lunedì 10 ottobre 2016

Recensione film: LA VERITA' STA IN CIELO di Roberto Faenza



E' attualmente nelle sale cinematografiche italiane il film d'inchiesta di Roberto Faenza "La verità sta in cielo", che ha al centro uno dei casi irrisolti più misteriosi e inquietanti d'Italia: la scomparsa di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana 15enne di cui si perse ogni traccia dal 22 giugno 1983. 


Il titolo del film prende spunto da una frase che il fratello di Emanuela, Pietro, si è sentito dire da papa Bergoglio a proposito della sorella: "Lei è in cielo"; non solo, ma è un titolo in un certo senso "provocatorio", perchè a prescindere dal fatto che Emanuela sia viva o meno (e sia in cielo o meno), una cosa è certa: la verità non va ricercata in cielo, bensì in terra, perchè è qui che si nasconde, ormai da 33 lunghi anni.

Questo film non pretende di dare LA risposta al mistero Orlandi ma costituisce quasi sicuramente un tentativo, doveroso, di far aprire gli occhi (o di ricordare, se preferite) di più persone possibili su realtà poco pulite presenti nel nostro Paese, che vedono intrecciate criminalità, istituzioni politiche e religiose.


LA VERITA' STA IN CIELO



DATA USCITA: 06 ottobre 2016
GENERE: Drammatico
ANNO: 2016
REGIA: Roberto Faenza
ATTORI: Riccardo Scamarcio, Maya Sansa, Greta Scarano, Valentina Lodovini, Shel Shapiro, Luciano Roffi.


Emanuela scompare in un pomeriggio di fine giugno, dopo essere uscita dalla scuola di musica; non farà più ritorno a casa, e a nulla serviranno gli iniziali appelli di papa Giovanni Paolo II ai rapitori perchè lascino libera la ragazza.

Anni di buio, di ipotesi, piste e depistaggi, finchè alla trasmissione di Chi l'ha visto? arriva la telefonata dell'Americano, che suggerisce, se si vuol risolvere il "caso Emanuela", di andare a dare un'occhiata a Sant'Apollinare, dove è sepolto uno che lì, tra santi e madonne, proprio non dovrebbe starci: Enrico De Pedis.

Cosa c'entra De Pedis con Emanuela?

Nel film, che mescola qualche elemento fittizio (ad es, la testata giornalistica inglese che sta facendo ricerche su Mafia capitale e la giornalista Maria, interpretata da Maya Sansa) ai tanti reali (basati su testimonianze, documentazione e atti processuali), ci vengono ricordate (quanto meno accennate) alcune delle piste (percorse negli anni) legate alla sparizione di Emanuela  ma in realtà ci si concentra su una pista in particolare, erroneamente da sempre associata alla Banda della Magliana.

Questa nota banda romana è stata forse fin troppo mitizzata e romanzata, col risultato che ci si è distratti da coloro che invece muovevano davvero le fila della criminalità organizzata nella capitale a partire dagli anni Settata: i Testaccini, il cui leader è stato Enrico De Pedis, il boss che viveva come un principe, sempre elegante e ben vestito.
Enrico De Pedis, chiamato Renatino (nel film è interpretato da Riccardo Scamarcio), pare abbia avuto un ruolo non indifferente nel caso di Emanuela, fosse anche "soltanto" in qualità di freddo esecutore di ordini ricevuti "dall'alto".

E a sua volta attorno a lui ci sono la sua allora giovane amante Sabrina Minardi (Greta Scarano), e individui ambigui come il cardinale Marcinkus.

Il film dà un discreto spazio a De Pedis e al suo rapporto con la Minardi, bella e desiderabile ma anche succube di Renatino, "il suo principe", per compiacere il quale è disposta a tutto.

Ma passati 30 anni, quando una giornalista inviata dalla nota trasmissione già citata, Raffaella Notariale (Valentina Lodovini), va a cercarla, dopo qualche reticenza iniziale, la donna, ormai sola, provata nel fisico oltre che emotivamente, decide di far sentire la propria voce, di raccontare non solo il suo rapporto personale con l'amante, ma anche i loschi affari in cui questi era coinvolto, e che vedevano implicati politici e istituzioni, oltre che, purtroppo, una parte della Chiesa.

Le dichiarazioni di Sabrina Minardi sono quelle di una donna tristemente consapevole del proprio passato non limpido, che, oramai solo in compagnia di sensi di colpa, decide di dire la sua.
Chi le crederà?

Una bravissima Greta Scarano ci rimanda la complessità del personaggio da lei interpretato, tutte le sue contraddizioni di donna volubile, innamorata e manipolabile da un uomo dalla forte personalità, una donna spesso inconsapevole spettatrice di cose su cui era chiamata a restare muta; ma certi segreti terribili possono restare seppelliti per sempre?
La Minardi non più giovane (apprezzabile il tentativo del trucco per "invecchiare" la Scarano, a prescindere dal risultato finale, che magari non è perfetto) porta su di sè le conseguenze di una vita sregolata (l'uso di droga, la confusione che caratterizzerà le sue "confessioni", le inesattezze, faranno di lei una teste giudicata inattendibile) e, per sua ammissione, confida di sapere cosa è accaduto alla povera Emanuela.

Il personaggio della giornalista Maria è tra i pochi fittizi ma "ci sta" perchè fa da legante tra quelli reali, unendo persone, fatti e informazioni.

Verso il finale compare anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, e i toni diventano più commoventi perchè dal registro più neutro dell'inchiesta scendiamo verso qualcosa di più "personale", perchè quella di Emanuela e della sua famiglia è una storia che riguarda un po' tutti noi, soprattutto perchè vede coinvolte delle persone con sentimenti, sofferenze, speranze, paure... reali, delle quali la Giustizia non può dimenticarsi, archiviandole con un'alzata di spalle.

E questo film in un'ora e mezza prova a dare delle risposte, e lo fa percorrendo, come dicevo inizialmente, la pista criminale romana; chiaramente sono tanti i fatti, le informazioni e i personaggi che ci scorrono davanti; approfondire tutto in poco tempo è impensabile, ma credo che "La verità sta in cielo" faccia onore a quello che penso sia l'intento finale: tener desta l'attenzione pubblica su un caso che non merita di finire nel dimenticatoio, perchè nessuna persona, tanto meno un'innocente ragazzina che aveva una vita davanti, si volatilizza, sparisce nel nulla.., e se questo sembra accadere, beh la risposta va cercata, anche se son trascorsi 33 anni. Anzi, a maggior ragione dopo un'agonia lunga 33 anni.



Un film che risulta interessante. coinvolgente, con un cast a mio avviso azzeccato - da Riccardo Scamarcio nei panni del boss imperturbabile, con le mani in pasta ovunque, a Greta Scarano che interpreta con passione e credibilità la Minardi giovane e quella di 30 anni dopo, a Valentina Lodovini, che dà il volto alla determinata e tenace Raffaella Notariale.

Il film di Roberto Faenza potrebbe avere un peso tale da far riaprire il caso (come si augura il regista stesso), archiviato l'anno scorso?
Ci sono validi presupposti che motiverebbero la riapertura delle indagini?
Secondo ciò che comprendiamo nelle ultime battute, sembrerebbe di sì...

Io credo che ci stia tutto un film su questo caso (mi verrebbe da esclamare: finalmente è arrivato!), di cui sentiamo parlar da anni, grazie all'efficiente lavoro di Chi l'ha visto? (che non ha mai abbassato la guardia) e soprattutto all'instancabilità della famiglia Orlandi che ha il diritto di ricevere risposte definitive e vere su ciò che é accaduto a Emanuela, e di vedere puniti in egual misura tutti i colpevoli, mandanti ed esecutori.

Personalmente ho apprezzato il coraggio del regista nel decidere di portare sul grande schermo un tema scottante, che punta su verità scomode, la maggior parte delle quali, chiaramente, non sono notizie che rivelano l'impensabile o che svelano particolari mai detti prima da qualcun altro, ma resta il fatto che se esso può servire a non dimenticare che i tanti personaggi, che hanno avuto un peso in questa vicenda, non hanno finora mai pagato le proprie malefatte, allora ben venga "La verità sta in cielo".

domenica 9 ottobre 2016

LIBRI NEI LIBRI (#12)



Appuntamento con "I libri citati nei libri"!

Ecco i libri citati ne IL SEGRETO DI HELENA di Lucinda Riley, tutte letture dell'intelligentissimo Alex, il figlio primogenito di Helena:

  1. oltre a menzionare un classico spessissimo citato (tanto nei film quanto nei libri) - JANE EYRE di Charlotte Bronte -,  ci sono:


IL MAGO DI OZ
di Baum


Ed.  Feltrinelli
trad. S. Sacchini
192 pp
8.50 euro
2014
Dorothy e il suo amato cane Toto vengono depositati nella Terra dell’Est dei Biascichini da un tornado, ma nell’atterraggio schiacciano la Strega Cattiva. 
La Strega Buona del Nord viene a complimentarsi con Dorothy per quanto avvenuto, donandole le scarpe d’argento della defunta strega e le spiega che in tutto il Paese di Oz (così si chiama quel luogo fantastico) esistono quattro streghe, di cui due buone e due cattive. 
Ma in realtà Dorothy è poco interessata alla storia, vuole solo tornare subito a casa, dagli zii nel Kansas. 
A quel punto, la Strega Buona le consiglia di recarsi dal Mago di Oz, l’unico che potrà aiutarla.
Per trovarlo, le dice, sarà sufficiente seguire la “strada di mattoni gialli” fino alla Città di Smeraldo. LA strada è lunga e non priva di difficoltà, ma con la ragazzina ben presto si affiancano tre nuovi compagni di viaggio...







NICHOLAS NICKLEBY
di Charles Dickens


Ed. Newton Compton
trad. R. Reim
768 pp
4.90 euro
Nicholas Nickleby, un giovane gentiluomo di “belle speranze”, ridotto in miseria insieme con la madre e la sorella dalla improvvisa morte del padre, si getta ingenuamente nelle spire di tremendi individui, uno dei quali è il suo stesso zio, vera anima nera di tutta la vicenda.
Da quando Nicholas intraprende il viaggio che lo porterà da Londra allo Yorkshire, nella lurida “scuola” di Master Squeers per ragazzi abbandonati, alla ricerca di un lavoro e di se stesso, anche i lettori, trascinati dalla ineffabile potenza narrativa di Charles Dickens, viaggiano con lui attraverso le più spietate desolazioni della cattiveria umana e l’infinito calore di una presenza amica pronta a rischiare in prima persona per dare aiuto e conforto.

Nicholas Nickleby è lo splendido romanzo dove si svolge anche la rivolta di un gigante della letteratura contro la crudeltà più ripugnante: quella verso i deboli, gli indifesi, i bambini.



Concludo questo post con una splendida e nota lettere-poesia di Rudyard Kipling, menzionata sempre dal co-protagonista all'inizio del romanzo.
Essa risale al 1895, scritta dallo scrittore al figlio.



SE


Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti 
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne, 
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone; 
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina 
E trattare allo stesso modo quei due impostori; 
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante, 
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite 
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio 
E non dire una parola sulla perdita; 
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro 
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù, 
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile 
Dando valore a ogni minuto che passa, 
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa, 
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!


PAROLE CHE A ME METTONO I BRIVIDI
OGNI VOLTA CHE LE RILEGGO! *_*


ANCHE VOI AVETE FATTO CASO A TITOLI DI LIBRI
MENZIONATI NELLE VOSTRE ULTIME LETTURE?

sabato 8 ottobre 2016

Novità Frilli Editore: " ULTIMA NOTTE IN OLTREPO' di Alessandro Reali



Lettori amanti del giallo, vi segnalo l’uscita del nuovo romanzo noir “ ULTIMA NOTTE IN OLTREPO’ ” di Alessandro Reali (Fratelli Frilli Editori).

E' la quinta indagine dell’Agenzia investigativa Sambuco & Dell’Oro.
Trame oscure e raccapriccianti si intrecciano intorno a una efferata esecuzione a Pavia.


ULTIMA NOTTE IN OLTREPO'
di Alessandro Reali




Frilli Editori
224 pp
11.90 euro
2016
Mentre a Pavia viene ritrovato il cadavere di un uomo brutalmente ucciso a Fortunago, incantevole borgo nell’Oltrepò Pavese, si infittisce il mistero attorno alla scomparsa del conte Simeone di Oramala.

Ingaggiata dagli amici del conte, la coppia Sambuco e dell’Oro dell’omonima agenzia di investigazioni di Pavia si trova tra le mani un doppio caso da risolvere e respireranno atmosfere gravide di intrighi e sospetti che rimbalzano tra le colline dell'Oltrepò, Voghera e Pavia, come le palline impazzite di un flipper diabolico.
E Sambuco si ritrova a fare i conti con il suo cuore che, inaspettatamente, riprende a palpitare.

Intrighi e sospetti si susseguono complicando le indagini, solo il pragmatico Sambuco e il mastino dell’Oro riusciranno a venirne a capo.


L'autore.Alessandro Reali è nato a Pavia il 4 febbraio 1966. Per Fratelli Frilli Editori ha già pubblicato Fitte nebbie. La prima indagine di Sambuco & Dell'Oro (2012 III ed.), La morte scherza sul Ticino. La seconda indagine di Sambuco & Dell'Oro (2013 II ed.), Risaia crudele. Quei giorni dell'inverno del '45 (2014), Sambuco e il segreto di viale Loreto. La nuova indagine di Sambuco & Dell'Oro (2014), Ritorno a Pavia. Un altro Natale per Sambuco & Dell'Oro (2015) e La Bestia di Sannazzaro. Lomellina, inverno di guerra 1917 (2016).

venerdì 7 ottobre 2016

PROSSIMAMENTE AL CINEMA: "ANIMALI NOTTURNI" // ARRIVAL // SULLY



Salve, cari lettori!

Aggiorniamo il post dei FILM TRATTI DAI LIBRI IN USCITA NEL 2016 (e oltre) con altre newsssss!!

Film tratti dai libri in uscita nel 2016
post in aggiornamento

Animali notturni (Nocturn Animals), basato sul romanzo di Austin Wright, Tony & Susan (Adelphi), è stato diretto da Tom Ford e vede nel cast Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Aaron Taylor-Johnson, Michael Shannon, Isla Fisher e Armie Hammer.
Una gallerista è ossessionata dal romanzo del suo ex-marito, un thriller violento che lei interpreta come una velata minaccia e una simbolica storia di vendetta.
Il film è stato presentato in concorso alla 73ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e nelle sale italiane uscirà il 17 novembre.







libro
Ed è stato presentato a Venezia anche il film tratto da Arrival e altre storie della tua vita (Frassinelli), la prima, strepitosa raccolta di romanzi brevi dello scrittore americanoTed Chiang, che include le prime otto storie pubblicate dall’autore, che gli sono valse une norme successo di pubblico e di critica; in esse si fondono le due dimensioni di una donna, la dottoressa Louise Banks: quella privata, e dolorosa, segnata indelebilmente dalla morte della figlia, e quella professionale, che la vede impegnata nel tentativo di interpretare la lingua degli alieni e instaurare una forma di comunicazione.
Arrival, diretto da Denis Villeneuve, con Amy Adams, Jeremy Renner e Forest Whitaker sarà al cinema dal 24 novembre.





E a dicembre al cinema ci sarà anche Sully diretto da Clint Eastwood con Tom Hanks nei panni del protagonista, Chesley 'Sully' Sullenberger.
La pellicola, che narra l'ammaraggio del volo US Airways 1549 avvenuto il 15 gennaio 2009 nel fiume Hudson, è tratta dall'autobiografia di Sullenberger, scritta insieme al  giornalista Jeffrey Zaslow.
Sully sarà sul grande schermo dal 15 dicembre 2016.




Concludo con una trasposizione cinematografica  ancora in lavorazione: After, la serie scritta da Anna Todd, diventerà un film con protagonista Daniel Sharman;  la Paramount Pictures ha acquistato i diritti cinematografici e il film dovrebbe uscire nell'estate del 2017 negli USA - TRAILER 


Narrando l'Oriente: "Gli ammutinati di Calcutta" di Nabarun Bhattacharya (segnalazione)



Recente pubblicazione firmata Metropoli d'Asia; dalla trama mi pare un libro davvero particolare.


GLI AMMUTINATI DI CALCUTTA
di Nabarun Bhattacharya

Ed. Metropoli d'Asia
Cura e traduzione dal bengali
 di Carola Erika Lorea
288 pp
15 euro
2016
Due gang rivali sul finire del XX secolo si scontrano e si incontrano in una fantasmagorica Calcutta. La prima gang è composta dagli iconici Fyataru, un gruppo di angeli punk dal retrogusto anarchico che vivono ai margini della società e combattono le disgustose ipocrisie di un sistema politico e burocratico stantio, malvagio e corrotto.
Con i loro poteri sovrannaturali, fra cui spiccare il volo al solo pronunciare un cacofonico mantra e lanciare bombe di escrementi umani in testa ai ministri corrotti, i Fyataru mirano ad eliminare tutti gli “ismi” e tutti gli “scismi” che tormentano l’umanità urbana. 
La seconda gang è formata dai Choktor, una setta magica di stregoni tantrici. 
Seguendo i saggi consigli di un progenitore-sciamano nelle vesti di un uomo-corvo, le due gang si uniscono e danno vita ad un’insurrezione scoordinata e rivoluzionaria.

Calcutta diventa l’improbabile campo di battaglia di una guerriglia diretta contro le forze del Governo a cui partecipano i poveri, gli scontenti, ma anche gli scheletri, i fantasmi e dischi volanti. La polizia è allo sbaraglio, e il Governo è costretto a proporre un trattato di pace con esiti misteriosi.

L'autore.
Nabarun Bhattacharya (Beherampore 1948 – Kolkata 2014) è lo scrittore e poeta più controverso e più amato fra le nuove generazioni urbane e fra le frange più liberali, progressiste e radicali del Bengala. Diventato famoso grazie al romanzo breve Herbert (1993), vincitore del prestigioso Sahitya Academy Award, la sua prematura scomparsa ha lasciato un immenso vuoto nel parorama contemporaneo degli intellettuali del Bengala; il regista Q (Love in India, Gandu, Tasher Desh) ha diretto un documentario dedicato alla vita, alle idee e alle creazioni di Nabarun Bhattacharya, che verrà presentato in anteprima in Italia da fine settembre in occasione dell'uscita del volume di Metropoli d'Asia.

giovedì 6 ottobre 2016

La commedia romantica dell'anno: TUTTA COLPA DEL MATRIMONIO di Adele Ross



Finalmente disponibile il romanzo di Adele Ross TUTTA COLPA DEL MATRIMONIO, dove umorismo, ironia e sensualità si incontrano per dar vita ad una commedia romantica...

C'era una volta Tricia, trentenne, single, ironica e con una quarta di reggiseno.
Che aveva un nemico, Nathan. Bellissimo, ricchissimo ed egocentrico.
Si sono sopportati. Si sono odiati. Si sono allontanati.
Ma un destino crudele ha deciso che avrebbero dovuto incontrarsi di nuovo...così ancor una volta... c'era una volta... un matrimonio, due genitori fuori di testa, una cugina perfetta, una fidanzata isterica,
la musica degli Abba e di nuovo un destino... questa volta, però, non era più crudele.
Si vede che il tempo lo aveva addolcito!

TUTTA COLPA DEL MATRIMONIO
di Adele Ross


AVALON BOOKS
per la collana Forever&Ever
1.99 euro
2016


Lauren e Walter si amano. E dopo più di vent'anni di convivenza hanno deciso di pronunciare il fatidico sì. 

Tricia e Nathan si detestano. E sono vent'anni che si evitano pur vivendo entrambi a Londra. 
Il destino però ha deciso che questa serena e consensuale separazione debba terminare.
 Perché Lauren vuole che Tricia, sua figlia, sia la sua testimone di nozze. 
E Walter vuole altrettanto per suo figlio Nathan. 

Come è possibile evitare di essere presenti a queste nozze senza ferire i rispettivi genitori? è impossibile. 
Per cui sia Tricia che Nathan decidono che, per amor loro, faranno il sacrificio di tornare nella fattoria della loro infanzia, a Crystal Lake, piccolo paese perso nell'anonima campagna inglese.
Con l'intenzione di rimanerci lo stretto indispensabile per fare il proprio dovere di figli e poi poter di nuovo separare le proprie esistenze. Questa volta per sempre.

Patricia, una frizzante e ironica ragazza londinese, si ritrova alle prese con i preparativi del matrimonio della madre Lauren. Insieme a una cugina invadente e antipatica, ma perfetta, uno degli incubi della sua infanzia. Una madre isterica appassionata della musica degli Abba.
Tra wedding planner sull'orlo di una crisi di nervi, sarte sadiche, con il gusto per l'orrido, pastori quasi centenari dalla mente e lo sguardo spiritati e un addio al nubilato degno dei migliori film horror, Patricia si ritroverà a fare i conti con il proprio passato. 
Un'infanzia e un'adolescenza di cui porta ancora i segni. Una famiglia ingombrante e invadente.
 E un rapporto devastante e disastroso con Nathan, figlio del compagno della madre. Che lei ricorda come un saccente, occhialuto, ragazzino snob, con il naso sempre sprofondato nei libri. Il suo peggior nemico di sempre. Un odio profondo e reciproco. 
Ma si sa che l'odio, spesso, non è altro che l'altra faccia dell'amore. E quando Nathan si presenta alla fattoria, dopo tanti anni, Patricia si trova davanti un uomo completamente differente da ciò che si aspettava. Scandalosamente bello, dotato di un carattere forte e determinato. 
Peccato però che insieme a lui ci sia anche Elisabeth, fotocopia della dea Venere, sua fidanzata nonché sua futura sposa.


Epigrafe (LA STRADA NELL'OMBRA)



La mia attuale lettura in formato digitale è LA STRADA NELL'OMBRA di Jennifer Donnelly.

Ecco la breve ma significativa citazione riportata in apertura al libro:


Il passato non è mai morto.
Non è neanche passato.

WILLIAM FAULKNER




ANCHE IL LIBRO CHE STATE LEGGENDO VOI 
HA UNA CITAZIONE INTRODUTTIVA O UNA BELLA DEDICA?





"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire


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