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lunedì 12 settembre 2022

LIBRI NEI LIBRI (#16) ** Gli anni della leggerezza **



Nel leggere un libro mi piace far caso ad alcuni dettagli, come i luoghi, le canzoni o i libri citati.
Nel corso della lettura dell'ultimo romanzo recensito, Gli anni della leggerezza, mi sono imbattuta in diversi titoli di libri; ve ne menziono alcuni.





Fatemi sapere se li conoscete e/o li avete letti!
Anche voi fate caso ai titoli e agli autori citati nei libri che leggete? 


LA CITTADELLA di Cronin (Bompiani, trad. M. Bartocci, 560 pp).

«Ho riportato nella "Cittadella" tutto ciò che penso della professione medica, delle sue ingiustizie, 
della sua retrograda ostinazione antiscientifica, dei suoi imbrogli... Sono stato testimone io stesso degli orrori e delle disegueglianze ritratte nella storia. Non è un attacco contro persone singole, bensì contro un intero sistema.»

Un classico tragico e intenso, pieno di senso morale e impegno civile, vivo e attuale. Una vicenda ricca, affascinante e umanissima riconosciuta da subito come il capolavoro dell'autore.
In quello che è considerato il capolavoro di Cronin viene dipinto un affresco dell'ingiustizia sociale, della miseria corruttrice e dell'arroganza del potere attraverso la storia del dottor Manson. 
Il suo piccolo grande mondo racchiude i sentimenti e le vite della gente che lavora e che soffre sullo sfondo di una regione brulla e inospitale come il Galles degli anni dell'industrializzazione e della modernizzazione del Regno Unito, che portavano con sé profonde contraddizioni sociali.


IL VELO DIPINTO di W. Somerset Maugham (Adelphi, trad. F. Salvatorelli, 234 pp).  ** RECENSIONE **

Che ragione poteva avere l’incantevole Kitty – occhi splendenti, capelli alla garçonne – per sposare il gelido e poco amabile dottor Fane – batteriologo alle dipendenze del governo inglese – se non il puro panico? 
Panico, soprattutto, di fronte alla prospettiva di deludere la madre, implacabile tessitrice di brillanti matrimoni.

Non meraviglia allora che Kitty cada subito vittima del sorriso ammaliatore dell’uomo più popolare di Hong Kong, Charlie Townsend, a sua volta regolarmente sposato.


ASSASSINIO NELLA CATTEDRALE di Thomas Eliot (Rizzoli)
Thomas Beckett, arcivescovo di Canterbury, viene assassinato per mano di quattro cavalieri inviati dal re Enrico II. 
Il teatro del delitto è la cattedrale, ma il vero dramma che l'autore racconta è quello che si svolge nella coscienza di Beckett, impegnato a difendere i propri convincimenti di fronte a un mondo che gli impone la rinuncia di tutto ciò in cui crede.



L'ASCESA DELL'F6 di Wystan Hugh Auden e Christopher William Bradshaw Isherwood (Ed. Tararà, trad. C. Ciccarini, 198 pp)

Dramma in due atti, in prosa e in versi, la fabula del dramma è relativamente semplice: alcune prominenti figure pubbliche (Sir James Ransom, Lady Isabel Welwyn, il Generale Dellaby-Couch, Lord Stagmantle) progettano una spedizione alpinistica per raggiungere la vetta dell'F6, montagna situata sul confine tra il Sudoland britannico e il Sudoland ostniaco, per motivi politici, in quanto i nativi sono convinti che il primo a scalare quella montagna infestata da demoni sarà signore di entrambe le parti del Sudoland, e gli ostniaci stanno già preparando l'ascesa. 
Micheal Ransom, fratello di Sir James, viene incaricato di condurre la spedizione, ed accetta, pur recalcitrante, per amore della sfida e perchè convinto dalla madre, della quale è succube. 
Tutti i suoi compagni tranne uno muoiono durante la scalata, e anche Ransom perisce nel momento in cui compie la sua missione e incontra sua madre in un'ultima visione allucinatoria.


VILLETTE di Charlotte Brontë (Newton Compton, trad. M. Hannau Pavolini, 508 pp)**  RECENSIONE **

Orfana e sola, Lucy ottiene un posto presso un collegio femminile nella città di Villette, dove spera di 
lasciarsi finalmente alle spalle le difficoltà del passato e iniziare una nuova vita. 
Ricco di elementi autobiografici, il romanzo ci regala il ritratto di un'eroina estremamente moderna, sensibile e combattiva, animata da una passione travolgente che la rende viva, reale. 
L'espediente del doppio, la lucidità d'introspezione, le molteplici sfaccettature dei personaggi, il loro modo di evolversi e definirsi gradualmente e con estrema precisione man mano che la vicenda si snoda, rendono "Villette" un piccolo gioiello della letteratura ottocentesca.


IL PROFESSORE di Charlotte Brontë (Fazi Ed., gratis con KINDLE UNLIMITED.
 
William Crimsworth racconta in prima persona la sua storia: uomo sensibile e colto, fugge da un lavoro pesante e competitivo nella zona industriale dello Yorkshire e si trasferisce in Belgio per insegnare presso un istituto femminile. 
Qui conosce Frances Henri, studentessa indigente e particolarmente dotata della quale poco alla volta si innamora, corrisposto. 
Ma la coppia non avrà vita facile: saranno infatti molte le avversità che i due dovranno affrontare – a cominciare dall’aperta ostilità dell’astuta direttrice della scuola – prima di riuscire a coronare il loro amore.





2 commenti:

  1. Qualche anno fa ho visto "La cittadella" in versione sceneggiato riproposto dalla Rai e il film "Il velo dipinto" tratto dall'omonimo romanzo di Somerset Maugham. Entrambe le opere mi sono piaciute perché trattano temi come l'impegno civile, l'ingiustizia sociale, le relazioni di coppia. La "Cittadella" era in biaco e nero con il mitico Alberto Lupo, altri tempi:).

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    1. Il film Il velo dipinto l ho visto, bello. Invece lo sceneggiato no. I film in bianco e nero hanno sempre il loro fascino!!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz