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domenica 5 maggio 2013

Scopro e condivido: BELFONDO di Jenn Dìaz



new entry

Ecco un altro libro che è entrato nella mia libreria; per esso ringrazio 10 righe dai libri e Edizioni La Linea.

BELFONDO
di Jenn Diaz

Belfondo
Ed. La Linea
Trad. A. Drenaggi
168 pp
13 euro
2012
Uno stupefacente meccanismo narrativo, una lirica e allucinata metafora su una società chiusa in se stessa.

Sinossi

Belfondo è un paesino immaginario della Spagna rurale dove il tempo pare essersi fermato. La gente di Belfondo, una piccola comunità sonnacchiosa che vive del ritmo imposto dalla fabbrica, è prigioniera volontaria del padrone, un uomo a cui tutto spetta e che tutto regola dentro i ristretti confini di uno spazio che a nessuno è concesso di oltrepassare. Ma Belfondo è anche il crocevia delle storie singolari degli abitanti del paese: il maestro che è obbligato a insegnare a leggere e a scrivere a tutti, eccetto che alla propria moglie, il becchino che occupa il tempo a produrre epitaffi in modo da averli già pronti quando i suoi compaesani saranno sepolti, il prete, cieco, che crede che Dio sia una donna in carne e ossa, e tanti altri. Un racconto che prima isola le voci e poi le somma in una melodia corale che compone una realtà inquietante e quasi onirica. In quello che è considerato il miglior esordio letterario della Spagna, Díaz dà mostra di una prosa lirica e coinvolgente capace di lasciare una profonda emozione nel lettore.


Questo è il blog dell'Autrice, classe  1988 - CLICCAMI.

mercoledì 20 marzo 2013

In libreria: "Le effemeridi" di Stephanie Hocket



novità
da segnalare
... e segnare!

LE EFFEMERIDI
di Stèphanie Hochet


Le effemeridi
Ed. La Linea
Collana Tam Tam
Trad. M. Capuani
160 pp
14 euro
Data: Febbraio 2013
Sono a casa, su questo vecchio divano che mia madre odia. La radio ha appena riparlato della minaccia. Segue un crepitio sulle frequenze. Spengo. L’edificio è silenzioso. Resta solo il vento, e le foglie morte aspirate dal vuoto delle strade. Un silenzio simile è eccezionale in città. Per quanto tempo bisogna camminare sulla sabbia per trovare un deserto di questo tipo? Ho trattenuto il respiro per ascoltare meglio. Solo la violenza delle correnti d’aria, e il rumore degli oggetti. Secchi della spazzatura, scatoloni, pezzi di plastica che colpiscono ostacoli: muri, alberi, tetti. La luce è appena tramontata di colpo. Mi vedo al centro di un teatro splendido; privata dei suoi abituali rumori, Londra è diventata un paesaggio naturale quanto la foresta amazzonica.

Trama

È il crepuscolo dell'umanità. Il governo britannico si è deciso a diffondere un annuncio dai contorni fumosi che lascia irrisolti gli interrogativi sul perché e sul come, ma stabilisce precisamente il quando: il 21 marzo sarà l'ultimo giorno di vita di ogni uomo.
La consapevolezza della fine è un sasso scuro che affonda lentamente nella coscienza di ciascuno. 
Provoca ondate di paura che a mano a mano si allargano e devastano i territori tranquilli della quotidianità di Sophie e della sua maternità, ma in Simon produce al contrario un esaltante senso di vittoria sulla malattia, che non potrà più sottrargli la vita, mentre Tara sperimenta l'azzardo della costruzione di una sopravvivenza all'umanità, sebbene in una maniera tutta artificiale. 
Un romanzo, questo, che affronta coraggiosamente l'unico evento che possa riguardare tutti indistintamente, attraverso la strada di una narrazione delle intimità, dei sentimenti appena affioranti, che percorrono e mettono in tensione le enormi nervature dei mondi interiori.

LEGGI LE PRIMA PAGINE!!!

L'Autrice.
Sthèphanie Hocket (1975) ha all’attivo altri sette romanzi, pubblicati da editori importanti come Laffont, Fayard, Stock, Flammarion, e sta per vedere pubblicato il nono, il breve “Sang d’encre”, dalle Éditions des Busclats.


mercoledì 5 dicembre 2012

Scopro e condivido: "La sala degli scrittori suicidi"



Segnalazione ^_^

LA SALA DEGLI SCRITTORI SUICIDI
di Evghenia Fakinu


Ed. La linea
collana Tam Tam
188 pp
15 euro
Ottobre 2012
Trama

L’intero romanzo è ambientato in un piccolo villaggio di montagna della provincia greca. 
Qui si incrociano le vite dei due protagonisti: Odisseas, un eccentrico scrittore sessantenne amante della solitudine, e Blues, una trentenne ateniese malinconica e introversa che lavora presso l’editore di Odisseas. 
Questi incarica la ragazza di prendere contatto con lo scrittore per proporgli di realizzare un documentario sulla sua vita, nella speranza che ciò possa stimolarlo a riprendere la scrittura da tempo abbandonata.
Dopo i primi burrascosi incontri, pian piano tra i due si instaura una relazione di reciproca fiducia e amicizia, tanto che lo scopo delle visite passa in secondo piano lasciando spazio a intime confidenze, angosce, desideri e passioni. 
Ora non è più solo Blues ad avere bisogno di Odisseas, ma lo stesso scrittore a necessitare della presenza della ragazza per portare a termine il suo ultimo e disperato progetto: il suicidio.
Sono tanti i punti di forza di questo romanzo: l’impietosa descrizione della provincia – resa in modo estremamente efficace nel contrasto tra la bellezza armonica dei paesaggi e le bassezze umane –, il rapporto tra i due protagonisti, carico di una tensione erotica che fatica però a emergere, la paura della vecchiaia e dell’innamoramento (inteso come legame che limiterebbe la propria libertà) e, infine, il dramma di Odisseas che si consuma non senza colpi di scena.



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