Avevo rimandato per anni la lettura di
Dracula per non so bene quali specifiche ragioni.
Beh, avevo fatto male..., ma c'è sempre tempo per recuperare, no?
Felice di aver letto un
classico della letteratura ottocentesca, nonché un classico della
letteratura horror, incentrata su uno dei personaggi fantastici più spaventosi di sempre:
il vampiro!!
DRACULA
di Bram Stoker
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Ed. La Repubblica
528 pp
6.90 euro
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Dracula di Bram Stoker è davvero un gioiello letterario: lo consiglio davvero a tutti, in particolare, certamente, a chi ama il genere in questione.
Nonostante proliferino i romanzi paranormal con storie ruotanti attorno ai vampiri, quello di Stoker sarà sempre la fonte cui attingere (da ricordare come il primo a scrivere un racconto sulla figura del vampiro sia però stato Polidori), anche se poi gli autori moderni hanno privato questa figura delle caratteristiche classiche, che da sempre son presenti nella tradizione oltre che nell'immaginario collettivo.
Mi spiego.
I vampiri moderni, per l'esperienza che ne ho in merito, di solito sono sexy, machi, belli, possenti, guerrieri, combattenti, virili... e chi ne ha più ne metta; insomma, sono la rivisitazione un pò dark e sensuale del classico personaggio maschile, bello, romantico e tenebroso, che ci aspettiamo di leggere nei romance, dopotutto, no?
Ebbene, il vampiro originale è ben diverso e le sue caratteristiche hanno un che di "spirituale", in quanto incarna il Male: anzitutto, detesta i crocifissi, tutto ciò che è sacro e religioso; non sopporta la luce (particolare che ritroviamo anche nei vampiri di oggi, solitamente) e agisce di notte; è accompagnato dal suo animale preferito, il pipistrello; è capace di influenzare la natura attorno a sè, in particolare gli animali come i cani o i lupi, materializzandosi in loro.
Vabbè, sì, non sopporta l'aglio ma manco io, se è per questo! ^_^
Vive da secoli sulla terra, rinnovando le proprie energie e la propria maledetta esistenza attraverso il proprio particolare nutrimento: succhia il sangue a delle povere vittime che, una volta colpite, diventano dei non-morti, a loro volta bisognosi di nutrirsi di sangue, seguendo la dannata esistenza del proprio terribile e infernale padrone.
La trama di
Dracula si trova, dettagliata, tranquillamente in web, quindi ve la risparmio; leggerla è stato piacevole, perchè Stoker sa creare, con le parole,
un'atmosfera gotica, oscura, davvero impeccabile, da brividi.
Tutto è dark, horror: i luoghi, nella loro inquietante descrizione, i rumori (ululati nella notte, cani che abbaiano come forsennati, il vento che fischia come se fosse un sussurro sinistro...), i momenti di attesa e silenzio in cui sai che da un momento all'altro accadrà qualcosa che ti farà rabbrividire...
Nessun particolare è lasciato a caso e ogni parola serve a creare nella mente di chi legge un'immagine, una sensazione che gli ricorderanno che si sta addentrando in
una storia di paura, per incontrare un personaggio il cui aspetto è tutt'altro che rassicurante e che non vede l'ora di praticarti
due forellini nella gola...
Il
buio profondo, i
silenzi irreali, il
cimitero desolato, le bare fredde, luci azzurrine che compaiono all'improvviso senza che se ne colga la ragione, palazzi e case semi-abbandonate, ma soprattutto, dolci fanciulle che inspiegabilmente si ammalano, diventando sempre più bianche, cadaveriche, come se qualcosa (qualcuno) prendesse da loro il sangue necessario per vivere....
Queste sono le esperienze che faranno i nostri personaggi, di cui verremo a conoscenza pagina dopo pagina
attraverso della pagine di diario.
A tenere un diario sono più persone; tutto ha inizio con quello di
Jonathan Harker, che va in Transilvania per concludere un atto di vendita di una casa; ad attenderlo, un Conte misterioso, oltremodo inquietante, che ospiterà il giovane nel proprio castello... e non sarà l'esperienza più bella della sua vita!
Leggeremo il diario di
Lucy Westenra, dei suoi corteggiatori e del suo fidanzato; conosceremo
Mina Harker, fidanzata e poi moglie di Jonathan; leggeremo le interessanti osservazioni mediche del
dottor Seward in merito ad un suo bizzarro e violento paziente,
Renfield, affetto da malattia mentale, ma con non pochi sprazzi di incredibile e terribile lucidità.
Al centro di tutto però spiccherà la figura di
Van Helsing, anch'egli dottore, che sarà colui che, con la propria intelligenza, con la propria
capacità di credere all'impossibile, riuscirà ad aiutare i suoi giovani amici e ad individuare il Conte quale
autore del dolore e della morte che pure li colpiranno.
Ma per sconfiggere
l'indefinibile male, come ci insegna Van Helsing, è necessario uscire dalla propria razionalità, abbandonare ogni presupposta scientificità, e scendere negli abissi delle tenebre, guardare
faccia a faccia il Male - rappresentato da Dracula -, riconoscerne l'esistenza per sperare, solo così, di porre fine alla sua paurosa esistenza e salvare la propria.
Ho trovato efficace la scelta di narrare la storia attraverso la tecnica del diario; sappiamo come esso sia un modo intimo di narrare le esperienze, e questo infatti permette al lettore di avvicinarsi ad ogni singolo personaggio chiave e di vivere le cose dal suo punto di vista, immedesimandosi in lui, provando le sue ansie, i suoi brividi di paura, le sue speranze, in un ritmo sempre crescente di suspense e tensione emotiva.
Da leggere.