George Gordon Byron -
Lord Byron - è considerato una delle figure di spicco del movimento romantico.
Nacque a Londra il
22 gennaio 1788; dal padre marinaio (morto suicida) ha preso energia e vitalità, dalla madre i problemi di peso, evidenti pur essendo lui alto quasi due metri e pur provando a mettersi ripetutamente a dieta...
Sin da giovanissimo, George mise in atto le proprie arti amatorie e seduttive; ebbe una lunga relazione con la
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sorellastra, dopo la quale si dedicò all'esplorazione tanto dell'universo femminile quanto di quello maschile
(era bisessuale), intrattendendo rapporti intimi con attrici, tante donne della società sposate e molti giovani, tanto che all'età di soli 21 anni già aveva sofferto di gonorrea e sifilide.
Quando Lord Byron andò a Cambridge nel 1805, chiese di portare nel suo dormitorio quattro bottiglie di vino, quattro di porto, quattro di sherry e quattro bottiglie di chiaretto insieme a caraffe e bicchieri.
Non solo, ma siccome gli fu detto che tutti i cani erano stati banditi (compreso il suo bulldog) dall'istituto, egli ne fu così seccato che per ripicca si prese un orso domestico, che portava in giro con una catena come un cane, provando un grande piacere nel vedere le reazioni terrorizzate degli altri studenti.
Byron era molto attratto dal sovrannaturale, tant'è che Newstead Abbey, dimora della famiglia Byron che si credeva infestata da fantasmi, divenne il luogo preferito da Byron e compagni.
Una bara era stata posta ad un'estremità della sala da pranzo; il poeta aveva una particolare predilezione per i teschi, tanto da tenere in bella mostra sia quelli di monaci che dei propri antenati (presi dalla cripta di famiglia), che venivano usati come vasi da fiori per rivestire le pareti. Il suo gusto per il macabro non finisce qui, visto che questi teschi erano impiegati pure come tazze da cui bevevano sia lui che i suoi ospiti.
I teschi erano una fissa vera e propria, evidentemente, perchè quando Percy Shelley doveva essere cremato, Byron chiese se potesse tenere il suo teschio, capriccio che gli fu rifiutato a causa della sua mania di usarli come calici...
Byron e i suoi amici indossavano spesso abiti lunghi, scuri e incappucciati, tipici dei monaci medievali, per le loro allegre serate in compagnia.
Lord Byron sposò Anne Isabella Milbanke nel gennaio del 1815. La loro figlia, Augusta Ada Byron King, divenne una famosa matematica; la bimba non ebbe mai rapporti col padre perchè la madre lasciò George un mese dopo la nascita della figlioletta, a motivo dei problemi con l'alcool e i numerosi debiti; egli andò via dall'Inghilterra per sempre quattro mesi dopo.
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Dopo essere andato via dalla Gran Bretagna, Lord Byron approdò a Venezia, dove - tra un divertimento e l'altro - la sua singolare preoccupazione fu di imparare l'armeno, visto che in città c'era la congregazione mekhitarista, un ordine religioso cattolico fondato nel 1700 da Mechitar, un monaco benedettino armeno; egli restò impressionato dall'etica dei monaci e dal loro ricco linguaggio. Fu il primo occidentale nell'era moderna a interessarsi alla cultura armena.
Durante la sua estate con gli Shelley sul Lago di Ginevra nel 1816, Byron suggerì al gruppo di amici di trascorrere un pomeriggio piovoso scrivendo storie di fantasmi. E' noto che Mary Shelley scrisse il suo Frankenstein, mentre il medico di Byron, William Polidori, scrisse " The Vampyre ", la storia che ispirò i futuri racconti e romanzi attorno alla figura di Dracula.
Il suo primo libro di poesie si intitolava Hours of Idleness e non ricevette recensioni molto positive.
In seguito scrisse English Bards e Scotch Reviewers, un poema satirico che attaccava la comunità letteraria.
E' morto di malattia (febbre reumatica) durante la Guerra d'indipendenza greca, a 36 anni, il 19 aprile 1824.
Il grande saggista William Hazlitt scrisse di Lord Byron che:
"nella sciatteria, nella brutalità e nell'eccentricità ... Lord Byron ... supera tutti i suoi contemporanei".
------ Direi che questo è aMMMore *_* ------
Strofe per musica
Dicono che la Speranza sia felicità,
ma il vero Amore deve amare il passato,
e il Ricordo risveglia i pensieri felici che primi sorgono e ultimi svaniscono.
E tutto ciò che il Ricordo ama di più un tempo fu Speranza solamente;
e quel che amò e perse la Speranza
oramai è circonfuso nel Ricordo.
È triste! È tutto un’illusione:
il futuro ci inganna da lontano,
non siamo più quel che ricordiamo,
né osiamo pensare a ciò che siamo.
.
Quando ci separammo
Quando ci separammo
In lacrime e in silenzio,
Coi nostri cuori infranti,
Per anni abbandonandoci,
La tua guancia divenne fredda e pallida;
Piú gelido il tuo bacio ;
In verità quell’ora ci predisse
Di questa il gran dolore!
La rugiada del mattino
Fredda mi si posò sul ciglio;
Mi apparve come il segno
Di ciò che provo ora.
Ogni tuo giuramento s’è spezzato,
La tua reputazione è fragile :
Pronunciano il tuo nome
Enumerandone tutte le vergogne.
Avanti a me pronunciano il tuo nome,
Come un rintocco funebre ai miei orecchi;
E mi percorre un fremito —
Perché tu mi fosti sí cara?
Essi non sanno che un tempo ti conobbi,
Che ti conobbi bene :
A lungo, a lungo ti dovrò rimproverare,
Ed è troppo difficile parlarti.
Segretamente noi ci incontravamo:
Ora in silenzio mi affliggo
Che il tuo cuore abbia già dimenticato,
Che il tuo spirito m’abbia ormai ingannato.
Se io ti dovessi incontrare
Dopo un lungo periodo di anni,
Come potrei donarti il mio saluto? —
Con silenzio e lacrime.
E l’ora in cui s’ode tra i rami
È l’ora in cui s’ode tra i rami
la nota acuta dell’usignolo;
è l’ora in cui i voti degli amanti
sembrano dolci in ogni parola sussurrata
e i venti miti e le acque vicine
sono musica all’orecchio solitario.
Lieve rugiada ha bagnato ogni fiore
e in cielo sono spuntate le stelle
e c’è sull’onda un azzurro più profondo
e nei cieli quella tenebra chiara,
dolcemente oscura e oscuramente pura,
che segue al declino del giorno mentre
sotto la luna il crepuscolo si perde.
Fonti:
https://theculturetrip.com/europe/united-kingdom/articles/7-strange-facts-about-barmy-baron-byron/
http://www.softschools.com/facts/authors/lord_byron_facts/1422/
http://libreriamo.it
https://cantierepoesia.wordpress.com