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SOTTO UN CIELO INDIFFERENTE
di Vasken Berberian
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Ed. Sperling&Kupfer
Pandora
492 pp
18.90 euro
ottobre 2013 |
Trama
Hai lasciato indietro i sogni. Hai perso il tuo passato.
Ma a volte ciò che hai vissuto torna a riprenderti. Forse non è vero che il tempo aiuta a dimenticare.
Almeno non lo è per Mikael, adolescente geniale e ribelle nella Venezia degli anni Cinquanta.
Della sua infanzia armena ricorda troppo poco, eppure immagini vivide e insistenti turbano i suoi sogni e i suoi pensieri.
Adottato da una famiglia ricca e potente, la testa piena di letture e ideali, il cuore che batte per Francesca – la ragazzina conosciuta nei suoi vagabondaggi per le calli – Mikael sa che c’è un nodo irrisolto nel proprio passato. Col quale prima o poi dovrà fare i conti.
Quel nodo si chiama Gabriel. Il fratello che Mikael non sa ancora di avere. Perché la notte in cui Mikael e Gabriel sono nati, nella lontana Patrasso, in Grecia, è accaduto qualcosa e il padre ha dovuto fare una scelta che lo tormenterà per il resto della sua esistenza.
Anche quando, anni dopo, il regime sovietico distruggerà la sua vita e la sua famiglia.
Trent’anni più tardi, un soggiorno in Canada porta Mikael molto vicino a scoprire tutte le dolorose e sconcertanti verità che si nascondono nel suo passato.
Grazie ad alcune fotografie trovate per caso, e a una donna misteriosa che Mikael non conosce ancora ma che in realtà conosce da sempre.
Con lei si imbarca in un viaggio rivelatore, che lo condurrà fino in Russia, e fin nel cuore della storia della sua famiglia perduta.
Dalle calli di Venezia alla Grecia dei primi del Novecento e alla Russia dei gulag, Vasken Berberian ci racconta con sensibilità rara una trama sottile di emozioni, ricordi e vite sospese, sullo sfondo incantato e struggente del Mediterraneo e i mari glaciali della lontana Siberia.
E, al tempo stesso, ci regala una narrazione potente – grande come il cielo che guarda indifferente le azioni degli uomini e i destini dei popoli – dipingendo un secolo di Storia, e commuovendoci sin dalle prime, intensissime pagine.
L'autrice.
Vasken Berberian è ingegnere spaziale, affermato regista televisivo, poliglotta, vive tra Atene, Torino e Nizza.
LE OSSA DEI PERDUTI
di Kathy Reichs
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Ed. Rizzoli
432 pp
18 euro
Ottobre 2013 |
Trama
La polizia di Charlotte trova il corpo senza vita di un’adolescente abbandonato sul ciglio di una strada di periferia.
Il cadavere mostra segni di violenza ed è stato travolto da un’auto in corsa. Tutto lascia pensare che si tratti di una delle tante immigrate clandestine finite nel giro della prostituzione.
Temperance Brennan però non ne è convinta. Soprattutto dopo che nella borsetta rosa acceso della vittima la polizia trova la carta d’identità di un importante uomo d’affari morto mesi prima in un incendio.
Chi era la ragazza con la borsina rosa a forma di gatto e un fermaglio da bambina, rosa anche quello, tra i capelli? Da dove veniva?
Tempe si accanisce per saperne di più e per restituire una tardiva giustizia a quella che sente essere la vittima di un complotto di vaste dimensioni. Ma deve accantonare il caso per andare in Afghanistan a indagare su una morte sospetta che vede implicato un militare americano: e tra le montagne e i soldati c’è anche sua figlia Katy, arruolatasi d’impulso dopo la morte del fidanzato…
L'autrice.
Kathy Reichs è nata a Chicago, lavora come antropologa forense in Québec e insegna nel dipartimento di antropologia dell’università di Charlotte, nel North Carolina. Tra le più affermate autrici di thriller a livello mondiale, ha conquistato milioni di lettori con il personaggio della dottoressa Temperance Brennan, protagonista anche della popolare serie televisiva Bones. Dei suoi ultimi thriller, tutti bestseller pubblicati in Italia da Rizzoli e in gran parte disponibili nel catalogo Bur, ricordiamo Skeleton (2007), Le ossa del diavolo(2008), Duecentosei ossa (2009), Le ossa del ragno (2010) e La cacciatrice di ossa (2011).