lunedì 13 marzo 2017

Recensione: L'EMOZIONE IN OGNI PASSO di Fioly Bocca




Alma e Frida sono due donne che hanno, seppur in modo differente, perduto l'amore e smarrito ciò che dava senso della propria esistenza; per ritrovarlo decidono di partire per un viaggio speciale; il Cammino di Santiago, che diventa non solo un viaggio reale, ma ancor più metaforico, “spirituale”, di rinascita.


L'EMOZIONE IN OGNI PASSO
di Fioly Bocca


Sullo sfondo di questa storia narrata da Fioly Bocca vi è il Cammino di Santiago, intrapreso - ormai fin dal Medioevo - da tantissimi pellegrini per tante e diverse ragioni: un desiderio, una speranza, un dolore da lasciare andare.

Alma ha una ragione profonda che la induce a chiudere per qualche settimana la sua libreria nel cuore di Bologna e a partire: sta cercando di dimenticare Bruno, ma in realtà sono proprio i suoi appunti su un foglio spiegazzato a guidarla passo passo lungo il Cammino
La storia tra lei e il suo innamorato purtroppo si è interrotta a causa della lontananza.
Lui, infatti, vive nel Monferrato e fa il contadino: ama lavorare la terra, vivere immerso nella natura, allevare gli amati animali ed è consapevole che, per quanto ami la sua Alma, se dovesse lasciare la propria vita per amore, non sarebbe più l’uomo che è e in città si sentirebbe un pesce fuor d'acqua; e neanche se la sente di chiedere a lei di lasciare la libreria – aperta con sacrifici e fatica – per andare a vivere in campagna, perché spezzerebbe i suoi sogni e sarebbe una richiesta egoistica.

I due innamorati sono destinati a lasciarsi, coscienti che una storia a distanza è improponibile e logorante?

Per ora, pare di sì, ed allora, zaino in spalla, in compagnia di un quadernetto su cui scrivere sensazioni, pensieri, speranze, riflessioni, Alma intraprende questo cammino, sperando di ritrovare se stessa, di capirsi meglio ma anche di ritrovare lui, il suo amore perduto… Chissà, magari, un giorno si ritroveranno per non lasciarsi più, oppure capiranno che dovranno rassegnarsi a vivere lontani.

Frida invece è una psichiatra che vive a Torino e che ha di recente vissuto il dolore e il lutto per la perdita del proprio marito (morto mentre svolgeva il proprio lavoro di medico in Siria); dopo questo fatto terribile non si sente più in grado di occuparsi degli altri. 
Il dolore per aver perduto il suo compagno, il suo unico amore, è forte, e Frida non sa se riuscirà mai a sopportarlo, a rassegnarsi, così decide di intraprendere un doppio viaggio per riappropriarsi di sé e del suo Manuel. Anzitutto, va in Portogallo, decisa ad incontrare le persone che hanno contato per Manuel, prima che loro due si conoscessero, per parlare con loro e conoscerlo ancora più in profondità.
In seguito, decide di percorrere il Camino...

Alma e Frida si incontrano al termine di una lunga giornata di marcia a Puente de la Reina. Sono due donne totalmente diverse, ma tra loro nasce una bella amicizia, che sarà motivo di consolazione e forza.
Insieme scopriranno che la condivisione della fatica, dei momenti di solitudine e del dolore spesso anticipa un miracolo, perché scandisce il proprio tempo e influenza il destino di chi lo compie in modi che nessuno può prevedere.


Perché il Camino è così: è solitudine e condivisione; è simbiosi con la natura aspra e selvaggia, con il proprio corpo affaticato per il cammino e per la sete, è entrare in rapporto con la parte più interna di sé, fatta di dubbi, incertezze, paure, per cercare di farle emergere ed esorcizzarle.
Il cammino è fatto di tappe attraversate come viandanti solitari, alle prese con se stessi, ed altre in cui ci si incrocia con altri pellegrini, e con loro si condivide un pezzo di sé o anche solo semplicemente una pacca sulla spalla, un pezzo di pane, e questo basta a incoraggiare a riprendere il cammino nonostante i polpacci doloranti, in vista della sospirata meta.

Alma e Frida, ognuna a modo suo, mettono alla prova se stesse e il loro amore, e Frida in particolare dovrà far pace con le proprie emozioni di rabbia e frustrazione per questo marito così amato che non le sarà più accanto.
Lei, che è così granitica e pragmatica, da sempre pronta a far ricorso alla scienza per rispondere alle esigenze e ai traumi dei propri pazienti, saprà trovare le risposte per se stessa, ritornando a vivere pienamente la propria vita nonostante l’assenza di Manuel?

“Scrive Eluard: <<T’amo per tutte le stagioni che non ho vissuto>>. Io ti amo nonostante tutte quelle che ho vissuto lontano da te.”

Bruno ed Alma si amano davvero e una parte di loro vorrebbe vivere questo sentimento senza intoppi, totalmente, ma sono allo stesso tempo consapevoli di come l’amore abbia bisogno di libertà e non di gabbie ed imposizioni, di rinunce che tarpano ali e sogni individuali.
Entrambi, quindi, dovranno intraprendere un cammino che li aiuti a capire cosa vogliono davvero, e questo sarà possibile se lo faranno da soli per conto proprio, lasciando che sia il Caso, o il Destino, o Dio, a fare la propria parte, e se l’uno è davvero l’anima gemella dell’altra, di certo prima o poi le loro strade si incroceranno.

Considerazioni

Quella narrata da Fioly Bocca è una storia di rinascita dalle ceneri in cui di sovente la vita ci getta e dalle quali bisogna risorgere con determinazione.

“L’emozione in ogni passo” è un romanzo dalle atmosfere intime, che scava nei sentimenti, negli stati d’animo, nelle speranze, nelle paure, nei sogni delle sue protagoniste (e del lettore sensibile), ed è denso di passaggi molto belli, che fanno riflettere sulla vita, l’amore, le perdite, le coincidenze che spesso creano incontri, situazioni e dinamiche inaspettate, alcune volte dolorose altre confortanti.

Succede che nel corso dell’esistenza ci si perda a causa di un dolore, di una separazione, ma Alma e Frida ci dicono che non serve abbattersi e restare ancorati al passato, piuttosto bisogna avere il coraggio di alzare il capo e guardare avanti a sé, perché di certo un nuovo cammino ci aspetta: però dobbiamo muoverci e partire, il resto verrà passo dopo passo.


Mi è piaciuto questo romanzo perché l’Autrice riesce ad essere piacevole e scorrevole nello stile pur essendo anche molto profonda; ho apprezzato questa doppia valenza del viaggio, che non è solo un percorso fisico fatto di tappe, ma soprattutto un cammino dentro se stessi, per raggiungere consapevolezze importanti, perché “la distanza non è quella dei chilometri messi sotto le scarpe, ma quella da percorrere per avvicinarsi a sé.”





Obiettivo n.25
 
Un libro che parli di viaggi 



Novità dalla Case editrici



Buongiorno,lettori ;))

Stamattina ho qualche segnalazione arretrata da condividere! :=)


Una Berlino spaccata in due, una storia d'amore, un omicidio, un passato doloroso nel giallo d'esordio di Paolo Moretti

UNA CREPA NEL MURO
di Paolo Moretti


goWare Ed.
Berlino, 1961. Mentre fervono in gran segreto i piani per la realizzazione del Muro, nel quartier generale della Stasi un alto funzionario della polizia politica della Germania Est si compiace di aver assoldato una nuova spia che l’aiuterà a stroncare un tentativo di fuga verso Berlino Ovest.
Oltre cinquant’anni dopo, in Italia, un uomo viene ucciso a colpi di pistola.
Chi è? Chi lo ha ucciso? E perché?

In un continuo spostamento spazio-temporale le vite dei protagonisti di Una crepa sul muro, il romanzo d'esordio di Paolo Moretti, edito da goWare, si intrecciano con le drammatiche pagine della storia del Muro.

Tempo e luoghi cambiano capitolo dopo capitolo, passando da una Berlino alle prese con la sua dolorosa storia e i suoi protagonisti in cerca di riscatto a un misterioso angolo d’Italia – mai espressamente rivelato - dove passato e presente si ricongiungono. E il giallo trova soluzione.

L'AUTORE
Paolo Moretti è giornalista per passione e per professione. Il suo primo libro, La cicogna che sconfisse l’aviaria (Infinito Edizioni), racconta l’adozione della figlia. Con Stefano Ferrari ha pubblicato I 30 passi. La vera storia della strage di Erba (edizioni La Provincia) e con Francesco De Filippo Mafia padana (Editori Riuniti), sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel Nord Italia.
Una crepa nel muro è il suo primo romanzo.


È in libreria il nuovo romanzo dello scrittore e cantautore svizzero Max De Stefanis, edito da Mjm e distribuito in Svizzera e in Italia.

SEGUI IL TUO RESPIRO
di Max De Stefanis


Ed. Mjm
«Segui il tuo respiro" non è solo un romanzo, ma in primo luogo un'esperienza assolutamente sconvolgente, paragonabile a quella di chi si trova sopra un treno lanciato a tutta velocità a causa della rottura dei freni e deve decidere se buttarsi fuori, sperando di salvarsi, oppure accettare il proprio destino, raggomitolandosi in posizione fetale per prepararsi allo schianto»

Così Max De Stefanis descrive la sua ultima fatica letteraria, che a pochi anni di distanza dal libro di esordio "Show Surprise" (2013), consacra l'autore al filone del genere distopico.

Suspense e mistero, introspezione ed erotismo, ma anche ironia, provocazione e critica sociale sono gli elementi che fanno di "Segui il tuo respiro" un'opera innovativa e destabilizzante, dove trovano spazio lungimiranti riflessioni sulla società contemporanea e sulle insidie dell'avanzamento tecnologico, con le inevitabili ripercussioni sulle relazioni umane e sui valori annessi.

Al centro della storia, ambientata tra il 2022 e il 2023, ci sono le vicende di Ivan Manzato, professione FPA, ovvero funeral planning agent, che stanco della routine quotidiana cercherà di dare una svolta alla propria esistenza. Determinante, in questo senso, sarà l'incontro con la misteriosa Coline, con la quale Ivan scoprirà l'amore e si troverà ad affrontare accadimenti imprevedibili che sveleranno di volta in volta inaspettati e inquietanti retroscena.


«”Segui il tuo respiro” nasce dall'idea di raccontare il mondo che ci circonda attraverso le vicende dei due protagonisti, mettendo l'accento sulle relazioni tra le persone, sui sentimenti e sull'eros, in un contesto sociale caratterizzato dalla rapidità e dalla superficialità dei rapporti» spiega l'autore, «Non è facile, però, raccontare il presente in cui si è immersi. Per questo motivo la storia è ambientata in un futuro prossimo, in quanto la"sfasatura" temporale permette di accentuare alcune tendenze sociali attuali, in alcuni casi drammatizzandole, allo scopo di indurre il lettore a riflettere. Allo stesso modo, amo servirmi della distopia per estremizzare alcuni degli aspetti più inquietanti della nostra era, in primis il controllo e la manipolazione mediatica e culturale a cui siamo soggetti quotidianamente e che rischia di trasformare le nostre vite in un grottesco reality horror».


L'autore.
Max De Stefanis è uno scrittore e cantautore svizzero. I principali temi affrontati nelle sue opere sono le trasformazioni e le derive adolescenziali, l'homo technologicus e gli scenari distopici connessi, la critica nei confronti dell'industria culturale e, in chiave più propositiva, la prefigurazione di una società più consapevole, compassionevole e illuminata. Max è anche docente di scuola media. In questo ambito, da diversi anni propone progetti mediatici, tecnologici e teatrali a partire da laboratori di scrittura creativa. Infine, da oltre venticinque anni pratica la meditazione buddhista e da diverso tempo si occupa di terapie olistiche (riflessologia, cromopuntura, massaoterapia).



Contatti:



LINK









E concludo con l'ironia e il romanticismo di questo Young adult sentimentale...

IL CUORE FRAGILE DI UNA STREGA
di Adele Ross



in ebook anche GRATIS con KindleUnlimited 


C'era una volta un principe e c'era una volta una strega.
Ma questa non è una favola. O forse sì?
Charlotte è una strega. Almeno tutti lo pensano.
Ethan è ciò che si avvicina di più all'idea di principe azzurro.
Jason è il migliore amico di Ethan ed è un bad boy.
Theo è il perfetto fidanzato di Charlotte ma le cose, a volte, non sono come appaiono...
perché non sempre le streghe sono cattive e non sempre i principi sono azzurri.
Un istituto scolastico prestigioso, un gruppo di ragazzi ricchi e viziati,
un segreto inconfessabile, un musical e il percorso di crescita di una ragazza che rifiuta ogni regola
e che ha deciso di andare contro ogni convenzione...
ma che vuole diventare donna, anche se diventare adulta la spaventa da morire...
Dall'autrice di Tutta colpa del matrimonio e di Tutta colpa di San Valentino, una storia d'amore e di crescita interiore.

domenica 12 marzo 2017

Citazione sui libri in "L'emozione in ogni passo".



L'amore per i libri in "L'emozione in ogni passo".

Come non ritrovarsi in queste parole pronunciate da una delle protagoniste, Alma?


"Crescendo, ho capito quale sarebbe diventata la mia vera vocazione: i libri.
 (...) Ho cominciato ad amarli più tardi, quando nelle parole seminate tra le pagine ho trovato un modo mio di stare al mondo. Come se leggere mi saziasse una sete e la alimentasse allo stesso tempo. Ogni libro mi faceva il solletico in qualche posto diverso e riconoscevo pensieri che non sapevo d'avere. I miei pensieri in mezzo a quelli degli altri: non è un prodigio? Faccio spesso un gioco, penso a una domanda e apro il volume che sto leggendo a una pagina a caso per avere la risposta: i libri si lasciano interrogare."

sabato 11 marzo 2017

Frammenti di ... "L'emozione in ogni passo"



Buongiorno e buon sabato, carissimi!

Vi lascio con qualche brano estratto dal romanzo "L'emozione in ogni passo", denso di passaggi e frasi significative sulla vita e su tutto ciò che le da un senso, in primis l'amore.


"L'nnamoramento è uno strappo, non una cucitura. Quelle sono per i sarti e per chi s'accontenta. Non si ama per convenienza, ma nonostante
Nonostante l'età, la religione, l'appartenenza. La distanza.
L'amore non è amore se non c'è un nonostante da circumnavigare. (...)
Scrive Eluard: <<T'amo per tutte le stagioni che non ho vissuto>>.
Io ti amo nonostante tutte quelle che ho vissuto lontano da te".





"Scrive Calvino: <L'orizzonte è deserto. Non ci sei che tu. Tu sei l'orso e la grotta. Perciò io sto ora accucciata tra le tue braccia perchè tu mi protegga dalla paura di te>>.
Lo faccio anch'io, a tua insaputa: allarga le braccia!"

venerdì 10 marzo 2017

Dietro le pagine di: LA FELICITA' E' UN BATTITO D'ALI (The painted bridge) di Wendy Wallace



Uno degli ultimissimi libri letti e recensiti qui sul blog è il bel romanzo LA FELICITA' E' UN BATTITO D'ALI (The painted bridge) di Wendy Wallace che catapulta il lettore nell'Inghilterra vittoriana.
In sintesi, il libro narra di una giovane donna che viene rinchiusa dal prepotente marito in un istituto che si fregia di aiutare donne "stressate" e un po' fragili, ricoverandole per breve tempo, ma in realtà è un manicomio a tutti gli effetti, in cui si praticano "terapie" davvero poco umane...

La protagonista cercherà di riconquistare la libertà.



Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.
La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? 
Qual è stata la fonte di ispirazione?".



La storia è ambientata nella Londra del 1859, anche se la maggior parte di essa avviene tra le mura di questo istituto psichiatrico.


Da cosa la nostra Autrice ha preso l'ispirazione per la storia? 

Le fonti cui ha attinto sono state diverse.
Tempo prima aveva trascorso un Natale a Caernarvon, sulla costa nord del Galles e letto qualcosa sui naufragi purtroppo registratisi al largo di quelle spiagge, su cui passeggiò nelle giornate invernali in cui si trovò lì. 

Più o meno nello stesso tempo, si è imbattuta anche nel lavoro del dottor Hugh Diamond (1809 - 1886), uno psichiatra dell'età vittoriana convinto che l'allora innovativa scienza della fotografia potesse essere utilizzata per "leggere" ed interpretare la malattia mentale basandosi sulle caratteristiche del viso. 

Dal 1848 al 1858 il Dr. Hugh Welch Diamond ha scattato delle fotografie per documentare le espressioni facciali di pazienti affetti da disturbi mentali presso il Surrey County Asylum in Inghilterra, dove è stato sovrintendente del dipartimento femminile. 

Egli credeva che lo stato mentale del paziente si manifestasse nella sua fisionomia e affermava di usare queste fotografie per aiutare a diagnosticare i disturbi psichiatrici. 
Sebbene egli avesse pubblicato un documento su questo argomento, i risultati pratici di questa "fototerapia" sono rimasti sconosciuti. 
Da dilettante appassionato di fotografia, Diamond ha fatto il suo primo scatto appena tre mesi dopo che William Henry Fox Talbot introdusse la sua invenzione della fotografia nel 1839. 
Nel 1853, la Photographic Society di Londra è nata da questo gruppo; Diamond è stato uno dei membri fondatori.

Il dottore ha ispirato il personaggio di Lucas St Clair.

Ma riprendiamo il percorso che ha portato alla nascita del romanzo.
Leggendo tutte queste informazioni, un'immagine persistente le è balzata nella mente, cioè quella di una donna che aveva delle visioni. 

Questi elementi sono stati le fondamenta di quello che poi è diventata la storia di Anna. 

La scelta del titolo originale, molto distante da quello scelto dalla Piemme, prende a sua volta ispirazione da un ponte vero (e "falso" insieme!), nel parco di Kenwood House, nel nord di Londra, dove lei era solita passeggiare regolarmente. 
Si tratta di un ponte che.... non è quello che sembra! Ed infatti questo aspetto è presente nel libro, ma non vi svelo di certo in che senso perchè sarebbe uno spoiler bello e buono ^__-


fonte 
ponte a Kenwood House


Il ponte del titolo, ad ogni modo, simboleggia la ricerca della via di fuga da parte di Anna per poter abbandonare il posto infernale in cui è stata rinchiusa e che la sta uccidendo dentro e fuori.

La metafora di 'trovare un modo per...' attraversa tutto il romanzo. 

La fotografia gioca un ruolo importante nella storia e la Wallace ha fatto delle ricerche in merito.

Ha visitato l'archivio del Bethlem Royal Hospital per vedere le fotografie di pazienti donne del 19° secolo; ha partecipato anche ad un workshop sul collodio umido (insieme di procedimenti fotografici storici che utilizzavano il collodio come legante per emulsioni fotosensibili) e questo le ha permesso di imparare delle cose sulle sostanze chimiche, a cominciare dall'odore e dal saperle distinguere sulla base di esso; non solo, ma ha provato la sensazione della lastra di vetro nella mano, e il fatto che il fotografo, nello scattare le sue foto, vedesse l'oggetto del proprio lavoro a testa in giù, le ha suggerito delle scene non irrilevanti della storia.


bethlem royal hospital


Accanto ad Anna Palmer, la protagonista, altri personaggi si sono via via sviluppati, crescendo durante la fase di scrittura e ad ognuno, come tessere di un mosaico, alla fine l'Autrice da il proprio giusto posto, anche in vista del finale, che in un certo senso "ricompone" e mette a posto tutto.

A "The Painted Bridge" è seguito un altro libro con al centro una storia ad esso collegata, "The Sacred River" che racconta della sorella di Anna Palmer, Louisa Heron, e di sua figlia Harriet. 

Di seguito il trailer ispirato al romanzo.




info prese traendo spunto da:

http://www.getty.edu/
http://wendywallace.co.uk
http://jayneferst.blogspot.it

Per chi volesse dare un'occhiata alle foto scattate da Diamond:

https://www.tumblr.com/tagged/hugh-welch-diamond

Premio letterario “Parole magiche” ( Poesia e Narrativa) - Seconda edizione



Carissimi lettori che amate anche scrivere, questo post è per voi e spero possa interessarvi!

Premio letterario “Parole magiche”

Seconda edizione


La casa editrice flower-ed organizza la seconda edizione del 
Premio letterario “Parole magiche” rivolto ai poeti e ai romanzieri italiani.


Art. 1 – Sezioni

Il premio prevede due sezioni:
  • Poesia
  • Narrativa (romanzi)


Art. 2 – Requisiti
Sezione Poesia

Ogni autore può partecipare con un massimo di tre poesie, senza limiti di battute. Le poesie devono essere inedite, originali e in lingua italiana. Ciascuna poesia deve essere dotata di un titolo. Il tema è libero.


Sezione Narrativa (romanzi)

Ogni autore può partecipare con un solo romanzo, senza limiti di battute. Il testo deve essere inedito, originale e in lingua italiana. Il romanzo deve essere dotato di un titolo. Il tema è libero.


Art. 3 – Quota di partecipazione


La quota di partecipazione è di 15 euro da versare mediante bonifico bancario.
Intestatario: Michela Alessandroni
IBAN: IT26F0306903237100000002172
Causale: indicare il nome del partecipante


Art. 4 – Premio

Sezione Poesia

Il premio per il poeta vincitore è la pubblicazione digitale e cartacea di una raccolta di poesie, con contratto di edizione (senza contributo economico da parte dell’autore). Il libro sarà inserito nel catalogo di flower-ed, nella collana Pegaso, dedicata alla poesia contemporanea. La casa editrice si occuperà di distribuirlo attraverso i propri canali, visibili sul sito www.flower-ed.it alla voce Distribuzione. La pubblicazione delle proprie poesie non obbliga l’autore all’acquisto di copie.


Sezione Narrativa
Il premio per il romanziere vincitore è la pubblicazione digitale e cartacea dell’opera presentata al concorso, con contratto di edizione (senza contributo economico da parte dell’autore). Il libro sarà inserito nel catalogo di flower-ed, nella collana Il Grimorio, dedicata alla narrativa fantastica contemporanea, o nella collana Il Vaso di Pandora, dedicata alla narrativa contemporanea, a seconda del genere. La casa editrice si occuperà di distribuirlo attraverso i propri canali, visibili sul sito www.flower-ed.it alla voceDistribuzione. La pubblicazione del proprio romanzo non obbliga l’autore all’acquisto di copie.


Art. 5 – Scadenza e modalità di invio

La scadenza è fissata per il 10/05/2017. I componimenti dovranno pervenire, come allegato, all’indirizzo mail manoscritti@flower-ed.it entro tale data.

Il file allegato dovrà essere obbligatoriamente .doc .rtf, .txt o .pdf. 

L’oggetto dell’email dovrà essere “Parole magiche”. 

Il file allegato dovrà contenere, unitamente all’opera, una breve nota biografica dell’autore (contenente nome, cognome, indirizzo e codice fiscale) e l’autocertificazione di originalità dei componimenti inviati, secondo questa formula: “Dichiaro che l’opera è inedita e di mia creazione e proprietà”.


Art. 6 - Termini generali

La casa editrice declina ogni responsabilità per eventuali malfunzionamenti durante l’invio del materiale.
ati personali sono tutelati secondo le norme vigenti in materia di Privacy ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e successive modifiche.
L’autore è pienamente responsabile di qualsiasi infrazione derivante da un impiego errato delle opere inviate, in relazione alla detenzione dei diritti da parte di terzi.
L’operato e le scelte della casa editrice sono inappellabili e insindacabili.
Gli autori che desiderano partecipare a entrambe le sezioni devono inviare due allegati distinti, esplicitando in entrambi le informazioni richieste dal regolamento, ed effettuare due bonifici distinti (oppure un unico bonifico comprensivo di tutto l’importo).
La partecipazione alla selezione implica l’incondizionata accettazione del presente regolamento in tutti i suoi punti.


Contatti

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giovedì 9 marzo 2017

Recensione: ZUCCHERO FILATO VOLANTE di Fernando Camilleri



Un tranquillo paesino, circondato dal verde di un bosco ameno, viene scosso da una serie di eventi inquietanti, surreali, spaventosi, che vedono come protagonista un ragazzino e il suo incontro con un nano, pronto ad eseguire un macabro piano; e tutto sotto l'influsso della luna che, beffarda, guarda dall'alto compiersi il destino di uomini ignari dei suoi influssi.


ZUCCHERO FILATO VOLANTE
di Fernando Camilleri


Ed. Eretica Edizioni
140 pp
14 euro
Protagonista di questo romanzo è un ragazzino di undici anni, Felice, tanto intelligente quanto vivace; il suo sogno nel cassetto è diventare astronauta, ad ogni costo.

Il suo defunto padre ha assecondato questa passione fino a quando ha potuto, ma a fermarlo è intervenuto un incidente mortale; sua madre, la bella e gentile Paola, stravede per il suo unico figlio e anche lei è disposta a tutto pur di aiutarlo a diventare chi vuole.

Ma realizzare un sogno non sempre è facile, anzi quasi mai, e a Felice qualcuno metterà i bastoni tra le ruote, e non sarà un "qualcuno" qualsiasi...

Un giorno fa uno strano incontro nel bosco: un nano dagli occhi giallo-arancio, col sorriso beffardo a deformargli il volto e un flauto in mano, da cui la strana creatura ottiene, suonandolo, una melodia irresistibile.

Questo è soltanto il primo incontro tra il nano malefico e Felice, che viene coinvolto, a sua insaputa, in atti macabri e orrendi.

Per alcune notti, infatti, il nano - di cui più tardi scopriremo il nome, Wifer - si introduce nella camera di Felice con testimoni solo la bianca luna in cielo e i suoi fedeli gufi, e lo irretisce in un incantesimo attraverso il suono del suo flauto (che ha il potere di far cadere nell'incoscienza  sia Felice che chiunque non sia coinvolto direttamente nei misfatti orditi dal nano) e lo "coinvolge a sua insaputa in azioni turpi.

"Il nano scese dall’armadio, planando con sbalorditiva soavità. Atterrò in piedi accanto al letto del ragazzo. Serrò, delicatamente, con le dita tozze, il polso sinistro del giovane e lo sospinse verso di sé. Nel momento in cui i due vennero a contatto, Felice smise di parlare. Ogni suo volere e ogni sua paura scomparvero. Seppe che c’era un piano da eseguire quella notte. Seppe cosa fare." 

E a questo punto il lettore assiste a delle scene che somigliano ad un incubo o a un film horror: "vede" infatti Felice entrare nelle case di alcune persone e partecipare col nano all'esecuzione della loro "condanna", eseguita con modalità orripilanti; questi sfortunati sono tutti vittime delle proprie passioni e vizi e conducono una vita per certi versi discutibile: c'è l'anziana che ruba al supermercato per sfizio e non per necessità; c'è l'ubriacone, il ragazzo emarginato ossessionato dal sesso, la donna sposata che tradisce il povero ed innamorato coniuge, il giovanotto sfaticato, schiavo della droga.

Tutti questi sciagurati vengono raggiunti nel silenzio notturno dal nano e dall'inconsapevole Felice (che al "risveglio", la mattina dopo, puntualmente non ricorda nulla della notte precedente), e qualcosa di terribile accade loro, di cui resta soltanto, sul cuscino e tra le lenzuola, chiazze di sangue e capelli.

Chi è questo malvagio nano, sopraggiunto da chissà dove a turbare l'esistenza di Felice e degli abitanti di Alerte?
E' possibile fermare questa spirale di inspiegabile mistero e violenza? 

Le stranezze non sono finite, perchè Felice, ed altre poche persone con lui, sapranno da Wifer la ragione di tutto quello che sta accadendo, chi è a volerlo e quali condizioni Felice dovrà assecondare per poter mettere fine a questo gioco sinistro.

Il ragazzo dovrà scegliere se coltivare i propri sogni o se rinunciarvi per evitare che continuino ad accadere cose spiacevoli...

E' un romanzo breve ma molto ben scritto, con capitoli brevi che terminano sempre in modo da stimolare la curiosità di chi legge; i personaggi risultano ben caratterizzati e nelle brevi ma efficaci descrizioni riusciamo a coglierne vizi e virtù; il linguaggio è chiaro, vivace, fluido ed è crudo e realistico quando ci viene parlato delle meschinità di alcuni personaggi, tra cui spicca Temistocle, un omone duro, cinico, aggressivo ma anche efficiente quando si tratta di adempiere il suo ruolo di Difensore di Alerte; e, allo stesso tempo, il linguaggio è quasi poetico quando si tratta di descriverci la natura con i suoi colori e rumori; natura che però, come dona serenità e pace all'anima con le sue amenità, così all'occorrenza è in grado di trasformarsi in un ambiente minaccioso e conturbante se influenzato da qualcosa di malefico.

Mi è piaciuto "Zucchero filato volante" perchè: l'ho trovato particolare e originale nella trama; la presenza di elementi fantastici/fantascientici - come le creature extraterrestri (come il nano) che si intromettono nelle esistenze dei terrestri, l'uso del flauto con la sua musica incantatrice, che mi ha rammentato il "pifferaio magico"  ma con risvolti decisamente meno fiabeschi - assume sfumature horror e questo crea momenti misteriosi, di tensione e suspense durante la lettura; la spensieratezza della fanciullezza si scontra con la drammaticità della vita adulta, con i suoi, spesso irrimediabili, errori.

Lo consiglio e ringrazio l'Autore per la copia digitale.

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