"Il lago del tempo fermo" di Laura Bonalumi (che ringrazio per copia pdf in omaggio) è uno di quei libri che, a metà strada tra realtà e fantasia, ti sfiorano l'immaginazione e il cuore come una dolce carezza, pronta a darti quel brivido di emozione e tenerezza di cui non si smette mai di aver bisogno.
IL LAGO DEL TEMPO FERMO
di Laura Bonalumi
Ed. Piemme Il battello a Vapore 275 pp 9.50 euro Febbraio 2016 |
Il paese non è proprio un esempio di giovialità e movimento, anzi, è piuttosto desolato e tutto procede in modo molto monotono e noioso; come può una ragazzina divertirsi in quest'angolo di terra dimenticato?
Avrebbe i compiti da fare ma non ne ha voglia; il papà le affida qualche lavoretto ma non è che proprio lei ne sia entusiasta...
E allora, che fare?
Fortunatamente, oltre al fedele Artù, c'è il vicino di casa con cui scambiare quattro chiacchiere: Ambrogio, un tipo molto gentile, comprensivo, dolce, che ama curare il proprio giardino; sua moglie Teresa non è il massimo della socievolezza, ma fa niente, Viola non ne fa un dramma.
E poi c'è la misteriosa soffitta, piena di polvere e di ricordi, che il padre le ha proibito di visitare; ma si sa, quanto più a un ragazzino curioso l'adulto vieta qualcosa, tanto più è probabile che si metta in testa di farla...!
Non per dispetto o disubbidienza, però: Viola è una brava figliola, forse un po' impaziente e curiosona, fa un sacco di domande (alle quali non sempre gli adulti danno risposte esaurienti), ma vuol bene al suo papà e non ama disobbedirgli.
Certo, ultimamente tante cose che stanno succedendo non le approva e non la rendono felice: i rapporti in famiglia non vanno proprio alla grande (i suoi vivono separati e la famiglia sembra disgregata, perchè il papà non vive più con loro) e questo rattrista Viola, che vorrebbe avere più risposte e certezza dal genitore, ma mentre aspetta che le acque si plachino, per passare il tempo la nostra ragazzina - che ama il freddo e la neve (e lì in paese fa un caldo soffocante!) - decide di far un salto in soffitta di nascosto.
Tra le tante cose che trova, vi è un quaderno, che apparteneva alla nonna Agnese; su questo quaderno ci sono parole strane, che Viola non capisce, e anche disegni che, di volta in volta, cambiano, come se una mano invisibile si divertisse a modificare le immagini disegnate.
Che cose strane accadono in quella soffitta! E quel quaderno, poi, deve avere qualcosa di magico!
A dar manforte alla fantasia galoppante di Viola ci si mette la scoperta di un lago tanto incantevole quanto strano, che si trova in messo al paese: un lago ghiacciato, che resta tale anche in piena estate!
Com'è possibile?
Intanto la ragazzina fa amicizia con un ragazzino giapponese, Yuki, che abita vicino casa insieme alla sua meravigliosa mamma.
I due si trovano subito bene insieme, perchè entrambi sono sensibili, tranquilli, amano la natura e le sue meraviglie: Viola ha finalmente trovato un amico con cui parlare della neve, dei magici fiocchi che scendono dal cielo, senza sentirsi giudicata, come se fosse strana o matta; dal canto suo, anche Yuki può parlare liberamente della sua bella passione, cioè la luna e le stelle.
A Yuki, Viola non solo mostra il quaderno della soffitta, ma insieme si recano al lago ghiacciato, dove ad essere congelata non è soltanto l'acqua, ma il tempo stesso: quando si è nei pressi del lago, le lancette dell'orologio non si muovono, come se tutto si arrestasse e smettesse di avere vita. Quel luogo è meraviglioso, incantevole (nonostante faccia tanto freddo!), ma c'è qualcosa che non va.
I due amici scopriranno che imprigionato in quelle acque gelide c'è qualcosa di importante, che va assolutamente liberato per portare serenità nel paese e nelle vite delle poche persone che vi abitano, le quali - a causa di qualcosa che è accaduto anni prima - sembrano aver perduto la capacità di esprimere e condividere le proprie emozioni.
Ma Viola e Yuki, così pieni di vita e così bisognosi di confidarsi e aprire il proprio cuore, condividendo pensieri e sentimenti, non ci stanno a questo "congelamento di emozioni" e cercheranno di coinvolgere papà Paolo e il buon ma enigmatico Ambrogio per risolvere questo "mistero del lago del tempo fermo".
Considerazioni.
Questo romanzo di Laura Bonalumi - come già era accaduto con "La bambina dai capelli di luce e vento" - è una boccata d'aria pura, che mescolando ancora una volta la realtà (quella di Viola e della sua famiglia) con la magia (il lago sempre ghiacciato dove il tempo si ferma), cattura il lettore e gli fa vivere un'avventura significativa, che intenerisce, commuove, fa sorridere..., perchè al centro ci sono le persone, le loro emozioni, la capacità di condividerle senza paura e senza il timore di essere giudicati male.
La protagonista undicenne è una ragazzina come tante, che sta sentendo su di sè il peso della separazione dei genitori, e nonostante essi siano sempre presenti e cerchino di non far mancare l'affetto alle figlie (c'è anche la sorella maggiore, Maria Giulia, sempre un po' nervosa ed arrabbiata col mondo), Viola affronta tutto con l'incertezza e i timori della sua età; ha paura che la sua non sia più una vera famiglia, che il papà e la mamma non siano più capaci di volersi bene e di stare insieme.
E proprio quando certi pensieri diventano ingombranti e la rattristano, ecco che fa capolino il suo innato entusiasmo, la voglia di scoprire e di imparare nuove cose, che la inducono a cercare soluzioni ai piccoli misteri che le capitano sul sentiero.
Viola è desiderosa di essere compresa, accettata, amata per quella che è, comprese le sue "stranezze", ed è per questo che trova in Yuki l'amico ideale, perchè sono due anime affini, la cui bontà e l'innocente curiosità possono essere la strada giusta per far emergere ed eliminare i pensieri negativi e i ricordi dolorosi che congelano le emozioni belle e positive.
Viola è una bambina e, in quanto tale, è ancora in grado di sperare e credere che, nonostante le difficoltà e i problemi, il mondo sia ancora un posto meraviglioso:
"Noi siamo meravigliosi… e se solo non avessimopaura delle nostre emozioni, di esprimerle,di condividerle, saremmo tutte persone migliori."
Tra cinciallegre che a volte cantano altre scappano, in compagnia di una cane vivace e coccolone, tra lezioni di giapponese e catturata dal fascino di antiche leggende sul "chiaro di luna", Viola imparerà che le eclissi e i temporali (nella natura come nella vita) ci sono e possono arrivare all'improvviso, ma non durano per sempre: il buio se ne va e ad esso segue sempre il sole e forse - perchè no? - anche un miracolo, per chi sa ancora crederci.
Una storia bella e molto piacevole da leggere (arricchita da bellissime illustrazioni), che arriva al cuore del lettore e lo incanta, grazie ad una scrittura semplice ma anche poetica, che esalta la bellezza non soltanto della natura ma soprattutto quella interiore, presente nell'uomo ancora capace di emozionarsi, di sperare, di godere della felicità nascosta nelle "piccole cose".
Non posso che consigliare questo libro, credo proprio che piacerà tanto ai lettori più giovani quanto agli adulti alla ricerca di una lettura che faccia sognare e restituisca la freschezza e la spontaneità dell'infanzia, che sa ancora stupirsi e cercare il buono in ogni cosa.
Vi lascio con questi splendidi versi (non sono gli unici presenti nel libro):
Se guardo il cielo, ti vedo.
Luminosa e splendente.
La tua luce riflette ancora l’azzurro
dei tuoi occhi.
La tua luce consola e riscalda il buio
e il freddo del mio cuore.
Guarderò al cielo tutte le notti.
Tu, non spegnerti mai.
33. Un libro di avventure per ragazzi |
Ciao Angela, i romanzi del "Battello a vapore" mi ricordano la mia infanzia, e la tua recensione mi rammenta invece quanto possono essere belli e profondi anche i libri per ragazzi!
RispondiEliminahai ragione, ogni tanto ricerco apposta queste letture per sognare un po con "gli occhi" di una bambina :)
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