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sabato 12 aprile 2025

[ RECENSIONE ] MARINA di Carlos Ruiz Zafôn



Per le strade, le piazze e i luoghi più nascosti di una Barcellona degli anni '70, affascinante ed enigmatica, si intreccia una storia di mistero, amore e oscuri segreti che emergono dal passato, sconvolgendo il presente di un adolescente solitario e in cerca di avventure ed emozioni.


MARINA
di Carlos Ruiz Zafôn



Ed. Mondadori
trad. B. Arpaia
306 pp
Vi è mai capitato di essere per strada e di sentirvi irresistibilmente attratti da una melodia, un rumore, delle voci indistinte udite in lontananza, e di dirigervi, curiosi e timori insieme, verso la fonte di questo suono?

È ciò che accade al protagonista di questo particolare e ammaliante romanzo di Zafón (la sua prima pubblicazione): nel 1979 Óscar Drai ha quindici anni, studia in collegio ed è sostanzialmente un tipo solitario e con una spiccata vena decadente, malinconica.
Ama ammirare la bellezza dell'edificio in cui vive, gustando la magia del tramonto del sole ogni pomeriggio, e passeggiare da solo per le strade di Barcellona, sognando ad occhi aperti e facendo volare la propria fervida immaginazione.

Un pomeriggio di settembre, prima di tornare in collegio, accade qualcosa di diverso, che segnerà l'inizio di una vera e propria avventura, ricca di emozioni ma anche di pericoli.

Mentre sta camminando col naso all'insù, ammirando residenze antiche e palazzi, una musica melodiosa lo attira, conducendolo fino alle finestre di una grande casa. 
All'interno, un vetusto grammofono suona una canzone per voce e pianoforte. 
Curioso seppur esitante, il ragazzo si attarda ad ascoltare la musica, fino a quando non vede una figura che gli si avvicina; spaventato, fugge, portando con sé un oggetto che non gli appartiene: un bellissimo e brillante orologio da taschino.

Óscar non è un ladro e questo "furto involontario", frutto di un momento di imbarazzo (è entrato in casa altrui senza permesso) e di indefinibile paura, lo mette molto a disagio, così decide di tornare in quella dimora e restituire il maltolto.

Ad accoglierlo c'è il gatto nero, dall'aria diffidente e snob, che c'era anche il giorno prima, ma non solo: entrando nuovamente in casa incontra i proprietari, vale a dire i Blau.

Germàn Blau,  pittore, vedovo inconsolabile, è il padrone di quella villa che, dall'esterno, sembra quasi disabitata, e vive lì con la figlia adolescente Marina.

Questo primo incontro sarà l'inizio di una vera e propria frequentazione fra i tre, perché Óscar comincerà a recarsi in casa Blau praticamente tutti i giorni, non riuscendo a fare a meno di Marina, della sua innocente bellezza, della sua intelligenza, della sua acuta ironia, della sua compagnia stimolante.

Con lei riesce a non sentire la solitudine che lo avvolge quando è in collegio; i due chiacchierano molto e sono entrambi due ragazzi curiosi.

La loro curiosità li porta dritti al cimitero di Sarrià, in cerca di brividi ed emozioni, e da lì a poco realizzano che di brividi ne proveranno e molti: mentre sono in giro osservando lapidi e iscrizioni funerarie, si accorgono di un'ombra, o meglio di una figura femminile vestita di nero che, dopo aver lasciato una rosa su una lapide anonima - decorata unicamente dal simbolo di una farfalla nera - va via, scomparendo tra i vicoli bui di Barcellona.

Questo inseguimento è solo il primo passo di un'avventura che durerà mesi e che vedrà Marina e Óscar addentrarsi in luoghi tenebrosi e sconosciuti e nelle vie più cupe, sinistre e minacciose di una Barcellona ricca di leggende e di segreti inquietanti, paurosi, di cui sono protagoniste persone le cui esistenze sono state segnate da eventi funesti, drammatici, angoscianti e densi di enigmi che sussurrano di restare come sono: nascosti, celati agli occhi e alle orecchie del mondo, che resterebbe inorridito se solo sapesse...


Ma i due giovani amici non sanno starsene buoni e tranquilli: sono fatti per l'avventura, per la ricerca caparbia e impavida di verità, e i fatti e i personaggi di cui verranno a conoscenza sono incredibili, fuori dall'ordinario, rasentano il paranormale, e Óscar stesso, un domani, dubiterà di essere stato effettivamente testimone e conoscitore di quegli avvenimenti e individui.

Codesti personaggi sono uomini e donne dal vissuto singolare, dotati di capacità inusuali e di ambizioni pericolose.

Incontreremo il dottor Shelley, medico ormai anziano che, molti anni prima, ha lavorato per un certo Michail Kolvenik, sulle cui losche attività ha per anni, e inutilmente, indagato l'instancabile e mai rassegnato ispettore di polizia Victor Florián.

Attraverso la loro voci conosceremo, appunto, Kolvenik, un individuo con un passato contrassegnato da dolore e morte, che si renderà protagonista di oscuri esperimenti medici che sfidano l'etica e il comune senso del rispetto per la vita e la morte; sapremo anche di sua moglie Eva Irinova, artista talentuosa ma sfortunata.

Il lettore si pone al fianco di Óscar e Marina e con essi va in giro per le strade di una città bellissima proprio per il suo essere decadente, avvolta da un alone magico, stregato, con i suoi vicoli tetri, i palazzi e i giardini immensi e abbandonati, il cimitero silenzioso ma, al contempo, abitato da voci lontane, ricordi, sentimenti, illusioni, sogni mai realizzati.


Le esperienze cui vanno incontro, un po' da incoscienti, i due amici sono dense di pathos perché associate a storie del passato (dal dopoguerra in poi) che contengono elementi spaventosi, dalle sfumature gotiche, quasi horror, in quanto hanno a che vedere con il delirio di onnipotenza di persone che credono di poter disporre del corpo e dell'esistenza altrui, per dimostrare a sé stessi e al mondo che, grazie al loro ingegno e ad un'ambizione senza freni e limiti, possono fare ciò che appartiene solo alla divinità: dare e togliere la vita (la strizzatina d'occhio al Frankestein di Shelley c'è).

La narrazione procede a un ritmo via via sempre più incalzante man mano che Óscar e Marina si addentrano nelle viscere non solo di una storia sbalorditiva e mostruosa (letteralmente...) ma anche della loro amata Barcellona, che non smette mai di essere il teatro ideale per le prodigiose e lugubri verità che emergeranno progressivamente.

E anzi, possiamo dire che Barcellona diviene, a buon diritto, anch'essa protagonista, con i suoi segreti, le sue leggende e la sua atmosfera crepuscolare, alcune volte fosca, altre malinconica, ma comunque sempre piena di seduzione proprio perché criptica, occulta, indecifrabile.

Come precisò lo stesso Zafòn, Marina è un romanzo difficile da classificare perché contiene elementi appartenenti a più generi narrativi: thriller, gotico, horror, avventura, e potremmo inserirlo, in generale, nella "narrativa per ragazzi".

Leggerlo è stata una vera e propria immersione in una cornice oltremodo suggestiva, dark, intrisa di arcani da svelare, di un pizzico di orrore ma anche di romanticismo, e infine di una dolce e struggente malinconia, soprattutto in riferimento al finale.

Zaf
òn è (stato, ahinoi) uno scrittore abile nel creare trame intricate, originali, ricche di colpi di scena che tengono alta la tensione dalla prima all'ultima pagina, sapendo rendere l'ambientazione scelta molto evocativa, ammaliante, grazie a descrizioni dettagliate e incisive.

Mi è piaciuto il personaggio di Óscar, un ragazzo sveglio ma timoroso che, grazie all'incontro con Marina - con la sua bellezza sfuggente e inconsapevole, i sorrisi ora maliziosi ora ingenui, la sua sincerità - riesce a tirare fuori un'audacia che forse non sapeva neppure di avere.

Carlos Ruiz Zafòn è uno scrittore che voglio assolutamente approfondire, la sua prosa raffinata e poetica mi piace moltissimo.

giovedì 10 aprile 2025

IL TEMPO DELL'ODIO di Antonio Lanzetta [ RECENSIONE ]



Siamo nel sud Italia, nel Cilento.
È il 1943, c'è la guerra e un ragazzo appena adolescente, dopo aver assistito impotente a un episodio drammatico e violento ai danni della sua famiglia, si incammina per una via che lo condurrà dritto verso un abisso di furia cieca e desiderio di vendetta verso coloro che, dopo aver distrutto ciò che aveva di più caro, continuano a lasciarsi dietro una scia di sangue e violenza.



IL TEMPO DELL'ODIO 
di Antonio Lanzetta


La Corte Ed.
282 pp
"La morte venne a cercarmi nell’estate del 1943. Avevo quattordici anni quando sparai per la prima volta in faccia a un uomo. È passato molto tempo da allora e le cose che ho fatto, le cose brutte che sono stato costretto a fare, mi hanno cambiato per sempre."


Nell'estate del 1943 Michele ha solo quattordici anni quando la sua vita viene sconvolta e cambiata per sempre da eventi tragici e dolorosi che inevitabilmente segneranno il suo futuro.

In un pomeriggio apparentemente come gli altri, Michele sta tornando da una giornata di lavoro nei campi quando vede una camionetta di fascisti sulla strada che lo porta a casa. 
Con un nodo a serrargli la gola e la paura che qualcosa di terribile stia per accadere,  il ragazzo corre a perdifiato e si nasconde in mezzo ai cespugli per vedere cosa sta succedendo a casa sua. 

Paralizzato da un senso di impotenza e terrore, assiste alla tragedia che si consuma ad opera dei fascisti guidati da un certo Balzano (un brutto soggetto già tristemente noto a Michele e famiglia), a discapito della madre e delle sorelle, Gloria di diciassette anni ed Anna di dodici; queste ultime vengono rapite.

Le urla disperate delle  tre donne che più ama al mondo straziano il cuore di Michele, che però non accorre a difenderle, consapevole di essere un ragazzino contro un gruppo di camicie nere senza scrupoli e senza pietà.

Balzano e compagni si accorgono di lui, Michele scappa e riesce a sfuggire alle loro grinfie nascondendosi nel bosco.

È la fine, per Michele, dell’adolescenza e l'inizio precoce, brutale e feroce, dell'età adulta, che sarà contrassegnata da ricordi dolorosi di quel maledetto pomeriggio, da quelli più nostalgici di un'infanzia serena con i suoi cari che non sono più accanto a lui, e dagli inevitabili sentimenti distruttivi che lo accompagneranno nelle settimane e nei mesi a venire: vendetta, odio e il desiderio di trovare le sorelle.
Ammesso che siano ancora vive. 

Ferito e sconvolto, viene accolto da Lucia, un'anziana vicina vedova e senza figli (morti in guerra), che si prende cura di lui e gli offre rifugio, vitto e alloggio in cambio di una mano nel lavorare la terra. 

Anche se i giorni sembrano riprendere un attimo di respiro e un minimo di pace, la testa e il cuore di Michele sono un groviglio di pensieri ed emozioni che gli si affastellano dentro rendendolo inquieto, turbato, agitato: il pensiero che le sue sorelle siano nelle mani di criminali bruti e spietati non gli permette di essere sereno: come potrebbe?

"Ormai avevo intrapreso una strada che mi portava via da tutto ciò che conoscevo, dal giovane che ero e dall’uomo che sarei potuto diventare."

Il pensiero di ciò che ha subito la sua povera e coraggiosa madre sotto i suoi stessi occhi e il timore costante che Anna e Gloria stiano soffrendo lo attanaglia mozzandogli il respiro, rendendo il passato felice un ricordo doloroso e il presente un amaro scorrere di minuti e ore privi di valore.

Nei momenti di maggiore disperazione e sconforto, un'immagine gli si affaccia davanti, nitida e inquietante insieme: quella di suo padre Arturo che, senza parlare ma solo con il suo sguardo sicuro e penetrante, gli indica la via da seguire.

Una via che conduce verso l'abisso più nero e infernale.
E purtroppo la realtà, spesso, può rivelarsi più oscura e tenebrosa dell'inferno stesso.

Grazie all'aiuto di un uomo misterioso che si fa chiamare Teschio, Michele viene a sapere che anche altre ragazze del paese stanno sparendo. 
Sono giovani donne strappate alle loro famiglie e portate... dove?
Chi si cela dietro tutto questo e che fine fanno le vittime?

Per scoprirlo Michele dovrà armarsi di tutto il coraggio di cui non credeva neppure di disporre, e lasciarsi guidare dalla furia e dalla disperazione più cieche per mettersi sulle tracce delle sorelle.

Entrare nel bosco - così noto a Michele eppure allo stesso tempo spaventoso perché cupo, opprimente nei suoi silenzi e, ancor più, nei suoi rumori sinistri e improvvisi, un abisso avvolto da un'oscurità impalpabile, dove le fronde degli alberi somigliano a dita scheletriche e l'aria è densa di umidità dell'odore forte di resina e foglie morte - significa addentrarsi in un buco nero e pericoloso, teatro di terribili verità.

Verità che Michele è intenzionato a scoprire, anche se questo significherà stare al fianco di un gruppo di briganti, di cui fa parte l'impenetrabile Teschio, il cui sguardo selvatico, penetrante e implacabile mette i brividi anche a chi, come lui, sa di potersi fidare del suo aiuto.
Grazie al loro coraggio, il ragazzo capirà cosa significano le parole che un giorno il padre gli aveva rivolto:

"Una volta papà mi aveva detto che se prendevi la strada della violenza poi non tornavi più indietro, e adesso ne comprendevo il senso. Adesso comprendevo parecchie cose."

Le verità con cui dovrà confrontarsi hanno a che vedere con il peggio che giace nel cuore dell'uomo quando questi abbandona ogni forma di umana pietà, di compassione, per essere una creatura malvagia che si nutre di terrore e che gode del dolore inflitto alle proprie vittime.

Ma anche una creatura così, per quanto diabolica e perversa, resta un uomo.
E Michele sa che è a quest'uomo maledetto che deve dare la caccia per scoprire dove siano le sue sorelle.


"Il tempo dell'odio" è un romanzo di formazione con elementi storici e thriller che ho trovato davvero appassionante in ogni suo aspetto: la collocazione storica, il tratteggio dei personaggi, l'evoluzione psicologica e umana del protagonista (le cui esperienze non possono che modellarlo e segnarlo, nel bene e nel male), l'atmosfera ricca di pathos e suspense, l'ambientazione del bosco, descritto con accuratezza in quanto luogo imprevedibile, selvaggio, cupo, pericoloso, misterioso, in cui si acquattano "mostri", che sono sia gli esseri umani crudeli che hanno perso ormai ogni frammento di umanità, sia i demoni e le paure che bloccano e terrorizzano il protagonista.

«E se tu scruterai a lungo nell’abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te…»

L'abisso in cui è costretto a guardare il giovane Michele è fatto di violenza, ferocia, brutalità e rischia di fagocitarlo, inghiottirlo, distruggerlo, così come il bosco può diventare un luogo irto di minacce nascoste nel buio e che da un momento all'altro possono assalirlo alle spalle e farlo fuori.

Il passaggio dall'età adolescenziale a quella adulta è fin troppo brusco, spietato; lo sviluppo e la maturazione del protagonista sono evidenti e passano purtroppo per esperienze atroci e di sofferenza, delle quali non si libererà mai perché la memoria, anche negli anni a venire, quando ormai la guerra sarà un lontano ricordo, andrà sempre ai fatti di quel 1943, in cui la sua vita è cambiata e ha dovuto combattere contro un nemico oscuro e terrificante.

Mi è piaciuto il periodo storico: sono i giorni che precedono lo sbarco degli Alleati a Salerno, i nazisti sono fuori controllo e vi è un clima di grande incertezza e paura, uno sfondo, quindi, drammaticamente ideale per gli avvenimenti turpi ed efferati che vengono narrati.

L'autore cattura l'attenzione del lettore sin dalle prime pagine proprio attraverso il racconto dell'episodio iniziale che darà il via al desiderio di vendetta del protagonista e al suo odio verso i "mostri" che hanno distrutto la sua famiglia; un incipit duro e feroce che crea da subito un clima di tensione che permarrà lungo tutta la narrazione in quanto Michele è continuamente immerso nel suo vortice di malessere e tristezza, e questo fa sì che egli sia preda di incubi ad occhi aperti, di visioni vivide e inquietanti che lo spingono verso il bosco, lì dove deve recarsi per trovare tutte le risposte che vuole, nonché per cercare giustizia e placare la sete di vendetta.

Il libro è attraversato da una costante atmosfera intrisa di suspense e di ansiosa attesa, grazie a descrizioni (di luoghi fisici ma, ancor più, del mondo emotivo del protagonista, con le sue paure e le sue angosce) mai dispersive, ma sempre dinamiche e funzionali alla narrazione, e quindi efficaci nel conferire un'anima nera alla storia.   

Il finale - collocato in un tempo in cui ormai ci siamo decisamente lasciati la guerra alle spalle - è aperto, nel senso che suggerisce che per Michele i demoni di quel passato, che sembrava dimenticato, sono invece ancora in agguato...

Il mio giudizio su questo romanzo di Antonio Lanzetta è assolutamente positivo.

martedì 8 aprile 2025

[ Segnalazione ] Novità editoriali

 

Buon pomeriggio, lettori.

Oggi vi presento alcune opere di recente pubblicazione.


SAGGIO STORICO

Partiamo da un libro che verte su una delle pagine più dolorose della Resistenza e della storia italiana: l’eccidio delle Fosse Ardeatine.

Edizioni Radici Future
126 pp
16 euro
Molto è stato scritto su questa feroce rappresaglia nazista e anche di recente sono state riscoperte alcune vite dei “martiri” coinvolti nell’eccidio. 
Eppure mancava all’appello una delle figure più importanti della Resistenza romana: quella di Gioacchino Gesmundo, uno dei più intransigenti e fieri oppositori del fascismo. 
Ed è su questo personaggio che il professor Giovanni Capurso si concentra nel suo volume edito da ERF e da pochi giorni in libreria, “Libertà a caro prezzo. Gioacchino Gesmundo e le Fosse Ardeatine”.

Intransigente e tenace, Gioacchino Gesmundo è uno dei martiri per la libertà a cui la nostra Repubblica è debitrice. Le vicissitudini familiari e il contesto semplice e rurale del paese nel quale visse da giovane lo portarono a maturare una forte sensibilità per la giustizia sociale.

Dopo numerosi sacrifici, a Roma realizzò la sua vocazione di intellettuale come maestro elementare, professore di Filosofia e Storia e assistente all’Università. Erano gli anni della dittatura. La sua formazione ed emancipazione economica avvennero parallelamente alla graduale insoddisfazione e al disagio verso il clima politico presente nel paese. La caduta del regime segnò la sua decisione di iscriversi al Partito Comunista, frutto di una lunga maturazione interiore.

Con l’occupazione nazista di Roma la sua attività s’intensificò: ospitò nella sua casa di via Licia, prima la redazione clandestina de “L’Unità” e poi l’arsenale dei GAP romani. Fu capo locale del controspionaggio e teneva corsi di formazione ideologica ai compagni di lotta.

Catturato il 29 gennaio 1944 dopo una denuncia, fu tra i primi tre individuati dei 335 martiri delle Fosse Ardeatine.

Cenni biografici dell’autore
Giovanni Capurso è saggista e storico meridionalista. Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo La ghianda e la spiga. Giuseppe di Vagno e le origini del fascismo (Bari, 2021), finalista al premio FiuggiStoria, la partecipazione alla collettanea L’omicidio politico di un socialista (Catanzaro, 2022) e La passione e le idee. La Puglia antifascista da Giuseppe Di Vango a Giacomo Matteotti (Bari, 2023). È stato cocuratore del volume storiografico La fatica dello Storico. Antonio Lucarelli. Carteggi: 1902-1952 (Bari, 2024).
Collabora con Fondazioni e Istituti di ricerca storica
.


RACCONTI

Frutto di una "dolce collaborazione" è la raccolta “I sogni di Maira: racconti al cioccolato” di Martina Venturini, si cimenta per la prima volta nella scrittura di racconti brevi,
Editore: self-publisher
Data di uscita: 12 aprile 2025
96 pp
cart. 12,90 euro
ebook 2,99 euro
piccoli frame di sogni ed emozioni, ispirati dai prodotti della Cimina Dolciaria, una fabbrica di cioccolato artigianale della Tuscia.

Il rilascio è previsto per il 12 aprile 2025 in self-publishing, sulla piattaforma Amazon.

“Il buio è irrequieto, come il mio animo dopo il nostro incontro. Un angelo caduto al cospetto del
mondo, un demone tra le lenzuola. Irretita, ho ancora addosso il profumo sensuale di lui, nei miei
occhi lampeggiano le fiamme verdi dei suoi. In bocca il suo sapore, dolce e piccante. Un capriccio
di cioccolato e peperoncino: coinvolgente, come i brividi che percorrevano il mio corpo stretto al
suo; avvolgente, come il quadratino fondente che adesso si scioglie lento tra le mie labbra; unico,
come la passione che ci unisce.”

L'autrice.
Martina Venturini, correttrice di bozze, editor, poetessa, giornalista, nasce a Cagliari il 2 novembre
1987. Appassionata di canto, teatro e lettura di classici, ha trovato in Shakespeare e Leopardi gli
autori che maggiormente hanno influenzato il suo mondo letterario. L’origine della sua poetica risale all’età adolescenziale, giovanissima inizia a comporre i primi versi.
Dal 2018 lavora come editor e correttrice di bozze.
Nell’estate 2020 pubblica la sua prima silloge poetica Attimi con lo pseudonimo di Lady M. e diventa redattrice di una rivista associativa. Nel 2021 pubblica la seconda raccolta Frammenti e inizia il suo percorso come giornalista presso la Journalism Academy.
Nel 2022 esce la terza silloge Chrysalis – Tra luce e ombra e inizia a collaborare con le testate giornalistiche Il Quotidiano Italiano e media&sipario. Nel 2023 pubblica la raccolta di aforismi Pensieri d’amore, il manuale di crescita personale Vademecum per cuori infranti e avvia il progetto editoriale Il Salotto dell’Anima.
Nel 2024 inizia una collaborazione con la Cimina Dolciaria che la porta a cimentarsi con la prosa
nella creazione del volume
I sogni di Maira: racconti al cioccolato.


NARRATIVA

SFUMATURE è un romanzo di Alessio Falavena, edito da Scatole parlanti, e racconta dell'incontro di tre sconosciuti.

Scatole parlanti
104 pp
15 euro

Soprattutto racconta di una sera, una piazza, di un uomo arrabbiato che incontra un altro uomo. 
Il primo è furioso con se stesso e con il mondo intero. 

Arriva poi una giovane ragazza, e tra i tre, per un attimo, nasce una tensione quasi violenta. 

Dopodiché si separano, e tornano alle loro vite, vite fratturate, ognuna per un motivo diverso: paure, delusioni, il senso di non potercela fare. 
Tre persone normali, diverse eppure simili nel loro essere irrisolte, il cui incontro genera un cambiamento interiore. 
La paura di esistere, il dolore dell’abbandono, l’assenza di una persona cara, l’emancipazione del proprio corpo e della propria arte sono solo alcune delle cose che si ritroveranno a dover affrontare per poter eliminare un po’ di scuro dalla propria anima.

Sfumature racconta di cambiamenti, di vuoti, di paure, di pensare di farcela e di avere paura di farcela, racconta della fatica ad accettare le proprie sconfitte e del proprio senso in questo mondo, intrecciando tre storie, diverse, che si specchiano pagina dopo pagina.



THRILLER

Uscirà il 14 marzo in tutte le librerie e negli store digitali il nuovo libro di Roberto Bassoli, 
"Shakespeare non è per tutti", edito da Santelli editore.  

Ambientato tra le montagne dell'Alto Adige, il cuore dell'Africa e il Nord Europa, è un thriller che
Santelli Ed.
497 pp
24.99 euro

sorprende, emoziona e fa riflettere sulla fragilità della vita e sulla potenza della vendetta, trascinando il lettore in una spirale di violenza, morte e vendetta.

Le tranquille abitudini di Alfred Ploner, imprenditore altoatesino, vengono sconvolte dall'incontro con una spietata organizzazione criminale. Suo malgrado, Ploner si ritroverà coinvolto in una vicenda drammatica, dove un carico d'oro macchiato di sangue e gli effetti devastanti della vendetta saranno i protagonisti.

Dalle vigne dell'Alto Adige alle strade di Bolzano, dai deserti africani alle città del Nord Europa: il romanzo di Bassoli è un viaggio mozzafiato nel cuore del thriller. Un intreccio di suspense, azione e colpi di scena che terrà i lettori incollati alle pagine fino all'ultima riga.

L'autore
Roberto Bassoli, nato a Modena nel 1961, è uno scrittore, giornalista, musicologo ed esperto in Marketing e Comunicazione. Tra le sue passioni la musica barocca, il jazz, gli sport velici e il tiro a segno di cui è anche tecnico federale. I suoi precedenti romanzi thriller, "Le idi di luglio", "La sindrome di Bosch" e "Qisas", hanno riscosso un notevole successo di pubblico e critica. L'autore dedica questo suo quarto libro alla moglie Eva, per il sostegno e la pazienza dimostrati durante il processo di scrittura del libro. “Quando ho iniziato a raccogliere le idee per iniziare a scrivere stavo rileggendo una tragedia di Shakespeare, una di quelle che rivelano con maggiore spietatezza le tenebre che possono essere presenti nell'animo umano”, spiega Bassoli. “Mi sono così reso conto che il romanzo e la tragedia seguivano un percorso parallelo. Ecco perché ho deciso di strutturare la trama con uno schema shakespeariano. È adeguato ad un thriller che scende nell'oscurità in cui si nascondono le peggiori pulsioni umane”.

domenica 6 aprile 2025

LE MIE LETTURE DI MARZO 2025

 

Buongiorno, cari lettori!

Eccomi con il mio recap del mese di marzo.




1. LA FURIA di S. Chalandon: romanzo basato su fatti realmente accaduti. Un adolescente evade da una colonia penale e non viene riacciuffato. Come sarà la sua vita al di fuori di quelle mura in cui si consumano violenze e sopraffazioni? (4.5/5) SE CERCHI UNA LETTURA DURA E FEROCEMENTE REALISTICA.
2. SPLENDEVA L'INNOCENZA di R. Camurri: narrativa italiana - Camurri scrive un libro intriso di nostalgia, in cui lo sguardo è rivolto costantemente e troppo al passato, col rischio di restarne imprigionati (3.5/5). PER CHI CERCA UNA LETTURA MALINCONICA, STRUGGENTE E DAL RITMO PACATO (TROPPO?).
3. I TITOLI DI CODA DI UNA VITA INSIEME di D. De Silvanarrativa italiana - esistono delle parole adatte per raccontare la fine di una bella storia d'amore? (3/5). ADATTO A CHI AMA I LIBRI IN CUI SI PARLA (TANTO) DEI RAPPORTI DI COPPIA.
4. LE RAGAZZE DELLA VILLA DELLE STOFFE di A. Jacobs: romanzo storico, secondo libro di una saga famigliare incentrata sulle vicende degli imprenditori tedeschi Melzer e dei loro domestici nel pieno del primo conflitto mondiale (3,5/5). SE HAI INIZIATO IL PRIMO E TI È PIACIUTO, PERCHÉ NON  LEGGERE IL SEGUITO? 😅
5. I SENTIMENTI ORFANI di T. Tanto: narrativa di formazione, fortemente introspettiva che punta sulla complessità dei sentimenti che colorano le nostre esperienze (belle e brutte) e che non possono che essere raccontati con un linguaggio profondo che ne colga le tante sfaccettature (3.5/5). PER CHI AMA NARRAZIONI INTIMISTE E CHE METTONO AL CENTRO IL MONDO EMOTIVO.


READING CHALLENGE



Per la RC di quest'anno, lo schema ripercorre la sfida letteraria del 2024: alle categorie fisse - cui si può attingere durante tutto l'anno e più di una volta - si aggiungono di volta in volta gli obiettivi specifici di ogni mese; a marzo gli obiettivi sono stati i seguenti:

- un classico della letteratura russa
- un classico della letteratura americana
- un libro scritto da due autori
- Ci proteggerà la neve (R. Sepetys)

Io però ho attinto alle categorie fisse con l'obiettivo SAGA FAMIGLIARE.

6. LA CASA di M. McDowell: terzo libro della saga gotico-paranormal di Blackwater, in cui assistiamo all'inasprirsi dello scontro tra le due donne del clan Caskey: chi la spunterà tra l'enigmatica Elinor e la prepotente matrona Mary-Love? (4/5). PERSONALMENTE MI STA PIACENDO MOLTO QUESTA SAGA, IN PARTICOLARE PER LE ATMOSFERE CUPE E MISTERIOSE.


SERIE TV

Ho concluso la settima stagione di Outlander, che continua a rapirmi e io non posso non amare 

parola d'ordine:
stai all'erta, sempre.
(sulla scia del motto Je suis prest)
Jamie,  Claire e tutto il cucuzzaro, sentendomi già malinconica all'idea che ci avviciniamo inesorabilmente alla fine con l'ottava stagione. 

Siamo nel pieno della rivoluzione americana: Jamie è impegnato a partecipare al conflitto impartendo ordini pure Claire, assistendo i feriti. 
Si intrecciano, con queste dinamiche avventurose e belliche, quelle legate a Ian e al suo rapporto con Rachel, a William (che scopre di chi è figlio biologicamente e la cosa non gli fa proprio piacere...) e al suo legame con una giovane prostituta.
Qualche attrito tra il focoso Jamie e il gentile e fin troppo generoso (eheheh 😏) lord John a causa di Claire...
Intanto, Brianna e Roger devono vedersela con le drammatiche conseguenze provocate da un losco figuro che utilizzerà i viaggi nel tempo per i propri egoistici interessi e causerà scompiglio nelle esistenze della coppia e dei loro bambini.

Come accade sempre, a fine stagione c'è un colpo di scena che verrà "risolto" nella prossima.

Ho guardato L'ARTE DELLA GIOIA della Golino e ne ho parlato QUI.

Ho iniziato COBRA KAI e sono alla seconda stagione; mi sta piacendo moltissimo e, quando avrò terminato la serie (e non ci vorrà molto considerando la velocità con cui sto proseguendo), vi scriverò la mia opinione. 

giovedì 3 aprile 2025

"IL VIAGGIO DI COLIBRI" di Pamela Comi [ RECENSIONE ]



Dal 18 Marzo è disponibile in libreria e in tutti gli store digitali il nuovissimo libro scritto e illustrato da Pamela Comi: IL VIAGGIO DI COLIBRÌ, edito dalla C.E. Pensiero Creativo, collana narrativa Kids.



80 pagine illustrate
Età di lettura: 5 – 8 anni
Prezzo: 13€

Al centro di questo bellissimo e colorato libro per bambini vi è il
tema del distacco dai genitori e il desiderio di allontanarsi da essi per esplorare e conoscere il mondo esterno, vivendo così nuove e indimenticabili esperienze che fanno crescere.

Il protagonista è, come si intuisce dal titolo, il piccolo Colibrì, che vive con la sua mamma in un rassicurante nido.

Attorno a loro tutto è grigio e senza emozioni.
Ma l'uccellino è un tipetto curioso e, nonostante ami la sua mamma e sia da lei tanto amato e protetto, prende una decisione importante: provare ad uscire dal nido, imparare ad usare le sue piccole ed inesperte e ali per... spiccare il volo!

Cosa c'è fuori dal loro nido e dalla città in cui finora è cresciuto?

Se non voli via, non lo saprai mai, Colibrì!

Ci vuole coraggio e curiosità per fare nuove esperienze e al nostro piccolo uccellino queste qualità non mancano; lasciare la sua mamma è il primo, fondamentale passo per la libertà e per cogliere l'opportunità di scoprire che ci sono tante realtà lontano "da casa", diversissime tra loro ma tutte sorprendenti.

Cosa vedranno i curiosi ed eccitati occhi di Colibrì, una volta abbandonato il grigiore della metropoli per immergersi nei colori brillanti e vivaci della natura?

Nell'andare alla ricerca dei propri simili, Colibrì avrà modo di incontrare svariati, e fino ad allora sconosciuti, habitat che accolgono altre specie animali, e potrà cominciare a capire che il mondo fuori dal nido è grande e meraviglioso, pieno di amici e di sorprese da ammirare a "becco aperto"!

Il primo, sorprendente viaggio del simpatico protagonista di questo libro terminerà e lui farà ritorno a casa, dalla sua mamma che lo aspetta.

Sarà lo stesso colibrì che era quando è partito?
O forse le esperienze vissute lo hanno cambiato, rendendolo forte, maturo e indipendente?


“Tu sei cambiato piccolo mio,
è cambiato il tuo modo
di vedere le cose.”



"Il viaggio di Colibrì" è un libro che ha tutte le caratteristiche per catturare l'attenzione dei giovanissimi lettori cui è principalmente rivolto: la storia è ricca di spunti di riflessioni perché verte sul naturale ed inevitabile bisogno/desiderio dei piccoli di cominciare a staccarsi dai genitori per esplorare l'ambiente circostante, vedere cose nuove, fare esperienze diverse; le illustrazioni sono semplicemente meravigliose, ogni pagina è coloratissima e fa da splendida cornice alla parte narrativa caratterizzata da parole e frasi semplici, comprensibili ai piccoli; leggendo insieme ad essi questo libro, l'adulto è sicuro di poter contare su un contenuto e su una grafica assolutamente attraenti, coinvolgenti e in grado di stimolare la fantasia dei bambini, di poter intavolare con loro, a fine lettura, anche delle brevi conversazioni per riflettere insieme su ciò che si è letto e sulle emozioni e i pensieri che ne sono scaturiti.

A queste già positive peculiarità, se ne aggiungono altre:

- in appendice al libro ci sono alcune pagine contenenti informazioni scientifiche (riportate sempre con un linguaggio adeguato al pubblico di piccoli lettori) sul colibrì e, in generale, sull'affascinante e variegato mondo degli animali;
- le ultime pagine sono dedicate a stimolanti e divertenti giochi tematici e didattici.


Curiosità

Il testo è liberamente ispirato alla canzone “Colibrì” di Cesare Cremonini.

Parte del ricavato dell’autrice sarà devoluto al WWF


 




L'autrice.
Pamela Comi è una grafica che per diversi anni ha lavorato in tipografie e litografie dell’hinterland milanese, quando ancora si usavano le lastre, la fotocomposizione, il cutter &co.Continua a lavorare come factotum in agenzie di pubblicità milanesi, occupandosi di comunicazione a 360 gradi.
Diventa mamma e si appassiona all’editoria per l’infanzia creando storie che cercano di riscoprire i valori di una volta e insegnare la magia dell’immaginazione!