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martedì 4 aprile 2023

♣️ RECENSIONE ♠️ LE RELAZIONI PERFETTE di Allyson Taylor



Lei è carina, solare e, pur avendo un dolore nel cuore a motivo di una triste situazione familiare, conduce una vita ordinaria e tranquilla e a offrirle compagnia e risate ci pensano due amici del cuore. Certo, se avesse un fidanzato, il quadro sarebbe proprio perfetto! 
Quando conosce lui - bello, sexy, ginecologo di professione e single - tutto diventa troppo bello e perfetto per essere vero.


LE RELAZIONI PERFETTE
di Allyson Taylor


Cignonero
280 pp

Hope Ward ha venticinque anni e la sua esistenza, pur con tutti i problemi e le preoccupazioni, scorre senza zone d'ombra, segreti o bugie.

Lavora come commessa e ne è soddisfatta, anche perché l'ambiente lavorativo è sereno e amichevole, grazie ai buoni rapporti col datore, Dennis, e la collega e amica, Jennifer.
E poi c'è il suo migliore amico, Shaun, che con la sua allegria riesce a portarle il buon umore e a strapparle più di un sorriso. 
Orfana di madre e figlia unica, non ha che il padre, che però è malato di Alzheimer e, non riuscendo a gestire la sua situazione all'aggravarsi della patologia, si è vista costretta a ricoverarlo in una clinica dove possono prendersi cura di lui adeguatamente.
Va regolarmente a fargli visita e lui a volte la riconosce, tante altre no, e questo la fa soffrire molto.

Ma il dolore provato per la salute del papà non è nulla se paragonato a ciò che sta passando oggi.
La storia, infatti, si svolge su due piani temporali distanziati da circa tre mesi; ovviamente, nei mesi precedenti, si racconta la vita di Hope antecedente un fatto drammatico (l'oggi).
Qual è questo fatto?

Un giorno la ragazza si risveglia seminuda, legata e imbavagliata in uno scantinato senza finestre, vittima di una strana figura incappucciata che non parla e prova piacere nel somministrarle torture psicologiche e fisiche con indicibile sadismo; vuole indebolirla, terrorizzarla, annichilirla, umiliarla, facendole del male sia nel corpo che nell'anima.
Perché? 
Hope non ha idea di come sia finita lì. Del resto, ha sempre condotto un'esistenza al limite del noioso, non ha problemi con nessuno, ha anche una vita sociale molto scarsa: va a lavoro - dove frequenta Dennis e Jennifer -, ha un amico (Shaun) e... un fidanzato, Desmond (Des), che in effetti conosce da poco più di tre mesi.

Anche se non ha idea di chi l'abbia rapita e perché, è ovvio che la sua mente va alla ricerca di ipotesi ragionevoli su cosa il perfido rapitore voglia da lei.
Il suo cuore trema al pensiero che possa averle fatto del male una persona di cui le si fidava...

Ma torniamo a Des e a "tre mesi prima".
La vita di Hope inizia a svoltare quando, nel negozio in cui lavora, sopraggiunge un giorno un'adolescente accompagnata da un uomo affascinante (lo zio).
Hope ne resta folgorata all'istante: non è solo bello, ma emana proprio carisma, seduzione e quel pizzico di mistero che rende questo zio molto interessante. Senza considerare, poi, che anche Des non fa che guardare Hope con intensità e sensualità.

Insomma, è evidente che l'attrazione sia reciproca e infatti i due non solo si rivedranno ma cominceranno a uscire insieme, a frequentarsi e inizieranno una relazione.
Lui le rivela di essere un ginecologo, professione che lo impegna molto, ma i due riescono comunque a trascorrere sempre più tempo insieme, a legarsi l'uno all'altra; la passione c'è e anche i sentimenti pian piano si fanno spazio, tanto da spingere Hope a presentare il suo ragazzo al padre e Des a farle conoscere la propria madre.

Tutto bello, tutto perfetto, tutto magico.

Certo, ci sono dei buchi nella relazione, rappresentati dal fatto che Hope ignora alcuni aspetti della vita di Des. Lei sa giusto lo stretto necessario e in realtà egli è molto evasivo su tutto ciò che riguarda i suoi impegni al di fuori della loro relazione.

Perché tutto questo mistero? È solo riservato o ci sono altre, e meno limpide, motivazioni?
Ad aggiungere atroci dubbi sul fidanzato quasi perfetto, si aggiunge la scoperta, da parte di Hope, di situazioni ambigue e oscure che lo riguardano e che gettano angoscianti ombre su chi sia e su cosa faccia davvero Desmond Hick nella vita.
Ha forse a che fare col rapimento, avvenuto mesi dopo?

Il lettore è cortesemente invitato a scoprirlo se vuole.

Ma veniamo al mio parere.

Il romanzo - che all'inizio si presenta sotto le spoglie di un thriller - inizia bene, devo dire: la narrazione del passato e del presente è intrigante, in quanto mette in opposizione la vita tranquilla del prima e l'incubo dell'oggi (il rapimento).
Il lettore si pone le stesse domande della protagonista: chi l'ha rapita, perché, che intenzioni ha, ecc...
L'autrice inserisce Hope in un contesto abbastanza sereno perché - fatta eccezione per la malattia del padre -, è tutto tranquillo, non ci sono ombre, minacce ma ovviamente è proprio questo a mettere in allerta il lettore, che inevitabilmente si convince che tutto questo, non solo sta per finire, ma nasconde per forza qualche crepa, se Hope si ritrova legata, picchiata e affamata in una squallida cantina.

Fino a un certo punto, la storia è coinvolgente, si lascia leggere con interesse e curiosità; la discesa, per quanto mi riguarda, arriva quando si risolve l'elemento giallo/thriller: una volta giunti a capire chi sia il rapitore e cosa voglia da Hope (e vi dirò, già la motivazione la vedo un attimino tirata, ma può ancora andare), non ci resta che solo la parte romance.

Hope diventa incredibilmente insopportabile, lagnosa, imbronciata, pesante, irrazionale, giuro che l'avrei presa a sberle una pagina sì e l'altra pure; inoltre, è proprio lo svolgersi della vicenda dopo il rapimento che diventa meno attraente, a tratti insipida.

Però, per onestà, mi tocca dire che probabilmente è una questione di aspettative: io non conoscevo questa scrittrice e non mi sono informata sui suoi precedenti libri ("Tutte le cose che non so di te” e “Musica per un giorno di pioggia”), che sono dei romance; "Le relazioni perfette" anche, ma è mescolato con un po' di domestic thriller e per carità, l'idea non è male ma l'evolversi delle vicende mi ha un tantino delusa.

Per concludere, è una lettura carina, senza troppe pretese ma regala comunque momenti di svago. Penso anche che possa piacere di più a chi ama le storie romantiche ed è meno in fissa per la suspense (come me).

4 commenti:

  1. Ciao Angela, dalle tue parole questa storia sembrava davvero intrigante... peccato per la svolta...

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  2. Quindi prenderlo, leggerlo fino alla soluzione della parte thriller e poi finirlo lì 😊

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz