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martedì 28 novembre 2023

# RECENSIONE # SFIDA A POIROT di Agatha Christie

 

Un uomo dall' identità ignota viene ritrovato morto in casa di una signora cieca che nega di conoscerlo; a rinvenire il cadavere è una giovane dattilografa che rapisce il cuore dell'agente dei servizi segreti Colin Lamb, amico di Poirot, il quale verrà "sfidato" a risolvere il caso comodamente seduto sulla poltrona di casa propria.



SFIDA A POIROT
di Agatha Christie


Mondadori
trad. M.Carones
274 pp
Colin Lamb è un biologo marino e anche un agente del controspionaggio che sta cercando qualcuno al 61 di Wilbraham Crescent in un giorno di settembre come un altro.
Mentre cammina, una ragazza, spaventata e trafelata, gli finisce praticamente tra le braccia mentre fugge dal numero 19, dove ha  appena scoperto un cadavere. 
La donzella si chiama Sheila Webb e quel pomeriggio aveva un appuntamento nel suddetto appartamento in cui vive una donna cieca, la signorina Millicent Pebmarsh, la quale aveva telefonato alla copisteria in cui lavora Sheila chiedendo che le fosse mandata proprio lei per un lavoretto.

Invece di trovare ad attenderla la committente, Sheila si è trovata sotto gli occhi il corpo senza vita di un uomo mai visto prima; ma non è l'unica a non conoscerlo: benché lo sfortunato sia stato assassinato e rinvenuto al n.19, la proprietaria della casa non ha idea di chi sia l'ospite.
Non solo: ma quando viene interrogata dall'ispettore Hardcastle nega di aver mai chiamato in copisteria per richiedere la presenza di questa Sheila!

Le stranezze non sono finite: il morto non ha con sé alcun documento che ne riveli l’identità e in casa sono stati portati - all'insaputa della Pebmarsh - degli orologi, tutti indicanti la stessa ora (sbagliata), vale a dire 4:13.

Insomma, nessuno ha visto niente - pare - e nessuno sa dire chi sia il defunto e come mai sia morto proprio lì.

Hardcastle e Lamb vanno in giro per Wilbraham Crescents interrogando minuziosamente i vicini di Millicent ma, in mezzo alle loro chiacchiere senza capo né coda, non sembra sia ravvisabile alcuna informazione utile per l'indagine.

Lamb allora si rivolge a un amico, l'investigatore Hercule Poirot, appassionato di romanzi gialli e serenamente convinto che per risolvere il dilemma non ci sia bisogno neppure di muoversi da casa: a lui bastano gli appunti di Colin e la propria materia grigia, acuta e instancabile, comincia a mettersi in moto per creare collegamenti, ipotesi e spiegazioni.

Ed effettivamente, l'investigatore dagli inconfondibili baffi riuscirà a scoprire sia l'identità del morto che l'assassino, aiutando uno scettico Hardcastle a venire a capo dell'omicidio dello sconosciuto (e di altri che seguiranno) e dando una mano anche al suo giovane amico Lamb, che troverà la soluzione al mistero che lo aveva portato inizialmente a Wilbraham Crescents. 

Devo ammettere di non aver divorato questo giallo con quella curiosità che i romanzi della Christie esercitano solitamente su di me; lo sviluppo delle vicende non mi ha molto appassionata, ho trovato la narrazione un po' lenta per i miei gusti e forse avrei preferito che la presenza di Poirot fosse maggiore, perché quando c'è lui resto affascinata e divertita dai suoi ragionamenti, dal modo in cui mette insieme tutti i pezzi  per poi esporli con la placida e ironica sicurezza di chi sa di "aver ragione" semplicemente perché "essere sicuri significa che, quando si arriva alla soluzione, tutto va a posto automaticamente, e ci si rende conto che le cose non potevano andare in modo diverso".

Concludendo: Agatha è la regina indiscussa del giallo ed è praticamente sempre una garanzia, ma se dovessi dirvi che questo caso mi abbia preso tanto quanto altri che ho letto, non direi la verità al 100%.
Resta comunque una lettura molto piacevole.

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4 commenti:

  1. Ciao Angela, Agatha Christie è la mia scrittrice di gialli preferita.
    Ho letto tantissimi suoi romanzi, ma questo mi manca.
    Da quello che ho capito dalla tua recensione non è all'altezza degli altri, quindi, per ora passo, tanto ho molti altri suoi libri ancora da leggere.
    Un abbraccio 😘

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    1. sicuramente, avendo scritto tanto, la Christie ci offre un vasto catalogo cui attingere e ci sta che qualcosa piaccia di più e qualcos'altro di meno. Magari a te piacerebbe più che a me, eh, non so dirti, però non mi ha fatto impazzire ecco :-D
      ciao!!!

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  2. Ciao Angela, da ragazzina ho letto qualche romanzo della Christie, alcuni mi sono piaciuti moltissimo ("Dieci piccoli indiani" e "Assassinio sull'Orient Express"), di altri invece ne conservo un ricordo sfumato... prima o poi mi deciderò a riprendere in mano qualche suo giallo ;-)

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    1. è un'autrice su cui, bene o male, si cade sempre "sul morbido" ^_-

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz