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giovedì 16 dicembre 2021

Recensione: IL FANTASMA DEL LETTORE PASSATO di Desy Icardi


Un racconto breve ma delizioso, con protagonista un uomo avanti negli anni che ha una grande passione: la lettura! I libri sono i suoi migliori, anzi, unici!, compagni di vita, quelli con cui trascorre tutto il tempo libero, ed essendo un avvocato da tempo in pensione, di ore da impiegare per  coltivare hobbies, ne ha eccome!
E' Natale, e quale migliore occasione per il nostro lettore che starsene rintanato in casa, a leggere, lontano dalla frenesia degli acquisti e delle cene natalizie?
Ma la magia di questo periodo dell'anno rischia di mandare all'aria i suoi solitari progetti.


IL FANTASMA DEL LETTORE PASSATO 
di Desy Icardi


Fazi Ed.
46 pp
L’avvocato Ferro vive a Torino nel 1959; il Natale è alle porte e l'uomo è alquanto nervoso; per carità, non è che odi questa festività, proprio per niente, bensì tutta la baraonda e l'euforia che l'accompagnano!

Passi pure l'agitazione nell'organizzare feste e cenette - con tutto lo spreco di soldi per le cibarie, come se stesse per venire di nuovo la guerra - con parenti ed amici, ma ciò che fa irritare moltissimo il pover'uomo è la calca di gente che si trova ovunque!
Gente ossessionata dall'idea di far compere, di scegliere i regali giusti, e tra questi - secondo molti - ci sono pure i libri.

Ferro è un lettore avidissimo ed esigente; acquista libri come il pane, è un divoratore di pagine DOC, e se c'è una cosa che lo rende super felice è recarsi dal suo libraio di fiducia, acquistare i libri che gli piacciono e poi andare a casa e, con la gioia simile a quella di un bimbo al cospetto del regalo da sempre desiderato, prendere il nuovo acquisto e tuffarsi nella lettura, alla  quale si dedica con un ardore e un entusiasmo fanciulleschi.

Ebbene, uno come lui che adora i libri, non sopporta l'idea che persone che per tutto l'anno non prendono neppure  un libro in mano, si ricordino di varcare la soglia di una libreria soltanto a Natale, per scegliere a caso un libro da regalare a un amico o a un famigliare, il quale molto probabilmente neanche gradirà un dono di questo tipo.

Insomma, nulla contro il Natale... ma che nervoso gli dà questa frenesia natalizia che mina la sua esistenza placida di bibliofilo solitario!

"nulla, a suo avviso, giovava più del libro giusto al momento giusto. Da qualche tempo a quella parte, tuttavia, il leggere era diventato un piacere ossessivo al quale si dedicava con ingorda cupidigia."

Ad ostacolarlo nei suoi piani di trascorrere il Natale leggendo, ci si mette la vicina di casa: Madame Peyran!
La signora è un tipo impiccione e chiacchierone, che però ha avuto la gentilezza di invitare alla cena della vigilia l'ottantottenne vicino; questi, orso com'è, vorrebbe poter evitare di accettare, ma per amore verso la cara nipote della signora (l'adolescente Adelina), non riesce a negare la propria presenza.
Certo che, però, madame poteva evitare di strappargli la promessa di rispettare un fioretto per Natale, vale a dire resistere alla tentazione di acquistare libri per una settimana (c'è promessa più dolorosa per un lettore?)!

Riuscirà Ferro a resistere all'impulso di acquistare libri su libri per qualche giorno?
Intanto, una copia speciale e rara di Canto di Natale finisce quasi per caso nelle sue mani e darà alle sue giornate pre-natalizie un tocco di mistero e magia...

Questo racconto di Desy Icardi è davvero gradevolissimo, con un protagonista che ricorda lo Scrooge di Dickens; magari l'avvocato è meno burbero, anche se ugualmente solitario e incline a brontolare per qualsiasi contrarietà.
I libri sono al centro di queste pagine e, soprattutto, al centro dell'esistenza dell'anziano lettore, che però ha fatto di essi una sorta di "idolo", inducendolo ad isolarsi, a pensare di poter fare a meno dei rapporti umani pur di stare con un libro in mano.
Ma anche un uomo come lui, poco amante delle feste e restio a stare in compagnia, ha bisogno di (ri)scoprire il caldo e piacevole spirito del Natale.

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"i libri meritevoli di esser letti erano decine di migliaia mentre lui era uno soltanto e, al contrario dei grandi capolavori letterari, non era neppure immortale. Insomma, il tempo che ciascuno aveva da trascorrere sulla terra era limitato, e quello per leggere era ancora più esiguo e pertanto infinitamente prezioso!"


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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz