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lunedì 1 agosto 2022

LUGLIO 2022, TRA LETTURE E SERIE TV (monthly recap)

 

Luglio, il caldissimo e afosissimo luglio, è andato via, lasciando spazio ad un agosto che, mi sa proprio, sarà altrettanto rovente.

La cosa positiva, per quanto mi concerne, è che andrò in Svizzera nella seconda metà del mese, per cui godrò di un po' di aria fresca :-D

Intanto, ecco il mio riepilogo su libri e serie tv di luglio.


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  1. LA MORTE VIENE DAL PASSATO di V. Meleca: thriller spionistico ambientato ai giorni nostri in Norvegia con incursioni nella seconda guerra mondiale (4/5);
  2. VIA POMA, INGANNO STRUTTURALE TRE di C. Lavorino: certosina analisi investigativa sul celebre ed irrisolto giallo di via Poma. (4/5).
  3. ACAYA A.D. 1714. TRAGICA FINE DI UN SOGNO di F. Agrimi: breve romanzo storico ambientato in un paesino fortificato nel leccese, nel 1700 (3.5/5);
  4. "Il mistero del bosco. L'incredibile storia del delitto di Arce" di P. Nazio: romanzo-inchiesta che ripercorre in modo chiaro il delitto di Arce (4/5);
  5. LE STANZE SEGRETE DELLA PIOGGIA di V. De Cecco: romance contemporaneo; una ragazza torna nel suo paese natio, ritrovandovi i fantasmi da cui era scappata (4/5);
  6. BLU di G. Tribuiani: romanzo di formazione di cui non sono riuscita ad apprezzare lo stile contorto (2/5);
  7. IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI di D. Carrozza: si può scrivere un romanzo su commissione, sforzandosi di trovare l'ispirazione? (4/5);
  8. RITORNO A RIVERTON MANOR di K. Morton: mystery che viaggia su due periodi temporali, seguendo le vicende di due sorelle ricche ma sfortunate, innamorate dello stesso uomo (4.5/5)
  9. L'ULTIMO DUCA di J. Michaels: regency romance per chi ama emozionarsi con storie d'amore a lieto fine (3,5/5);
  10. L'AMULETO D'AMBRA di D. Gabaldon: nel secondo volume della saga fantasy storica, Jamie e Claire sono a Parigi per cercare di cambiare il corso della Storia (5/5). 


A luglio, le letture da podio sono ovviamente il romanzo di Outlander (non ho ancora scritto la recensione), quello della Morton, che racconta storie sempre molto "piene" di avvenimenti e sullo sfondo di ville enormi e maestose, e i due libri di inchiesta/cronaca nera sui delitti irrisolti di Simonetta Cesaroni e Serena Mollicone.


SERIE TV

Ho ripreso, seppur lentamente, la terza stagione di HANNIBAL (ne ho parlato QUI) e il mangiacarneumana più affascinante e crudele della tv continua a preparare piatti gourmet con ingredienti... ehm... nostrani e di prima scelta.

Ho guardato LA GIUDICE, una serie coreana di una sola stagione (almeno per ora), che mi è piaciuta per la tematica di base: la violenza perpetrata da minori e la controversa questione della condanna dei loro reati. 

La protagonista è Sim Eun-seok, una giudice molto severa, algida, riservatissima, scontrosa, anzi a volte è proprio maleducata, anche nei confronti di chi cerca di essere gentile con lei; quando le viene conferito un incarico nel tribunale dei minori, è intenzionata a farsi carico di ogni caso con severità, integrità, nel pieno e rigido rispetto della legge e, soprattutto, guidata dal proprio profondo disprezzo per i giovani delinquenti, alcuni dei quali spesso sono poco più che bambini.

La donna viene affiancata dal giudice Cha Tae-joo, giovane ma già ben avviato in questo settore della delinquenza minorile; il suo modo di lavorare, il suo approccio con i ragazzi accusati e poi inviati in strutture per il recupero, è l'opposto di quello della nuova collega: Cha è molto empatico, desidera essere di aiuto a queste vite così giovani e già così deviate, ben sapendo che tanti di questi criminali (quasi tutti, a dire il vero) hanno preso certe brutte strade e compagnie perchè alle spalle hanno un contesto famigliare e sociale carente, assente, fatto spesso di abbandono o violenza.

Sim non condivide l'atteggiamento di Cha, che secondo lei eccede nel voler per forza capire e concedere attenuanti a questi ragazzacci, che invece non meritano comprensione ma punizione per i reati commessi; non solo, ma la giudice disapprova il coinvolgimento emotivo del collega, che potrebbe indurlo ad essere poco obiettivo e distaccato, inficiando quindi il lavoro.

Sono tanti e diversi i casi affrontati, ma tutti hanno in comune lo scatenare una doppia sensazione nello spettatore, a mio avviso: davanti ai delitti - spesso davvero molto violenti, crudeli, sadici, e per di più commessi con leggerezza, quasi per gioco o per "semplice" cattiveria verso le vittime - non si può non provare indignazione, rabbia, voglia di punire e che venga fatta giustizia perchè è giusto che le vittime e le loro famiglie distrutte si vedano riconosciuti il loro dolore, il trauma/lutto subito e possano constatare che la legge non li abbandona nelle loro disgrazie ma dà loro un minimo di giustizia, punendo chi sbaglia.
Dall'altra, è inevitabile un altro pensiero: sono ragazzini, adolescenti, hanno meno di diciotto anni... Insomma, hanno una vita davanti e tutto il tempo per essere rieducati, recuperati. No?

Certo, di alcuni non diresti proprio che vogliano essere recuperati e "raddrizzati", ma resta il fatto che per la legge non sono processabili come degli adulti, il che vuol dire che per tanti reati terribili la condanna sarà, di conseguenza, sempre troppo poco severa, "lieve", rispetto alla portata drammatica delle conseguenze delle loro azioni.
Ed infatti, fuori dal tribunale dei minori ci sono costantemente gruppi di manifestanti che chiedono a gran voce una riforma della legge, così che certi crimini, in particolare quelli più crudeli, efferati, in cui ci sono stupri, assassinii ecc..., vengano giudicati come se a commetterli fosse stato un adulto.

Ma per ora le cose vanno così e, piaccia o no, la legge va applicata per ciò che è, senza discutere (anche perché a poco serve).

Sim cerca di comminare il massimo della pena a  quei ragazzi che lei trova siano dei mostri di cinismo, impuniti e impenitenti, che se ne infischiano dei danni provocati alle loro vittime e non mostrano alcun segno di pentimento.
Il suo atteggiamento duro pian piano, però, si ammorbidirà: pur restando inflessibile e poco empatica, comincerà a farsi coinvolgere un po' di più nelle vicende personali degli imputati, andando a toccare con mano certe realtà difficili, in cui questi piccoli criminali sono cresciuti, divenendo ciò che sono...

Si scopriranno due cose importanti circa il passato di Sim e di Cha, ed entrambi i background ci faranno capire perché essi hanno, col tempo, sviluppato ciascuno il proprio modo di intendere e portare avanti il proprio lavoro di giudice minorile, la prima con eccessiva intransigenza e un discutibile odio per i ragazzi che commettono reati, e il secondo con la sua comprensione e vicinanza emotiva (che però non di rado non gli saranno di aiuto in quanto lo renderanno troppo coinvolto e poco oggettivo).

Sim incontrerà non pochi ostacoli da parte dei superiori ma lei andrà dritta per la propria strada.

Se vi piacciono le tematiche sociali e legate alla criminalità minorile, provate a guardare questa serie.

E poi.... ho iniziato THIS IS US!!

Dopo aver letto e sentito pareri ultra positivi, gente che ancora piange perchè la serie è ormai conclusa..., insomma, tutto 'sto strepito mi ha convinta e l'ho cominciata.
Che dire? Mi son ritrovata affezionatissima e coinvolta dalle vicende della famiglia Pearson: dalla coppia Jack e Rebecca e dai loro tre splendidi figli, l'attore bello e poco compreso Kevin, l'intelligente Kate - da sempre in lotta con sé stessa e con quel corpo ricoperto da troppa ciccia e di cui non si riesce a liberarsi -, e Randall, uomo di successo, con una bellissima famiglia ma... i problemi ce li ha pure lui, eh!
La storia si dipana tra passato e presente, alternando in ogni puntata le vicende di Jack e Rebecca prima-durante e dopo l'arrivo dei tre figli (Kate e Kevin sono gemelli, Randall è nato lo stesso giorno ma è stato adottato) e il presente dei tre fratelli ormai trentaseienni.

Insomma, vedetela, se non l'avete vista!
Io sto sempre lì con la lacrimuccia pronta a scendere perché credo sia impossibile non lasciarsi coinvolgere.

2 commenti:

  1. Ciao Angela, come sempre, le tue letture sono sempre numerose e variegate, complimenti per saper spaziare in generi diversi! Anch'io in questo periodo sto recuperando qualche serie, come la seconda stagione de "Il colore delle magnolie", "Guida astrologica per cuori infranti" e "Bridgerton 2" ;-) Di "This is us" ho visto la versione italiana ma non mi ha convinta troppo, quella americana mi ispira ma mi scoraggia il numero delle puntate...

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    1. Il colore delle magnolie non ce l'ho presente. La cerco!!
      Guarda, anche io esitavo con This is us per via della lunghezza ma poi mi son decisa quando ho visto che è terminata :-D
      Quella italiana mi sa che non è piaciuta a nessuno

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz