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domenica 8 luglio 2018

Curiosando su "99 giorni" (Burying water) di K.A. Tucker




Non sempre ci sono particolari o sensazionali motivi ispiratori perchè uno scrittore inizi a buttar giù quello che poi sarà un romanzo vero e proprio. E poi, ogni autore ha i propri personalissimi modi che lo conducono a creare una trama, dei personaggi, delle ambientazioni ecc...

Burying water ("99 giorni") di K.A. Tucker narra una storia d'amore dolce, passionale ma anche tormentata dal passato di lei, Acqua, un passato di violenza e umiliazioni di cui lei però non ha memoria, essendosi svegliata in ospedale dopo aver rischiato la vita perchè qualcuno l'ha pestata a sangue; a dire il vero, la ragazza non ricorda nulla di sè, neppure il proprio nome. Forse questa è l'occasione giusta per ricostruirsi da zero un'altra vita? Il ragazzo di cui si sta innamorando, Jesse, ha tutto l'interesse affinchè lei non ricordi nulla...

Ebbene, l'Autrice ha dichiarato che quando ha iniziato a scrivere la storia, non aveva programmato nulla in anticipo; ad es. in merito al doppio punto di vista (Acqua e Jesse), sapeva solo che a Jesse sarebbe stato affidata la narrazione del passato e ad Acqua quella del presente.
Però sapeva esattamente come sarebbe iniziata la storia e sapeva che il lettore avrebbe visto il passato di Acqua sbrogliarsi lentamente prima che lei capisse completamente cosa le fosse successo. 
Ogni piccolo interrogativo l'ha risolto giorno per giorno, una scena alla volta.

Al centro dei suo interesse, sin da subito, c'era il tema della verità. 
Ma più approfondiva la storia, più si rendeva conto che, per Acqua, quello delle seconde possibilità era ciò che le avrebbe dato la forza per continuare ad andare avanti, sia nel passato che nel presente. 
La Tucker voleva evitare che l'attenzione della sua giovane protagonista si fossilizzasse unicamente su quello che le era successo. 
L'importante, dice la scrittrice, è che quando si decide una tematica da portare avanti (come può essere quella della ricerca della verità o del rinascere dopo un trauma), la si inserisca in modo verosimile e non troppo fantasioso nella trama, così da evitare di fare moralismi e "prediche" ma piuttosto dando al lettore la possibilità di comprendere i personaggi ed empatizzare con essi.



Fonte consultata:

https://happyeverafter.usatoday.com














2 commenti:

  1. Intessante questo post: 99 giorni mi è piaciuto davvero tanto ed è bello capire "cosa ci sta dietro"
    Buona domenica :-)

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    1. Vero, poi se un libro ti è piaciuto è ancora più interessante :)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz