Buondì...!
Inizio questa mattinata con un post per segnalare le uscite di oggi, belle fresche fresche, come il pane!!!
Vabbè, più o meno come il pane...., eh...,se vi recate in libreria proprio ora, magari potreste trovarla chiusa, attendete un altro pochetto!!! ^_^
Apre il sipario il Maestro Camilleri, che di certo mai delude i suoi fans, anche quando lascia momentaneamente l'amico Montalbano!
TUTTO MIO
di Andrea Camilleri
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Ed. Mondadori §Scrittori Italiani e Stranieri 156 pp 16 euro USCITA 8 GENNAIO 2013 |
Trama
Arianna ha appena compiuto trentatré anni, ma il suo temperamento è ancora deliziosamente infantile.
Quando Giulio la incontra, in un giorno triste per entrambi, è subito conquistato da questa creatura smarrita, selvatica come una bimba abbandonata eppure bellissima e sensuale. Arianna entra nella sua vita con una naturalezza che lo strega, e dal giorno in cui la sposa Giulio cerca di restituirle la luce che lei gli ha portato offrendole tutto ciò che potrebbe desiderare: anche quello che lui, a causa di un grave incidente, non può più darle... Così della loro routine entrano presto a far parte gli appuntamenti del giovedì, meticolosamente organizzati da Giulio in persona: in un pied-à-terre appartato o in una cabina sulla spiaggia, secondo la stagione, gli uomini destinati a incontrare Arianna sono tenuti a rispettare poche regole inviolabili.
Nella vita di questa coppia, dunque, segreti non ce ne sono. Ogni tanto, però, Giulio è attraversato dalla consapevolezza che qualcosa gli sfugge: "Tu non mi hai detto tutto di te" le sussurra mentre non riesce a fare a meno di viziarla. È così. Di segreti Arianna ne ha molti, e brucianti - tanto che forse nemmeno lei ne conserva un ricordo nitido. Ma quello che custodisce più gelosamente è il "tuttomio": una "tana" tutta sua, ricavata in un angolo del solaio, come la piccola caverna dove si rifugiava da bambina, in campagna.
Ed è lì, nel tuttomio, che Arianna si confida con la sua unica vera amica, Stefania.
I giochi di Arianna e Giulio sono troppo torbidi e coinvolgenti per non farsi, con il passare del tempo, pericolosi. Tanto più perché lei, come ogni bambina, non ha chiaro il confine che separa il gioco dalla realtà. E può bastare lo sguardo di un ragazzino ingenuo e focoso, a cui è difficile dire di no, perché le regole rischino di essere infrante e un vento sinistro porti scompiglio nella casa di bambola che Giulio ha costruito.
Ispirato alla scandalosa vicenda dei marchesi Casati Stampa, ma anche percorso da una fitta trama di rimandi a grandi classici come Santuario di Faulkner e L'amante di Lady Chatterley di Lawrence, questo romanzo mette in scena una protagonista femminile straordinaria: inquietante nel suo candore, splen- dente di una luce nerissima. Quando abbandona la lingua mescidata dei suoi romanzi siciliani, Camilleri dispiega una scrittura magistralmente essenziale, limpidissima - verrebbe da dire spietata - eppure priva di inibizioni. Un gioco raffinato e colmo di ironia, con il quale trascina i lettori attraverso il labirinto dell'eros, al cuore dell'amore e della perdizione, là dove - come nel mito di Arianna - il Minotauro vive nutrendosi dei desideri più oscuri e inconfessabili.
Un romanzo che si legge d'un fiato, terribile e sorprendente.
L'autore.
Andrea Camilleri (Porto Empedocle, 1925), il creatore del commissario Montalbano, è uno dei più fecondi e amati scrittori italiani contemporanei. Tra le ultime sue opere, in edizione Mondadori: La pensione Eva, Voi non sapete, Il tailleur grigio, Un sabato, con gli amici,L'intermittenza, Il diavolo, certamente, oltre ai due volumi dei Meridiani.
Il secondo è un libro che affronta una tematica purtroppo attuale e molto delicata, ma proprio per questa forte, allo stesso tempo: gli abusi sessuali sui bambini perpetrati a scuola, uno dei luoghi per antonomasia dove i nostri figli (e i genitori....!) dovrebbero sentirsi al sicuro più che mai.
ALLA FINE RESTA L'AMORE
di Claudia Mehler
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Ed. Mondadori Strade Blu Saggi 240 pp 16.50 euro USCITA 8 GENNAIO 2013 |
Sinossi
S. ha sette anni, è una bambina solare e vive in una famiglia serena: padre, madre, un fratellino più piccolo, una bella casa in un paese di campagna, dove tutti si conoscono.
Un giorno, la madre va a prenderla a scuola un po' prima del solito. Sono le due del pomeriggio, l'ora della ricreazione, però S. non è in cortile con i compagni.
Qualcuno la chiama, lei spunta dall'androne, vede la mamma, corre a raccogliere le sue cose, fa per raggiungerla, ma quando è a pochi passi si ferma, torna indietro e, imprevedibilmente, bacia uno dei bidelli, che resta impietrito.
Questo libro racconta la
violenza sessuale subita da una bambina a scuola, un ambiente dove i nostri figli dovrebbero essere più che protetti. A scrivere è la madre che, in forma di diario, riannoda i fili (e le emozioni) di questa drammatica vicenda: l'incredulità iniziale e il successivo
strazio dei genitori di fronte alla sconvolgente scoperta; i passi dolorosi che portano alla decisione di denunciare l'abuso; l'inevitabile groviglio di omissioni e menzogne cui saranno costretti per
proteggere la figlia e salvaguardare le indagini.
Quindi, il lentissimo e kafkiano iter giudiziario, lo sconcerto nell'avvertire su di sé l'intollerabile ombra del sospetto di avere in qualche modo "guidato" la ricostruzione dei fatti. Infine, lo sgomento e la rabbia per la mancata punizione dei colpevoli.
Ma queste pagine parlano anche del dolore di accorgersi che improvvisamente la tua comunità si sta allontanando, con l'imbarazzato disagio di amici, conoscenti e insegnanti che si traduce, piano piano, nell'esclusione di S. e della sua famiglia dalla vita del paese.
È un intero mondo che si eclissa, trincerandosi in un silenzio ipocrita e complice, in uno scetticismo pavido e inespugnabile.
Perché è noto che "i bambini mentono sempre", come non si vergogna di affermare il preside della scuola, che di bambini se ne "intende".
E poi è risaputo che se è sempre presunta l'innocenza dell'imputato di un reato sessuale, non lo è quasi mai la credibilità della sua vittima.
Alla fine resta l'amore è il racconto straordinario - privo di particolari scabrosi, ma anche di qualsiasi traccia di sentimentalismo o di facile pietismo - di una vicenda atroce, e purtroppo ormai comune, e un durissimo atto di accusa contro chi, per non vedere e non sapere, volge vigliaccamente lo sguardo altrove.