Buona domenica, lettori!
Come sono state le vostre letture di aprile?
Ecco le mie:
LETTURE DI CARTA:
1. MIMÌ L'ORTISTA INCONTRA GLI AMICI DEL SUOLO di M.Conci&M.Luise (4,5/5): libro per bambini a tema educazione ambientale, il primo di una serie e in questo primo appuntamento ci si occupa della terra. IDEALE PER SENSIBILIZZARE BAMBINI DI INFANZIA E PRIMARIA AL RISPETTO PER IL SUOLO.
LETTURE VIRTUALI
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2. LA MOGLIE IMPERFETTA di B.A. Paris (3.5/5): dimenticare sempre di frequente chiavi, luogo del parcheggio ecc... è già preoccupante; se a questo si aggiungono paranoie e allucinazioni, e beh, forse è la demenza che avanza! E se fosse qualcuno ad architettare i presunti episodi di smarrimento così da far impazzire la povera protagonista? ADATTO A CHI CERCA UN THRILLER SCORREVOLE SENZA ALTI LIVELLI DI SUSPENSE.
3. LA LUCE NATURALE di M.Archetti (4.5/5): una madre morente può diventare l'occasione per una sorella e due fratelli di ritrovarsi gli uni di fronte agli altri nel dolore... o per rinfacciarsi veleni e risentimenti. IDEALE PER CHI NON DISDEGNA DI SBIRCIARE DAL BUCO DELLA SERRATURA DI UNA FAMIGLIA CON NON POCHI PROBLEMI.
4. LO DICIAMO A LIDDY? di A. Fine (5/5): quattro sorelle unite, apparentemente "una per tutte e tutte per una" come i moschettieri e le sorelle March, ma in realtà i loro rapporti sono stati sporcati da segreti, tradimenti, indifferenza, desideri di vendetta. ADATTO A CHI CERCA ROMANZI BREVI MA COINVOLGENTI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AGLI ASPETTI EMOTIVI E PSICOLOGICI.
5. LA RINNEGATA di V. Usala (5/5): la drammatica storia di una donna bella e determinata, che, inserita in un contesto di paese piccolo "dove la gente mormora", pagherà care la propria bellezza e il proprio spirito di indipendenza. IDEALE PER CHI CERCA STORIE DI DONNE INDIMENTICABILI.
READING CHALLENGE
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Avevo scritto che, tra gli obiettivi di aprile, mi sarei buttata su Yoshimoto, ed è vero in parte, nel senso che ho letto una cosuccia rientrante nell'abbonamento Kindle Unlimited, ma era troppo breve, non mi andava di inserirlo e allora ho optato per un altro autore.
Il racconto di Banana è LA LUCE CHE C'È DENTRO LE PERSONE (una brevissima storia di amicizia, delicatissima e struggente) e ve ne parlerò quando avrò letto qualcos'altro di suo, in quanto è davvero un raccontino piccolo piccolo e ci sarebbe poco da dire.
Circa la scelta, essa è ricaduta su Alexandre Dumas padre, una garanzia anche quando il romanzo in questione non è tra i più famosi e il linguaggio è arcaico.
6. PAULINE (o IL CONTE ASSASSINO) di A. Dumas (4/5): una fanciulla pura e ingenua sposa un conte scaltro e misterioso, che le farà vivere un vero inferno.
ADATTO AGLI AMANTI DEI CLASSICI CON SFUMATURE GOTICHE.
Tra le letture di aprile più in alto in classifica, vi cito La rinnegata per il contrasto tra la protagonista (una donna tosta, volitiva, libera) e il contesto in cui vive, chiuso e trasudante pregiudizi e maldicenze, e Lo diciamo a Liddy? per la finezza psicologica.
CITAZIONE DEL MESE
"...crescere non significava smettere i panni di sé stessa per diventare un’altra, ma ritrovare la bambina che era stata e tenderle la mano, senza vergogna." (V. Usala, "La rinnegata")
SERIE TV
Vi avevo anticipato che stavo guardando ANIME FALSE, una miniserie turca (tratta dal romanzo IN FUGA della scrittrice Perihan Magden) avente come protagoniste una mamma e sua figlia, in giro per il mondo, che passano da un albergo all'altro, cambiando identità e cercando di passare inosservate senza riuscirci. Delle due donne non sappiamo il nome: la mamma la conosciamo sempre e solo come MADRE, mentre la figlia (di circa quattordici anni) viene chiamata BAMBI, come il noto personaggio della Disney,
Non è un caso, ovviamente, in quanto la favola del cerbiatto e della sua mamma attraversa tutta la serie, anzi è, in un certo senso, una rappresentazione del legame simbiotico (e morboso) tra le due protagoniste.
Ad ogni puntata, le vediamo in un hotel, che cercano di starsene per i fatti propri, limitando all'essenziale ogni rapporto con gli estranei, godendo giusto un po' delle comodità della vacanza; si intuisce da subito - e poi verrà spiegato nel corso della stagione - come la Madre abbia un passato doloroso, in cui spicca in particolare la figura materna: la Nonna era una donna anaffettiva, priva di alcun tipo di amore e cura verso la figlia, anzi era proprio spietata verso di lei.
La Madre non vuole ripetere con Bambi i medesimi e tristi errori fatti dalla propria con lei, ma rischia di eccedere nell'altro verso e di soffocare Bambi, di negarle un'esistenza normale, fatta di quelle esperienze e di quei rapporti interpersonali necessari per crescere in modo equilibrato.
Bambi non sa nulla del mondo esterno, che vive un po' con la curiosità e l'infantile entusiasmo di un'eterna turista, e un po' con la paura di possibili nemici (le tanto temute anime false) che minacciano la sicurezza sua e della mamma.
Del resto, se sua madre fugge di qua e di là, se non rivela mai i loro nomi a nessuno, se non dà confidenza ad anima viva, un motivo ci sarà. Da chi fugge? Di cosa e di chi ha paura? Da chi vuol proteggere la sua bimba?
Bimba è il nomignolo affettuoso con cui di frequente chiama la figlia, tra l'altro ostinandosi a vestirla come una collegiale un tantino eccentrica, cosa che fa scattare la domanda: ma se hai paura di essere notata, non sarebbe il caso di optare per un outfit meno... appariscente??
In ogni puntata accade qualcosa di "noir", per cui qualcuno paga il prezzo di essersi messo sulla strada della Madre, magari intralciandone disgraziatamente le vacanze da fuggitive, il che attira l'attenzione della polizia, che comincia a cercare mamma e figlia in lungo e in largo, ma arrivando puntualmente troppo tardi e limitandosi ad intervistare i testimoni (solitamente personale dei vari alberghi).
Man mano che si va verso la fine:
- ci si chiede diverse cose: Sì, ok, tutto sto fuggire...: ma da chi precisamente? E dove trovano i soldi per viaggiare da un luogo all'altro e da un hotel all'altro (mica la taverna o il B&B a due stelle, eh)?
- come si chiamano davvero mamma e figlia?
- sale la suspense per le sorti delle due, che si ritrovano alle calcagna sia la polizia che qualcun altro, emerso dritto dritto dall'oscuro passato della Madre, che sin da giovanissima ha preso decisioni drastiche pur di proteggere sé stessa e la piccola (è rimasta incinta quando era poco più che un'adolescente).
Finale, a mio avviso, sensato ma anche inevitabile e che va a "risolvere" il legame ossessivo e pieno di ansie della madre con la figlia, che dovrà pur crescere a imparare ad affrontare il mondo da sola, proprio come il cerbiatto della Disney.
Non so se ci sarà, ma mi piacerebbe seguire Anime false anche in una seconda stagione perché questa mi è piaciuta molto, l'ho trovata coinvolgente, avventurosa, ricca di mistero e tensione.
Come sempre, tante belle letture, Angela, e anche la serie tv mi ispira tantissimo ;-)
RispondiEliminaSe puoi, prova a guardarla (。•̀ᴗ-)✧
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