lunedì 23 maggio 2011

DIO NON CI ABBANDONERA' MAI!!

Posso già vedere, una luce, che risplende per me
E più del sole mi scalderà
Il buio finirà, e per sempre con te resterò
Non ho timore avanti andrò.

Io non ho paura
Perché so che sei con me
E perché tu sei con me
chi temerò, chi temerò.
Tu non mi lascerai mai, anche se la notte è buia
Tu non mi lascerai mai, quando il vento soffia forte
Tu non mi lascerai mai, non mi lascerai mai.

domenica 22 maggio 2011

SU DI ME - Lidia Genta

FU PER ME QUELLA MORTE
PER ME CHE RISORSE

CLAUDIO BAGLIONI: "Due universi"

Torta Crema di Caffè e nocciole

Preparazione:
Per preparare la crema alle nocciole sbattete i tuorli con lo zucchero, poi unite la farina, il latte caldo e 1 bicchierino di Rum. Fate cuocere la crema sempre mescolando e toglietela dal fuoco quando sarà addensata. Fatela raffreddare e unitevi 150 grammi di nocciole tostate, sbucciate e tritate finemente.
Per preparare la crema al caffè lavorate il burro finché sarà spumoso, poi aggiungete, sempre mescolando, lo zucchero, il caffè e un bicchierino di Rum. Infine unite anche il mascarpone.
Eliminate la crosticina esterna delle due pan di spagna e tagliatele orizzontalmente in due fette ciascuna. Bagnate la superficie di ogni fetta con liquore, poi spalmate su una fetta uno strato di crema alle nocciole, ricoprite con un’altra fetta di pan di spagna, spalmatevi sopra dell’altra crema alle nocciole e continuate ad alternare in questo modo gli strati di crema e le fette di pan di spagna terminando con il pan di spagna. Dopo aver completato la farcitura interna, spalmate sulla torta ottenuta la crema al caffè, con una spatola, su tutta la superficie in modo da realizzare una forma tondeggiante e decorate con le nocciole rimaste e lo zucchero a velo.

Ingredienti per preparare la pasta:
  • due pan di spagna di 350gr  ognuno
  • liquore a piacere
  • 150 gr di nocciole
  • 200 gr di zucchero a velo

Ingredienti per la crema alle nocciole

  • 150 gr di nocciole tostate, sbucciate e tritate finemente
  • 8 dl.  di latte
  • 180 gr di zucchero
  • 70 gr di farina
  • 1 bicchierino di Rum

Ingredienti per preparare la crema al caffè:

  • 250 gr di burro
  • 180 gr di zucchero
  • 250 gr di mascarpone
  • 1 bicchierino di Rum
  • una tazza di caffè ristretto


sabato 21 maggio 2011

LUMACONI ALLA PARMIGIANA

Ingredienti:

  • foglie di basilico (una ventina)
  • due melanzane medie
  • 400 g di mozzarella
  • olio di oliva
  • 120 g di parmigiano
  • sale
  • pasta (lumaconi)
Per il sugo:
  • 2 spicchi di aglio
  • olio , sale
  • 50 g di olive nere
  • salsa di pomodoro
Procedimento:
Cominciate l'esecuzione dei lumaconi alla parmigiana con la realizzazione del sugo. Tritate l'aglio e tagliate le olive a rondelle . Fate soffriggere aglio e olive in una casseruola dove avrete fatto scaldare i quattro cucchiai di olio d'oliva . Dopodiché aggiungete la polpa di pomodori.
Lasciate cuocere il sugo, mescolandolo di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Intanto preparate le melanzane, tagliatele a rondelle spesse circa due cm e poi tagliatele a cubetti: friggetele in una padella.
Una volta che i cubetti si saranno dorati scolateli dall'olio e metteteli ad asciugare su un piatto ricoperto di carta assorbente. Intanto tagliate a cubetti anche la mozzarella e mettete a cuocere i lumaconi in acqua bollente precedentemente salata. 
Scolate la pasta molto al dente, mettetela in una ciotola e conditela con metà del sugo. Cospargete il fondo della teglia con dell'olio e disponete uno strato di lumaconi, continuate cospargendo con metà delle melanzane.
Continuate con i cubetti di mozzarella e con le foglie di basilico spezzate a metà con le dita terminate con una spolverata di parmigiano grattugiato.
Proseguite con un altro strato di lumaconi a cui aggiungerete tutti gli altri ingredienti e terminate con il sugo. Infornate per 35-40 minuti a 160 gradi. Sfornate i lumaconi alla parmigiana e servite immediatamente.

venerdì 20 maggio 2011

Lentamente muore...



Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, 

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, 


chi non cambia la marcia, 

chi non rischia e non cambia il colore dei vestiti, 

chi non parla a chi non conosce. 

Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru 

Muore lentamente chi evita una passione, 

chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle “i” 

piuttosto che un insieme di emozioni, 

proprio quelle che fanno brillare gli occhi, 

quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, 

quelle che fanno battere il cuore 

davanti all’errore ed ai sentimenti 


Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, 

chi è infelice sul lavoro, 

chi non rischia la certezza per l’incerto pur di inseguire un sogno 

chi non si permette, almeno per una volta nella vita, 

di fuggire i consigli sensati 


Lentamente muore chi non viaggia, 

chi non legge, 

chi non ascolta musica, 

chi non trova grazia in se stesso 


Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, 

chi non si lascia aiutare 

Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi 

della propria sfortuna o della pioggia incessante 

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, 

chi non fa domande sugli argomenti che non conosce 


Evitiamo la morte a piccole dosi 

ricordando sempre che l’essere vivo 

richiede uno sforzo di gran lunga maggiore 

del semplice fatto di respirare. 

Soltanto l’ardente pazienza 

porterà al raggiungimento 

di una splendida felicità.


Pablo Neruda


Questa volta lasciami   essere felice,  
non è successo nulla 
a nessuno  non sono in nessun luogo,  
semplicemente  sono felice
 nei quattro angoli  del cuore, 

Hallelujah

giovedì 19 maggio 2011

Pedro Salinas

E sto abbracciato a te 
senza chiederti nulla, per timore 
che non sia vero 
che tu vivi e mi ami. 
E sto abbracciato a te 
senza guardare e senza toccarti. 
Non debba mai scoprire 
con domande, con carezze, 
quella solitudine immensa 
d'amarti solo io.

Mini-recensione di un classico: IVANHOE di Walter Scott




Tra i generi letterari che preferisco ci sono sicuramente i romanzi classici, tra cui quelli a sfondo storico.

Uno di questi è ....

IVANOHE
di Walter Scott

Ed. Mondadri
Oscar Grandi classici
Trad. di M. Papi - C. Ghibellini
608 pp
15 euro
2004

Sinossi

Autentico bestseller 'ante litteram', destinato a incidere in modo profondo sui gusti e sull'immaginario dell'intero Ottocento, Ivanhoe (1820) realizza una mirabile fusione tra il realismo del romanzo storico e la fantasia del racconto di avventure. 
Con i suoi conflitti tra sassoni e normanni, con le sue foreste popolate da nobili fuorilegge e signori arroganti, l'opera di Walter Scott costituisce tuttora una delle rappresentazioni letterarie più vive e stimolanti del Medioevo.

IL MIO PENSIER(in)O

Ci troviamo nel 1194 e siamo in Gran Bretagna dove vivevano due popoli ostili fra loro: i Sassoni e i Normanni, che avevano da poco conquistato l’Inghilterra.
Wilfred d'Ivanhoe, figlio di Cedric il sassone, ama lady Rowena, pupilla del padre. Ma Cedric è deciso a dare la mano di Rowena al discendente dei regnanti sassoni Athelstane, per garantire la regalità della futura stirpe sassone; e perciò disconosce Ivanhoe, fedele amico del re Riccardo Cuor di Leone.
Il giovane parte quindi crociato col re, al quale si sostituisce il fratello, Giovanni. Ritornato in Inghilterra Ivanhoe batte tutti i campioni normanni del principe usurpatore al torneo.
Ma questi ultimi lo fanno prigioniero, in un'imboscata, con Cedric, Rowena, Athelstane e l'ebrea Rebecca con suo padre, Isaac di York, che si erano uniti alla comitiva.
La liberazione del protagonista e degli altri avviene grazie ad un misterioso Cavaliere Nero, che si rivela essere re Riccardo, e Robin Hood e la sua banda di fuorilegge. Infine, lady Rowena e Ivanhoe, riappacificato col padre grazie al re, si sposano; mentre Rebecca e Isaac lasciano l'Inghilterra.

Nel romanzo emerge forte la visione romantica dell’autore, che celebra un passato cavalleresco, in cui perfino i crudeli Normanni si comportano con valore.

Ivanohe è costruito volutamente da Scott come un eroe discreto, spesso assente dall’azione (come quando viene affidato, moribondo, alle cure “magiche” di Rebecca), bisognoso del soccorso altrui e dell’aiuto divino.

A me personalmente è piaciuto; c'è da dire che, di fondo, mi piace proprio il romanzo storico; non nascondo che le parti descrittive, un po' lunghette, a volte me lo hanno reso un po' pesante, ma l'intreccio narrativo e la grande varietà di personaggi ed eroi (il mitico Robin Hood, ad es..!) hanno comunque destato e mantenuto tutto il mio interesse!!!!

D

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