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venerdì 30 gennaio 2015

Novità romance e thriller (Newton Compton)



Ed ecco le ultime novità firmate Newton Compton.

Partiamo dal romance contemporaneo.

Dall'autrice di Non lasciarmi andare, bestseller in Italia.
Un nuovo, sensuale ed emozionante capitolo di The Secret Series.

INFINITO AMORE
di Jessica Sorensen


978-88-541-7224-1
Ed. Newton Compton
Trad. L. Rodinò
244 pp
9.90 euro
in libreria:
29 gennaio 2015
Il ritorno di Ella e Micha
Un segreto è per sempre


Trama

Tutto era iniziato con un patto: restare per sempre insieme e avere cura uno dell’altra. 
Ma come è nata la loro tenera e profonda amicizia? Cosa è stata capace di superare, e come si è trasformata in puro amore? 
È passato molto tempo da allora e adesso, dopo cinque anni di matrimonio, Ella non potrebbe essere più felice.
Il lavoro va alla grande, e la storia con Micha è fantastica. 
Ma la notizia che sta per ricevere capovolgerà il suo mondo per sempre. 
Micha, intanto, trova sempre più difficile stare tanti mesi in tournée lontano da lei e inizia a pensare a una scelta che potrebbe cambiare la loro vita insieme.
Proprio quando è pronto a parlargliene, scopre che anche lei ha qualcosa da dirgli. 
Quale segreto nasconde Ella?
22092767
-

L'autrice.
Jessica Sorensen è autrice di romanzi che sono diventati casi editoriali e hanno scalato le classifiche internazionali. La Newton Compton ha già pubblicato laSecret Series con Non lasciarmi andare, Tienimi con te, Non cambiare mai e Per sempre insieme, titoli che hanno conquistato centinaia di migliaia di lettori anche in Italia. Grande successo anche per la Trilogia delle coincidenze, di cui sono usciti per ora Con te sarà diverso e Con te sarà per sempre. Vive con il marito e i tre figli tra le montagne innevate del Wyoming
.





Dalla serie romantica passiamo a quella più sensuale, con Mystery Man Series.

Segnalazione "UNA FIABA D'INVERNO" di Marco Redaelli (Ed. I Doni Delle Muse)



Cari lettori, vi segnalo l'uscita del nuovo romanzo di Marco Redaelli, "Una fiaba d'inverno", una storia che parla di neve, di incantesimi e crudeltà, in un mondo dominato dalla magia dove un patto contratto con leggerezza con il popolo fatato può portare a una schiavitù senza fine. 
L'autore si ispira alle fiabe, alle leggende popolari e al folklore di origine irlandese in una narrazione evocativa e originale.

UNA FIABA D'INVERNO
di Marco Redaelli


Ed. I Doni Delle Muse
ISBN: 978-88-99167-04-2 
Pagine: 414 
Prezzo: 15 euro


Drake Landerkin, conosco il tuo nome: ferro o non ferro, io ti maledico. Lo stesso gelo con cui intendi strapparmi via la vita si abbatterà sul tuo regno, distruggendo le illusioni che hai costruito e spazzando via tutti coloro che ti sono ancora fedeli. E quando tutti i colori nella tua misera esistenza saranno stati sostituiti dal bianco della neve, io sarò lì e vendicherò la mia amata.


Sinossi

Alla morte del padre, il giovane Lars Lovelorn riceve in eredità una noce d’oro contenente il nome della Regina delle Fate e la cede a un folletto in cambio di qualche briciola di potere. Ancora non sa di avere intrapreso un viaggio pericoloso che lo condurrà a smarrire la propria umanità, in un regno dominato da un Inverno senza fine dove l’Estate giace addormentata, in attesa.
Un mondo di neve, brina, incantesimi e oscurità, dove rivelare il proprio vero nome può costare la vita e un Baratto con il Fato può incatenare per l’eternità in una prigione a est del sole e a ovest della luna.

Un romanzo che ci conduce nel cuore tenebroso ed emozionante delle fiabe, dedicato a tutti coloro che non hanno smesso di sognare.

Dal romanzo:
Tre cavalieri vigilavano a fasi alterne, il volto invisibile dietro la celata dell’elmo e le spalle ritte senza mai un segno di stanchezza. Erano stati scolpiti nel ghiaccio più puro e sulle loro corazze erano incisi i più potenti tra gli incantesimi: in ciascuno dei loro cuori, un capello di una delle donne più belle del mondo donava loro la scintilla vitale. Il primo era il Cavaliere della Notte: nera era la sua spada e nera la sua armatura, con un pennacchio di piume di corvo sull’elmo. Centinaia di stelle erano cucite all’interno del suo mantello e comete cadevano dal cielo ogni volta che la sua arma veniva sguainata. Il secondo era il Cavaliere del Tramonto: la sua corazza era stata intinta nel sangue e fiamme fredde ardevano sul suo elmo. Quando ancora a Tír na nÓg esisteva ancora il giorno, la sua lancia aveva perforato il sole e la violenza del colpo aveva fatto sprofondare per sempre l’astro dorato oltre la linea dell’orizzonte. Del terzo, il Cavaliere dell’Alba, non era opportuno parlare.



L'AUTORE
Laureato in psicologia, vive in provincia di Monza, dove coltiva i peperoncini più piccanti del mondo e crea draghi di carta. Da sempre affascinato da ogni ambito del fantastico, nel 2009 ha pubblicato il romanzo fantasy Il sogno di Naarom.

In lettura: "Shikasta" di Doris Lessing



Mi è stato prestato da un'amica un libro di Doris Lessing; è considerato il capolavoro di questa grande scrittrice premio Nobel, convinta che nella fantascienza ci sia ‘la miglior narrativa sociale del nostro tempo’.
Shikasta è il primo libro del ciclo "Canopus in Argos", in cui l'Autrice ha creato un nuovo cosmo, dove la Terra è il campo di battaglia di tre imperi galattici rivali.

SHIKASTA
di Doris Lessing


Shikasta
Ed. Fanucci
Trad. O.Palusci
496 pp
20 euro
2014

“Più e più volte, un trauma o una sollecitazione nell’equilibrio davvero precario di questo pianeta hanno provocato un incidente, e Shikasta è stata virtualmente denudata della vita. Si è riempita a ripetizione del genere umano e per questo si è ammalata. Il pianeta è soprattutto un luogo di contrasti e di contraddizioni a causa delle pressioni innate. La tensione è la sua natura essenziale. Questa è la sua forza. Questa è la sua debolezza.”

Sinossi

Il volume è la cronaca degli ultimi giorni della Terra (Shikasta), raccontata attraverso i resoconti personali e la documentazione raccolta da Johor, un emissario inviato da Canopus per mettere un freno al declino. 
Ma guerra, carestia, epidemie e disastri ambientali devastano il pianeta e, davanti all’umanità che gli sembra impazzita, il compito di Johor appare impossibile da portare a termine.

L'autrice.
Doris May Tayler (1919-2013), questo il vero nome della Lessing, nasce nel 1919 a Kermanshah, ora Iran, da genitori inglesi. Nel 1925 la famiglia si trasferisce in Rhodesia, l’attuale Zimbabwe, dove Doris rimane fino al 1949. Il suo primo romanzo, L’erba canta, viene pubblicato a Londra nel 1950, dopo il suo trasferimento in Gran Bretagna. Famosa per Il taccuino d’oro, Memorie di una sopravvissuta, Sotto la pelle, Doris Lessing è stata un’icona di molte cause, dall’anticolonialismo al femminismo, ma con il suo spirito libero e indipendente è sempre sfuggita a ogni steccato, politico o di genere letterario che fosse.
Nel 2007 le è stato attribuito il Nobel come ‘cantrice dell’esperienza femminile, che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa’.
Con Fanucci Editore ha pubblicato: Memorie di una sopravvissuta, Mara e Dann, La storia del generale Dann, della figlia di Mara, di Griot e del cane delle nevi, Una comunità perduta, Il senso della memoria,Discesa all’inferno e, appartenenti al ciclo Canopus in Argos, Un pacifico matrimonio e Un luogo senza tempo
.

giovedì 29 gennaio 2015

Recensione: "Il bambino di Schindler" di Leon Leyson




Altro libro letto in occasione della Shoah.

IL BAMBINO DI SCHINDLER
di Leon Leyson


in lettura
Ed.
Il piccolo Leib Lejzon vive a Narewa, un villaggio della Polonia, con la madre, il padre e i fratelli.
Sono ebrei e la loro vita procede tranquilla e serena..., tra corse e giochi, fino a quando Hitler non scatena una guerra e con essa la fine della tranquillità per tante persone, in primis i Giudei.

Così, quando nel 1939 l’esercito tedesco occupa la Polonia, Leib ha soltanto dieci anni ma la sua infanzia termina ben presto, perchè lui e la sua famiglia vengono confinati nel ghetto di Cracovia insieme a migliaia di ebrei.

I giorni nel ghetto non sono semplici: il cibo scarseggia, tanta gente raccolta in uno spazio esiguo... non favoriscono una buona qualità di vita ed è facile che crescano nervosismo, frustrazione, malattie.

Ma per quanto difficile, la vita nel ghetto è nulla rispetto a quello che vivranno gli ebrei quando cominceranno ad essere ammassati in vagoni freddi e bui per essere trasportati nei campi di sterminio.

Eppure, un particolare, nella vita di Leib, costituirà la fortuna sua e di parte della sua famiglia: il padre è un operaio di un imprenditore nazista, noto per la sua tendenza al divertimento e al piacere sfrenati, per il suo modo di fare affari non sempre pulito, ma anche per il suo innegabile carisma.
Quest'uomo è colui cui 1200 ebrei dovranno la vita: Oskar Schindler,

Il racconto di Leib ci offre la prospettiva di chi ha vissuto l'orrore della guerra e dei campi di concentramento da ragazzino, che ha combattuto contro il freddo, la fame, il dolore, che ha visto sparire davanti ai suoi occhi due dei suoi fratelli (che moriranno uccisi dai nazisti, senza conoscere i lager), che ha sofferto nel vedere disperazione e paura negli occhi degli amati genitori.

Un ragazzino che però è sopravvissuto al campo guidato dal terribile Amon Goeth, a Plaszow, al campo di Brunnlitz, a botte e inedia, grazie ad una buona dose di coraggio..., di fortuna, ma soprattutto grazie a un eroe che ha fatto di tutto per salvare i suoi operai.
Il suo agire prova che anche una persona sola può ribellarsi al male e fare la differenza.Io ne sono una prova vivente... un eroe è un normale essere umano che fa “la migliore delle cose nella peggiore delle circostanze”. Oskar Schindler incarna quella definizione.

Rattrista constatare come, anche dopo la guerra, quando ancora i Lejzon non lasciavano la Polonia, ci fosse nei confronti dei Giudei ancora odio, diffidenza, risentimento....
Non solo in tanti hanno finto di non aver visto e sentito nulla di ciò che accadeva attorno a loro ma, finito il conflitto, non hanno neppure avuto la decenza di rendersi conto di quanto dolore fosse stato ingiustamente inflitto ai loro simili e di mostrare, come minimo!, dispiacere, compassione....

La fine della guerra non è necessariamente l'inizio della pace, del rispetto dato al singolo individuo e a un intero popolo, di libertà... e Leib non incontrerà subito atteggiamenti di pietà, simpatia, solidarietà.

Commuove la testimonianza di questo sopravvissuto che, dopo la guerra e dopo essere scampato a
quello che sembrava un destino ineluttabile, ha cercato di buttarsi alle spalle la terribile esperienza di prigioniero nei campi di lavoro e ha provato a vivere come un immigrato qualsiasi negli Stati Uniti.

L'orrore per ciò che ha vissuto e visto, il dolore (inguaribile) per aver perduto due fratelli, il ricordo delle sofferenze e delle umiliazioni fisiche e psicologiche, non lo lascerà mai, ma allo stesso tempo, e per molti anni, lo bloccheranno, impedendogli di raccontare la sua storia di ebreo polacco, di condividerne il peso, facendo conoscere al mondo cosa è successo e di quali atroci delitti si sono macchiati tanti uomini, nel corso degli anni della guerra.

E commuove anche il pensiero che un ex-prigioniero dei campi di sterminio si ritrovi, una volta "fuori" dalla guerra (e dall'Europa) e una volta acquisito un nuovo nome (Leon Leyson), a soppesare la parola "futuro" e a darle un valore inimmaginabile.

Mentre il treno brontolava diretto a est, mi concessi una cosa che non facevo da molto tempo: pensai al futuro. Durante gli ultimi sei anni, pensare al futuro aveva significato semplicemente trovare il modo di sopravvivere un’ora in più, cercare uno scarto di cibo, sfuggire ancora una volta alla morte. Ora la parola“futuro” significava qualcosa di diverso. Potevo tornare a scuola. Avere una casa, del cibo decente, sicurezza. E col tempo avrei smesso di sentirmi in pericolo.

E' una testimonianza che ancora una volta non può che toccare, far riflettere su una parte gravissima della storia contemporanea, che deve far vergognare al pensiero che degli esseri umani hanno commesso crimini indefinibili contro il prossimo, che deve farci considerare quanto importanti siano la libertà, il rispetto di essa e della dignità dell'essere umano, e come ancora ai nostri giorni, noi uomini non siamo poi tanto migliorati da 70 anni a questa parte, e atrocità simili potrebbero ripetersi (a dire il vero, in determinati posti del mondo, certe brutture accadono anche oggi, e da sempre)... se ciascuno di noi smette di ricordare e parlare di piccole storie come quella di Leon Leyson e dimentica di denunciare ogni forma di discriminazione verso qualsiasi "presunto diverso".

Blog da scoprire...: "Lettori come stelle"



Buongiorno lettori ed amici!
Iniziamo la giornata con una segnalazione, che questa volta non coinvolge direttamente i libri, bensì chi i libri li scrive!

Voglio presentarvi un blog (LETTORI COME STELLE), aperto e gestito da un gruppo di scrittrici emergenti e con un sacco di idee interessanti e divertenti che sapranno intrattenere i propri lettori attraverso interviste, giochi, gare... a non finire!!

Vi invito a seguire le iniziative che queste autrici proporranno, sia sulla PAGINA FB che sul blog.


clicca per essere indirizzato
sul blog



mercoledì 28 gennaio 2015

Recensione: "Affari d'amore" di Patrizia Violi



Lettura del weekend ma recensita solo oggi!

AFFARI D'AMORE
di Patrizia Violi


Affari d’amore
Ed. Baldini&Castoldi
Quattro donne, tre diverse generazioni contraddistinte da un'unica filosofia di vita, riassumibile in pochi ma significativi slogan:

"L'amore è una trappola, meglio non cadervi dentro perchè si rimane fregati!".

Gli uomini? Un juxe boxe da cui prendere soldi e lusso, semplici accessori da sfoggiare".

"Gli hobbies preferiti? Beauty farm e shopping!"

"Il motore della vita? SOLDI SOLDI SOLDI".


Beatrice è la nonna e capobranco del gruppo.
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E' stata una bella donna, da giovane, e adesso che ha 70 anni il suo pensiero è cercare di mantenere un buon livello di benessere, attraverso il gioco d'azzardo online, investendo... e se ad aiutare ci sono figlia e nipote, ancora meglio!



Sua figlia, Isabella, è la mamma di Angelica e Viola.
Isabella è ancora una donna piacente ma gli anni passano anche per lei e conviene accaparrarsi degli ottimi partiti, facendo buon viso a cattivo gioco, pur provando disgusto, e fingere interesse per spremerli fino all'ultima goccia, anzi euro.
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E poi ci sono loro, le ragazze!
Viola ha 16 anni ma ha già ben assimilato la filosofia di vita delle donne più grandi: il suo scopo è far soldi, da spendere in oggetti di lusso e divertimenti, e cosa fa per ottenerne? Posta e condivide foto hard in web con uomini in cerca di "certe sensazioni".... e disposti a pagare qualche decida d'euro in cambio di corpi giovani da guardare!

E infine... lei, Angelica, che porterà scompiglio in famiglia!
Ha soltanto 22 anni ma sta con un uomo di quasi 50, Mauro, facoltoso e amante della bella vita.
Per lui Angie non prova nè attrazione fisica nè sentimenti; i momenti d'intimità sono per lei una tortura e per evitare di mostrare disgusto verso il suo maturo fidanzato, cerca di "estraniarsi" e viaggiare con la mente in altri "posti".

Insomma, non c'è posto per l'amore, per una pizza con le amiche, per un lavoro semplice ma
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dignitoso; e non deve esserci posto, per Beatrice, Isabella e Viola, nella vita di Angelica, neanche per l'amica Marta (considerata una poveraccia e una pezzente) o per l'università, per la quale tutti ritengono Angie inadatta.

Ma Angelica non è felice e in fondo, senza saperlo ancora, non aspetta altro che qualcosa sconvolga la sua vita e spazzi via tutta la superficialità e le cose inutili e vuote che l'hanno caratterizzata fino a quel momento.

Marta, che è un pozzo di gioia di vivere, non fa che ripeterglielo: liberati del vecchiaccio, manda al diavolo le stupidaggini di nonnina e mammina e vivi la tua vita!

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E chissà, forse quel barista socievole ma anche bellissimo, potrebbe essere la porta per la libertà e la felicità!

Ma in agguato ci sono loro, le ciniche donne di famiglia, che non hanno alcuna voglia di vedere Angelica abbandonare lusso e soldi in cambio.. di cosa poi? L'amore, che un tranello enorme che rende sciocchi e poveracci!?!

Ce la farà Angelica a non lasciarsi ancora una volta manipolare dalle isterie di una nonna cinica e un po' matta, di una mamma disperata e "verso il viale del tramonto" e una sorellina viperetta e impicciona?



"Affari d'amore" è un romanzo breve, con una storia simpatica, costellata da episodi divertenti, dialoghi vivaci, personaggi frizzanti, per i quali si prova immediatamente odio o amore.
Si resta un po' a bocca aperta davanti alla fissazione di queste quattro donne per il danaro e  la bella vita, a scapito della vera felicità, e ci si trova a "fare il tifo" per Angelica, sperando in una presa di posizione.
E' una lettura piacevole, veloce, non particolarmente impegnativa ma mi sento di consigliarla proprio per l'atmosfera vivace e leggera che l'attraversa.

"Rafìla": il romanzo di Elisabetta Montaldo‏



Lettori, eccomi qui per segnalarvi la nuova uscita della collana di autopubblicati indies g&a.

Rafìla, il primo romanzo di Elisabetta Montaldo, già uscito in cartaceo nel 2008 per  Dante&Descartes, è finalmente disponibile in formato ebook per Amazon Kindle.

Rafìla è una storia di formazione al femminile ambientata tra l'isola di Procida e la sponda africana e andalusa del Mediterraneo, raccontata dall'eclettica Elisabetta Montaldo.

“Leggere questo libro è come essere trasportati da una corrente marina che dalle coste dell’isola di Arturo si stacca e tocca paesi, popoli e città di un Mediterraneo che finora nessuno aveva descritto così”   (Raffaele La Capria)

RAFILA
di Elisabetta Montaldo

Collana: indies g&a
Formato: Amazon Kindle
Prezzo: 4,99 euro (solo su Amazon)






Trama

Il percorso di Rafìla è un’avventuroso viaggio da Procida alla scoperta dell’altra sponda del Mediterraneo, africano e andaluso.
Nel corso del viaggio Rafìla da adolescente diventa donna in pagine intrise di sensualità e profumi, rischiarate da cromatismi visionari.
Rafila è esplorazione dell’anima che porta a ricomporre, nell’armonia fantastica e sapiente del narrare, le dicotomie Cristianesimo/Islam, femminile/maschile, passato/futuro.

L'autrice.
Elisabetta Montaldo nasce in una famiglia i cui geni dominanti sono l’arte, il mare, lo spettacolo.
Fra i vari mestieri praticati, quello di costumista per lirica e cinema le farà fare lunghi viaggi e incontri artistici di livello internazionale. Coltiva da sempre la pittura, che esibisce in mostre periodiche.
Si dedica alla tutela dei beni culturali e ambientali dell’isola di Procida, dove risiede quando non è in viaggio.
Dal 2000 a oggi ha pubblicato sette libri: Il mestiere del costumista (Dino Audino editore, 2001), Rafìla (Dante&Descartes, 2008) vincitore del premio Libro del Mare, L’oro del mare (Dante&Descartes, 2009), Procida, il giardino segreto (CLEAN, 2009), Posidonia (Il Melangolo, 2014 - ebook indies g&a, 2014), Procida, sogni segni e storia di un isola marinara (Nutrimenti, 2014), La Procidana (Nutrimenti, 2015).

martedì 27 gennaio 2015

Novità in wishlist: "Charlotte" di David Foenkinos



Questo libro esce oggi e mi ha colpito perchè è incentrato su  un personaggio realmente esistito.


CHARLOTTE
di David Foenkinos


Charlotte
Ed. Mondadori
204 p
16 euro
27 gennaio 2015
Trama

Un giorno David Foenkinos si reca a una mostra ad Amsterdam della pittrice Charlotte Salomon
Non sa nulla di questa donna morta giovanissima e incinta in un campo di concentramento, ignora i suoi quadri. 
L'incontro è folgorante. I colori di Charlotte, la forza espressiva dei suoi dipinti entrano nell'animo e nel cuore dello scrittore. Diventano la sua ossessione.
Foenkinos inizia a indagare, vuole sapere tutto di lei, conoscerla meglio di quanto conosca se stesso. 
Entra così nella vita di Charlotte, nella sua infanzia a Berlino, nella tragedia familiare che la segna dall'inzio. 
Poi l'attrazione irresistibile e precoce per la pittura, le prime ombre del nazismo. 
E soprattutto il grande amore, abbandonato per fuggire in Francia, in esilio, dove si dedica a una ricerca pittorica autobiografica di una modernità sconcertante. 
La guerra incombe e sapendo di essere in pericolo Charlotte consegna la cartella dei disegni al suo medico dicendogli: “E’ tutta la mia vita”. 
L’annuncio di un destino tragico e insieme la consapevolezza luminosa del proprio talento. Quello stesso talento che spinge passo a passo l’indagine dello scrittore, fino a diventare la sua stessa vocazione: la forza abbagliante che illumina queste pagine.

L'autore.
David Foenkinos è nato nel 1974 a Parigi. I suoi libri sono stati tradotti in più di quindici lingue. Per le Edizioni E/O sono usciti i romanzi La delicatezza (da cui è stato tratto un film), Le nostre separazioni, L¿eroe quotidiano, Mi è passato il mal di schiena.

Letture per la Giornata della Memoria



"Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà" scriveva Anna Frank nel suo diario.
Era Il 27 gennaio 1945 quando si aprirono i cancelli di Auschwitz e gli orrori dei nazisti commessi nei campi di concentramento vennero resi noti a tutti.
In quella data ricorre il Giorno della Memoria, per ricordare le vittime di quel genocidio, le vite spezzate, i sogni e le speranze brutalmente distrutti.

"Forse sarebbe morto, ma chiunque avesse avuto un'anima doveva vedere. E conoscere. E giudicare. E piangere. E ricordare".

Per ricordare. Per non dimenticare, mai.

I RAGAZZI DEL GHETTO
di David Safier


Ed. Sperling&Kupfer
384 pp
17.90 euro
Gennaio 2015
Trama

Varsavia, 1942. Mira è una ragazza piena di coraggio e di amore per la sua famiglia, rinchiusa nel ghetto di Varsavia sotto l'occupazione nazista. 
Con lei vivono la madre e la sorellina Hannah, che Mira protegge a ogni costo. 
Per loro, Mira sfida la feroce polizia, esplora la città in cerca di cibo decente, protetta solo dagli occhi verdi che non la fanno sembrare ebrea. 
Finché un giorno le «iene», come ha soprannominato i gendarmi polacchi che prendono ordini dalle SS, la fermano e sembrano non lasciarsi ingannare dal suo aspetto, come se fiutassero con avidità una facile preda. 
Ma mentre Mira si sente spacciata, un giovane biondo la afferra improvvisamente e la bacia, facendola passare per la sua fidanzata. 
La ragazza è salva, e da quel momento Daniel non la perderà più di vista. 
Né nell'orrore, quando Mira scoprirà che tutti gli abitanti del ghetto, nessuno escluso, sono destinati allo sterminio nei campi. Né nel coraggio, quando lei deciderà di entrare nella resistenza. Né per tutti i lunghissimi 28 giorni durante i quali, insieme a un gruppo di altri ragazzi, sfiderà i nazisti nella più impensabile delle imprese: la rivolta del ghetto contro le forze di occupazione. La più lunga rivolta degli ebrei nella Seconda guerra mondiale. 

Ne "I ragazzi del ghetto" la Storia assume le sembianze di un gruppo di adolescenti con la loro incoscienza, i loro amori, le loro paure e il loro impareggiabile coraggio. 
E si scrolla così dalla polvere del tempo per diventare memoria viva, emozionante.

"Un amore sbagliato" (Sonzogno): il nuovo romanzo di Giulia Alberico in libreria dal 12 febbraio.



Esce il 12 febbraio per Sonzogno "Un amore sbagliato", il nuovo romanzo di Giulia Alberico, autrice dotata di una scrittura smagliante, con una forte sensibilità psicologica.


La storia di un triangolo sentimentale con qualche lato di troppo‏.
Un ritratto sorprendentemente delicato e pieno di grazia, 
che ci conduce attraverso i percorsi più intimi della femminilità.

UN AMORE SBAGLIATO
di Giulia Alberico


Ed. Sonzogno
pp. 128
€ 15.00
in libreria:
12 FEBBRAIO 2015
«Sapere che Marco c’era, che da qualche parte nel vasto mondo leggeva il giornale, appendeva il cappotto in un ristorante, si allacciava le scarpe, la riempiva di stupefatta fierezza, di un sentimento verticale, solido, concreto, buono. Come il pane, come il gattò di patate che adesso le veniva più morbido. Anche Stefano se n’era accorto. Un giorno le aveva detto: “Ma questo gattò ti viene meglio da un po’ di tempo in qua.” “Ho cambiato tipo di patate” aveva risposto lei»

Trama

Tradire il marito e scoprire che il nuovo amante è innamorato di un uomo.

Il classico triangolo sentimentale, con qualche lato di troppo.


Il rapporto tra Lea e Stefano si è, negli anni, adagiato in una routine che appare alla donna un po’ opaca ma anche rassicurante. 
Un casuale incontro con Marco la turba, la destabilizza e le fa provare sensazioni sopite. 
Tra sensi di colpa e un po’ di autoironia si lascia andare, ricambiata, a questo innamoramento. 
Nell’arco di un anno finisce per pensare di poter tenere insieme tutto: la vita vecchia e la nuova. 
Anche quando Marco le confessa di avere da tempo una relazione con un giovane uomo, che ama e a cui tiene molto, Lea fantastica di trovare un suo posto in questo bizzarro poligono di affetti in cui si è cacciata. Ma non può funzionare. 
Tutto, a un certo momento, pare crollare di colpo e Lea si trova da sola ad affrontare un universo di dilemmi a cui nessuno l’ha preparata e ai quali deve trovare una soluzione. E a fare scelte che le cambieranno, ancora, la vita.

L'autrice.
Giulia Alberico è nata a San Vito Chietino e vive a Roma. È autrice di svariati romanzi, tra cui Madrigale (Sellerio 1999), Come Sheherazade (Rizzoli 2004), Il vento caldo del Garbino (Mondadori, 2007).

Recensione: "La lista di Schindler" di Thomas Keneally



E finalmente ho terminato...

LA LISTA DI SCHINDLER
di Thomas Keneally


in lettura
Ed. Sperling&Kupfer
"Non so perchè l'ho fatto".  Tanto per incominciare, bisogna dire che Oskar era un giocatore, ma anche un sentimentale che amava la trasparenza e la semplicità delle buone azioni; che per temperamento era un anarchico a cui piaceva terribilmente mettere in ridicolo il sistema, e che sotto la sua vigorosa sensualità si nascondeva una innata capacità di sentirsi oltraggiato dalla crudeltà umana, di reagire e di non lasciarsi sopraffare dalla stessa. 


Oskar Schindler non era propriamente uno stinco di santo, un'anima pia e un marito fedele.
Anzi, se vogliamo dirla tutta, era un uomo cui piacevano la bella vita, le belle donne, che non passava un giorno senza che bevesse alcolici e, per di più, era un nazista.
Ma evidentemente non era un nazista convinto, se decise di aiutare 1200 ebrei, rischiando più volte la vita per cercare di "fregare" chi nazista lo era davvero.

Conosciamo quest'uomo a 360 gradi: la sua vita prima della guerra, il matrimonio, la famiglia e i dissidi col padre, i continui tradimenti coniugali a scapito di una moglie che, malgrado tutto, gli restò accanto per tanti anni, accettando questo marito libertino e piacione, ma pur sempre dignitosa.
Conosciamo un giovane uomo dal grande spirito imprenditoriale, dall'innegabile carisma, che riusciva ad ammaliare non solo le donne, ma anche gli uomini con cui entrava in contatto, riuscendo ad ottenere da loro ciò che voleva e gli serviva, tanto per i suoi affari e le sue fabbriche, quanto per i suoi "Schindlerjuden" (gli ebrei di Schindler).

E per ottenere favori Oskar non esitò ad andare in lungo e in largo per cercare tutto ciò che poteva servirgli per "pagare" i suoi operai ebrei, per riscattarli e assicurare loro quel minimo di "protezione" che ne garantisse la sopravvivenza in un periodo storico in cui agli Ebrei in Europa era riservata davvero una "brutta fine".

Conosciamo, quindi, i suoi traffici, le sue lunghe e (apparentemente) placide conversazioni con il cinico e crudele comandante Amon Goeth, capo del campo di lavoro a Plaszow, dove migliaia di ebrei furono costretti a vivere (se di vita si può parlare) in condizioni a dir poco disumane.
Di Amon ci viene messa davanti la sua malvagità, il suo modo di "giocare" con la vita degli ebrei senza mai provare il benchè minimo rimorso.

E pagina dopo pagina ci vengono narrati episodi legati ad Oskar e alle singole persone e famiglie che ebbero a che fare con lui e a lui dovettero la vita.

Avendo visto molte volte il film tratto da questo romanzo, non posso dire di aver letto il libro con la stessa curiosità che caratterizza la lettura di qualcosa di completamente nuovo.
Ciò non toglie che il libro sia interessante e sono davvero tanti gli episodi toccanti, per la loro durezza - se pensiamo a cosa subivano i prigionieri nei campi, per mano delle SS -  ma anche per la loro umanità, se invece cerchiamo di soffermarci su quel barlume di umanità che emanavano persone come Oskar e Madritsch (o come Perlasca!), che non si trovarono "semplicemente nel posto giusto al momento giusto", ma che decisero di restare in un posto pericoloso in un momento storico difficilissimo, pur avendo i mezzi per fuggire e mettersi in salvo o, semplicemente, girare la testa da un'altra parte.

Ma non lo fecero, e si distinsero come "giusti" tra gli uomini.

La narrazione ha molti momenti lenti e ci sono un sacco di nomi e situazioni, quindi spesso la mia attenzione è calata; dovessi scegliere, vincerebbe assolutamente il film, che è molto coinvolgente e ti resta impresso.
Ad es., la scena finale, quando ad Oskar viene regalato l'anello con l'incisione: "Chi salva una vita, salva il mondo intero" non dà lo stesso brivido che invece regala il film (per chi vuol vederla....  QUI).
Però c’è un’informazione (non irrilevante) che il libro dà, rispetto al film: gli ebrei salvati da Oskar gli saranno vicini, dopo la guerra, resteranno in contatto con lui e lo aiuteranno nei momenti di difficoltà, mostrando una gratitudine commovente, un senso di lealtà da ammirare e imitare.

Ne consiglio la lettura a quanti amano interessarsi di questo periodo storico.


Articoli correlati:

Dietro le pagine di "La lista di Schindler"
Viaggiare leggendo ... Schindler's list

Recensione: LA BANALITA' DEL BENE di Enrico Deaglio

lunedì 26 gennaio 2015

Recensione: ROSEL E LA STRANA FAMIGLIA DEL SIGNOR KREUTZBERG di Helga Schneider


Un altro dei 4 libri che ho scelto di leggere in occasione della Giornata della Memoria, anche se non tratta della tragedia dell'Olocausto, pur essendo ambientato negli anni della Seconda Guerra Mondiale.

ROSEL E LA STRANA FAMIGLIA DEL SIGNOR KREUTZBERG
di Helga Schneider

Rosel e la strana famiglia del signor Kreutzberg
Ed. Tea
210 pp
8 euro
2012

Capelli biondi e occhi azzurri, pelle bianca come porcellana e un viso bellissimo: questa è Rosel, una ragazzina di 12 anni tanto bella quanto vivace e dal temperamento un tantino ribelle.

Siamo nel 1939; Rosel vive a Berlino con sua madre Edeltraud, la quale lavora presso l’elegante, ricco e prepotente signor Eugen Kreutzberg.
L’uomo è un individuo pieno di sé, che pretende il massimo dai suoi lavoratori, dei quali non fa che lamentarsi.

Ma Edeltraud fa buon viso a cattivo gioco e sopporta soprusi e umiliazioni a lavoro pur di tenerselo, in quanto è l’unica forma di sostentamento; suo marito, infatti, è morto e la donna deve mantenere sé e la figlia.

Essendo Rosel un po’ imprevedibile, Edeltraud non si fida a lasciarla sola quando lei è a lavoro, così la lascia spesso da una vicina di casa; ma un giorno questa le dà buca e la mamma porta la figlia con sé a lavoro…

E questo sarà l’inizio di un vero e proprio incubo!

Eugen è un quarantenne scapolo, non brutto e abbastanza affascinante e la prima volta che i suoi occhi si posano sulla bella Rosel, egli ne resta folgorato: è così bella che non riesce a staccarle gli occhi di dosso!
Scatta in lui, verso Rosel, un sentimento morboso, di possesso e attaccamento verso la ragazzina, che in fondo potrebbe essere sua figlia..!

Ma la lascivia non ha limiti e l’uomo comincia da subito a maturare dentro di sè desideri non proprio sani verso la figlioletta della propria dipendente.

L’uomo, in modo supponente, arrogante e subdolo, cerca di far leva sul desiderio della ragazzina di avere una figura maschile adulta di riferimento e sulla sua vanità (insita in ogni donna, sin da giovanissime), così si intrufola nella casa e nella vita di Edeltraud e Rosel, circuendo quest’ultima, tentando addirittura di metterla contro la madre, e lo fa attraverso regali costosi e affettuosità apparentemente innocenti.

Nonostante, e a causa di Kreutzberg, Rosel non vada più molto d’accordo con la mamma (che, da adulta, ha ben compreso le losche intenzioni del datore verso la propria innocente figlioletta), quando quest’ultima le verrà tolta a causa di un errore giudiziario, la ragazza sentirà tantissimo la mancanza della mamma.

Mancanza che si farà più forte quando verrà forzatamente portata in un Centro per bambini/ragazzi soli e abbandonati.

Qui Rosel scoprirà cosa vogliono dire parole come obbedienza, disciplina…, e soprattutto si renderà conto di quanto sia folle e fanatica l’ideologia nazista.
E sì, perché in questo istituto il Fuhrer è adorato come un dio e l’arianizzazione dei bambini/giovani è un obiettivo perseguito con molta (troppa) sollecitudine…!

Tra fanatiche donne, il cui unico scopo è “spezzare” il carattere ribelle della loro giovanissima ospite, e ragazzi soli tristi e passivi, le uniche note positive del Centro saranno il buon cibo (che sembra tanto più squisito se si pensa che, a causa della guerra, scarseggia) e l’amicizia con una ragazza inizialmente aggressiva ma con cui poi legherà: Henricke… La nuova amica le confida un segreto: il suo nome non è davvero Henricke, ma Zyta e la sua storia (il perché è al Centro) è davvero incredibile.

Chi è Zyta e perché è lì?
E riuscirà Rosel ad andarsene da quella comunità che sembra una caserma?

La sua mamma è in carcere…, chi potrà salvarla?
Quando le cose sembrano più nere che mai, ecco arrivare un “salvatore”…: il signor Kreutzberg in persona, ancora più pieno di sé e più spavaldo, che si propone di prenderla in affido.

Eugen sembra gentile e ben intenzionato… eppure ha degli scatti d’ira che fanno paura.

Ma chi è davvero? E perché si preoccupa tanto per lei?

Tra dubbi e speranze, la bella Rosel conoscerà la moglie di Eugen (Guste), che è succube del marito, e il figlio adolescente di lei, Raul, che odia il patrigno di un odio smisurato.

Davvero una ben stramba famiglia, quella in cui è capitata la piccola Rosel che, da una parte è contenta di non essere più nel Centro-caserma, ma dall’altra comincia ad accorgersi che Eugen è un tipo strano, inquietante e zotico.

Forse Rosel è passata da un inferno a un altro?
Cosa penserebbe la mamma se sapesse che si trova in casa dell’uomo che lei detestava?


Tra litigi e baruffe in questa famiglia singolare e a tratti un po’ inquietante, a consolare Rosel c’è la presenza confortante dell’amico alato, il corvo Salamander, che la segue ovunque vada, come fanno i veri amici del resto, no?
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In un’Europa segnata dalla guerra e dal nazismo, dal folle piano di un austriaco coi baffetti – ossessionato dalla purezza della razza, pur non essendo lui biondo e con gli occhi azzurri – di dominare su tanti popoli…, la Schneider ci racconta le avventure di una ragazzina non ancora adolescente, che si affaccia al mondo, in un periodo storico che è tra i più difficili di sempre.

Una ragazzina che si ritrova senza madre, sola in mezzo ad adulti fissati anch’essi con le idee naziste e con principi di obbedienza militaresca che sforano nell’esaltazione, e che a un certo punto dovrà cercare di distinguere tra il bene e il male, tra persone che hanno scopi nobili verso di lei, e chi invece non ne ha.

E a volte, a raddrizzare i sentieri di chi vive nell’egoismo e nella prepotenza, può arrivare inaspettato una sorta di “angelo custode” o di grillo parlante dal piumaggio nero e lucente e che comunica con i suoi craa craa

Non ho mai letto nulla di quest’Autrice e ho scelto questo libro perché ho letto che la Schneider, in esso (e in tutte le sue opere) tratta tematiche importanti, come l’amicizia, la solitudine di ragazzi abbandonati, il comportamento perfido di uomini senza moralità… il tutto sullo sfondo della Germania degli Anni Quaranta e degli pseudoprincipi che hanno caratterizzato l’ideologia hitleriana (conseguenze annesse).

Ed è vero, in questo libro ci sono queste tematiche spinose, ma l’Autrice le affronta con leggerezza, con un linguaggio semplice, adatto ai giovanissimi, dando ai suoi personaggi e alle loro vicende un che di “singolare”, di insolito, che a volte si colora di tonalità e toni paradossali, e che è condito con un pizzico di “fiabesco” che fa risaltare in modo netto lo sfondo scuro e terribile in cui personaggi e storie sono collocati (guerra, dittatura).

Lo si legge in meno di un paio d’ore e la storia scorre con molta fluidità; restiamo in attesa di sapere cosa farà e vivrà la giovanissima e vivace protagonista, che vive la sua piccola evoluzione nel corso delle proprie avventure.

I momenti dedicati al fanatismo nazista fanno sorridere, ma dico questo perché, per quanto esso sia assolutamente tragico, in sé e nelle conseguenze (a livello individuale e collettivo) e su questo c’è poco da scherzare, i personaggi che aderiscono a questa ideologia risultano volutamente ridicoli, come se l’Autrice volesse evidenziare tutta l’assurdità del nazismo e di coloro che lo sostenevano.

C’è una caratterizzazione netta e semplice (anzi, forse per certi tratti semplicistica) dei vari personaggi, che sembrano davvero usciti da una favola moderna.

È un romanzo breve, adatto a lettori molto giovani, che permette di riflettere su temi importanti ma senza pesantezza; ammetto che m’aspettavo di più e che non mi ha entusiasmato, però può essere interessante guardare il nazismo dal punto di vista “interno”, dei tedeschi, in particolare di coloro che, pur avendo ricevuto un certo “indottrinamento”, non si sono fatti necessariamente manipolare.

Il giudizio complessivo? Mhm… carino, una lettura leggera e veloce, magari ideale da regalare a qualche rgiovanissimo lettore! ^_^

sabato 24 gennaio 2015

Dietro le pagine di "La lista di Schindler"



Buongiorno e buon sabato!!
Entro oggi spero di terminare "La lista di Schindler" di Keneally e di postare la recensione.
Ma intanto, volevo condividere con voi il "dietro le pagine".

dietro le pagine

Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?
".

Ecco cosa scrive l'Autore stesso alla fine del romanzo, per spiegare come d a chi ha appreso e raccolto il materiale sufficiente per il suo romanzo..

"Nel  1980 sono andato in una valigeria a Beverly hills, in California, e ho chiesto i prezzi delle cartelle di cuoio. Il negozio apparteneva a Leopold Pfefferberg, sopravvissuto grazie a Schindler. Ed è stato proprio accanto a quegli scaffali di articoli di cuoio importati dall'Italia che ho sentito parlare per la prima volta di Oskar Schindler, il bon vivant tedesco, speculatore, tombeur de femmes, personaggio contraddittorio, e del salvataggio che ha operato a favore di uno spaccato di una razza condannata, negli anni noti con il nome generico di Olocausto.
pfefferberg e oskar
Questo racconto della storia straordinaria di Oskar si è basato in primo luogo sui colloqui con cinquanta persone sopravvissute grazie a lui (...). A questo si aggiunge la visita, in compagnia di Leopold Pfefferberg, alle località più important che figurano nel libro: Cracovia, la città d'adozione di Oskar; Plaszow, scena dell'infame campo di lavoro di Amon Goeth; la via Lipowa di Zaboclie, dove sorge tuttora la fabbrica di Oskar; Auschwitz-Birkenau, da dove Oskar prelevava le sue prigioniere.
Ma la storia è anche basata su documenti e altre informazioni fornite dai pochi compagni di Oskar ancora rintracciabili, che hanno diviso la sua esperienza del periodo bellico, e dai suoi numerosi amici del dopoguerra. 
Un ulteriore contributo a questa storia è stato fornito da numerose testimonianze attinte dallo Yad Vashem, la fondazione in memoria dei Martiri e degli Eroi, oltre che dalle testimonianze scritte tratte da fonti private e da documenti e lettere dello stesso Schindler, in parte forniti dallo Yad Vashem e in parte forniti dagli amici di Oskar. (...)
Ho... cercato di evitare ogni possibile finzione letteraria, per non alterare la fedeltà storica (...).
Talvolta è stato necessario ricostruire delle conversazioni di cui Oskar e gli altri hanno lasciato solo qualche traccia. Ma tutti gli scambi di opinione e tutti gli avvenimenti sono basati su testimonianze dettagliate degli Schindlerjuden (gli ebrei di Schindler), dello stesso Schindler e di altri testimoni delle sue imprese eccezionali.
Molti.. sopravvissuti, grazie a Oskar o suoi amici del periodo postbellico, hanno rilasciato numerose interviste e hanno generosamente fornito informazioni con lettere e documenti".

venerdì 23 gennaio 2015

Anteprime Giunti Edizioni (febbraio 2015)



Prossimi arrivi in casa Giunti Edizioni!

L'ANELLO DI FAITOREN
di Emily Croy Barker


Ed. Giunti
Trad. S.Reggiani
L.Taiuti
624 pp
16 euro
in libreria:
FEBBRAIO 2015

"Con un movimento fluido, Aruendiel scaraventò la ciotola sul pavimento. Nora trasalì quando si spaccò sulla pietra. Guardò il mago sbalordita. «Perché l'hai fatto?»
«Aggiustala» le ordinò lui con calma.
«Aggiustala?» balbettò. «Come?»
«Rendila perfetta com'era prima. Vuoi sapere cos'è la magia, cara Nora? Ora hai l'opportunità di scoprirlo.»”

UNA GIOVANE DONNA IMPRIGIONATA IN UN MONDO GOVERNATO DALLA MAGIA.
L'UNICO MODO PER SOPRAVVIVERE:
IMPARARE A DIFENDERSI CON LE STESSE ARMI.

Trama

Un romanzo pieno di amore e crudeltà, per adulti e ragazzi, dove la magia è protagonista assoluta. Una storia che ha l'atmosfera della fiaba classica e il passo epico del fantasy contemporaneo.

E se bastassero poche, enigmatiche parole a trasformare una ragazza molto delusa in una creatura dai poteri eccezionali?
Nora Fischer non ha mai pensato di possedere doti straordinarie o di essere destinata a grandi cose. Anzi, da quando il fidanzato l'ha lasciata e la speranza di una promettente carriera universitaria è svanita nel nulla, è convinta di valere ben poco.
Finché un giorno, dopo una festa in campagna, si imbatte in una vecchia lapide su cui legge alcuni versi dal significato oscuro.
Pochi istanti e Nora stenta a riconoscere il luogo in cui si trovava fino a una attimo prima: davanti a lei si staglia un maestoso palazzo circondato da un parco lussureggiante, e una donna vestita di bianco la accoglie con entusiasmo.
Nora non sa ancora di trovarsi al cospetto di Ilissa, la potente regina di Faitoren.
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Trascinata in un turbinio di feste, passeggiate a cavallo e cene fastose, coperta di splendidi abiti e gioielli, Nora diventa la donna seducente e irresistibile che ha sempre sognato di essere: la compagna ideale per il bellissimo principe Raclin, che la chiede in sposa.
Ma qualcosa stride in quell'universo perfetto. C'è un pericolosissimo sortilegio da sciogliere, quello dell'anello che Raclin ha messo al dito di Nora.

L'autrice.
Emily Croy Barker vive nel New Jersey e si è laureata a Harvard. Dopo un'esperienza di vent'anni nel campo del giornalismo, ha deciso di dedicarsi alla scrittura, esordendo con l'originalissimo fantasy L'anello dei Faitoren, accolto con grande entusiasmo dal pubblico. Oltre all'attività di scrittice, Emily Croy Barker dirige la rivista The American Lawyer.


Romantiche letture: "L'amore è come un pacco regalo" di Barbara Schaer



Buongiorno amici e lettori!

Iniziamo la giornata (piovosa, devo dire) con una romantica segnalazione!

Dalla penna dell'autrice di Alis Grave Nil (recensione) e Onislayer (recensione) - di cui aspetto il seguito con molto entusiasmo -, una nuova, imprevedibile e divertente storia d'amore.

L'AMORE E' COME UN PACCO REGALO
di Barbara Schaer


Pagine: 220 circa
Prezzo: 0.99€
Gennaio 2015

Disponibile nei seguenti store online:


Pagine dedicate:


Sinossi

Giada ha ventinove anni, lavora come grafica pubblicitaria in un ufficio sull'orlo del fallimento e l'unico sogno che coltiva da sempre è sposare l'uomo che ama e avere dei bambini. 
Tutti i suoi piani, però, falliscono quando il suo fidanzato la lascia all'improvviso. 
Tornata single dopo tanti anni deve decidere cosa fare della sua vita, e fra le sue liste di buoni propositi e i consigli non proprio convenzionali delle amiche e della madre incontra Sebastiano. Lui è il classico bello e dannato e non la considera minimamente. 
Lei è ben decisa a stargli lontana. 
Ma, complice una notte di follia di cui Giada non ricorda nulla, le loro strade collidono, si intrecciano, si complicano. 
Sebastiano accetta di aiutarla nel tentativo di riprendersi l'uomo che ama e nel frattempo le fa conoscere Michele che, gentile e ricchissimo, potrebbe rivelarsi proprio l'uomo giusto per lei. Protagonista di buffe peripezie che le danno una notorietà che decisamente non vuole, Giada dovrà capire cos'è che desidera davvero. 
Se aggrapparsi al passato, vivere la storia d'amore perfetta e tranquilla che farebbe felice sua madre, o abbandonarsi a quello che segretamente prova per l'uomo sbagliato.

giovedì 22 gennaio 2015

Il momento delle cover



Ecco le quattro cover  che sottopongo alla vostra attenzione.

Vi piacciono? Quale preferite?











Segnalazione: "La felicità è facile" di Massimiliano Nuzzolo



Che mattinata piena!
Ma non potevo non dedicarmi un po' al blog prima di andare a pranzo (oggi pasta al forno... Voi?).

Vi segnalo l'ultima pubblicazione di un autore già noto qui sul blog per il romanzo "Fratture" (recensione).

La felicità è facile
di Massimiliano Nuzzolo


Italic Pequod Ed.
pp.120
€ 14

Sinossi

La felicità è facile. Perché sostenerlo se la realtà ci dice continuamente l’opposto? 
Diciannove racconti brevi o brevissimi, fugaci istantanee di un mondo dove, apparentemente, la felicità non esiste, esiste solo l’ironia delle cose che ci accadono: avvenimenti e circostanze spesso capaci di annientarci, talvolta di redimerci. 

In La felicità è facile Massimiliano Nuzzolo riesce, attraverso un caustico humour, dosato alla perfezione dal taglio raffinato e sorvegliato della sua scrittura, a raccontare l’umano in tutte le sue sfaccettature, destando in noi le domande e le questioni più profonde.
 La sua forza sono i contrasti, gli ostacoli, i conflitti. Massimiliano Nuzzolo non provoca, non critica, non accusa, semplicemente racconta, semplicemente si diverte e cerca, riuscendoci, di far divertire anche noi. Quando ci mostra il male è per farci rimpiangere il bene, quando ci mostra la bellezza è per insegnarci a riconoscere ciò che bello non è, e a saperlo quindi evitare. I protagonisti di La felicità è facile sembrano avere tutti un’unica certezza: sì, voi leggete e vi divertite, ma di fronte alle miserie dell’essere umano non c’è proprio niente da ridere.

L'autore.
Massimiliano Nuzzolo è nato a Mestre nel 1971. Ha esordito nel 2004 con il romanzo L’ultimo disco dei Cure. Nel 2007 ha pubblicato la raccolta di poesie Tre metri sotto terra (Coniglio editore). Esperto di musica e di culture giovanili, ha curato la raccolta di racconti La musica è il mio radar (Mursia 2010). Con Italic nel 2012, ha pubblicato il romanzo Fratture.

La bambina col cappotto rosso


Non so se chi mi legge in questo momento ha visto il film di Spielberg "Schindler's list", ma quanti l'hanno veduto, di certo ricorderanno la bambina "con il cappotto rosso".

Ecco qui uno stralcio in cui se ne parla (nel romanzo) e non è una bella scena da immaginare:

"Una fila non molto lunga di donne e bambini veniva diretta verso la via Piwna, con una guardia avanti e una dietro. (...) In coda arrancava un bambinetto, o una bambinetta, con un cappotto e un berretto rossi. Quella scelta di colore... attirò l'interesse di Schindler. (...) Proprio quando la bambina tutta in rosso si fermò e si volse a guardare, spararono alla donna in pieno collo; e uno di loro, quando il bambino si  lasciò scivolare piagnucolando lungo il muro, gli  premette uno stivale sulla testa, come a tenerla ferma, gli appoggiò la canna della pistola sulla nuca, secondo una posizione tipica delle SS, e fece fuoco.Oskar cercò ancora con gli occhi quella ragazzina in rosso. Si era fermata e voltata giusto in tempo per veder calare lo stivale."


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mercoledì 21 gennaio 2015

Dedicato a.. (Il bambino di Schindler)



In apertura al libro-testimonianza di Leon Leyson "Il bambino di Schindler" non c'è una citazione, bensì una dedica. molto toccante.


Ai miei fratelli, Tsalig e Hershel,
e a tutti i figli e le figlie, le sorelle e i fratelli,
i genitori e i nonni
che sono morti nell’Olocausto
e a Oskar Schindler, le cui nobili azioni
davvero salvarono un “mondo intero”

Leon Leyson


Il significato della parola EPIGRAFE al quale mi riferisco
è questo: Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi,
 per dedica o ricordo; più particolarm.,
 citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone
in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli
quanto si sta per dire. (Treccani)

Prossime pubblicazioni Rizzoli/Bompiani (29 gennaio)



In arrivo....:

ANOMALIE
di Mauro Covacoch


Anomalie
Ed. Bompiani
12 euro
in libreria:
29 GENNAIO 2015
Sinossi

Undici racconti su altrettante situazioni estreme, sempre anomale, anche quando partono da premesse lontanissime: un gruppo di ragazzi che giocano una partita di pallacanestro a Sarajevo; le ultime memorie di un cecchino; un uomo che decide di sigillarsi gli occhi con il nastro adesivo per non vedere più e comprendere fino in fondo le sensazioni della donna non vedente di cui è innamorato; un gruppo di ragazzi che fa del loro essere perbene, senza vizi, "puri", la più tremenda delle perversioni.

L'autore.
Mauro Covacich è nato a Trieste nel 1965. Ha pubblicato diversi libri di narrativa, tra cui: Storia di pazzi e di normali (Theoria 1993, Laterza 2007),Anomalie (Mondadori 1998, 2001), L'amore contro (Mondadori 2001 e Einaudi 2009), A perdifiato (Mondadori 2003, Einaudi 2005), Fiona (Einaudi 2005 e 2011), Trieste sottosopra (Laterza 2006), Prima di sparire (Einaudi 2008 e 2010), A nome tuo (Einaudi 2011) e L'esperimento (Einaudi 2013). È inoltre autore della videoinstallazione L'umiliazione delle stelle (Buziol - Einaudi - Magazzino d'Arte Moderna Roma 2010).


Two books on my wishlist



Due libri che hanno attirato la mia attenzione, finendo subito in Wishlist!
Come sempre vi chiedo: li conoscete? Li avete letti?
Il secondo è molto recente.

SENZA GUARDARSI INDIETRO
di Lesley Pearse


Ed. Mondadori
Trad. L. Rebuscini
728 pp
12 euro
2008
Trama

Londra, 1842. Matilda è una povera fioraia nell'affollato mercato di Covent Garden.
Ma un giorno la sua esistenza prende una svolta inaspettata: salva la vita della piccola Tabitha, figlia del reverendo Milson, e i genitori riconoscenti le offrono la possibilità di trasferirsi insieme a loro in America.
Dai fumosi sobborghi londinesi Matilda si trova catapultata dapprima nell'affollata New York, quindi nelle sterminate pianure del West, infine nella San Francisco della Corsa all'Oro. 
Tentando di costruire una vita migliore per sé e per Tabitha nel paese della libertà, Matilda conoscerà la passione e la sofferenza. 
Ma sarà l'incontro con il capitano James Russell a rivelarle l'amore vero. Un sentimento che resiste alla lontananza, alla guerra e ai pregiudizi.
1416652
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È un difficile cammino quello di Matilda, un percorso che le insegnerà come la vita vada affrontata comunque, anche nel dolore più cupo, tra le difficoltà più aspre. 
L'importante è non voltarsi mai indietro.

L'autrice.
Lesley Pearse, nata a Rochester, nel Kent, ha trascorso un'infanzia difficile (a tre anni ha perso la madre e ha vissuto negli orfanotrofi fino a quando il padre non si è risposato). Autrice di numerosissimi romanzi di successo, attualmente vive a Bristol
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IL NOSTRO ANNO INFINITO
di Matthew Crow


Ed. Sperling&Kupfer
Trad. S-F. Merani
300 pp
15.90 euro
dal 20 gennaio 2015

“Io e Amber avevamo trascorso il nostro primo Natale insieme. Era come se fossimo già una famiglia. L’albero avrebbe dovuto essere perfetto… E un solo regalo per Amber non sarebbe stato sufficiente. Avrei dovuto riempirle una calza intera di regali, per farle capire quanto tenevo a lei.”

Trama

Amber e Francis sono come il sole e la luna: lei ribelle e impertinente, lui romantico e imbranato.
Chissà se nel «mondo fuori» sarebbero stati insieme, chissà se lei lo avrebbe mai degnato di uno sguardo. 
A farli incontrare è una malattia crudele, in una corsia d'ospedale in cui i due ragazzi condividono canzoni, vecchi film, piccoli istanti preziosi in cui il male concede una tregua ed è più facile sognare il futuro, immaginarsi fuori di lì, insieme. Perché, se hai quindici anni, è impossibile non sperare di avere tutta la vita davanti. 
E quando il destino mostrerà il suo volto più duro, quando tutto sembrerà ingiusto e sbagliato, sarà l'amore a dare un senso a quell'anno così breve, così indimenticabile. 

"Il nostro anno infinito" è un romanzo che ti entra nel cuore in punta di piedi, ma lascia un segno indelebile. 
È una storia capace di commuovere fino alle lacrime e al tempo stesso di far sorridere e trasmettere una grande gioia di vivere. 
Grazie alla voce tenera e buffa di Francis, che la racconta, e a quella decisa e sfacciata di Amber, che gli fa eco. 
Grazie al coraggio di due famiglie imperfette e un po' bizzarre ma pronte a tutto pur di proteggere i loro ragazzi dagli schiaffi della vita.
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Grazie all'intensità di un primo amore capace di essere infinito nonostante i giorni contati. 
Perché è il cuore, e non il tempo, a decidere che cosa è per sempre.

L'autore.
Matthew Crow è nato nel 1987 a Newcastle, in Inghilterra. Ha iniziato a lavorare giovanissimo come giornalista freelance, collaborando con varie testate, tra cui The Independent on Sunday e The Observer. Ha già firmato due romanzi: Ashes (2010) e My Dearest Jonah (2012), candidato al Dylan Thomas Prize. Ma è con Il nostro anno infinito che ha toccato il cuore a lettori di ogni età
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