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sabato 27 febbraio 2021
Recensione: DOPO LE ESEQUIE di Agatha Christie
giovedì 25 febbraio 2021
Cosa sto leggendo?
La mia nuova lettura.
Quattro fratelli. Due case a picco sul Mare del Nord. Un dramma familiare sepolto nel silenzio da decenni.
EREDITÀ di Vigdis Hjorth (Fazi Ed. Trad. M. Podestà Heir, 374 pp)
Tutto comincia con un testamento. Al momento di spartire l’eredità fra i quattro figli, una coppia di anziani decide di lasciare le due case al mare alle due figlie minori, mentre Bård e Bergljot, il fratello e la sorella maggiori, vengono tagliati fuori. Se Bård vive questo gesto come un’ultima ingiustizia, Bergljot aveva già messo una croce sull’idea di una possibile eredità, avendo troncato i rapporti con la famiglia ventitré anni prima.
Cosa spinge una donna a una scelta così crudele?
Bård e Bergljot non hanno avuto la stessa infanzia delle loro sorelle. Bård e Bergljot condividono il più doloroso dei segreti.
Il confronto attorno alla divisione dell’eredità sarà l’occasione per rompere il silenzio, per raccontare la storia che i familiari per anni hanno rifiutato di sentire. Per dividere con loro l’eredità – o il fardello – che hanno ricevuto dalla famiglia. Per dire l’indicibile.
Premiato dai librai norvegesi come miglior libro dell’anno, in vetta alle classifiche di vendita per mesi, osannato dalla critica internazionale, "Eredità" è il romanzo con cui la norvegese Vigdis Hjorth ha raggiunto la fama mondiale. Lirica riflessione sul trauma e sulla memoria, è al tempo stesso il furioso racconto della lotta di una donna per la sopravvivenza.
L'autrice.
Vigdis Hjorth è nata a Oslo nel 1959, è una delle scrittrici norvegesi più conosciute e stimate. Ha esordito nel 1983 con Pelle-Ragnar i den gule gården, grazie al quale il Ministero della Cultura norvegese le ha attribuito il premio per il miglior romanzo d’esordio. Ha pubblicato più di trenta libri, fra cui una ventina di romanzi, conquistando i premi letterari più svariati. Eredità, vincitore del Norwegian Booksellers’ Prize e del Norwegian Critics Prize for Literature – i due principali riconoscimenti norvegesi –, è il romanzo con cui ha ottenuto la fama internazionale, rientrando nella rosa dei finalisti del National Book Award for Translated Literature nel 2019.
mercoledì 24 febbraio 2021
Recensione: BACKSTAGE di Erika Vanzin
Lilly e Damian sono due giovani anime rock, con la passione per la musica ad unirli, ma in comune hanno solo questo: appartengono, infatti, a due mondi lontanissimi e il tipo di vita che conducono è decisamente differente. Lei proviene da una famiglia semplice, è una ragazza goffa, impacciata, con molte insicurezze che la fanno apparire una sfigata; lui, al contrario, è bello come il sole, canta e suona la chitarra mandando in delirio migliaia di fans, vive una vita da vera rockstar, tra lusso e donne.
Ma anche un giovanotto aitante e desiderato come lui nasconde i suoi angoli bui e le sue fragilità che cerca in tutti i modi di tenere nascoste.
BACKSTAGEdi Erika Vanzin
Serie: Roadies Series #1 488 pp |
martedì 23 febbraio 2021
Libri che diventano serie tv e/o film
Diamo una sbirciatina ai film e/o serie tv tratti/e dai libri che vedranno la luce in quest'anno ^_^
“Guida astrologica per cuori infranti” è la nuova serie originale italiana Netflix creata e diretta da Bindu De Stoppani e co-diretta da Michela Andreozzi. Riprese iniziate a febbraio.
“Sandman” è il fumetto creato dallo sceneggiatore e romanziere Neil Gaiman per l’etichetta Vertigo
di DC Comics.
Nel cast della serie: Tom Sturridge, il protagonista Sandman, Gwendoline Christie sarà Lucifero, Vivienne Acheampong sarà Lucienne, Boyd Holbrook sarà il Corinzio e Charles Dance sarà Roderick Burgess. Nel cast anche Asim Chaudhry (Abele) e Sanjeev Bhaskar (Caino).
Si tratta di una ricca miscela di mito e fantasy oscuro in cui fiction contemporanea, dramma storico e leggende si intrecciano senza soluzione di continuità.
Sinossi: Marta e Lorenzo, ultraquarantenni, sono sposati da dodici anni.
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La regia è di Andrea Molaioli e Stefano Cipani; tra i protagonisti, Michele Riondino e Lucrezia Guidone.
Girata tra Milano, Rimini e Roma, “Fedeltà” racconta una storia di fedeltà coniugale, quella di Carlo e Margherita, una giovane coppia che si trova ad affrontare le terribili conseguenze di un presunto tradimento. La loro relazione diventa simbolo della fedeltà, non solo di coppia, ma anche delle scelte di ogni giorno verso se stessi.
lunedì 22 febbraio 2021
Recensione: IL DUCA TRADITO di Jess Michaels - Review Party -
IL DUCA TRADITO(The broken duke)di Jess Michaels
Trad. Isabella Nanni Editore: The Passionate Pen LLC Genere: Romance storico Prezzo ebook: € 3,99 238 pp disponibile in Kindle Unlimited Prezzo cartaceo: € 14,55 Febbraio 2021 Link di acquisto Amazon |
Anche questo romance è assolutamente piacevole, e anzi per certi aspetti l'ho preferito al secondo, in quanto la trama è più ricca e lo sviluppo delle vicende è più dinamico e interessante, rendendoci bene la complessità caratteriale dei personaggi, i loro tormenti, dubbi, desideri segreti, paure mai confessate; linguaggio scorrevolissimo, merito anche di una traduzione accurata; alto il livello di sensualità.
Biografia autrice
Jess Michaels è un’autrice bestseller di USA Today. Sebbene abbia iniziato come autrice tradizionale pubblicata da Avon/HarperCollins, Pocket, Hachette e Samhain Publishing, e anche da Mondadori in Italia nella collana “I Romanzi Extra Passion”, nel 2015 è passata al self publishing e non si è mai guardata indietro! Ha la fortuna di essere sposata con la persona che ammira di più al mondo e di vivere nel cuore di Dallas. Quando non controlla ossessivamente quanti passi ha fatto su Fitbit, o quando non prova tutti i nuovi gusti di yogurt greco, scrive romanzi d’amore storici con eroi super sexy ed eroine irriverenti che fanno di tutto per ottenere quello che vogliono senza stare ad aspettare.
Biografia traduttrice.
Isabella Nanni si è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne ed è iscritta al Ruolo Periti ed Esperti della CCIAA di Bologna per la categoria Traduttori e Interpreti. Le sue lingue di lavoro sono Inglese, Tedesco e Spagnolo, da cui traduce verso l’italiano, lingua madre. A gennaio 2019 è risultata vincitrice ex aequo del concorso di traduzione de “La Bottega Dei Traduttori”.
Dopo la laurea ha seguito un corso di perfezionamento in Marketing e successivamente un Executive MBA presso il Politecnico di Milano. Ha lavorato in ambito Marketing, Comunicazione e Business Development per diverse aziende manifatturiere e di servizi a supporto delle attività internazionali.
Da diversi anni è libera professionista e continua ad occuparsi di traduzioni, sia editoriali che tecniche anche in ambito legale. È inoltre consulente di business development per editori di testate trade.
domenica 21 febbraio 2021
Segnalazione novità: distopico-fantasy
Buona domenica, lettori!!
Oggi vi segnalo un paio di uscite, una distopica, l'altra fantasy.
In Elbrus di Giuseppe Di Clemente e Marco Capocasa il riscaldamento globale sta producendo ormai effetti devastanti, tanto da compromettere seriamente la sopravvivenza dell’umanità e di tutte le specie animali e vegetali del pianeta Terra. Nel costruire questo scenario gli autori si sono basati sui risultati dei più recenti studi di climatologia, in particolare sul lavoro di Patricia Nayna Schwerdtle et al., Human mobility and health in a warming world, pubblicato nel gennaio 2019 sul Journal of Travel Medicine e sull’interessante studio di Chang-Eui Park et al., Keeping global warming within 1.5° C constrains emergence of aridification, pubblicato nel gennaio 2018 dalla rivista Nature Climate Change.
Se il riscaldamento globale è il tema che fa da sfondo al romanzo, la sua trama è invece legata a doppio filo ai progressi della genetica e della genomica umana. In particolare, si è guardato allo sviluppo delle biotecnologie e dei più moderni metodi di manipolazione genetica, ispirandosi alla tecnologia di editing genomico denominata CRISPR-Cas9, messa a punto nel 2012 da Emanuelle Charpentier e da Jennifer Doudna.
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Gli autori.
Giuseppe Di Clemente nasce a Roma nel 1976. Appassionato fin da ragazzo di astronomia e fantascienza, la necessità di comprendere talune dinamiche della nostra esistenza lo porta a conseguire la laurea in economia, il che dà un’ulteriore impronta alla sua personalità, contribuendo a una visione complessa e contraddittoria del mondo. Nasce così il suo primo romanzo Oltre il Domani (L’Erudita – Giulio Perrone Editore, 2019), un racconto trasversale, dove la fantascienza è genere e pretesto per interrogarsi sul futuro degli uomini.
Marco Capocasa, antropologo molecolare, deve la sua passione per la fantascienza alle letture dei classici di questo genere. Laureato in Scienze Biologiche e in Antropologia Culturale, successivamente ha conseguito un dottorato di ricerca in Antropologia Molecolare. Autore di decine di articoli su riviste scientifiche internazionali, insieme a Giovanni Destro Bisol ha recentemente pubblicato due libri di divulgazione scientifica: Italiani. Come il DNA ci aiuta a capire chi siamo (Carocci, 2016) e Intervista impossibile al DNA. Storie di scienza e umanità (il Mulino, 2018). Elbrus è il suo esordio nella narrativa del fantastico.
"La Strega di Yorkland" di Fabrizio Braggion ed è un romanzo di genere fantasy che tratta tematiche forti ed estremamente delicate come il bullismo, la solitudine e l'emarginazione sociale; è una storia di amicizia, amore, di tormenti e di perdono.
"Tutti smettono di lavorare e mi guardano allibiti. Lei resta in silenzio. Pare stupita. Gliela lascio e noto una scritta intagliata nel legno che recita: "banco della strega." Non ho idea di che si tratti. Forse è solo una vecchia incisione." Ti conviene regalargliela se non vuoi prenderti qualche maledizione". Mi consiglia Chris mentre torno al mio posto."
venerdì 19 febbraio 2021
Prossimamente in libreria
Dopo Bull Mountain (RECENSIONE) e Come leoni, Brian Panowich torna con un romanzo costruito come un’incalzante corsa contro il tempo; e ci consegna un nuovo protagonista memorabile, disposto ad affrontare i suoi demoni in nome dell’amore e di una giustizia non dettata dalle leggi, ma da un più potente ideale di umanità e fiducia.
HARD CASH VALLEYdi Brian Panowich
NN Editore trad. M. Camporesi 184 pp USCITA 25 FEBBRAIO 2021 |
SCRUBLANDS NOIRdi Chris Haammer
Ed. Neri Pozza trad. V. Guani, A. Biavasco 432 pp USCITA 25 FEBBRAIO 2021 |
LE DONNE DELL'ORCHESTRA ROSSAdi Jennifer Chiaverini
giovedì 18 febbraio 2021
Recensione: THÈRÉSE RAQUIN di Èmile Zola
THÈRÉSE RAQUINdi Èmile Zola
È stato il mio primo approccio ad Emile Zola e vi confesso che temevo che questa lettura potesse essere pesante ed invece l'ho trovata bella nel suo essere inquietante e cupa; la scrittura è pulita, asciutta, dettagliata, come sa esserlo uno scrittore naturalista quale Zola, che è molto preciso nel descrivere tutto nei particolari, che siano gli ambienti o, soprattutto, l'umanità di cui ci narra le peripezie drammatiche.
C'è una triste continuità e corrispondenza tra la vita di Thérèse con Camille e Madame Raquin, tetra ed opprimente, e gli appartamenti e il quartiere in cui essi vivono, e dove raramente si sentono risate, allegria, complicità - che solitamente caratterizzano le coppie di sposini, ad es.; solo il giovedì sera i muri della modesta e piccola casa dei Raquin risuonano di battute e chiacchiere, in quanto fa il suo ingresso un gruppo di amici loquaci, maliziosi ed egoisti, che amano intrattenersi con i tre per giocare a domino.
Il personaggio di Thèrése è complesso e personalmente mi ha suscitato diverse sensazioni: inizialmente ho provato simpatia e pietà per lei, condannata da bambina ad un'esistenza vuota di emozioni, di amore vero: nessuno si interessa davvero a lei o le chiede come sta, cosa pensa, cosa vuole; la ragazza è cresciuta compiacendo gli altri e seppellendo i propri desideri, la propria gioia di vivere.
Una persona così è facile che, alla prima tentazione, davanti al primo uomo che la fa sentire desiderata, possa cedere, aggrappandosi a quella passione nascosta come a un'àncora di salvezza, come un'imperdibile occasione per sentirsi viva. quella che però potrebbe sembrare una forza caratteriale (che la spinge al tradimento e la rende disponibile a una nuova vita con l'amante) in realtà nasconde un'insanabile debolezza e grettezza d'animo, che la spinge ad assumere condotte sbagliate, egoiste, ipocrite.
Zola è molto efficace nell'analizzare e nel descrivere le evoluzioni psicologiche ed emotive che si fanno strada nell'animo di Thèrése e Laurent, e lo fa con estrema precisione e lucidità, con calma chirurgica, così che le passioni, i tormenti, gli incubi prendono forma e corpo in deliri, allucinazioni, sogni ad occhi aperti, deperimento fisico, oltre che mentale.
I sensi di colpa, i rimorsi o semplicemente le conseguenze delle loro cattive azioni, non lasciano tregua ai due amanti, che si sono abbandonati senza freno al desiderio, lo stesso che, dopo averli infiammati, rischia di consumarli, divenendo per loro una condanna all'infelicità.
L'ho davvero apprezzato, mi ha fatto venir voglia di leggere altro di quest'autore francese.
domenica 14 febbraio 2021
Recensione: NOI SIAMO VENDETTA di Diego Di Dio
"Noi siamo vendetta" è una raccolta che contiene tre racconti thriller: tre storie nere, di sangue, indiscutibilmente accomunate da un protagonista: il male.
NOI SIAMO VENDETTAdi Diego Di Dio
Delos digital 66 pp |
venerdì 12 febbraio 2021
Recensione: L'ARCIPELAGO DEL CANE di Philippe Claudel
Leggere questo libro è come essere spettatori di un'opera teatrale profondamente umana e inevitabilmente drammatica: il sipario si apre e i riflettori si accendono illuminando un'isola anonima, abitata da persone la cui esistenza monotona viene scossa, in un giorno di settembre, dal ritrovamento di tre cadaveri, approdati sulla riva non si sa da dove. Un evento, questo, che metterà in moto una serie di conseguenze infelici che mostreranno come dietro quelle sonnolenti esistenze isolane si nascondano odio, indifferenza, mancanza di pietà.
L'ARCIPELAGO DEL CANEdi Philippe Claudel
Ponte alle Grazie trad. F. Bruno 202 pp |
Sull’Arcipelago del Cane, costellazione di isole vulcaniche, "non molto lontana dalla nazione da cui dipende ma dalla quale è dimenticata", le lancette dell'orologio sembrano muoversi con lentezza e apatia; in questo tempo dilatato le indolenti esistenze degli isolani scorrono nella ripetitività di gesti sempre uguali.
"È singolare pensare che nel medesimo istante degli esseri legati dalla stessa azione possano provare sentimenti diversissimi gli uni dagli altri".
"...erano tutti legati gli uni agli altri, e che, per quanto il tempo li allontanasse dal mattino della macabra scoperta, quegli stessi cadaveri continuavano a pesare su di loro come un macigno. Uno del gruppo non voleva essere il solo a sopportarne il peso. Si trattava di un fardello da dividere fra tutti."
"quando l'uomo la contempla per la prima volta, nel segreto della sua coscienza, ne è inorridito e rabbrividisce."
Ho letto con coinvolgimento le vicende che vedono il povero Maestro vittima di un contesto che gli rema contro e che in questo modo rivela il marcio presente tra le persone che vivono in quest'isola e ruotano attorno agli antagonisti principali; la loro bruttezza morale li rende simili a delle macchiette sgradevoli, dai modi di fare selvaggi, primitivi, dominati dall'istinto più che dalla ragione; persone che - fino a quando nessuno è andato a disturbarle - conducevano una vita piatta, sempre uguale, che nel suo grigiore e nella sua sordida indifferenza teneva celato il marcio che comunque c'è in ogni casa.
"Quel lezzo era il primo atto di una vendetta che si sarebbe protratta seguendo un ritmo implacabile: i morti avrebbero fatto pagare ai vivi la loro indifferenza, quei vivi che avevano trattato i corpi dei loro fratelli umani come spoglie di animali. Che avevano scelto il silenzio anziché la parola. Sarebbero stati puniti."
"La presenza di quei morti opprimeva i vivi e toglieva loro, non il gusto di vivere, ma il gusto di amare la vita e di sperare in essa."
giovedì 11 febbraio 2021
Questione di incipit
Cari lettori, in attesa di potermi mettere serenamente al pc e scrivere la recensione dell'ultimo - bellissimo! - libro terminato (L'arcipelago del cane di Philippe Claudel), ve ne lascio l'incipit, che spero possa colpirvi come ha fatto con me; non so se capita anche a voi, ma ci sono libri che già dalle prime righe mi entrano dentro grazie a una scrittura fortemente evocativa e penetrante.
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"Bramate l’oro e spargete cenere.Insozzate la bellezza, calpestate l’innocenza.Fate scorrere ovunque grandi torrenti di fango. L’odio è il vostro nutrimento, l’indifferenza la vostra bussola. Siete creature del sonno, sempre addormentate, anche quando vi credete sveglie. Siete i frutti di un tempo sonnolento. Le vostre emozioni sono efemere, farfalle presto schiuse, subito calcinate dalla luce dei giorni. Le vostre mani impastano la vostra vita in una fanga arida e insulsa. Siete divorati dalla solitudine. Il vostro egoismo v’ingrassa. Volgete la schiena ai vostri fratelli e perdete l’anima. La vostra natura ribolle d’oblio.Come giudicheranno il vostro tempo i secoli futuri?
La storia che stiamo per leggere è reale quanto voi. Accade qui, ma si sarebbe potuta svolgere là. Sarebbe troppo facile pensare che sia accaduta altrove. Poco importano i nomi degli esseri che la popolano. Si potrebbero cambiare. Si potrebbero mettere i vostri al loro posto. Vi somigliate moltissimo, usciti come siete dallo stesso immutabile stampo.
Sono sicuro che prima o poi vi farete una domanda legittima: è stato testimone di quello che ci racconta? Vi rispondo: sì, ne sono stato testimone. Come lo siete stati voi, anche se voi non avete voluto vedere. Voi non volete mai vedere. Io sono colui che ve lo ricorda. Sono il guastafeste. Sono quello cui nulla sfugge. Io vedo tutto. So tutto. Ma non sono niente e intendo restarlo. Né uomo né donna. Sono la voce, semplicemente. È dall’ombra che vi racconterò la storia.
I fatti di cui vi dirò si sono svolti ieri. Pochi giorni fa. Un paio d’anni fa. Non di più. Scrivo «ieri» ma forse dovrei dire «oggi». Agli uomini non piace lo ieri. Gli uomini vivono al presente e sognano i domani. "
lunedì 8 febbraio 2021
Recensione: VOLEVO ESSERE LADY OSCAR di Marie-Renée Lavoie
VOLEVO ESSERE LADY OSCARdi Marie-Renée Lavoie
Un romanzo di formazione carino, leggero, con una protagonista molto simpatica, di cui ci vien dato un interessante ritratto e della sua personalità in formazione, e del variegato e popolare contesto famigliare e sociale in cui è inserita.
sabato 6 febbraio 2021
Recensione: LE NOVE VITE DI JACOPO di Carlo Gibiino
LE NOVE VITE DI JACOPOdi Carlo Gibiino
Youcaprint 156 pp |
"...leggendo questo mio diario, mi sono reso conto di non sapere chi sono, o meglio non lo ricordo. Qua dentro ci sono scritte delle storie, ma che non so se corrispondono alla realtà o se sono soltanto sogni. Ci sono descritte delle vite...le mie vite, presuppongo, vite che non ho vissuto e di cui non ne ho la più pallida memoria. C'è un filo conduttore in tutto questo, o almeno così mi è parso di capire, perdo conoscenza e mi sveglio in un sudicio bagno (...) e poi...mi guardo allo specchio e non mi riconosco, poi perdo conoscenza nuovamente e mi sveglio in un altro posto e in un'altra persona. La cosa più strana, se così si può dire, è che non so come possa essere che io abbia sempre questo diario appresso."