domenica 10 aprile 2016

Novità Metropoli d'Asia: E ADESSO? di A Yi


E adesso? è un romanzo elettrizzante e raffinato su un omicidio privo di movente che ricorda l’assurdo di Kafka, il nichilismo di Camus e la corruzione morale di Dostoevskij. 
È un’analisi scioccante della disperazione che intrappola gli abitanti poveri delle campagne e allo stesso tempo un’incursione condotta con grande abilità tecnica nel campo dell’horror e della suspense. 

E ADESSO?
di A Yi


Ed. Metropoli d'Asia
trad. S. Pozzi
Pagine 128
Euro 10,00
«Da ultimo, hanno introdotto un agente di custodia. L’uomo ha raccontato che, dietro le sbarre, i malviventi diventano agnellini e supplicano di vedere la moglie o i genitori, invece io mantenevo un atteggiamento distaccato, come se nulla fosse.
“Dopo quello che è successo, la sua unica richiesta è stata un menu del McDonald’s”.
“Kentucky Fried Chicken”, ho precisato».


Un giorno qualunque in una provincia della Cina. 
Mentre conduce la sua vita normale, un adolescente sta progettando il brutale assassinio della sua unica amica. La attira in una trappola, la strangola, infila il cadavere in una lavatrice e fugge dalla città, dando il via a una caccia all’uomo piena di imprevisti. 

Con uno straordinario controllo dello stile, A Yi svela l’antefatto psico-logico che ci consente di dare un senso alla drammatica violenza della storia e fornisce degli scorci agghiaccianti e rivelatori su un Paese che vive un radicale cambiamento dal punto di vista sociale, politico ed economico.


«Con questo romanzo A Yi dimostra di essere una delle voci più importanti emerse negli ultimi anni nella Repubblica Popolare Cinese». International Express

«Frasi guizzanti e lampi di pensiero originale filtrano nella sua prosa essenziale e descrittiva come raggi di sole in una stanza in penombra». Big Issue

L'autore.
Nato nel 1976 a Ruichang, nella provincia dello Jiangxi, A Yi (pseudonimo di Ai Guozhu) ha lavorato come poliziotto, giornalista sportivo e redattore prima di dedicarsi alla scrittura, a trentadue anni. Dopo un breve periodo nel consiglio di redazione di Chutzpah/Tian Nan, una nuova rivista letteraria che pubblica scritti di autori giovani e innovativi (tra cui lo stesso A Yi), ora lavora per la casa editrice Xiron come direttore della collana di narrativa “Iron Gourd”. La sua prima opera, la raccolta di racconti Grey Stories, esce nel 2008. Segue nel 2010 The Bird Saw Me, un’altra raccolta in cui l’autore sviluppa il suo stile insolito e la sua tutt’altro che romantica visione del mondo e che viene accolta con grande favore da pubblico e critica. Nel 2012 esce in Cina E adesso?, il suo primo romanzo, già pubblicato nel Regno Unito presso la casa editrice Oneworld, dove è in corso di traduzione anche il suo ultimo lavoro, Domattina svegliami alle nove (di cui Metropoli d’Asia ha acquisito i diritti).

sabato 9 aprile 2016

Anteprime Neri Pozza (14-21 aprile 2016)



Deliziamoci gli occhi (un po' meno deliziato potrebbe uscirne il portafogli) con queste prossime pubblicazioni Neri Pozza!

  1. Il matrimonio degli opposti è un romanzo struggente che intreccia ricostruzioni storiche, capolavori dell’arte e una magnifica storia d’amore.
  2. Romanzo-rivelazione della recente stagione letteraria francese, accolto da uno strepitoso successo di pubblico e di critica in Francia, Aspettando Bojangles ha segnato il sontuoso esordio di Olivier Bourdeaut, uno scrittore «dalla disperata levità di un Fitzgerald» (Les Inrockuptibles).
  3. L'ho sposato, lettore mio: 21 racconti di autrici affermate per celebrare Charlotte Bronte e il coraggio delle donne di lottare contro i pregiudizi maschilisti.
  4. Con una prosa meticolosa e ironica, e una galleria di colpi di scena da lasciare senza fiato, Belgravia è una storia che parla d’amore, di rabbia, di invidia, di tradimenti, candidandosi al romanzo di maggiore successo della nuova stagione.


IL MATRIMONIO DEGLI OPPOSTI
(The mariage of opposites)
di Alice Hoffman


432 pp
18 euro
USCITA:
14 APRILE 2016
Isola di St Thomas, 1807. 
Rachel Pomié ha tutto per essere felice: ha un padre che ogni sera, rientrato dalle sue navi che esportano zucchero, rum e melassa, le legge le fiabe di Perrault e un’amica del cuore, Jestine, figlia creola della cuoca di famiglia, che la segue ovunque in totale adorazione. Eppure Rachel sogna di sgusciare via da quell’esistenza e di fuggire a Parigi.
Dai racconti di suo padre sa che da quella grande città vengono i suoi antenati, dopo aver peregrinato in Spagna e Portogallo, alla ricerca di una terra dove professare l’ebraismo senza essere umiliati, offesi o, persino, uccisi. 
Il suo sogno, però, di aggirarsi per le strade della capitale francese, svanisce il giorno in cui finisce in sposa all’anziano commerciante Isaac Petit. 
La vita coniugale con monsieur Petit, un vedovo di trent’anni più vecchio di lei, si rivela piena di sacrifici, lutti e delusioni.
Una mattina, appena arrivato da Parigi, compare al suo cospetto il nipote di Petit, Frédéric Pizzarro, un bel giovane coi capelli scuri, elegante che diverrà, per Rachel, l’uomo della sua vita, e dal loro amore nascerà Camille, un ragazzino curioso e vivace che andrà a Parigi, diplomandosi alla scuola delle Belle Arti...


«Una storia incantevole che parla di sacrifici, tradimenti e tragedie familiari, in un mondo diviso dalla religione, dalle divisioni di classe e di razza, e riscattato dall’arte e dall’amore». Booklist
 

L'autrice.
Alice Hoffman è nata a New York nel 1952. È autrice di numerosi romanzi di successo, tra i quali The Museum of Extraordinary Things e The Dovekeepers, entrambi New York Times bestseller. Vive nei pressi di Boston.

Recensione film: SE DIO VUOLE (Edoardo Falcone)



Ultimamente ho guardato diversi film, tutti made in Italy.
Pensavo di parlarvi dei tre film tutti in un post, ma credo che per ora mi limiterò all'ultimo in ordine di visione, poi agli altri due visti meno di recente :)


2015

SE DIO VUOLE


REGIA: Edoardo Falcone
ATTORI: Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Laura Morante, Ilaria Spada,Edoardo Pesce, Enrico Oetiker, Carlo De Ruggieri.


Tommaso (M. Giallini) è un eccellente cardiochirurgo ma non ha proprio un carattere semplice: cinico, dalla battuta sarcastica, avaro di sorrisi e di parole gentili, tanto in famiglia quanto a lavoro; di lui è nota la professionalità ma anche l'atteggiamento sempre freddo e distaccato, critico verso tutti e tutto, sempre pronto a sferrare giudizi poco misericordiosi.
E' sposato con la bella ma ormai depressa Carla (L. Morante), ex-attivista convinta, che adesso, invece di combattere per gli ideali in cui credeva, si limita ad affogare delusioni e insoddisfazioni in bottiglie di alcolici bevute di nascosto; è padre di Bianca (I. Spada), una ragazza un po' sciocchina, con la testa fra le nuvole, priva di interessi e passioni, sposata con Gianni, agente immobiliare, che Tommaso disprezza perchè lo considera un pusillanime un po' stupido.
E poi c'è il figlio minore, Andrea (E. Oetiker), l'unico che potrebbe dargli soddisfazioni, visto che è da sempre un ragazzo brillante, iscritto a Medicina, pronto a seguire le orme del padre, con suo grande orgoglio. 

Se non fosse che Andrea negli ultimi tempi sembra cambiato: è spesso chiuso nella sua stanza e la sera esce sempre con lo stesso amico e senza mai dire a nessuno dove va. 

Non sarà gay?, pensa Tommaso, ma l'ipotesi non lo spaventa: il dottore è un tipo dalla mente aperta ed è pronto ad accettare questo figlio che ha semplicemente un modo diverso di amare.
Quando Andrea raduna la sua famiglia per rivelare la grande consapevolezza della propria vita, ecco che arriva la notizia sconvolgente: altro che gay! Andrea ha sì incontrato una persona che gli ha cambiato la vita, ma non è una donna nè un uomo... E' Gesù, e il ragazzo ha deciso di diventare sacerdote!

Per Tommaso, ateo convinto, un figlio prete è una vera e propria tragedia inaccettabile: perchè sprecare la propria vita, buttando all'aria una carriera brillante, per qualcosa che neanche esiste (cioè Dio)??

Mentre finge di dargli appoggio totale, decide in realtà di indagare meglio sul figlio, per capire da dove è nata questa idea di farsi prete.
E conosce così un sacerdote davvero particolare, don Pietro (V. Gassman).
Chi è costui, che con le sue prediche simpatiche ma profonde e il suo modo di fare alla mano e da romanaccio doc ha confuso la mente del suo giovane figliolo?

L'unico modo per dimostrare che è un imbroglione che plagia ragazzi è fare amicizia, conoscerlo da vicino e scoprirne i difetti...

Inizia quindi una sorta di amicizia tra i due, inizialmente costellata di bugie da parte di Tommaso, che daranno vita ad una serie di gag e situazioni spassose e simpatiche che fanno davvero sorridere tanto.

Giallini e Gassman sono una fantastica accoppiata: dall'aria tanto seriosa e impassibile il primo, goliardico e sempre col sorriso l'altro; ma nonostante si rida spesso durante il film, è bello il messaggio che ne viene fuori, che è profondo: un uomo come Tommaso, poco sensibile nei rapporti umani, e con i pazienti e in casa propria, ha bisogno di mettere il cuore in quello che fa, di ascoltare i bisogni delle persone che gli sono accanto, di apprezzarle, smettendo di guardarle dall'alto in basso. Non ci si aspetta da lui necessariamente una conversione di fede ma di certo, l'incontro con un uomo semplice e generoso come don Pietro sarà l'occasione giusta per aiutarlo a cambiare e diventare una persona migliore.

Un bel film, leggero senza essere banale, anzi!!

Pillole di notizie dal mondo dei libri



Se vi rendereste conto di avere troppi libri in casa e che tra un altro po' di tempo non avreste più spazio per conservare i vostri nuovi acquisti libreschi, cosa fareste?

Beh c'è qualcuno che ha deciso di regalarli, ma non a gente a lui nota - amici, parenti, colleghi... - bensì a dei perfetti sconosciuti.

.
Shaheryar Malik ha pensato di lasciare in giro per la Grande Mela pile e pile di libri.
Tutto è iniziato un anno fa, quando Malik ha cominciato a svuotare la sua libreria per far spazio a nuovi volumi: divise i suoi vecchi libri in gruppi di 40 e li lasciò in otto zone diverse di Manhattan (tra cui il celebre e romantico Ponte di Brooklyn), lì dove passano ogni giorno centinaia di persone. 
Su ogni libro Malik lasciò il suo indirizzo email e il messaggio: «Prendi un libro, un libro qualsiasi. Quando lo hai finito scrivi all’artista». 
E le mail non si sono fatte attendere! Infatti, ne ha ricevute più di 60 email da persone di 30 paesi diversi. 


I libri abbandonati da Malik a New York includono diversi generi letterari: romanzi, guide di giardinaggio e di
fotografia, un saggio sul Terzo Reich, e il libro in cima a ciascuna pila non era scelto a caso, ma con cura, ad esempio, un saggio divulgativo sulla fisica e uno di consigli su come prendere decisioni strategiche.


Negli ultimi anni questi esperimenti di bookcrossing (scambio gratuito di libri) tra lettori che non si conoscono stano aumentando a vista d'occhio; ancora a New York, nel 2012, un architetto ha pensato di rendere le cabine telefoniche ormai in disuso delle mini biblioteche a disposizione di tutti; in Germania sono stati costruiti scaffali appositi nelle strade e nelle piazze di diverse città, come Colonia e Berlino.











fonti: http://www.ilpost.it/      http://www.citylab.com/

venerdì 8 aprile 2016

Cito e canto: "Wayfarin' Stranger"



Una bella canzone, un bel testo, una musica altrettanto bella.
Non so come sarebbe cantata da Bonnie Rae Shelby, ma eccovi la versione di Johnny Cash.





 Vi trascrivo il testo così come compare nel romanzo, credo sia leggermente diverso da com'è cantato da Johnny.

"Wayfarin' Stranger"


I’m just a poor wayfarin’ stranger
Travelin’ through this world of woe
There’s no sickness, toil or danger
In that bright land to which I go.

I’m goin’ there to see my Father
And all my loved ones who have gone on.
Just a poor wayfarin’ stranger
Travelin’ through this world of woe.

I know dark clouds will gather ’round me
I know my way is hard and steep
But wide fields arise before me
Where God’s redeemed, their vigil’s keep.
I’m goin’ there to see my brother.
He said he’d meet me when I come
Just a poor wayfarin’ stranger
Travelin’ through this world of woe.


Traduzione: 
«Sono solo un povero viandante straniero / Viaggio per questo mondo di dolori / Non ci sono malattie, fatiche né pericoli / In quella terra luminosa in cui vado». 
«Sto andando lì per incontrare mio padre / E tutti i miei cari che mi hanno preceduto. / Sono solo un povero viandante straniero / Viaggio per questo mondo di dolori».
«So che nuvole oscure si raduneranno intorno a me / So che la mia strada è irta e scoscesa / Eppure i grandi campi si distendono davanti a me / Dove i redenti di Dio dormiranno per sempre. // Sto andando lì per incontrare mio fratello. / Ha detto che ci saremmo incontrati quando fossi arrivato / Sono solo un povero viandante straniero / Viaggio per questo mondo di dolori»

Recensione: INFINITO+1 di Amy Harmon



E fu così che Amy Harmon si riconfermò, per me,  - dopo "I cento colori del blu"-  una scrittrice piena di sensibilità, capace di costruire storie struggenti, con personaggi indimenticabili.


INFINITO+1
di Amy Harmon


Ed. Newton Compton
trad. S. Rega
382 pp
12 euro
Febbraio 2016
«Noi siamo Bonnie e Clyde! Ricercati e non desiderati. Ingabbiati e intrappolati. Siamo persi e siamo soli. Siamo un disastro inestricabile e infinito. Siamo uno sparo nel buio. Siamo due persone che non hanno un posto al mondo, e nessun altro al mondo, eppure all’improvviso a me sembra che questo basti!».

Bonnie Rae Shelby è una cantante country, 21enne, bella, ricca e famosa.
Ma è soprattutto terribilmente infelice e desidera morire.
Mentre è sul palco e si sta esibendo alla fine del proprio concerto, qualcosa in lei scatta, facendola scappare via, lontano da tutti: dai riflettori, dall'inflessibile nonna manager, dalle guardie del corpo sempre presenti, dal team che la segue passo passo nel tour.

E proprio quando è affacciata a un ponte, incerta se gettarsi e farla finalmente finita, lui arriva per soccorrerla.

«Ho sentito dire che tutti urlano quando cadono, anche se si lanciano».
«Scendi da lì», risuonò ancora quella voce senza corpo.

Sembra un po' Titanic: una fragile e disperata Rose sta per gettarsi nelle acque gelide dell'Atlantico, ma dietro di lei la voce scanzonata di Jack Dawson la ferma.

E il nostro Jack qui ha il volto di Finn Clyde, un giovanotto di 24 anni, riservato e scontroso, taciturno e facile all'imprecazione, che riesce a salvare la bionda e riccia sconosciuta da un probabile suicidio.

E così Bonnie decide di accomodarsi in macchina del ragazzo, che inizialmente pensa di doverla semplicemente accompagnare a casa o alla polizia..., ma non sa ancora che nel momento in cui Bonnie si metterà nella sua Chevy Blazer, al lato del passeggero, la sua vita cambierà per sempre.

I due iniziano un viaggio lungo, partendo da Boston, che li porterà attraverso vari stati fino a Las Vegas, dove poi, si presume, si separeranno e ognuno per la sua strada.

Ma non sarà così e quel viaggio diventerà il più strabiliante della loro vita.

Bonnie è in fuga dalla propria vita, che la sta risucchiando in un vortice di successi contrassegnati dalla solitudine e dall'infelicità.
Ha tutto quel che una ragazza della sua età potrebbe desiderare: bellezza, popolarità, tanto denaro..., ma si sente in trappola, imprigionata in una gabbia dorata dalla quale desidera uscire per essere libera e non dover rendere conto a nessuno delle proprie scelte.

La prima persona dalla quale desidera scappare è la nonna, Reana, cinica, fredda, calcolatrice, che da anni è la sua manager e che organizza e gestisce ogni aspetto dell'esistenza, della carriera e dei soldi della nipote.
La donna si è dimostrata negli anni, sì una brava manager, ma anche una nonna poco affettuosa e comprensiva: nel passato recente di Bonnie c'è un grande dolore, una grave perdita che la fa soffrire in modo indicibile: solo un anno fa è morta la sua sorella gemella, Minnie, a causa di una inguaribile leucemia.
Una gemella cui era legatissima e alla quale avrebbe voluto far sentire la propria vicinanza prima di perderla per sempre, se i tour e la terribile nonnina non l'avessero costretta a star lontana da casa, assecondando l'ossessione di far soldi.

Minnie non c'è più e questo devasta il cuore e la mente di Bonnie, che sente la sua mancanza, e vive ogni giorno con estrema fatica, come se fosse costretta a fare ciò che in realtà non vuole, a mostrare sorrisi e a cantare come se niente fosse, quando invece avrebbe solo voglia di piangere.

Finn è un signor nessuno. È un ragazzo molto intelligente, appassionato della matematica, un genio con i numeri, ed ha un passato turbolento alle spalle, nonostante non sia un cattivo ragazzo.
Una serie di circostanze drammatiche e dolorose gli hanno tolto una persona importante per la sua vita e lo hanno portato a vivere una delle esperienze più brutte che un uomo possa fare... Questo lo ha reso inevitabilmente cupo, sfiduciato e poco incline ai sentimentalismi.

Insomma, almeno in apparenza Finn - il cui vero nome è nientemeno che Infinity ma che preferisce farsi chiamare col cognome, Clyde - non è proprio lo sconosciuto più rassicurante che Bonnie potesse incontrare e al quale affidarsi per un passaggio in auto.

Ma Bonnie non vuole semplicemente un passaggio; non sa neanche lei ciò che vuole in realtà, ma una cosa diverrà chiara ad entrambi da subito: sono a pezzi, finora un senso profondo di insoddisfazione e infelicità li ha inseguiti e acchiappati nella sua morsa, ma non vedono l'ora di liberarsene.
E se Finn ha un passato con cui confrontarsi, Bonnie ha un futuro che ha paura di affrontare. 

Finn e Bonnie si incontrano in un momento della loro vita in cui nulla sembrava avere più senso, ma nonostante lo scoraggiamento e le tante incertezze, in entrambi c'è quella scintilla di vita e di voglia di essere liberi e felici che li porterà ad affidarsi l'uno all'altra, a darsi la mano e a rischiare tutto. 

Un po' come Jack e Rose (eh sì, ancora loro): "Salti tu, salto io, ricordi?"

Sono l'uno l'opposto dell'altra, caratterialmente: lui è razionale in modo ossessivo, ragiona in termini di numeri, curve e paradossi; per strappargli una risata che ci vuole...!; lei è istintiva, pazzerella, soggetta a cambi di umore repentini, capace di ridere o scoppiare a piangere nell'arco di due minuti, e chiaramente ha una voce divina.
Lui ama ascoltarla cantare e, durante il loro lungo viaggio in auto da uno stato all'altro, resterà sempre incantato dalla sua voce e dalle emozioni che gli dà; lei di matematica non ci capisce nulla ma adora sentirlo parlare del magico mondo dei numeri primi, anche perchè le concilia il sonno.

E mentre loro sono in viaggio, vivendo questa inaspettata ed incredibile avventura, in tanti parlano di loro in tv e sui giornali, li cercano forsennatamente, si chiedono che fine abbia fatto la popstar Bonnie Rea Shelby, e chi sia quel soggetto poco raccomandabile con cui è in compagnia.

Una settimana di tempo e Finn e Bonnie vivranno la loro avventura on the road, in perfetto stile Bonnie e Clyde, tra auto noleggiate e abbandonate, veloci pernottamenti in hotel e berretti in testa per nascondere i loro visi, come due ladri: sette giorni e la vita di due persone giovani e bisognose di affetto, speranza e fiducia nella vita, di tranquillità, verrà letteralmente stravolta.

Basteranno sette giorni anche a farle innamorare? E le innumerevoli difficoltà che incontreranno sul loro cammino riusciranno a separarli o li uniranno? 
Finn e Bonnie capiranno di essere due numeri primi inconciliabili o due metà che finalmente si sono incontrate per formare un intero?

E' un romanzo molto bello, che trae i suoi punti di forza su molti elementi: i riferimenti alla matematica, mondo vasto, complesso e affascinante, che più di una volta salverà la vita di Finn; la musica, lo strumento principale con cui Bonnie ama comunicare pensieri ed emozioni; il viaggio (in auto e non solo) dei due ragazzi, che ha sempre quel sapore magico e romantico; il passato difficile di entrambi i protagonisti, le cui singole vite, incrociandosi, riveleranno una serie di coincidenze che li accomunano; l'attenzione posta all'interiore di Finn e Bonnie, alle loro emozioni e alla loro evoluzione; e poi la storia della coppia americana criminale più famosa del Novecento, Bonnie e Clyde

Certo, il destino dei due rapinatori non fu sereno e lieto; forse anche quello che attende Finn e Bonnie si colorerà di tragico? Purtroppo, i presupposti perchè le cose non vadano proprio bene ci sono tutti...

Non vi resta che scoprire che destino attende questa strana coppia, immergendovi in una lettura romantica, profonda (mi piace il fatto che l'Autrice dia un certo spessore e complessità psicologica ai suoi personaggi, come era già accaduto in "I cento colori del blu"), con molti passaggi dolci e commoventi, altri buffi e scanzonati, come solo l'universo giovanile sa esserlo.

Bello davvero, lo consiglio, è una lettura coinvolgente, che fa sognare, sorridere ed emozionare!


giovedì 7 aprile 2016

Frammenti di... "Infinito+1"




Un commovente estratto preso da INFINITO+1.



"«Parlami dei numeri, Clyde», sussurrai mentre le lacrime mi scendevano lungo le guance e mi bagnavano i jeans. Volevo sentire il suono della sua voce. Volevo che lui svelasse il mistero. «Voglio sentirti parlare di numeri».
«Quale numero?»
«Il numero uno». Risposi subito, perché era così che lui mi faceva sentire. Un intero. 
«Uno è il numero dell’unità. Uno è il numero che gli antichi greci identificavano con Dio. È il numero dal quale scaturiscono tutti gli altri… quindi credo abbia senso». 
Finn continuò, con la testa tra le nuvole, ben oltre il limite fino al quale potevo seguirlo, ma la sua mano mi toccava ancora i capelli, e questo mi bastava. Era più che abbastanza. Mentre mi accarezzava e mi calmava, nelle orecchie sentivo un ruggito silenzioso, un ruggito così forte che mi chiedevo come facesse a non sentirlo anche Finn. Forse era la nostra canzone, la canzone che avevamo creato insieme. 
La ballata di  Bonnie e Clyde. Le parole della poesia di Bonnie risuonarono improvvise in quel ruggito.

La strada era poco illuminata.Non c’erano segnali a fare da guida.Ma presero la loro decisione.Se tutte le strade erano chiuse,Non si sarebbero arresi se non alla morte.

In quel momento capii con una chiarezza spaventosa cosa intendesse esattamente Bonnie Parker, la ragazza fuorilegge, innamorata e in fuga. Esiste un punto, un momento nel tempo, in cui tutte le strade, tranne una, sono chiuse. E c’è una sola direzione in cui è possibile procedere. Per me, per Bonnie Rae Shelby, quella strada era Finn Clyde, e non lo avrei mai abbandonato. Mai. Fino alla morte."

Amy Harmon, libri&cover



Oggi sono in modalità Amy Harmon :-D

Vi propongo e sottopongo le cover dei suoi tre romanzi pubblicati in Italia da Newton Compton.


I CENTO COLORI DEL BLU


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2016 by CreateSpace

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2013 by Createspace


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turca 2015
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2014 by Newton Compton

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tedesca 2015

SEI IL MIO SOLE ANCHE DI NOTTE

Leggendo "Infinito+1": la storia di Bonnie&Clyde



Sto leggendo con molto coinvolgimento il romance contemporaneo di Amy Harmon "Infinito+1".

I due protagonisti si chiamano Infinity "Finn" Clyde e Bonnie Rea Shelby; Finn - non amando il proprio nome - è stato spesso chiamato da tutti, Bonnie compresa, col cognome, Clyde.
E' semplice e automatico pensare alla famosa coppia di criminali Bonnie Parker (1910-1934) e Clyde Barrow (1909-1934), che hanno "scosso" l'america degli Anni '30.

La protagonista, Bonnie, a un certo punto della storia, comprerà un libro che narra proprio la storia di questa coppia e resterà attratta da questa foto che ritrae i due innamorati:

primi anni '30

Sul sito www.history.com ho trovato 10 curiosità su Bonnie e Clyde - la coppia di rapinatori più famosa d'America -  e ho pensato di condividerle con voi.

  1. Bonnie è morta indossando un anello nuziale, che però non le aveva dato Clyde. Quand'era molto giovane, Bonnie aveva sposato il compagno di liceo Roy Thornton. Il matrimonio si disintegrò in pochi mesi, e Bonnie non rivide mai più suo marito se non dopo essere stata incarcerata per rapina nel 1929. Bonnie non ha mai divorziato da Thornton neanche dopo aver incontrato Clyde, ed aveva anche un tatuaggio sulla parte interna della coscia destra con due cuori interconnessi in cui era scritto "Bonnie" e "Roy". 
  2. bonnie
    Il soprannome di Clyde non era "Champion" come spesso si crede ma "Chestnut", castagna
  3. Bonnie scriveva poesie. Questo particolare è ricordato anche nel romanzo, dove è citata la poesia Sal il suicida. Durante gli anni della scuola, Bonnie eccelleva in scrittura creativa; dopo essere stata imprigionata nel 1932, in seguito ad una rapina fallita in un negozio di ferramenta, ha scritto una raccolta di 10 odi dal titolo "Poetry from Life’s Other Side", che comprendeva appunto "Sal il suicida", una poesia su una ragazza di campagna innocente attirata da il suo ragazzo in una vita criminale. 
  4. La Marina rifiutò Clyde. Da ragazzo, Clyde tentò di arruolarsi nella Marina degli Stati Uniti, ma a causa delle conseguenze di una grave malattia presa durante l'infanzia, forse la malaria o la febbre gialla, fu  rifiutato. E' stato un duro colpo per Clyde, che aveva già tatuato "USN" sul braccio sinistro.
  5. Il primo arresto di Clyde è avvenuto perchè non restituì una macchina presa a noleggio. Il noto criminale è stato arrestato nel 1926 per furto di automobili, dopo non essere riuscito a restituire una macchina che aveva affittato a Dallas per visitare una fidanzata del liceo. In realtà, l'agenzia di noleggio auto lasciò cadere le accuse, ma l'incidente è rimasto a verbale. Solo tre settimane più tardi, è stato arrestato di nuovo con suo fratello maggiore Ivan "Buck" Barrow per il possesso di un camion carico di tacchini rubati.
  6. Le rapine in banca non erano le loro specialità. Bonnie e Clyde privilegiarono i furti di distributori di benzina e negozi di alimentari.Spesso, il loro bottino ammontava a soli $ 5 o $ 10.
  7. Clyde perse due dita in carcere. Mentre stava scontando una condanna di 14 anni in Texas per rapina e furto di automobili, nel gennaio 1932, Clyde decise che non poteva più sopportare il lavoro spietato e le condizioni brutali dell'Eastham Prison Farm. Nella speranza di ottenere un trasferimento in un carcere  meno duro, o almeno di essere esonerato dai lavori più faticosi, Clyde si fece tagliare l'alluce sinistro e parte di un secondo dito del piede con un'ascia da un altro detenuto. L'auto-mutilazione, che storpiò in modo permanente il suo modo di camminare e gli impedì di indossare le scarpe durante la guida, alla fine si rivelò inutile, in quanto fu rilasciato sei giorni dopo sulla parola.
  8.  
    clyde
  9. Un incidente d'auto danneggiò i piedi di Bonnie. Nella notte del 10 giugno 1933, Clyde, con Bonnie sul sedile del passeggero, stava viaggiando ad alta velocità lungo le strade rurali del Nord del Texas. L'auto finì in un fiume in secca e nell'impatto l'acido bollente versato della batteria dell'auto fracassata provocò una gravissima ustione alla gamba destra di Bonnie, consumando la sua carne fino all'osso in alcuni punti. Come conseguenza delle ustioni di terzo grado, Bonnie, come Clyde, zoppicò vistosamente per il resto della sua vita, ed ebbe molte difficoltà a camminare, tanto che a volte Clyde doveva portarla in braccio.
  10. I cacciatori di souvenir hanno cercato di tagliare delle parti del corpo di Bonnie e Clyde sulla scena della loro morte. Il 23 maggio 1934, una squadra di sei uomini guidati dall'ex capitano Texas Ranger Frank Hamer tese un'imboscata Bonnie e Clyde. Molti curiosi raggiunsero il luogo in cui i due furono uccisi, tentando di portar via macabri "ricordi" dai corpi dei fuorilegge ancora accasciati sul sedile anteriore. Secondo il libro di Jeff Guinn "Go Down Together", un uomo ha cercato di tagliare l'orecchio di Clyde con un coltello da tasca e un altro ha tentato di rompergli un dito prima che gli uomini di legge giungessero. Una persona è riuscita a ritagliare ciocche di capelli e pezzi di stoffa del vestito intriso di sangue di Bonnie.
  11. La crivellata di colpi  che portò alla morte i due è in mostra in un casinò. Dopo l'agguato di Bonnie e Clyde, uno sceriffo della Louisiana, membro della squadra dei sei uomini di Hamer, rivendicò l'auto, ancora ricoperta di sangue. Un giudice federale, però, stabilì che l'automobile rubata da Bonnie e Clyde doveva tornare al suo legittimo proprietario. Ancora punteggiata con fori di proiettile, la "macchina della morte" è attualmente un'attrazione nella hall del Casinò di Whiskey Pete a Primm.
  12. Bonnie e Clyde sono stati sepolti separatamente. Anche se legati nella vita, Bonnie e Clyde sono stati divisi nella morte. La madre di Bonnie, che aveva disapprovato la sua relazione con Clyde, ha sepolto la figlia in un cimitero di Dallas, mentre Clyde è stato sepolto accanto a suo fratello Marvin sotto una lapide con l'epitaffio: "Gone but not forgotten.”

“Per alcuni sarà dolore. Per la legge sollievo. 
Ma è morte per Bonnie e Clyde”

mercoledì 6 aprile 2016

La mia prossima lettura: CAMERE SEPARATE di Pier Vittorio Tondelli



La mia prossima lettura:

CAMERE SEPARATE
di Pier Vittorio Tondelli



Camere separate
Ed. Bompiani
224 pp
11 ero
2001
"'Camere separate' è uno straordinario e felice romanzo d'amore e di morte, di nostalgia e maturità, di impotenza e grandezza, nel quale riconosciamo la cisi del nostro tempo e le sue misteriosi ragioni." (Cesare De Michelis)

“Camere separate è forse un adagio condotto sull’interiorità e sul rinvenimento delle motivazioni profonde – per il protagonista – dell’amare e dello scrivere. Il primo romanzo che ho scritto dopo il compimento del trentesimo anno. Come scrive Ingeborg Bachmann: ‘Quando un uomo si avvicina al suo trentesimo anno di età, nessuno smette di dire che è giovane. Ma lui, per quanto non riesca a scoprire in se stesso nessun cambiamento, diventa insicuro; ha l’impressione che non gli si addica più definirsi giovane. (...) Sprofonda e sprofonda’.”

L'autore.
Pier Vittorio Tondelli nasce a Correggio nel 1955 e muore di Aids nel 1991. Dopo gli studi all’Università di Bologna diviene giornalista, saggista, autore teatrale, animatore culturale ma soprattutto scrittore, con l’opera prima Altri libertini (Feltrinelli, 1980, 2005). Ha fondato e diretto la rivista “Panta” e ha riacceso nel 1985 l’interesse per la narrativa giovanile con il progetto “Under 25”. Tra le sue opere ricordiamo: Pao Pao (Feltrinelli, 1982, 2013), Rimini (Bompiani, 1985), Biglietti agli amici (Baskerville, 1986; Bompiani, 2001), Camere separate (Bompiani, 1989), la raccolta di saggi e articoli Un weekend postmoderno. Cronache dagli anni ottanta (Bompiani, 1990), L’abbandono. Racconti degli anni ottanta (Bompiani, 1993), Dinner Party (Bompiani, 1994).
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