Non è un romanzo scritto da un autore orientale ma c'è un cinese per lo mezzo, con tanto di cucina cinese ^_^
L'ULTIMO CHEF CINESE
di Nicole Mones
Ed. Neri Pozza Trad. V. Giacobbo 336 pp 17.50 euro 2009 |
Maggie è appena arrivata a Pechino, davanti alla casa del giovane chef che ha deciso di intervistare per la rivista americana di gastronomia con la quale collabora. La casa ha il tipico aspetto degli edifici cinesi in stile antico: una costruzione bassa, con un portone rosso di legno massiccio, che dà su un lago lungo e stretto, fiancheggiato da alberi.
Un paesaggio completamente diverso dal porto di Marina, in California, dove Maggie è andata a vivere su una barca, e dove è riuscita a ritrovare un suo equilibrio, dopo il tragico incidente che è costato la vita a Matt, suo marito.
Un equilibrio, tuttavia, decisamente turbato dalla telefonata di qualche giorno fa di Carey. Ex collaboratore di Matt nel suo studio legale a Pechino, Carey le ha comunicato, con un freddo tono giuridico, che nelle aule del tribunale della capitale cinese giace un’istanza legale in cui una donna sostiene che Matt è il padre della sua bambina.
Maggie ha impiegato del tempo per riaversi dalla sorpresa, poi ha deciso di prendere il primo volo per Pechino per appurare la verità.
Una volta in terra cinese, per non macerarsi in una snervante attesa del test di paternità, ha pensato che non c’era niente di meglio che offrire ai lettori di Table un servizio finalmente diverso dalle solite litanie sulla cucina popolare americana: il ritratto di Sam Liang, giovane chef emergente, per metà americano e per l’altra metà cinese, erede diretto della scuola tradizionalista di Liang Wei, autore del celebre trattato intitolato L’ultimo chef cinese.
Quando Maggie bussa al portone di casa Liang, dopo aver sentito dei passi risuonare sul ghiaino, si trova al cospetto di un giovane uomo affascinante, dagli zigomi pronunciati e dai capelli neri e lisci raccolti a coda di cavallo.
Ma quello che le toglie il fiato è il regno di quell’antica casa: una cucina organizzata in modo stupefacente. Ogni centimetro delle pareti è coperto di mensole, con sopra ciotole, contenitori, bottiglie e vasetti pieni di ogni tipo di salsa e spezie. Al centro, poi, troneggia un magnifico bancone a isola, con sopra tre lucide sezioni circolari di tronchi d’albero…
Un paesaggio completamente diverso dal porto di Marina, in California, dove Maggie è andata a vivere su una barca, e dove è riuscita a ritrovare un suo equilibrio, dopo il tragico incidente che è costato la vita a Matt, suo marito.
Un equilibrio, tuttavia, decisamente turbato dalla telefonata di qualche giorno fa di Carey. Ex collaboratore di Matt nel suo studio legale a Pechino, Carey le ha comunicato, con un freddo tono giuridico, che nelle aule del tribunale della capitale cinese giace un’istanza legale in cui una donna sostiene che Matt è il padre della sua bambina.
Maggie ha impiegato del tempo per riaversi dalla sorpresa, poi ha deciso di prendere il primo volo per Pechino per appurare la verità.
Una volta in terra cinese, per non macerarsi in una snervante attesa del test di paternità, ha pensato che non c’era niente di meglio che offrire ai lettori di Table un servizio finalmente diverso dalle solite litanie sulla cucina popolare americana: il ritratto di Sam Liang, giovane chef emergente, per metà americano e per l’altra metà cinese, erede diretto della scuola tradizionalista di Liang Wei, autore del celebre trattato intitolato L’ultimo chef cinese.
Quando Maggie bussa al portone di casa Liang, dopo aver sentito dei passi risuonare sul ghiaino, si trova al cospetto di un giovane uomo affascinante, dagli zigomi pronunciati e dai capelli neri e lisci raccolti a coda di cavallo.
. |
Ma quello che le toglie il fiato è il regno di quell’antica casa: una cucina organizzata in modo stupefacente. Ogni centimetro delle pareti è coperto di mensole, con sopra ciotole, contenitori, bottiglie e vasetti pieni di ogni tipo di salsa e spezie. Al centro, poi, troneggia un magnifico bancone a isola, con sopra tre lucide sezioni circolari di tronchi d’albero…
Romanzo che come nessun altro ci conduce nel cuore dell’alta cucina cinese, là dove il cibo diventa raffinato gioco intellettuale ed efficace modo di prendersi cura di sé e di stare insieme, L’ultimo chef cinese costituisce «uno stupefacente ritratto di un paese colto nel conflitto tra tradizione e vita moderna» (Entertainment Weekly).
Nicole Mones, autrice del New York Times Notable Book La donna di giada (Neri Pozza, 2000) collabora spesso con la rivista Gourmet. La donna di giada, tradotto in undici lingue, bestseller internazionale, ha vinto il Janet Heidinger Kafka Price come migliore opera di narrativa scritta da una donna americana, oltre al Northwest Booksellers Association Award. Nicole Mones vive a Portland, nell’Oregon, con la sua famiglia.