mercoledì 6 aprile 2016

Anteprima: "Fuga da Villa del Lieto Tramonto" di Minna Lindgren - Il nuovo caso della trilogia di Helsinki



Lettori, vi segnalo in uscita il prossimo 14 aprile Fuga da Villa del Lieto Tramonto di Minna Lindgren, il nuovo caso della Trilogia di Helsinki, seguito del fortunato Mistero a Villa del Lieto Tramonto (Sonzogno 2015).
L’autrice sarà a Milano sabato 23 aprile ospite del festival I Boreali.

«Un romanzo denso, godibile e tagliente, scritto con humor e garbata – ma mai spuntata – ironia» IL MANIFESTO

«Tre irresistibili investigatrici in un giallo che scava nelle contraddizioni della Finlandia» CORRIERE DELLA SERA



FUGA DA VILLA DEL LIETO TRAMONTO
di Minna Lindgren


Sonzogno Editori
trad. Irene Sorrentino
pp. 320
€ 17.50 
ebook € 9.99
USCITA:
14 APRILE 2016
Trama

Pareti abbattute, tubature divelte e trapani che spaccano i timpani. Villa del Lieto Tramonto, la tranquilla residenza per anziani nella periferia di Helsinki, è sottosopra per massicci lavori di ristrutturazione, e alle inseparabili Siiri e Irma non resta che cercare un modo per fuggire.
E alla svelta: loschi individui – sono davvero muratori? – si aggirano nell’edificio, e il portagioie della loro compagna Anna-Liisa è scomparso. 
Tutto sotto gli occhi della direzione della struttura. 
 Perché allora non affittare un appartamento in centro, lontano da disagi, furti e calcinacci? 
Meglio però allargare l’invito agli amici della canasta: la puntigliosa, cara Anna-Liisa e l’ambasciatore, il suo distinto consorte, oltre all’infelice Margit alle prese con la grave malattia del marito. 
La convivenza nello stravagante alloggio – raso rosso alle pareti, un letto rotondo e un improbabile palo da lap-dance in soggiorno – in uno dei palazzi più antichi della capitale finlandese, è per il gruppo di anziani un avventuroso nuovo inizio: la spesa al pittoresco mercato coperto, il bucato, i pasti da cucinare, amicizie inaspettate e giri in tram tra vecchi ricordi e scoperte entusiasmanti. 
Eppure, qualcosa non quadra. Per il fiuto investigativo di Siiri e Irma, la ristrutturazione nasconde ben altre, criminose attività, e quando il mistero comincerà a dipanarsi tra comici passi falsi, inattesi colpi di scena e irriverenti quanto umane opinioni sulla morte, le ostinate vecchiette toccheranno con mano quanto sia facile lasciarsi ingannare dalle apparenze. 

Anche alla loro non più tenera età. Il nuovo episodio della Trilogia di Helsinki, irresistibile commedia gialla che mescola sapientemente suspense, umorismo e acute riflessioni su temi sociali di rilevante attualità.

L'autrice.
Minna Lindgren è giornalista, melomane e vive a Helsinki. Dopo Mistero a Villa del Lieto Tramonto (Sonzogno 2015), Fuga da Villa del Lieto Tramonto è il secondo episodio della fortunata trilogia finlandese, tradotta in molti paesi tra cui Germania, Inghilterra, Francia e Stati Uniti.

Oggi e domani in libreria (5-6 aprile)



Da ieri in libreria:


  • Il resto è ossigeno: un matrimonio in frantumi, una coppia che deve trovare il coraggio di guardarsi negli occhi e capire cosa è rimasto del loro amore..
  • Ambientato sullo sfondo della Russia rivoluzionaria, La custode dell’ambra è una travolgente storia di gelosia e vendetta, riconciliazione e perdono.
  • La vita che si ama. Storie di felicità: è davvero il suo libro piú intimo, piú autobiografico e urgente. Il libro in cui l’idea stessa della vita e della felicità, il senso del rotolare dei giorni, trova forma di racconto. Perché i momenti piú belli o piú intensi della nostra esistenza brillano nella memoria: sono luci che abbiamo dentro e che a un tratto sentiamo il bisogno di portare fuori. Magari per i nostri figli, e per tutti quelli che hanno voglia di ascoltare.



Da oggi in libreria:


  • La lista di carbone: un romanzo che narra di due donne molto diverse, di un amore travolto dalla storia e di un'oscura vicenda che riemerge da un passato ormai lontano. Intenso e appassionante, il nuovo romanzo sull'olocausto di Christiana Ruggeri.
  • Dopo aver pubblicato con successo Ovunque tu sarai, il suo romanzo d'esordio, Fioly Bocca ritorna a commuoverci con un nuovo romanzo d'amore: L'emozione in ogni passo, una storia d'amore, ma soprattutto una storia sulle corrispondenze misteriose che fanno incontrare, capire e amare le persone.




IL RESTO E' OSSIGENO
di Valentina Stella


Ed. Sperling&Kupfer
222 pp
17.50 euro
dal 5 APRILE 2016
Trama

Travolto da una crisi improvvisa cui non sa dare un senso, Arturo cammina da giorni per le strade della sua città, Torino, in cerca di qualcosa che non sa cosa sia.
In un giorno qualunque è scappato da sua moglie - Sara - e dalla loro bambina con un sms. 
Sara cerca di capire come abbiano fatto a infrangersi i suoi sogni e i suoi progetti. Prova a rivivere tutta la storia con Arturo, riguardando foto e rileggendo lettere. 
Ma si accorge che il suo cuore è calmo, come se avesse sempre saputo tutto, ma non avesse mai voluto ammetterlo.
Sara e Arturo: undici anni insieme ed è bastato un istante fatto di poche parole per mandare in mille pezzi il loro matrimonio. 
Ora, nell'arco di un mese o poco più, avranno modo di guardare in faccia i propri sentimenti e le proprie illusioni. Di rivedersi ventenni, quando tutto era possibile, e di ritrovarsi ancora affamati di felicità a quarant'anni, con la paura di aver sbagliato tutto e il desiderio di cambiare tutto.
E, allora, chissà se avranno il coraggio di diventare grandi: capire cosa non vogliono più, cosa desiderano ancora... e con chi.

L'autrice.
Valentina Stella, torinese, ha lavorato per dieci anni nel marketing di due grandi aziende. Fino al 2012, quando ha deciso di lasciare il lavoro dipendente per conciliare meglio famiglia e lavoro, e ha iniziato una collaborazione con un'agenzia di comunicazione. Nel frattempo, per assecondare la passione per la scrittura, ha aperto un blog, Bellezza Rara.
Nel 2014 ha pubblicato in ebook con Zandegù Editore una serie di racconti sull'essere lasciati, Se mi lascia non vale. Per dirla con parole sue, ama «raccontare il mondo delle famiglie di oggi: l'amore, la quotidianità, il tradimento e quella dimensione travolgente che è l'essere genitore ».



martedì 5 aprile 2016

FIORE DEL DESERTO - DAL 14 APRILE AL CINEMA



Dai deserti della Somalia, alle passerelle di moda la storia vera di una donna

che ha cambiato il mondo



dal 14 aprile
Il film “Fiore del Deserto” diretto dalla regista anglotedesca Sherry Hormann e distribuito in Italia da Ahora! Film, con la collaborazione di K2 film, già acclamato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, uscirà al cinema a partire dal 14 APRILE.

“Fiore del deserto” è un eclettico connubio tra dramma e commedia e porta sul grande schermo la storia vera di Waris Dirie, splendida e ricercatissima modella, l’unica bond girl venuta dal deserto con i suoi drammatici segreti. Nel cast la celebre modella Lidya Kebede, Sally Hawkins, Juliet Stevenson, Craig Parkinson, Meera Syal, Anthony Mackie e Timothy Spall, (migliore attore al Festival di Cannes nel 2014 per “Turner”).

La Fotografia è di Ken Kelsch, professionista di alto livello e stretto collaboratore di Abel Ferrara: Ken alterna scene con macchina a mano e scene con crane, secondo la volontà della regista che voleva filmare al meglio l'Africa di Waris. “Fiore del deserto”, girato tra il Gibuti (molto simile a Mogadiscio prima della guerra), Londra, New York, con varie ricostruzioni di set a Colonia, tocca quattro paesi e 3 continenti le cui culture si amalgamano e si incarnano nel personaggio di Waris.

Il film racconta la consapevolezza di essere donna in Africa, la fuga da un matrimonio imposto, la vita di domestica analfabeta a Londra, il debutto nella moda e nel cinema sino ad arrivare alla rivelazione del segreto che ha segnato la sua vita e per il quale lotta tuttora come ambasciatrice Onu.

Il soggetto del film “Fiore del deserto” è tratto dalla biografia best seller della stessa Waris, che ha accettato di incontrare la regista Sherry Hormann affidandole la sua storia a due sole condizioni: che avrebbe filmato la scena della mutilazione e che avrebbe inserito nel film l'ironia e la gioia di vivere propria della sua protagonista.

Sinossi
Waris Dirie nasce in un villaggio della Somalia da una famiglia di nomadi con dodici figli dove subisce l’infibulazione più o meno a cinque anni: a tredici il padre la vende a un uomo di sessant’anni: Waris non accetta quel destino, fugge a Mogadiscio e poi a Londra, nella residenza di uno zio ambasciatore lavorando come cameriera. Quando l’uomo viene richiamato in Somalia, lei decide di restare in Inghilterra. Sola e analfabeta si guadagna da vivere con mestieri umili. Si iscrive a una scuola serale finché un giorno un fotografo, Terry Donaldson, la convince a posare. All’improvviso il suo destino cambia dando inizio a una fortunatissima carriera di fotomodella. Al culmine del successo, Waris ha trovato il coraggio di raccontare la propria storia e oggi è la portavoce ufficiale della campagna dell’ONU contro le mutilazioni femminili.



Alcune foto di scena dal film









Recensione film: UNA FOLLE PASSIONE di Susanne Bier



Film visto nel weekend: comincia come qualcosa di sentimentale e romantico per colorarsi via via di tinte cupe e drammatiche.

UNA FOLLE PASSIONE


2014
Regia: Susanne bier
Cast: Jennifer Lawrence, Bradley Cooper,Rhys Ifans, Toby Jones, Sean Harris, David Dencik, Kim Bodnia, Blake Ritson, Sam Reid,Ned Dennehy, Ana Ularu

Una folle passione è tratto dall’omonimo romanzo scritto da Ron Rash ed edito in Italia da Salani.

Racconta di un amore forte e passionale, che alcuni eventi drammatici rischiano di trasformare in ossessione.

Siamo alla fine degli degli Anni Venti sullo sfondo delle montagne del North Carolina; protagonisti  George Pemberton (B. Cooper) e sua moglie Serena (J. Lawrence).
Il loro amore è nato da un semplice sguardo: una passione incontenibile tra quest'uomo affascinante e una donna bellissima, dalla pelle bianca come porcellana e un velo di malinconia in fondo agli occhi.

Serena Shaw - figlia di un ricco imprenditore di legname - ha nel suo passato un evento tragico: quando aveva 12 anni un incendio le ha portato via genitori e fratellini; da allora è devastata da un grande senso di colpa e dalla convinzione che non amerà mai più nessuno.

Ma il bel George le fa capire che non è così e che c'è posto per l'amore nella sua vita.

Infatti, il matrimonio inizia e procede benissimo, e così anche il lavoro, visto che iniziano a lavorare insieme per quello che diventerà presto un impero del legname; certo, gli affari vengono condotti non sempre lecitamente, ma finché nessuno li scopre e parla, le cose possono procedere; e se qualcuno osa dar loro fastidio..., e beh, c'è Serena pronta a consigliare il marito su come risolvere il problema...

Serena quindi si dimostra subito forte, passionale e senza paura: controlla i taglialegna, dà la caccia a serpenti a sonagli e salva addirittura la vita di un uomo in mezzo alla natura selvaggia.
Uniti non solo dall'amore ma anche dal potere e dall’ascendente che esercitano sugli altri, i Pemberton non permettono a nessuno di ostacolare il loro amore folle e le loro ambizioni.

,
A dar loro ulteriore prospettiva di felicità si aggiunge la notizia dell'arrivo di un figlio; ad essere particolarmente euforica è Serena, consapevole di come un figlio loro potrebbe aiutare il marito a non pensare al figlio illegittimo che ha avuto nel corso di una precedente e breve relazione con Rachel (un'ex-dipendente di George), che però tornerà a farsi viva con il piccolo Jacob per chiedere di essere ripresa a lavoro.

Ma i problemi in casa Pemberton non tardano ad arrivare, tanto sul lavoro - qualcuno scopre i libri mastri, che rivelano gli affari illeciti di George e che, se fatti uscire allo scoperto, gli causerebbero non pochi guai - quanto nella vita di coppia, a motivo di un inaspettato e brutto incidente che getterà una cupa e pesante coltre di infelicità su e tra Serena e George.

Il dolore avvicinerà Serena e George, portandoli a rifugiarsi l'uno nell'altra, o piuttosto contribuirà ad alzare un muro di tristezza, frustrazione, rimpianti... che inevitabilmente rovinerà il loro rapporto?

Purtroppo, tra i due, chi non riesce ad andare avanti è Serena, che per paura di perdere l'amato marito, arriverà a fare cose tremende e folli.

Cosa si arriva a fare per amore?

Un film che narra una storia d'amore, un amore forte e pieno di passione tra due persone che hanno ognuna i propri segreti, e che si ritroverà a vivere un dramma di coppia doloroso; da quello che sembra quindi inizialmente una storia sentimentale si passa a momenti dalle tinte thriller a causa della follia di lei; ed infatti, i momenti iniziali del film partono un po' in sordina ma via via si fa sempre più interessante fino a giungere a un epilogo decisamente tragico.

Cooper e la Lawrence insieme sono molto belli da vedere e ormai siamo quasi alla "coppia fissa cinematografica"; soprattutto lei mi è piaciuta perchè tanto espressiva, con quello sguardo malinconico e determinato allo stesso tempo, quell'aria solo apparentemente algida ma che nasconde un fiume di emozioni contrastanti, che rivelano tutta la complessità psicologica del personaggio.

Nel complesso un bel film, forse non proprio adatto a chi vuol vedere trionfare amore e speranza ad ogni costo (tipo me ^_^ ).



On my wishlist (aprile 2016)



Due romanzi le cui trame mi hanno colpito e che quindi vanno a inserirsi nella fitta lista dei libri che vorrei leggere.

Li conoscete? Li avete letti? Che ne pensate?


Con uno stile grandioso e una costruzione quasi diabolica, Il Pozzo affronta le paure del nostro tempo distillandole nella storia di una donna che in una situazione estrema si batte per ciò che ama.

IL POZZO
di Catherine Chanter


Marsilio Ed.
414 pp
18.50 euro
2016

Trama

Una prolungata siccità sta devastando la Gran Bretagna, e ad essa si accompagnano cambiamenti politici e sociali, rivoluzioni e nuove religioni.
Intanto, al Pozzo, un podere di campagna rimasto miracolosamente verde, Ruth Ardingly è agli arresti domiciliari nella casa dove aveva scelto di trasferirsi con l'uomo che amava.
È accusata di avere ucciso suo nipote, Lucien. Un bambino di cinque anni. 
Tutto intorno la terra è arida e la gente ha sete, solo al Pozzo l'acqua non manca. 
Ma adesso tre sorveglianti controllano e registrano ogni suo gesto, disponendo del suo presente. 
A Ruth non rimane che il passato da ricostruire. E un terribile sospetto: potrebbe davvero essere stata lei a uccidere Lucien? 

Nel suo intenso thriller psicologico, Catherine Chanter immagina un mondo in cui le bizzarrie del clima scatenano negli uomini le reazioni più disperate e vili, lasciando spazio all'invidia e ai fanatismi di religioni fasulle. 
Sullo sfondo di uno scenario talvolta apocalittico, ma allo stesso tempo molto credibile e realistico, pagina dopo pagina seguiamo la ricostruzione di un omicidio insensato, mentre l'idillio sempre più assume le sembianze di un incubo. 

L'autrice.
Catherine Chanter è cresciuta nel Sud dell'Inghilterra e da molti anni vive a Oxford, dove ha conseguito un master in scrittura creativa. Insegnante e scrittrice, collabora con Radio4 e ha pubblicato racconti e poesie, per le quali le è stato tra l'altro assegnato lo Yeovil Poetry Prize. Il Pozzo è il suo acclamato romanzo d'esordio, vincitore del Lucy Cavendish Fiction Prize. Verrà pubblicato in più di 20 paesi e diventerà una serie televisiva.


Elogiato dalla critica come uno dei migliori esordi dell’anno, sostenuto da una scrittura incalzante e quasi ipnotica, Nessuno scompare davvero è una sorta di road movie introspettivo che spiazza e appassiona il lettore.

NESSUNO SCOMPARE DAVVERO
di Catherine Lacey


Sur Edizioni
trad. T. Ciuffoletti
243 pp
16.50 euro
Febbraio 2016
“Marito, mi rendo conto che le mie metafore sono diventate assurde, ma quello che voglio dire è che c’è un futuro, e in quel futuro io ci sono. Forse un domani tornerò a casa e forse non sarà troppo tardi perché io diventi il tipo di donna che non ha la sensazione di vivere una vita irrimediabilmente incasinata, e forse col tempo mi dimenticherò cos’era successo alla mia testa, dov’era finita e perché non riuscivo più a trovarla e non ci riuscivi neanche tu. Ma se non dovessi tornare a casa, Marito, devi sapere che io sento ancora di appartenerti in tanti modi.”

Trama

La 28enne Elyria lavora e vive a New York, con suo marito.
Un giorno, senza dare spiegazioni, molla tutto e parte con un volo di sola andata per la Nuova Zelanda. 
Passerà mesi a vagare in autostop fra le campagne di quel paese sconosciuto, incrociando le vite di altre persone e tentando di dare un po’ di pace alla sua. 
Elyria ha un passato difficile, ma la fuga non è causata da crimini o violenze: nasce da un malessere esistenziale tanto profondo quanto difficile da definire; e il romanzo è, di fatto, un viaggio nella mente della narratrice, capace di osservazioni acutissime sul mondo, ma anche preda di improvvisi squilibri; dentro di lei, dice, si muove un bufalo riottoso che non riesce a placare. 

L'autrice.
Catherine Lacey è nata a Tupelo, nel Mississippi, nel 1985, e vive a New York. È stata scelta dalla rivista Granta come una delle migliori nuove voci del 2014, ed è stata finalista allo Young Lions Award, il premio della New York Public Library per i migliori autori under 35. Nessuno scompare davvero, il suo romanzo d’esordio, è stato incluso fra i migliori libri dell’anno dal New Yorker, dall’Huffington Post, daVanity Fair e da Time Out


lunedì 4 aprile 2016

Segnalazione Nativi Digitali Edizioni: III parte trilogia "Il giardino degli aranci - Il confine dei mondi" di Ilaria Pasqua



Pronti per iniziare questa nuova settimana di Aprile?

Da parte mia, vi auguro il buongiorno con questa segnalazione fantasy! ;=)
Si tratta della terza e ultima parte della trilogia distopica/urban fantasy "Il Giardino degli Aranci" di Ilaria Pasqua, a titolo "Il confine dei mondi"


"Il Giardino degli Aranci - Il Confine dei Mondi"
di Ilaria Pasqua



data di uscita: 
6 aprile 2016
Prezzo Ebook 3.99€
cartaceo 12€
270 pagine
Link per acquisto e altre info: 

In vista dell'uscita della parte conclusiva, gli altri due libri della trilogia, "Il mondo di nebbia" e "Il mondo del bosco" sono in offerta a 1.99€ in ebook fino al 7 aprile, ed è inoltre per la prima volta disponibile la versione cartacea su Amazon!

Trama

Intrappolata nei mondi paralleli nati dai patti tra persone disperate e una vecchia misteriosa, la strada di Aria e dei suoi compagni verso il loro "vero mondo" si rivelerà sempre più complicata e impegnativa: mancano ancora tre sigilli da aprire, Will si trova sempre intrappolato nel mondo del bosco e i misteri da svelare dietro a quelle realtà artificiose e inquietanti sono ancora tanti... chi è davvero la "vecchia", e che ruolo ha l'Ombra che si cela dietro di lei? 
Qual è la vera natura del giardino degli aranci? Ma soprattutto, Aria sarà abbastanza forte da sopportare il dolore che si cela in quei mondi di finti oblio e a portare a termine il suo compito?


L'universo fantasy e distopico inventato da Ilaria Pasqua con "Il mondo di nebbia" e sviluppato in "Il mondo del bosco" trova la sua grandiosa ed emozionante conclusione in "Il confine dei mondi", parte finale della trilogia "Il giardino degli aranci". 
Sei pronto a seguire il viaggio di Aria, Will e Henry fino alla fine?

L'autrice.
Ilaria Pasqua nasce a Roma e si laurea alla magistrale del Dams. Da sempre coltiva la passione per il cinema e la letteratura, ma anche per la scrittura che ha il tempo di approfondire durante gli anni dell’università. Da quando ha ricevuto il primo sì e ha capito che poteva davvero scrivere non solo per se stessa non si è più fermata.
Dopo “Il bambino nascosto nel buio”, in pubblicazione con La Ponga Edizioni, “Le tre lune di Panopticon”, uscito per Lettere Animate Editore, “Il nostro gioco” edito da Leucotea Edizioni e infine “Susan & Susan”, in uscita per Genesis Publishing, con Nativi Digitali Edizioni ha pubblicato la trilogia de Il giardino degli aranci (qui la prima uscita“Il Mondo di Nebbia”, qui la seconda“Il Mondo del Bosco” e qui la terza e conclusiva “Il confine dei Mondi”).

domenica 3 aprile 2016

Frammenti di MIOR (S. Rowd)



Un passaggio tratto dalle prime pagine del romanzo in lettura MIOR di Simon Rowd.


"Lei non ti ha dimenticato... se t'interessa saperlo. Pensa ancora a te, ogni giorno. E non so se smetterà mai di farlo.".
Eric soppresse una smorfia di disappunto. "E questo dovrebbe farmi star meglio?".
"Non lo so. Sto solo cercando di farti capire quanto vali per le persone che hai lasciato".
Eric inclinò la testa e lo osservò come a indagare i suoi pensieri. "Perchè sei venuto fin qui, Jimmy?".
"Per dirti che non ti abbiamo dimenticato. Per ricordarti che non sei solo e non lo sarai mai, anche se ti sei convinto del contrario. Noi per te ci siamo e ci saremo sempre.".
Eric guardò negli occhi Jimmy, il respiro cadenzato, mentre le iridi si rivestivano di una patina lucida. Indietreggiò. "Non farti più vedere, Jimmy. Io sono solo un'ombra, non esisto. Non più".
Si allontanò a passo svelto senza voltarsi.Jimmy lo osservò scomparire nel buio della strada.
Non finisce qui, Eric, non così...


sabato 2 aprile 2016

Recensione in anteprima: MIOR di Simon Rowd



Ed eccomi alla recensione di un romanzo - per la copia omaggio ringrazio la C.E. Mondadori Electa -  che mi ha presa moltissimo e che mi ha tenuta incollata dalla prima all'ultima pagina.
Avventura, suspense, colpi di scena... sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano il secondo libro della serie "Drow" di Simon Rowd (la recensione del primo libro è sul blog).

N.B. INEVITABILE QUALCHE SPOILER SULLE PAGINE FINALI DEL PRIMO LIBRO!


MIOR
di Simon Rowd


editore Mondadori Electa
collana ElectaYoung
pagine 400
prezzo 14,90 euro 
in libreria 
5 aprile 2016
"La realtà ha molte sfumature (...). E' ciò che vediamo attorno a noi a determinare il nostro mondo, spesso anche le nostre scelte. Ma nemmeno la realtà in cui viviamo è in grado di decidere ciò che siamo veramente. E' qualcosa che sentiamo dentro di noi, che cresce con noi, ogni giorno, finchè non ti accorgi che stai vivendo nel mondo di qualcun altro".


Eric Arden è morto. 
O meglio, in tanti lo credono morto, e in realtà pochi sanno che non lo è.
Lo sa l'amico Jimmy, lo sanno Luther Evans, capo dei drowhunter (cacciatore di drow) e sua figlia Sophie, che dalla disperazione per la morte dell'amato è passata alla gioia di saperlo vivo.
Essendo ufficialmente morto, il comandante elfo Hauffmann e tutti i drowhunter da lui comandati non hanno più ragione di dargli la caccia.
Ma per sopravvivere Eric è costretto a nascondersi nella solitudine degradante dei quartieri di Estrielle, dove può dare sfogo al suo lato oscuro trascinandosi in una spirale di violenza e rancore.
Non vuole vedere nessuno "della vecchia vita", neppure Sophie, che conosce la verità e verso cui nutre ancora un amore profondo. 
Ma quando lei decide di rompere il muro alzato tra loro e di riconquistarlo, è anche costretta a rivelargli una verità terribile e drammatica che rischia di spezzare per sempre il loro legame: è lei l’assassina inconsapevole di Logan, il vero padre di Eric, strappatogli via subito dopo averlo ritrovato. 

L'amore per la ragazza va a sbattere violentemente contro la confusione e il risentimento per essere l'autrice della morte del padre, e questo lo porta ad avvicinarsi a una donna che sente più simile a se stesso, e per la quale prova una grandissima attrazione: l'elfo oscuro Dana, la bella e sensuale ex-drowhunter, riapparsa dal nulla nella sua vita.
Ma nulla sembra portare pace nel cuore di Eric, tormentato dall'idea di quella madre che non ha mai conosciuto e che scopre essere viva. Dove si nasconde Arline? Chi può aiutarlo a trovarla?
Costretto a chiedere l’aiuto di Sophie per ritrovarla, nella ricerca Eric scoprirà che la lotta tra elfi e drow è ben più complicata di quanto immaginava: nasconde infatti segreti profondi, per svelare i quali sarà necessario scendere negli abissi di una prigione sotterranea in cui tempo prima c'è stato un incendio che ha visto morire tutti i prigionieri.
Tutti tranne uno: Sibil.
Scoprire l'identità di questa Sibil - che un tempo è stata prigioniera in quei sotterranei - sarà solo il primo passo verso la scoperta di una serie di verità che coinvolgono non solo Eric e sua madre Arline, ma anche Luther e la stessa Sophie.

Eric, Dana, Jimmy e Sophie sono intenzionati a comprendere tutto ciò che c'è da sapere sull'eterna guerra tra elfi/drowhunter ed elfi oscuri, una guerra che ha causato molto dolore e parecchi morti tra i drow; una guerra ingiusta, frutto da una parte di un modo di pensare ormai cristallizzato nella razza elfica (che vede i drow sempre e solo come una pericolosa minaccia, da non uccidere ma da tenere quanto meno sotto stretto controllo), dall'altra frutto della sete di potere di un uomo già al comando ma che, evidentemente, non è ancora sazio di ciò che già ha... E per avere ancora di più è disposto a tutto.
Soprattutto, questo qualcuno sa che deve tenere segreta una certa faccenda del passato, che se emergesse lo screditerebbe davanti a tutta la razza elfica; l'unico modo per salvarsi è dar la caccia ai pochi superstiti che potrebbero raccontare la verità su ciò che accadde venti anni prima ai drow incarcerati...

A dare una mano ad Eric e i suoi amici c'è sempre Luther, che però ha anch'egli dei segreti da rivelare, soprattutto alla figlia: segreti che stravolgeranno la vita e ogni convinzione di Sophie sulla propria famiglia e su stessa.

Inseguiti dagli abili cacciatori di drow e, ancora di più, da strane e mastodontiche creature, dall'aspetto minaccioso e dagli occhi feroci e sanguinari, Eric e Sophie, insieme a quanti man mano si uniranno alla loro ricerca della verità, affronteranno molte peripezie e avventure che più di una volta metteranno a rischio la loro vita.
A complicare le cose ci si mettono anche le "ragioni del cuore": Eric è sinceramente confuso circa i propri sentimenti per Sophie, perchè c'è qualcosa di forte che lo lega a Dana.
Se dovesse scegliere, non saprebbe con chi stare; e dovrà arrivare anche per lui il momento di leggere nel proprio cuore e capire per chi batte: per l'enigmatica e affascinante Dana o per la dolce e innamorata Sophie?

La trama di Mior (non vi spiego chi/cosa è "mior" perchè è un elemento non di poca importanza nella storia, e rischierei lo spoiler; preferisco lo scopriate leggendo il libro ^_-) è davvero molto ricca, articolata, resa complessa da moltissimi colpi di scena, che si susseguono  l'uno dietro l'altro a un ritmo serrato, senza fiato; a ogni capitolo c'è una verità che sconvolge le certezze che finora si avevano, rivelando qualcosa che va a creare nuovi equilibri, aggiungendo una tessera alla volta a questo puzzle davvero ben elaborato.
Una cosa è chiara nel mondo fantastico creato da Simon Rowd: nulla è come sembra, ogni convinzione rischia di essere scardinata da nuove realtà e soprattutto per Eric e Sophie sarà difficile riabituarsi ogni volta ai vari cambiamenti che apprenderanno su loro stessi e su chi li circonda.

In questo romanzo c'è molta azione, i protagonisti affrontano molti pericoli ed infatti  tutta la storia è attraversata da una bella ed elevata tensione narrativa, che cattura l'attenzione del lettore, che resta col fiato sospeso parecchie volte; in tanti momenti le vicende si colorano di sfumature thriller e non mancano quelle romantiche (frutto del triangolo Eric-Dana-Sophie).
Se Drow l'avevo considerato adrenalinico, beh.., non avevo ancora letto Mior, che lo è anche di più!
Le pagine corrono e scorrono con una velocità impressionante e si giunge al finale con nuove sorprese e altre insospettabili rivelazioni, che aprono già la strada a nuovi ed interessanti sviluppi in vista del prossimo romanzo.

Non mi resta che consigliarvi i primi due libri di questa bellissima trilogia, in cui l'Autore, mescolando sapientemente diversi generi letterari, ha creato in modo originale e accattivante un universo soprannaturale, popolato da creature fantastiche, che si incrocia con quello umano, dando vita a una serie di avventure mozzafiato e ricche di colpi di scena.

Cover "50 sfumature di blu"



Giornata di copertine... ^_^

Eccone alcune in stile "50 sfumature di blu e affini".

Vi piacciono o vi fanno rabbrividire dallo spavento? :-D

Buon sabato pomeriggio!










Leggendo s'impara: la clamorosa evasione dalla Libby Prison



Carissimi lettori, in questi giorni sto divorando MIOR di Simon Rowd, e leggendo mi ha incuriosito il riferimento dell'Autore alla celebre evasione dalla Libby Prison.
Mi sono immediatamente chiesta se si trattasse di un riferimento fittizio o realmente accaduto: cercando in web ho scovato qualche informazione su quella che rientra tra le fughe dal carcere più incredibili della storia.

In particolare a tornarmi utile è stato questo sito:   http://www.jourdelo.it/ (vedere anche QUI)

Siamo nel 1861: allo scoppio della Guerra Civile Americana le autorità Confederate avevano necessità di sistemare i prigionieri nordisti catturati in battaglia, e pensarono di utilizzare (sequestrare..) una serie di edifici e di adibirli a prigioni; in particolare, il grande magazzino di Luther Libby, situato a Richmond, capitale della Confederazione, sembrava perfetto per lo scopo.

La Libby Prison non aveva una bella nomea e finire in prigione lì significa soffrire le pene dell'inferno.

Nell’estate 1863 il Colonnello Thomas H. Rose, catturato nel corso della battaglia di Chickamauga, fu incarcerato; i propositi di fuga nacquero immediati nella sua testa di uomo intraprendente e coraggioso.

Supportato dal Maggiore A.G. Hamilton, Thomas capì che l’unica possibilità di fuga era scavare un tunnel a partire dal Rats’ Hell, l’unico ambiente del carcere vuoto e poco controllato. 
Proprio come Andy Dufresne in "Le ali della libertà", scavando scavando i due si sarebbero dovuto trovare in una larga fogna che conduceva verso un capannone abbandonato in una strada poco frequentata di Richmond.
Ma come raggiungere Rats' Hell? 
Rimediato un coltello, il Maggiore Hamilton si introdusse di notte nelle cucine e cominciò a togliere mattoni per  creare un piccolo buco nella canna fumaria. Aiutati da otto uomini, iniziarono a scavare il passaggio per lo scantinato; in dodici notti di duro lavoro i fuggitivi riuscirono ad aprirsi un varco e con l’aiuto di un’asse di legno usata come scivolo, poterono finalmente scendere nel Rats’ Hell.
Ma la grande fuga è solo iniziata: ora bisognava scavare il tunnel per sbucare nella fogna.
I lavori dei prigionieri continuarono per giorni (anzi, per notti e notti), armati di scalpello, tronco di legno e mani nude; grande fu la delusione nell'appurare che l'agognata fogna era completamente allagata ed inutilizzabile.
I fuggitivi cercarono di non scoraggiarsi e fecero un altro tentativo, che però fallì.

Ma il Colonnello Rose era deciso ad effettuare un ultimo tentativo.
Coinvolse nel progetto di fuga altri ufficiali, organizzò squadre di lavoro in gruppi di cinque e su turni.
Fortunatamente, la terra era abbastanza soffice e veniva rimossa con facilità, e trovarono anche il sistema per farla sparire.
Intanto il Colonnello Rose recuperò alcune funi da imballaggio depositate nel magazzino della prigione, e creò una scala di corda, al posto dello scivolo di legno.

Proseguendo con gli scavi notturni, i lavoratori immaginarono di aver ormai superato la palizzata che recintava il lato est della prigione. 
E l’8 febbraio 1864, la galleria oltrepassò la palizzata e arrivò fin sotto il magazzino abbandonato di Dock Street. 
La notte seguente gli uomini coinvolti avrebbero potuto portare con sé un altro prigioniero e fu così che alle 20 del 9 febbraio 1864, dopo oltre due mesi di duro lavoro, il Colonnello Thomas Rose imboccò per primo la galleria dicendo: La ferrovia sotterranea verso il Paese di Dio è aperta!

Una volta in Dock Street, i trenta evasi si divisero e si dileguarono nel buio delle strade di Richmond.
Inevitabilmente, nel carcere cominciò a girare la voce del tunnel e questo fece sì che altri ufficiali (più di un centinaio) provassero ad attraversare la galleria e darsi alla fuga....

La mattina dopo, quando i Confederati procedettero all’appello dei prigionieri, si accorsero dell’assenza di alcuni di essi, ma  inizialmente non diedero peso alla cosa, finchè non si accorsero che a mancare erano davvero in troppi!
Passarono un sacco di ore a contare e controllare, dando così un grande vantaggio agli evasi.
Ben 61 fuggitivi riuscirono a raggiungere sani e salvi le linee nordiste. 
Uno dei primi a portare a termine la fuga fu il Maggiore Hamilton; invece il Colonnello Thomas Rose fu ripreso, proprio mentre si trovava a pochissimi chilometri dall’accampamento nordista di Williamsburg.

La fuga dalla prigione Libby divenne subito leggenda e per i nordisti gli evasi erano degli eroi, tanto che negli anni a seguire molti di loro si diedero a scrivere memoriali e resoconti riguardanti la loro partecipazione all’avvenimento.
La stessa prigione al termine del conflitto fu trasportata al Nord e trasformata in museo, prima di essere definitivamente demolita nel 1895. 
L’unico a scegliere di non rilasciare mai dichiarazioni sull’argomento fu proprio il Colonnello Rose, ideatore della fuga.


discerninghistory.com
prigione


diagramma della prigione
www.13thmass.org

Hamilton
fonte



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