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lunedì 31 ottobre 2016

Recensione: "BRIDGET JONES'S BABY. I diari" di Helen Fielding





E fu così che anche per Bridgdet arrivò il momento di diventare mamma!

Ma parliamo dell'esilarante Jones e questo evento meraviglioso non può accadere in modo "normale", bensì è accompagnato dalle solite situazioni buffe e assurde che solo lei è capace di creare/vivere, pasticciona com’è. E di nuovo ritroviamo il triangolo amoroso con il superficiale Daniel Cleaver e il serioso ma profondo Mark Darcy.
Chi impianterà le proprie definitive radici nel cuore della Jones... e di suo figlio?


BRIDGET JONES'S BABY. I diari
di Helen Fielding


Ed. Rizzoli
240 pp
18 euro
9.99 euro
OTTOBRE 2016

Bridget Jones  è ormai vicina ai 40 e continua a risentire dei commenti non sempre carini a suo carico: ma come, stai diventando "vecchia" e ancora non ti decidi a fare un bambino?
Ma con chi "lo fa" sto bambino, Bridget, se già da un po’ di tempo è rigorosamente single?

Da quando Mark l’ha mollata, per averla trovata in atteggiamenti fraintendibili con l’eterno rivale, il cialtrone Daniel, la nostra Bridget si è data anima e corpo alla carriera, lavorando per la nota trasmissione Buon pomeriggio.
Menomale che a salvarla dalla depressione ci sono gli Amici, dagli inossidabili single come Shazzer e Tom, a Magda, moglie (tradita) e mamma di bambini vivacissimi.

Ma il destino non ha smesso di giocare con la vita della nostra eroina che, durante una festa, si ritrova a trascorrere una notte di sesso con Darcy, che però sparisce il giorno dopo, roso dai sensi di colpa.
Arrabbiata con Darcy, Bridget si lascerà andare, qualche giorno dopo, ad un’altra notte di sesso… con Cleaver!

Dopo poco tempo, comincia ad accorgersi che i jeans non le vanno più; si decide a fare il test di gravidanza e scopre di essere incinta; ovviamente non sa di chi è il bimbo, perché ha avuto rapporti con entrambi a pochissimi giorni di distanza.

Da questo equivoco nascono tutta una serie di situazioni divertentissime e molto buffe, in cui Bridget tira fuori tutta la sua natura insicura, il suo lato pasticcione, la sua paura di restar sola a gestire la gravidanza e il bambino quando nascerà, anche se ci sono momenti – soprattutto grazie al saggio e comprensivo padre – in cui si convince che ce la farà a far tutto anche senza la presenza del padre del nascituro.

A proposito del padre, la gara tra Darcy e Cleaver è aperta nuovamente, e il primo pare soccombere davanti all’arrogante sicurezza del secondo, che è convinto di essere il papà del piccoletto perché tanto si sa che “i soldatini di Darce fanno cilecca”.

I momenti in cui i due uomini si ritrovano all’ospedale, al cospetto di una quasi del tutto matta dottoressa Rawlings sono davvero spassosi, ma tutto il registro, linguistico compreso, del romanzo è esilarante.

Molto vivaci anche i momenti trascorsi dalla protagonista con i suoi folli amici, che si premurano di darle consigli ma nel loro classico modo confusionario e sempre molto sulle righe; oltre ai problemi amorosi, Bridget deve vedersela anche con qualche grana sul posto di lavoro, a causa di un capo esigente e poco normale; ma del resto, trovatemi un personaggio sano di mente nell'universo Jones!
Ritroviamo anche la mamma di Bridget, frivola e sempre ossessionata dalle apparenze, dai pettegolezzi e, attualmente, dal desiderio di conoscere la Regina e sederle accanto.

La forma del diario mi piace molto, ti fa entrare in empatia con Bridget, i cui altalenanti stati d'animo e i cui pensieri scorrazzano liberamente intrecciandosi e trasmettendo tutta l’ansia, i dubbi e i timori di questa donna che vorrebbe essere libera e indipendente ma che poi non riesce ad ignorare del tutto i commenti acidi e inopportuni delle persone sulla sua vita, sul suo girovita e, adesso, anche sull'imbarazzante situazione di non sapere la paternità del bimbo che le sta crescendo dentro.

Ma Bridget è un portento, alla fine non la affossa nessuno e il suo essere così mattacchiona, sorprendentemente tenerona, spontaneamente imbranata, deliziosamente autoironica, la rende "una di noi", ci piace così com'è, non c'è niente da fare.
Così anche stavolta l’Autrice ci regala una favola-commedia piena di gag e momenti simpaticissimi, in cui la risata è d’obbligo.

Sono curiosa di vedere il film, credo si prospetti anch’esso molto divertente.

Ma intanto non posso che consigliarvi di tuffarvi in questo quarto appuntamento della serie avente per protagonista una delle donne letterarie più amabili che ci sia.

domenica 30 ottobre 2016

Film visti... e rivisti: A DANGEROUS METHOD // LA MAFIA UCCIDE SOLO D'ESTATE // CAPE FEAR - IL PROMONTORIO DELLA PAURA




Film interessanti, visti per la prima volta o rivisti, ne abbiamo?

Ma sì, qualcosa di bello in tv ogni tanto lo danno e ora ve li propongo, chiedendovi come sempre cosa ne pensate ^_-

Il primo film non l'avevo ancora mai visto; affronta argomenti e tratta di personaggi (realmente esistiti) che da sempre mi attirano: "A DANGEROUS METHOD", tratto dal libro "A Most Dangerous Method" di John Kerr.

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DATA USCITA: settembre 2011
ANNO: 2011
REGIA: David Cronenberg
ATTORI: Viggo Mortensen, Michael Fassbender, Keira Knightley, Vincent Cassel, Sarah Gadon, Katharina Palm, André Hennicke.


Siamo alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, e tra Zurigo e Vienna si consuma una torbida storia di avvincenti scoperte in nuovi territori della sessualità e dell'intelletto.
Ispirato a fatti realmente accaduti, questo film ha al centro la turbolenta relazione fra il giovane psichiatra Carl Gustav Jung (M. Fassbender), il suo mentore Sigmund Freud e padre della psicanalisi (V. Mortensen) e Sabina Spielrein (K. Knightley), la bella e tormentata giovane donna che viene a interporsi tra loro.

Carl è un medico rigido, compassato, privo di slanci, impostato, serio, morigerato e, almeno in apparenza, marito devoto e fedele della sua Emma, da cui continua ad aver figli senza però nutrire per lei altro se non un tenero affetto.
Quando si ritrova a curare i sntomi aggressivi di una giovane paziente affetta da schizofrenia, Sabina appunto, la sua vita verrà stravolta.
Sabina è una ragazza colta, molto intelligente che però soffre di questi violenti attacchi a causa di un'infanzia segnata da umiliazioni e maltrattamenti da parte del padre autoritario e violento; successivamente rivelerà di provare piacere sessuale nell'essere picchiata e umiliata.
A poco a poco, nel corso delle sedute con Jung, tra medico e paziente inizia ad accendersi un'attrazione reciproca, che soprattutto lui cerca di frenare, per ovvie ragioni di deontologia professionale.

Pian piano, la donna si avvia sempre più verso la guarigione, mostrando oltretutto una certa propensione verso lo studio della psichiatria stessa, ed infatti comincia a studiare e a far carriera in quest'ambito, grazie anche all'incoraggiamento del suo imperturbabile dottore, che ben presto cede alla passione per Sabina, violando ogni etica professionale.

Sentendosi in colpa, Carl interrompe la relazione ma Sabina la prende malissimo, si infuria e per ripicca decide di diventare paziente di Freud.
Questi, da tempo amico di Jung, che vede come proprio "erede", entrerà in conflitto con lo stesso e, strada facendo, ognuno farà il proprio percorso, dando ciascuno un personale e fondamentale contributo allo sviluppo della psicanalisi.

Io l'ho trovato un film fatto bene, molto interessante nel suo soffermarsi su questo rapporto a tre caratterizzato da ambiguità, sensualità, voglia di cedere alle proprie pulsioni e, al contempo, la consapevolezza di sbagliare facendolo.

Un cast che mi piace molto ma su tutti per me spicca la Knightley, bravissima sempre ma soprattutto nei drammatici momenti in cui il suo personaggio si fa prendere dagli spasmi fisici della malattia.
Sensi di colpa, passione, rabbia, freddezza, ipocrisia, tradimenti, dolore, professionalità, intelligenza..., c'è tutto in questa pellicola, pure Es, Io e Super Io.

Consigliato ^_-


Passiamo alla seconda pellicola che consiglio.
Film rivisto... a metà, nel senso che quando ebbi modo di guardarlo la prima volta, non stavo bene e mollai la visione per andarmene a letto :-D

Giorni fa l'hanno ridato in tv e finalmente l'ho visto tutto.


sabato 29 ottobre 2016

Anteprima Bompiani: DIVORZIO ALLA CINESE di Liu Zhenyun - dal 3 novembre



Un romanzo presto in uscita per Bompiani che arricchisce il settore "narrativa orientale" qui sul blog: Divorzio alla cinese", con la sua trama particolare e surreale, è una commedia divertente ma anche un duro atto d'accusa contro la legge del figlio unico e una critica frontale al sistema corrotto della Cina. 


DIVORZIO ALLA CINESE
di Liu Zhenyun


Ed. Bompiani
trad. M. Gottardo,
M. Morzenti
294 pp
19 euro
USCITA
3 NOVEMBRE 2016


Li Xuelian, sposata con Qin Yuhe, è incinta del loro secondo figlio. 
Una buona notizia? 
Non in Cina, dove la legge del figlio unico li renderebbe due criminali. 
Non c'è altra scelta che divorziare prima della nascita del bambino.
"Appena il bambino sarà registrato all'Anagrafe, ci risposeremo. Non c'è nessuna legge che vieta a una coppia con un figlio ciascuno di sposarsi." 
Tutto perfetto, tutto calcolato, se non fosse che dopo il divorzio Qin sposa un'altra donna che aspetta un altro figlio. 
Folle di rabbia, Li corre da un giudice per spiegare come stanno davvero le cose, ma è solo l'inizio di un'aspra battaglia contro l'intero partito e le sue dinamiche. 

"Divorzio alla cinese" è un romanzo satirico, tagliente e ironico.

L'autore.
Liu Zhenyun è nato nel 1958 nella Provincia di Henan, nella Cina del Nord.  Inizia a scrivere nel 1982 ed è lo scrittore cinese che riesce a trasmettere nel modo più efficace gli aspetti contrastanti della società moderna e della cultura metropolitana e rurale della Cina, con un grande umorismo e un sarcasmo tagliente. Tra i romanzi più noti, si segnalano Telefono cellulare (da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da Feng Xiaogang nel 2003), Io sono Liu Yuejin (che è il presente romanzo, tradotto in italiano con il titolo Oggetti smarriti e pubblicato originariamente nel 2007), Una parola ne vale diecimila (vincitore del Premio letterario Mao Dun nel 2009, il massimo riconoscimento cinese per il romanzo) e Non sono una Pan Jinlian (2012).

venerdì 28 ottobre 2016

Dietro le pagine di "I diari di Bridget Jones"



In questi giorni sorrido molto leggendo e la ragione è racchiusa in un nome: Bridget Jones.

Tra una pagina (virtuale, perchè è in formato pdf) e l'altra, mi è sorta la domanda: ma com'è nato questo strampalato ed amato personaggio femminile?

storie dietro storie
Ciò che leggiamo spesso è ed della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?
".


La buffa e combinaguai Bridget Jones ha avuto i suoi inizi in una semplice colonna di giornale, più precisamente su The Indipendent: è il 1995 e Helen Fielding scrive in forma anonima le prime pagine del diario di quella che diverrà un personaggio amatissimo, convinta che dopo sei settimane sicuramente sarebbe tutto finito perchè troppo stupide. Del resto, mentre i suoi colleghi giornalisti scrivevano cose più serie, leisi divertiva a parlare sul perché ci vogliono tre ore tra svegliarsi la mattina e uscire di casa.

La giornalista Helen Fielding aveva già scritto un primo romanzo, Cause Celeb, una satira (che trattava comunque argomenti seri) ambientata in Africa, e aveva cominciato a lavorare ad un secondo - incentrato su problemi economici -, ambientato nei Caraibi.
Quando i giornali inglesi - che sono veramente appassionati di romanzi sulle donne - le hanno chiesto di scrivere un articolo su se stessa, Helen non si dimostrò subito entusiasta, allora decise di giocare con questo personaggio di una sitcom cui stava pensando e di "giocare" con questa stramba donna, raccontandone insicurezze, segreti...
E così ha iniziato a scrivere i diari di Bridget e pian piano, vedendo quanto la sua "ironica eroina" stesse diventando popolare, dietro suggerimento dell'editore, ha continuato e dopo poco è uscita la prima edizione, economica, di Bridget Jones.


Scriverlo è stato molto divertente e l'autrice ha modellato le trame dei romanzi di Bridget partendo da Orgoglio e pregiudizio (1813) e Persuasione (1817) di Jane Austen, contribuendo così alla tendenza moderna di re-immaginare e rivedere la Austen. 

I parallelismi con Orgoglio e pregiudizio non mancano, a cominciare dall'uso del nome Darcy; non solo, ma similmente ad Elizabeth Bennet, Bridget è prevenuto contro Darcy, e quest'ultimo aiuta la famiglia di Bridget a liberarsi da una situazione umiliante, come Fitzwilliam Darcy fa per i Bennet nel romanzo della Austen.


Fonti consultate:

http://www.powells.com/
http://bridgetarchive.altervista.org

giovedì 27 ottobre 2016

AUTUMN IN TAG



Oggi, cari Readers, vi propongo un tag autunnale ma non libroso ^_-


"è arrivato l'autunno!"

Quali sono le tre cose che ti fanno esclamare: "E' arrivato l'autunno!"?

E' un tag ideato da Il mondo di Shioren ma io l'l'ho visto sul blog "Libri al caffè".

LE REGOLE:
-Usare l’immagine del tag
-Nominare l’ideatore del tag
-Raccontare quali sono le 3 cose che ti fanno esclamare: “E’ arrivato l’Autunno!”
-Nominare 15 blogger

Circa la nomina vi anticipo subito che potete sentirvi tutti taggati, mi farà piacere leggere quali sono quelle cose che per voi hanno proprio il sapore dell'autunno.

Ecco le mie:


IL TAPPETO DI FOGLIE DAI COLORI CALDI.

Se c'è una cosa che amo su tutte e che è tipica di questa stagione, sono i colori: guardare le foglie che da verdi cominciano a colorarsi di giallo e di tutte le sfumature proprie dell'autunno, è qualcosa che mi affascina e mi fa dire: "Che bello, siamo in autunno!". Per non parlare del piacevole "rumore" che accompagna i nostri passi quando camminiamo su tappeti di foglie secche...! Mi dà sensazioni positive, di gioiosa serenità e farei passeggiate in un'atmosfera come questa per ore!!





LE  TEMPERATURE PIU' RIGIDE E L'UMIDITA'.

Allora, lo dico così chiariamo: non amo il caldo, quindi quando le temperature cominciano a scendere, l'aria si rinfresca e c'è bisogno della manica lunga... io sono strafelice! Per me dovrebbe essere sempre autunno o primavera ^_^  Certo, l'umidità non la si può amare, soprattutto perchè mi arriccia i capelli, ma vabbè, non si può avere tutto dalla vita.





IL CIOBAR E LE CALDARROSTE.

Le caldarroste mi piacciono troppo, calde, scoppiettanti..., con il loro profumino delizioso...: la quintessenza dell'Autunno! Per quanto concerne il Ciobar, beh sì, lo so che non c'è un vero e proprio nesso con la stagione, ma quando le foglie cominciano a staccarsi dal'albero, la pioggia cade più spesso, fitta e insistente, l'aria fuori comincia a essere "frizzante"... io penso che finalmente comincia il periodo in cui posso farmi le mie cioccolate calde (cosa che per ovvie ragioni non consumo in estate).















Bene, amici! Ora tocca a voi!
Ditemi qualcosa sul "vostro autunno" ^_^

Novità Frilli Editori: MARIANI E IL PESO DELLA COLPA di Maria Masella



Lettori, in questo post vi comunico non solo l’uscita del nuovo romanzo noir “MARIANI E IL PESO DELLA COLPA” dell'autrice Maria Masella (Fratelli Frilli Editori), ma anche l'evento-presentazione del libro stesso.

Il 19 ottobre 1986 su Segretissimo Mondadori è pubblicato un breve racconto ambientato a Genova negli anni di piombo. Così comincia la relazione fra Genova e Maria Masella. 
Relazione indissolubile, un rapporto di vero amore e fedeltà. Un’attenzione alla propria città a cui ha dedicato numerosissimi racconti, romance storici e romanzi noir questi ultimi siglati con il compianto Marco Frilli e la Fratelli Frilli Editori.

Poichè si festeggia il 30° anniversario da quando Maria Masella cominciò a scrivere di Genova, giovedì 27 ottobre ore 18,00 presso La Libreria Feltrinelli di Genova in via Ceccardi si terrà la presentazione in anteprima del nuovo romanzo noir di Maria Masella; a moderare l’incontro c'è Patrizia Ferrando, e seguirà rinfresco per festeggiare i 30 anni di scrittura dedicata a Genova.


Siamo giunto al 16° episodio delle indagini del commissario Antonio Mariani di Genova.
La polizia è alle prese con il ritrovamento del cadavere di un uomo scomparso due anni prima.
Ad occuparsi del caso è Mariani, che sin da subito comprende che molte saranno le difficoltà a ripercorrere le ultime ore di vita dell’uomo trovato ucciso.
La ricostruzione della vita della vittima è resa ancor più complicata dalle vicende umane del nostro protagonista alle prese con la moglie Francesca e alcuni problemi famigliari.

Un romanzo che scorre veloce, una lettura come al solito molto piacevole, una scrittrice che meriterebbe maggiore attenzione dalla città che ama e racconta con un impeccabile stile narrativo.



MARIANI E IL PESO DELLA COLPA
di Maria Masella



Frilli Editori
252 pp
coll. I SuperNoir
€14,90
2016
Le giornate si trascinano nell’apatia, quando in un campo a Coronata, sulle alture di Cornigliano, nel ponente di Genova, viene trovato il corpo di un uomo. È Alberto Delorenzo, un manager di successo, scomparso due anni prima. Mariani dovrebbe indagare, ma sente la mancanza di qualcuno con cui confrontarsi, perché l’ispettrice Petri è chiusa in un ostinato silenzio e lui non vuole o non sa come smuoverla.
Capisce che la sua collaboratrice si sente responsabile per la morte di Bareto… Come lui.
Ma il caso deve essere risolto, l’omicida deve essere trovato. Poco per volta Mariani comincia a indagare, forse più interessato a ricostruire la vita di Alberto che a trovare chi l’ha ucciso. 

Contatti

marilumas@libero.it 

www.mariamasella.it 

https://www.facebook.com/masella.maria



L'autrice.
Maria Masella è nata a Genova. Ha partecipato varie volte al Mystfest di Cattolica ed  è stata premiata in due edizioni (1987 e 1988). Ha pubblicato una raccolta di racconti – Non son chi fui – con Solfanelli e un’altra – Trappole – con la Clessidra. Sempre con
la Clessidra è uscito nel 1999 il romanzo poliziesco Per sapere la verità. La Giuria del XXVIII Premio “Gran Giallo Città di Cattolica” (edizione 2001) ha segnalato un suo racconto La parabola dei ciechi, inserito successivamente nell’antologia Liguria in giallo e nero (Fratelli Frilli Editori, 2006). Ha scritto articoli e racconti sulla rivista
“Marea”. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Morte a domicilio (2002), Il dubbio (2004), La segreta causa (2005), Il cartomante di via Venti (2005), Giorni contati (2006), Mariani. Il caso cuorenero (2006), Io so. L’enigma di Mariani (2007), Primo (2008), Ultima chiamata per Mariani (2009), Mariani e il caso irrisolto (2010), Recita per Mariani (2011), Per sapere la verità (2012), Celtique (2012, terzo classificato al
Premio Azzeccagarbugli 2013), Mariani allo specchio (2013), Mariani e le mezze verità (2014), Mariani e le porte chiuse (2015) e Testimone. Sette indagini per Antonio Mariani (2016). Per Corbaccio ha pubblicato Belle sceme! (2009). Per Rizzoli, nella collana youfeel, sono usciti Il cliente (2014), La preda (2014) e Il tesoro del melograno (2016). Morte a domicilio e Il dubbio sono stati pubblicati in Germania dalla Goldmann. Nel 2015 le è stato conferito il premio “La Vie en Rose”.

mercoledì 26 ottobre 2016

Film tratti dai libri al cinema - 3 - 9 - 10 novembre



Quali film tratti dai libri vedremo a breve al cinema?

Film tratti dai libri in uscita nel 2016
post in aggiornamento
(clicca)

Sicuramente avete letto e/o sentito che dal 3 novembre sul grande schermo approderà il thriller LA RAGAZZA DEL TRENO, tratto dall'omonimo romanzo di Paula Hawkins, con Emily Blunt nei panni della protagonista.





E sempre dal 3 novembre la storia incredibile, ma verissima di Christy Wilson Beam, e sua figlia Annabel; una storia che ci guida a cogliere i segni di speranza intorno a noi.




Ed. PIemme
192 pp
16.50 euro
Ottobre 2016
MIRACOLI DAL CIELO

Christy e Kevin vivono vicino a Dallas, dove vivono insieme alle tre figlie.
Quando ad Annabel, la seconda, a quattro anni viene diagnosticata una rara malattia, che la costringe a entrare e uscire dall'ospedale e ad assumere dieci farmaci al giorno, Christy sa che per salvarla ci vorrebbe un miracolo molto grande.
Un giorno, mentre le tre sorelle sono in giardino, Annabel precipita per nove metri all'interno del tronco del pioppo, fino a terra, priva di sensi, imprigionata e irraggiungibile.
Sembra una tragedia, ma nel buio di quell'albero succede qualcosa che sfugge alla comprensione, qualcosa di misterioso, cui nessuno saprebbe dare un nome..., tranne Annabel e i suoi genitori: loro dubbi non ne hanno più.


Il film (Miracles from Heaven) è diretto da Patricia Riggen e vede nel cast Jennifer Garner, Kylie Rogers, Martin Henderson, Queen Latifah, Brighton Sharbino, Eugenio Derbez, John Carroll Lynch, Courtney Fansler.


A SPASSO CON BOB (James Bowen)
Ed. Sperling&Kupfer
256 pp
19.50 euro
2016

Quando James Bowen trova davanti alla porta del suo alloggio popolare un gatto rosso, indifeso e ferito, non immagina quanto la sua vita stia per cambiare.
James, ventisette anni, un passato di alcol e droga, non ha un lavoro né una famiglia su cui contare. 
Vive alla giornata per le vie di Londra, e raccoglie qualche spicciolo suonando la chitarra davanti a Covent Garden e nelle stazioni della metropolitana. 
L'ultima cosa di cui ha bisogno è un animale domestico. Eppure non resiste a quella palla di pelo, che subito battezza Bob. 
Pian piano James riesce a farlo guarire, e a quel punto lascia il gatto libero di andare per la sua strada, convinto di non rivederlo più. 
Ma Bob è di tutt'altro avviso: per nulla al mondo intende separarsi dal suo nuovo amico e lo segue ovunque. Instancabile. Finché a James non rimane che arrendersi. 
È l'inizio di una meravigliosa amicizia e di una serie di singolari, divertenti e a volte pericolose avventure che trasformeranno la vita di entrambi, rimarginando lentamente le vecchie ferite, anche quelle più profonde.

A SPASSO CON BOB sarà al cinema dal 9 novembre.





FAI BEI SOGNI, un film di Marco Bellocchio Tratto dall'omonimo romanzo di Massimo Gramellini, con Valerio Mastandrea, Bérénice Bejo, Guido Caprino, Nicolò Cabras, Dario Dal Pero, Barbara Ronchi  sarà dal 10 novembre al cinema.





TRA QUESTI FILM C'E' QUALCOSAA CHE VI INTERESSA
E PENSATE DI ANDARE A VEDERE?

Novità editoriali Fanucci: "Evermen. L'incantatrice" e "Shadowshaper. Ombre" - dal 27 ottobre in libreria




Cari lettori amanti del FANTASY, ecco due libri editi da Fanucci in uscita domani: nel primo sarete immersi in una storia di magia, coraggio , amicizia e fratellanza, insomma un mondo fantastico da cui non uscirete più...! 
Il secondo è anch'essa un’avventura grandiosa, un romanzo destinato a lasciare il segno.

Scopriamoli insieme più da vicino!

Evermen. L'incantatrice
di James Maxwell


USCITA: 27 ottobre 
ebook, €4.99
€9.90
Ella e Miro sono rimasti soli al mondo da quando i loro genitori sono caduti combattendo valorosamente contro il perfido imperatore. 
Una sorte avversa, che però ha saputo ricompensarli tracciando loro la strada. 
Dal giorno in cui ha visto un incantatore usare le sue magiche arti per salvare la vita a suo fratello, Ella ha capito che quello è il suo destino. Entrare nella prestigiosa Accademia degli Incantatori è il suo sogno, ma la retta è molto alta e dovrà impegnarsi duramente. 
Il sogno di suo fratello Miro invece è quello di diventare il più grande esperto nell’arte della spada e combattere le forze oscure che si sono impossessate di gran parte della sua terra. 
Quando Miro parte per il fronte, il vuoto che lascia nel cuore di Ella è colmato da un affascinante straniero di nome Killian. 
Ma chi è veramente costui? Qual è il segreto che custodisce? 
Ella deve scoprirlo in fretta, perché da quel segreto dipende il destino di suo fratello, della sua terra, del mondo intero...




Shadowshaper. Ombre
di Daniel José Older

USCITA: 27 ottobre
€14.90
 ebook, €4.99

Miglior Young Adult 2015 per Kirkus Review. 
Finalista ai premi Locus, Nebula, Kirkus e Cybils.

La scuola è appena finita a New York e Sierra Santiago, un’adolescente portoricana, si prepara a trascorrere l’estate divertendosi con i suoi amici e lavorando al murale che sta dipingendo. 
Ma i suoi piani saltano quando i murales di Brooklyn iniziano a trasformarsi: i colori sbiadiscono, i volti piangono e cambiano espressione. 
Suo nonno Lázaro poi, duramente colpito da un ictus, riacquista lucidità solo per qualche minuto per lanciarle un avvertimento: Sierra è in pericolo, deve trovare un ragazzo di nome Robbie e insieme devono finire il suo murale al più presto. Be’, New York sarà anche una città caotica, ma è chiaro che sta accadendo qualcosa d’incomprensibile... 
Sempre più confusa, Sierra riesce a rintracciare il misterioso ragazzo e con il suo aiuto verrà a conoscenza di un importante segreto: lei è una plasmaombre, ovvero possiede il potere di veicolare gli spiriti degli antenati attraverso l’arte. 
Sfortunatamente, però, sembra che qualcuno sia sulle sue tracce, qualcuno disposto a tutto pur di sottrarle quel dono... 
Con l’aiuto di Robbie e dei suoi amici, Sierra dovrà imparare in fretta a manipolare l’arte magica in suo possesso, prima di perdere tutto ciò che ama.


martedì 25 ottobre 2016

(anteprima libri) Romanzi in uscita il 27 ottobre 2016



Cosa ci sarà sugli scaffali delle librerie dal 27 ottobre?

Appassionante romanzo sull’educazione sentimentale di una giovane donna, scritto con una prosa delicata capace di ritrarre magistralmente i moti più profondi dell’animo, Finché notte non sia più costituisce una splendida conferma del talento dell’autrice di Dentro c’è una strada per Parigi.

Finalista al Man Booker Prize e vincitore dell’Encore 2015, La vita degli altri è un romanzo epico, coinvolgente e ricco di personaggi memorabili che, attraverso il declino di una famiglia, dipinge i turbolenti anni in cui il vento della modernità si è abbattuto sull’India.

Con La confessione di Memory, dalla voce forte, serena, a tratti sferzante della protagonista, emerge il ritratto folgorante di un’Africa in bilico tra arretratezza e modernità, di un’umanità in lotta per sconfiggere le miserie dell’anima. 

Le mie cene con Edward è... «Un vero tesoro capace di unire divinamente il calore dei Miei martedì con il professore con il sensuale splendore di Julie & Julia.» Booklist -

Il colore della gioia è un inno alla memoria e alla speranza nel futuro; perché solo se sappiamo da dove veniamo scopriremo chi siamo veramente e accoglieremo con slancio le sorprese che la vita ha da offrire.


FINCHE' NOTTE NON CI SIA PIU'
di Novita Amadei


Ed. Neri Pozza
240 pp
16.50 euro
USCITA
NOVEMBRE 2016 (?)
All’alba di un nuovo anno, Caterina giunge in Francia dove sua zia Liliana si è stabilita dopo il fatale incontro con un turista francese. 
Nel borgo, sembra che il tempo non calchi mai la mano: campi coltivati a orzo, frutteti per trarvi conserve e marmellate, forni a legna dove cuocere il pane dal sapore acidulo del lievito madre, tutto sembra ubbidire a un placido scorrere degli anni e delle ore.

Capelli biondo ruggine, Caterina ha lasciato Roma, con le sue strade chiassose, per sfuggire all’abbraccio soffocante di sua madre e trovare la propria via nel mondo. 
Conclusi gli studi, ha raggiunto zia Liliana con la prospettiva di un lavoro in un poliambulatorio e l’idea di dare una mano nella conduzione del Liliane Coiffure, un lindo salone di parrucchiera dalle poltroncine viola che la zia ha aperto in quel borgo nel sud della Francia.
Un giorno capita nel salone un vecchio signore con una massa scompigliata di capelli e una mano tremante abbandonata lungo la gamba. Si è ferito alla fronte nel tentativo di accorciarsi da solo i capelli, ed è in imbarazzo tra quelle poltroncine viola, i vasi di ranuncoli e le riviste di moda impilate negli angoli. 
Fuggirebbe, se non fosse per l’accoglienza che gli riserva Caterina, che si prende subito cura di lui.
Come due anime che si sfiorano e si riconoscono, Caterina e Delio, il vecchio signore, comprendono all’istante che il filo del destino li unisce. 
La sera stessa la ragazza riempie una valigia e si stabilisce nel casolare accanto alla casa di Delio. ù
Il vecchio vive solo, circondato da una terra dura, quell’orto che sua moglie Teresa coltivava con cura prima che la malattia se la portasse via. 
Caterina non tarda a capire che un’altra mancanza grava sul cuore malandato del vecchio: Daniele, il figlio che la foto sulla credenza raffigura come un giovane uomo prestante, coi capelli un po’ lunghi e un’aria sfrontata, è assente da casa da più di quattro anni. In paese, dove tutti parlano di lui e qualche ragazza lo nomina con il rimpianto di una ex innamorata, si sussurra che una grave offesa l’abbia spinto a rifiutare ogni contatto col padre.
Quando, però, dopo una caduta, Delio cede alla vecchiaia e si mette a letto col volto scavato dalla stanchezza della vita, Daniele compare sull’uscio di casa. E Caterina, tormentandosi una ciocca di capelli, lo accoglie con un sorriso di disagio, il cuore impazzito.

L'autrice.

Nòvita Amadei è nata a Parma e vive in Francia. Lavora da anni nell'ambito delle migrazioni internazionali e dell'asilo politico come ricercatrice, formatrice e coordinatrice di progetti, interessandosi in particolar modo alle tematiche di salute mentale e psicosciale dei rifugiati. Accanto a pubblicazioni scientifiche comparse in riviste nazionali e internazionali, affianca una prima produzione letteraria e alcuni racconti si distinguono in premi letterari nazionali. Dentro c’è una strada per Parigi è il suo primo romanzo, finalista alla prima edizione del premio letterario nazionale Neri Pozza. Il romanzo è tra i finalisti al Premio Letterario Bottari Lattes Grinzane e al Premio Corrado Alvaro Ha vinto il XXVIII premio letterario Massarosa
.

Anteprime Intrecci Edizioni (ottobre-novembre 2016)





Buon pomeriggio, cari lettori!
Oggi vi presento due nuovissime pubblicazioni firmate Intrecci Edizioni.



Mamma, Papà... Oggi vi racconto una storia
di Manuela Monti


Intrecci Edizioni
Pagine: 65
Prezzo: 8,00 €
2016

Il libro raccoglie tre racconti ambientati nel mondo animale
Leggendo le storie sarà impossibile non farsi coinvolgere dalle avventure dei personaggi e condividere con loro emozioni, desideri, paure… scoprendo che ogni problema offre una soluzione

I racconti, rivolti ai bambini, sono molto indicati anche per gli adulti che, talvolta, si portano dietro problematiche antiche non risolte. Osservare le situazioni descritte con gli occhi e gli strumenti che oggi l’adulto ha ma che da piccolo non possedeva, consente al lettore di rivisitare antiche sofferenze, immedesimandosi nei personaggi, ed elaborando ciò che non ha potuto risolvere un tempo.
Ogni racconto si conclude con una guida alla riflessione attraverso la quale sarà facile comprendere il messaggio che il testo vuole trasmettere. 
I pensieri e le azioni dei personaggi indicheranno la strada. 
Sarà poi possibile, per il lettore, avvicinarsi alle vicende dei protagonisti aggiungendo i propri punti di vista, le proprie emozioni, esperienze e i modi di vedere le situazioni, all’interno dello “spazio per te”.



La speranza dei vinti
di Michele Rampazzo


Intrecci Edizioni
Pagine: 274
Prezzo: 15 €
USCITA
4 NOVEMBRE 2016
Cosa fareste se l’apocalisse vi sorprendesse in terra straniera, lontano da tutti e da tutto ciò che conoscete? 
Giorgio, giovane scrittore a Londra per lavoro, si risveglia in un incubo. Il suo agente gli ha lasciato un biglietto, è corso in aeroporto, chiamerà appena troverà un volo; ma intanto le reti telefoniche sono mute, i trasporti bloccati, le sirene suonano impazzite e strani individui si aggirano per le strade. 
Figure non proprio vive, sinistre, claudicanti. Zombie. 
Un’epidemia tanto violenta che girare senza mascherina significa contagio assicurato. 
E mentre i pochissimi sopravvissuti si accalcano in cerca di spiegazioni e imperversa la legge marziale, Giorgio sfugge ai controlli dell’esercito e decide d’intraprendere la sua personale odissea attraverso l’Europa per tornare da Alessia, rimasta a casa, in Italia. 
Lungo il tragitto, sarà testimone degli orrori causati dall’epidemia, lotterà per la propria vita e per le persone che incontrerà, con cui legherà a doppio filo le sue aspettative e le sue paure. 
Soprattutto, non perderà mai di vista il suo proposito: tornare a casa, dove risiedono le sue speranze più grandi.

lunedì 24 ottobre 2016

Recensione: SICILIA TERRA BRUCIATA di Vincenzo Maimone



Una cittadina siciliana la cui placida vita viene sconvolta da una serie di efferati e truculenti omicidi che costituiranno un grosso grattacapo per il commissario Costante e un insospettabile pericolo per il suo amico, il professor Tancredi Serravalle.


SICILIA TERRA BRUCIATA
di Vincenzo Maimone


Frilli Editore
272 pp
12.90 euro
2016
Il romanzo si apre mostrandoci Serravalle in una situazione davvero drammatica: qualcuno deve averlo rapito e nascosto in un posto sconosciuto; l'uomo è solo e disperato, chiama aiuto ma nessuno lo sente...

La scena torna indietro di qualche tempo e assistiamo ad un altro dramma personale: l'ex-preside Orlando Roncisvalle, mentre cerca di tenersi in forma facendo un po' di corsa, viene ucciso da un pirata della strada, che dopo aver investito l'anziano ex docente, fugge senza nè chiamare aiuto nè tantomeno soccorrerlo di persona.

L'omicidio stradale di Roncisvalle, uomo non particolarmente amato dagli ex-colleghi, è solo il primo dei tanti problemi che il commissario di polizia Gacomo Costante è chiamato a risolvere.
Giacomo è appena ritornato in servizio dopo una vacanza forzata, e immediatamente gli si presentano svariati casi complicati, tra cui minacce di tipo mafioso ad alcuni personaggi di spicco.
Ma queste intimidazioni passano in secondo piano quando avviene il primo efferato omicidio.

La vittima è una professoressa, la signorina Santonocito, una 50enne nubile che vive da sola; viene ritrovata in casa propria, in un lago di sangue... senza lingua, che il killer le ha tranciato, portandosela via.

E' un assassinio talmente cruento da sconvolgere la cittadinanza; non solo, ma Costante nota, con grande disappunto, che oltre allo sgomento, c'è anche un evidente imbarazzo e una fastidiosa omertà tra coloro che conoscevano la vittima...

Chi era davvero la Santonocito? Che genere di vita conduceva?

Avendo l'assassino fatto "un buon lavoro" (non ha lasciato alcun indizio e nessun vicino ha visto nulla di strano), alla polizia non resta che interrogare i colleghi di lavoro, che però mostrano un atteggiamento scarsamente collaborativo.

"...l'animo di Costante ribolliva. Il miscuglio di reticenza e pavidità che ammorbava l'aria del liceo lo aveva disgustato profondamente, ma in fondo in fondo non lo aveva stupito. Nel corso degli anni, infatti, il commissario aveva elaborato una sorta di principio, di legge comportamentale che rappresentava, molto spesso, un ostacolo insormontabile nell'attività investigativa. (...) tutte le volte che un cadavere viene ritrovato in circostanza imbarazzanti, attorno ad esso si solleva una impenetrabile cortina di silenzio e omertoso pudore. Un fuggi fuggi generale da parte di chiunque sia a conoscenza di particolari o dati biografici in grado di agevolare in qualche modo l'analisi dei fatti o l'eventuale individuazione dei responsabili.".

Ma dopo di lei ci scappa una seconda vittima, un uomo anziano, un certo Barbagallo, anch'egli ex-professore e anch'egli (concidenza?) una persona abbastanza sola, dall'esistenza rigida e abitudinaria.
E anche dal suo corpo barbaramente ucciso, il killer porta via un macabro souvenir...

Acireale viene stravolta da una serie di omicidi brutali e sanguinosi e Costante, indagando, comincia a notare gli elementi che accomunano le povere vittime, i cui corpi orribilmente deturpati e mutilati rivelano che la mano assassina è sempre la stessa.

Ma chi può avere interesse ad ammazzare, e con tanta ferocia e inquietante precisione chirurgica, queste persone dalla vita tranquilla?
Una cosa è certa, e anche Tancredi Serravalle è costretto a notarla: i morti ammazzati sono tutti docenti...
Forse anche la sua vita è in pericolo?

Serravalle a Costante, entrambi legatissimi alla propria famiglia, da cui traggono forza e tranquillità quando le preoccupazioni incombono, sono amici, si parlano francamente e insieme ragionano su questi omicidi, cercando di venirne a capo.

L'Autore ci fa seguire tanto il punto di vista dei "buoni", di coloro che indagano per scovare l'assassino, quanto quello del cattivo, del serial killer, di cui ci fa conoscere il modo di pensare, le manie, la solitudine, i "demoni" del passato che lo ossessionano e lo spingono ad agire per soddisfare la propria perversa sete di vendetta.

Ma vendetta per cosa? Contro chi?

L'assassino, all'apparenza un uomo qualunque, anonimo, si aggira attorno alle proprie vittime come un'ombra silenziosa e imprecettibile che sa come agire, come acchiappare le proprie prede e braccarle senza via di scampo, senza dar loro tregua.

E anche il lettore si trova a seguire questa inarrestabile spirale di violenza che sembra non dare tregua non solo a chi legge ma ancor di più ai personaggi principali, coinvolti in un caso davvero complesso, che rischia di fare terra bruciata soprattutto attorno a uno di loro; quella stessa terra bruciata che caratterizza la desolata esistenza dell'assassino, un folle dalla mente spaventosamente lucida e precisa.

Un noir appassionante, con al centro un'indagine che cattura tutta la nostra attenzione e che verso la fine si carica di un ritmo sempre più concitato e ricco di tensione, anche grazie al fatto che l'Autore si sofferma sulla psicologia di vittime, protagonisti e serial killer.
Non posso che consigliarne la lettura.

Novità Panesi Edizioni: "OLTRE LE NUVOLE. MARTINA E IL PAESE DELL’ARCOBALENO" di Laura Fogliati



Cari lettori, augurandovi un buon inizio settimana, vi segnalo questa nuova uscita firmata Panesi Edizioni: "Oltre le nuvole. Martina nel Paese dell'Arcobaleno" di Laura Fogliati, un racconto per bambini e ragazzi sulla forza dell'amicizia e della fiducia.

A  QUESTO LINK potete trovare l'intervista all'autrice.


OLTRE LE NUVOLE. MARTINA E IL PAESE DELL’ARCOBALENO
di Laura Fogliati


Formato: ebook
50 pagine
€ 2,99
Isbn: 9788899289461
Genere: narrativa per l’infanzia
Data di uscita:
19/10/2016
Sinossi

Al di sopra delle nuvole c'è un mondo fantastico abitato da fate e maghi che dedicano gran parte della loro esistenza a mantenere la pace e l'armonia in tutto il mondo. 
Questi personaggi magici vivono nel Paese dell'Arcobaleno e condividono il regno con gli Iridiani, seguendo le regole di una comunità pacifica e giocosa. 
La regina Iride lavora incessantemente con l'aiuto di maghi e fate affinché nei due mondi, quello degli umani e quello fantastico, prosperi la pace. 
Martina, una giovane fatina, ha il compito di recarsi nelle camere dei bambini per raccoglierne le bugie, ma una notte una di queste bugie la preoccuperà non poco. 


Da quel momento nulla sarà più lo stesso nel regno dell'Arcobaleno e nel “mondo di sotto”. Tra bugie nere e stregoni, fate, maghi e fiori parlanti, solo il potere della vera amicizia saprà sconfiggere l’esercito del male. 
I maghi e le fate del Paese dell'Arcobaleno continueranno a vegliare sul mondo affinché la pace regni indisturbata in tutti i cuori.



Breve estratto:

«Presto, fate in fretta!»
Martina era così eccitata che fece sobbalzare il contenuto del cesto che teneva poggiato sull'avambraccio e una miriade di minuscoli occhi variopinti si spalancò simultaneamente, colta di sorpresa dal tono della giovane amica.
«Si vedono un sacco di nasi rivolti all'insù!»
La ragazza non stava più nella pelle.
«Scrutano le nuvole sospinte dal vento! Chissà se tra tutto questo fruscio riescono a sentirci?»
I folletti musicisti si guardarono l'un l'altro, stupiti dalla domanda stravagante di Martina, poi interruppero il movimento delle abili dita che pizzicavano dolcemente i lunghi fili d'erba e la musica cessò di propagarsi nell'aria della valle incantata. Altri occhi si sporsero per osservare quell'insolito incontro di nasi; se ne potevano ammirare davvero di ogni tipo e di diversi colori: appuntiti, tondi, schiacciati, arcuati e chi più ne ha più ne metta. Martina, incantata da tanta varietà, decise di chiedere aiuto ai suoi nuovi amici per capire a quale categoria appartenesse il proprio naso.
«Sei curiosa bambina», dal cesto che trasportava giunse la voce di Violetta, mentre Fulvio si limitò a rivolgerle uno sguardo interrogativo. «Ho deciso di aiutarti a soddisfare la tua curiosità ma solo ad un patto: vorrei che tu mi tenessi sempre vicina alla finestra della tua stanza, così che ti possa ascoltare quando intoni le tue stravaganti melodie.»

domenica 23 ottobre 2016

Dietro le pagine di "La strada nell'ombra"



Ogni volta che posso, cerco informazioni per conoscere da cosa ha preso spunto l'autore di un libro ,che mi è piaciuto, per scrivere la sua storia e per crearne i personaggi.


dietro le pagine
Ciò che leggiamo spesso è ed della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?
".


Per rispondere a questa domanda icirca il romanzo LA STRADA NELL'OMBRA (RECENSIONE), mi è bastato leggere le note finali, presenti nell'edizione Mondadori, di Jennifer Donnelly.

Ciò che diede inizio alla storia è stato... un uomo morto!
Eh già, avete letto bene e mi rendo conto che non è proprio un lieto inizio, ma così è!
E non certo un uomo qualsiasi, bensì uno con strani segni sulla faccia, che improvvisamente ha occupato la mente dell'Autrice.
Un uomo dai lunghi capelli neri, con addosso abiti di altri tempi; era steso in una bara, con le mani incrociate sul petto, in stato di putrefazione.

Chi sei? gli ha chiesto. Cosa vuoi?

Domande legittime ma, si sa, i morti non parlano (beh, non sempre e non tutti, almeno...), e non solo il morto di Jennifer non dava risposte, ma non accennava neanche a volersene andare, così per capirne di più, non restava che interrogare qualcuno più... chiacchierone!!

È stato allora che hanno iniziato ad affacciarsi altre persone: un giovane reporter di nome Eddie; un re dei ladri conosciuto come «il Sarto» e l'assistente di un medico legale, un certo Oscar.

Ma aspettate un attimo, non sono solo tre: c'è anche una ragazza!
Eh sì, proprio lei: Josephine Montfort.

Jo ha rapito il cuore di Jennifer sin dal primo istante, tutto l'attirava di lei: il modo di vestire, di parlare, che rivelava come avesse una certa istruzione e anche un carattere forte.
Ma qualcosa  suggeriva alla nostra scrittrice che dietro quella apparente freddezza di porcellana si nascondesse ben altro: una mente viva e ardente. Nei suoi occhi grigi c'era un desiderio inestinguibile.
Di cosa?
Jo aveva tutto: un alto lignaggio famigliare, danaro, vestiti...., un probabilissimo matrimonio prestigioso.
Ma le mancava una cosa fondamentale: la libertà.

Negli anni Novanta dell’Ottocento erano poche le giovani che godevano di libertà; le ragazze povere erano destinate ad andare a lavorare il prima possibile per mantenere se stesse e la famiglia.
Quelle benestanti dovevano mirare a sposarsi con il miglior partito possibile.

Nel corso delle sue ricerche per La strada nell’ombra, la Donnelly ha incontrato tante di queste ragazze.

Edith Wharton
Edith Jones (1862-1937), brillante e incompresa, ha finito per sposare l’uomo sbagliato, vivendo una vita sbagliata... finché non ha trovato quella giusta ed è diventata Edith Wharton, apprezzata scrittrice.

Ha incontrato Lizzie Schauer, che a diciotto anni è stata arrestata e sottoposta a visite mediche per accertare la sua buona reputazione…E questa umiliazione ha dovuto subirla soltanto perché si era macchiata del “crimine” di camminare per le strade della città di notte, sola senza accompagnatore. Arrestata perchè accusata di essere una prostituta, fu poi rilasciata; della vicenda ne parlò, ad es., il N.Y. Journal nel dicembre 1895.


Consuelo
Ha incontrato Consuelo Vanderbilt (1877-1964), una giovane ereditiera, costretta a sposare il Duca di Marlborough, un uomo che non amava, per soddisfare le ambizioni sociali della madre dispotica.

E ha incontrato decine e decine di adolescenti per le quali invece l’istruzione era solo un sogno, e la catena di montaggio, il retrocucina o lo sfruttamento in fabbrica costituivano la loro realtà quotidiana.

Qualcuna di queste giovani donne è riuscita ad emergere, ce l'ha fatta..., altre no.

E Jo?

L'indomita 17enne newyorchese nel romanzo ha il suo bel daffare per crescere e arrivare alla consapevolezza di chi vuol essere e cosa vuol fare dei propri sogni.
Leggete "La strada nell'ombra" se, come me, volete scoprire come Jo ha cercato di raggiungere la propria libertà.


Info prese dalle Note dell'Autrice, presenti  tanto nell'edizione italiana Mondadori quanto sul sito della stessa Jennifer Donnelly.

Articolo correlato: info su IMPARARE LEGGENDO "LA STRADA NELL'OMBRA"

sabato 22 ottobre 2016

Recensione: 60 GIORNI PER DIRE SI' di Francesca Santangelo



Buongiorno e buon sabato, carissimi lettori!

Vi auguro un sereno fine settimana con la recensione di un bel romance ad alto tasso di romanticismo, una favola moderna ambientata a New York che regala emozioni, perchè l'Amore è così: complicato, a volte difficile da vivere ma necessario per renderci davvero felici e appagati!


60 GIORNI PER DIRE SI'
di Francesca Santangelo



CreateSpace Indep.Pub. Platform
ill. L. Vega
474 pp (kindle)
2.99 euro
691 pp (cart.)
17.16 euro
2016
           Ebook       Cartaceo

"...non  sapevo più dove fosse casa mia, ma adesso so che qualsiasi cosa accadrà posso trovarla sempre fra le tue braccia"

Faye Williams e Liam Sawyer vivono a New York e non si conoscono, ma i loro padri sì; non solo, ma hanno preso una decisione importantissima al posto dei loro figli e si aspettano che essi ubbidiscano, pena conseguenze finanziarie drammatiche per uno dei due genitori.

Il padre di Faye, infatti, ha dei grossi debiti che non riesce ad assolvere e l'unico modo per ottenere un considerevole aiuto economico dal padre di Liam è.... combinare un matrimonio tra i due ragazzi.

Eh sì, avete capito bene: Faye e Liam vengono messi davanti alla decisione già presa dai genitori di unirsi in matrimonio.
Ovviamente, nè lei nè lui vorrebbero fare questo passo, perchè il matrimonio è una cosa seria e in genere ci si sposa con la persona che si ama...
E una cosa è certa: Faye e Liam non solo non si amano ma sono due perfetti estranei l'uno per l'altra!

Eppure Faye è cosciente che deve superare ogni (legittima) reticenza e fare buon viso a cattivo gioco circa questa forzata unione, perchè sa che suo padre ha realmente bisogno di soldi e lei, pur avendone da parte un bel po', non ha alcuna intenzione di darglieli.

Come mai? Forse Faye è una figlia ingrata ed egoista?
Faye è una ragazza di 23 anni che ha un sogno che sta per realizzare: è una promettente stilista e il danaro che ha messo da parte le serve per aprire un negozio suo, con articoli disegnati da lei; se prestasse i propri risparmi al padre, dovrebbe dire addio al negozio e lei non vuole!
Preferisce quindi sposare questo sconosciuto, tanto si tratta di un matrimonio finto al quale mettere, prima o poi, fine: l'importante è che Clint, il padre del promesso sposo, dia i soldi al papà di Faye.

Ma c'è un problema: Liam è un cocciuto che non ha alcuna voglia di sottomettersi alle richieste paterne.

Richieste che, a ben guardare, non sono propriamente frutto di un capriccio: Clint e sua moglie Eloise sanno che il loro 26enne figliolo è terribilmente solo e infelice.
C'è qualcosa nel passato di Liam che l'ha reso cupo e triste, insofferente alle donne, all'amore, alla felicità e i suoi genitori sperano che una ragazza spigliata e solare come Faye possa costituire per lui uno stimolo per riaprirsi alla vita e alla felicità.

Solo che Liam non è assolutamente intenzionato ad ottemperare ai desideri dei genitori, quantomeno non di buon grado.
I due promessi fidanzati accettano di incontrarsi e Faye, intenzionata com'è a concretizzare questo legame-farsa, impone la propria presenza a Liam in casa sua.
La convivenza inizia nel modo peggiore, i due ragazzi non vanno assolutamente d'accordo: Liam vede Faye come una mina vagante che gli ha invaso casa, obbligandolo ad accettare una condizione per lui impensabile nel 2012; lei si rende conto che quel matrimonio sarà solo un errore e un naufragio annunciato, ma è mossa dal desiderio di veder risolti i problemi economici di un padre che, con la propria irresponsabilià, le sta causando noie.

.
Litigi, urla, punzecchiamenti, facce contrariate, toni di voce esasperati... sono all'ordine del giorno nell'appartamento di Liam condiviso con la bella stilista, che a dire il vero cerca, a modo suo, di smuovere qualcosa nel suo affascinante pseudo-fidanzato.
Lui è sempre così accigliato, di cattivo umore, tutto d'un pezzo: difficilmente fa un sorriso (figuriamoci una risata!), non fa che sbuffare al solo vederla e gridarle in testa se lei fa o dice qualcosa che lo disturba: insomma, non è un tipo facile da capire e "gestire", così Faye le tenta tutte, dalla carta della gentilezza a quella dell'esasperazione.
Tutto pur di sentirsi dire che sì, lui accetterà di sposarla in modo che la "transazione economica" vada a buon fine.
Faye è disposta anche a sorbirsi i suoi malumori e la sua indifferenza pur di aiutare il padre, e Liam dal canto suo si rivelerà inizialmente intrattabile e non smetterà di dimostrare a Faye quanto non la sopporti.
Ma intanto agli occhi di amici e conoscenti, loro due sono una coppia e devono recitare, in pubblico, la parte dei fidanzatini felici in procinto di sposarsi.

Ma fingere è difficile per entrambi e non mancheranno baruffe, bisticci e... qualche lacrimuccia da parte di Faye, che pian piano comincia a sentire dentro di sè un sentimento che, da piccolo e innocuo, sta pericolosamente prendendo via via sempre più spazio nel suo cuore.

Com'è possibile innamorarsi di un ragazzo che non ti ama e, anzi, ti sopporta a malapena e, se potesse, ti sbatterebbe fuori di casa?

Faye, ogni giorno che passa, si rende conto che restare indifferente al fascino (fisico e non solo) di Liam è davvero difficile, soprattutto perchè da un certo momento in poi lui cambierà un po' atteggiamento, divenendo meno indisponente e irritante e ammorbidendo toni e atteggiamenti verso la "fidanzata".
Questo complicherà le cose perchè Faye sentirà crescere sempre più l'attrazione verso il suo bellissimo promesso sposo e già sa che saranno guai: innamorarsi di Liam è forse la cosa più sbagliata e pericolosa che Faye potrebbe fare, perchè non ne ricaverà che sofferenza.

Riuscirà Faye a controllare i propri sentimenti per Liam?

Qualcosa, nella forzata freddezza di lui, la convince che fa così perchè ha sofferto in passato.
Faye potrà aiutare il cuore di Liam, che l'esperienze passate hanno reso freddo e quasi insensibile, a sciogliersi e ad accoglere un nuovo amore?


Considerazioni.

"60 giorni per dire sì" inizia proponendoci una storia che sembra partire da presupposti irrealistici e decisamente d'altri tempi o d'altri luoghi: è pensabile e realistico immaginare che due ragazzi newyorchesi, belli, intelligenti, benestanti, possano sentirsi davvero costretti dai genitori a sposarsi? Esistono i matrimoni combinati nell'occidente del 2012?

Ecco, questo è stato il mio iniziale (ed unico) inghippo con questa storia, nel momento in cui mi sono approcciata ad essa; inghippo che però è andato man mano "dissolvendosi" perchè il rapporto tra Faye e Liam si impone a tal punto agli occhi del lettore che il discorso del matrimonio combinato riesce a passare per un po' in secondo piano, soprattutto se si pensa alle motivazioni realistiche di Faye, che la spingono ad accettare le richieste paterne.


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Ciò che ho amato di questo libro è l'attenzione posta al rapporto tra i due protagonisti, a come esso cambi gradualmente, passando dall'odio all'indifferenza, alla tregua...

E tutto attraverso il punto di vista sensibile e appassionato della bella Faye, della quale conosciamo dubbi, paure, speranze, emozioni, e l'Autrice riesce a farci sentire tutto questo, a trasettercene il pathos, attraverso una narrazione immediata, vivace, accurata, che ci lascia immaginare ogni particolare dei personaggi e delle loro vicende, delle loro espressioni facciali e dei sentimenti che si celano dietro ad essi.

Mi è piaciuta molto l'attenzione posta all'aspetto caratteriale ed emotivo di Faye e Liam, che con il loro modo di relazionarsi e di prendere coscienza dei propri sentimenti - in modi e momenti differenti - ci fanno emozionare.

Liam è un protagonista maschile che unisce la bellezza fisica con una complessità caratteriale che lo rende tutt'altro che banale: pur essendo molto giovane, ha sofferto e nella sua mente e nel suo cuore vivono dei "fantasmi" che vanno allontanati una volta per tutte perchè possa finalmente concedersi di essere felice.

Faye è esuberante, piena di talento, simpatica, allegra ma anche molto sensibile; saranno tanti i momenti e i motivi di sconforto che attraverserà ma per fortuna accanto a lei avrà due amici (oltre che colleghi di lavoro) fantastici, Parker e Shelley, che la consiglieranno, incoraggeranno, consoleranno e la faranno riflettere quando sarà il caso.

Il romanzo di Francesca è scritto senza dubbio molto bene, la lettura scorre splendidamente e le pagine si susseguono con velocità e piacevolmente perchè al lettore cresce la voglia, di pagina in pagina, di conoscere meglio Faye e Liam e di capire come evolverà il loro strano rapporto, che di certo non è nato nel modo più romantico che c'è.

Eppure di romanticismo ce ne sarà tanto, andando avanti nella lettura, e non si può che fare il tifo perchè l'amore trionfi.

Ringrazio l'Autrice per avermi dato modo di leggere il suo libro e non posso che consigliarlo, in special modo a chi ha voglia di immergersi in una storia ricca di dolcezza ed emozioni!