HarperCollins Italia letto da Stefano Scialanga 180 pp |
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domenica 6 marzo 2022
[[ RECENSIONE ]] AMERICA NON TORNA PIÙ di Giulio Perrone
sabato 5 marzo 2022
[[ Anteprima Western ]] SICILIAN DEFENSE di Alessandra Pierandrei
Buongiorno, lettori!
Oggi vi presento un'anteprima western ma dai temi attuali (in primis ecologia, femminismo e giustizia sociale), che è il seguito di un romanzo da me letto e recensito qui sul blog, "Zugzwang - Il dilemma del pistolero" (RECENSIONE) di Alessandra Pierandrei: "Sicilian Defense" vede ancora al centro Kate, felicemente sposata con Jasper; purtroppo però i fantasmi del suo passato sono ancora vivi dentro di lei. E quando una persona a lei cara si troverà in grave pericolo, Kate si troverà di fronte alla prova più difficile: quella contro se stessa.
Il libro sarà pubblicato il 23 marzo in formato ebook e cartaceo; può essere letto anche senza aver letto prima "Zugzwang" in quanto la maggior parte dei personaggi sono sì ricorrenti ma il contesto è differente.Nativi Digitali Edizioni Ebook 4.99€ (offerta di lancio 3.99€) Data di uscita: 23 marzo 2022 Genere: Western, Romanzo storico cart. 14€ 210 pp |
“È come con la difesa siciliana: se tu rispondi con e5, giocheresti come tutti si aspettano da una donna: passiva e senza l’obbligo di farsi carico di un cambiamento. Ma se invece metti il pedone in c5, allora giocheresti ai tuoi termini. Sarà un gioco sbilanciato, è vero, ma il mondo non cambierà mai se manteniamo sempre tutto in equilibrio”.
Ma la vita sfugge a qualsiasi tentativo di controllo, e quella della giovane vice sceriffo verrà travolta da una serie di avvenimenti che costringeranno lei e gli abitanti di Hood River a prendere decisioni dalle conseguenze inaspettate, mentre è in gioco la salvezza di una persona a lei cara.
Se “Zugzwang” si concentrava sulla difficile redenzione di Jasper, in “Sicilian Defense” a rubare la scena è invece la protagonista femminile.
Alessandra Pierandrei (pagina blog), classe 1989, è un agglomerato di ansie, insicurezze e insoddisfazione: una specie di Charlie Brown ma con più capelli. Con grande sprezzo del pericolo (e soprattutto del buon senso) si è laureata in giurisprudenza ed è diventata avvocato, ma i suoi giorni nei panni di Lionel Hutz sono durati meno dei fritti misti a un buffet di matrimonio.
Nel 2017 ha frequentato il corso di scrittura e sceneggiatura della Scuola Internazionale di Comics di Jesi (ora Acca Academy) tenuto da Marco Greganti e Giulio Antonio Gualtieri.
Nel 2020 ha pubblicato, con Nativi Digitali Edizioni, il romanzo western “Zugzwang – Il dilemma del pistolero”.
Ad oggi, il suo più grande traguardo nella vita è stato mettersi in pari con gli episodi dei Simpson.
giovedì 3 marzo 2022
[[ RECENSIONE ]] LA CUSTODE DEI PECCATI di Megan Campisi
C'è stato un tempo in cui, quando qualcuno stava per morire, riceveva la visita di una persona che, dopo aver ascoltato i peccati del moribondo, prometteva di farsi carico del giudizio divino su di essi mangiando determinati cibi sulla sua tomba. In questo modo, l'anima di colui che moriva andava dritta dritta in Paradiso, senza l'ombra di peccato alcuno.
LA CUSTODE DEI PECCATI di Megan Campisi
Ed. Nord trad. A. Storti 400 pp |
«L'invisibile è ora invisibile. L’inudibile è ora udibile. I peccati della tua carne diventano i peccati della mia, così che io li possa portare nella tomba in silenzio. Parla.»
Sconcertata, la Maestra di May si rifiuta di completare il pasto (mangiare un cibo non recitato equivarrebbe ad essere complice di una menzogna e ad addossarsi un peccato che o non è stato commesso o non è stato confessato, per cui non perdonabile da Dio) e per questa ragione viene imprigionata, con l'accusa di tradimento.
Le Recitazioni e i Pasti proseguono tra i poveri e a corte, dove le dame di compagnia continuano a morire e sulle loro tombe seguita ad essere posto un cuore di animale, nonostante il peccato di omicidio venga puntualmente non confessato in punto di morte.
"Tante volte, nel corso degli anni, mi sono sentita svuotata. Nel senso di sola. Però adesso in me c’è qualcosa di ancora più brutto. Un senso di morte che mi striscia fino al cuore."
"Contro il dolore, contro la solitudine, contro i peccati che si ammucchiano sulla nostra anima, abbiamo noi stesse."
"Forse la libertà sta nel poter essere più di una cosa. (...) Forse la libertà sta nel poter decidere da sé, anche se le decisioni sono pessime."
martedì 1 marzo 2022
[[ MONTHLY RECAP ]] I LIBRI LETTI A FEBBRAIO 2022
- HANDALA. UN BAMBINO IN PALESTINA di N. al-Ali: si tratta dei disegni del vignettista arabo che ha creato il piccolo Handala, diventato il simbolo della resistenza del popolo palestinese (4.5/5).
- IL MISTERO DEI BAMBINI D'OMBRA di P. Pulixi: un paranormal thriller per ragazzi, con protagonista un 11enne che deve risolvere un mistero ed evitare una possibile tragedia nella sua cittadina (3,5/5).
- UN'AMICIZIA di S. Avallone: due ragazze diversissime, due amiche per la pelle durante l'adolescenza. Anni dopo, neanche si parlano più. Perché? (4,5/5).
- IL GELSO ROSSO di G. M. Guaccio: romanzo di formazione che narra degli amori e delle lotte politiche di una donna combattiva e indipendente.
- I FIGLI DEL DILUVIO di L. Millet: un gruppo di adolescenti cerca di sopravvivere a un violento diluvio che sconvolgerà le loro vite (4/5).
- LA STANZA DELLE ILLUSIONI di D. Pitea: giallo classico con protagonista un uomo particolare, dal carattere difficile ma dal grande intuito (4/5).
- "Amore e amicizia" di J. Austen: breve classico in forma epistolare, scritto da una 14enne "zia" Jane.
Hannibal Lecter è uno psichiatra dalla mente tanto geniale quanto malata, un vero e proprio psicopaticointelligentissimo dedito al... cannibalismo.
Le due menti geniali, così affini e così perverse, lavorano insieme ed in sinergia, mettendo sul campo tutte le loro abilità di leggere le scene dei crimini in modo da dare il giusto valore e la giusta interpretazione di ogni dettaglio.
domenica 27 febbraio 2022
[[ Recensione ]] HANDALA. UN BAMBINO IN PALESTINA di Naji Al-Ali
Il vignettista Naji al-Ali, tra i più importanti della storia della Palestina, ha fatto della propria arte un mezzo per esprimere le proprie idee politiche e soprattutto, grazie al suo iconico personaggio, Handala (diventato simbolo della resistenza palestinese), ha dato voce alla sua gente che stava nei campi profughi e a quegli arabi privi della possibilità di esprimere i propri punti di vista e di reclamare i propri diritti.
HANDALA. UN BAMBINO IN PALESTINA di Naji Al-Ali
Ed. Marotta e Cafiero trad. E.Leo 120 pp 18 euro Febbraio 2022 |
Naji al-Ali sa cosa significhi essere un bambino in fuga dalla propria casa, dal proprio villaggio; aveva circa undici anni quando nel 1948, allo scadere del mandato britannico in Palestina, si realizza il sogno sionista di fondare lo Stato d'Israele, e questo non senza violenza, ma attraverso attacchi a città palestinesi, massacri ed espulsione in massa della popolazione indigena. È l'inizio della Nakba.
"Appena ho preso consapevolezza di quello che stava succedendo, dello scompiglio disastroso nella nostra regione, mi sono sentito in dovere di fare qualcosa di contribuire in qualche modo"..
venerdì 25 febbraio 2022
** SEGNALAZIONI EDITORIALI ** RACCOLTE DI RACCONTI
Buonasera, cari lettori!
Questa sera vi presento alcuni libri di cui ho ricevuto segnalazione e che sottopongo anche alla vostra attenzione.
Si tratta, in tutti e tre i casi, di raccolte di racconti.
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OSCURE EMOZIONI di Isabella Grandesso (Catartica Ed., 14.00 €, 160 pp)-
L’oscuro prende vita, intrecciandosi ai confini delle umane emozioni, avvinghiando a sé i protagonisti ignari del loro destino mortale.
Oggetti, situazioni e istanti intrappolati nei gangli temporali di una realtà urbana, dove presagi funesti abbagliano e si diffondono tra le vie di quartieri misteriosi, come l’Esquilino a Roma o in luoghi leggendari come l’antica Cadiz. La dimensione onirica apre soglie verso l’ignoto, dove ciò che è noto non è più reale.L’autrice
Isabella Grandesso è nata ad Arino, un paese della Riviera del Brenta. È laureata in Psicopedagogia (Università degli Studi di Padova: prima tesi sul bullismo in Italia), ed è specializzata con un dottorato in Counseling Educativo (Università Pontificia Salesiana di Roma). Lavora tra Roma (dove vive) e la provincia di Venezia. Cresciuta tra vigneti e campi di grano, dedica alla scrittura la passione per l’intrigo del quotidiano. I suoi scritti sono stati premiati in numerosi concorsi letterari, tra cui il Festival della Letteratura per ragazzi di Nola. Ha pubblicato con Medusa Editrice due romanzi per ragazzi (“Niente paura, Phil!” e “Che coraggio, Phil!”) e con Porto Seguro Editore una raccolta di racconti (“Diapositive-Istantanee”).
PIETRE. Storie di provincia di Vincenzo Elviretti (Catartica Ed., 14.00 €, 152 pp) è
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Provincia intesa più come luogo fisico che come condizione mentale. Non si tratta di personaggi che sognano la fuga ma di elementi ben inseriti nel contesto che li circonda, con una dimensione stabilita. Un piccolo avvertimento: quasi tutte le storie finiscono male.
La provincia può anche uccidere. Ma la provincia è come una madre che coccola i suoi poveri figlioli, ed è ben noto il nostro essere un po’ mammoni. La rispettiamo in quanto tale. La amiamo, comunque.
L’autore
Vincenzo Elviretti è nato a Ostia nel 1981. Vive e lavora in provincia di Roma. Nel 2019 ha pubblicato con Catartica Edizioni il suo primo romanzo breve “Il vento, racconto di una canzone”. Con la stessa casa editrice ha contribuito alla raccolta collettiva di racconti “Caos ed equilibrio” pubblicata nel 2020, con il testo “Il vero virus” e, inoltre, è stato membro della giuria del Premio letterario “Urban Jungle”, sia per la prima che per la seconda edizione. Negli anni ha pubblicato diversi racconti in raccolte collettive e riviste letterarie. Alla fine degli anni zero ha auto-pubblicato una raccolta di racconti che è stata oggetto di un saggio ad opera di Paolo Leoncini, professore di letteratura all’Università “Ca Foscari” di Venezia. Il testo del sig. Leoncini è stato pubblicato su Italica n. 88, la rivista letteraria dell’Università dell’Indiana (USA). La stessa raccolta, “Pietre, storie di provincia” viene ora ripubblicata, riadattata e rielaborata, da Catartica Edizioni.
E ‘l modo ancor m’offende, Voci di donne vittime di femminicidio di Maria Dell’Anno (Edizioni San Paolo 2022, pp. 224, euro 18,00).
Undici donne che non ci sono più.
Undici voci di donne che si tolgono il velo della violenza subita e ci raccontano la loro versione della storia.
Le voci di queste undici vite spezzate ci aprono gli occhi e rispondono a domande che non possiamo evitare: Cosa pensavano queste donne della loro vita, dei loro uomini, del loro essere mogli e madri? Come hanno lottato per riacquistare una vita libera dalla violenza maschile? Chi poteva e doveva aiutarle? Cosa ha fatto per loro lo Stato di cui erano cittadine?
L'autrice.
Maria Dell’Anno è giurista, criminologa e soprattutto scrittrice. Ha pubblicato i saggi Se questo è amore. La violenza maschile contro le donne nel contesto di una relazione intima (Ed. LuoghInteriori, 2019) e Parole e pregiudizi. Il linguaggio dei giornali italiani nei casi di femminicidio (Ed. LuoghInteriori, 2021) e i romanzi Troppo giusto quindi sbagliato (Ed. Le Mezzelane, 2019) e Fuori tempo (Ed. Eretica, 2021). Ha vinto vari premi letterari e suoi racconti sono pubblicati in antologie. Scrive articoli su Noi Donne, www.noidonne.org.
mercoledì 23 febbraio 2022
Dietro le pagine di... "La custode dei peccati"
In questi giorni sto leggendo LA CUSTODE DEI PECCATI di Megan Campisi, che ha al centro la storia di una ragazzina - May Owens - cui è toccato un triste "destino": in seguito ad un furto, è stata condannata a diventare una mangiapeccati.
Chi erano i/le mangiapeccati? C'è traccia di loro nella storia?
Confesso di non aver mai sentito parlare né di aver letto nulla a proposito di queste figure realmente esistite, prima di leggere il libro della Campisi.
Presa dalla curiosità, ho provato a cercare qualche informazione al di fuori dal contesto del romanzo, che chiaramente, per ragioni narrative, contiene sì elementi storici ma anche fittizi, inventati.
Inquadriamo anzitutto il periodo storico: XVIII e XIX secolo, ma in realtà è una pratica presente in età Medievale e sopravvissuta al trascorrere del tempo, visto che verso la fine del 1600 si registra ancora questa "vecchia usanza ai funerali", che pare sia stata praticata fino all'inizio del XX secolo; gli studiosi hanno ipotizzato, a proposito della sua origine, che essa presumibilmente potesse essere frutto di un'interpretazione dell'uso del capro espiatorio menzionato nel Levitico.
fonte |
A dare una prima vera testimonianza della pratica è stato lo studioso del 1600 John Aubrey (1626-1697), il quale annotò che nell'Herefordshire c'era questo costume: nei funerali venivano assunti dei poveri che avrebbero dovuto "prendere su di loro" tutti i peccati del defunto, e in che modo? Il mangiapeccati doveva consumare, sul corpo del morto, pane e birra, e avrebbe ricevuto sei pence in denaro, il tutto nella convinzione che in questo modo l'anima della persona deceduta potesse andare dritta dritta in Paradiso perchè i suoi peccati non gravavano più su di essa... ma su quella del mangiapeccati.
Va da sé che i mangiapeccati vivessero spesso come dei derelitti, lontani dagli altri, odiati ma comunque necessari nel caso in cui qualcuno morisse prima che potesse confessare i propri peccati.
martedì 22 febbraio 2022
[[ RECENSIONE ]] IL MISTERO DEI BAMBINI D'OMBRA di Piergiorgio Pulixi
Piergiorgio Pulixi è in libreria con un nuovo romanzo, che è al tempo stesso ritorno ed esordio; sì, perché con Il mistero dei bambini d'ombra lo scrittore sardo esordisce nel genere narrativa per ragazzi, senza perdere mai il tocco noir e misterioso che, personalmente, amo nei suoi romanzi.
Il protagonista di questa storia ambientata in una cittadina americana è il dodicenne Jake che, quando il suo migliore amico sparisce nel nulla, si ritroverà coinvolto in una serie di sinistri casi irrisolti di altri bambini scomparsi trent'anni prima.
IL MISTERO DEI BAMBINI D'OMBRAdi Piergiorgio Pulixi
Ed. Rizzoli 192 pp |
Di loro non si è saputo più nulla.
Volatilizzati. Come se non fossero mai esistiti, se non nel cuore di chi li ha amati e non ha smesso, in cuor proprio, di sperare di vederli comparire sull'uscio di casa, all'improvviso, così com'erano spariti.
Dopo trent'anni, questa storia ha il sapore della leggenda, di quelle che i genitori ripetono ai figli per scoraggiarli a restare fuori casa quando ormai è tardi e buio, ed è pericoloso.
Victoria, la madre di Jake, ne parla come "la leggenda dei bambini d'ombra" perché durante gli anni si è sparsa la voce che ogni tanto qualcuno riesca a sentire le voci di questi ragazzini che giocano al limitare del bosco, ma in realtà nessuno li ha mai visti, se non sotto forma di ombre. Come se fossero dei fantasmi.
Jake non sa però che dietro quella triste storia si nasconde un grande dolore per i suoi cari, in quanto tra quegli scomparsi di tre decenni prima c'era anche l'allora 11enne zio Ben (fratello maggiore di sua madre); la sua inspiegabile scomparsa ha recato tanta sofferenza in famiglia, tanto che (comprende presto il ragazzino) addirittura suo nonno non è stato più lo stesso...
Da quando è venuto a conoscenza di questa importante tragedia famigliare, Jake si ritrova a pensare sempre più spesso a quello zio che non ha mai conosciuto ma che gli somiglia non poco, e che ora sente più vicino che mai.
A rammentarglielo c'è, inoltre, la mitica Ernie Ball, la pallina da baseball a lui appartenuta e che Jake chiede alla mamma di poter tenere con sé.
È una pallina speciale e il ragazzo avrà modo di sperimentarne il valore, nei giorni successivi.
Di lì a breve, infatti, accade un fatto drammatico, che lo scuote profondamente: il suo migliore amico Mike è scomparso nel nulla.
Jake non capisce cosa stia succedendo, è spaventato e comincia a cercare il suo amico nei posti che frequentavano insieme, ma niente...
Si reca in biblioteca per fare ricerche su ciò che è accaduto anni e anni prima a zio Ben e agli altri bambini e scopre, con sua grande sorpresa, che anche Mike stava raccogliendo informazioni in merito.
Aiutato, in un primo momento, soltanto dall'amica di scuola Courtney, e poi da altri pochi amici più stretti ed affidabili, Jake, con al seguito Rocket (il cane di Mike), farà di tutto per risolvere il mistero della sparizione di Mike (cui se ne aggiunge presto un'altra) e, di conseguenza, quella di tutti i bambini d'ombra.
A fornirgli un aiuto prezioso in quest'avventura, che si rivelerà via via davvero pericolosa, c'è la Ernie Ball, che non è una palla come tutte le altre: c'è in essa qualcosa di magico! Infatti, essa si illumina tutte le volte che c'è un pericolo e che Jake ha bisogno di una mano per superare una difficoltà o un nemico imprevisto; non solo, ma quando la pallina brilla, il ragazzino riesce a distinguere le ombre dei bambini scomparsi trent'anni prima!
Cosa vuol dire questo? Forse sono vivi? Se è così, dove si trovano? Perché non tornano a casa? E come può Jake aiutarli a non essere più solo delle ombre?
Quella che all'inizio ha quasi le sembianze di un'avventura eccitante, ben presto assume contorni sinistri e paurosi, soprattutto quando Jake - parlando con un uomo, un nativo, giudicato da tutti in città poco raccomandabile - viene a conoscenza di una oscura leggenda che ha per protagonista uno spirito maligno. E se fossero da attribuire ad esso le assurde sparizioni?
Intanto, gli adulti cercano di attivarsi per cercare i due ragazzini scomparsi, col timore che la disgrazia, che essi aveva cercato di seppellire in un angolo dimenticato della memoria, si stia ripetendo con i loro figli; a coordinare le ricerche e ad occuparsi del caso è lo sceriffo Bud Malone, anch'egli un nativo americano.
Ma Jake e i suoi amici sono troppo preoccupati per aspettare che la polizia risolva il mistero, così decidono di fare le ricerche per conto proprio.
Dovranno tirare fuori tutto il loro coraggio, restare uniti, guardarsi le spalle a vicenda ed essere pronti a superare i confini di ciò che conoscono, che è reale e visibile, per varcare la soglia di una dimensione sovrannaturale, in cui possono accadere fatti che essi non pensavano possibili.
Per il gruppo di amici diventa sempre più evidente che è in corso una vera e propria "battaglia" tra il Bene e il Male, una corsa contro il tempo per cercare di impedire a sconosciute forze malvagie di continuare a far del male ai ragazzini di Stonebridge.
A mio avviso, è un romanzo che ha le caratteristiche giuste per piacere ai giovani lettori, grazie al mix di elementi thriller e paranormale, a un modo di raccontare ricco di suspense, chiaro e scorrevole, che lascia entrare nelle misteriose atmosfere che fanno da sfondo alle avventure del protagonista; rilevante è il valore dell'amicizia, per la quale Jake e i suoi amici sono disposti ad andare incontro a qualcosa di ignoto e spaventoso pur di salvare i compagni in difficoltà.
Nota: Ascoltare la storia di Pulixi narrata da Michele Maggiore è stato piacevole e non mi ha mai annoiata.
domenica 20 febbraio 2022
[[ RECENSIONE ]] UN'AMICIZIA di Silvia Avallone
Chi di noi non ha avuto, negli anni cruciali dell'adolescenza, un "migliore amico"?
UN'AMICIZIAdi Silvia Avallone
"...sembro grigia. La magia è sempre appartenuta a Beatrice. Era lei che sfiorandomi mi rendeva interessante. Lei che irradiava un bagliore di stelle intorno."
"...non posso prescindere da quello che la ragazzina dei miei diari è diventata: un personaggio pubblico, di quelli ingombranti. Anzi, direi che più ingombrante di te, al mondo, non c’è nessuno."
"il lutto per un’amicizia finita non si risolve. Non c’è modo di curarlo, rielaborarlo, chiudere e andare avanti. Rimane lì, piantato in gola, a metà tra il rancore e la nostalgia."
"...non si vive, e non si cresce, senza passare attraverso un’amicizia sbagliata".
venerdì 18 febbraio 2022
[[ RECENSIONE ]] IL GELSO ROSSO di Gennaro Maria Guaccio
La storia di Rosa è la storia di una donna la cui esistenza ha preso strade sempre diverse, imprevedibili, che l'hanno allontanata da casa per poi portarla, come a chiudere un cerchio, sempre lì, sotto il suo amato gelso rosso, silenzioso e rassicurante testimone di cambiamenti, di scelte fatte, di conquiste ed errori, dell'innocenza di una ragazzina piena di sogni, di una donna combattiva, desiderosa di libertà ed indipendenza, dei suoi ideali, dei tradimenti e degli amori che ne sono seguiti.
IL GELSO ROSSO di Gennaro Maria Guaccio
LFA Publisher 220 pp |
"...se avessimo già potuto realizzare un’onesta società socialista, (...) ognuno avrebbe il suo legittimo posto nella società, perché ognuno ha il diritto e il dovere di fare qualcosa per tutti gli altri. Il lavoro è un diritto e un dovere di tutti."
La storia di Rosa Alfano ci scorre davanti agli occhi in un alternarsi di passato e presente; il racconto della sua infanzia/giovinezza, la scuola, l'amore con e per Antonio, il suo avviarsi verso il mondo della politica attraverso le presenze maschili più importanti (il padre, il prete e lo zio), è intervallato dal presente, narrato sotto forma di pagine di diario (che lascerà nella mani di don Serafino), in cui la donna racconta il suo presente (con le sue difficoltà) e ricorda ciò che è stato.
Al centro di questo romanzo c'è questo personaggio femminile principale dalla forte personalità, che si staglia sullo sfondo di una comunità contadina, fatta di gente che trascorre praticamente tutta la vita con la schiena piegata dalla fatica, che tramanda il mestiere di padre in figlio, che deve vedersela con i capricci egoistici dei ricchi proprietari delle terre in cui loro lavorano dalla mattina alla sera; padri che sperano - forse non tutti, ma qualcuno sì - che almeno i propri figlioli riescano a fare strada grazie alla scuola; Giuseppe Alfano è uno di questi, convinto del potere dell'istruzione e che studiare serva per migliorare il mondo, per dare speranza alla gente povera e semplice, che ha le mani sporche di terra (la terra dei ricchi), le saccocce vuote... e il cuore pieno di dignità.
"...io sono stata libera di fare cose che quelli nati dove sono nata io non hanno potuto fare. (...) Ho agito con passione, questo sì. Ho agito come me la sentivo, tuttavia con coraggio e con rettitudine, ritengo. Anche quando ho amato, ho trovato la ragione di amare e di essere fedele a chi amavo. Ho goduto della libertà di amare quando volevo amare."
È un romanzo di formazione ad ampio raggio e infatti seguiamo l'evoluzione e la maturazione dell'energica protagonista sotto tutti gli aspetti: fisico, sentimentale, socio-politico, spirituale; la sua vita è costellata di decisioni coraggiose e di delusioni, di imprevisti belli e brutti, di incontri con persone che l'aiuteranno - in positivo o in negativo - a crescere, a diventare una donna consapevole di se stessa e di ciò che davvero alla fine conta per lei.