ha fatto i conti, però, con quelle persone che sono entrate nella sua vita e di cui sa troppo poco per potersi fidare.

È il caso di Massimo Buti, l'enigmatico e ambiguo uomo con cui ha una relazione strana, fatta più di sesso che di amore, caratterizzata da incontri di fuoco che avvengono quando dice lui, senza che lei riesca a dirgli di no, benché le dia fastidio la sua tracotanza, le sue risposte gelide quando gli vengono fatte domande personali.
Massimo è un soggetto particolare, che non ama parlare di sé, non si sbottona, non si lascia andare e del suo passato Charlotte non sa praticamente nulla. E anche quando lui pare sciogliersi un po', facendole quasi intendere di considerarla la sua donna e di immaginare un futuro insieme, c'è qualcosa nei suoi modi di fare, di parlare, di guardarla... che a Charlotte mette i brividi.
Il suo sesto senso non fallisce e i dubbi su Massimo si faranno più allarmanti quando lui accennerà alla formula segreta sull'uranio. 
Com'è possibile che ne sappia qualcosa? Cosa e quanto sa? E perché ne è interessato?

Intanto, il collega Giovanni viene coinvolto in una disavventura tanto strana e incomprensibile quanto pericolosa, e da lì emergerà ancora più palesemente che c'è qualcuno intenzionato a scoprire la formula su cui sta lavorando la dottoressa Castelli.

E mentre nel presente di quest'ultima riappare un personaggio del passato di cui si è sempre fidata completamente (eppure... anche questi si lascia scappare qualche domanda troppo curiosa su ciò che avviene nel laboratorio della donna), la situazione precipita ed ella si ritrova al centro di un meccanismo di violenza, rapimenti e minacce da parte di uomini senza scrupoli, senza coscienza né pietà, che pur di arrivare a ciò che vogliono non guardano in faccia nessuno e son disposti davvero a tutto.
Accanto ad una spaventata, per quanto sempre coraggiosa e indomita, Charlotte c'è solo una persona disposta ad aiutarla per venire a capo di ogni dubbio e mistero (su Massimo e non solo) ed è Alessandro, esperto d'informatica, un vero e proprio genio nello scavare nelle vite delle persone violando database e sistemi di sicurezza online.

Charlotte deve guardarsi attorno con gli occhi bene aperti e tutti i sensi in allarme: troppa gente vuole rubarle ciò per cui lei sta investendo tutto ciò che ha e sa, e la donna è consapevole di non potersi fidare ciecamente di nessuno, perché alla prima distrazione la coltellata alle spalle potrebbe arrivare proprio da chi non si aspetta.
Riuscirà a salvare la propria formula dalle cattive intenzioni di individui senza pudore, che si lasciano guidare solo dalle crudeli regole su cui si fonda il sanguinario mercato dell’energia?

"Giallo 238" è un romanzo movimentato e in grado di catturare e mantenere costante l'attenzione e l'interesse del lettore e che, partendo da una tematica sempre attuale come quella ambientale - energie rinnovabili, impiego dell'uranio, formule chimiche green... - si colora di sfumature appartenenti al giallo ma non solo: c'è molta azione, vengono narrate attività criminali e tutto ruota attorno alla protagonista, che in pratica è l'unico personaggio femminile (rilevante, quantomeno) ma ha una personalità granitica, modi di pensare quasi mascolini, è molto pragmatica, in certi momenti cinica, e c'è in lei qualcosa di oscuro e ambiguo che la induce a circondarsi di uomini poco rassicuranti, egoisti, sleali e che non esitano a scegliere di agire per il male se possono ricavarne dei benefici.
Una lettura trascinante, una scrittura tagliente e asciutta, come la protagonista, di cui seguiamo le vicissitudini restando in attesa, fino alla fine, per capire cosa ne sarà di lei e del suo importante segreto, se riuscirà o meno a proteggerlo dai malintenzionati per poterlo presentare orgogliosamente al mondo.

Se vi piacciono i gialli contemporanei, legati a tematiche attuali, con personaggi che nascondono qualcosa di torbido e al centro di storie dal ritmo dinamico e avventuroso, questo libro fa al caso vostro.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz