mercoledì 1 giugno 2016

READING CHALLENGE 2016: bilancio di maggio



Come ogni fine mese, eccomi con il riepilogo delle mie letture, rientranti nella Reading Challenge e non.

Inizio dagli obiettivi raggiunti nella RC, che in questo mese hanno lasciato moooolto a desiderare 
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READING CHALLENGE
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Obiettivo n. 33. Un libro di avventure per ragazzi:"Il lago del tempo fermo" di Laura Bonalumi (RECENSIONE). E' uno di quei libri che, a metà strada tra realtà e fantasia, ti sfiorano l'immaginazione e il cuore come una dolce carezza, pronta a darti quel brivido di emozione e tenerezza di cui non si smette mai di aver bisogno.

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Passiamo ai romanzi letti non rientranti nella "sfida":

  • "Segreto di famiglia" di Mikaela Bley (RECENSIONE): un thriller coinvolgente, narrato a più voci, che tiene incollato il lettore alle pagine fino alla risoluzione del mistero; un mistero concernente una bambina scomparsa nel nulla, letteralmente dileguata, mentre attorno a lei chi avrebbe dovuto starle vicino era troppo preso dai propri personali problemi.Forse il modo in cui è stato trattato il finale non mi ha convinta al 100% ma resta un bel libro.
  • "L'amore è una cosa meravigliosa" di Han Sujin (RECENSIONE): un romanzo che narra la storia d'amore tra un uomo e una donna diversi per cultura ma affini nell'animo, ma che è anche il ritratto vivo e mai noioso di un preciso periodo storico, che ci trasporta indietro negli anni in luoghi lontani da noi, che grazie alle parole appassionate di Han Suyin impariamo a conoscere almeno un po', restandone affascinati.
  • "I pedoni danzanti" di Katherine J. Boodman (RECENSIONE): un racconto originale e magico che catapulta il lettore in un'avventura davvero particolare, intrisa di magia e un pizzico di mistero, ma anche di tante emozioni, da quelle più tristi a quelle più belle.
  • "Ross Poldark" di W. Graham (RECENSIONE): romanzo storico e saga famigliare (sono ben 12 romanzi!) che  ti immerge nella Cornovaglia di fine Ottocento; le pagine scorrono ad una velocità incredibile grazie ad una penna affascinante, che incanta per le descrizioni precise e vive del paesaggio, delle persone coinvolte, delle vicende di cui sono protagoniste, che catturano tutta l'attenzione del lettore.
  • "I segreti della casa sul lago" di Kate Morton (RECENSIONE): bellissimo romanzo, in cui si intrecciano storie di amore, vendetta, sacrifici, speranze, sofferenze e segreti, e il tutto in una cornice ricca di mistero e fascino.
  • "L'avventura inutile di Alfredo Pistocchi" di Alessandro Di Giuseppe (RECENSIONE): la storia ha come protagonista un uomo ultra 70enne, che, ormai vedovo, solo e pensionato, prova a dare una svolta alla propria esistenza andando alla ricerca di una chimera...
  • "Il suonatore di pietre" di Sergio Saggese (RECENSIONE): un noir originale che, attraverso momenti di placida riflessione - accompagnati da arguti parallelismi tra il mondo degli insetti e quello degli esseri umani - ed altri intrisi di una vena dura e pungente, Sergio Saggese ci avvince con una storia in cui la ricerca della verità si mescola al sapore dolceamaro della vendetta.
  • "Lui è tornato" di Timur Vermes (RECENSIONE): romanzo-parodia che ha al centro lui, uno degli uomini del Novecento più odiati di sempre: Adolf Hitler, che tra queste pagine, grazie a un surreale viaggio nel tempo raccontato con irriverenza e una apprezzabile aderenza storica basata su documenti storici (in primis il Mein Kampf dello stesso Hitler), ritorna tra noi, o meglio nella sua Germania del 2011, pronto a tentare una nuova scalata sociale e politica.
Tra questi libri (ahimè, 'sto mese non ho letto quanto avrei voluto...), se dovessi scegliere quello che più mi è piaciuto, direi "I segreti della casa sul lago" della Morton, che crea sempre storie ricche di emozione, suspense, colpi di scena, con personaggi dal passato pieno di segreti da svelare.


Attualmente ho in lettura codesti libri:

"Open" di Agassi e "Villette" di Charlotte Bronte.
Da iniziare:  "Come petali sulla neve" di Antonella Iuliano.


ED ORA TOCCA A VOI!
SE VI VA, DITEMI NEI COMMENTI COME SONO ANDATE LE VOSTRE LETTURE, SE QUEL CHE AVETE LETTO VI E' PIACIUTO O MENO, 
E QUALI LETTURE VI ASPETTANO!  

Recensione: LUI E' TORNATO di Timur Vermes



Sono stata curiosa di leggere questo libro sin dalla sua pubblicazione, ma l'ho fatto solo tre anni dopo; meglio tardi che mai, no?

"Lui è tornato" è un romanzo-parodia che ha al centro lui, uno degli uomini del Novecento più odiati di sempre: Adolf Hitler, che tra queste pagine, grazie a un surreale viaggio nel tempo raccontato con irriverenza e una apprezzabile aderenza storica basata su documenti reali (in primis il Mein Kampf dello stesso Hitler), ritorna tra noi, o meglio nella sua Germania del 2011, pronto a tentare una nuova scalata sociale e politica.


LUI E' TORNATO
di Timur Vermes


Ed. Bompiani

trad. F. Gabelli
400 pp
13 euro
2014
La nostra storia prende le mosse dalla primavera del 2011.
Adolf Hitler non è morto suicida nel suo bunker, ma è vivo e vegeto (ahilui, solo, senza Goebbels, Eva...) e si sveglia, un po' confuso e stordito, in una di quelle campagne desolate che ancora caratterizzano il centro di Berlino.
E la situazione, ai suoi occhi, è alquanto bizzarra: la Germania non è in uno stato di guerra, per strada non vi vedono insegne naziste, per le strade girano liberamente troppi stranieri - cinesi, turchi...! - e a governare la Germania chi c'è? 

"una donna tozza, che infondeva lo stesso ottimismo di un salice piangente".

Sono passati 66 anni dalla caduta di Hitler, ma lui non è cambiato.
Per quanto sorpreso dalla nuova realtà tedesca (ed europea), Adolf riesce ad adattarsi molto bene a ciò che gli è attorno e ad interagire con le persone che man mano lo avvicinano, con molta disinvoltura, continuando a manifestare quello che è il suo carattere, la sua visione del mondo ecc.

Ovviamente, quanti riconoscono in lui la forte somiglianza col dittatore coi baffetti, non possono che fargli i complimenti, credendo che si tratti di un attore, di un commediante particolarmente dotato che riesce ad interpretare Hitler in una maniera sorprendentemente efficace (nell'aspetto estetico come nella gestualità, nei discorsi e anche nell'uniforme).

E se qualcuno lo trova sgradevole e di cattivo gusto, tanti altri lo trovano vincente, ed infatti ben presto Adolf incontrerà professionisti che lavorano in tv e che desiderano puntare su di lui per fare audience nei propri programmi.
Hitler ci prende gusto, anche perchè i suoi desideri non hanno cessato di essere sempre quelli di governare la Germania e di farne una vera potenza pura (ariana) e forte secondo i principi del nazionalsocialismo; accetta di buon grado di partecipare nelle trasmissioni e di tenere infervorati discorsi al popolo tedesco.
Discorsi che inevitabilmente toccano fili scoperti, soprattutto inerentemente alle ideologie razziste, ma che Hitler affronta senza paura e senza retrocedere di un passo.
Lui è Hitler: perchè mai dovebbe fingere di essere qualcun altro?

Del resto, le sue convinzioni sono talmente radicate in lui che non riesce a trovare nessuna ragione in base alla quale esse non siano ancora attuabili; anzi, non c'è aspetto della realtà odierna (in particolare, tutto ciò che concerne i progressi della scienza e della tecnica) che Adolf non riesca ad apprezzare e a vedere come conferma del fatto incontestabile che la Germana sia sempre all'apice, e di come i tedeschi siano un popolo degno di rispetto e destinati a primeggiare.

Hitler è un oratore, ed è anche bravo, pieno di fervore, convinto e serio, che non ha dimenticato qual è il ruolo che la Provvidenza gli ha affidato ora come allora:

"Un vero Fuhrer rivela la sua natura nei momenti di crisi, nei quali dimostra di avere nervi di acciaio, determinazione, assoluta fermezza, anche quando il mondo gli si schiera contro".

Ed infatti gli oppositori, e quanti cercheranno di farlo passare per un folle che dice cose sgradevoli, non mancheranno; ma il problema è che non mancheranno neanche i sostenitori, e quanti si accendono nell'ascoltare i suoi sermoni tanto in tv che su youtube che sui social network...!

Il protagonista e narratore, Adolf Hitler - cui tutti si ostinano a chiedere il vero nome, costringendolo a ripetere come si chiama -, pur conservando quel temperamento irascibile, facilmente irritabile, la severità, la freddezza e la capacità di giudizio che lo hanno contraddistinto, non è privo di compassione e pazienza verso il prossimo, in particolare verso le donne, da lui giudicate più irrazionali, ipersensibili e per questo un po' inferiori agli uomini; non solo, ma mostra una certa comprensione per tutti, in quanto consapevole di come purtroppo le cose siano cambiate dai suoi tempi ad oggi, e di quanto bisogno ci sia di riprendere le redini in mano e ritemprare i cittadini tedeschi.

Diverse sono le situazioni buffe e da sit-com che si creano nel momento in cui il redivivo interagisce con le persone di oggi che, non potendo giustamente credere che lui sia effettivamente Adolf Hitler, da una parte lo guardano sorprese, confuse e un po' irritate, e dall'altra si divertono ad assecondarlo, scimmiottando magari il saluto nazista o chiamandolo Mein Fuhrer per farlo contento.
Dal canto, suo, Adolf non può che rapportarsi a questi strani e irrispettosi connazionali con i medesimi atteggiamenti che aveva negli Anni '30-'40.

Insomma, l'Autore ci mette davanti ad una commedia surreale in cui un uomo del passato - e non un uomo qualsiasi, ma uno dei più terribili, le cui gesta ancora fanno male e fanno scuotere il capo per l'indignazione - torna nel presente all'improvviso, ancora carico delle proprie idee, delle proprie esperienze e convinzioni, e cerca di combinare queste ultime con la realtà odierna, come se gli anni non fossero mai passati e il mondo fosse ancora in attesa che egli adempia i suoi piani politici.

Il romanzo ha una vena comica, ironica, leggera, e sfiora temi importantissimi come quello degli ebrei (e del "trattamento" riservato loro dal nazismo hitleriano) mantenendosi su questo tenore; del resto, non rientra nei fini della narrazione disquisire sulla moralità delle azioni del dittatore (la cosa non è messa in alcun modo in discussione, ci mancherebbe) e, oltretutto, siamo su un piano decisamente irreale in quanto è impossibile che il defunto dittatore torni a vivere e che, più di tutto, cerchi ancora di far carriera..
Vero?

Perchè poi la riflessione seria che ne scaturisce potrebbe essere questa: se un fantomatico Hitler (nel senso di "uno con le sue stesse idee e gli stessi malefici piani") cercasse di salire alla ribalta e di convincere (e confondere) le masse, che tipo di uditorio troverebbe? Quanti e quali seguaci? Rideremmo di lui prendendolo per pazzo o gli daremmo spazio, fosse anche per "gioco" e per convenienza?
Ognuno di noi è libero di riflettere su questo quesito e di darsi la risposta che crede opportuna.

Di questo libro colpisce la precisione dei riferimenti (personali) riguardanti Hitler, che arrivano a noi grazie all'analisi, da parte dell'Autore, di diversi libri, quali il già citato La mia battaglia ("Mein Kampf)"; in secondo luogo i Monologhi dal quartier generale del Führer, trascritti con oggettività da Heinrich Heim; infine le Conversazioni a tavola, riportate da Henry Picker.

In appendice al romanzo vi sono delle interessanti e illuminanti "Note dell'autore" che spiegano tante delle frasi che Hitler pronuncia, contestualizzandole storicamente; lo stesso dicasi per i personaggi storici citati e così gli aneddoti e i fatti realmente accaduti; lì dove c'è stata un'aggiunta di fantasia, è precisato.

E' un libro di piacevole lettura; ci fa sorridere seguire i pensieri di questo Hitler tornato dal regno dei morti, che non si sente sconfitto e abbattuto ma che è pronto ad affrontare a muso duro gli insulti e le risatine di chi lo crede semplicemente un bravo comico (forse un po' troppo fissato e "dentro la parte", ma inoffensivo)  e che non ha capito che.. lui è davvero tornato.

Lettura consigliata, perchè unisce, ad uno stile scorrevole e una intelligente vena umoristica, una costruzione di personaggi e situazioni che non solo fanno sorridere (ci rassicura la certezza che Hitler sia davvero morto nel bunker e che non possa danneggiare nessuno...) ma, a modo suo, se lo volete, anche riflettere.

Conto di guardare presto il film!

VOI CHE NE PENSATE?

Epigrafe: "Il lago del tempo fermo"



Sul blog è presente la recensione del romanzo per ragazzi "Il lago del tempo fermo" di Laura  Bonalumi.

Eccone la citazione che introduce la storia narrata:


Ci sono solo due modi di vivere la propria vita:
uno come se niente fosse un miracolo;
l’altro come se tutto fosse un miracolo.

Albert Einstein




ANCHE IL LIBRO CHE STATE LEGGENDO VOI 
HA UNA CITAZIONE INTRODUTTIVA O UNA BELLA DEDICA?




"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire


Novità goWare Edizioni: UNA VACANZA QUASI PERFETTA di Giancarlo Giuliani



Carissimi lettori!
Torno sul blog questa mattina per dare con voi uno sguardo ad alcune novità/anteprime editoriali.

In questi momenti vorrei segnalarvi un noir edito da goWare Edizioni, le cui pubblicazioni, devo dire, continuano a piacermi ^_-

Il protagonista è Michele, che perde le tracce della sua fidanzata sull'isola di Almareta. Le ricerche lo condurranno in una sequenza di peripezie straordinarie, tra il mistero e l'assurdo.

UNA VACANZA QUASI PERFETTA
di Giancarlo Giuliani


goWare
2016
pp. 144
Edizione digitale € 4,99 
Edizione a stampa € 9,99

L’isola immaginaria di Almareta, un piccolo lembo di terra, circondato da un mare incontaminato, è lo sfondo teatrale del nuovo romanzo di Giancarlo Giuliani Una vacanza quasi perfetta. Le singolari vicende dell'isola di Almareta, edito da goWare.

La storia si dipana nell’arco di un’intera giornata d’estate. Michele Arte, sceneggiatore in crisi d’ispirazione, in vacanza sull’isola, perde le tracce della fidanzata Elena. 
Quando finalmente la ritrova, alcuni degli isolani non gli consentono di avvicinarsi a lei e di parlarle. Tutto si trasforma in un incubo carico di mistero e di assurdo.
A Michele non resta che indagare, muoversi in fretta, battere tutti sul tempo per arrivare alla verità. 
Verrà trascinato in una sequenza di peripezie fuori dell’ordinario, procedendo inesorabilmente verso un finale che renderà la sua “una vacanza quasi perfetta”.

L'AUTORE
Giancarlo Giuliani è nato a Roma, dove vive e lavora come ingegnere e scrittore. È il fondatore della comunità letteraria “Chi mi consiglia un libro?”, cui fanno riferimento il sito web www.chimiconsigliaunlibro.it, la pagina e il gruppo Facebook, frequentati da oltre 140.000 lettori.

martedì 31 maggio 2016

Novità Intrecci Edizioni: "Amori possibili" di Maurizio Corrado - "Vuoto fino all'orlo" di Samuela Pierucci



Readers, rieccomi qui per segnalarvi un paio di novità editoriali in casa Intrecci Edizioni: si tratta di un libro di racconti d'amore, Amori possibili di Maurizio Corrado, e di un racconto lungo che affronta la voglia di scappare da una realtà piccola e opprimente, Vuoto fino all'orlo.


AMORI POSSIBILI
di Maurizio Corrado

Intrecci Edizioni
106 pp
10 euro
ISBN: 978-88-99550-12-7
Aprile 2016
In quell’universo in un granello di quel primo attimo eterno, il mondo era semplice. C’era il suono, io, e c’era lei, la materia. Io impalpabile e vibrante, lei caotica e nervosa, sempre sul punto di esplodere.
Tanto che a un certo punto non ce la fece più e scoppiò.
In un mondo il cui ogni cosa è in relazione, è possibile che la relazione sia d’amore, contrastato, difficile, lungo ere geologiche, breve quanto l’attimo in cui è nato l’universo e oltre ogni genere, spazio, tempo.“…in questi racconti vi è un recupero della dimensione geologica del tempo, quella che non sentiamo scorrere vivendo, ma che conosciamo solo grazie alla storia e alla scienza. Il tempo cosmico che modella le montagne e scava gli oceani, fa crescere le foreste e le città, che a torto si ritengono inerti. 
Maurizio Corrado ci narra di una cosmologia senziente, e attraverso sentimenti fin troppo umani dà corpo al legame stretto che unisce fra loro tutti gli elementi della creazione.

L'autore.
Maurizio Corrado (1958) è scrittore, architetto, saggista. Ha pubblicato oltre venti libri di cui alcuni tradotti in francese e spagnolo. Scrive per il teatro.



VUOTO FINO ALL’ORLO
di Samuela Pierucci


Intrecci Edizioni
86 pp
10 euro
ISBN: 9788899550134
Marzo 2016
A Mandalchiria la vita scorre senza imprevisti, appagando la rassicurante routine degli abitanti. 
Nel giorno di riposo accade, però, qualcosa di insolito: lo spauracchio Torcimente irrompe durante la funzione religiosa. Polveri, colori, allucinazioni e una filastrocca immobilizzano i presenti e il villaggio cade in un momentaneo stato di torpore. Riprese le inossidabili abitudini, l’accaduto diventa tabù per tutti; ma non per lo spazzino Almalinda e i suoi amici. 
Guidato da Almalinda, l’assortito gruppo – esseri umani, lucertole e gatti, tutti parlanti – inizia un’indagine sull’episodio. Leggende del passato si proiettano sul presente e, soprattutto, sul futuro, rivelandolo incerto e funesto.
La ricerca si dimostra essere, via via, una mera sbirciatina nelle altrui vite, portando a galla mediocrità e banalità di esistenze basate su ruoli da rispettare e faccende da sbrigare. 
«Le unghie servono per lacerare le costrizioni che imprigionano, ma anche per restare aggrappati a qualcosa, se si scivola»: è questo il risultato dell’indagine dello spazzino e dei suoi compagni. 
Andranno oltre il “confine” o rimarranno nel confortante recinto?

L'autrice.
SAMUELA PIERUCCI è cresciuta in un piccolo paese toscano prima di trasferirsi a Firenze, dove oggi è anestesista all’ospedale Careggi. Vuoto fino all’orlo, scritto durante l’adolescenza e rivisto poi con il filtro dell’età adulta, è una stigmatizzazione delle regole deviate della società, incarnate in personaggi e situazioni ai limiti di un reale deforme
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Recensione: IL SUONATORE DI PIETRE di Sergio Saggese



Un noir originale che, attraverso momenti di placida riflessione  - accompagnati da arguti parallelismi tra il mondo degli insetti e quello degli esseri umani - ed altri intrisi di una vena dura e pungente, Sergio Saggese ci avvince con una storia in cui la ricerca della verità si mescola al sapore dolceamaro della vendetta.



IL SUONATORE DI PIETRE
di Sergio Saggese


goWare
2016
pp. 142
Edizione digitale € 4,99
Edizione a stampa € 10,99
«Non è per niente vero che nella vita è tutta questione di scelte. Ho due dati certi a testimoniarlo, due dati che di fatto hanno caratterizzato tutta quanta la mia esistenza senza essere per nulla dipesi dalla mia volontà: il soprannome col quale sono conosciuto ormai più che col mio stesso nome, e il fatto che suono i piatti sinfonici.»

Sandro Cramarossa vive a Napoli con l'anziana e dolce nonna Mena; ha perso da anni i genitori e pure il caro nonno Enzo, da cui ha ereditato la passione per l'entomologia, la scienza che studia il variegato universo degli insetti.

"«L’entomologia è una scienza sincera, assai più di tanti preti, riguardo alla morte. Una scienza che ci parla di quelli che ripuliranno un domani il mondo dalla nostra vanità e che abiteranno la nostra carcassa, una volta sfrattata l’anima.»"

Ha anche un'altra passione, di tipo "artistico": è un suonatore di pietre e il suo contributo nelle esecuzioni alle quali partecipa non è irrisorio:

"Una nota tenuta a bada per tutto il tempo dell’attesa che non si può, proprio non si può essere superficiali a emettere, perché unica e inviolabile come la sola vita che si ha da vivere". 

Durante un viaggio in vesuviana, Sandro incrocia un suo amico di infanzia, Mattia, soprannominato Mulignana, (anche Sandro ha un soprannome, "Fattallà", ma vi lascio leggere il romanzo per scoprirne l'origine), travestito da donna. Dopo qualche tempo aver sognato la morte cruenta dell'amico, l’uomo viene effettivamente ucciso brutalmente; il suo cadavere straziato viene ritrovato in un treno, e Sandro decide di seguire le indagini, incuriosito anche dalla vita dell’amico, che nasconde pieghe insospettate. 

Avvicinato dall'enigmatico poliziotto Luca Cipriasi, Sandro inizia ad entrare nell'esistenza movimentata di Mattia; conosce la sua compagna, Nina, e il figlio di lei, Davide, ma soprattutto viene pian piano introdotto in un mondo sporco e inquietante, che vede coinvolti clochard, prostitute, camorristi.

Cosa aveva da spartire Mattia con certa gentaglia? Chi era davvero e com'era la sua vita? In quale losco giro si era infilato e chi e perchè l'ha fatto fuori e in quel modo così plateale?

La polizia è convinta che si tratti di un'esecuzione di stampo camorrista; le indagini proseguono e lo stesso Sandro, per quanto non autorizzato, dà il proprio contributo, collaborando con Luca, che però si rivelerà di giorno in giorno sempre più ambiguo, come se nascondesse qualcosa di importante.

La sensazione che attorno a lui in troppi sappiano qualcosa e non parlino, è molto forte e ben presto Sandro capirà che per scoprire la verità deve contare più su se stesso che sugli altri, perchè forse soltanto a lui interessa davvero far luce su ciò che è accaduto Mattia, mentre tanti hanno tutto l'interesse a tenerlo nascosto.

Attraverso l'aiuto di un rom, tra calci in faccia e altri pericoli da evitare- ma protetto da qualcuno di cui scoprirà tardi l'identità - Sandro andrà a fondo in questa triste storia, scoprendo che il suo amico si era purtroppo infilato in orrendi traffici e affari criminali, che gli si sono rivoltati contro e che, adesso, rischiano di estendere la propria feroce vendetta anche sullo stesso Sandro.

"Il suonatore di pietre" è un romanzo noir che ha al centro la ricerca della verità sul brutto assassinio dell'amico del protagonista, ma non è solo questo: Sandro è un protagonista solitario, di poche parole, un narratore acuto, capace di osservare le persone e le situazioni con estrema lucidità e profondità, a cominciare da se stesso, dai suoi pensieri, ricordi, speranze; è una persona sincera e non sempre, o comunque non subito, si rende conto delle trame di menzogne che gli altri gli tessono attorno, come ragni pericolosi e velenosi, pronti a catturarlo, magari dopo essersi serviti di lui.

Interessanti, originali e sempre molto opportuni e illuminanti gli abbondanti riferimenti a specifici insetti, le cui tante e strabilianti "abitudini" e peculiarità (nel procacciarsi il cibo, nella fecondazione..) l'Autore ci fa conoscere attraverso la voce di Sandro, accostandoli ai modi di fare degli esseri umani, nelle qualità e soprattutto nei difetti più cinici ed egoistici; eppure, nel confronto con gli animaletti, a uscirne perdente è l'uomo, non solo perchè coscientemente meschino (contro l'istintualità che invece caratterizza il mondo animale), ma in particolare per il suo stupido delirio di onnipotenza che gli impedisce di considerare la propria fine, cioè che presto o tardi arriva per tutti il momento di diventare terreno fertile per i piccoli e disprezzati insetti, come amava ricordare nonno Enzo.

Lo consiglio perchè è un romanzo che si legge con tanta scorrevolezza in quanto scritto molto bene e con una trama assolutamente intrigante.

Dal 4 gennaio in libreria: LA RAGAZZA NELL'OMBRA (THE SHADOW SISTER) di Lucinda Riley, il terzo libro della saga "Le Sette Sorelle"



Un'autrice che apprezzo molto è Lucinda Riley, la cui serie "Le Sette Sorelle" mi sta appassionando molto.
Finora in Italia sono stati pubblicati da Giunti i primi due volumi, "Le Sette Sorelle. Maia" e "Ally nella tempesta".

Poco fa mi è giunta una mail dal fanclub dell'autrice che annuncia la prossima uscita del terzo libro, LA RAGAZZA NELL'OMBRA (THE SHADOW SISTER), avente come protagonista Star (Asterope) D'Aplièse.
In Gran Bretagna il romanzo verrà pubblicato a novembre c.a.; qui da noi dovremo aspettare l'inizio dell'anno prossimo.

LA RAGAZZA NELL'OMBRA


Giunti Editore
640 pp
14.90 euro
USCITA
4 GENNAIO 2017
Trama (tradotta da me):

Star D'Aplièse si trova ad un bivio nella sua vita, dopo la morte improvvisa dell'amato padre - il miliardario e sfuggente Pa' Salt, padre adottivo suo e di altre cinque sorelle, adottate dai quattro angoli del mondo. 
L'uomo ha lasciato a ciascuna di loro un indizio per scoprire le proprie origini, ma Star - la più enigmatica delle sorelle - è riluttante a mettersi alla ricerca, perchè non ha alcuna voglia di uscire dalla sicurezza datale dalla stretta relazione che condivide con la sorella CeCe.
In preda alla disperazione, decide comunque di seguire il primo indizio che le è stato lasciato, e che la porta ad un'antica libreria di Londra.

Un centinaio di anni prima, la testarda e indipendente Flora MacNichol giura di non sposarsi mai. E' felice e al sicuro nella sua casa nel Lake District, vive vicino al suo idolo, Beatrix Potte*, ma eventi inaspettati e fuori controllo la portano a Londra, nella casa di Alice Keppel, figura di spicco nella società inglese tra Otto e Novecento. **
Flora si ritrova travolta da un amore appassionato e il dovere verso la famiglia, ma sopratutto scoprirà di essere una pedina in un pericoloso gioco, le cui regole sono note solo agli altri e non a lei, fino a quando l'incontro con un uomo misterioso le svelerà le risposte che Flora ha cercato per tutta la vita. . .

Man mano che Star impara tante cose su Flora, diventerà sempre più consapevole del viaggio personale che sta intraprendendo, che le permetterà di uscire dall'ombra ingombrante della sorella e di aprirsi alla possibilità di un amore.

Uk
3.11.2016

* scrittrice, illustratrice e naturalista inglese, ricordata soprattutto per i suoi libri illustrati per bambini (1866-1943).

*nobildonna scozzese, amante del re Edoardo VII (1868-1947); bisnonna di Camilla, fidanzata-amante-moglie del principe Carlo d'Inghilterra.

lunedì 30 maggio 2016

Segnalazione: IL PATTO DEL MARCHESE di Giovanna Roma



Proseguiamo con la segnalazione di un romance storico.


IL PATTO DEL MARCHESE
di Giovanna Roma


Self-pubblishing
GENERE: Regency
ISBN: 9786050438246
PREZZO: € 2,99
PAGINE: 500
DATA PUBBLICAZIONE: 
18 maggio 2016
LINK DI ACQUISTO: 

Amazon    iTunes      Kobo     



SINOSSI

Come reagireste se l'uomo più in vista del Regno vi porgesse il suo aiuto?
Accettereste la sua buona offerta, certo.
Non consideratemi un'ingrata per averla rifiutata. 
Ho le mie ragioni. 
Dietro la facciata di un lord magnanimo e misericordioso, si cela il più infido dei serpenti, pronto ad approfittarsi delle difficoltà di una donna per il suo diletto. 
La vita di corte dev'essere molto noiosa se è giunto fino a qui.
Bramate la bontà nel vostro soccorritore, non le fattezze della veste o del viso e siate sempre prudenti al cospetto di un marchese.


OPERE PRECEDENTI: La mia vendetta con te (dark romance); Il Siberiano (dark romance).
SERIE DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE: Adam (dark romance); Razov (dark romance).



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L'autrice.
Nata e cresciuta in Italia, ha viaggiato sin da bambina. I generi che legge spaziano tra thriller, psicologia, erotico e dark romance. Anche quando un autore non la convince, concede sempre una seconda possibilità, leggendo un altro suo libro. E' autrice dei romanzi La mia vendetta con te e il suo sequel Il Siberiano.

La cinquina del Premio Campiello 2016



Ecco l'attesa cinquina del Premio Campiello 2016, da poco proclamata.
I 5 vincitori si contenderanno l'ambito premio letterario che verrà assegnato a Venezia il 10 settembre.


Le regole del fuoco
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LE REGOLE DEL FUOCO di Elisabetta Rasy (Ed. Rizzoli).

È la primavera di un anno terribile, il 1917, quando Maria Rosa Radice a poco più di vent’anni lascia gli agi della sua casa a Napoli. Scappa da sua madre, dal salotto aristocratico che fino ad allora è stato il suo unico, soffocante orizzonte. La destinazione è la sola possibile per una donna non sposata e in fuga: il fronte. 
In un piccolo ospedale sul Carso cura centinaia di feriti, li vede soffrire e morire. 
Ma c’è una luce nelle sue giornate, una scintilla di cui si accorge poco a poco. È la sua silenziosa compagna di stanza Eugenia Alferro, una provinciale del Nord che sogna di diventare medico. CONTINUA...


Copertina Gli ultimi ragazzi del secolo
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GLI ULTIMI RAGAZZI DEL SECOLO di Alessandro Bertante (Ed. Giunti)

Luglio 1996. Un viaggio estivo in Croazia porta il protagonista, insieme a un amico, fino a Mostar e a Sarajevo per toccare con mano i segni di una guerra non ancora finita. Attraversando con una Panda le montagne bosniache, Bertante racconta le devastazioni e le paure del conflitto balcanico. Durante questo avventuroso viaggio, il narratore si mette a nudo con coraggio, raccontando la sua generazione cresciuta negli anni Ottanta... CONTINUA


La prima verità
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LA PRIMA VERITA' di Simona Vinci (Ed. Einaudi)

Tra gli abbandonati, i reclusi, i dimenticati Simona Vinci tesse il filo d'oro di una storia che arriva dal passato e viene fino a te, proprio a te che stai leggendo, qui e ora. È una storia scandalosa, perché non si può narrare senza rivelare anche i fantasmi di chi la sta scrivendo.
Ciò che Angela non può sospettare, quando decide di raggiungere l'isola maledetta, l'isola lager, è che il segreto sepolto tra quei bianchi enormi edifici sia piú sconvolgente di ogni immaginazione. E che spetti proprio a lei disseppellire quel segreto e affrontarlo a viso aperto. Costi quel che costi, per il bene di tutti. Ciò che Angela non ha assolutamente messo in conto, è che si apra per lei a Leros l'avventura della vita.  CONTINUA...


Le cose semplici
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LE COSE SEMPLICI di Luca Doninelli (Ed. Bompiani)

Un giovane incontra a Parigi una ragazzina enfant prodige della matematica e i due s’innamorano, si fidanzano, si sposano. Lei, poco più che ventenne, va in America. Ma il mondo s’inceppa e in un batter d’occhio tutto finisce: niente più petrolio, niente più energia elettrica, commercio né moneta, niente più regole sociali. Ovunque solo guerre e carneficine. Il mondo si imbarbarisce e la sua caduta coglie i due innamorati ai due lati dell’oceano, senza possibilità di comunicare. Per vent’anni i due vivranno lontani, lei ha una vita durissima, lui comincia a scrivere per non dimenticarla. CONTINUA...


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IL GIARDINO DELLE MOSCHE di Andrea Tarabbia (Ed. Ponte delle Grazie)

Tra il 1978 e il 1990, mentre in Unione Sovietica il potere si scopriva fragile e una certa visione del mondo si avviava al tramonto, Andrej Čikatilo, marito e padre di famiglia, comunista convinto e lavoratore, mutilava e uccideva nei modi più orrendi almeno cinquantasei persone. Le sue vittime – bambini e ragazzi di entrambi i sessi, ma anche donne – avevano tutte una caratteristica comune: vivevano ai margini della società o non si sapevano adattare alle sue regole. Erano insomma simboli del fallimento dell’Idea comunista, sintomi dell’imminente crollo del Socialismo reale. Questo libro, sospeso tra romanzo e biografia, narra la storia di uno dei più feroci assassini del Novecento... CONTINUA

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LA TEOLOGIA DEL CINGHIALE di Gesuino Nèmus (Elliot Ed.) 

Vincitrice Opera prima al Premio Campiello 

Luglio 1969. Durante i giorni dello sbarco sulla luna, a Telévras, piccolo paese dell’entroterra sardo, due ragazzini vengono coinvolti in una serie di eventi misteriosi. Il primo è Matteo Trudìnu, talentuoso figlio di un sequestratore latitante; l’altro è Gesuino Némus, un bambino silenzioso e problematico, da tutti considerato poco più che un minus habens. Amici per la pelle, i due godono della protezione di don Cossu, il prete gesuita del paese, che si prende cura di loro come fossero figli suoi. Un giorno il padre di Matteo, scomparso da settimane, viene trovato morto a pochi chilometri di distanza da casa. CONTINUA...



domenica 29 maggio 2016

Recensione: IL LAGO DEL TEMPO FERMO di Laura Bonalumi



"Il lago del tempo fermo" di Laura Bonalumi (che ringrazio per copia pdf in omaggio) è uno di quei libri che, a metà strada tra realtà e fantasia, ti sfiorano l'immaginazione e il cuore come una dolce carezza, pronta a darti quel brivido di emozione e tenerezza di cui non si smette mai di aver bisogno.

IL LAGO DEL TEMPO FERMO
di Laura Bonalumi


Ed. Piemme
Il battello a Vapore
275 pp
9.50 euro
Febbraio 2016

Viola è una ragazzina di undici anni e sta trascorrendo, in compagnia del padre Paolo, le vacanze estive nella casetta di campagna ereditata dallo zio Felice: insieme alla casa hanno "ereditato" anche un bel cagnolone dal pelo lungo e morbido, Artù, che non abbaia spesso ma è sempre tra i piedi della piccola Viola.

Il paese non è proprio un esempio di giovialità e movimento, anzi, è piuttosto desolato e tutto procede in modo molto monotono e noioso; come può una ragazzina divertirsi in quest'angolo di terra dimenticato?
Avrebbe i compiti da fare ma non ne ha voglia; il papà le affida qualche lavoretto ma non è che proprio lei ne sia entusiasta...
E allora, che fare?
Fortunatamente, oltre al fedele Artù, c'è il vicino di casa con cui scambiare quattro chiacchiere: Ambrogio, un tipo molto gentile, comprensivo, dolce, che ama curare il proprio giardino; sua moglie Teresa non è il massimo della socievolezza, ma fa niente, Viola non ne fa un dramma.
E poi c'è la misteriosa soffitta, piena di polvere e di ricordi, che il padre le ha proibito di visitare; ma si sa, quanto più a un ragazzino curioso l'adulto vieta qualcosa, tanto più è probabile che si metta in testa di farla...!
Non per dispetto o disubbidienza, però: Viola è una brava figliola, forse un po' impaziente e curiosona, fa un sacco di domande (alle quali non sempre gli adulti danno risposte esaurienti), ma vuol bene al suo papà e non ama disobbedirgli.
Certo, ultimamente tante cose che stanno succedendo non le approva e non la rendono felice: i rapporti in famiglia non vanno proprio alla grande (i suoi vivono separati e la famiglia sembra disgregata, perchè il papà non vive più con loro) e questo rattrista Viola, che vorrebbe avere più risposte e certezza dal genitore, ma mentre aspetta che le acque si plachino, per passare il tempo la nostra ragazzina - che ama il freddo e la neve (e lì in paese fa un caldo soffocante!) - decide di far un salto in soffitta di nascosto.
Tra le tante cose che trova, vi è un quaderno, che apparteneva alla nonna Agnese; su questo quaderno ci sono parole strane, che Viola non capisce, e anche disegni che, di volta in volta, cambiano, come se una mano invisibile si divertisse a modificare le immagini disegnate.

Che cose strane accadono in quella soffitta! E quel quaderno, poi, deve avere qualcosa di magico!

A dar manforte alla fantasia galoppante di Viola ci si mette la scoperta di un lago tanto incantevole quanto strano, che si trova in messo al paese: un lago ghiacciato, che resta tale anche in piena estate!
Com'è possibile?

Intanto la ragazzina fa amicizia con un ragazzino giapponese, Yuki, che abita vicino casa insieme alla sua meravigliosa mamma.
I due si trovano subito bene insieme, perchè entrambi sono sensibili, tranquilli, amano la natura e le sue meraviglie: Viola ha finalmente trovato un amico con cui parlare della neve, dei magici fiocchi che scendono dal cielo, senza sentirsi giudicata, come se fosse strana o matta; dal canto suo, anche Yuki può parlare liberamente della sua bella passione, cioè la luna e le stelle.

A Yuki, Viola non solo mostra il quaderno della soffitta, ma insieme si recano al lago ghiacciato, dove ad essere congelata non è soltanto l'acqua, ma il tempo stesso: quando si è nei pressi del lago, le lancette dell'orologio non si muovono, come se tutto si arrestasse e smettesse di avere vita. Quel luogo è meraviglioso, incantevole (nonostante faccia tanto freddo!), ma c'è qualcosa che non va.
I due amici scopriranno che imprigionato in quelle acque gelide c'è qualcosa di importante, che va assolutamente liberato per portare serenità nel paese e nelle vite delle poche persone che vi abitano, le quali - a causa di qualcosa che è accaduto anni prima - sembrano aver perduto la capacità di esprimere e condividere le proprie emozioni.

Ma Viola e Yuki, così pieni di vita e così bisognosi di confidarsi e aprire il proprio cuore, condividendo pensieri e sentimenti, non ci stanno a questo "congelamento di emozioni" e cercheranno di coinvolgere papà Paolo e il buon ma enigmatico Ambrogio per risolvere questo "mistero del lago del tempo fermo".

Considerazioni.

Questo romanzo di Laura Bonalumi - come già era accaduto con "La bambina dai capelli di luce e vento" - è una boccata d'aria pura, che mescolando ancora una volta la realtà (quella di Viola e della sua famiglia) con la magia (il lago sempre ghiacciato dove il tempo si ferma), cattura il lettore e gli fa vivere un'avventura significativa, che intenerisce, commuove, fa sorridere..., perchè al centro ci sono le persone, le loro emozioni, la capacità di condividerle senza paura e senza il timore di essere giudicati male.

La protagonista undicenne è una ragazzina come tante, che sta sentendo su di sè il peso della separazione dei genitori, e nonostante essi siano sempre presenti e cerchino di non far mancare l'affetto alle figlie (c'è anche la sorella maggiore, Maria Giulia, sempre un po' nervosa ed arrabbiata col mondo), Viola affronta tutto con l'incertezza e i timori della sua età; ha paura che la sua non sia più una  vera famiglia, che il papà e la mamma non siano più capaci di volersi bene e di stare insieme.
E proprio quando certi pensieri diventano ingombranti e la rattristano, ecco che fa capolino il suo innato entusiasmo, la voglia di scoprire e di imparare nuove cose, che la inducono a cercare soluzioni ai piccoli misteri che le capitano sul sentiero.

Viola è desiderosa di essere compresa, accettata, amata per quella che è, comprese le sue "stranezze", ed è per questo che trova in Yuki l'amico ideale, perchè sono due anime affini, la cui bontà e l'innocente curiosità possono essere la strada giusta per far emergere ed eliminare i pensieri negativi e i ricordi dolorosi che congelano le emozioni belle e positive.

Viola è una bambina e, in quanto tale, è ancora in grado di sperare e credere che, nonostante le difficoltà e i problemi, il mondo sia ancora un posto meraviglioso:

"Noi siamo meravigliosi… e se solo non avessimopaura delle nostre emozioni, di esprimerle,di condividerle, saremmo tutte persone migliori."

Tra cinciallegre che a volte cantano altre scappano, in compagnia di una cane vivace e coccolone, tra lezioni di giapponese e catturata dal fascino di antiche  leggende sul "chiaro di luna", Viola imparerà che le eclissi e i temporali (nella natura come nella vita) ci sono e possono arrivare all'improvviso, ma non durano per sempre: il buio se ne va e ad esso segue sempre il sole e forse - perchè no? - anche un miracolo, per chi sa ancora crederci.

Una storia bella e molto piacevole da leggere (arricchita da bellissime illustrazioni), che arriva al cuore del lettore e lo incanta, grazie ad una scrittura semplice ma anche poetica, che esalta la bellezza non soltanto della natura ma soprattutto quella interiore, presente nell'uomo ancora capace di emozionarsi, di sperare, di godere della felicità nascosta nelle "piccole cose".

Non posso che consigliare questo libro, credo proprio che piacerà tanto ai lettori più giovani quanto agli adulti alla ricerca di una lettura che faccia sognare e restituisca la freschezza e la spontaneità dell'infanzia, che sa ancora stupirsi e cercare il buono in ogni cosa.

Vi lascio con questi splendidi versi (non sono gli unici presenti nel libro):

Se guardo il cielo, ti vedo.
Luminosa e splendente.
La tua luce riflette ancora l’azzurro
dei tuoi occhi.
La tua luce consola e riscalda il buio
e il freddo del mio cuore.
Guarderò al cielo tutte le notti.
Tu, non spegnerti mai.


READING CHALLENGE
33. Un libro di avventure per ragazzi
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