Ed eccoci a sbirciare qualche novità da poco entrata in libreria.
C'è qualcosa che vi piace?
Devo dirvi che il libro ispirato alle lettere della mamma di Emiliy Bronte mi attira tantissimo...
La madre di Jane Eyre.
Nove lettere ritrovate, i segreti d'amore
di Maria Branwell Bronte
di Maddalena De Leo
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Ed. Neapolis Alma 200 pp 10 euro Dicembre 2013 |
Sinossi
Com'è possibile che poco o nulla si conosca della madre delle tre sorelle scrittrici più famose al mondo?
Anne, Emily e Charlotte riuscirono a raggiungere risultati letterari notevolissimi, imprimendo i loro nomi nella storia della letteratura mondiale.
Eppure qualcosa manca a questa storia. Da dove arriva tanta ispirazione?
Per la prima volta in traduzione italiana, il testo completo delle lettere d'amore tra Maria Branwell e il reverendo Brontë.
Un tassello prezioso del grande mosaico Brontë che sembrava perduto e grazie a Maddalena De Leo ritorna e fa da ispirazione, da centro propulsore, dell'intero romanzo.
Lontano dai banali prequel o sequel che intasano gli scaffali delle librerie, questo romanzo è una traccia fedele della sensibilità brontiana. Le parole di un diario, le immagini di una scrittrice amata in tutto il mondo, la forza di una fede che supera ogni difficoltà, per una storia che, oggi come allora, emoziona i cuori romantici.
L'autrice, esperta di letteratura brontiana, lascia che Charlotte racconti la storia di Maria Branwell Brontë, la madre mai conosciuta.
A ispirarla un pacchetto di lettere originali, custodite con grande cura.
ULTIMO VIAGGIO DI ODOARDO BEVILACQUA
di Alberto Cristofori
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Ed. Bompiani 204 pp 17.50 euro Novembre 2013 |
Trama
19 marzo 1978: da tre giorni a Roma le Brigate Rosse hanno rapito Aldo Moro, da poche ore a Milano sono stati assassinati due giovani del centro sociale Leoncavallo.
Un liceale, Giovanni Sinigallia, partecipa alle manifestazioni con molte perplessità e matura il suo distacco dalla politica attiva.
Suo nonno Odoardo Bevilacqua, settantotto anni, compie un viaggio alla ricerca della donna amata in gioventù e segretamente rimpianta per tutta la vita.
Sono i due percorsi, della realtà e della memoria, intorno a cui si costruiscono i molti tasselli di questo romanzo.
E attraverso le riflessioni dei personaggi (sul trascorrere del tempo e sull'incombere della vecchiaia, sulla passione d'amore e sul tran tran coniugale, sulla funzione delle arti e sull'ambiguità dei miti, collettivi e familiari), l'autore accosta i grandi archetipi della cultura occidentale, dai miti classici al melodramma ottocentesco, dalla Divina Commedia a Shakespeare e alla lirica contemporanea, e ci propone un'intensa (e fors'anche provocatoria, oggi) apologia della letteratura e della sua capacità di dare senso alla nostra esistenza.
NARCISO NERO
di Rumer Godden
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Ed. Bompiani Trad. G. Pozzo 283 pp 18 euro Novembre 2013 |
Sinossi
"'Narciso nero' affronta nella loro complessità temi vastissimi e sa stringerli in una precisa e ostinata sequenza narrativa dove ogni episodio aggiunge con delicatezza alla storia qualcosa che ne precisa senza parere i significati, mettendo in luce le contraddizioni di questo ennesimo 'sacro esperimento'.
Questo processo - tentativi, parziali vittorie, crescenti sconfitte - muove lentamente verso un climax formidabile, la lotta tra suor Clodagh e il 'narciso nero' suor Ruth attorno alla campana, sull'orlo del precipizio, sotto l'imponente, muta, austera mole della grande montagna, la vera deità della storia, indifferente agli umani destini.
Tocco per tocco, episodio per episodio, personaggio per personaggio, con il commento di un coro inglese e di un coro tibetano che cantano canti diversi e tra loro dissonanti, la padronanza del percorso narrativo e teorico dimostrata dalla giovane Godden in 'Narciso nero' sono un miracolo che non si ripeterà, anche se 'Il fiume', nella sua adesione a psicologie stavolta adolescenti e nella sua preoccupazione di ridurre lo spazio del dramma (del melodramma) a vantaggio di una serenità acquiescente, accettante, è anch'esso un libro assai bello."
Il libro ha ispirato l'omonimo film di Michael Powell e Emeric Pressburger.
TROPPO, TROPPO TARDI
di Alessandro Locatelli
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Robin Edizioni 314 pp 15 euro Dicembre 2013 |
Trama
Palermo, 2006. L'anziano (dimenticato, fuori catalogo) scrittore Luigi Lago torna in città per rintracciare un superstite della famiglia La Martina, presso la quale, per una serie di circostanze casuali, era stato ospite trentasette anni prima, nella enorme, splendida, cupa Villa cinquecentesca abitata da loro.
Quell'avvenimento in fin dei conti banale aveva come innescato una serie incredibile di reazioni a catena: amori, omicidi, sensi di colpa, desideri di rivincite, tentativi di fuga riusciti o abortiti, desideri di riscatto.
Uno strano romanzo, una sorta di anti-Gattopardo popolare, dove convivono ricchi decaduti e prostitute malinconiche, Franco e Ciccio e i Rolling Stones, via Veneto a Roma e le osterie alla buona di Palermo, scrittori dimenticati e ciclisti sfiatati, finti buoni e cattivi grotteschi; e poi i cantanti Vasso Ovale e Carmelo Pagano, l'uomo sulla Luna, il film "La Piscina", scheletri di soldati della Seconda Guerra Mondiale, ragazzi che distribuiscono fiori ai passanti...