Libro letto ieri...:
CHI AMA TORNA SEMPRE INDIETRO
di Guillaume Musso
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Ed. Rizzoli
Collana Libri Oro
320 pp
6.90 euro
2008
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Bastava un gesto per cambiare tutto…
Chi non ha mai sognato di rivivere quell’istante decisivo,
quando la felicità era ancora possibile?
Se ci fosse concesso di tornare indietro nel tempo,
quale dolore, quale rimorso, quale rimpianto vorremmo cancellare?
Trama
Cambogia, settembre 2006. Elliott Cooper, sessantenne chirurgo di San Francisco, è impegnato in una missione umanitaria in una zona infestata dalle malattie e dalle mine antiuomo.
Mentre i colleghi si preparano a ripartire, Elliott si attarda per operare un bambino con una malformazione al viso. Il capo villaggio, nel ringraziarlo per avere restituito il sorriso al piccolo, gli domanda: “Se avesse la possibilità di esaudire un desiderio, cosa vorrebbe?”
Senza esitare, spinto dall’urgenza di un inestinguibile rimpianto, il medico risponde: “Rivedere una donna”. Ilena, il suo unico amore mai dimenticato, morta trent’anni addietro: il vuoto che ha lasciato è incolmabile, nonostante la vita di Elliott sia stata premiata dal successo professionale e addolcita dalla presenza di un grande amico, Matt, e di una figlia adorata, Angie.
Il vecchio a quel punto gli porge un flaconcino di vetro, contenente dieci pillole dorate...
San Francisco, settembre 1976. Elliott ha trent’anni e il futuro si presenta radioso: non solo ha davanti a sé una promettente carriera come chirurgo, ma soprattutto ha la sua bellissima Ilena, che si occupa di orche e delfini all’Ocean World di Orlando, in Florida.
La ama profondamente, il loro sentimento è forte abbastanza da sopravvivere alla distanza, eppure separarsi è ogni volta un po’ più difficile. Particolarmente oggi che si sono salutati con un litigio… ed è proprio a questo che sta pensando Elliott mentre sorseggia un caffè al bar dell’aeroporto. All’improvviso, al di là della vetrata, scorge un uomo sulla sessantina dall’aria smarrita, scalzo e in pigiama, che lo fissa.
Gli si avvicina e nota, turbato, che ha un’aria famigliare: gli ricorda in modo incredibile il padre, morto qualche anno prima. Quando, perplesso, gli chiede chi sia, riceve una risposta che lo lascia fulminato: “Io sono te, Elliott. Sono te fra trent’anni”.
La magia del vecchio stregone cambogiano ha evidentemente compiuto il miracolo: Elliott ha la possibilità di tornare indietro nel tempo e forse di cambiare il tragico corso degli eventi.
Ma ogni azione porta con sé una conseguenza: salvare Ilena significherebbe dover rinunciare all’altro suo grande amore, la figlia…
L'autore.
Guillaume Musso è nato nel 1974 ad Antibes. I suoi romanzi hanno venduto tre milioni di copie solo in Francia e sono tradotti in 27 lingue. In BUR sono stati pubblicati L’uomo che credeva di non avere più tempo, suo romanzo d’esordio, La donna che non poteva essere qui, Chi ama torna sempre indietro e Quando si ama non scende mai la notte.
IL MIO PENSIERO
Incredibile: questo è il primo aggettivo che mi è saltato in mente appena terminata la lettura di questo romanzo, costruito da Musso con un ritmo movimentato e una trama singolare, che ha da subito catturato la mia attenzione e tenuto alto il livello di interesse.
Avete mai visto Deja vu-Corsa contro il tempo, con Denzel Washington, in cui il protagonista fa di tutto per andare indietro nel tempo - questione anche di minuti, secondi! - per salvare la vita di molte persone, compresa della donna cui tiene?
Ebbene, siamo su quel genere lì.
La trama si articola su un livello a-temporale e paradossale, per cui chi si accosta al romanzo deve uscire dal piano di realtà, dagli schemi razionali e addentrarsi in una dimensione senza tempo e senza logica, fremendo e sperando, insieme ai personaggi, di poter arrivare in tempo per cambiare le cose e vi assicuro che, sino alla fine, non si sa mai!
La domanda da cui parte e a cui vorrebbe provare a rispondere Musso è: se potessimo tornare indietro nel tempo, agire sulle nostre scelte e azioni e modificarle per cambiare anche di conseguenza il presente (e il futuro), come ci comporteremmo?
Diciamoci la verità: è il sogno nascosto di ogni uomo vivere l'assurda esperienza di Marty McFly (ricordate Ritorno al futuro?), avere la possibilità di mischiare le carte del proprio destino, almeno per una volta!
Ma i problemi non mancherebbero di certo: le decisioni che, col senno dell'oggi, lasceremmo prendere al nostro Io di ieri, cozzerebbero con la realtà odierna, presente, e che verrebbe quindi alterata se modificassimo il passato (non so se sono riuscita a spiegarmi, certo è che leggendo il libro, o per chi l'ha letto, si capisce che intendo)?
Ma non solo: chi ci garantisce la certezza che queste modifiche poi si verifichino davvero nel futuro? E se il destino ci tirasse un brutto scherzo?
Insomma, non è mica una questione da poco!
E i due protagonisti - che poi è uno solo, soltanto che sono l'uno l'alter ego dell'altro, a distanza di 30 anni - avranno a che fare proprio con questi dilemmi.
Il romanzo inizia nel 2006, con il dottor Elliott Cooper che riceve in dono da un vecchio cambogiano 10 pillole, per poter viaggiare indietro nel tempo. Seppur scettico, l'uomo ingoia la prima pillola e si ritrova nel 1976; incontrerà se stesso giovane e da questo momento, tra scetticismo e sgomento, Musso ci farà saltellare tra questi due periodi temporali, mettendoci davanti una paradossale situazione: infatti i due Elliott si incontreranno, si conosceranno e cercheranno di contrattare per salvare la vita all'unico grande amore della loro esistenza, Ilena, facendo attenzione a non sconvolgere però alcuni aspetti importanti nella vita dell'Elliott vecchio (in primis la figlia Angie).
Attorno ai due uomini, ruotano non molti personaggi fondamentali, più altri di minore rilevanza narrativa; in particolare, c'è Ilena, la fidanzata di Elliott giovane; Matt, grande amico di Elliott, anch'egli coinvolto in questo incredibile andirivieni nel tempo; Angie, la figlia ventenne del vecchio Elliott.
In un crescendo di tensione e suspense narrativa, seguiremo i tentativi disperati dei due uomini di fare qualsiasi sacrificio pur di salvare la vita a Ilena, con tutti i dubbi e gli scrupoli di fare o meno le cose giuste; Musso lascia emergere tutta la rabbia del protagonista verso ciò che appare scritto e immodificabile; d'altra parte, ci sentiamo vicini ad Elliott nel provare con lui la "disperata speranza" di tentare il tutto e per tutto affinché un destino cieco non decida per noi e per chi amiamo.
In questo romanzo, molte cose fanno riflettere: l'importanza di dare il giusto peso e spazio all'amore e alle persone amate, la dedizione per il proprio lavoro, l'amicizia vera che resiste nel tempo e che scavalca limiti ed ostacoli per affermarsi, l'attaccamento alla vita, forte e disperato anche in chi sa di "essere arrivato a destinazione"...
Trovo che sia un bel libro, scritto benissimo, dal ritmo vivace, mai confusionario, che lascia spazio ai sentimenti del protagonista; commovente in molti momenti, è una storia che mi ha attirata perché, come ho avuto modo di anticipare, nonostante sia assurda - di quelle che possono capitare solo nei romanzi e nei film - ad essere reali sono però i sentimenti provati quando ripensiamo alla nostra vita, alle nostre scelte, a quanto spesso siamo frettolosi, superficiali nel non considerare le conseguenze delle nostre azioni su chi ci circonda e a quanta passione siamo disposti a metterci per evitare le sofferenze di chi amiamo.