venerdì 27 luglio 2018

Film e serie tv tratti dai libri... in arrivo



Attenzione, fans della Kinsella, pare sia in arrivo la versione cinematografica del divertente
romanzo "Sai tenere un segreto?" (link).
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 La protagonista è Emma Corrigan, una ragazza che lavora in una multinazionale ed ha un fidanzato simpatico. E come tutte le ragazze normali coltiva i suoi sogni, i suoi segreti e le sue paure. E proprio cercando di fronteggiare una delle sue più grandi paure, quella di volare, si trova a raccontare tutti i suoi più intimi segreti al suo compagno di viaggio, un simpatico americano. E' solo il primo dei tanti pasticci che combinerà...


Emma sarà interpretata dalla bellissima Alexandra Daddario, che sarà  anche co-executive producer, mentre alla regia ci sarà la regista televisiva Elise Duran.


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Arriverà al cinema anche The Woman in the Window, tratto dal romanzo di A.J. Finn, tradotto in Italia con "La donna alla finestra" (Mondadori); alla regia Joe Write, nel cast  Gary Oldman, Julianne Moore e Amy Adams.
La protagonista è Anna Fox, che vive rinchiusa nella sua casa di New York e la sola idea di mettere piede fuori dalla porta rischia di provocarle un attacco di panico.
Passa le sue giornate vagando da una stanza all’altra con un bicchiere di Pinot in mano, chattando con uomini sconosciuti, guardando vecchi film noir e soprattutto… spiando i vicini con l’aiuto della sua Nikon D5500. 
Quando la famiglia Russell si trasferisce dall'altra parte della strada Anna inizia a spiarli con una certa morbosità, gelosa della loro armonia.
Ma un terribile evento è destinato a sconvolgere non solo tali equilibri, ma soprattutto la vita di Anna..


Molta attesa c'è per la serie tv (diretta da Saverio Costanzo) tratta da L'amica geniale di Elena Ferrante, che verrà  presentata alla 75° mostra del cinema di  Venezia.
L'amica geniale racconta la lunga amicizia che lega Elena e Lila, interpretate rispettivamente da Elisa Del Genio e Ludovica Nasti nella versione fanciullesca e da Margherita Mazzucco e Gaia Girace in quella adolescenziale.
wmagazine.com
Quando l'amica più importante della sua vita sembra essere scomparsa senza lasciare tracce, Elena Greco, una donna anziana che vive in una casa piena di libri, accende il computer e inizia a scrivere la storia sua e di Lila, la storia di un'amicizia nata sui banchi di scuola negli Anni ’50. 
Ambientato in una Napoli pericolosa e affascinante, inizia così un racconto che copre oltre sessant'anni di vita e che tenta di svelare il mistero di Lila, l'amica geniale di Elena, la sua migliore amica, ma anche la sua peggiore nemica.


Hollywood Reporter
Altra miniserie è Sharp Objects, tratto dal romanzo di Gillian Flynn, "Sulla pelle".
Diretta da Jean-Marc Vallée, Sharp Objects e i suoi 8 episodi sono attesi in tv per luglio e in Italia saranno proposti in contemporanea da Sky Atlantic.
Amy Adams veste i panni della protagonista Camille Preaker, una giornalista che fa ritorno nella sua città natale per indagare su un raccapricciante duplice omicidio. Uscita da poco da un ospedale psichiatrico dopo anni di autolesionismo, Camille non sembra essere perfettamente lucida, come riconosce anche Amma (Eliza Scanlen), la sua sorellastra. 
Indagando sugli omicidi insieme al capo della polizia locale e a un agente speciale dell'FBI, Camille inizia a identificarsi sempre di più con le giovani vittime. Perché ha la sensazione di aver già vissuto sulla propria pelle i loro orrori? Incalzata dai suoi demoni, dovrà risolvere il puzzle del suo passato, prima che il ritorno forzato a casa si trasformi in un viaggio a senso unico verso l'inferno.



Fonte: https://www.comingsoon.it

giovedì 26 luglio 2018

Recensione: VITE FRAGILI di Elisabetta Sabato



Storie di vite difficili, di donne dolci e comprensive e di altre ciniche e folli, di uomini arroganti e di altri buoni e leali; esistenze come tante che nascondono in loro stesse tutta la fragilità e la forza, la normalità e la pazzia del vivere quotidiano.


VITE FRAGILI 
di Elisabetta Sabato




Ed. Del Poggio
144 pp
15 euro
Marzo 2018
"Vite fragili" è un romanzo particolare, nel senso che ci sono sì dei personaggi principali e, di conseguenza delle dinamiche relazionali e dei filoni narrativi che il lettore è chiamato a seguire e sui cui l'Autrice si sofferma più che su altri, ma come, del resto, il titolo stesso suggerisce, il vero protagonista, che fa da fil rouge alle vicende che si susseguono, sia la vita stessa, con tutte le traversie, "i capricci", le rare gioie e le ben più frequenti afflizioni, che l'accompagnano.

Conosciamo Alice, una donna sensibile, creativa, piena di talento, empatica, il cui sguardo profondo e riflessivo attira la fiducia di chiunque si ritrovi a scambiare con lei anche poche parole; pur portando dentro il proprio cuore e sulle proprie fragili spalle il peso di un'infanzia poco felice, della quale aveva conservato il senso di frustrazione e di negatività, la donna possiede la capacità di

"...guardare oltre le cose, vedendo la magia di ciò che altri non potevano vedere, perchè affannati dalla pressione della loro vita, dei problemi e di tutte le giornate che passavano uguali a se stesse ora dopo ora".

Innamorata del proprio compagno Carlo, in lui ha trovato un rassicurante rifugio e i due si completano a vicenda, trovando reciproco sostegno, comprensione, complicità.
Alice ha poche amiche con cui trova affinità, e tra esse ci sono la collega Elia, una donna dal carattere forte e dall'animo puro, e Iris, dal fisico minuto ma dal grande cuore, capace di capire Alice con un solo sguardo.

E poi c'è un'altra amica (o meglio, una conoscente), Linda, che però si rivelerà fin troppo debole caratterialmente, tanto da causare non pochi problemi alla povera Alice che si fiderà di lei, presa com'è dalla voglia di ricercare stimoli nuovi che la facciano sentire viva e la tengano impegnata, così da poter costruire qualcosa di personale e di bello che le doni una rinnovata voglia di vivere; è lo stesso psichiatra che la segue a incoraggiarla a buttarsi in un'attività diversa da ciò che aveva intrapreso fino a quel momento:

"Hai proprio bisogno di una svolta, di un cambiamento netto che spazzi via le tue angosce, le paure di fallimento, e la voglia di approvazione",
e così Alice, con l'appoggio fiducioso di Carlo, decide di coinvolgere Linda nella ristrutturazione di una proprietà in campagna per aprirvi un ristorante.
In questo progetto Alice investe molto, da tutti i punti di vista, e purtroppo... molto le sarà richiesto; un prezzo decisamente troppo alto ed ingiusto, che sarà costretta a pagare per aver dato fiducia a chi non avrebbe dovuto...
Linda, infatti, è una persona succube della propria amante e compagna, Nina, ed è incapace di ribellarsi alla tirannia psicologica che questa esercita su di lei e che provocherà una tragedia nella vita della povera ed inconsapevole Alice...

Le vicende drammatiche di Alice si intrecciano con quelle di Iris, la sua dolce amica, una donna bisognosa d'amore che purtroppo avrà la sfortuna di incontrare un uomo bugiardo e infedele, che la farà soffrire; ma Iris non si arena nel proprio dolore, nell'amarezza e nella delusione, e parte per un viaggio che potrebbe cambiarle la vita.
Il destino è spesso bizzarro ed ha in serbo per lei altre situazioni, altre avventure, altri luoghi da esplorare ed altre persone da conoscere, con cui entrare in empatia e che, a loro volta, le parleranno di se stesse, dei traumi dolorosi che hanno segnato la loro vita.

I vari personaggi che compaiono tra queste pagine sembrano passarsi il testimone e raccontarci ognuna pezzi importanti di sè; veniamo messi di fronte a diverse esistenze tutte segnate, lacerate da qualcosa di brutto che è intervenuto a creare in loro dei vuoti, a caricarli di pesi, di solitudini.
Vi troviamo donne e uomini come noi, come potremmo incontrarne normalmente per strada..., forse a scuola o all'aeroporto, o magari di fronte casa nostra; gente comune, ma con i propri segreti, le proprie debolezze.

Uomini generosi e sensibili e altri mascalzoni e arroganti; donne che vivono nell'agiatezza ma col cuore ormai inaridito dall'assenza di calore umano, altre accecate dalla propria follia, dall'egoismo, dalla prepotenza, e ancora donne desiderose di incontrare l'amore vero, con cui invecchiare insieme, con cui condividere il bello e il brutto che ogni giorno porta con sè.

Elisabetta Sabato ha scritto un libro sicuramente carico di umanità, in cui l'essere umano viene fuori in tutte le sue sfaccettature, da quelle più positive a quelle più infime e meschine, e l'ha fatto proponendoci un ventaglio - non troppo vasto, in quanto sarebbe stato dispersivo - di storie, di avvenimenti e intrecci che man mano, di capitolo in capitolo, si concentrano su una o due persone alla volta; leggere queste singole storie di vita è come addentrarsi nel gioco delle scatole cinesi, in cui dentro una narrazione ce n'è un'altra e poi un'altra ancora. 
Ad accomunarle c'è spesso il dolore, il Bene che deve fare i conti col Male che c'è nel prossimo e il conseguente carico di sofferenza che esso produce; in particolare, ci sono due storie (con protagoniste femminili) che mi hanno molto colpita e che terminano lasciando un sapore amaro e molta tristezza di fronte alle brutte sorprese che la vita non di rado riserva e alle quali non sempre è possibile sfuggire.

Adatto in special modo a chi predilige letture in cui a contare non è tanto (o soltanto) un ricco intreccio di vicende e fatti, quanto la complessità psicologica e la varietà del mondo interiore presente in ogni singola persona e nelle relazioni che la vedono coinvolta.


mercoledì 25 luglio 2018

Recensione: DENTE PER DENTE di Francesco Muzzopappa (RC2018)



Puoi essere sfigato e imbranato quanto ti pare, ma se la persona in cui riponi tutta la tua fiducia ti tradisce senza vergogna, facendoti sentire uno che vale meno di zero..., e beh allora solo una cosa può farti sentire meglio: la vendetta.


DENTE PER DENTE
di Francesco Muzzopappa



Fazi Ed.
218 pp
15 euro
2017
"Cominciamo dalla parte triste.
Perdere due dita a quindici anni ti rende popolare come la sifilide o la gonorrea.
L’adolescenza non l’ho vissuta, l’ho subita.
Prendiamo le ragazze: quelli come me li fiutavano a distanza. Ero quel tipo di ragazzino triste con una leggera peluria sul labbro, destinato a ragazzine tristi con una leggera peluria sul labbro. Mi spettinavano i capelli dicendomi «come stai, campione?», dove campione era ovviamente ironico.
Nessuno chiama campione un vero campione.
Andava male con le ragazze, socializzavo poco con i ragazzi.
Convinti di possedere un raffinato umorismo, si divertivano a inventare per me deliziosi nomignoli come “Ottodita” o “Moncler” (da Monco, ah-ah)."

Mi chiamo Leonardo, ho ventotto anni e abito in provincia di Varese.
Non sono stato pensato per essere un oggetto sessuale, per cui non immaginatemi bello, charmant e provvisto di muscoli pronti a guizzare fuori dalle braccia o dal petto. Evitate anche di immaginarmi in costume da bagno. Lo dico per voi.
I miei capelli sono neri, lunghi e lisci come un emo della vecchia guardia, senza però il bisogno di ricorrere alle tinture Testanera per sembrare più dark.


Da questo incipit il lettore già si fa una prima idea di che tipo sia il protagonista, Leonardo.
E diciamolo, la prima impressione che ne ricaviamo è...: 'sto tipo è uno sfigato.
Mano storpia, aria triste, introverso, scansato dai coetanei e guardato con pietosa comprensione dagli adulti; uno così, al massimo ti suscita tenerezza.
Ma Leo non è mica uno stupido, anzi; da subito ci colpisce per il suo umorismo nero, la sua arguzia, la capacità di sorridere dei propri guai e di non abbattersi.
Cresciuto per lo più solo e senza grandi opportunità di socializzazione, Leonardo ha trovato nei motori la sua più grande passione, aprendo anche un blog in cui descrive le caratteristiche delle auto classiche e moderne, ottenendo discreti consensi per le sue conoscenze.

Leo lavora al museo MU.CO (museo d'arte contemporanea) di Varese, da tre anni. Non coltiva chissà quali ambizioni per il futuro, e l'unica grande certezza della sua vita ha un solo nome: si chiama Andrea, una ragazza molto cattolica, osservante e praticante, che rispetta alla lettera i dieci comandamenti, non dice parolacce e, soprattutto, non fa sesso.
Una così poteva fidanzarsi soltanto con il nostro Leo, che arde per la voglia di poter "concretizzare" questo sentimento e non riesce a capacitarsi di come proprio a lui dovesse capitare una bigotta con la fissa della castità fino al matrimonio.

Andrea è figlia unica di una coppia in vista a Varese, che in modo chiaro e palese ostenta la propria disapprovazione nei confronti del ragazzo della loro bellissima e intelligentissima figlia: come fa la loro Andrea a stare con un imbranato senza arte nè parte e per di più... monco? Che ci trova in lui?

I momenti in cui Leo ci descrive gli incontri con i genitori di Andrea mi hanno fatto ridere un sacco perchè l'autore, attraverso il suo brillante protagonista e narratore, ci fa dei ritratti del signor Lanzini e consorte davvero comici; per non parlare poi dell'odioso pappagallo (che si è meritato la copertina) colorato e strafottente che essi hanno regalato alla loro figlia e che si diverte a prendere in giro Leo per le sue otto dita!

Ma torniamo a Leo e Andrea: lui venera la sua LEI, la vede perfetta e l'ama da morire, fa e farebbe qualsiasi cosa per lei...anche se - da ateo qual è - ingoia controvoglia il rospo dell'astensione sessuale, su cui lei sembra non voler cedere di un millimetro.
Se non fosse che...., proprio il giorno in cui decide di regalarle un anellino e farle la proposta di matrimonio a sorpresa, la scopre a letto con un altro!!

Per il povero Leo è uno shock e una doppia delusione: non solo lo sta tradendo ma l'ha preso in giro pure circa la sua obbedienza cieca ai comandamenti divini...!

Dal preciso momento in cui il ragazzo vede LEI sollazzarsi in amorosi piaceri con un altro, la sua vita va in pezzi.
Leo non riesce a spiegarsi come sia possibile che la sua casta fidanzata abbia potuto tradire un fidanzato devoto e innamoratissimo come lui, che non le ha fatto mai mancare niente!
Dopo una fase di disperazione nera che più nera non si può, sorge un pensiero confortante: la vendetta.

Leonardo decide di rifarsi su Andrea e sui suoi preziosi comandamenti. In che modo? Infrangendoli tutti, dal primo all'ultimo, uno dopo l’altro, senza pietà e senza troppi rimorsi di coscienza.

E così, per ognuno dei divieti del Decalogo, Leo architetta un piano per vendicarsi della traditrice, compresi i suoi genitori, il pappagallo e tutto il resto.

Muzzopappa ci regala una storia fatta di scene esilaranti, buffe e comiche, raccontate con un'ironia tagliente, sferzante e caustica, in cui i vari personaggi sono delle macchiette bizzarre che ci vengono descritte per certi loro tratti specifici, un po' marcati ma senza dubbio strambi e divertenti.

Una commedia nera originale, godibilissima, che m'ha fatto ridere di cuore e strizzare l'occhio con tenerezza a Leo, questo Nerd intelligente, autoironico, dal cuore, a modo suo, puro (se ama, ama totalmente, ma anche se "odia", lo fa senza mezzi termini) che non si può non amare, come del resto lo stesso Autore, simpaticamente irriverente nei confronti di un bigottismo religioso che si rivela più falso di una banconota da due euro.

Lo consiglio vivamente, soprattutto se avete voglia di una lettura che vi faccia nascere sulla faccia, dalla prima all'ultima pagina, un sorrisone che va da un orecchio all'altro.
Leggerò sicuramente altro di questo autore!



Reading Challenge
obiettivo n. 27.
Un libro che ti faccia sbellicare dalle risate.


martedì 24 luglio 2018

RECENSIONE | IN CIMA AL CUORE 3 di Mia Mistràl



E giungiamo al terzo ed ultimo appuntamento con le avventure amorose e investigative di Chiara, ambientate in un paese di montagna solo in apparenza tranquillo, ma in realtà ricco di sorprese tanto per la protagonista quanto per i suoi abitanti.


IN CIMA AL CUORE 3
di Mia Mistràl



Romance contemporaneo
123 pagine
0,99 €
4/7/2018

Nel primo episodio di questo romance contemporaneo strutturato a puntate - un po' come una fiction tv - abbiamo conosciuto la giovane protagonista, Chiara, giunta a Borgontano - un paesino sugli Appennini, tranquillo, in cui l'età media degli abitanti è piuttosto altina - in seguito ad un'eredità lasciatale da una cara zia, Olimpia; condizione unica per usufruire del lascito (qualche soldino e la mansarda) è scoprire com'è realmente morta la cagnetta dell'anziana defunta.
Le vicende che hanno coinvolto una perplessa Chiara non si sono soltanto tinte di giallo, ma anche di rosa, perchè la ragazza si è ritrovata ben presto in mezzo a due fuochi, corteggiata da due bei maschietti: la guardia forestale Furio, un uomo tenebroso e taciturno, e il veterinario di paese - nonchè vecchia conoscenza d'infanzia che ha tormentato l'adolescenza di Chiara con i suoi sfottò -, l'allegro e scanzonato Leandro.

Il cuore della bella ereditiera sembrava aver fatto la sua scelta, ma una serie di circostanze equivoche e per nulla casuali aveva fatto sì che ogni piccola certezza sentimentale della ragazza crollasse miseramente...

E così, nel secondo appuntamento abbiamo appurato come l'amore, nella vita di Chiara, stia creando una marea di caos, allontanando da lei il buon Furio e avvicinandola a Leandro...
Ma ahilei, l'esperienza vissuta con il veterinario nella grotta alla ricerca dell'agnellino smarrito, invece di chiarirle le idee e i sentimenti, l'ha mandata ancor di più in confusione, perchè se è vero che l'istinto le suggerisce di buttarsi tra le braccia del ragazzo e di fidarsi delle sue parole e promesse d'amore, è altrettanto vero che la ragione non fa che metterla in guardia: uno che ti mente una volta, è capace di farlo anche la seconda, e non solo... E poi chi ti dice che Leandro voglia impegnarsi seriamente con te?

Insomma, Chiara ha mille dubbi e nemmeno le frasi sibilline e profetiche di Eva nè i consigli diretti e taglienti dell'amica Roberta, riescono ad aiutarla a fare una scelta definitiva verso Leandro...
Per non parlare del fatto che non riesce ancora ad essere indifferente alla vista di Furio...!

Ma a Borgontano non c'è tempo per le paturnie ed un nuovo caso sta per impegnare Chiara, e non solo lei.

E' estate ed il palio è alle porte; ma inaspettatamente accade una piccola tragedia: tutti i cavalli partecipanti, tranne uno, muoiono avvelenati. I sospetti ricadono subito sulla proprietaria del sopravvissuto - che guarda caso è una vecchia amica di Leandro, Anna -,  tuttavia Chiara ed Eva si convincono che la donna - che tra l'altro ha una sfilza di sorelline di cui prendersi cura - non abbia a che fare con l'accaduto; piuttosto..., non sarà implicato quel gruppo di animalisti esaltati che si trova a Borgontano per le vacanze...?
Certo, razionalmente fa strano pensare che degli animalisti uccidano volontariamente dei poveri animali, ma Chiara vuole andare fino in fondo a questa misteriosa storia.

Intanto Furio ha chiesto il trasferimento, il simpatico cioccolataio Simone sembra farle il filo... e il buon Leandro? Si arrende dinanzi ai dubbi della donna di cui dice di essere innamorato o è pronto a insistere per conquistarla?

Anche quest'ultimo appuntamento si caratterizza per la piacevolezza dell'ambientazione, che rimane costante: Borgontano e il suo paesaggio montano, non più spruzzato di neve bensì puntellato dai nuovi e sfolgoranti colori dei fiori, dai profumi tipici della natura del luogo che ormai esplode in tutta la sua bellezza e che sembra assistere, con sorridente tranquillità, alle avventure di Chiara, che non si sente più un'estranea, ma comincia a vedere quel luogo come casa sua.

Caratterialmente, Chiara, nonostante sembri decisa e determinata nelle scelte che fa, in realtà nasconde molte fragilità, che la spingono a farsi un sacco di domande; lei non vorrebbe mai ferire nessuno e sta male al pensiero di aver deluso Furio, e allo stesso tempo non si sbilancia con Leandro - pur dovendo, ad un certo punto, ammettere di provare qualcosa per lui, e già dai tempi dell'adolescenza! - perchè teme di restare scottata dalla sua strafottenza, da quei modi di fare da dongiovanni che non si decide a mettere la testa a posto.

Il problema con Leandro si sintetizza in una parola: fiducia.
Se solo potesse fidarsi di lui..., gli si butterebbe tra le braccia senza troppe esitazioni!

La voglia che ha di lui è tanta e tra l'altro il suo istinto sembra infischiarsene altamente delle sue elucubrazioni mentali, in virtù delle quali rischia di lasciarsi scappare l'opportunità di vivere un nuovo e travolgente amore.
Tra una baruffa e l'altra, Chiara e Leandro - con l'aiuto delle amiche, vecchie e nuove - riusciranno a venire a capo anche di quest'altro "caso"?

La narrazione è affidata non solo a Chiara ma anche a Leandro, di cui seguiamo il punto di vista, conoscendone i dubbi, i sentimenti, la vera natura, quella sensibile, che lui ha sempre celato dietro una maschera di allegria e ostentata superficialità.
La lettura scorre sempre fluida e trascinante, e le vicende ci scorrono davanti chiare e dinamiche, proprio come le sequenze di quelle commedie romantiche che vedi (e rivedi) sempre con piacere, perchè frizzanti, mai noiose, dove l'elemento sentimentale è accompagnato da una vena di piacevole spensieratezza e da una leggera ironia.

Consigliato, è il romanzo ideale soprattutto se avete voglia di una lettura romantica e divertente che vi tenga compagnia in vacanza!

lunedì 23 luglio 2018

Segnalazione: ALICE NON LO SA di Carmen Laterza



Carissimi, sono lieta di presentarvi il nuovo romanzo di un'autrice di cui in passato ho avuto modo di leggere e recensire L'AMORE CONTA; Carmen Laterza torna con un'altra coinvolgente storia:


ALICE NON LO SA


Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Libroza
Pag: 346
eBook EUR 2,99
Cartaceo EUR 15,00
Alice è una bambina di sei anni, curiosa e sempre allegra, che osserva il mondo con sguardo puro e senza filtri. Sua madre Roberta, oberata dal lavoro e dagli impegni familiari, cerca di non far pesare sui figli il momento difficile che sta attraversando, soprattutto nella relazione con il marito Carlo.
La nonna Mimì, dal canto suo, cerca di insegnare ai nipoti che la vita va presa con leggerezza e sprona la figlia a non rinunciare alla propria felicità.
Convinti che Alice sia troppo piccola per capire ciò che le succede intorno, i familiari non si accorgono che invece Alice li osserva e riesce a vedere oltre l’immagine che ciascuno vuole dare di sé. Così Alice vede la stanchezza di sua madre, il distacco del padre, i tormenti di suo fratello Riccardo, in piena crisi preadolescenziale, e la dolorosa solitudine della nonna, nascosta sotto una maschera di apparente serenità. 
Con la disarmante innocenza della sua infanzia, Alice intuisce quello che gli adulti le nascondono e arriva a comprendere perfino quello che essi stessi non sanno. 

Nel rapporto tra nipote, madre e nonna, nell’alternarsi di queste tre nuove figure femminili, Carmen Laterza indaga dunque ancora una volta il senso profondo delle relazioni familiari e affettive e, con la scrittura lucida e riflessiva che abbiamo imparato ad amare, ci dimostra che spesso la saggezza non è conquista esclusiva dell’età adulta e che la felicità è possibile, ma solo se condivisa.
Perché essere felici da soli è come essere felici a metà.


Quando sento che qualcuno vicino a me è triste o preoccupato
vorrei tanto riuscire a trovare il modo di renderlo felice.
Altrimenti a cosa serve se sono felice da sola?

L’autrice.
CARMEN LATERZA è nata e cresciuta a Pordenone, città in cui vive tuttora. Laureata in Lettere a indirizzo musicologico e Diplomata in Pianoforte, è una scrittrice indipendente, ghostwriter ed editor freelance. Da anni gestisce il blog Libroza.com, dedicato alla scrittura creativa e al self publishing. Ha autopubblicato il saggio musicologico I duetti d’amore nelle opere di Giuseppe Verdi e il romanzo L’amore conta. Per le Edizioni Wide ha pubblicato il manuale Stai calma e scrivi il tuo romanzo. Alice non lo sa è il suo nuovo romanzo.

domenica 22 luglio 2018

Letture per l'estate - novità Intrecci Edizioni




Cari lettori, oggi vi presento le ultimissime novità Intrecci Edizioni: come potrete accorgervi voi stessi leggendo le trame, si tratta di generi differenti che possono andare incontro ai gusti letterari di più lettori ^_-


Se desiderate lasciarvi trasportare da una storia d'amore che vi faccia sognare il principe azzurro,
138 pp
12,00 €
probabilmente apprezzerete SPLENDIDA CHIMERA di P
ietro Fronterré: si tratta del seguito di Canto Breve (RECENSIONE), un sogno, una splendida chimera che si realizza. Hanna Stroenberg e Nino Armenia si rivedono e scoprono d’amarsi, sullo sfondo di un paese torrido e sanguigno, come i sentimenti che vi scaturiscono. Pozzallo sembra fatta per innamorarsi.
Un romanzo intriso di sole, di mare, di passioni e di arte, continuazione ideale del lavoro precedente dell’autore.



Se invece siete amanti dei misteri e del gialli, ecco per voi un paio di segnalazioni: SI MORIVA DAL CALDO di Mirco Giulietti.
Pagine: 292
Prezzo: 15,00 €
È l’estate del 1974, la scuola è appena finita, i mondiali di calcio stanno per cominciare e il protagonista, un ragazzino affetto da leggera balbuzie e da un inesplicabile miscuglio di voglia di protagonismo e di passare inosservato, vede la vita della minuscola località in cui vive sconvolta dalla morte violenta e misteriosissima di una vicina: la signorina Marella, ereditiera di una bella villa di campagna ed ex cantante beat. 
Il ragazzino intraprende le sue personalissime indagini, prima per gioco, insieme alla sua banda di amichetti, e poi da solo, immedesimandosi nel ruolo di paladino della giustizia del suo eroe dei fumetti Tex Willer, arrivando ad un inaspettato epilogo.



Dagli anni '70 approdiamo ai nostri giorni con le indagini del commissario Vega:
Pagine: 248
Prezzo: 14,00 €
SUICIDI AL SORGERE DEL SOLE di Antonio Infuso.
Il suicidio di dieci uomini, ognuno preceduto dall’omicidio di una donna, all’alba di un solstizio o di un equinozio. Da tempo la Omicidi di Torino è inutilmente a caccia del regista del tragico rituale. 
L’ultima speranza è Stefano Vega, l’ex-commissario che dopo la vicenda “Montesi/Grandi” vive a Cuba con Irene Loi e Sergio Lama, ex poliziotti della sua squadra. Un accordo tra autorità cubane e italiane lo costringe a tornare a Torino. 
Con Irene, Sergio, Carmelo (suo ex collega e amico), Iannuzelli (suo vecchio informatore) e il giovane commissario capo della Omicidi, Davide Cavallero, Vega inizia una disperata lotta contro il tempo. Si addentrerà nel cuore nero dell’animo umano e si vedrà costretto a varcare i confini etici. 
Nell’eterna battaglia tra il bene e il male, occorre fare scelte drastiche e discutibili. Il tempo per gli scrupoli e i ripensamenti è scaduto nell’orologio morale di Stefano. E la giustizia, quella vera, ha sempre necessità di una spinta cinica ma onesta. Il perdono è un lusso, in una Torino bella e dannata. E Vega questo lusso non se lo può permettere.


Termino con un libro intramontabile, che può piacere a grandi e piccini e, in special modo, a chi ha
Pagine: 96
Prezzo: 10,00 €
amato  "ANDY E LA LEGA DEL TEMPO". Una bimba dalle trecce rosse troverà la sua rivincita!
PIPPA DELLA PALUDE di Simona Barugola.
C’è stato un tempo in cui era troppo facile essere scambiate per streghe. Crescere in una palude, tra insetti e calderoni, in un regno senza corona è difficile per la giovane Pippa. Un’ombra tramerà contro di lei ostacolando il nascente sentimento per Rinaldo, ma ci sarà chi veglierà su di loro. Malintesi, incendi, fughe e la paura di essere scambiata per una creatura del maligno segneranno la strada verso la rivincita.






sabato 21 luglio 2018

Recensione: ORDO MORTIS di Salvatore Conaci



Un giovane insegnante, per motivi di lavoro, si trasferisce in un paesino della Calabria e si ritrova incastrato in un intrico di vicende oscure, dall'inquietante sapore esoterico e in cui il Male fa da padrone.




ORDO MORTIS
di Salvatore Conaci


Writers Editori
160 pp
17 euro
Nell'autunno del 1999 il giovane Alessio Conci ottiene un incarico di insegnante nella scuola media di un paesino nell'entroterra calabrese.

"...il buio era l'unica dimensione di quel minuscolo nido di anime": sin dal primo momento in cui mette piede in paese, il senso di desolazione e di inquietudine si insinua a fargli prepotentemente compagnia e, nel percorso che lo porta verso la villa in cui vivrà, il paesaggio urbano e naturale si connota di caratteri tristi, lugubri, sinistri: rami nudi che sembrano artigli, il fischio del vento che ricorda un macabro ululato, stradine deserte..., e una volta giunto nella nuova casa, le cose non cambiano.
La villa dei padroni di casa - gli anziani coniugi Roccia, riservati e silenziosi - ha anch'essa un'atmosfera tetra, tanto che ad ogni minimo rumore - che si presenta, alle orecchie del nuovo arrivato, sempre come un qualcosa di spaventoso, minaccioso - Alessio non può fare a meno di sobbalzare, senza in realtà sapere il perchè.
Forse è il fatto di trovarsi da solo in un posto nuovo, fatto sta che dalla prima notte nel nuovo appartamentino, Alessio si lascia prendere dall'emotività e dalla suggestione e non c'è sibilo o scricchiolio che non gli faccia accapponare la pelle...

Tutti questi indizi, lasciatici dall'Autore attraverso il punto di vista di Alessio, che di per sè è un giovane razionale, di buon senso, restio a lasciarsi andare a paure irrazionali e ad atteggiamenti "isterici", ci fanno presagire che qualcosa di oscuro aleggia sulla casa e, più in generale, nell'intero paese e nelle persone con cui Alessio avrà a che fare.

La mattina dopo il suo arrivo, Alessio si reca a scuola per cominciare il lavoro e il benvenuto non è dei più sereni; una donna anziana e dalla faccia incartapecorita gli si avvicina con aria misteriosa e gli dice: "Sta' attento, professore. Nella casa dei Roccia, nessuno canta nè danza, se non per la Morte!".

Frase più sibillina e, al contempo, più sgradevole, non poteva giungere alle orecchie di Alessio, che resta meravigliato e turbato sia al pensiero che questa sconosciuta sappia presso chi egli abiti, e sia per la frase in sè, che non ha proprio nulla di rassicurante.
Ma quella mattina Alessio fa la conoscenza anche di altre persone, tra cui il preside della scuola, la collega Lisia Reca - una giovane bella e bionda con cui scatta un immediato feeling - e il collaboratore scolastico Mario Lacri, che si dichiara pronto a spiegare al giovane professore, cosa intendesse la vecchia, che si chiama Emma...

Attraverso gli incontri con Mario, che avvengono sempre di nascosto e al riparo da orecchie e occhi indiscreti, un sempre più confuso e stupito Alessio viene a conoscenza di alcuni accadimenti che riguardano il paese e alcune persone in vista; storie vecchie di un secolo ma i cui infausti effetti si fanno sentire ancora nel presente; storie di sangue, di complotti, tradimenti e misteri girano che attorno a un passato oscuro, dominato da una  potente e pericolosa società segreta, caratterizzata da tradizioni antiche e terribili rituali, simboli esoterici e tetre iscrizioni latine (una su tutte, Memento Mori - Ricordati che devi morire) vòlti a celebrare non la Vita bensì la Morte.

Mario racconta ad Alessio, in particolare, di un fatto di sangue, atroce e raccapricciante, avvenuto moltissimo tempo prima, che vide coinvolta un'anima innocente e che proprio lui, Alessio Conci, è chiamato a "risolvere", in un certo senso, a portarlo alla luce, rendendo così giustizia alla memoria (e all'anima?) di chi ha sofferto ingiustamente per i "capricci" e per le follie di un gruppo di uomini oscuri e dalla mente concentrata esclusivamente su questo ordine anticlericale, che infatti ha allontanato dal paesino calabrese ogni traccia di religiosità (in special modo di cristianità).

Perchè Mario rende Alessio partecipe di queste fosche e spaventose macchinazioni? Cosa dovrebbe fare per opporsi all'antico ordine che spadroneggia, per quanto silenzioso e di nascosto, in paese e che in passato s'è macchiato di azioni scellerate?

"...lei è libero. Lei è semplicemente la persona giusta. E' evidentemente un puro di cuore, privo di macchie sull'anima. (...) è libero da ogni asservimento reverenziale nei confronti di queste persone. La purezza, la libertà, sono valori che non temono conseguenza alcuna. Tutto, prima o poi, si piega ad esse."

Suo malgrado, il protagonista si trova quindi coinvolto in una "avventura" della quale farebbe volentieri a meno, e in cui viene gradualmente coinvolta una persona alla quale lui si sta affezionando e con cui sta riscoprendo la bellezza di amare ed essere amato.

Ma non sempre si può possiamo cosa fare, e così il giovane insegnante si trova invischiato in una storia più grandi di lui dove l'unica cosa da fare è agire per smascherare il sottile e crudele gioco ordito dalla setta affinchè il loro meschino e occulto potere, che tiene da anni sotto scacco l'intero paese, possa essere debellato definitivamente.

"Ordo Mortis" è un romanzo thriller dalle sfumature horror; tutto è lugubre e contrassegnato da tenebre e desolazione, a cominciare dal paesaggio, descritto con termini e aggettivi che ce ne danno un quadro tetro, buio, cupo, triste, minaccioso; ci sono tutti gli elementi atti a creare la giusta suspense nel lettore e a permettergli di immedesimarsi nel protagonista, che vive sempre sul chi va là proprio perchè  circondato da sibili sinistri, rumori inspiegabili, da sagome sfuggenti e ostili; i luoghi in cui si ritrova ad agire hanno sempre questo carattere di pericolo nascosto ad ogni angolo, sono buii, isolati, e gli stessi sogni si trasformano in orribili incubi, in cui figure spaventose e tremende gli si avvicinano pronte a fargli del male.

Del resto, è logico che questa sia l'atmosfera di tutto il libro, in quanto quella di Alessio è una vera e propria lotta contro il Male, quindi non c'è posto per la luce, per ciò che è bello e rassicurante, a meno che non accada finalmente qualcosa che riporti il Bene nella vita delle persone di questo anonimo e sperduto paese.

Un romanzo piacevole, denso di citazioni latine e diversi riferimenti letterari; la scrittura dell'Autore è ricercata, si vede che c'è molta cura nella scelta di termini ed espressioni, però personalmente, quando le vicende narrate sono pregne di mistero e stuzzicano la mia curiosità, preferisco uno stile di scrittura più snello, meno ampolloso, così da rendere il ritmo più incalzante; ma è un gusto personale, ovvio, perchè comunque il libro è scritto bene e non è banale.

Consigliato, in particolare se vi piacciono le atmosfere un po' dark e fitte di mistero.

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