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mercoledì 29 novembre 2023

"Tu sarai sempre la palma intrecciata del cuore" [ versi palestinesi ]



Condivido con voi alcuni versi di alcuni poeti palestinesi in occasione della Giornata internazionale della solidarietà con il popolo palestinese, istituita nel 1977 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.



TESTAMENTO

Se mi uccidono
appoggiatemi a una roccia,
il viso rivolto al vento,
ch'io muoia
sotto le nubi della sera,
nell'erba del mattino.
Se muoio nel mio letto,
mettetemi nudo sulla terra,
su una collina del mio paese,
e che l'oblio mi liberi;
o ricordatevi di me,
durante le vostre feste più belle.

(Samih AI Kassem)



MORTO IN PIENA COSCIENZA

Quando l'aratro straniero
lacera, o mia terra,
la tua carne violata,
è dalla mia carne che sgorga il sangue.
Le cose svaniscono
nella nebbia
e le lacrime nascono
nella lingua dei
segreti e del miracolo.
La spada di luce si è levata dalla mia fronte
e l'acqua dei fiumi è sgorgata dalle mie dita.
La mia nazionalità?
Il cuore di tutti gli uomini.
Toglietemi un po' questo passaporto!

(Samih Al Kassem)

.


CANZONE PER GLI UOMINI
(versi tratti da)


Con la nostra potenza,
con le croci passate e presenti
varcheremo la soglia
del paziente domani,
apriremo il paradiso dalle porte chiuse,
dalle nostre gole, dalle nostre sofferenze,
tesseremo poemi
e li berremo,
dolci come il vino delle feste.
Cantando nelle strade e nei campi
il nostro sguardo farà sorgere
dal più bello
dal più profondo
dal più lontano
un altro sguardo
che veda solo I'amore
e oda solo la vittoria.

Usciremo dai nostri campi,
usciremo dal nostro esilio,
usciremo dai nostri rifugi,
non avremo più vergogna
se il nemico ci ingiuria.
Non arrossiremo.
Sappiamo usare la falce.

Conosciamo la difesa
dell'uomo disarmato.
Sappiamo costruire
una fabbrica moderna
una casa
un ospedale
una scuola
una bomba
un missile,
sappiamo scrivere i poemi più belli.

(Mahmoud Darwish)


INNAMORATO DELLA PALESTINA
(versi tratti da)


Tu sarai sempre
la palma intrecciata del cuore
che non si piega sotto la tempesta e non sente
oltre le zanne dei lupi.
Palestinesi sono i tuoi occhi, il tuo tatuaggio,
Palestinesi i tuoi pensieri, i tuoi abiti,
i tuoi piedi, la tua forma,
Palestinesi le parole,
Palestinese la voce,
Palestinese tu vivi
Palestinese morrai.

 (Mahmoud Darwish)


4 commenti:

  1. Ciao Angela, grazie di aver postato le poesie. Sono molto profonde.
    Un abbraccio 😘

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  2. Tutte liriche di straordinaria intensità, grazie per questo tuo post

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    Risposte
    1. Vero, intense perché riflettono il dramma personale e di un intero popolo.
      Grazie a te 8⁠-⁠)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz