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lunedì 17 gennaio 2022

Recensione: IL MARCHIO PERDUTO DEL TEMPLARE di Giuliano Scavuzzo

 

La lotta tra il Bene e il Male, tra la Luce e le oscure forze delle tenebre, è un argomento che ogni lettore ritrova non poche volte quando si accosta a determinate letture, quali ad es. i paranormal o gli horror; il presente romanzo è un mix tra romanzo storico, thriller e paranormal.


IL MARCHIO PERDUTO DEL TEMPLARE
di Giuliano Scavuzzo



Ed. Newton Compton
280 pp
Siamo a Roma, in pieno Medioevo; sono tempi non oscuri... di più, e la caput mundi è nel pieno della propria decadenza e corruzione morale; per le sue strade abbondano i poveracci ma anche i crimini, il malaffare, e soprattutto l'odio e il malcontento stanno nutrendo sempre più le schiere del male.

In un labirinto di stradacce buie e maleodoranti,tra Colosseo e Pantheon, il lettore viene immerso in toto in una storia fatta di perdizione, dannazione, peccati eterni e irredimibili.

Al centro vi è la ricerca compulsiva di un antico manoscritto proveniente dal Tempio di Salomone; un potente grimorio in grado di cambiare radicalmente le sorti dell'umanità, di stravolgere gli equilibri nello scontro il bene e il male, perchè tramite esso è addirittura possibile scatenare l'Apocalisse.

Tutto ha avuto origine da quando sei cavalieri templari, durante la prigionia in Terra Santa, hanno votato l’anima al diavolo; adesso, sono pronti a sacrificare due piccoli gemelli per lasciare che il male prenda possesso del
mondo stesso, annullando e cancellando ogni traccia di bene, della presenza di Dio tra gli uomini.

Perché questo avvenga, è necessario attuare dei riti, l'ultimo dei quali richiede la barbara uccisione di due gemelli.
Due bambini innocenti sono in pericolo; già altri bambini sono stati sacrificati ma adesso padre Graziano vuole fermare questa spirale maledetta e salvare le creature.
Per farlo, bisogna trovare in tempo l'antico libro, la Clavicula Salomonis, ed impedire ai signori delle tenebre di compiere la cerimonia finale.

Dove si trova questo manufatto? Esso è nascosto, ovviamente, e c'è solo una "persona" ad essere a conoscenza di questo luogo segreto; il problema è che, allo stato attuale, essa non ricorda nulla della passato...

L'individuo in questione è uno dei templari, Shane de Rue, che durante la Crociata ha rubato e nascosto il prezioso grimorio, al prezzo del tradimento dei suoi compagni e della perdita dei propri ricordi: non ricordando nulla delle esperienza vissute, non corre neppure il pericolo di svelare dove si trovi il libro.

Eppure costui, chiamato l'Ombra - il più crudele degli assassini -  è tormentato dalle immagini di una battaglia cruenta in Terra Santa e, ancor più, dal ricordo di una donna amata appassionatamente.

Quando incontra Don Graziano, questi gli chiede di aiutarlo nella missione di fermare la cerimonia rituale che, attraverso la tortura e la morte dei gemellini, potrebbe aprire le porte degli inferi, consapevole che per riuscirci avranno bisogno dell'aiuto di Lilith, una strega bellissima e seducente, dai poteri straordinari; l'unica creatura in grado di liberarlo dall’anatema che lo ha colpito.

I tre compagni di sventura vagheranno per i bassifondi di una Roma sotterranea spaventosa, putrida, popolata da creature della notte e delle tenebre, il cui aspetto orrendo riflette il marcio che abita in loro; esseri innominabili schiavi del male più assoluto e pronti a manifestare tutto il loro potere malefico perché il male prenda piede sulla terra e domini su ogni uomo.

Ce la faranno a salvare i poveri gemelli e l'intera umanità dall'assalto degli angeli malvagi, che hanno abbandonato dalla notte dei tempi la bontà e la luce divine per dichiarare fedeltà al principe delle tenebre?

Chiarisco subito che, pur amando i romanzi storici e i thriller, quando la narrazione prende pieghe molto paranormal e si addentra nei meandri più profondi e inquietanti del male, il libro in questione smette di interessarmi; non mi piace per niente leggere romanzi su diavoli e affini, e questo - che ho vinto diverso tempo fa ad un giveaway - l'ho letto unicamente perchè poteva rientrare tra gli obiettivi di una Reading Challenge che sto seguendo.
Con ciò non voglio dire che il libro sia brutto, assolutamente no; è scritto bene, l'Autore è bravo nell'immergere il lettore nel sordido e malvagio contesto in cui le vicende hanno luogo, presentandoci la città di Roma nelle sue atmosfere più dark e popolata da individui potenti e molto corrotti, nel descrivere il male attraverso personaggi sovrannaturali e terrificanti; intendo solo dire che se queste caratteristiche vi piacciono, il romanzo sicuramente fa per voi e lo troverete avvincente. Io purtroppo ho faticato a leggerlo e terminarlo perché più mi addentravo nel vortice malefico immaginato dall'Autore, più avrei voluto fuggirne.
Questione di gusti, ecco; ma ripeto, se non vi dispiacciono i thriller storici con elementi paranormali e in cui le entità malvagie sono le vere protagoniste, questo libro vi piacerà. 
 

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz