giovedì 18 aprile 2024

IL MANOSCRITTO di Franck Thilliez [ RECENSIONE ]

 

Un romanzo nel romanzo, una storia cruda e crudele dove emergono il marcio e il male che possono abitare nella mente dell'uomo; un thriller che tiene il lettore avvinto dalla prima all'ultima pagina, conducendolo verso un finale enigmatico e spiazzante.



IL MANOSCRITTO 
di Franck Thilliez



Fazi Ed.
trad. F. Angelini
500 pp
La giovane Sarah viene rapita in una sera d'inverno mentre sta facendo una passeggiata; inghiottita dal buio, sparisce senza che di lei si sappia nulla... fino a quando un serial killer - che sta scontando in prigione la propria pena - non confessa di averla uccisa lui, con le proprie mani.
Il corpo, però, non è mai stato ritrovato e l'assassino non ha mai rivelato il luogo della sepoltura.

Quattro anni dopo, i suoi genitori - Léane e Jullian Morgan - non si sono ancora rassegnati del tutto; e se la donna, bene o male, cerca di andare avanti nonostante il dolore, suo marito non si è mai dato pace e ha continuato a cercare la verità, convinto che Sarah sia ancora viva, in realtà, e che prima o poi qualcosa di nuovo emergerà.

Léane è una scrittrice famosa e apprezzata da pubblico e critica; è autrice di numerosi thriller ma firma i suoi libri con uno pseudonimo per preservare la propria vita privata, decisamente sconvolta dopo il presunto omicidio della povera Sarah.
Dopo la tragedia, Léane e Jullian si sono allontanati, a motivo dell'ossessione di lui nel continuare a cercare la figlia; del loro matrimonio non resta che la solitaria villa sul mare nel Nord della Francia, ormai abbandonata.

L'esistenza di Léane viene ulteriormente turbata quando il marito viene brutalmente aggredito subendo una parziale perdita di memoria; proprio lui, così tormentato dal pensiero di Sarah, alla frenetica e disperata ricerca di qualsiasi dettaglio possa aiutarlo a ritrovarla, adesso si ritrova smarrito, privato di ricordi belli e brutti e lei, Léane, non sa come gestire questo nuovo dramma capitato alla sua già smembrata famiglia.

Confusa e frustrata, torna nella casa al mare, carica di ricordi dolorosi che sa di dover, prima o poi, riportare alla memoria del marito; ma intanto, dalle indagini condotte dalla polizia di Grenoble, emergono dei particolari inquietanti che lasciano intuire che Jullian avesse scoperto qualcosa di importante sulla scomparsa della figlia...

Cosa? E in che modo queste scoperte hanno a che vedere con l'aggressione da lui subita?
A questi interrogativi senza risposta, si aggiunge un'ulteriore terribile scoperta: nella villa sulla costa suo marito aveva sequestrato un uomo, che Léane, con grande sgomento, scopre essere tenuto prigioniero e con molti lividi, segno che è stato picchiato e addirittura torturato.

È stato il mite e razionale Jullian a fare questo? Chi è quell'uomo tenuto nascosto in cantina nella villa abbandonata e perché il marito lo aveva sequestrato? Forse ha a che fare con Sarah?

Intanto, nei dintorni di Grenoble, viene ritrovato un cadavere senza volto nel bagagliaio di una macchina rubata; sarà solo il primo di altri macabri ritrovamenti che terranno tristemente impegnato il  poliziotto Vic Altra, uomo particolare, dotato di una memoria prodigiosa (è ipermnesico) e di ammirevoli capacità deduttive, qualità che - unite a una grande tenacia e professionalità - gli permetteranno di incastrare importanti tasselli dell'intricato puzzle, arrivando a capire che colui che attualmente è dietro le sbarre è, sì, coinvolto negli atroci delitti... ma il dubbio è: e se non fosse l'unico responsabile?

E se vi fosse un altro serial killer libero che continua a prendersi gioco della polizia e a far sparire povere ragazze innocenti?

Tanto Vic quanto Léane conducono le loro indagini per mettere in fila tutti i pezzi; entrambi sono costretti a confrontarsi col buio più nero e spaventoso che può arrivare ad avvolgere la mente umana quando si lascia dominare a travolgere dalle perversioni più disgustose e pericolose.

La voragine su cui si affacciano è fatta di deviazioni sessuali, di comportamenti sociopatici, di alienazione, sadismo, crudeltà, di una capacità di macchinare il male che, se da una parte turba, dall'altra lascia a bocca aperta, tanto è così sapientemente architettata.

La catena di eventi e personaggi coinvolti per arrivare a sperare di chiudere il cerchio è fitta e complessa e sarà necessario seguire tanto Léane nei propri spostamenti (che la portano ad assumere condotte discutibili che mai avrebbe pensato di essere capace di adottare) quanto Vic nei suoi ragionamenti e nella sua ricerca forsennata dei feroci assassini che gli stanno girando attorno, sfidandolo a trovarli.

Come spesso accade quando si è in presenza di assassini seriali, anche Vic dovrà cercare di conoscere e comprendere le origini del male, dove tutto è cominciato, e individuare la vera mente che sta alla base di questo maledetto gioco infernale che sta mietendo troppe vittime.

Jullian e Vic: ambedue ossessionati (per ragioni diverse) dalla ricerca del killer e ambedue con una peculiarità legata alla memoria.
Il primo ha (temporaneamente?) cancellato troppi ricordi importanti, l'altro, invece, ricorda tutto di tutti, anche se vorrebbe poter dimenticare tante cose che lo fanno star male.

Un romanzo che mi ha sorpresa: l'ho trovato davvero appassionante, scritto benissimo, attraversato da una bella tensione emotiva, suspense e un ritmo serrato che hanno reso la lettura oltremodo interessante: come i personaggi principali, mi son ritrovata immersa in un vortice ricco di elementi via via sempre nuovi che di proposito possono confondere e che mettono alla prova l'attenzione, la memoria e l'intuito del lettore stesso, al quale è richiesto, seppur per gioco, di non essere superficiale ma di stare attento ai particolari, perché è lì che potrebbero trovarsi le risposte alle tante domande che inevitabilmente sorgono leggendo.

Lo stesso finale è sospeso, aperto, misterioso, soggetto a più letture e interpretazioni.

"Un romanzo è un gioco di illusioni, tutto è vero quanto è falso, e la storia inizia a esistere solo nel momento in cui voi la leggete".

Giunta alla fine, vi dico solo un'ultima cosa: come potete leggere, il titolo del libro è IL MANOSCRITTO (titolo originale: Le manuscrit inachevé, "il manoscritto incompiuto"), il che potrebbe sembrare slegato dalla trama, se non fosse che nel prologo apprendiamo che ciò che ci apprestiamo a leggere (Léane, Vic, gli omicidi...) è parte di un romanzo mai portato a termine dal suo autore, un certo Caleb Traskman, e dopo la sua morte il figlio (il quale nota, nel testo, diversi "particolari" criptici, come se nascondessero dei significati nascosti e chi legge venisse sfidato a svelarli) ha il compito di scriverne il finale.

Insomma, leggetelo.
Se amate i thriller densi e intensi, complicati, se siete pronti ad affrontare pagine truculente ed esplicite e scendere negli abissi più neri della psiche umana, questo romanzo è per voi.


8 commenti:

  1. Ciao Angela, non conoscevo questo romanzo, ma sembra davvero avvincente! :-)

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  2. Ciao Angela, voglio leggerlo da secoli e sono a digiuno di thriller da un po'. Grazie per avermelo ricordato!

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    1. Anche io ce l' avevo da tempo in lista!!
      Merita (⁠.⁠ ⁠❛⁠ ⁠ᴗ⁠ ⁠❛⁠.⁠)

      Ciao Michele!

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  3. Ciao Angela, ricordo perfettamente questo thriller a mio avviso davvero inquietante con tanti colpi di scena e una marea di dubbi. Ti consiglio di leggere anche i due romanzi che compongono la trilogia, Il Sogno e C'era due volte, per vedere cosa l'autore riserva a noi lettori. Un abbraccio :)

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    1. È un "signor thriller" e ho molta voglia di leggere i successivi!
      Ciao Aquila 😉

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  4. Ciao Angela, questo libro fa proprio al caso mio... Mi piacciono le scene crude 😁
    Un abbraccio e buon 25 aprile 😘

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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