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martedì 2 agosto 2022

** RubRicordando ** James Arthur Baldwin

 

Il 2 agosto 1924 nasceva a New York il saggista, romanziere e drammaturgo americano James Arthur Baldwin, che ha scritto molti saggi in particolare sul tema del razzismo negli Stati Uniti, tra gli anni '50 e '60.

Figlio di un pastore protestante, primogenito di nove figli, è cresciuto in povertà nel ghetto nero di 
Harlem a New York City; fu egli stesso ministro e predicatore per tre anni.

Parte nel 1948 per Parigi, dove vive per i successivi otto anni, per poi tornare negli Stati Uniti e partecipare attivamente alla lotta per i diritti civili che travolse la nazione. 

Nel libro Nobody knows my name, del 1961 (trad. it. Nessuno sa il mio nome, Milano 1969) esplora le relazioni bianchi-neri, tema era centrale anche nel romanzo Another Country (1962, Un altro mondo), che esamina questioni sessuali e razziali e, a tal proposito, viene duramente attaccato per aver parlato dell'omosessualità all'interno della comunità nera di New York.

L'autobiografico Go tell it on the mountain (trad. it. Gridalo forte, Milano 1966), nonostante gli evidenti difetti, resta la sua opera narrativa più potente e promettente in ambito narrativo; degni di nota anche Giovanni's room (1958; La stanza di Giovanni), Tell me how long the train's been gome (1968). 

Altre opere: La prossima volta, il fuoco, Blues per l’uomo bianco, Stamattina, stasera, troppo presto, L’angolo dell’amen, Sulla mia testa, Il prezzo del biglietto, Se la strada potesse parlare.

Baldwin è stato una voce importante nel movimento per i diritti civili per tutti gli anni sessanta, anche se viene spesso criticato per il suo approccio pacifista.
Il suo ultimo romanzo, Just Above My Head è del 1979.
Nel 1986 è nominato commendatore della Legion d'onore dal governo francese; muore nel 1987 a Saint-Paul de Vence, in Francia.


ALCUNE CITAZIONI

“Se il concetto di Dio ha qualche validità o uso, ci può solo rendere più grandi, più liberi e più degni d'amore.”

“La libertà non è una cosa che si possa dare; la libertà, uno se la prende, e ciascuno è libero quanto vuole esserlo.”

Il pregiudizio razziale troverà sempre un fertile terreno in quella piccola e debole cosa che è il cervello umano.

"Il paradosso dell'educazione è precisamente questo: che mentre uno inizia a diventare consapevole, inizia a esaminare la società nella quale viene educato."

"Immagino che una delle ragioni per cui le persone si aggrappano al loro odio così ostinatamente è perché sentono che, una volta che l'odio sarà passato, saranno costrette a fronteggiare il dolore."

"Forse la casa non è un luogo ma semplicemente una condizione irrevocabile."





FONTI CONSULTATE

  • Britannica, I redattori dell'enciclopedia. "James Baldwin". Enciclopedia Britannica , 29 luglio 2022, https://www.britannica.com/biography/James-Baldwin. 
  • https://www.treccani.it/enciclopedia/james-baldwin_%28Enciclopedia-Italiana%29/
  • https://letteralmente.net/frasi-celebri/james-baldwin/
  • https://www.frasicelebri.it/
  • https://le-citazioni.it/autori/james-arthur-baldwin/
  • Wikipedia (foto)

2 commenti:

  1. Io non ho letto nulla di Baldwin ma vedo che, nei suoi libri, ha affrontato temi importanti come il razzismo diffuso in una società spesso distratta e insensibile all'odio tra gli americani neri e bianchi. Un saluto :)

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    1. e purtroppo sul razzismo le parole spese non saranno mai troppo o inutili...
      ciao Aquila!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz