sabato 29 marzo 2014

Tratto da...... Afterlife



Sto leggendo "Afterlife" di Stephanie Hudson e vi lascio questo breve passaggio..


.
"Zigzagai in mezzo a una folla variegata: 
tutte quelle persone erano venute lì per sentirsi parte di qualcosa di più grande. 
Non era quel che facevamo tutti, in un modo o nell’altro? 
Trovare un posticino in una realtà migliore, 
far crescere i nostri pensieri e aprire le menti 
a possibilità nuove e più eccitanti. 
Non erano questi i presupposti della fuga dalla realtà?
A volte la realtà non basta. Io credevo molto nella fantasia. 
Per me era un’àncora di salvezza, 
perché nelle mie fantasie le cose 
che mi erano successe nella vita diventavano sogni. 
No, non sogni. Incubi.
Ma così era come se non fossero mai accadute 
e riuscivo ad affrontarle: 
il dolore poteva essere dominato, 
potevo sprofondare in uno stato di inconsapevolezza. 
Non mi dava la serenità, ma almeno mi aiutava ad andare avanti, 
un giorno dopo l’altro, 
senza trascinare gli altri nel baratro della mia angoscia.
Era la mia maledizione, soltanto mia.

Dietro le pagine di "Nostra Signora degli Scorpioni"



Buondì!!

Eccomi per la seconda volta con una rubrica che ho deciso di inserire il sabato e che, sto scoprendo, mi piace molto, forse perchè richiede una attività di ricerca, cosa che mi piace fare con entusiasmo!!

Allora, il libro di oggi è uscito soltanto ieri in libreria, ma eccoci a svelarne l'ispirazione...!

Cosa c'è dietro un romanzo, una storia, dei personaggi?

NOSTRA SIGNORA DEGLI SCORPIONI
di Laura Pariani, Nicola Fantini


Ed. Sellerio
448 pp
15 euro
9.99 euro (e-book)
dal 27 marzo
2014
Al fondo di Nostra Signora degli scorpioni sta un fatto di sangue e abiezioni familiari realmente accaduto. Ma non è una cronaca, è un romanzo di atmosfera e di mistero, segnato da una densa malinconia, e richiama la letteratura che attraverso il delitto si immerge negli abissi dell’io.

Nell’avanzante autunno del 1869, Orta, sul lago, è un borgo tranquillo e forse intorpidito, solo con un fremito di animosità verso i forestieri.
Ci vive Enrico Costa, detto il Francesino, ultimo figlio di una famiglia proprietaria squassata dalla disgrazia; vi soggiorna il grande scrittore Dostoevskij, in cerca di un riparo appartato dall’assillo dei creditori; vi scorrono le esistenze immutabili di tanti, ciascuno col suo soprannome, ciascuno con la smorfia tipica del volto che svela a tutti carattere e destino, ciascuno tormentato da qualcosa di indicibile. 
Perché qui, cinquantasei anni prima, è avvenuto un macabro delitto, di quelli germinati nel torbido di una famiglia e nell’odio di famiglie tra loro.
Teodoro Costa, bisnonno di Enrico, è stato ucciso con feroce violenza. Facilmente, la giustizia ha trovato il colpevole nel figlio Demetrio, ghigliottinato dopo un rapido processo. 
Tutta la famiglia dispersa.
Tornato dalla Francia, dove il nonno s’era stabilito seguendo l’armata napoleonica, l’ancor giovane Enrico il Francesino non è mai stato ben accolto in paese. 
Poeta e scrittore, ha sempre avuto il desiderio di scrutare nell’oscurità intorno alla storia dei suoi avi. Inoltre, un rasoio e un messaggio cifrato ritrovati per caso, gli sembrano una combinazione troppo azzardata per non essere un messaggio. 
Il suo itinerario progressivo, di verità e di liberazione, s’incontra con la curiosità intellettuale di Fedja Dostoevskij, che invece è motivato dall’inquietudine e dal continuo interrogarsi sulla colpa e sull’odio alla base della sua ricerca spirituale.
Lentamente, si apre il velo della storia segreta, che è storia di tante vite che portano il proprio tributo di dolore, ingiustizia tragica e vendetta.
Una prosa che ricorre spesso al detto e al proverbio, usando il commento corale di una folla di personaggi di sfondo, evoca così in modo palpabile lo spirito dei luoghi, e scolpisce ogni personaggio nella sua unicità.
Autori.
Laura Pariani (1951), pittrice e sceneggiatrice, è autrice di numerosi romanzi e di una ventina di opere teatrali. Con questa casa editrice ha pubblicato Di corno o d’oro (1993), Il pettine (1995), La spada e la luna (1995) e, con Nicola Fantini, Nostra Signora degli scorpioni (2014).
Nicola Fantini (1962), traduttore e scrittore, ha lavorato nel campo del reportage. Il suo ultimo romanzo è La setta delle catacombe (Firenze 2008).



Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?".

Bene, nel caso del romanzo di oggi, è la stessa Autrice Laura Pariani a darci informazioni su come è nato il libro... e potete visitare il suo sito QUI.

Il tutto prende avvio  in seguito alla lettura di un resoconto giudiziario di un delitto avvenuto nel 1813 nel novarese, di cui sembra parlare lo scrittore russo Dostoevskij nel libro I fratelli Karamazov.


« Ciascuno di fronte a tutti è per tutti e di tutto colpevole. E non solo a causa della colpa comune, ma ciascuno, individualmente. »
(I fratelli Karamazov)


La trama del romanzo si sviluppa attorno alle vicende dei membri della famiglia Karamazov, al contesto in cui matura l'assassinio di Fëdor, il capofamiglia e al conseguente processo nei confronti di Dmitrij, il figlio primogenito accusato di parricidio; ad un livello più profondo è il dramma spirituale scaturito dal conflitto morale tra fede, dubbio, ragione e libero arbitrio.
I caratteri che accomunavano la vicenda delittuosa con il noto romanzo erano i seguenti:

1) un padre avaro e sordo alle esigenze dei figli;
2) il distacco precoce dei tre figli che si allontanano da casa per la carriera militare, per un'attività commerciale in una città lontana, per la vita religiosa; 
3) la sfrenata passione per il gioco e la “vita dissoluta” del presunto assassino, che si sfinisce in continui litigi col padre riguardo all’eredità; 
4) l’arresto dell’imputato dopo una serata passata nei bagordi dell'osteria e il suo cadere dalle nuvole di fronte alle accuse di parricidio; 
5) l’influenza di “cattivi libri” francesi che predicano la legittimità dell’uccisione di un padre indegno; 
6) l'andamento del processo in cui si insiste sul carattere dell'imputato più che sui fatti.

Forse il celebre autore si era ispirato sul delitto novarese, di cui poteva esser venuto a conoscenza nel corso dei suoi viaggi nel nostro Paese, inserendolo quindi in una sua opera?
Non è impossibile pensare che egli sia rimasto impresso dalla frettolosità dei giudici nell'emettere la condanna e dalle continue dichiarazioni d'innocenza dell'accusato, pure sul patibolo.....!

A questa trama gli Autori hanno intrecciato la storia di alcuni "femminicidi" avvenuti nella stessa epoca, per i quali però non si avviò mai un processo e questo forse perché i delitti che avevano come vittime le donne erano considerati fatti privati e perciò di nessuna rilevanza giudiziaria, il che ci fa considerare a come si ritenesse la donna meno importante dell'uomo tanto da non voler neppure indagare e cercare dei colpevoli quando era lei la vittima di omicidio...

venerdì 28 marzo 2014

L'ARMATA DEI SONNAMBULI di Wu Ming (Anteprima Einaudi)





L' armata dei sonnambuli
Ed. Einaudi
808 pp
21 euro
USCITA 8 APRILE
2014
Il romanzo del Terrore di Wu Ming. L’opera piú ambiziosa, punto d’arrivo di un percorso ventennale.

Trama

1794. Parigi ha solo notti senza luna. Marat, Robespierre e Saint- Just sono morti, ma c’è chi giura di averli visti all’ospedale di Bicêtre.
Un uomo in maschera si aggira sui tetti: è l’Ammazzaincredibili, eroe dei quartieri popolari, difensore della plebe rivoluzionaria, ieri temuta e oggi umiliata, schiacciata da un nuovo potere. 
Dicono che sia un italiano. 
Orde di uomini bizzarri riempiono le strade, scritte enigmatiche compaiono sui muri e una forza invisibile condiziona i destini, in città e nei remoti boschi dell’Alvernia. 
ualcuno la chiama «fluido», qualcun altro Volontà. Guarda, figliolo: un giorno tutta questa controrivoluzione sarà tua. Ma è meglio cominciare dall’inizio. 
Anzi: dal giorno in cui Luigi Capeto incontrò Madama Ghigliottina.

L'autore.
Wu Ming è un collettivo di narratori fondato a Bologna nel gennaio 2000 e al momento composto da quattro elementi. Fondatori del gruppo sono gli autori di Q (pubblicato a firma Luther Blissett da Einaudi Stile libero nel 1999) e l'autore di Havana Glam (pubblicato a firma Wu Ming 5 da Fanucci nel 2001). Gli ultimi romanzi di Wu Ming sono Altai (Stile libero 2009 e NumeriPrimi 2011) e Anatra all'arancia meccanica (Stile Libero Big 2011).Previsioni del tempo pubblicato per la prima volta nel 2008, nella collana «Verdenero» delle Edizioni Ambiente, è stato riproposto da Stile Libero nel 2010. Inoltre hanno collaborato alla raccolta Sei fuori posto (Einaudi, Stile libero Big 2010).

Torna la collana economica Newton Compton: "Live Deluxe" da 10 aprile



L'anno scorso la Newton Compton aveva proposto la collana Live, che comprendeva tanto dei classici quanto libri di autori più recenti, sempre di 128 pagine a 0.99 euro.
Ad aprile ritorna l'economica "Live Deluxe", che però alza il prezzo a 1.90 euro ^_^
Direi che si tratta di una proposta editoriale che fa bene alle tasche di noi lettori e probabilmente incontrerà i gusti di tanti.

Ehm.. i miei non tantissimo, son sincera; tra questi al massimo potrebbe interessarmi... la Austen...! ^_^

E voi,che mi dite?


Antologia fantasy Sangue di drago (I doni delle Muse)



In questa giornata ho preparato post che per la maggior parte saranno segnalazioni di anteprima, per altri argomenti ci "risentiamo" nel week end! ^_^

Allora, in questi momenti desidero segnalarvi l'uscita prossima dell'antologia fantasy "Sangue di Drago", che vede la partecipazione di numerosi autori del genere fantastico e storico, per l'associazione culturale I Doni Delle Muse. Tra i nostri autori, Fabiana Redivo, Demetrio Battaglia, Alberto De Stefano.
Si tratta di un affascinante viaggio tra storie di draghi attraverso epoche diverse per mostrare questa figura mitologica in tutta la sua complessità simbolica.

SANGUE DI DRAGO
di AA.VV.


Editore: I Doni Delle Muse
Genere: racconti fantasy e storici
ISBN: 978-88-909656-0-9
Pagine: 226
Prezzo: 12 euro
Formato: cartaceo
USCITA 31 MARZO
2014
Sinossi

Molte cose si narrano dei Draghi. 
I poeti cantano di come si siano formati tra le onde del mare infinito o nelle viscere roventi della terra, altri celebrano i loro occhi venefici, i loro cuori che recano potere e immortalità. 
Ma questo non è tutto.
Tra l'oscurità dei tempi passati e la disillusione di mondi dove la magia non è altro che un lontano ricordo, si sviluppano le trame dei diciannove racconti di questa raccolta, selezionati tra le migliori voci del fantasy italiano, per restituirci nella sua complessità la figura di una delle creature fantastiche più amate di tutti i tempi.

I RACCONTI DELL'ANTOLOGIA

"Il drago bianco" di Daniele Picciuti
"Il canto delle balene-drago" di Alessandro Renna
"Magia d'amore" di Fabiana Redivo
"Calinen il cacciatore" di Guido Colombo
"Rovesciato" di Marco Migliori
"L'ultima luna dell'inverno" di Dario de Judicibus
"Il drago della piana di Ares" di Lavinia Scolari
"Ormserkr" di Marco Albé
"Drianna e il drago" di Alexia Bianchini
"Senza macchia e senza paura" di Viviana Tenga
"Io e il cavaliere" di Marco Bertoli
"Un peccato antico" di Angelo Ficino
"Tempo di guerra" di Alberto De Stefano
"Il patto" di Elvio Ravasio
"Scuola di cucina" di Marco Gavio de Rubeis
"Come nasce una leggenda" di Alessandro Fusco
"Codarda" di Anna Gili
"Tutto così ebbe fine e tutto così ebbe inizio" di Angelo Berti
"L'ultimo dragoluce" di Demetrio Battaglia

Anteprima Marsilio. IL PAESAGGIO DELLE CENERI di Elisabeth Gille, la figlia di Irene Nemirovsky



Per chi ha letto "Suite francese" e apprezzato Irene Nemirovsky (QUI c'è la mia recensione), il 2 aprile Marsilio pubblica il seguito "ideale" del romanzo - rimasto incompiuto -, così come lo ha immaginato la figlia stessa dell'Autrice.

Un romanzo intenso e toccante sulla tragedia della guerra e la forza dell’amicizia

«Un paesaggio di ceneri ci commuove non solo con la storia di una ragazzina ebrea esiliata da un posto all’altro, da una vita all’altra, ma anche grazie alla sobria delicatezza con cui tale storia è raccontata»  - Elie Wiesel

UN PAESAGGIO DI CENERI
di Elisabeth Gille


Marsilio Editori
Trad. C. Bigliosi
176 pp
16.50 euro
USCITA 2 APRILE
2014
«In fondo, quella bambina non sapeva niente di se stessa, niente delle proprie origini e della propria identità. Non era che terra bruciata, un paesaggio di ceneri»

Trama

Nella Francia occupata dai nazisti, un giorno del 1942 Léa Lévy, di 5 anni, separata dai genitori, ebrei russi, nella speranza che così le sia più facile sfuggire alla deportazione, viene accolta in un collegio religioso della regione di Bordeaux. 
Testarda e ribelle, la bambina semina lo scompiglio, dando filo da torcere alle suore che la nascondono e proteggono. 
Sarà la grande amicizia che la lega a Bénédicte, di due anni più grande, ad aiutarla a evadere in un mondo infantile, lontano dalla violenza degli adulti.
Ad accomunare le due bambine, il pesante tormento di non sapere più nulla dei genitori scomparsi. 
Ma se alla Liberazione per l’una ogni cosa si chiarisce, tutto rimane immerso nella tenebra più fitta per l’altra, che niente e nessuno riuscirà a distogliere dalla sua ostinata ricerca della verità. 
Bénédicte si batterà per restituire un futuro a Léa. 
Ma quando l’identità di una ragazzina è stata distrutta, la sua coscienza saccheggiata e devastato il suo immaginario, è ancora possibile rinascere dalle proprie ceneri?
Salutato all’uscita in Francia nel 1996 come un avvenimento letterario, Un paesaggio di ceneri costituisce sotto molti aspetti il seguito ideale di Suite francese, il romanzo capolavoro di Irène Némirovsky, madre dell’autrice. 
Nella drammatica e struggente storia della piccola Léa si rispecchiano, trasfigurate in grande letteratura, le vicissitudini personali e famigliari della Gille.
-

L'autrice
Élisabeth Gille, figlia di Michel Epstein e della scrittrice Irène Némirovsky, nasce a Parigi nel 1937. Nel 1942, prima la madre e poi il padre vengono arrestati e deportati ad Auschwitz, da dove non faranno mai ritorno. Il padre ha il tempo di affidare a Élisabeth e alla sorella maggiore Denise pochi effetti personali, tra cui il prezioso manoscritto inedito di Suite francese (che verrà dato alle stampe più di cinquant’anni dopo). Le due sorelle tra il 1943 e il 1945 imparano a vivere in clandestinità, sotto nomi falsi, nascoste tra cantine e collegi nella regione di Bordeaux. In seguito, Élisabeth Gille diventerà un’importante editor e pubblicherà tre libri, Mirador (Fazi, 2011), Le crabe sur la banquette arrière e Un paesaggio di ceneri, vincitore del Grand Prix des Lectrices di «Elle» e selezionato per tutti i più prestigiosi premi francesi, il Goncourt, il Médicis, il Fémina e il Renaudot. La Gille morirà di un tumore contro cui combatteva da tempo nel 1996, poche settimane dopo l’uscita di Un paesaggio di ceneri.

giovedì 27 marzo 2014

Frammenti ..... tolkeniani



Piccolo frammento tolkeniano tratto da LA COMPAGNIA DELL'ANELLO.

"Il mondo è davvero pieno di pericoli, e vi sono molti posti oscuri;
ma si trovano ancora delle cose belle,
e nonostante l'amore sia ovunque mescolato al dolore,
esso cresce forse più forte.
(...)
...l'Ombra un dì arretrerà,
e la pace regnerà nuovamente.
Eppure io non credo che il mondo intorno a noi tornerà mai
com'era in passato,
e che la luce del Sole brillerà come prima.
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