giovedì 31 gennaio 2013

Recensione: IL BACIO DELLA MORTE di Marta Palazzesi



Buondì!!
Eccomi con la recensione del tanto atteso

IL BACIO DELLA MORTE
di Marta Palazzesi

Ed. Giunti Y
Trama
Quando hai diciotto anni, vivi nelle remote foreste della Romania e il tuo unico obiettivo è dare la caccia alle spietate creature che popolano il Mondo Sotterraneo, non puoi permetterti distrazioni.
E questo Thea lo sa molto bene.
Abile mezzo demone dotato del potere dei sogni, è una ragazza ribelle e irriverente.
Ma quando riceve il pugnale con cui cacciare gli Azura, è più che determinata a impegnarsi fino in fondo negli allenamenti che la renderanno ufficialmente una Cacciatrice, mettendo da parte tutto il resto.
Però non sempre le cose vanno come previsto e Thea si ritrova costretta non solo a combattere contro un nemico infido e crudele, ma anche a resistere al costante impulso di azzuffarsi col padre, dal quale ha ereditato i poteri da Incubo.
Ma soprattutto deve cercare di contenere l’attrazione per il nuovo compagno di caccia, un affascinante mezzo Succubo dal passato oscuro.
Inaspettate rivelazioni e inquietanti avvenimenti sconvolgeranno pericolosamente la vita di Thea, divisa tra il desiderio di seguire chi ama e compiere il proprio dovere.

recensione


"Il bacio della morte", edito dalla Giunti Y e appartenente al genere Young Adult/paranormal, è il primo libro di una trilogia denominata "Casa dei Demoni", scritto dalla giovane Marta Palazzesi.

Lo avevo atteso molto e, quando l'ho avuto tra le mani, l'ho letto davvero con molto interesse.

A guidarci lungo il nostro viaggio nella conoscenza di demoni, mezzo-demoni e creature spietate chiamate Azura, ci pensa la 18enne protagonista, Thea Anderson, che vive in una "comunità" popolata appunto da demoni ed ibridi (cioè coloro che sono nati da un'unione tra un demone e un umano), dove tutto è scandito da regole precise e dove i ragazzi ritenuti idonei studiano e si allenano per diventare cacciatori di Azura, i quali sono sempre in giro (e talvolta si aprono un varco oltre i cancelli che proteggono la comunità di Thea, entrandovi e aggredendo brutalmente), pronti ad uccidere o a "sedurre" qualche demone forte perché li segua nel Mondo Sotterraneo e sia uno di loro.
Thea è una mezzo demone; suo padre è un demone potente ed in vista, col potere di creare i sogni, dono che anche la figlia ha; sua madre è un'umana particolare, con la capacità di "guardare oltre", nel futuro, scorgendo ciò che gli altri non vedono; purtroppo è da 10 anni in uno stato depressivo a causa di una sciagura, nella quale la sua amica Sabina (moglie del capo dei demoni, Grigor) è rimasta vittima.
Thea non ha un buon rapporto col padre, ma questo è dovuto al fatto che entrambi hanno un bel caratterino e si somigliano più di quanto non vogliano ammettere, cosa della quale il lettore si renderà conto leggendo, e che strapperà più di un sorriso.
La nostra giovane "quasi-cacciatrice" è alle prese con i duri allenamenti per diventarlo a tutti gli effetti e non vede l'ora di darsi da fare per pugnalare i feroci nemici; accanto a lei, come compagno di caccia, il bello ma misterioso Damian.
Thea ne è affascinata ma sente anche un certo timore in sua presenza;  questo ragazzo, quasi suo coetaneo, da subito appare come un tipo schivo, solitario, di poche parole..., e quelle poche che dice sono pure enigmatiche.
Ben presto Thea scoprirà che il suo nuovo compagno è un Succubo, un demone tra i più forti e con svariate capacità sovrannaturali, alcune delle quali non proprio innocue.
Ma a stupirla non poco sarà la sua storia personale passata; quando Thea verrà a sapere, praticamente da subito, chi è Damian ne resterà stupita e anche un po' scettica: sarà il caso di fidarsi di lui?

Ruotano, attorno a Thea, altri personaggi non meno importanti nell'economia della narrazione: c'è la migliore amica Serena, figlia del capo Grigor, dolce, bella, intelligente e fine, che ha una cotta per l'amico di sempre, Came; c'è il simpatico e gioviale Shane, Caterina l'arpia, i due principi russi - cugini di Serena -, il bell'Alex e l'antipatica sorellina di lui, Ania...

La vita di Thea - già di per sé abbastanza movimentata, un po' per la costante minaccia degli Azura, un po' per i numerosi richiami cui è soggetta a causa delle sue "marachelle" - verrà sconvolta proprio dalla presenza di Damian - per il quale sente una forte attrazione (fisica ma non solo), che lui cercherà di respingere per il bene della stessa Thea - e a causa di un evento inaspettato che metterà in pericolo la vita di più persone.

Thea
Essendo il primo libro di una saga, il lettore arriverà alla fine con il desiderio di leggere il seguito, visto che le avventure della nostra bella e ribelle cacciatrice sono appena iniziate!

Leggere "Il bacio della morte" è stato molto piacevole; lo stile è scorrevole, con un linguaggio fresco e giovanile, in cui il lettore si ritrova molto facilmente; le vicende che coinvolgono Thea e i suoi amici sono davvero simpatiche e vivaci, grazie al punto di vista della protagonista, cui l'Autrice dà un tono ironico, critico (in modo spiritoso), regalandoci molti momenti divertenti, che fanno sorridere e che sicuramente rendono la narrazione briosa e vicina a noi.


L'autrice è stata brava nel creare una trama appassionante, non solo o non tanto per le vicende in sè, quanto per i personaggi, costruiti in modo da risultare interessanti e dandoci modo di conoscerli ed immaginarli, tanto nell'aspetto esteriore, quanto nel carattere.

Thea secondo me è un personaggio che difficilmente può creare antipatia, anzi io personalmente l'ho adorata...: testarda, impetuosa, "dalla mano facile" (meglio andarci d'accordo...), ma anche intelligente, acuta, desiderosa di prendersi cura di chi ama, nonché bisognosa di dare e ricevere amore...., anche se l'orgoglio non sempre le permette di ammetterlo con facilità!

Damian
Damian... Oh beh, sono grandicella per sciogliermi davanti a un personaggio letterario maschile (vero?)...., ma quanto mi piace questo tipo....!
Lasciando da parte l'aspetto legato ai suoi poteri e guardando solo quello "umano", mi piace perché non è spavaldo, non ostenta la propria avvenenza (come qualcun altro nel romanzo...), non fa per forza il piacione, è misterioso e lascia rosicare un pochetto la nostra donzella (e diciamocelo, ci piacciono di più i ragazzi che ci lasciano un po' "in attesa" rispetto ai cascamorti), il che non è un male, anzi accresce l'interesse.

Ma lascio a voi il gusto di apprezzarlo, insieme a tutti gli altri personaggi.

Giudizio positivo, aspetto con ansia ed entusiasmo il seguito.....!

mercoledì 30 gennaio 2013

Bozza della cover di GODDESS di Josephine Angelini!!



La giunti Y non smette di stupirci stamane!

Dopo esserci segnate la data dell'uscita di "Il Figlio" di Lois Lowry, eccoci a sbirciare la cover - anche se non è quella definitiva - di...


GODDESS
di Josephine Angelini

copgoddessprov
uscita: 5 GIUGNO 2013


Trama tradotta da me ^_^

Dopo aver scatenato la liberazione degli dèi dalla loro prigionia sull'Olimpo, Helen deve trovare il modo per rinchiuderli prima che inizi una guerra devastante.
Ma gli dèi sono arrabbiati e assetati di vendetta, hanno già fatto molte vittime e a peggiorare le cose c'è l'oracolo che rivela come in mezzo a loro ci sia in agguato un diabolico Tiranno.
Mentre Hele deve fare ancora chiarezza sui proprio sentimenti circa Orion e Luca, la vita di quest'ultimo è in pericolo e la ragazza dovrà prendere una decisione terribile, perché la guerra si sta avvicinando.

Goddess è la straordinaria conclusione (dopo Starcrossed e Dreamless) di Josephine Angelini, dove una dea dovrà elevarsi al di sopra di tutto per cambiare un destino già scritto, in una vera e propria battaglia che non lascerà domande senza risposte ma neanche cuori intatti...


Questa è la cover originale; quale tra le due preferite?
Io proprio non saprei, sono incantevoli *_*



LEGGI IL PRIMO CAPITOLO!!!





Parole d'Autore prima che..... ^_^



ex-epigrafe

Ecco cosa riporta l'Autrice di "La bambina dai capelli di luce e vento", prima dell'inizio della storia....

Se volete che vostro figlio sia intelligente, raccontategli una fiaba;
se volete che sia molto intelligente, raccontategliene di più...
Albert Einstein

ANCHE IL LIBRO CHE AVETE IN LETTURA HA UNA CITAZIONE RIPORTATA DALL'AUTORE PRIMA DELL'INIZIO DELLA NARRAZIONE?



Il significato della parola EPIGRAFE al quale mi riferisco è questo: Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm., citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire. (Treccani)

Una citazione una canzone: When I look into your eyes



words&song


"E fu lì che accadde qualcosa di inaspettato.
Damian mi guardò. Intendo, mi guardò davvero,
come se mi notasse per la prima volta,
esattamente quello che era successo a me
quandomi ero ritrovata tra le sue braccia 
pochi istanti prima.
Come se all'improvviso
avesse una consapevolezza di me tutta nuova".

tratto da IL BACIO DELLA MORTE di M. Palazzesi

When I Look Into Your Eyes
- Firehouse - 

Recensione: "DUE DI DUE" di Andrea De Carlo



Mi accingo a dire la mia opinione su...

DUE DI DUE
di Andrea De Carlo



Ed. Bompiani
Tascabili Narrativa
400 pp
10.50 euro
2005
"Due di due" è un romanzo apparso per la prima volta nell'89.
Narra l'amicizia fra Mario, l'io narrante, e Guido, un suo compagno di scuola. Sono così diversi da essere speculari, Mario e Guido: il primo è un adolescente come tanti, impaurito e attratto dalla vita, indeciso nelle scelte e appena abbozzato nella personalità, succube dell'autorevolezza e del carisma altrui; il secondo ne ha da vendere di autorevolezza e carisma, ha entusiasmo per la vita, ed è diverso, diverso da tutti gli altri, abbastanza per attrarli, troppo per non spaventarli, per non restare, alla fin fine, sempre isolato.
Nonostante le differenze, l'amicizia di Mario e Guido prosegue lungo gli anni Settanta e Ottanta: a scuola e fuori scuola, fino all'età adulta.







Premetto che non avevo mai letto nulla di questo autore e che mi ha fatto piacere conoscerlo.
"Due di due" è un libro in cui ci sono davvero molti spunti di riflessione su tematiche diverse, di natura sociale di sicuro (è ambientato negli anni della contestazione giovanile in Italia e non solo) ma anche personale, primo fra tutti il tema dell'amicizia, il suo valore per la nostra vita.

Mario e Guido sono i protagonisti di questa storia di amicizia; il lettore segue il punto di vista del primo ma questo non gli impedisce di farsi un'idea completa anche di Guido e degli altri personaggi; una caratteristica che ho apprezzato dell'Autore è la capacità di rendere viva ogni pagina, ogni parola e situazione, dandoci modo di guardate tutto e tutti da più punti di vista.
Ma procediamo con ordine.

Mario e Guido sono due adolescenti, vanno al liceo, vivono nella caotica e fredda Milano e fanno amicizia quasi subito, sin dal loro primo incontro; un legame che si intensificherà man mano e che li accompagnerà per tanti anni.
I due non potrebbero essere più diversi tra loro: Mario è un tipo timido, insicuro, sempre alla ricerca di conferme, con scarsa propensione all'azione e a prendere decisioni; al contrario, Guido ci appare sempre spavaldo, sin da ragazzo, con le idee (di stampo anarchico) chiare sulla società attorno a lui e su quanto la disprezzi e la voglia fuggire; un po' meno sicuro del proprio futuro e di ciò che vuol costruirsi per realizzarsi, ma fatto sta che la sua personalità carismatica attrae a primo acchito chiunque lo conosca, donne in primis.

Ed infatti, da ragazzi, Mario un po' soffre il fatto che tutte le attenzioni da parte delle ragazze che conoscono, si riversino principalmente sull'amico, mentre su di lui solo o per ripiego o comunque in un secondo momento.

Appare da subito come Mario sia in realtà quasi succube di Guido, cerchi la sua compagnia e ne sia affascinato, per quello spirito di libertà che sempre contraddistinguerà l'amico.
Guido sarà sempre lo stesso, bene o male, nel corso degli anni; a cambiare sarà più che altro il nostro Mario, che dopo un inizio incerto e apatico (la sofferenza ed il malessere per non riuscire a combinare un granchè nei primi anni della sua gioventù gli porteranno una crisi depressiva...) troverà e la propria strada (a livello di "cosa farò da grande") e la compagna per la vita, nonché madre dei suoi futuri figli: Martina, una giovane che, al pari di Mario, detesta la squallida e arida vita di città, preferendo segregarsi in campagna, a stretto contatto con la natura e vivere di ciò che essa offre.

Ed infatti, De Carlo ci presenta la "rustica coppia" Mario-Martina come due personalità "retrò", un po' Amish, oserei dire ironicamente, che desiderano star lontani dai progressi cittadini e vivere in un'atmosfera bucolica, fatta di lavoro  nei campi e di produzione di prodotti artigianali (attività, questa, che verrà col tempo, con le giuste collaborazioni e i giusti progetti).
Certo, la battuta con gli Amish va presa con le pinze: Martina e Mario non vivono fingendo di essere nell'Ottocento, si riforniscono di corrente e tutto il resto per star bene, soprattutto quando diventeranno genitori di due vispi gemelli, però certo in loro c'è la chiara convinzione di voler  evitare a tutti i costi di farsi fagocitare dalla massificazione e mercificazione in atto a livello sociale.

In questo contesto, ritroviamo il nostro irrequieto amico Guido, che negli anni - mentre Mario evolveva da studente indolente ad attivo contadino - piuttosto "peggiora", nel senso che andrà in lungo e in largo, viaggiando per il mondo, cambiando casa e donne, finché a un certo punto approderà a casa di Mario e Martina, dove forse troverà, almeno per un po', quel pizzico di serenità che in fondo cerca ma che "quelli come lui" (sempre ed eternamente insoddisfatti, che non sanno/non vogliono/non riescono ad adeguarsi al mondo attorno a sé, a "mettere radici") sono destinati a non trovare mai.
Su una cosa Guido cercherà di concentrare le proprie energie e la propria acuta intelligenza (nonché la propria insofferenza verso il sistema sociale): il progetto di scrivere un libro, che denunci in modo freddo e crudo le ipocrisie e i malesseri presenti nel suo tempo.
Ma anche l'attività della scrittura si rivelerà difficile per lui, che non riesce ad accettare di conciliare il rifiuto della società ipocrita e piena di regole, con il "bisogno" di dover pubblicare i propri libri attraverso case editrici che pensano solo ai propri interessi; e non solo: chi leggerà i suoi libri?
Gente che storce il naso davanti alla verità, davanti ad uno specchio spietato che mostra loro tutta la propria "anti-umanità" e falsità...; ma allora perché scrivere, da chi e da cosa trarre "ispirazione"?
Non ci sarà un solo momento in cui non avvertiremo le inquietudini di Guido, e non sarà certo l'incontro con Chiara (la sorella di Martina, che vive anche lei in campagna) e gli eventi ad esso conseguenti a cambiarlo, a rasserenare quest'anima eternamente in pena, che affogherà e addormenterà tutti i malesseri nell'alcol, oltre che continuando a vivere come un nomade...

Devo dire che Guido è un personaggio che non ho molto amato; io non riesco ad ammirare un individuo che, per quanto originale, attivo, profondo nei pensieri, non sia però capace di dare un senso vero e concreto alla propria esistenza; ok non farsi ingabbiare dagli schemi stabiliti dagli altri, ok non obbedire ciecamente alle formalità, ok il desiderio positivo di "cambiare il mondo", di non conformarsi ad un sistema sociale freddo, che tratta le persone come numeri, oggetti..., ma un'esistenza priva di radici per me non è un punto o un valore aggiunto, al contrario, è una perdita.
Perdita di sé, dei propri sogni ed obiettivi, perdita di affetti, di legami stabili nei quali dare e ricevere; perdita delle occasioni che la vita -  vissuta non da soli ma con/per gli altri - ci offre per crescere e migliorare.

Mario l'ho "odiato" all'inizio, poi mi è salito perchè ha recuperato punti dopo essersi dato degli obiettivi intelligenti nella vita; certo, io non farei mai quel tipo di scelta, non obbligherei i miei figli a vivere come selvaggi (l'Autore mette in bocca a Mario questo aggettivo, attribuito ai gemelli) sempre e solo in campagna, esclusi da ogni contatto sociale, senza mezzi di comunicazione ecc..., non ritengo sia uno stile di vita saggio (ma forse, è solo totalmente diverso da ciò a cui sono abituata, chissà...), ha certamente i suoi contro, ma comunque, almeno Mario ha dato una direzione alla propria vita.
Invece Guido resterà sempre l'adolescente anarchico ossessionato dal dover fuggire dalla grigia Milano, che arrogantemente (ma senza volerlo essere, in realtà) crede di aver individuato tutte le falle del sistema sociale e di essere tra i pochi a volerlo evitare e denunciare, per restare "genuino", vivo, vero.

Un aspetto della storia d'amicizia, che ho trovato esagerato, è la morbosità eccessiva di Mario e Martina verso Guido: sempre in attesa di una lettera o cartolina che dia sue notizie, frementi all'idea di leggere il libro di Guido, preoccupati delll'accoglienza dello stesso da parte del mondo editoriale..., insomma ho trovato che alla fine questi due vivessero quasi ruotando attorno a Guido...., il che mi pare un tantino esagerato, ecco.

Per il resto, e a conclusione, ho apprezzato  il modo di scrivere di De Carlo, come ho già detto, molto pratico e concreto; ci sono momenti in cui la narrazione si fa più dinamica ed interessante ed altri in cui il ritmo è forse meno incalzante.
Comunque, nel complesso è una buona lettura.

Aspettiamo insieme "Il Figlio" di Lois Lowry ^_^



Buongiornissimoooooooo!!
Oggi inizio con un'anteprima che sto attendendo con vivo entusiasmo...!
In passato avevamo parlato della serie "The Giver" di Lois Lowry, in particolare mi sono soffermata sul primo libro (QUI per la recensione).
Bene, a febbraio arriva il quarto appuntamento con


THE SON. Il figlio
di Lois Lowry


figlio
Ed. Giunti Y
USCITA 13 FEBBRAIO 2013
Trama

In questo 4° libro, i personaggi e i tre mondi che abbiamo imparato a conoscere e che ci hanno emozionato con The Giver, La Rivincita e Il messaggero finalmente trovano un comune epilogo.
Il libro si apre nella stessa comunità di The Giver, ordinata e perfettamente regolata nei ritmi e nei ruoli. 
Conosceremo Claire, destinata nella cerimonia dei Dodici a fare la Partoriente e seguendo il programma dà luce al primo figlio. 
Purtroppo però qualcosa va storto, il parto ha delle complicazioni e Claire deve essere ricollocata in quanto non adatta al ruolo. 
Si trova quindi a lavorare al Centro Ittico e a sentirsi diversa dagli altri – saranno forse le pillole che si sono scordati di darle? 
Sente una mancanza, continua a pensare al Prodotto che ha dato alla luce… a quanto pare è sopravvissuto ed è un maschietto. 
Trovare una scusa per andare al Centro di Puericultura a vederlo non è tanto difficile. Ma secondo le dure leggi della Comunità, questo Prodotto deve essere eliminato perché difettoso.
cover

La trama di "Il Figlio" ci riporterà con la mente alla storia di Jonas, il Donatore, e al bambino che i suoi genitori stavano crescendo e del quale avrebbero dovuto....

Vabbè basta mi fermo!!

Allora, che dite, lo attendiamo insieme???

martedì 29 gennaio 2013

Wishlist. I libri che vorrei


wishlist
I miei desideri libreschi di oggi vanno in queste direzioni.... ^_^

Ditemi cosa ne pensate! :)

IO NON FARO' RUMORE
di Lara Cardella


Io non farò rumore
Ed. Barbera
Centocinquanta
192 pp
14.90 uro
USCITA 24.01.2013
Trama

Un giorno come gli altri, Maria viene svegliata dalla luce che filtra dalle tende scostate dalla madre, ma immediatamente la scoperta: non sa più chi è, ha perso la memoria e non riconosce più nessuno. Ogni giorno Maria viene accompagnata da uno psichiatra, che la ipnotizza, ma a ogni risveglio la sua mente è di nuovo una tabula rasa. Che dramma si nasconde dietro questa amnesia? Nel frattempo il suo ex marito per punirla le ha sottratto il figlio e non si è più fatto vivo. Ma a Maria non viene detto nulla. Per la prima volta Maria si sente leggera, in un mondo senza ricordi né angosce. Ma è giusto tenerla all'oscuro mentre attorno a lei si sta consumando una tragedia? Maria affida le sue sensazioni e i pensieri a un piccolo registratore, per non smarrire del tutto la propria identità e riuscire a collegare persone, sensazioni, emozioni. Ma molti sono i brandelli di verità che le vengono taciuti; è una corsa contro il tempo per convincere un uomo. reso folle dal fatto di essere stato lasciato, a tornare indietro e non far del male al figlio in un'assurda vendetta, mentre Maria, in una stanza. cerca di scoprire da sola che cosa le stanno nascondendo, ignara del fatto che saperlo potrebbe rivelarsi fatale.

L'autrice.Lara Cardella (1969, Licata) è una scrittrice italiana; il suo primo libro, "Volevo i pantaloni", è autobiografico e descrive la vita di una ragazza siciliana negli anni '80, in Sicilia; il libro ebbe un gran successo; seguirono "Intorno a Laura", "Fedra se ne va", "Finestre accese", "131 km/h".

LE SORELLE DELL'OCEANO
di Lucy Clarke


Le sorelle dell'oceano
Ed Neri Pozza
I Narratori delle tavole
336 pp
17 euro
USCITA 31 GENNAIO 2013
Trama

Katie stava sognando il mare, le sue acque scure e inquiete, le sue correnti sinuose, la notte in cui viene destata dallo squillo del telefono.
Un suono inquietante nel silenzio della tenebra, un suono che annuncia l'incubo in cui, in pochi attimi, precipita la sua esistenza. Giusto il tempo di scostare le coperte, scivolare fuori dal letto, raggiungere il telefono e accorgersi che invece suonano al citofono, aprire la porta di casa e, al cospetto di due poliziotti con gli occhi puntati a terra, ascoltare le parole che non avrebbe mai voluto sentire: «Lei è la sorella di Mia Greene? Ci dispiace molto doverla informare che la polizia di Bali ci ha comunicato che Mia Greene è stata trovata morta. L'hanno rinvenuta ai piedi di una scogliera».
Suicidio, secondo la polizia, che a conforto della sua tesi esibisce le affermazioni dei testimoni - una coppia sui trent'anni in viaggio di nozze ha visto Mia, sola, vicinissima al bordo della scogliera - e il referto dell'autopsia, che indica come la ragazza si sia lanciata con la faccia in avanti.
Quel che resta di Mia è soltanto il suo diario: una giovane vita ridotta a poche pagine scritte e a molte rimaste bianche per sempre.
Katie sa, tuttavia, che le cose non possono essere andate in questo modo. Mia non si sarebbe mai tolta la vita. Le piaceva descriversi come la sorella dai capelli scuri e dal carattere ombroso che vagava per le spiagge da sola. Ma in realtà era entusiasta e felice, e libera come il mare aperto.
Anche la ricostruzione della polizia non convince; troppi misteri, troppi dettagli che non tornano.
Katie decide allora di attraversare l'oceano e ripercorrere le tappe del viaggio di Mia, rivivendolo attraverso le pagine del diario.
A ogni sosta del viaggio e a ogni sguardo gettato in quelle pagine, ombre e segreti che non avrebbe mai osato immaginare si spalancano davanti ai suoi occhi. Innanzi tutto, la storia inaudita e sconvolgente che narra di un giovane morto suicida subito dopo la nascita di Mia e svela perché il loro padre le aveva, a un certo punto, abbandonate lasciandole sole con la madre, una figura tanto protettiva quanto reticente sul suo passato. Infine, la scoperta del triangolo sentimentale che ha segnato e angustiato gli ultimi giorni di Mia, lo strano triangolo composto da sua sorella, da Finn, il ragazzo pazzamente innamorato di lei, e da Noah, il surfista per cui Mia aveva perso la testa.
Storia di una passione struggente, di rapporti famigliari, di segreti, "Le sorelle dell'oceano" è un avvincente romanzo sulle molteplici, ardue e meravigliose vie dell'amore.
cover

Due sorelle, un diario misterioso e un viaggio nel profondo del cuore umano.

«Una storia profonda e avvincente su ciò che ci unisce, ma anche su ciò che a volte rischia di dividerci... Impossibile smettere di leggere questo straordinario primo romanzo di Lucy Clarke».
Lisa Unger

«Lucy Clarke racconta una storia di segreti famigliari con grande sensibilità e delicatezza».    Kurier

«Avvincente e coinvolgente».   wiener Zeitung

«Lucy Clarke ha scritto un romanzo estremamente intelligente. Magnifico!».   Lübecker Nachrichten


L'autrice.
Lucy Clarke, trentenne, ha studiato letteratura inglese all'università di Cardiff e vive in Inghilterra a Bournemouth. Appassionata di windsurf, condivide con il marito l'amore per i viaggi e il mare. Le sorelle dell'oceano è il suo primo romanzo, bestseller nei numerosi paesi in cui è apparso
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