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sabato 25 marzo 2023

Leggendo gialli e noir...

 

L'ultimo libro terminato è un giallo/noir di Piergiorgio Pulixi che ha al centro una libreria specializzata in libri gialli (e affini), al cui interno si riunisce un gruppo di lettura che si incontra settimanalmente per discutere del libro che, di volta in volta, decide di leggere insieme.

Durante la lettura, sono molti gli spunti che l'autore offre ai suoi lettori in merito a diversi scrittori di thriller, gialli e noir, alcuni dei quali io, personalmente, pur essendo comunque appassionata del genere, non ho ancora mai letto ma ho solo sentito nominare.

Condivido con voi questi (non tutti, ce ne sono altri citati nel libro) autori; fatemi sapere se li conoscete e se di essi avete letto uno o più libri.


John Dickson Carr (pseudonimo Carr Dickson o Carter Dickson), nato nel 1906 e morto nel 1977, è stato uno scrittore statunitense tra i migliori della narrativa poliziesca e tra i maggiori esponenti del cosiddetto "mistero della camera chiusa" (il delitto o l'omicidio, al centro del mistero, avviene in una stanza in cui l'unica entrata è chiusa dall'interno e, poiché non vi sono segni di effrazione, l'autore lascia al lettore il compito di determinare come l'assassino sia riuscito a compiere un crimine senza lasciare traccia).
Carr ha pubblicato più di 80 romanzi, ma è stato anche uno sceneggiatore radiofonico e autore di racconti.

Il suo primo romanzo è stato It Walks by Night (Il mostro del plenilunio, 1930); a 25 anni sposò Clarice Cleaves (con cui ho avuto tre figlie, Julia, Bonita e Mary), con cui si stabilì in Inghilterra, dove ha trascorso gran parte della sua carriera, ma dopo essere vissuto molti anni all'estero, è tornato negli Stati Uniti, dove è rimasto fino alla sua morte.
Carr scriveva fino a 18 ore senza sosta pur di raggiungere l'obiettivo di completare quattro romanzi all'anno.

All'inizio degli anni '50, quando viveva in Inghilterra, Carr approfondì e rinnovò il suo interesse per i gialli e, in particolare, si volse verso il sottogenere del mistero storico. 
Era particolarmente attratto dalla storia britannica del XVII secolo e la inserì in molti dei suoi libri, svolgendo ricerche approfondite per assicurarsi di rappresentare accuratamente l'epoca. 
Le opere di Carr appartenenti a questo sottogenere includono La sposa di Newgate (1950) e Il diavolo vestito di velluto (1951), il suo libro più venduto.

Dorothy L. Sayers (Dorothy Leigh Sayers, 1893-1957) è stata una studiosa e scrittrice inglese, annoverata con Agatha Christie tra le "Regine del Crimine" e conosciuta in particolare per i suoi romanzi aventi come protagonista Lord Peter Wimsey, un aristocratico e investigatore dilettante; era anche un'abile e popolare drammaturga, commentatrice religiosa; la sua traduzione della Divina Commedia di Dante è considerata impareggiabile per qualità e leggibilità.

Sayers non ha scritto solo gialli; ha esplorato, ad esempio, le difficoltà dei veterani della Prima Guerra Mondiale, l'etica della pubblicità, la parità di genere, il ruolo della donna nella società.

"L'uomo non è mai veramente se stesso tranne quando crea attivamente qualcosa."

Tra le opere: Peter Wimsey e il cadavere sconosciuto, Gli occhi verdi del gatto, L'ammiraglio alla deriva.


Peter Swanson (1968) è un autore americano, noto soprattutto per i suoi romanzi di suspense psicologica. Ha pubblicato racconti e poesie in numerose riviste e i suoi romanzi sono stati tradotti in più di 30 Paesi; tra le sue opere citiamo: Quelli che meritano di essere uccisi, Otto perfetti omicidi (dal quale sarà tratto un film prodotto e interpretato da Ryan Reynolds), Il tipo che vale la pena salvare, Nove vite: un romanzo.

Mickey Spillane (pseudonimo di Frank Michael Morrison Spillane, 1918-2006) è stato un fumettista, scrittore e sceneggiatore statunitense, uno degli esponenti di riferimento del genere hard-boiled e creatore del personaggio del detective Mike Hammer.
Tra i suoi libri: L'uomo che uccide, Ti ucciderò, Bacio mortale, Alba di sangue.


Anthony Horowitz 
è uno degli scrittori più prolifici ed eclettici del Regno Unito,  è sceneggiatore per la televisione, ha prodotto, tra le altre, la prima stagione dell’Ispettore Barnaby. Nel 1979 ha pubblicato il suo primo libro per ragazzi; ha raggiunto una grande fama soprattutto scrivendo la serie di romanzi per ragazzi di Alex Rider, un 14enne che diventa una spia dei servizi segreti inglesi.
Scrittore raffinato, capace di costruire trame avvincenti e piene di colpi di scena, fa largo uso di un irresistibile humor nero.



Fonti consultate:

https://www.britannica.com/
https://www.wikiwand.com/en/Peter_Swanson
https://pabook.libraries.psu.edu/carr__john_dickson
https://www.wheaton.edu/academics/academic-centers/wadecenter/authors/dorothy-l-sayers/
https://www.rizzolilibri.it/

lunedì 12 settembre 2022

LIBRI NEI LIBRI (#16) ** Gli anni della leggerezza **



Nel leggere un libro mi piace far caso ad alcuni dettagli, come i luoghi, le canzoni o i libri citati.
Nel corso della lettura dell'ultimo romanzo recensito, Gli anni della leggerezza, mi sono imbattuta in diversi titoli di libri; ve ne menziono alcuni.





Fatemi sapere se li conoscete e/o li avete letti!
Anche voi fate caso ai titoli e agli autori citati nei libri che leggete? 


LA CITTADELLA di Cronin (Bompiani, trad. M. Bartocci, 560 pp).

«Ho riportato nella "Cittadella" tutto ciò che penso della professione medica, delle sue ingiustizie, 
della sua retrograda ostinazione antiscientifica, dei suoi imbrogli... Sono stato testimone io stesso degli orrori e delle disegueglianze ritratte nella storia. Non è un attacco contro persone singole, bensì contro un intero sistema.»

Un classico tragico e intenso, pieno di senso morale e impegno civile, vivo e attuale. Una vicenda ricca, affascinante e umanissima riconosciuta da subito come il capolavoro dell'autore.
In quello che è considerato il capolavoro di Cronin viene dipinto un affresco dell'ingiustizia sociale, della miseria corruttrice e dell'arroganza del potere attraverso la storia del dottor Manson. 
Il suo piccolo grande mondo racchiude i sentimenti e le vite della gente che lavora e che soffre sullo sfondo di una regione brulla e inospitale come il Galles degli anni dell'industrializzazione e della modernizzazione del Regno Unito, che portavano con sé profonde contraddizioni sociali.


IL VELO DIPINTO di W. Somerset Maugham (Adelphi, trad. F. Salvatorelli, 234 pp).  ** RECENSIONE **

Che ragione poteva avere l’incantevole Kitty – occhi splendenti, capelli alla garçonne – per sposare il gelido e poco amabile dottor Fane – batteriologo alle dipendenze del governo inglese – se non il puro panico? 
Panico, soprattutto, di fronte alla prospettiva di deludere la madre, implacabile tessitrice di brillanti matrimoni.

Non meraviglia allora che Kitty cada subito vittima del sorriso ammaliatore dell’uomo più popolare di Hong Kong, Charlie Townsend, a sua volta regolarmente sposato.


ASSASSINIO NELLA CATTEDRALE di Thomas Eliot (Rizzoli)
Thomas Beckett, arcivescovo di Canterbury, viene assassinato per mano di quattro cavalieri inviati dal re Enrico II. 
Il teatro del delitto è la cattedrale, ma il vero dramma che l'autore racconta è quello che si svolge nella coscienza di Beckett, impegnato a difendere i propri convincimenti di fronte a un mondo che gli impone la rinuncia di tutto ciò in cui crede.



L'ASCESA DELL'F6 di Wystan Hugh Auden e Christopher William Bradshaw Isherwood (Ed. Tararà, trad. C. Ciccarini, 198 pp)

Dramma in due atti, in prosa e in versi, la fabula del dramma è relativamente semplice: alcune prominenti figure pubbliche (Sir James Ransom, Lady Isabel Welwyn, il Generale Dellaby-Couch, Lord Stagmantle) progettano una spedizione alpinistica per raggiungere la vetta dell'F6, montagna situata sul confine tra il Sudoland britannico e il Sudoland ostniaco, per motivi politici, in quanto i nativi sono convinti che il primo a scalare quella montagna infestata da demoni sarà signore di entrambe le parti del Sudoland, e gli ostniaci stanno già preparando l'ascesa. 
Micheal Ransom, fratello di Sir James, viene incaricato di condurre la spedizione, ed accetta, pur recalcitrante, per amore della sfida e perchè convinto dalla madre, della quale è succube. 
Tutti i suoi compagni tranne uno muoiono durante la scalata, e anche Ransom perisce nel momento in cui compie la sua missione e incontra sua madre in un'ultima visione allucinatoria.


VILLETTE di Charlotte Brontë (Newton Compton, trad. M. Hannau Pavolini, 508 pp)**  RECENSIONE **

Orfana e sola, Lucy ottiene un posto presso un collegio femminile nella città di Villette, dove spera di 
lasciarsi finalmente alle spalle le difficoltà del passato e iniziare una nuova vita. 
Ricco di elementi autobiografici, il romanzo ci regala il ritratto di un'eroina estremamente moderna, sensibile e combattiva, animata da una passione travolgente che la rende viva, reale. 
L'espediente del doppio, la lucidità d'introspezione, le molteplici sfaccettature dei personaggi, il loro modo di evolversi e definirsi gradualmente e con estrema precisione man mano che la vicenda si snoda, rendono "Villette" un piccolo gioiello della letteratura ottocentesca.


IL PROFESSORE di Charlotte Brontë (Fazi Ed., gratis con KINDLE UNLIMITED.
 
William Crimsworth racconta in prima persona la sua storia: uomo sensibile e colto, fugge da un lavoro pesante e competitivo nella zona industriale dello Yorkshire e si trasferisce in Belgio per insegnare presso un istituto femminile. 
Qui conosce Frances Henri, studentessa indigente e particolarmente dotata della quale poco alla volta si innamora, corrisposto. 
Ma la coppia non avrà vita facile: saranno infatti molte le avversità che i due dovranno affrontare – a cominciare dall’aperta ostilità dell’astuta direttrice della scuola – prima di riuscire a coronare il loro amore.





venerdì 27 agosto 2021

Libri&Musica in "Uomini di poca fede" di Nickolas Butler


Uno degli ultimi libri letti è stato UOMINI DI POCA FEDE di Nickolas Butler; tra queste pagine sono presenti numerosissimi riferimenti musicali e anche diversi di tipo letterario.


Parto da tre libri menzionati da Butler. Fatemi sapere se li conoscete!


Il controllo della natura di John McPhee (Ed. Adelphi, trad. G. Castellari, 311 pp., 1995), apparso per la prima volta nel 1989.

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In questo libro McPhee ha voluto esplorare e studiare i luoghi in cui l’uomo si è impegnato in una battaglia totale con la natura per conquistare ciò che non è dato, per «accerchiare la base dell’Olimpo, reclamando e aspettando la resa degli dèi».
Nella piana deltizia del Mississippi, con il volgere dei cicli naturali, è giunto per il fiume il momento di mutare corso e confluire in uno dei suoi vicini. Ma New Orleans, la Louisiana e l’intera economia degli Stati Uniti non possono permetterselo, e così viene varato un gigantesco sistema di dighe e chiuse e canali con il compito – né più né meno – di mantenere il vecchio grande fiume al suo posto. 
In Islanda, un’isola si spacca all’improvviso vomitando enormi masse di lava che minacciano di cancellare quello che è il primo porto peschereccio islandese, e l’unico sulla costa del Sud. Per salvarlo, c’è una sola cosa da fare, e viene fatta: bagnare la lava, raffreddarla, quindi solidificarla e deviarne il corso. 
Nei dintorni di Los Angeles, migliaia di residenze sono state edificate a ridosso di montagne che le piogge dilavano e trascinano a valle. Con uno sforzo formidabile, vengono allestiti centocinquanta bacini, ciascuno grande come uno stadio, per intercettare la perenne minaccia delle colate. In tutti questi casi, gli uomini mettono a repentaglio la propria vita e affrontano spese colossali per continuare a vivere là dove la conformazione geologica e il clima sembrerebbero vietarlo. Ma l’esito non è mai scontato. 

Così può accadere che l’ingegno umano e la tecnica, generosamente congiunti, possano sommare nuovi disastri ai disastri della natura. Con questo libro McPhee ha saputo darci ancora una volta un felice esempio di quel genere di letteratura di cui egli è certamente il massimo rappresentante: una letteratura fondata sull’investigazione minuziosa, ossessiva, di fatti reali – e per lo più di fatti che ben pochi conoscono nel dettaglio (trama presa dal sito di Adelphi).



Pionieri di Willa Cather (Ed. Mattioli, trad. N. Manuppelli, 182 pp). 
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Immigrati svedesi, i Bergson vivono e muoiono nelle sconfinate praterie del Nebraska. È Alexandra la
figura centrale di questo racconto, giovane donna determinata che eredita dal padre un terreno e dedica la vita intera a farlo fruttare, mentre attorno a lei si snoda il lento progredire di un paese intero.

Attraverso gli occhi e il coraggio di una donna, intrecciando storie di resistenza e di amore, tentazione e solitudine, isolamento e infine riscatto, Willa Cather riporta in vita in queste pagine, con nostalgia, un mondo che ha visto scomparire (Ibs).



Gilead di Marilynne Robinson (Einaudi, trad.E. Kampmann, 258 pp).

John Ames è un uomo di 76 anni ed è il pastore congregazionalista di Gilead, cittadina di poche anime nel cuore dell’Iowa; una malattia cardiaca lo sta spegnendo. 
Ecco dunque la decisione, nella primavera del 1956, di lasciare testimonianza di sé al figlio di sette anni, che non vedrà crescere.
Parte da lontano, dalla storia degli altri due reverendi John Ames, nonno e padre, che prima di lui hanno assolto quella funzione. Un abolizionista radicale, il primo, guerrigliero accanto a John Brown e volontario nell’esercito unionista, che, folgorato da una visione in giovane età, comunica con Dio da pari a pari e sceglie di esserne il braccio armato in nome di un’inflessibile giustizia. Pacifista convinto, il secondo, che del proprio mandato privilegia l’osservanza, e vive una vita di reazione implosiva all’esplosiva azione paterna.
Il terzo John Ames, lo scrivente, racconta delle loro eredità, dei saperi e delle esperienze che gli hanno permesso di coniugarle, della sua esistenza di studio e servizio in un luogo, Gilead, che dispensa con parsimonia il suo biblico balsamo, della lunga separazione dalla vita vissuta fino alla tarda folgorazione dell’innamoramento e alla rinascita in una piena e matura felicità.
L’arrivo in città di Jack Boughton, figlio del suo amico fraterno, giovane inquieto e un po’ sinistro dal passato oscuro e dalle dubbie intenzioni, gli offre l’occasione di chiudere i conti anche con la gelosia e il sospetto, sciogliendoli in perdono e tolleranza.
Resta una sola prova da superare: la serena accoglienza della propria mortalità, il distacco da una vita terrena più che amata, da una famiglia che non può più proteggere.
In un discorso lucido e luminoso da padre a figlio, da padre a Padre, dove l’intelligenza e la speranza parlano la stessa lingua.



*****

Ed ecco a voi le canzoni che compaiono nel romanzo (è possibile che abbia saltato qualcuna!)!




Viene citato anche un album di Bob Dylan, Nashville Skyline.

Di Johnny Cash vengono citate due canzoni, You are my sunshine e Folsom Prison Blues.

Da questa playlist, scelgo e condivido con voi You are my sunshine, la mia preferita.




martedì 13 ottobre 2020

LIBRI NEI LIBRI (#15)



Chi mi segue sa che, nel leggere un libro, mi piace far caso ad alcuni dettagli, come i luoghi, le canzoni o i libri citati.
Nel corso della lettura dell'ultimo romanzo recensito, La vita invisibile di Ivan Isaenko, mi sono imbattuta in diversi titoli di libri, grazie al fatto che il protagonista/narratore fosse un avido lettore.

Ecco alcuni dei libri menzionati; di questi ho letto solo Le anime morte parecchi anni fa e lo ricordo come un libro pesante, finito a fatica; chissà, magari rileggendolo oggi, ne avrei un altro parere, ma non ne sono sicura, ho sviluppato negli anni un rapporto controverso con gli scrittori russi, per cui alcuni mi son piaciuti davvero, altri per nulla. Non ci sono vie di mezzo ^_^
Lolita è in wishlist da un po'; arriverà mai il suo turno?
Il Maestro e Margherita: ne ho sentito parlare tantissimo, ma non mi sono mai preoccupata di cercare informazioni su di esso; in effetti, potrebbe finire in wishlist pure lui :o)

E voi, che mi dite? Conoscete e/o avete letto questi libri?






Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov (Ed. Feltrinelli, 552 pp)

"Il Diavolo è il più appariscente personaggio del grande romanzo postumo di Bulgakov. Appare un mattino dinanzi a due cittadini, uno dei quali sta enumerando le prove dell'inesistenza di Dio. Era anche presente al secondo interrogatorio di Gesù da parte di Ponzio Pilato e ne dà ampia relazione. 
Poco dopo, il demonio si esibisce al Teatro di varietà di fronte a un pubblico enorme. I fatti che accadono sono cosi fenomenali che alcuni spettatori devono essere ricoverati in una clinica psichiatrica... 
Un romanzo-poema o, se volete, uno show in cui intervengono numerosissimi personaggi, un libro in cui un realismo quasi crudele si fonde o si mescola col più alto dei possibili temi: quello della Passione..." (Eugenio Montale)


Lolita di Vladimir Nabokov (Adelphi, 395 pp).

Chi è Lolita? Questa «ninfetta» (geniale invenzione linguistica di Nabokov, poi degradata nell’uso triviale) è la più abbagliante apparizione moderna della Ninfa, uno di quegli esseri quasi immortali, capaci di travolgere dèi e uomini con una sottile forma di delirio, lo stesso che coglie l’indimenticabile professor Humbert Humbert per la piccola, intensamente americana Lolita. 
America, Lolita: questi due nomi sono di fatto i protagonisti del romanzo; realtà geografica e personaggio sono arrivati a sovrapporsi con prodigiosa precisione, al punto che si può dire: l’America è Lolita, Lolita è l’America. 




Memorie dal sottosuolo di Fëdor Dostoevskij (Bur, 114 pp)

In forma di monologo-confessione, è la storia della fallita redenzione di una prostituta e, nello stesso tempo, la tormentata indagine sull'inconscio, il "sottosuolo", e sull'impossibilità di capire a fondo se stessi e gli altri. 
L'io narrante è uno dei cosiddetti "uomini superflui", uno che si limita a prendere atto dell'immensa ricchezza nascosta nel proprio intimo e non trae alcuna conseguenza pratica, soffrendo acutamente, al tempo stesso, del proprio fallimento. È la prima incarnazione di quel tipico personaggio di individuo smarrito tra l'angosciosa ricerca della verità e un'incolmabile distanza dalla realtà che sarà protagonista dei grandi romanzi di Dostoevskij.




Le anime morte
di Nikolaj Gogol' (Mondadori, 448 pp)

"Le anime morte" intreccia passaggi lirici, particolari surreali e romantici, dimensioni metafisiche e macabre, dialoghi comici, iperbolici e funambolici artifici stilistici. Vi sfila una galleria di personaggi appartenenti a tutte le classi sociali, le cui anime sono moralmente morte, ancor più dei servi deceduti e comperati da Cicikov per ottenere le assegnazioni di terre concesse a chi dimostrava di possedere un certo numero di servi della gleba. Solo una commedia grottesco-satirica poteva descrivere questa ottusa società di proprietari terrieri, contadini e funzionari, immersa in una palude di stupidità e pigrizia provinciale, di mediocrità e pochezza morale. Un capolavoro in cui Gogol', con la sua anarchica energia vitale, infonde l'essenza del carattere russo e, al tempo stesso, sfiora gli orrori nascosti nel profondo di tutti noi.


Una giornata di Ivan Denisovic di Aleksandr Solzenicyn (Einaudi, 278 pp).  

Prima opera a raccontare la vita nel Gulag, e a farlo dal punto di vista della grande letteratura russa, nel solco di Tolstoj e Dostoevskij ma usando una prosa ellittica e spigolosa, piena di espressioni di registro basso. 
L'autore tra queste pagine si occupa della nostalgia per una terra espropriata nella collettivizzazione e dell'amore per il lavoro dei campi al quale il protagonista sostituisce il rispetto per una terra circoscritta da filo spinato, dove, nonostante tutto, mani callose e screpolate dal freddo cercano di costruire qualcosa di degno, che li riscatti dall'abbrutimento.




mercoledì 5 giugno 2019

LIBRI NEI LIBRI (#14)



Chi mi segue sa che, nel leggere un libro, mi piace far caso ad alcuni dettagli, come i luoghi, le canzoni o i libri citati.

Nel corso della lettura del "giallo siciliano" QUATTORDICI SPINE di Rosario Russo vengono citati alcuni libri, tra cui due di Leonardo Sciascia.


A CIASCUNO IL SUO di Leonardo Sciascia (RECENSIONE).
Pubblicato nel 1966, questo romanzo dell’oscura, crudele Sicilia è universalmente considerato una delle maggiori imprese narrative di Sciascia.
Sobrio, amaro, sottilmente sarcastico, e insieme netto e preciso nei contorni, racconta la storia di un farmacista che «viveva tranquillo, non aveva mai avuto questioni, non faceva politica», e un giorno riceve una lettera anonima che lo minaccia di morte.
Da questo punto in avanti tutta la realtà comincia a traballare, e il sospetto, l’insinuazione e il sangue dominano la realtà del paese, nell’entroterra siciliano.
Tutta l’arte di Sciascia sta nell’aggrovigliare e dipanare questa matassa. Nulla sfugge al groviglio, e alla fine qualcuno vi rimarrà soffocato...



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IL GIORNO DELLA CIVETTA di L. Sciascia. 

In una cittadina siciliana l'uccisione del piccolo im­prenditore Salvatore Colasberna provoca un'inchiesta, condotta dal capitano dei carabinieri Bellodi giunto da Parma e animato da un alto senso della giustizia. Il capitano si convince subito che il delitto è una questione di mafia e di appalti e riesce a superare il muro d'omertà della gente e a ricostruire la trama dei fatti, nonostante l'assassinio di un testimone e di un confidente dei ca­rabinieri. Arriva ai sicari e al mandante, il boss locale Mariano Arena. Ottiene perfino la confessione di uno degli assassini. A Roma intanto alcuni ambienti politi­ci sono preoccupati che l'indagine possa svelare com­plicità di personaggi vicini al governo, e in una con­versazione privata si decide di produrre prove false per scagionare i colpevoli...


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Viene menzionato il libro UN POSTO TRANQUILLO, ma non vien detto chi sia l'autore; cercando in web, credo si tratti di un romanzo di
Enzo Marangolo.

Il romanzo è ambientato ad Acireale negli anni che corrono dallo scoppio del secondo conflitto mondiale allo sbarco alleato in Sicilia e alla caduta del fascismo. Città natale dello scrittore, in provincia di Catania, scenario privilegiato di tragedie riconducibili tuttavia a ogni luogo e a ogni tempo, Acireale è intenta a rifarsi il trucco per celare all'ospite immedicabili ferite. Nulla sembra scalfire lo scudo protettivo dei suoi abitanti, per quanto duri e drammatici siano gli accadimenti bellici, dirompenti negli aspetti, sconvolgenti negli esiti: bombardamenti e invasioni, soldati dispersi e nobili in pericolo; e ancora personaggi che appaiono e scompaiono, crollo di miti, ruoli illusori.




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Ultimo romanzo che compare è LE CHIAVI DEL REGNO di Cronin.

Francis Chisholm è un prete "scomodo", un ribelle nel nome del Vangelo. Il suo cammino verso Dio è una selva di ostacoli, è come se Dio lo mettesse continuamente alla prova, seminandogli la strada di continue calamità e tentazioni. Guerre, cataclismi, pestilenze, violenze sono il prezzo che Francis Chisholm paga per le anime guadagnate alla fede e per la conquista delle "chiavi del regno".





Concludo questo post di curiosità con una canzone menzionata nelle prime pagine:


UNA GIORNATA UGGIOSA (L. Battisti)


domenica 26 marzo 2017

LIBRI NEI LIBRI (#13)



Buongiorno e buona domenica, lettori carissimi!!

Ritorno con un appuntamento libroso: i libri citati nei libri, cui mi piace far caso un po' perchè mi dice qualcosa in più dei personaggi, e un po' perchè mi fa scoprire titoli che magari non conoscevo o di cui finora non mi ero interessata.

Il libro da cui attingerò è "Breve storia di due amiche per sempre" di Francesca Del Rosso, letto e recensito da poco.
La protagonista, Tessa, mi assomiglia un po' in questo aspetto qui: è una fervida lettrice, ed in particolare ama i gialli e i thriller.

Ecco alcuni titoli da lei letti e amati:


IL FASCINO DELL'INGANNO
di J.D. Robb

Una nuova indagine per Eve Dallas.
Per l'omicidio di Pandora i sospettati sono: Mavis, la sua amica del cuore; Leonardo, stilista di moda, l'uomo cui Eve ha affidato il compito di disegnare e realizzare il suo vestito da sposa.
A complicare le cose, c'è poi il fatto che Mavis è innamorata di Leonardo e che la vittima è Pandora, una delle top-model più ricche e ammirate. Nascosta l'amica nella magione newyorkese di Roarke, Eve si impegna nelle indagini sulla morte di Pandora, affrontando un ambiente a lei del tutto estraneo.

Curiosità: J.D. Robb è uno pseudonimo di Nora Roberts.



I DUE VOLTI DI GENNAIO
di Patricia Highsmith


In un albergo greco, Chester, truffatore quarantenne americano, e sua moglie Colette, giovane, bella e inquieta, incontrano Rydal, un ragazzo in fuga dai fantasmi del passato. 
In pochi minuti, quanto basta per nascondere il cadavere di un ispettore greco, le vite dei tre non sono più le stesse. 
Rydal, per noia e curiosità, si offre di aiutare Chester e Colette a nascondersi e fuggire, ma in un crescendo di seduzione e fascinazione, nessuno dei tre ha più sotto controllo le proprie emozioni e i propri istinti. 
E quando Chester si rende conto che la moglie sta per cedere al fascino del giovane amico, prepara una terribile vendetta nel labirinto del palazzo di Cnosso.

Da questo libro nel 2014 è stato tratto un film, diretto da Hossein Amini con Viggo Mortensen, Oscar Isaac, Kirsten Dunst.



LA DOMATRICE 
di Agatha Christie


A Petra, affascinante città della Transgiordania, si ritrova un gruppo di turisti: un famoso psichiatra francese, una graziosa neolaureata in medicina, un'energica lady membro del Parlamento inglese, una signorina di mezz'età e una numerosa famiglia americana che gravita intorno alla «domatrice», un'onnipotente matrona che ama esercitare il suo potere sui familiari. 
Quando uno dei membri della comitiva viene ritrovato cadavere, affiora subito il sospetto che si tratti di un delitto. 
Ci penserà Hercule Poirot a consegnare il colpevole alla giustizia...

Anche questa vicenda investigativa (in Italia tradotta anche con "Appuntamento con la morte") del simpatico Poirot è finita sullo schermo due volte: la prima nel 1988 e più recentemente nel 2009, in un film diretto da Ashley Pearce, con David Suchet.


Termino con un romanzo che non rientra propriamente nei thriller, visto che c'è la presenza del paranormale, ma è comunque menzionato dall'Autrice ^_-


L'INCENDIARIA 
di Stephen King

Charlie: una bimba terrorizzata e terrorizzante dotata di energie psichiche straordinarie. 
La "Bottega": un'agenzia governativa decisa a sfruttare tali facoltà per i suoi folli scopi. 
Si scatena così una ricerca senza quartiere per braccare la piccola che tuttavia riserverà qualche sorpresa ai suoi persecutori

Da questo romanzo è stato tratto un film nel 1984, diretto da Mark L. Lester e con Drew Barrymore nel ruolo di Charliee che in Italia è stato battezzato con il nome "Fenomeni paranormali incontrollabili".

Nel 2002 è una miniserie TV, con Marguerite Moreau nel ruolo di una Charlie un po' cresciuta e Malcolm McDowell nella parte di Rainbird.

domenica 9 ottobre 2016

LIBRI NEI LIBRI (#12)



Appuntamento con "I libri citati nei libri"!

Ecco i libri citati ne IL SEGRETO DI HELENA di Lucinda Riley, tutte letture dell'intelligentissimo Alex, il figlio primogenito di Helena:

  1. oltre a menzionare un classico spessissimo citato (tanto nei film quanto nei libri) - JANE EYRE di Charlotte Bronte -,  ci sono:


IL MAGO DI OZ
di Baum


Ed.  Feltrinelli
trad. S. Sacchini
192 pp
8.50 euro
2014
Dorothy e il suo amato cane Toto vengono depositati nella Terra dell’Est dei Biascichini da un tornado, ma nell’atterraggio schiacciano la Strega Cattiva. 
La Strega Buona del Nord viene a complimentarsi con Dorothy per quanto avvenuto, donandole le scarpe d’argento della defunta strega e le spiega che in tutto il Paese di Oz (così si chiama quel luogo fantastico) esistono quattro streghe, di cui due buone e due cattive. 
Ma in realtà Dorothy è poco interessata alla storia, vuole solo tornare subito a casa, dagli zii nel Kansas. 
A quel punto, la Strega Buona le consiglia di recarsi dal Mago di Oz, l’unico che potrà aiutarla.
Per trovarlo, le dice, sarà sufficiente seguire la “strada di mattoni gialli” fino alla Città di Smeraldo. LA strada è lunga e non priva di difficoltà, ma con la ragazzina ben presto si affiancano tre nuovi compagni di viaggio...







NICHOLAS NICKLEBY
di Charles Dickens


Ed. Newton Compton
trad. R. Reim
768 pp
4.90 euro
Nicholas Nickleby, un giovane gentiluomo di “belle speranze”, ridotto in miseria insieme con la madre e la sorella dalla improvvisa morte del padre, si getta ingenuamente nelle spire di tremendi individui, uno dei quali è il suo stesso zio, vera anima nera di tutta la vicenda.
Da quando Nicholas intraprende il viaggio che lo porterà da Londra allo Yorkshire, nella lurida “scuola” di Master Squeers per ragazzi abbandonati, alla ricerca di un lavoro e di se stesso, anche i lettori, trascinati dalla ineffabile potenza narrativa di Charles Dickens, viaggiano con lui attraverso le più spietate desolazioni della cattiveria umana e l’infinito calore di una presenza amica pronta a rischiare in prima persona per dare aiuto e conforto.

Nicholas Nickleby è lo splendido romanzo dove si svolge anche la rivolta di un gigante della letteratura contro la crudeltà più ripugnante: quella verso i deboli, gli indifesi, i bambini.



Concludo questo post con una splendida e nota lettere-poesia di Rudyard Kipling, menzionata sempre dal co-protagonista all'inizio del romanzo.
Essa risale al 1895, scritta dallo scrittore al figlio.



SE


Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti 
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne, 
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone; 
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina 
E trattare allo stesso modo quei due impostori; 
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante, 
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite 
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio 
E non dire una parola sulla perdita; 
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro 
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù, 
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile 
Dando valore a ogni minuto che passa, 
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa, 
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!


PAROLE CHE A ME METTONO I BRIVIDI
OGNI VOLTA CHE LE RILEGGO! *_*


ANCHE VOI AVETE FATTO CASO A TITOLI DI LIBRI
MENZIONATI NELLE VOSTRE ULTIME LETTURE?

venerdì 5 agosto 2016

I libri nei libri ( #11)



I libri e la lettura hanno un posto non irrilevante nel noir di Piras "Omicidio in piazza Sant'Elena".

Non soltanto al protagonista - Lorenzo - piace leggere, ma anche ad altri personaggi, come alla prostituta Alba e al commissario Pagani.

Romanzi presenti nella libreria di Lorenzo:

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IL GIORNO DELLA CIVETTA. Siamo in un paese dell'hinterland palermitano, dove viene ucciso
Salvatore Colasberna, modesto impresario edile, e scompare Paolo Nicolosi. Il capitano Bellodi, giovane ufficiale dei carabinieri, affronta, assieme al maresciallo Ferlisi, la situazione con intelligenza e lucidità. Connette i fatti, fiuta l'angoscia della vedova Nicolosi, scarta la pista passionale, blandisce il confidente Parrinieddu. Da lui ottiene un nome e una confessione epistolare. I nomi dei colpevoli ci sono ma, tra confessioni e ritrattazioni, considerazioni fuori campo e voci di corridoi nei Palazzi romani, l'inchiesta verrà annullata...

DON CHISCIOTTE di Miguel De Cervantes. Pubblicato alla fine del '500, la vicenda ruota intorno ai viaggi nell'est della Spagna compiuti dal protagonista, Don Chisciotte, che tre volte lascia il suo villaggio d'origine in cerca di imprese cavalleresche da compiere per emulare gli eroi di quella letteratura cortese della quale è da sempre avido lettore e che gli hanno fatto perdere la nozione della realtà, facendogli immaginare di essere egli stesso un cavaliere errante

LORD JIM di Joseph Conrad. Il romanzo si apre con il viaggio del giovane ufficiale in seconda Jim su un vascello, il Patna. Lo scontro con un relitto fa credere che la nave sia in procinto di affondare e Jim la abbandona con sopra i passeggeri. Jim, che nel fondo è un idealista, si pente subito del gesto vile, frutto di un atto impulsivo dettato dall'orrore del momento, ma anche un'inchiesta sancirà la sua colpa. Nel tentativo di rifarsi una vita, va in giro per il mondo, sfuggendo a se stesso, cercando l'anonimato. Raggiunge infine l'isola di Patusan, nell'arcipelago malese, dove con la forza del suo carattere e le sue qualità carismatiche riesce a stabilire l'ordine e a passare per un semidio (IBS).

Altro libro, spesso menzionato nel giallo.

"Aveva voglia di leggere e in effetti aprì il romanzo di Saramago, l'aveva volontariamente scelto come prima lettura per quel primo periodo italiano. Anche lui, Lorenzo, come Ricardo Reis, era tornato in patria dopo una quindicina d'anni. "


L'ANNO DELLA MORTE DI RICARDO REIS
di Josè Saramago


-
Nel 1936 muore Ricardo Reis, un anno dopo la scomparsa del suo inventore, Fernando Pessoa.
Reis è uno dei tanti eteronimi di Pessoa, che ne aveva immaginato l'ideale biografia (nato a Porto nel 1887, educato dai gesuiti, medico, espatriato per ragioni politiche in Brasile nel 1919) e gli aveva attribuito come poeta classicistiche odi oraziane, ma non gli aveva dato carne e sentimenti.
Cosa che invece gli dà Saramago, che lo fa tornare in patria in occasione della morte del suo creatore, gli fa aprire uno studio medico a Lisbona, gli fa vivere una vera vita, sociale, sessuale e affettiva. E prima di morire – nel fatidico anno che è il vero protagonista del romanzo – lo fa essere testimone di eventi tragici, filtro attraverso cui rileggere la storia del Portogallo salazarista, allineato a fascisti, nazisti e falangisti in tutt'Europa.



MADAME BOVARY di Gustave Flaubert. 
La storia di Emma Bovary, moglie infelice e insoddisfatta, che fa fronte alla propria frustrazione divenendo adultera, fino ad arrivare a un tragico epilogo.


RAYUELA di Julio Cortazar, pubblicato in Italia col titolo "Il gioco del mondo", un romanzo cardine della letteratura argentina. Lo abbiamo già incontrato nella medesima rubrica a proposito sel romanzo "L'odore della polvere da sparo" (post).



sabato 9 luglio 2016

I libri nei libri (#10)



I libri hanno un posto non irrilevante nel romanzo "L'odore della polvere da sparo" di Attilio Coco.

Alcuni hanno segnato l'adolescenza del protagonista, Gianni, come questo:

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 ANTOLOGIA DI SPOON RIVER di E. Lee Masters

Masters richiama alla vita, con grande limpidità espressiva, i personaggi di una città di fantasmi che sembrano giacere ormai quieti dietro le lapidi di un erboso cimitero del Midwest. Ognuno racconta la sua storia e dà voce agli intrighi, alle ipocrisie e ai tormenti di un'esistenza repressa nelle abitudini e nel conformismo. Ne risulta un indimenticabile atto d'accusa contro lo stile di vita dell'America provinciale e puritana che ha il timbro crudo di una voce tagliente, che si consegna al tempo (IBS).


Altri lo hanno accompagnato nell'età adulta.

Ecco come parla Gianni di un romanzo da lui molto apprezzato, cioè "L'uomo senza qualità" di Musil:

"Un romanzo complesso, altroché. Ma un romanzo che alla fine, quando dopo una fatica da non poco lo hai finito, ti rendi conto che insieme alla sua ultima pagina è andata via anche qualcosa di te. Una di quelle letture che alla fine non ti lasciano mai e ti ronzano dentro a ogni piccola occasione. Anche la più strana, la più banale.".

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L'UOMO SENZA QUALITA' di Robert Musil

In queste pagine il sarcasmo di Musil nel ritrarre La società asburgica cede talvolta il passo a una dimensione ben più tragica, prefigurando la barbarie del nazismo. La scrittura oscilla tra la visione estatica e gli enunciati delle scienze naturali: il romanzo si dissolve, o meglio muore, per poi resuscitare dalle sue ceneri nella saggistica (IBS).

LA PICCOLA CITTA' di Thornton Wilder

Premio Pulitzer 1938, "Our Town" è un viaggio introspettivo nella vita di ciascuno di noi. I personaggi, simboli dell'umanità più che individui, ci conducono, tramite l'onniscente Direttore di scena, a Grover's Corners, cittadina del New Hampshire, simbolo anch'essa dell'intero universo. "La vita che capita una volta sola, il suo flusso quotidiano in tempo reale, e guanto impossibile sia notarla, goderla e ricordarla, mentre si sta vivendo.
" (IBS)

Gli ultimi due romanzi sono stati importanti non tanto per lui quanto per il personaggio di Alejandra, la donna che sognava di andare in Argentina e intanto leggeva, rileggeva, sottolineava e riscriveva passaggi di questi due libri:

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IL GIOCO DEL MONDO (Rayuela) di Julio Cortazar

In una Parigi popolata da affittacamere xenofobe, intellettuali male in arnese, pianiste patetiche, scrittori distratti facili vittime di incidenti stradali, l'eterno studente argentino Horacio Oliveira si muove attraverso la città e l'esistenza come attraverso le caselle del «gioco del mondo». Un percorso dalla terra al cielo, da Parigi a una Buenos Aires grottesca alla ricerca del Centro, della vera vita e soprattutto di Lucía, «la Maga», inconsapevole depositaria di ogni mistero e pienezza, l'unica che non dimentica che, in fondo, «per arrivare al Cielo servono solo un sassolino e la punta di una scarpa». (EINAUDI)



SOPRA EROI E TOMBE di Ernesto Sabato

Il romanzo racconta i destini degli ultimi rappresentanti di una famiglia oligarchica decaduta nella Buenos Aires peronista degli anni Cinquanta, intercalati con la tragica storia dei seguaci del generale Lavalle, che da sconfitti trasportarono il cadavere del loro comandante fino in Bolivia nel 1841. Da un lato, la cronaca di un amore, quello fra il malinconico Martino e la misteriosa Alessandra, una relazione intensa e tormentata, con l'algida diciottenne incapace di sottrarsi a un atroce destino: la predisposizione genetica della sua famiglia alla pazzia. Dall'altro l'atmosfera nella quale si dibattono gli altri protagonisti: con le ossessioni paranoiche del padre di Alessandra che racconta (un vero e proprio romanzo nel romanzo) di un'implacabile setta di ciechi che governerebbe il mondo e le speranze di Bruno (il confidente dei due innamorati, nonché alter ego di Sabato). (IBS).

venerdì 8 luglio 2016

I libri nei libri (#9)



Appuntamento con "I libri citati nei libri"!

ecco gli ultimi ai quali ho fatto caso:

Libri citati ne IL DOMANI CHE VERRA':


La lettera scarlatta. Ediz. integrale
link
La Feltrinelli
La lettera scarlatta (N. Hawthorne)

La giovane Ester Prynne, condannata per adulterio nella puritana Boston, sarà costretta a portare per sempre sul seno una fiammeggiante, scarlatta, lettera A. La A di adulterio, naturalmente...


link 
La Feltrinelli
Cuore di tenebra (J. Conrad)

Il capitano Marlow, accompagnato da un equipaggio di cannibali, parte alla ricerca del misterioso agente coloniale Kurtz, l'unico in grado di procurare ingenti quantità di avorio. Giunto finalmente a destinazione, Marlow si troverà di fronte a una realtà agghiacciante...


Gioventù (J. Conrad)

Il racconto segna la nascita letteraria di Marlow, il narratore che poi tornerà in Cuore di tenebre; qui si narra la sua giovinezza.


Niente di nuovo sul fronte occidentale (Erich M. Remarque)
Paul Baumer ha diciannove anni e sogna un futuro da scrittore, quando viene convinto dai suoi insegnanti ad arruolarsi come volontario nella Prima guerra mondiale. Nelle trincee i soldati muoiono come mosche e dalle nuvole non cade la pioggia ma una continua, inesauribile scarica di proiettili e gas tossici. Come se non bastasse, si gela e non c’è abbastanza cibo per sfamare tutti i soldati. Nonostante il cameratismo e la solida amicizia che lega Paul a Muller – il suo compagno di classe appassionato di fisica – e ad Albert Kropp – il pensatore del gruppo – presto anche il morale crolla. ..



Libro citato ne IL CORVO ROSSO DELL'ALTA SOCIETA'

Giulietta e Romeo (W. Shakespeare)

Un amore impossibile, due nobili famiglie in guerra, una città insanguinata da un antico odio: il dramma più struggente, più romantico e più famoso di tutta la letteratura.

martedì 7 giugno 2016

Libri nei libri (#8)



Torniamo con l'appuntamento dedicato ai libri menzionati nei libri!

Testo menzionato in IL SUONATORE DI PIETRE di S. Saggese; si tratta di un libro che, quando fu pubblicato, subì non poche censure e che in tanti giudicarono molto duro, una lettura non adatta a tutti.

"Memorie di un ratto"
di Andrzej Zaniewski


Edl Longanesi
trad. L. Bernardini
192 pp
1994

"Non è solamente un libro sugli animali, anche se un simile modo di interpretarlo potrebbe essere plausibile. Al contrario, si tratta di un racconto sulle leggi che governano la società, […] Pertanto ti prego, egregio lettore, di non dimenticare che, descrivendo in modo particolareggiato e naturalistico la vita del ratto, pensavo a te.”

Questo romanzo conduce il lettore nella mente e nell'universo di un ratto e nel farlo trasforma uno degli animali più disprezzati della natura in un creatura rappresentante l'uomo stesso.






Libri menzionati in VILLETTE della Bronte:

Le Mille e una notte


Le mille e una notte. Ediz. integrale
Ed. Newton Compton
trad. A. Dominicis
992 pp
14.90 euro

Le mille e una notte è forse la più straordinaria raccolta di storie di tutta la letteratura. 
Il pretesto che dà luogo alla narrazione e che è all'origine del titolo è ben noto: la principessa Shahrazàd riesce a salvarsi dalla morte, a cui il sultano condanna le amanti con le quali ha trascorso la notte, raccontandogli una serie interminabile di affascinanti storie, incastonate l'una nell'altra in un sapientissimo gioco di scatole cinesi. 
Per mille e una notte il crudele sultano ascolterà rapito le avventure di bellissime principesse, potentissimi re, geni dagli straordinari poteri, personaggi il cui nome è ormai divenuto celebre, come Aladino, Sindibàd il marinaio o Ali Baba. 
Al termine della narrazione il sultano non potrà che innamorarsi di Shahrazàd.




L'altro libro appartiene alla letteratura cristiana ed è un romanzo che, attraverso l'allegoria, narra la vita del cristiano sulla terra, costellata di tentazioni e difficicoltà.

IL VIAGGIO DEL PELLEGRINO
di John Bunyan

UCEB
257 pp
14 euro
2001
Un classico della letteratura inglese. Per quanto riguarda lo stile letterario può essere definito un racconto allegorico immaginato in forma di sogno e rispecchia l'assoluta fedeltà alla Sacra Scrittura che caratterizzava il periodo del Puritanesimo nel quale visse l'autore.
Il protagonista si chiama Cristiano, è cittadino della città Distruzione ed è consapevole di essere spiritualmente malato. Inizia così questo racconto che, attraverso molti sviluppi e il coinvolgimento graduale di molti personaggi, accompagna Cristiano prima alla Croce e poi nel difficile cammino della vita del credente, fino alla città Celeste, gloriosa mèta finale.
Nella seconda parte vengono descritte le vicende della moglie Cristiana che, insieme ai quattro figli e altre persone, percorre lo stesso itinerario.
Il Pellegrinaggio del Cristiano






 E VOI, CARI LETTORI,
AVETE FATTO CASA A QUALE TITOLO 
MENZIONATO NEL LIBRO CHE STATE LEGGENDO? ^_-

martedì 19 aprile 2016

I libri nei libri ("Noi siamo infinito")



Essendo la lettura un elemento importantissimo e molto presente nella vita del giovanissimo protagonista di “Noi siamo infinito” di Chbosky, sono diversi i libri menzionati nel romanzo.

Vi cito qualche titolo che è piaciuto molto a Charlie, tanto da regalarne delle copie ai suoi amici; alcuni di essi sono celeberrimi, altri  io personalmente non li conoscevo, quindi ringrazio l'Autore del libro per averli inseriti perchè ha arricchito le mie conoscenze letterarie.


IL BUIO OLTRE LA SIEPE (H. Lee): credo sia un romanzo molto conosciuto e lo è la sua giovanissima protagonista Scout, che col suo modo di fare da maschiaccio e il suo tono leggero, ci racconta la sua infanzia e le complesse vicende che l'hanno attraversata.


Il grande Gatsby
recensione
IL GRANDE GATSBY (Fitzgerald): Jay Gatsby abita in una casa smisurata e vistosa, riempiendola ogni sabato sera di invitati alle sue stravaganti feste. Eppure vive in una disperata solitudine e in un amore insensato per la cugina di Nick, Daisy… Il mito americano si decompone pagina dopo pagina, mantenendo tutto lo sfavillio di facciata ma mostrando anche il ventre molle della sua fragilità.

DI QUA DAL PARADISO (F.S. Fitzgerald): la giovinezza intenza e dissipata di Amory Blaine, disincantato idealista in mezzo alle follie dell'età del jazz. Un libro sulle frenesie, i languori e le disillusioni di un'epoca indimenticabile.

PETER PAN (J.M. Barrie): Il bambino che non voleva crescere, una delle favole per grandi e piccoli più amate di tutti i tempi. (Lo lessi negli anni dell'università in occasione di un esame, molto carino!).

recensione
IL GIOVANE HOLDEN (Salinger):  Sono passati più di sessant'anni da quando è stato scritto, ma continuiamo a vederlo, Holden Caufield, con quell'aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l'Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena.


PACE SEPARATA (J. Knowles): Estate 1942. Mentre la guerra infuria in Europa, in un campus americano del New England un gruppo di adolescenti trascorre pigramente le giornate, tra una lezione di storia e una gara di nuoto. È in questo clima di vacanza e sospensione che nasce la segretissima Società dei Supersuicidi della Sessione Estiva – i cui membri sono tenuti a sottoporsi a un pericoloso rito di iniziazione – e si rafforza l’amicizia tra due studenti diversissimi tra loro: Gene, coscienzioso allievo modello, e Finny, carismatico ed esuberante campione sportivo, ispiratore e anima della Società, spirito libero e anticonformista per vocazione. 

SULLA STRADA (Kerouac): Sal Paradise, un giovane newyorkese con ambizioni letterarie, incontra Dean Moriarty, un ragazzo dell'Ovest. Uscito dal riformatorio, Dean comincia a girovagare sfidando le regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze intense. Dean decide di ripartire per l'Ovest e Sal lo raggiunge; è il primo di una serie di viaggi che imprimono una dimensione nuova alla vita di Sal. La fuga continua di Dean ha in sé una caratteristica eroica, Sal non può fare a meno di ammirarlo, anche quando febbricitante, a Città del Messico, viene abbandonato dall'amico, che torna negli Stati Uniti.

IL PASTO NUDO (W. Burroughs): William Burroughs rivelò di essere «l’unico romanziere americano vivente a cui si possa plausibilmente attribuire genio». Scavando nelle proprie ferite con l’acume della paranoia e un’acrobatica inventiva stilistica, in “Pasto nudo” Burroughs disegna, sfrontato e perentorio, un ritratto dell’America all’acido fenico.

LA FONTE MERAVIGLIOSA (A. Rand): La storia di un giovane architetto che rinuncia alla fama e al successo per lottare contro pregiudizi e convenzioni affermando il proprio genio artistico. E' anche una storia d'amore struggente e impossibile.

WALDEN OVVERO LAVITA NEI BOSCHI (H.D. Thoreau): Nel luglio 1845, Henry Thoreau lasciava la sua cittadina natale per andare a vivere in una capanna nei boschi del vicino lago di Walden. Il suo voleva essere un esperimento, che assumeva però risvolti politici e sociali insieme: era una scelta di "disobbedienza civile" verso una società di cui non condivideva gli ideali mercantili. 

venerdì 18 marzo 2016

I libri menzionati in "Un uomo" di Oriana Fallaci



Sto leggendo UN UOMO della Fallaci e, oltre ad appuntarmi passaggi molto significativi e note varie in vista della recensione, ho fatto caso a tre libri finora menzionati nel romanzo, così ho pensato di condividerli con voi.


L'IDIOTA
di Fedor Michajlov Dostoevskij


Ed. Newton Compton
480 pp
4.90 euro
In un'umida giornata novembrina arriva a Pietroburgo il principe Lev Nikolaevic Myskin. 
Egli è venuto a proclamare la sua verità da 'idiota', che sovverte le tradizionali contrapposizioni tra Bene e Male, tra Amore e Odio e afferma una sua nuova Legge: quella della compassione per il dolore del prossimo. 
Ma a questa verità tutti si ribellano, soprattutto Nastas'ja Filippovna, donna bellissima e consapevolmente perduta che rifiuta di farsi salvare dal principe e non si sottrae al suo tragico destino, quello di finire vittima del passionale mercante Rogozin.



L'ultima tentazione di Cristo
di Kazantzakis Nikos

Ed. Sperling&Kupfer
544 pp
19.50 euro
Nel suo romanzo, Kazantzakis rivisita il Vangelo secondo una visione laica di Cristo. Pur non negando la natura divina di Gesù, l'autore racconta la sua vicenda umana, mettendo in luce la capacità di resistere alle tentazioni. 
Gesù vorrebbe essere come tutti gli altri, avere una donna e una famiglia, e si mette alla prova: incontra Maria Maddalena che è innamorata di lui, ma non cede alle sue lusinghe, viaggia nel deserto dove soffre la fame e la sete, affronta il tradimento di Giuda e non lo evita e infine, sulla Croce, finalmente capisce che il suo cammino si è compiuto, e che la Buona Novella sarà raccontata a tutti gli uomini.




E infine un libro che ho letto (RECENSIONE):

LO STRANIERO
di Albert Camus


Lo straniero
Bompiani
157 pp
12 euro
Pubblicato nel 1942, "Lo straniero" è un classico della letteratura contemporanea: protagonista è Meursault, un modesto impiegato che vive ad Algeri in uno stato di indifferenza, di estraneità a se stesso e al mondo. 
Un giorno, dopo un litigio, inesplicabilmente Meursault uccide un arabo. 
Viene arrestato e si consegna, del tutto impassibile, alle inevitabili conseguenze del fatto - il processo e la condanna a morte - senza cercare giustificazioni, difese o menzogne. Meursault è un eroe "assurdo", e la sua lucida coscienza del reale gli permette di giungere attraverso una logica esasperata alla verità di essere e di sentire.


LI CONOSCETE? LI AVETE LETTI?

mercoledì 20 gennaio 2016

I libri nei libri ("Ally nella tempesta")



Cari lettori, anche voi come me siete in compagna di un buon libro?

Io sto leggendo "Ally nella tempesta" di Lucinda Riley e mi sono balzati agli occhi questi libri menzionati nel romanzo.

Uno dei libri principali, che hanno un posto importante nelle vicende narrate, è Peer Gynt, un poema drammatico in cinque atti del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, scritto nel 1867 e rappresentato per la prima volta a Oslo (a quell'epoca chiamata Christiania) il 24 febbraio1876, con le musiche di scena di Edvard Grieg.

Ed. Einaudi
trad. A. Rho
137 pp
13 euro
1975
La storia narrata dalla Riley si snoda su due diversi piani temporali - distanziati da oltre cento anni - e quello più in là nel tempo vede come protagonisti due personaggi che hanno avuto a che fare proprio con la rappresentazione teatrale di questo dramma.

Peer Gynt è, per i norvegesi, un'opera poetica fondante l'identità nazionale, come il Don Chisciotte per la Spagna, il Faust per la Germania e la Divina Commedia per l'Italia. 
In una più universale prospettiva, Peer Gynt ha del resto molte analogie con questi classici perché affronta i temi cruciali del destino civile e metafisico dell'uomo, del senso della sua esistenza e del suo impegno morale. 

Per questo, Harold Bloom l'ha definito il «centro di Ibsen»: un'immensa capricciosa e sconvolgente opera poetica, che sintetizza e concentra tutta la complessità della natura umana - sospesa fra eroismo e vigliaccheria, abnegazione e istinto, santità e perdizione analizzata e trasfigurata dal grande drammaturgo, con sguardo implacabile e profondo.





«Io sarei fuggita molto più velocemente da quei troll» aveva dichiarato un giorno dopo aver finito
di leggere Le tre principesse di Whiteland.
«Ma uno dei troll aveva sei teste» aveva obiettato Knut.
«Sei teste ti rallentano e basta» aveva detto con un sorriso.

Leggendo la citazione che ho riportato, potete notare  la seconda menzione metaletteraria.
Essa non è propriamente un altro libro, bensì un racconto favolistico: Le tre principesse di Whiteland - oggetto di lettura da parte di una dei personaggi femminili principali del romanzo - è appunto una favola di Andrew Lang (1844-1912).
Questi è stato è stato uno scrittore e poeta scozzese, oggi maggiormente conosciuto quale uno dei più importanti scrittori folkloristici e di racconti di fate.

Interessante è il sito dedicato alle sue raccolte di favole: QUI
QUI potete leggerla online, se vi va.

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