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giovedì 21 maggio 2020

On my wishlist (maggio 2020)



Due libri che hanno attirato ultimamente la mia attenzione; sono entrambi storie di sorelle che la vita mette alla prova, anche se le ambientazioni sono decisamente diverse.




L’elastico viola
di Patricia Daniels


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Due sorelle, Sara ed Elena, sei e tre anni, vengono portate, con l’ordine immediato del Tribunale dei Minori, in un collegio di suore. 
La madre delle bambine non è in grado di accudirle, il padre ha persino il divieto di vederle da lontano. 
In collegio le bambine vengono separate, ognuna nella propria sezione, e la vita per loro si fa molto dura. 
Sara, la maggiore, per ricordare alla sorella che le resterà sempre accanto le regala un elastico viola con il quale raccoglieva la sua coda di cavallo, ma che le suore hanno reciso di netto una volta entrata. 
Mentre Elena, la più fragile delle due, si adatta silenziosamente a quel mondo pazzo, Sara si ribella e per questo viene spesso punita. 
Un giorno, con la compiacenza di una religiosa, il padre viene a trovarle di nascosto. 
Usciranno dal collegio dopo otto lunghi anni e torneranno a vivere con la madre che nel frattempo si è risposata con un uomo inutile. La madre alcolizzata rende la vita difficile a tutti. 
Elena, in particolare, diventa sempre più fragile e prenderà una via che si rivelerà molto pericolosa. Sara cercherà di aiutarla fino alla fine.



Il cammino verso casa
di Catherine Ryan Hyde


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Carly e Jen camminano. Camminano perché su di loro si è abbattuta una tragedia. Camminano perché hanno solo sedici e dodici anni e in tasca non hanno che pochi dollari. 
Camminano per non rischiare che qualche adulto le noti, chiami i servizi sociali e le divida. 
Camminano perché Carly vuole provare a tornare dall’unica persona di cui si fida, Teddy, il loro patrigno, e Jen vuole dimenticare l’orribile segreto che non riesce a condividere con nessuno.

Inizia così il viaggio di Carly e Jen, centinaia di chilometri nel deserto e sotto il sole, tra animali selvatici e umani inaffidabili. Le due sorelle si imbatteranno in minacce e pericoli ma anche nella gentilezza inaspettata di alcuni sconosciuti.

Ambientato nel West americano, dal New Mexico al territorio dei nativi in Arizona, fino in California, Il cammino verso casa è un inno alle nuove possibilità e al ritorno alla vita.

sabato 16 maggio 2020

Libri in wishlist (maggio 2020)



Libri entrati in wishlist ^_-
Li conoscete e/o li avete letti?


Con questa odissea dolorosa e surreale Khaled Khalifa racconta di nuovo il presente siriano e ci mostra senza sconti la quotidianità di chi vive tra le macerie.



MORIRE E' UN MESTIERE DIFFICILE
di Khaled Khalifa


Bompiani
trad. M. Avino
208 pp
17 euro
2019
Bulbul ha appena perso il padre, che giace in un ospedale di Damasco. L’ultima promessa che gli ha fatto è stata di seppellirlo accanto alla sorella nel suo paese natale, vicino ad Aleppo.
Solo quattrocento chilometri, ma a separare le due città c’è un solco ben più profondo: Damasco infatti è sotto il controllo del regime di Assad, mentre Aleppo è nelle mani dei ribelli.
Viaggiare dall’una all’altra con una salma si rivela presto un compito molto arduo, che Bulbul condivide con il fratello Huseyn e la sorella Fatima.
Tra controlli, sbarramenti e minacce i tre ricostruiscono insieme il ricordo del padre e il loro legame, un appiglio di umanità tra i marosi della guerra.

L'autore.
Khaled Khalifa è nato ad Aleppo, Siria, nel 1964. Tra i fondatori della rivista letteraria “Alif”, è autore di quattro romanzi tra cui L’elogio dell’odio. È autore di numerose sceneggiature di film e serie tv e vive a Damasco. Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città ha vinto la Naguib Mahfouz Medal per la Letteratura nel 2013 ed è stato finalista dell’International Prize for Arabic Fiction nel 2014.




Con tutta la forza evocativa della sua migliore scrittura, Philippe Claudel imbastisce magistralmente una storia nera in cui alle note dell’attualità più scottante fanno eco i temi da sempre toccati dalla grande letteratura: la giustizia, la colpa, il rispetto per la verità, consegnandoci un romanzo e un appello che non può lasciarci indifferenti.

L'ARCIPELAGO DEL CANE
di Philippe Claudel



Ponte alle Grazie
trad. F. Bruno
204 pp
16 euro
2019
Sull’Arcipelago del Cane, costellazione di isole vulcaniche a metà strada tra due continenti, il tempo sembra essersi fermato. Attaccati alla loro terra nera e al loro tratto di mare, gli abitanti non si sentono parte del resto del mondo, a cui guardano con diffidenza. 
Finché, una mattina di settembre, è il mondo a irrompere nell’Arcipelago: il mare deposita sulla spiaggia tre cadaveri. Non si sa chi siano né come siano finiti lì, ma per le autorità – il Sindaco, il Parroco, il Dottore e l’anziana maestra di scuola – è chiaro che devono sparire. 
Nessuno deve sapere del ritrovamento, pena l’arrivo dei giornalisti, la fine della quiete e il rischio di compromettere un futuro sviluppo turistico; non ci sarà nessuna pietà per quei morti, e neppure per i vivi che oseranno chiedersi da dove sono venuti. 

L'autore.
Philippe Claudel è nato nel 1962 in Lorena. Affermato scrittore e sceneggiatore, nel 2003 ha raggiunto il successo internazionale con Le anime grigie, che è stato tradotto in ben trenta paesi e ha vinto il Prix Renaudot nel 2003 e il premio per il miglior libro dell?anno di Lire; Il Rapporto (2008) ha vinto il Goncourt des Lycéens nel 2007.

martedì 21 aprile 2020

Letture... da Far West



Pochi giorni fa mi è balzato davanti agli occhi un autore di cui ho letto moooooolti anni fa un romanzo sentimentale che non mi aveva entusiasmato (ero adolescente, c'è da dire questo):  Larry McMurtry, di cui lessi Voglia di tenerezza (acquistato, tra l'altro, perché mi era piaciuta la copertina, tutta a fiori e romanticissima).


Ad ogni modo, i due romanzi che hanno attirato la mia attenzione appartengono ad una saga western, genere che dal punto di vista cinematografico non calcolo nemmeno di striscio (anzi, quando vedo un film western in tv, cambio canale alla velocità della luce!) ma, per motivi a me ignoti, quando si tratta di romanzi, ne sono oltremodo affascinata.


In ordine di pubblicazione:

Lonesome Dove (1985) - pubblicato in Italia da Einaudi nel 2019
Le strade di Laredo (1993) - pubblicato in Italia da Einaudi nel 2018
Dead Man's Walk (1995) - non ancora pubblicato in Italia
Comanche Moon (1997) - non ancora pubblicato in Italia

Seguendo la cronologia interna delle vicende:
Dead Man's Walk - ambientata nei primi anni del 1840
Comanche Moon - ambientata negli anni 1850-1860
Lonesome Dove - ambientata nella metà degli anni 1870
Streets of Laredo - ambientata all'inizio del 1890



LONESOME DOVE (Ed. Einaudi, trad. M. Emo, 992 pp, 16 euro).

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In uno sputo di paese al confine fra il Texas e il Messico, Augustus McCrae e Woodrow Call, due dei piú grandi e scapestrati ranger che il West abbia conosciuto, hanno cambiato vita: convertiti al commercio di bestiame, ammazzano il tempo come possono. 
Augustus beve whiskey e gioca a carte, mentre Call lavora sodo dall’alba al tramonto. 
L’equilibrio si spezza quando, dopo una lunga assenza, torna in cerca d’aiuto un vecchio compagno d’armi, il seducente e irresponsabile Jake Spoon, che descrive agli amici i pascoli lussureggianti del Montana, dando fuoco alla miccia dell’irrequietezza di Call: raduneranno una mandria di bovini, li guideranno fin lassú e saranno i primi a fondare un ranch oltre lo Yellowstone. 

Eroi e fuorilegge, indiani e pionieri, la malinconia di un’epoca al tramonto e l’eccitazione di una cavalcata selvaggia. 
L’avventura che non finirà mai: questo è il West.




Con Le strade di Laredo (trad. M. Emo, C. Mennella, 504 pp, 22 euro) Larry McMurtry ci riporta sui sentieri di Lonesome Dove.

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Texas, fine di un’epoca. Gli infiniti spazi aperti su cui scorrazzavano le grandi mandrie del West sono ora solcati dai binari dei treni, e su quei treni viaggiano merci preziose che i banditi possono rubare. Per fermarne uno astuto e spietato come Joey Garza serve «il piú famoso Texas Ranger di tutti i tempi». Il capitano Woodrow Call è di nuovo in sella e, affiancato da compagni vecchi e nuovi, deve affrontare la piú insidiosa delle sfide: quella contro il tempo.

Texas, ultimo scampolo dell’Ottocento. Il mondo è cambiato, ma la storia continua. Niente piú mandrie di bestiame che percorrono praterie immense, ma treni che tagliano l’orizzonte.
Tutto riprende da dove era iniziato, però con un salto di una ventina d’anni: Woodrow Call è di nuovo nella terra da cui si era allontanato per un’ormai leggendaria spedizione nel Montana. Tanti suoi amici di un tempo non ci sono piú, come non ci sono piú i nemici che conosceva bene, gli indiani e i messicani. 
I nuovi nemici sono i fuorilegge, che imperversano su entrambe le sponde del Rio Grande. Il capitano Call, «il piú famoso Texas Ranger di tutti i tempi», è ormai un cacciatore di taglie. 
La sua fama lo precede e proprio per questo viene ingaggiato da un magnate delle ferrovie yankee per scovare un giovane bandito messicano che rapina i suoi treni e uccide i passeggeri. Sembrerebbe una faccenda di ordinaria amministrazione, ma Call è un eroe al tramonto, pieno di acciacchi e prigioniero dei ricordi, e ha bisogno di un compagno fedele per condurre la caccia. Come sempre convoca Pea Eye, suo caporale ai tempi dei ranger. 
Ma il mite Pea Eye ora è sposato con Lorena, l’ex bellissima prostituta dai tempi di Lonesome Dove, ha cinque figli e una fattoria da mandare avanti: la sua fedeltà va soprattutto alla famiglia. 
Call scopre di colpo che il suo rassicurante passato lo respinge, proprio mentre un irriconoscibile presente gli si para davanti sotto le sembianze di Ned Brookshire, un timoroso ragioniere di Brooklyn che gli viene messo alle costole dalla compagnia ferroviaria per tenere i conti della missione, ma soprattutto del terribile Joey Garza, un imberbe messicano gelido e individualista che colpisce con metodi inediti e imprevedibili. 

Carico di azione, violenza, umorismo e malinconia, Le strade di Laredo prosegue e completa la storia dei personaggi già cari ai lettori di Lonesome Dove e la intreccia con quella dei suoi nuovi, memorabili protagonisti – tra i quali giganteggia Maria, l’indomita madre di Joey Garza. Tutti saranno riuniti in una mirabile resa dei conti che, nello stile di Larry McMurtry, smonta qualsiasi stereotipo western. 
Le strade di Laredo non è un semplice sequel né soltanto la storia di un’estenuante caccia all’uomo, ma racconta un mondo brutale, in rapido cambiamento, dove i valori tradizionali quali l’amore, l’amicizia, la fedeltà e la solidarietà verranno rifondati alla luce della nuova era che sta per nascere.


Larry McMurtry è nato nel 1936 a Archer City, nel Texas. Romanziere e sceneggiatore, nel 1986 ha vinto il premio Pulitzer per la narrativa con Lonesome Dove e nel 2006 l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale con I segreti di Brokeback Mountain. Da molti dei suoi romanzi sono stati tratti film di grande successo come Hud il selvaggio, L'ultimo spettacolo e Voglia di tenerezza. Per Einaudi è uscito Lonesome Dove (2017 e 2019), prima parte della saga che con Le strade di Laredo (2018) si conclude.

venerdì 20 marzo 2020

IN NOME DEL CIELO di Jon Krakauer



Nel luglio del 1984 due fratelli, convinti di essere "ispirati da Dio", trucidarono una mamma con la sua bambina.
Le ragioni del loro crimine affondavano le radici in una fede condivisa da milioni di americani...



IN NOME DEL CIELO
di Jon Krakauer



Oscar Mondadori
400 pp
Il 24 luglio 1984 Dan e Ron Lafferty uccisero a sangue freddo la cognata Brenda e la nipotina di appena un anno. 
Per nulla pentiti, sostennero di averlo fatto perché “ispirati da Dio”. 
Com’è possibile che fatti del genere siano avvenuti alle soglie del ventunesimo secolo, nell’avanzatissima America? 
Per trovare una risposta, Jon Krakauer ha iniziato un’inchiesta che in breve si è trasformata in una vera e propria discesa agli inferi tra i “talebani cristiani”: la Chiesa Fondamentalista di Gesù dei Santi degli Ultimi Giorni, il ramo integralista dei mormoni. 
Quarantamila persone che, dal Canada al Messico, vivono soggiogate da sedicenti profeti che li spingono a compiere anche i delitti più raccapriccianti per compiacere alla volontà divina. 

Questo libro è il resoconto dell’esperienza di Krakauer, infiltrato in un mondo fatto di aspettative messianiche, spose bambine, fobia sessuale, poligamia e fede incrollabile. 
Ma è anche un’acuta analisi storica, culturale e sociale che solleva interrogativi inquietanti e provocatori sulla natura della fede e sul perché – in nome del cielo – si arrivi persino a uccidere.

L'autore.
Jon Krakauer (Brookline, Massachusetts, 1954), alpinista, giornalista e scrittore, è diventato celebre con i suoi reportage per «Outside Magazine» e per i libri di avventura Nelle terre estreme (1997, da cui è stato tratto il film Into the wild), Aria sottile (da cui è stato tratto il film Everest) e In nome del cielo (2003). Per Random House dirige la collana "Exploration".


HO SCOPERTO QUESTO LIBRO - E LA RELATIVA STORIA - PER CASO SU INSTAGRAM.
L'HO INSERITO IN WISHLIST ^_-

lunedì 2 marzo 2020

I libri che vorrei (febbraio 2020)




Tre libri che mi sono appuntata e che mi piacerebbe leggere!

I primi due ruotano attorno al tema tristissimo dell'infanzia rubata: in A bocca chiusa leggiamo il racconto di come nasce un assassino, addentrandoci tra i suoi deliri, e partendo da un’infanzia di violenze e privazioni, sfociamo in un finale tragico e surreale; nel secondo, Eravamo solo bambini, c'è una storia di maltrattamenti psicofisici verso dei poveri orfani, da parte di chi dovrebbe prendersi cura di loro; l'ultimo è totalmente un altro genere, in quanto siamo nel campo dell'ucronia (narrativa fantastica basata sul presupposto che un determinato avvenimento storico abbia seguito un corso alternativo rispetto a quello reale) mista a distopia: anticipando Orwell e Atwood, La notte della svastica affronta il tema del rapporto tra biologia e potere, tra violenza e sessualità, e quello che emerge in modo più inquietante dalle pagine di questa scrittrice (che a quel tempo pubblicò l'opera con uno pseudonimo maschile) è la riduzione della donna ad una macchina finalizzata a procreare soldati, il disprezzo misogino, la distruzione di memoria e identità personali.




A BOCCA CHIUSA di Stefano Bonazzi (Fernandel, 256 pp,15 euro)

«Credo che la morte abbia le sembianze di un signore distinto. Abiti scuri, scarpe lucide. Con i
capelli bianchi come la neve, il viso pulito, senza barba né baffi. Me lo immagino camminare per le strade con un branco di cani neri al guinzaglio. Sono scuri come pantere, con le orecchie basse, sempre furiosi. Non fanno altro che sbavare e urtarsi tra loro per stare in testa al branco. Sono affamati e ringhiano contro chiunque passi loro vicino. Il signore distinto ce la mette tutta per tenerli al guinzaglio, ma ogni tanto uno gli scappa e la bestia si fionda indemoniata verso il primo disgraziato che incontra sul suo cammino. Gli salta addosso e gli strappa via l’anima a morsi. È così che muoiono le persone».

L' afa d’agosto è insopportabile, soprattutto quando hai dieci anni e sei costretto a startene chiuso in casa con il nonno, una belva in gabbia la cui violenza trova sfogo su di te. E se non puoi frequentare gli altri bambini, anche tu diventi un animale solitario, destinato a crescere somigliando ogni giorno di più al tuo aguzzino.
Così finisci per accogliere il seme del male.
Lo covi per anni, lo senti germogliare, finché non spunta il desiderio di vendetta. 
Ma se la persona che ti ha allevato, trattandoti come una bestia, ora è morta, devi scegliere qualcun altro su cui sfogare la tua rabbia...



IL NIDO DEGLI ANGELI. ERAVAMO SOLO BAMBINI di Massimo Polidoro (Piemme, 256 pp).

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Lo chiamano "il nido degli angeli" perché è un istituto che accoglie bambini senza famiglia.
Mario è uno di loro, ha dodici anni ed è solo al mondo. Quando vi arriva, ha già alle spalle una lunga esperienza di brefotrofi e collegi, ma spera di trovare finalmente calore umano e affetto. 
Tanto più che la direttrice, una ex suora che gode fama di donna caritatevole, afferma di voler essere per i suoi sfortunati ospiti "la mamma che non hanno mai avuto". 
La realtà è ben diversa. 
Quello che Maria Diletta Pagliuca dirige con spietata crudeltà è un vero e proprio inferno in cui i bambini devono fare i conti con la fame, il freddo, i maltrattamenti, le più infami punizioni corporali. Eppure la luce della speranza non si spegne, alimentata da gesti semplici e quotidiani. 
Mario riesce perfino a trovare un amico, Francesco. Insieme condividono piccole gioie e grandi sofferenze, ma una notte Francesco scompare e a Mario non resta che sperare che sia riuscito a realizzare il suo sogno di fuga. 
Molti anni dopo, i lavori di demolizione di quel luogo di dolore riaprono la ferita che non si era mai rimarginata. E Mario deve affrontare di nuovo i fantasmi della sua infanzia rubata.



LA NOTTE DELLA SVASTICA di  Katharine Burdekin (Sellerio, trad. A. Geraci, 323 pp, 15 euro).

Il Nazismo ha trionfato. Settecento anni dopo il pianeta si trova diviso in due soli potenti domini:
l'impero tedesco e l'impero giapponese. E nella parte tedesca si trova aggiogato a un'assurda religione, imposta dall'abolizione della memoria e nata dall'oblio di ogni scienza e tecnologia, arte, letteratura e filosofia. 
Il nuovo Credo ha deificato Hitler, trasformato in un dio mitologico, «non nato da grembo di donna, ma esploso dalla testa del padre suo, Dio del Tuono». 
Un mondo brutalizzato e brutale, ritornato a una specie di feudalesimo mistico, di cui le prime vittime, che non si possono del tutto eliminare, sono le donne. 
Eppure qualcuno, nella lunga notte dei secoli, è riuscito a custodire un barlume della memoria (un libro, una fotografia), estremo antidoto, ultimo riparo contro l'annichilimento dell'umano. 

"La notte della svastica" fu scritto, incredibilmente, nel 1937, cioè prima della Seconda guerra mondiale e prima dell'alleanza bellica tra il Giappone e la Germania. Immagina e prevede l'una e l'altra. E comprende del Nazismo un carattere che verrà rilevato decenni dopo: il legame strutturale tra il totalitarismo e il misticismo irrazionale. 

giovedì 9 gennaio 2020

IN LIBRERIA|| dal 9 gennaio: TERESA DEGLI ORACOLI di Arianna Cecconi || STORIA DELLA NOSTRA SCOMPARSA di Jing Jing Lee




Buon pomeriggio!
Oggi vi presento due pubblicazioni in uscita che hanno catturato la mia attenzione.


È da oggi in libreria:

TERESA DEGLI ORACOLI
di Arianna Cecconi

Ed. Felitrinelli
208 pp
16 euro
USCITA
9 GENNAIO 2020
Teresa custodisce da sempre un segreto di cui è ormai l’unica depositaria.
È vecchia, ostinata, e quando intuisce che la sua mente e la sua memoria si sono fatte labili, decide di non mettere a repentaglio ciò che ha tenuto nascosto per una vita intera.
Così una sera si sdraia nel letto e non si alza più: per dieci anni, “zitta e immobile, fissava quello che gli altri chiamavano vuoto e che lei aveva imparato a interpretare”.
La sua famiglia però, ostinata, porta il letto al centro del salotto e dell’esuberante vita della casa, che è tutta al femminile: oltre a Teresa, ci sono le figlie, Irene e Flora, la cugina Rusì, la badante peruviana Pilar e Nina, la nipote.
È lei a raccontare la loro storia, che inizia nel momento in cui la nonna si sta spegnendo e le cinque donne le si stringono intorno per vegliarla.
Prima di andarsene, Teresa regala loro quattro oracoli – uno portato dal vento (come quello che indicò a Ulisse la via del ritorno), uno scritto sulla sua pelle (come la tradizione tramanda sia avvenuto a Epimenide), uno fatto di nebbia e di poesia (come al cospetto della Pizia di Delfi), uno che diventa fulmine (secondo la tradizione della Sibilla Eritrea)...
Sono oracoli che sciolgono il nodo che blocca le loro esistenze, liberandole dalle paure, dal senso di colpa, dal passato, dall’incapacità di affacciarsi sul proprio futuro. E, liberando le loro esistenze, Teresa libera finalmente se stessa.

Soltanto un’antropologa come Arianna Cecconi, che studia i sogni notturni e le pratiche rituali, poteva raccontare questa storia di cose invisibili e oracoli casalinghi, con la sua scrittura e il suo immaginario al contempo realistici e magici.




Esce il 16 gennaio il potente e doloroso romanzo d’esordio della scrittrice singaporiana Jing Jing Lee, che attinge alla sua storia familiare raccontando la memoria dolorosa e a lungo taciuta di una generazione di donne alle quali per decenni è stata negata l’esistenza, le “donne di conforto”, una pagina di storia che troppo a lungo è stata confinata all’oblio.


STORIA DELLA NOSTRA SCOMPARSA
di Jing Jing Lee


Fazi Editore
trad. S.Tummolini
419 pp
17 euro
USCITA
16 GENNAIO 2020
Wang Di ha soltanto sedici anni quando viene portata via con la forza dal suo villaggio e dalla sua famiglia. 
È poco più che una bambina.
Siamo nel 1942 e le truppe giapponesi hanno invaso Singapore: l’unica soluzione per tenere al sicuro le giovani donne è farle sposare il più presto possibile o farle travestire da uomini. 
Ma non sempre basta. Wang Di viene strappata all’abbraccio del padre e condotta insieme ad altre coetanee in una comfort house, dove viene ridotta a schiava sessuale dei militari giapponesi. 
Ha inizio così la sua lenta e radicale scomparsa: la disumanizzazione provocata dalle crudeltà subite da parte dei soldati, l’identificazione con il suo nuovo nome giapponese, il senso di vergogna che non l’abbandonerà mai. 
Quanto è alto il costo della sopravvivenza?

Sessant’anni più tardi, nella Singapore di oggi, la vita dell’ormai anziana Wang Di s’incrocia con quella di Kevin, un timido tredicenne determinato a scoprire la verità sulla sua famiglia dopo la sconvolgente confessione della nonna sul letto di morte. È lui l’unico testimone di quell’estremo, disperato grido d’aiuto, e forse Wang Di lo può aiutare a far luce sulle sue origini. L’incontro fra la donna e il ragazzino è l’incontro fra due solitudini, due segreti inconfessabili, due lunghissimi silenzi che insieme riescono finalmente a trovare una voce.

Qui potete leggere i primi due capitoli: Storia della nostra scomparsa – Estratto



lunedì 16 dicembre 2019

Libri in wishlist (dicembre 2019)



Due libri che ho notato sbirciando le gallerie di un paio di lettori che seguo  su Instagram; entrambe le pubblicazioni appartengono alla medesima casa editrice: non sarà un segno del destino che mi sta suggerendo di leggerli assolutamente??

Il primo è La volontà del male di Dan Chaon,  maestro americano del thriller psicologico: un terribile delitto compiuto nel passato, un'indagine che si trasforma in ossessione. 
L'altro, Io sono la bestia, attraverso una narrazione a più voci, animata da una lingua che impasta prosa, poesia e musica, racconta storie d'amore anomale, brutali, interrotte.



LA VOLONTÀ DEL MALE
di Dan Chaon

NN editore
trad. S. Castoldi
478 pp
17 euro
Giugno 2019
Dustin Tillman ha nel suo passato una terribile tragedia: trent’anni prima i suoi genitori e gli zii sono stati uccisi da Rusty, il fratello adottivo. 
In un processo che aveva fatto scalpore per gli inquietanti legami con i culti satanici, Rusty era stato condannato all’ergastolo grazie alle testimonianze di Dustin e della cugina Kate. 
Ora Dustin è psicologo, vive con la moglie e i due figli una vita apparentemente serena. 
Finché non riceve la notizia che Rusty è stato rilasciato: tutte le accuse sono cadute. 
Nel frattempo un suo paziente, Aqil Ozorowski, ex poliziotto in congedo, indaga sulle morti di alcuni ragazzi annegati, convinto che siano opera di un serial killer. 
Inizialmente scettico, Dustin si lascia coinvolgere nell’indagine, mettendo in pericolo la sua vita e quella della sua famiglia.

La volontà del male è un thriller mozzafiato, intimo e sconvolgente, che inchioda alla pagina e sovverte le regole del racconto. 
Con una scrittura agile e affilata, Dan Chaon ci consegna un romanzo sui fallimenti della memoria e i pericoli dell’autoinganno, dove il passato allunga le sue ombre sul presente, e il futuro non può che trasformarsi in una casa popolata di fantasmi.

Questo libro è per chi si è appena svegliato da un incubo e torna a dormire per cancellarlo, per chi non ha paura dei labirinti della mente, per chi lascia fluttuare lo sguardo nell’immensità di acque profonde, e per chi cerca la verità nel suo passato, ma scopre che i ricordi non sono più affidabili dei sogni.


IO SONO LA BESTIA
di  Andrea Donaera


NN Editore
226 pp
16 euro
Settembre 2019
Un destino di violenza scolpito nella pietra del linguaggio, che esplode travolgendo l’innocenza di personaggi e luoghi.

Mimì è folle di dolore: il figlio Michele, quindici anni, si è tolto la vita. 
Si dice che sia colpa di Nicole, la compagna di scuola, che ha rifiutato ridendo il suo regalo, un quaderno di poesie. 
Mimì non è un padre come gli altri. È un boss della Sacra, e per quel gesto vuole vendetta: così prende Nicole e la rinchiude in una casa sperduta nella campagna salentina.
 Il guardiano della casa, Veli, rivede in Nicole la ragazza che ama: Arianna, la figlia maggiore di Mimì. 
Anche Arianna ama Veli.
 O forse lo amava, prima che la morte del fratello bruciasse tutto e tutti come un incendio. 
Tra Veli e Nicole fiorisce un legame fatto di racconti e silenzi, ma anche di sfida e ferocia. 

Questo libro è per chi vorrebbe entrare in un libro, così da fermarsi in quelle pagine di mondo, per chi adora fare colazione con giornali, caffè e pasticciotti, per chi ha fatto di una scopa una chitarra cantando Come as your are dei Nirvana, e per chi ricorda la prima volta che ha provato paura per qualcun altro, la scossa profondissima che gli ha tolto le parole e squarciato il cuore.

giovedì 10 ottobre 2019

Libri in wishlist (ottobre 2019)




Cari amici e lettori, con questo post vi presento due libri che hanno catturato la mia attenzione, finendo nell'infinita wishlist.
Fatemi sapere se li conoscete, se li avete letti e se le trame incuriosiscono anche voi.


Sacha Naspini porta aria nuova nel romanzo italiano: un soffio di mistero e poesia.
Dopo il successo delle Case del malcontento l’autore offre ai lettori nuove emozioni, nuovi brividi, nuove sorprese e nuovi turbamenti.

OSSIGENO di Sacha Naspini (Edizioni E/O, 224 pp, 16 €).

"Il punto non è che mio padre è mio padre. Il punto è che sono suo figlio."

Laura scompare nel nulla il 12 agosto del ’99, a otto anni. Viene ritrovata in un container il 6 ottobre del 2013. 
Adesso di anni ne ha ventidue.
Luca sta cenando con suo padre, i carabinieri irrompono, portano via l’uomo. Le accuse mosse nei confronti dello stimato professor Carlo Maria Balestri sono gravissime: dietro la facciata di un antropologo di fama si nasconde il Male. Suo figlio non può che assistere alla scena, impotente.
Cosa succede se un giorno scopri che la persona che ti ha generato è un mostro?

Ossigeno è la storia di ciò che resta. La cattura del maniaco non è la fine di un incubo: segna l’inizio di nuove vite. L’esperimento perverso del professor Balestri continua: non imprigiona più delle bambine in una scatola di ferro, ci sono altre gabbie con le quali in molti devono confrontarsi.
Per esempio quella genetica, del sangue, da cui Luca non ha via d’uscita.
E com’è parlare a una figlia sopravvissuta a quattordici anni di reclusione?
Laura sorride, si comporta come una ragazza normale. Ma a volte è colta da una sorta di raptus: dopo essersi persa nella città entra in un bar qualsiasi e si chiude in bagno. Se può, resta lì anche per un’ora.
È il suo modo per riprendere fiato e poi tornare all’aperto, in apnea. Qualcuno è lì, la sta seguendo e lei lo sa.
La domanda che continua a risuonare è questa: chi ha rinchiuso chi?



Storia feroce di uno sfruttamento, ritratto intimo di una madre e di un figlio, commedia grottesca di tagliente ironia, Ultima fermata Delicious è tutto questo insieme. La prosa potente e spregiudicata di Hannaham, unita alla scelta di portare in scena la voce narrante del crack, dona grazia e humour ai suoi personaggi.


ULTIMA FERMATA DELICIOUS di James Hannaham (ed. Rizzoli, 400 pp, 20 €).

Mentiva, pensò Eddie. La verità era sempre una tigre e il passato, con le sue bruttezze e le sue lotte, era un pozzo talmente pieno di cadaveri che lo si poteva confondere con una notte senza stelle. 
A Houston c'è un furgone che di tanto in tanto attraversa i quartieri malfamati della città e raccoglie gente.
Quelli che ci salgono, gli aveva detto un bluesman, non tornano più.
È il sistema di reclutamento della Delicious Foods, impresa agricola del Sud, che rastrella emarginati e tossici costringendoli al lavoro nei campi con il bastone della violenza e la carota del crack.
È lì che Eddie arriva per riprendersi la madre, una donna fragile, alla deriva da ormai troppo tempo.
E in quel luogo nasce la speranza di una fuga che sembra impossibile, l'unica opportunità, forse, per ricostruire una vita insieme.

lunedì 19 agosto 2019

Libri in wishlist (agosto 2019)




Alcuni libri finiti di recente in wishlist.


L'ospite crudele di Rebecca Fleet (Ed. Longanesi, trad. F. Garlaschelli, 312 pp, 18.60 euro).

Quando Caroline riceve la proposta di partecipare a uno scambio-case tra il suo appartamento di
Londra e una villetta in un bel quartiere residenziale nei sobborghi, accetta senza riserve.
Non la preoccupa affatto l’idea di lasciare che uno sconosciuto entri in casa sua: per lei è più importante allontanarsi per un po’ da tutto e tutti, compreso il figlio piccolo, e compiere quell’ultimo tentativo di salvare il proprio matrimonio con Francis. 
Ma le cose non vanno come si aspettava. E non soltanto perché tutti i problemi che sperava di lasciarsi dietro in realtà la inseguono… 
C’è qualcosa di strano, di inquietante in quella casa. C’è una vicina che all’inizio sembra amichevole ma presto si rivela fin troppo curiosa e ossessiva. 
E dentro quell’abitazione che dovrebbe esserle sconosciuta compaiono poco a poco segnali precisi che terrorizzano Caroline. I fiori in bagno, la musica che proviene dallo stereo, la fotografia appesa in corridoio… 
Potranno sembrare innocui a chiunque altro, ma non a Caroline. 
Perché parlano di lei, del suo passato e di un segreto tragico e fatale che soltanto lei dovrebbe conoscere. 
Quando capisce di essere caduta suo malgrado in una trappola e di non poterne parlare con nessuno per paura di perdere tutto ciò che ha e per cui lotta, c’è una domanda che la assilla. 
Chi è davvero lo sconosciuto con cui ha fatto lo scambio? Chi c’è in quel momento dentro casa sua, a Londra?


Le nere ali del tempo di Diane Setterfield (Ed. Mondadori, trad. G. Granato, 341 pp, 12 euro).

.
Will Bellman ha dieci anni quando, giocando con gli amici nei campi vicino al fiume, dove i corvi scendono in picchiata in cerca di larve, ne colpisce uno con una pietra. Il corvo stramazza a terra. 
Il mattino dopo Will si sveglia con la febbre altissima, e per una settimana suda e urla di dolore nel suo letto, tutte le forze di bambino tese in un'unica grande sfida: dimenticare quello che è accaduto al fiume. 
Molti anni dopo, Will Bellman è un uomo di successo, dirige il grande opificio di famiglia, ha una bella moglie e figli amatissimi. Improvvisamente, però, una serie di episodi sinistri comincia a distruggere tassello dopo tassello quella vita che ha così magnificamente costruito. 
Lutti e disgrazie si presentano con sempre maggior frequenza, come le apparizioni dello sconosciuto vestito di nero che sta all'ombra del camposanto.



Anne Édes di Dezsó Kosztolányi (Ed. Anfora, trad. A. Rényi, 272 pp).

Nel tumultuoso periodo del primo dopoguerra ungherese, tra rivoluzioni e controrivoluzioni, in un
tranquillo quartiere di Budapest, una famiglia borghese e benestante assume una giovane cameriera, Anna.
Il quotidiano sembrerebbe procedere sereno se non fosse che lentamente la dura condizione di serva corrode l'animo docile e benevolente della ragazza, che si trova persino sedotta e abbandonata da un membro della famiglia.
Per i padroni il culmine sarà inatteso e disgraziato.




CHE NE PENSATE? CONOSCETE QUESTI LIBRI? LI AVETE LETTI?

L'ultimo mi ha incuriosito dopo aver letto la recensione di Silvia di ...il piacere della lettura.

venerdì 5 luglio 2019

On my wishlist (luglio 2019)



Libri finiti in wishlist!

Il primo è un romanzo complesso e avvincente, sospeso tra epopea rurale, racconto di formazione, biografia di un’artista. La collisione unica tra due classi sociali, due mondi distanti, è il travaglio da cui nascerà un nuovo Paese.


IL GIARDINO DEI MOSTRI
di Lorenza Pieri


E/O edizioni
320 pp
18 €
Luglio 2019
Siamo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta, in un paese della Maremma toscana troppo famoso per essere citato. 
Le vicende di due famiglie, una locale di allevatori di cavalli, i Biagini, e una romana altoborghese, i Sanfilippi, si intrecciano, mentre il luogo in cui si incontrano diventa il teatro perfetto della messa in scena dei cambiamenti che avvengono in Italia. 
Così l’amicizia tra Sauro, un buttero ambizioso, e Filippo, un politico edonista, diventati anche soci in affari, porterà gli altri membri delle loro famiglie a legarsi o scontrarsi. Nel paese, dove a prima vista si assiste a una diffusione ubriacante di denaro e allegria, le fedi politiche, i legami familiari, il rigore morale, l’identità sessuale sembrano perdere i loro contorni.
Sauro e Filippo, le mogli Miriam e Giulia, i figli Saverio e Luca sono i prototipi di un’umanità debole, apparentemente magnanima ma il più delle volte meschina. In mezzo a loro la fragile Annamaria, quindici anni e parecchi complessi, fatica a trovare il suo posto. Soprattutto nel confronto con Lisa, bella e spigliata. Ma c’è un mondo parallelo che sta prendendo forma. È il Giardino dei Tarocchi dell’artista franco-americana Niki de Saint Phalle. 

Un luogo magico a cui Annamaria si avvicinerà un poco alla volta e in cui apprenderà, attraverso i racconti e i ricordi dell’artista, molte di quelle lezioni di vita che nessuno, nella sua famiglia, aveva mai saputo o voluto darle.

L'autrice
Lorenza Pieri è nata a Lugo di Romagna ma ha trascorso infanzia e adolescenza in Toscana. Dopo gli studi universitari a Siena e Parigi ha lavorato per quindici anni nell’editoria. Dal 2014 vive negli Stati Uniti dove alterna la scrittura di narrativa a quella giornalistica e drammaturgica, nonché alla traduzione letteraria. Nel 2016 le Edizioni E/O hanno pubblicato il suo primo romanzo, Isole minori, che ha vinto quattro premi ed è stato tradotto in cinque lingue.


"Tutto quello che non ricordo" è una storia d’amore e di amicizia, di tradimento e autoinganno, ma è anche un romanzo sulla perdita, sul tempo che abbiamo, sul nostro bisogno di ricordare ed essere ricordati, e sulle parole a cui ci aggrappiamo nella speranza o nell’illusione di cambiare tutto quello che è stato.


TUTTO QUELLO CHE NON RICORDO
di Jonas Hassen KHEMIRI


Iperborea Ed.
Trad. A. Bassini
252 pp
17.50 
Questa è la storia di Samuel, un ragazzo che ha perso tragicamente la vita: è stato un incidente o un suicidio?
Un giovane scrittore incontra tutti quelli che lo conoscevano per ricostruire attraverso le loro parole chi era veramente Samuel: l’amico speciale Vandad, ora in carcere; la Pantera, artista underground a Berlino; il grande amore Laide, attivista per le donne migranti; l’arzilla nonnina a cui la malattia sta strappando la memoria.
Un appassionante puzzle di voci si compone con la suspense, i colpi di scena e le contraddizioni di un’indagine a presa diretta in cui ciascuno racconta la sua personale verità.
E mentre capiamo di non poterci fidare fino in fondo di nessuno veniamo risucchiati nel ritratto commovente, esilarante e irresistibilmente umano di un ragazzo che abbraccia il mondo con la spontaneità pura di un bambino.
Uno smemorato cronico alla continua ricerca di esperienze indimenticabili, che annota su miriadi di quaderni per combattere la sua paura dell’oblio.
Un outsider tenero ed enigmatico, forse un poseur, forse un sognatore sfruttato dalle persone che più amava, a cui ci affezioniamo come a un amico che ci fa osservare con uno sguardo nuovo il nostro rapporto con gli altri e con la vita.


L'autore.
Jonas Hassen KHEMIRI è nato e vive a Stoccolma, è uno dei più importanti scrittori della sua generazione, autore di fama internazionale di quattro romanzi e sei opere teatrali. La sua opera è stata tradotta in più di venti lingue e le sue pièce sono state rappresentate da più di cento compagnie in tutto il mondo, ottenendo riconoscimenti come il Village Voice Obie Award per il miglior testo.

martedì 26 marzo 2019

Libri in WL: LA TUA VITA E LA MIA di Majgull Axelsson (Iperborea Ed.) - LA BAMBINA SULLA BANCHISA di Adélaïde Bon (E/O Edizioni) - IL CATECHISMO DELLA PECORA di G. Nemus (Elliot Ed.)




Libri di recente pubblicazione finiti dritti dritti in wishlist!


Dall’autrice di Io non mi chiamo Miriam (sul blog trovate la recensione), un romanzo duro, appassionante, necessario che affronta un altro capitolo scuro nella storia della Svezia moderna.



LA TUA VITA E LA MIA
di Majgull Axelsson 



Ed. Iperborea
trad. L. Cangemi
404 pp
18.50 euro
Marzo 2019
Ex giornalista di successo e vedova solitaria nella sua amata Stoccolma, Märit si trova costretta a tornare a Norrköping, nella casa d’infanzia di cui non sente nostalgia, per festeggiare insieme al suo gemello Jonas il settantesimo compleanno. 
Un impulso irresistibile durante il viaggio in treno la spinge a scendere a Lund, dove non mette piede da cinquant’anni, e a cercare la tomba dei «malati» di Vipeholm, il grande manicomio in cui finì suo fratello maggiore Lars. Lars-lo-Svitato, lo Sgorbio, come lo chiamavano tutti: di colpo Märit non può più trattenere i ricordi e le domande rimaste senza risposta fin da quel tragico giorno in cui sua madre morì, quando lei era appena quattordicenne, e il fratellone che era sempre stato con loro venne fatto sparire. 
Perché Märit non riesce ancora a dimenticare, o addirittura a fingere che niente sia successo come tutti a casa hanno sempre fatto? Cosa accadde veramente in quel lontano 1962, quando lei entrò a Vipeholm e scoprì ciò che vi avveniva, domandandosi chi ne portava davvero la colpa, senza poter opporre altro che rabbia e vendetta al muro di solitudine che separava ogni membro della sua famiglia? 

Con il suo occhio clinico e ipersensibile alle sottili crepe nell’edificio della società svedese, e con la capacità di calarci nei percorsi ad alta tensione emotiva dei suoi personaggi, Majgull Axelsson indaga la fragilità dei legami famigliari in un Paese rigorosamente improntato all’emancipazione dell’individuo. E attraverso la ricerca di verità della sua protagonista affronta un tabù della socialdemocrazia scandinava, risalendo all’epoca della sua fioritura come modello di uguaglianza e solidarietà sociale per dare voce a coloro che ne furono tagliati fuori, privati perfino dei diritti umani.



LA BAMBINA SULLA BANCHISA
di Adélaïde Bon



Ed. E/O
trad. S. Turato
208 pp
16 euro
Marzo 2019
Questo libro è molto più di una testimonianza, è una lettura sconvolgente che vi stupirà per la qualità della scrittura oltre che per la drammaticità del racconto.
«Non sente le meduse insinuarsi dentro di lei quel giorno, non sente i loro lunghi tentacoli trasparenti penetrarla, non sa che i loro filamenti la trascineranno pian piano in una storia che non è la sua, che non la riguarda. Non sa che la porteranno fuori strada, l’attireranno verso abissi deserti e inospitali, che ostacoleranno anche il più piccolo dei suoi passi, che la faranno dubitare del suo stesso corpo, che anno dopo anno faranno restringere il mondo che la circonda a una piccola bolla d’aria senza via d’uscita. Non sa che ormai è in guerra e che l’esercito nemico vive dentro di lei.
Nessuno la avverte, nessuno le spiega, il mondo si è zittito».

Quando la trovano muta e in preda a un pianto inspiegabile, i genitori portano Adélaïde in commissariato e sporgono denuncia contro ignoti per molestie sessuali.
Passano gli anni e lei cresce senza lasciar trasparire nulla, con il sorriso stampato in volto. Trascorre così infiniti giorni di sofferenza e solitudine, a combattere contro le meduse.
Ventitré anni dopo squilla il telefono: è la Squadra protezione minori, hanno arrestato un sospetto. E improvvisamente tutto si mette in moto.




IL CATECHISMO DELLA PECORA
di Gesuino Nèmus


Elliot d.
189 pp
17.50 euro
Febbraio 2019
Il primo ottobre del 1964, Mariàca Tidòngia sale sul davanzale della scuola di Telévras e scappa. Mariàca è figlia di un pastore e il suo futuro sembra già segnato; ciononostante Marcellino Nonies, maestro unico al suo primo incarico, fa di tutto perché quella bambina straordinariamente intelligente riesca a prendere almeno la licenza elementare.
Un giorno però Mariàca, appena quattordicenne, annuncia di essere incinta e si rifiuta di dire chi è il padre del bambino.
Poco dopo scompare nel nulla.
Sono passati cinquant'anni e in paese nessuno sembra più ricordare questa storia finché non si torna a parlare di Mariàca e la sua presenza aleggia come un'ombra, insieme a due morti sospette, sulla piccola comunità di Telévras.
Ettore Tigàssu, "brigadiere per l'eternità", ce la metterà tutta per scoprire il mistero che circonda da decenni la donna e saranno i ricordi del maestro unico, vergati a mano in "bella e ornata grafia" ad aiutarlo a comprendere - almeno in parte - la verità.

Mezzo secolo di storia narrato attraverso i miti culturali e politici degli anni Sessanta e Settanta (come il terrorismo, latitanti e pentiti inclusi), miti che ritornano prepotenti in questa nuova avventura narrata da Gesuino Némus, autore/protagonista de La teologia del cinghiale (trovate la recensione sul blog).

lunedì 4 marzo 2019

Libri in wishlist (marzo 2019)




Buongiorno, cari lettori!
Oggi vi presento due romanzi che sono finiti dritti dritti in wishlist,  a motivo del mio amore per le sorelle Brontë, e in questo caso per Charlotte e la sua Jane Eyre.
Il primo è una nuovissima uscita Beat Edizioni.


MISTER ROCHESTER
di Sarah Shoemaker


BEAT Ed.
416 pp
18 euro
Dal 28 febbraio 2019

Orfano di madre, Edward Fairfax Rochester trascorre i giorni della sua infanzia in compagnia di algide bambinaie e istitutrici. A Thornfield Hall, la cupa magione della sua famiglia, i sentimenti non hanno spazio. Le rare volte in cui si aggira tra le mura di casa, suo padre mostra il più totale disinteresse nei suoi confronti.
E le cose non vanno certo meglio con Rowland, il fratello di otto anni maggiore, irruento e intrattabile come pochi.
Nelle ore libere dallo studio, Edward si accontenta perciò di vagare, solitario, per i giardini e per i boschi di Thornfield Hall, convinto che la sua esistenza resterà immutata.
Al suo ottavo compleanno, invece, tutto cambia: per volontà del padre è costretto a lasciarsi alle spalle le attività infantili e a trasferirsi a Black Hill, nei pressi di Leeford, dov'è affidato alla tutela di Mr Hiram Lincoln.
Edward trascorre in tal modo la sua adolescenza esiliato da tutto ciò che ha sempre amato.
Diventato un giovane uomo, intraprende un viaggio che lo porta attraverso l'Inghilterra della classe operaia e la decadenza dell'Europa continentale fino alle calde e languide spiagge della lontana Giamaica, dove vivrà un'appassionata storia d'amore con l'affascinante, ma psicologicamente instabile, ereditiera Bertha Mason.
Anni dopo, tornato in Inghilterra con la moglie, sprofondata nel baratro della follia, Edward si considera ormai un uomo finito. Ma il suo destino deve ancora compiersi grazie all'incontro con una giovane istitutrice: Jane Eyre, che gli ruberà il cuore e gli insegnerà ad amare di nuovo.



Il secondo libro è legato sempre a Jane Eyre perchè è, in un certo senso, il prequel del celebre romanzo di Charlotte Brontë (1847), e descrive le circostanze e le dinamiche del primo matrimonio del signor Rochester (nome tuttavia mai citato nel romanzo di Rhys) dal punto di vista della sua prima moglie, l’ereditiera creola Antoinette Cosway.



Il grande mare dei Sargassi
di Jean Rhys



Adelphi Ed.
trad. A. Motta
208 pp
9 euro
Siamo in Giamaica, intorno al 1830, in un mondo dove «tutto era fulgore e tenebra». 
Da una parte le pratiche del voodoo e le storie degli zombi conosciute attraverso la servitù di colore, dall’altra la calma ferocia dei bianchi, l’intrico delle loro vendette e inganni – e tutto accolto in una natura che stordisce col suo splendore: così appaiono le cose alla piccola Antoinette, che già si sente avvolta in un destino avverso. 
Segue poi il suo matrimonio con un giovane inglese (Edward Rochester, appunto), che la sposa per interesse, comincerà a chiamarla Bertha e la porterà in Inghilterra: ne nasce una passione tristanica, dove «Desiderio, Odio, Vita, Morte erano terribilmente vicini nell’ombra». 
Finché un filtro d’amore filtrerà soltanto la sciagura, addensata da generazioni sul capo di Antoinette, facendo una sola rovina di quei termini che prima erano già pericolosamente accostati.


sabato 19 gennaio 2019

Libri in wishlist (gennaio 2019)



Libri scovati sbirciando in libreria e viaggiando in pullman, chiaramente finiti in wishlist  ^_-


Il primo romanzo l'ho preso in mano durante un giro alla Mondadori; non l'ho comperato ma son rimasta attratta dal titolo e dalla copertina, così ho cercato la trama e ho appurato che anch'essa mi attira: anzitutto perchè è una storia vera e poi perchè sullo sfondo c'è il triste periodo del nazismo...


LA RAGAZZA CANCELLATA
di Bart Van Es


Ed. Guanda
288 pp
18.50 euro
«Senza le famiglie, non ci sarebbero storie.» 
Bart van Es tira fuori dal passato della propria famiglia una storia mai raccontata prima: la vicenda di Lien, una bambina ebrea che i nonni dell’autore accolsero in casa loro durante l’occupazione nazista, crescendola come se fosse una figlia, ma con la quale misteriosamente interruppero ogni contatto molto tempo dopo la fine della guerra. 
Come mai? 
Che cosa ne era stato di Lien e per quale ragione i rapporti si interruppero? Che cosa impediva di pronunciare perfino il nome di Lien, bambina cancellata dalla memoria? 
Inizia così la ricerca dell’autore, un viaggio nei ricordi personali e del suo paese d’origine, l’Olanda, che lo porterà a esplorare il periodo più buio del secolo scorso e le contraddizioni nascoste in seno alla sua stessa famiglia. 
Scoprirà che Lien è viva e abita ad Amsterdam, e dal loro incontro nascerà un’amicizia speciale e profonda. 
Nel raccontare la sua storia Van Es non tace sulle sofferenze che Lien ha patito durante la clandestinità, affidata a adulti non sempre limpidi nei loro propositi, né sul lungo percorso che, come molti altri sopravvissuti alla Shoah, ha dovuto affrontare anni dopo la fine della guerra per trovare un senso a tutto il dolore vissuto. 



Questo noir di recente pubblicazione, invece, l'ho notato in quanto iscritta alla newsletter di Bompiani Edizioni.


GENNAIO DI SANGUE
di Alan Parks


Ed. Bompiani
trad. M. Drago
368 pp
18 euro
Glasgow, primo gennaio 1973. I festeggiamenti sono appena terminati e l’ispettore Harry McCoy della polizia di Glasgow è impegnato nel carcere di Barlinnie, dove un detenuto gli rivela che una ragazza sta per essere uccisa. 
E forse lui può salvarla. Ma non arriva in tempo. 
In un’affollata stazione degli autobus Tommy Malone spara a Lorna Skirving e poi si toglie la vita. 
I giornali si scatenano, il Capo si aspetta una rapida soluzione del caso. 

Il 30enne Harry McCoy si tuffa nell'indagine, immergendosi in una realtà che è fin troppo nota a un tipo come lui, abituato a trasgredire ordini e passare limiti; tra bordelli, vicoli bui e droghe come unica via di fuga dalla realtà, l’indagine si cala nel mondo dell’intrattenimento sessuale, un mondo dove con i soldi si possono comprare l’anima e il corpo di chiunque. 

Il primo romanzo di Alan Parks è un viaggio nella vita di un uomo inseguito da demoni più che mai reali, nel cuore nerissimo di una città che non lascia scampo, dove ogni speranza di redenzione sembra destinata a sprofondare nelle acque gelide del Clyde.


L'ultimo romanzo lo incrocio tutti i giorni: lo sta leggendo un pendolare in questo periodo, mentre viaggia come me la mattina in pullman.



LA BELVA NEL LABIRINTO
di Hans Tuzzi



Ed. Bollati Boringhieri
327 pp
17.50 euro

Quale filo invisibile lega fra loro un sacerdote di frontiera, un travestito di mezza età e un brillante studente universitario nella cui auto giace cadavere una ragazza? 
E le altre vittime dell’anonima mano omicida che nell’estate del 1987 nelle vie di Milano porta la morte, annunciata dai beffardi e inquietanti Arcani dei tarocchi?
A cosa si riferisce la misteriosa scritta che l’assassino traccia su ogni Arcano? E ha davvero un senso tutto l’armamentario del nazismo esoterico che costantemente affiora fra i più diversi indizi? E i Servizi segreti hanno, in tutto ciò, un ruolo oscuro?

Conscio che in simili casi soltanto una paziente indagine è possibile, ma non è mai sufficiente, poiché occorre anche un aiuto del Caso, o un errore da parte del colpevole, il vicequestore Melis, coadiuvato dai suoi uomini, intraprende un frustrante cammino di conoscenza attraverso una Milano varia e cangiante nelle sue componenti sociali, fra il vizio manifesto da un lato e l’oscuro mondo del fanatismo dall’altro, sino a giungere alla tenebrosa fonte del male che l’uomo infligge all’uomo allorché è convinto di detenere la verità.

sabato 5 gennaio 2019

Libri in wishlist (gennaio 2019)



Quest'anno ho deciso di non lasciarmi tentare dalla prospettiva di stendere liste di libri o autori che desidero leggere nel corso dei prossimi mesi; non perché non mi piaccia farlo, anzi, per il motivo opposto: mi piace eccome elencare propositi e obiettivi, ma quando poi mi rendo conto di non ottemperarli... mi sale un po' di scoraggiamento.
Allora quest'anno, almeno per adesso, niente TBR ^_^
Quel che viene, viene, senza troppe ossessioni!

Però non è che posso proprio evitare post di libri in wishlist, soprattutto se sono titoli che mi sono segnata grazie a recensioni di altri lettori: ad es., il primo libro l'ho sbirciato su Penna d'oro, il secondo prima su ...il piacere della lettura e poi su Mr Ink: Diario di una dipendenza; il terzo l'ha segnalato un'amica lettrice su FB; l'ultimo è un consiglio di Mariella, lettrice che gestisce il blog Doremifa-sol, libri e caffè.



Kevin Wilson dà vita a un nuovo, affascinante e geniale ritratto di una famiglia, questa volta allargata e anticonvenzionale, confermando la sua delicata abilità nel raccontare le relazioni umane.


PICCOLO MONDO PERFETTO
di Kevin Wilson




Fazi Edizioni
trad. S. Castoldi
428 pp
18 euro
Orfana di madre, senza soldi e con un padre alcolizzato, la diciannovenne Izzy Poole rimane incinta di Hal, il suo insegnante di Arte del liceo.
Lei, intelligente e schiva, determinata a non frequentare l’università malgrado gli ottimi risultati scolastici, sente di volere il bambino e decide di tenerlo; ma Hal, vittima di problemi psichiatrici, non regge la responsabilità e si suicida. 

Preston Grind, psicologo a sua volta figlio di celebri psicologi e segnato da un passato traumatico, dà avvio a un innovativo progetto di educazione infantile: il Progetto Famiglia Infinita. 

Nove coppie in condizioni economiche e sociali disagiate e in attesa del primo figlio trascorreranno dieci anni in una tenuta dove alleveranno i propri bambini come una sorta di famiglia allargata; anche Izzy, unico genitore single, entrerà a far parte del programma. 
L’esperimento prende il via, procedendo nonostante le difficoltà: si creeranno legami particolari, nasceranno gelosie e rancori, i rapporti inizieranno a incrinarsi col rischio di spezzare il fragile equilibrio della comunità… 
La famiglia può rovinarti la vita oppure te la può salvare: quel che è certo è che dalla famiglia non c’è via di uscita.

Lisa Jewell ci racconta una storia dove niente è quello che sembra e tutte le certezze della vita possono infrangersi come uno specchio troppo fragile.



ELLIE ALL'IMPROVVISO
di Lisa Jewell




Neri Pozza Ed.
trad. A. Biavasco,
V. Guani
300 pp
18 euro
Laurel Mack ha tre figli; o meglio, ne aveva tre.
Adesso gliene sono rimasti due.
Una mattina, sua figlia Ellie, la figlia di cui era più orgogliosa, è uscita di casa e non è più tornata. 
Da quel giorno di maggio del 2005 in cui Ellie è svanita nel nulla, non ci sono stati sostanziali sviluppi nelle indagini sulla sua scomparsa. 
Felpa nera con il cappuccio, jeans sbiaditi e scarpe da ginnastica bianche, Ellie era una qualsiasi adolescente con uno zainetto in spalla quando è stata avvistata l'ultima volta in Stroud Green Road, alle dieci e quarantatré del mattino: da quel momento le sue tracce si sono perse nel nulla, al punto che persino la polizia si è rassegnata e ha liquidato il caso come la fuga da casa di una ragazzina ribelle. 

Dieci anni dopo, Laurel sta provando a fare i conti con questa incomprensibile verità. Paul, il suo ex marito, ha una nuova compagna e i suoi due figli, Hanna e Jake, sono andati a vivere altrove. 
Tutti sembrano andare avanti, tutti sembrano essersi fatti una ragione della scomparsa di Ellie, tranne lei. 
Finché un giorno, in un bar, la sua attenzione viene catturata da un affascinante sconosciuto. 
Inaspettatamente, Laurel sente qualcosa che si scioglie dentro di lei, un barlume di speranza. Che questo incontro rappresenti una seconda occasione di felicità? 
Floyd, questo il nome dello sconosciuto, non esita a invitarla a cena e, poco dopo, a presentare a Laurel le sue due figlie, avute da due diverse relazioni. 
Ma dinnanzi alla più piccola, Poppy, di nove anni, Laurel resta senza fiato: la bambina è infatti il ritratto di Ellie...: e all'improvviso, tutte le domande rimaste senza risposta tornano a galla. 
Perché guardare quella strana bambina è come guardare sua figlia? Cosa è successo veramente a Ellie? È davvero scappata di casa, oppure c'è una ragione più sinistra per la sua scomparsa? Ma soprattutto, chi è Floyd davvero? 


Tre giovani vite allo sbando eppure desiderose di lasciarsi alle spalle un passato disastroso. Ce la faranno a risorgere dalle proprie ceneri?

LE BUONE INTENZIONI
di Kate Tempest



Frassinelli Ed.
324 pp
18.50 euro
Tutto inizia dentro una macchina che sta lasciando Londra: a bordo due ragazze, Harry e Becky, un ragazzo, Leon, e una borsa piena di soldi. 
Stanno scappando. Becky è una ballerina che per arrotondare fa la massaggiatrice; e sta scappando dal mondo vuoto dello spettacolo e dalla gelosia asfissiante del suo ragazzo. 
Harry, invece, spaccia; scappa dalla cocaina, e dai giri pericolosi e violenti in cui, chi fa un lavoro come il suo, inevitabilmente finisce. 
Leon è «il miglior amico e il socio in affari di Harry». E anche lui, come Harry, scappa da una vita che non sopporta più.

E tutti e tre scappano dalle loro ambizioni frustrate, dalle loro famiglie ingrigite, dalle loro vite precarie, dalla noia senza redenzione di Londra Sud. 
Da quella macchina, nel corso del romanzo, guarderemo indietro, scopriremo quali sono i mattoni che hanno costruito le vite di Harry, Becky e Leon, e vedremo come, purtroppo, non sempre le buone intenzioni portano a prendere le decisioni giuste.



Educazione europea è il romanzo d'esordio di Romain Gary, una delle sue opere più importanti. Gary lo scrisse quando era aviatore delle forze alleate durante la seconda guerra mondiale. Apparve nel 1945 e fu subito un grande successo. Sartre lo giudicò il miglior libro mai scritto sulla resistenza.



EDUCAZIONE EUROPEA
di Romain Gary



Ed. Neri Pozza
trad. M. Nardi
271 pp
13.50 euro
Tra queste pagine Romain Gary ci racconta la storia di un gruppo di resistenti polacchi: i loro sogni, le loro speranze, i loro ideali, le loro piccole e grandi miserie e i compromessi che la guerra esige. Per sopravvivere e resistere, per affermare anche nel dolore la grandezza della vita e la speranza del pensiero.

Il personaggio centrale del romanzo è Janek, un ragazzo che, nella spietata durezza del combattimento clandestino, conosce il freddo e la fame, il tradimento, l'orrore e la morte senza che l'odio afferri, anche per un solo istante, il suo cuore. 
Attraverso Zosia, Janek conosce infatti l'amore, attraverso Dobranski, lo studente, il culto della libertà e, attraverso la semplicità dei suoi compagni di lotta, la grandezza dell'uomo. 
Un sogno alimenta e attraversa ogni riga di queste pagine: che, dalla resistenza comune ai popoli oppressi dal nazismo, non solo sorga il sentimento di una solidarietà europea ma, come recita una poesia di Dobranski lo studente, «l'ultimo stato sovrano crolli ai colpi dei patrioti europei», «si spenga nel mondo l'eco dell'ultimo canto nazionale», e l'Europa finalmente «si erga e cammini».
Come ha scritto il New York Times, in questo straordinario romanzo, Gary forgia per la prima volta la sua grandiosa concezione dell'uomo con «la forza incandescente di uno scrittore romantico, temperata però da una malinconica ironia».

sabato 13 ottobre 2018

Libri in wishlist (thriller-noir)



Carissimi lettori, chi mi segue sa che, tra i generi che prediligo, ci sono sicuramente thriller e e noir/gialli; ecco alcuni titoli che mi interessano, spero possano incuriosire anche voi ^_-


Il primo è il 5° episodio con protagonista la originale coppia formata dal commissario Sergio Crema e dall’amico e critico cinematografico Mario Bernardini.
Torino, un caso solo apparentemente già risolto prende una piega inaspettata trascinando i due protagonisti ad investigare e ad andare più a fondo nell'indagine.


IL CODICE BINARIO
di Rocco Ballacchino



Frilli Editore
224 pp
11.90 euro
Il commissario Crema e il critico cinematografico Bernardini sono di nuovo alle prese con un omicidio apparentemente già risolto. Gabriele Balestri, un amministratore di condominio, è stato assassinato, in un’afosa sera di luglio, all’interno del suo ufficio. Una vittima e un solo potenziale colpevole su cui investigare. Tutto troppo scontato anche per la vedova che non crede a una sentenza già scritta, in cui i pregiudizi si trasformano, anche a causa del magistrato Giulia Bonamico, in giudizi. 
I due investigatori scopriranno, invece, che tutti i protagonisti di quella vicenda hanno qualcosa da nascondere e si muoveranno tra Torino e Genova alla ricerca di una verità in grado di collegare i segreti del passato al sangue del presente. 
Entrambi ostaggi di un’esistenza governata da un codice binario dove ogni singola scelta può rivelarsi, nel bene o nel male, quella decisiva.

L'autore.
Rocco Ballacchino è laureato in Scienze della comunicazione. È autore dei gialli, editi da Il Punto - Piemonte in Bancarella, Crisantemi a Ferragosto (2009), Appello mortale (2010) e Favola Nera (2012), quest’ultimo scritto a quattro mani con il giornalista Andrea Monticone. Dopo Trappola a Porta Nuova, edito da Fratelli Frilli Editori, ha pubblicato Scena del crimine-Torino piazza Vittorio, Trama imperfetta-Torino piazza Carlo Alberto, Torino Obiettivo Finale e Tredici giorni a Natale in cui al centro della scena c’è il duo investigativo composto dal commissario Sergio Crema e dal critico cinematografico Mario Bernardini (Fratelli Frilli Editori 2013-2017). Dal 2018 è il curatore della collana di gialli per ragazzi I Frillini, per la quale ha pubblicato I gemelli Misteri e l’invasione zombie. È tra i fondatori del collettivo di scrittori ToriNoir
.

Città di morti è un thriller elegante nella sua brutalità, un infernale viaggio al confine tra la vita e la morte, tra la superficie e l’abisso, ma anche la storia di un uomo e della sua caduta. Sullo sfondo, ma vera coprotagonista del romanzo, si staglia una città di corpi straziati, attraversata da suoni ingigantiti dall’angoscia e dalla tensione: un telefono che squilla, un rubinetto che perde, un susseguirsi di grida senza volto.


CITTA' DI MORTI
di Herbert Lieberman


Ed. Minimum Fax
trad. R. Vitangeli
500 pp
19 euro
Ottobre 2018
Paul Konig è il medico legale e anatomopatologo più noto e apprezzato di tutta New York. Duro e irascibile, è molto temuto da colleghi e poliziotti, ma tutti ricorrono a lui perché nessuno ha la sua arte e il suo intuito nel leggere i morti, e le storie che i loro corpi raccontano.
Proprio mentre sta cercando di ricostruire l’identità delle vittime di un efferato delitto – che l’assassino ha fatto a pezzi allo scopo di renderle irriconoscibili – riceve una serie di telefonate anonime da cui apprende, in un crescendo di angoscia e dolore, che sua figlia Lauren è stata rapita. 
Si apre così una battaglia su due fronti e un’autentica corsa contro il tempo che coinvolge il sergente Flynn, impegnato nella ricerca dell’assassino, e il detective Haggard, a cui Konig si è rivolto perché lo aiuti a scovare i rapitori di sua figlia.


L'autore.Herbert Lieberman (1933) nato a New Rochelle, nello stato di New York, è narratore e drammaturgo. Ha pubblicato quattordici romanzi, tra cui il serial thriller Nightbloom e il gotico Crawlspace. Città di morti, uscito nel 1976, è oggetto di un autentico culto in Francia, dove ha vinto il prestigioso Grand Prix de Littérature Policière.



Pubblicato per la prima volta da una piccola casa editrice inglese, No Exit ha conquistato i lettori grazie al ritmo forsennato e all’astuzia dei continui colpi di scena. Divenuto un clamoroso successo del passaparola, ha scatenato aste agguerrite fra gli editori e le major hollywoodiane.

Cinque sconosciuti bloccati dalla neve. Una sola notte per vivere o morire.


NO EXIT
di Taylor Adams


DeA Planeta
352 pp
17 euro
Ottobre 2018


"Era bloccata a tremila metri d’altitudine, con i tergicristalli rotti, il cellulare morto e le parole dell’ultimo sms che le ronzavano in testa: “La mamma è okay, per il momento”. "

È la sera del 23 dicembre, e sulle alture del Colorado la bufera di neve del secolo infuria da ore quando Darby è costretta a cercare riparo nella stazione di servizio di Wanapa, dove un vecchio cartello promette caffè bollente. 
Tutto ciò che si augura è di riuscire a raggiungere il capezzale della madre prima che sia troppo tardi. 
Ma in quel luogo isolato dal mondo, nel retro di un furgone dai vetri semioscurati, Darby vede qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Qualcosa di tanto incongruo da farle pensare a una specie di allucinazione: una paffuta mano infantile affacciata tra le sbarre di una grossa gabbia per cani. 
Inizia così, con un fotogramma fuori posto in una notte travagliata e bianchissima, l’avventura destinata a trasformare Darby nella più tosta e determinata delle eroine e il suo viaggio in una lotta per la sopravvivenza costellata di vertiginosi rovesciamenti.

L'autore.
Taylor Adams è scrittore e regista. Vive nello stato di Washington. No Exit è il suo terzo romanzo.
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