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lunedì 16 aprile 2012

Recensione: LA PAPESSA di Donna Woolfolk Cross




Ecco un romanzo che ho davvero molto apprezzato e per lo stile narrativo e per i personaggi e per lo sfondo storico, molto ben delineato!!

LA PAPESSA
di Donna Woolfolk Cross


Ed. Newton Compton
Collana Newton Pocket
Trad di S. Bini
468 pp
4.90 euro
2010
Trama

Giovanna nasce nell’anno del Signore 814, in un’epoca in cui le donne sono considerate empie, inferiori e indegne di essere istruite.
Lei ha invece un forte desiderio di sapere, che cerca di soddisfare di nascosto con l’aiuto del maestro Esculapio. Divisa tra l’amore impossibile per un uomo e quello altrettanto impossibile per i libri, Giovanna sceglie questa seconda passione. 
Assume l’identità di suo fratello Giovanni, morto durante un’incursione vichinga, e si nasconde per dodici anni in un monastero benedettino, finalmente libera di leggere, studiare e carpire i segreti delle arti e delle scienze. 
Grazie a questo inganno e alla sua devozione Giovanna avanza a lunghi, incredibili passi nella gerarchia religiosa: giunge a Roma, dove nessuno sospetta della sua falsa identità, e viene eletta papa, rinunciando in quel momento e per sempre al suo amore ritrovato, Gerardo. 
Durante la solenne processione di Pasqua, però, la papessa viene pubblicamente e tragicamente smascherata... I
 suoi successori faranno di tutto per cancellarla dai registri pontifici e la Storia la dimenticherà. In bilico tra verità e leggenda, Giovanna è uno tra i personaggi più controversi e affascinanti di tutti i tempi.

Giudizi:

«La papessa ha tutto ciò che ci si aspetta da un romanzo storico: amore, sesso, violenza, ambiguità e antichi segreti. Un libro imperdibile.»
Los Angeles Times

«Irresistibile.»
Glamour 
L'autrice.
Donna Woolfolk Cross è laureata in Letteratura inglese e insegna tecniche di scrittura in un college di New York. Ha vissuto con la famiglia tra gli Stati Uniti e l’Inghilterra. Prima di scrivere La papessa ha raccolto e studiato fonti storiche, documenti e materiale di ogni genere per ben sette anni. Al momento sta lavorando a un nuovo romanzo, ambientato nella Francia del XVII secolo.

RECENSIONE 

 La Papessa è un romanzo storico appassionante.
Ogni pagina mi ha attratta, incuriosita affinché proseguissi nella lettura e imparassi a conoscere sempre meglio Giovanna da Ingelheim, nata nell’anno 814 e morta nell’855.

Leggenda o storia?

L’appendice alla fine del romanzo intende lasciare col dubbio, nonostante l’impegno dell’autrice ad indagare, ricercare materiali e documenti del passato – e quale passato...! tra i più bui della Storia! – e a sfoderare argomentazioni e deduzioni logiche a sostegno della propria tesi: Giovanna – o meglio, Johanna – è un personaggio realmente esistito, ha davvero varcato il soglio pontificio, seppur per breve tempo, anche se la storiografia ufficiale circa i papi ha voluto insabbiare e tramandare il tutto come una leggenda.

Giovanna nasce e vive in un “brutto periodo” – il IX sec. -, avvolto nelle tenebre dell’ignoranza e della superstizione, in cui la vita è sì difficile per tutti, ma lo è ancor di più per la donna, considerata un essere inferiore, con capacità intellettivamente limitate rispetto all’uomo, incapace di capire ed imparare tutto ciò che ha a che fare con le scienze, il sapere, la cultura...: la fonte di ogni tentazione e concupiscenza per il maschio...
Ma Giovanna vuole un destino diverso per sè: sin da piccola mostra una natura indipendente ed una personalità intelligente, arguta, curiosa, affamata di conoscenza; e da subito troverà ostacoli sul proprio cammino, a cominciare da casa propria, da suo padre.


Giovanna è figlia di una donna sassone (“pagana”), sposata ad un canonico inglese, rude, violento, bigotto fino all’estremo, privo di alcuno slancio di affetto sia come marito che come padre.
Sua madre e suo fratello maggiore Matteo l’amano teneramente; Gudrun, la mamma, condivide con lei i segreti, le storie e i canti della propria cultura pagana – odiata a morte dal marito – e Matteo le insegnerà a leggere e scrivere.
Sui maschi il canonico riversa tutta la propria speranza di vederli un giorno diventare uomini di chiesa dotti, ma Matteo – che prometteva bene – muore che è ancora giovane – e Giovanni è pigro e con capacità limitate.
La ragazzina, sotto la stimolante guida del maestro greco Esculapio, imparerà a studiare non solo i testi sacri e classici, ma svilupperà capacità critiche e pensiero logico, qualità considerate estranee e proibite all’universo femminile, riuscendo anche ad entrare nella schola di Dorstadt, insieme al fratello di Giovanni.
Lì conoscerà l’unico uomo che amerà in tutta la propria vita e che a  sua volta l’amerà teneramente: Gerardo, un uomo più grande di lei, colto, gentile, con dei valori sani..., ma sposato.
Grazie ad una serie di (dis)avventure, Giovanna riuscirà a prendere l’identità di Giovanni (morto durante un’invasione normanna) ed entrerà nel monastero di Fulda; vi resterà per anni, vivendo come un monaco e imparerà la sapienza e i segreti delle arti e delle scienze, uscirà di là e andrà a Roma,  dove riuscirà ad essere medico personale di due papi.
Rivede Gerardo e capisce che l’amore tra loro è ancora più forte di prima, ma Giovanna continua a scegliere la propria strada di prete affianco al papa, finché non viene eletta lei stessa Vescovo di Roma.
Ma il destino ha in serbo per lei brutte sorprese....

A prescindere dalla storicità o meno di Johanna, questo romanzo è scritto con accuratezza e precisione storica (fatta eccezione per qualche data volutamente spostata per necessità narrative) e ci porta dentro la vita di questa donna straordinaria, nei posti in cui è stata (nell'ipotesi remotissima che la storia sia vera), nella mentalità crudele e gretta che ha incontrato, ma anche alla gente semplice e buona che l’ha aiutata o a quella assetata di potere e malvagia che le ha fatto del male...; ci conduce nei segreti del suo cuore di donna, di una donna che ha amato con devozione un solo uomo, ma ha sacrificato questo sentimento puro per seguire un ideale: essere una donna libera, libera di scegliere, di studiare, di ragionare, di indagare, forse anche di mettere in dubbio la propria fede; una donna che si è data da sola l’opportunità di coltivare i propri sogni e di lasciare una traccia di sè nella storia, nonostante qualcuno abbia cercato di cancellarne la memoria (?).

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz