lunedì 20 novembre 2017

AUTORI CHE... HANNO CRITICATO PESANTEMENTE I LORO COLLEGHI



E' passato un anno, ma non ho dimenticato questo spazio dedicato alle curiosità nel mondo letterario: "Autori che...": dopo aver dato un'occhiata a quegli autori che hanno odiato il loro personaggio più famoso (QUI), a quelli che hanno finito per detestare le loro opere più apprezzate (QUI) e a coloro  che hanno odiato i film tratti dai loro libri più famosi (QUI), oggi vedremo...



AUTORI CHE HANNO CRITICATO PESANTEMENTE ALTRI AUTORI
  • Gustave Flaubert è stato davvero molto poco gentiluomo con George Sand, dicendo di lei: "E' una grossa mucca piena di inchiostro". 
  • Simili le parole di Robert Louis Stevenson su Walt Whitman, paragonato ad "un grosso cane irsuto" che vagabonda per le spiagge del mondo abbaiando alla luna.
  • Lo scrittore di orgine russa Nabokov ha espresso una valutazione poco lusinghiera su Dostoevskij, che a suo avviso difetta di "mancanza di gusto", ha un modo monotono di descrivere i rapporti tra le persone, che sembrano soffrire di complessi freudiani, e il suo sguazzare nelle tragiche disavventure della dignità umana lo rendono difficile da ammirare. Chiaramente è un parere e in quanto tale soggettivo, che ad es. io non condivido :-D 
  • Evidente neppure lo stile di Joseph Conrad gli garbava, visto che sempre Nabokov ha detto di questi: "Non posso tollerare lo stile da 'negozio di souvenir' di Conrad, le navi imbottigliate e le collane di romantici cliché". Tanto per precisare, non amava neppure Ernest Hemingway: pur avendolo letto, lo detestava.
  • Non si sono risparmiati neppure H. G. Wells su George Bernard Shaw: "Un bambino idiota che urla in un ospedale", e Joseph Conrad su D.H. Lawrence ("L'amante di Lady Chatterly"): "Sporcizia. Nient'altro che oscenità. ".
  • Il filosofo e scrittore Ralph Waldo Emerson ha insultato la mia cara Jane Austen, criticandone i romanzi perchè sterili quanto a creatività artistica, imprigionati nelle miserabili convenzioni della società inglese, privi di genialità, intelligenza o alcuna conoscenza del mondo. La vita non è mai stata così stretta e angusta come nei libri di Miss Austen, dice Ralph, e l'unico problema di cui occuparsi nella mente della scrittrice era il matrimonio.
  • Mark Twain è stato ancora più pesante, dichiarando che "Orgoglio e pregiudizio" gli faceva venir voglia di spaccare il cranio della Jane con la sua stessa tibia...
  • Il saggista britannico Martin Amis su Miguel Cervantes: leggere Don Chisciotte può essere paragonato a quelle visite indefinite fatte a un parente anziano, di quelli strani, coi i loro bizzarri scherzi, le loro sporche abitudini, le reminiscenze inarrestabili e gli amici terribili. Quando "la visita" è finita (cioè a libro concluso), versi lacrime, non di sollievo o rimpianto ma lacrime di orgoglio, perchè alla fine ce l'hai fatta, sei arrivato all'ultima pagina, nonostante tutto quello che Don Chisciotte ha potuto fare.
  • William Faulkner ed Hemingway non se le sono mandate a dire: il primo ha detto del secondo che non ha mai usato una parola che esortasse il lettore ad andarla a cercare sul vocabolario, ed Ernest a sua volta ha detto del "rivale": "Povero Faulkner. Pensa davvero che le grandi emozioni vengano da grandi parole?".
  • Oscar Wilde su Alexander Pope: "Ci sono due modi per odiare la poesia; uno è che non ti piace..., l'altro è leggere Pope.
  • Elizabeth Bishop non ha amato il famoso Giovane Holden di J.D. Salinger, anzi l'ha proprio odiato, le ci sono voluti giorni per leggerlo, procedendo con cautela, una pagina alla volta, arrossendo di imbarazzo per questo scrittore e per il suo protagonista, e per ogni frase ridicola scritta."


CHE GENTILI QUESTI SCRITTORI, EH? ^_-

domenica 19 novembre 2017

Libri in regalo ^_^



Buongiorno cari amici e lettori!
Ecco la seconda mini carrellata di libri che ultimamente sono giunti a rimpinguare i miei ripiani; son tutti dei doni, i primi due da parte di un'amica e il terzo è un omaggio dell'Autore.




DIMMI CHE CREDI AL DESTINO di Luca Bianchini l'ho letto ma non avevo il cartaceo, e poichè Luca è un autore che ogni tanto viene nella libreria della mia città, desideravo avere la copia per farmela autografare, un giorno ^_^
Comunque, QUI trovate la recensione.

SIAMO SOLO AMICI, sempre di Bianchini: Giacomo è un portiere d'albergo veneziano. Rafael è un ex portiere di calcio brasiliano.  Entrambi sono a un appuntamento con il destino: il primo sta per rivedere quella che crede la donna della sua vita, dopo cinque anni di attesa: una signora di Torino sposata e benestante eternamente in conflitto tra i precetti religiosi e quelli astrali. Il secondo è all'inseguimento di un'attrice di telenovela in fuga dal personaggio che le ha rubato l'anima: Carmelinda Dos Santos.
In un incontro casuale, e a volte surreale, Giacomo e Rafael si aiuteranno a vicenda a capire chi sono veramente e cosa desiderano, instaurando un rapporto speciale e a tratti equivoco, in cui entrambi dovranno mettere in discussione se stessi e le proprie certezze. 




MISTERI E MANICARETTI DELL'APPENNINO BOLOGNESE, a cura di Lusetti - Caputo: dalla visione incantata dei fiabeschi saloni della Rocchetta Mattei ai fantasmi in riva alle fredde acque del lago di Suviana. Dai profumi delle distese di lavanda sui colli in primavera ai misteri degli antichi etruschi. Diciannove racconti in cui gli autori hanno giocato con il contrasto tra la dolcezza di un paesaggio che coinvolge i cinque sensi e gli intrighi del racconto giallo, ambientando sull'Appennino le loro storie misteriose e cariche di suspense. Ecco allora che un territorio affascinante e talvolta aspro diventa scenario e interprete stesso di vicende appassionanti. Con una avvertenza, però. Tutti questi colpi di scena, questi delitti e la complessità delle indagini che vedranno coinvolti i protagonisti hanno un prevedibile effetto collaterale: mettono appetito. Perché l'Appennino Bolognese è anche la culla di una cultura culinaria raffinata e millenaria. Ecco allora che le storie si intrecciano con venti ricette tipiche del territorio da provare e riprovare. Alcune proposte dagli chef Lucia Antonelli, la regina del tortellino, e Riccardo Facchini, volto noto della Prova del Cuoco su Rai 1, per assaporare l'Appennino Bolognese.

sabato 18 novembre 2017

New entry... a basso costo




Cari lettori, in questo e nel prossimo post vi presento le mie ultime new entry nella mia personale libreria.
Sono tutte copie non proprio recentissime e acquistate in un mercatino dell'usato.




Forse non si vede molto bene perchè il volume è già piccolo di suo, poi io per prendere tutto il basso (costruito da mio marito) ho fatto la foto "da lontano"; si tratta di SENZA MUSICA di Claudio Baglioni (di cui sono fan), in cui il cantautore racconta se stesso attraverso le note di un diario che lo ha accompagnato in trent'anni di viaggi, di carriera, di vita, alternando cenni biografici e narrativi, racconti, bozzetti, riflessioni sui temi della guerra, considerazioni sulla vita dell'artista girovago, sferzanti critiche musicali e sociali, intensi appunti che hanno seguito il suo primo tour in Africa, Sud America ed Est Europeo.


VIENI VIA CON ME di Roberto Saviano: in queste pagine l'autore ci dà un ritratto dell'Italia di oggi, scavando dentro alcune delle ferite vecchie e nuove che affliggono il nostro Paese. Il mancato riconoscimento del valore dell'Unità nazionale, il subdolo meccanismo della macchina del fango, l'espansione della criminalità organizzata al Nord, l'infinita emergenza rifiuti a Napoli, le troppe tragedie annunciate. Accanto alla denuncia c'è anche il racconto - commosso e ammirato - di vite vissute con onestà e coraggio: la sfida senz'armi di don Giacomo Panizza alla 'ndrangheta calabrese, la lotta di Piergiorgio Welby in nome della vita e del diritto, la difesa della Costituzione di Piero Calamandrei.



L'autobiografia di Martin Luther King, uno dei più importante e carismatico sostenitore della lotta al razzismo negli Stati Uniti.

L'ultimo libro è il racconto che una figlia fa del padre: UN UOMO COSI' di Agnese Moro.
Aldo Moro nella poltrona di casa, col cappello floscio, mentre raccoglie i fichi e sbuccia le arance, mentre si fa la barba. Moro che canta filastrocche alla figlia, gioca a scacchi col nipotino, va al cinema con la famiglia a vedere i western. E piange, disperato, alla morte del padre. C'è poca politica in questo breve, lieve, struggente "album di famiglia" di Agnese Moro: qualche viaggio, gli onnipresenti giornali, le preoccupazioni del partito. Il Moro stratega, l'uomo pubblico contornato dal mito del martirio, è assente da queste pagine, sostituito da una figura di padre di famiglia ben più reale e commovente del ritratto convenzionale.



giovedì 16 novembre 2017

Segnalazione Thriller: LA SETTA di Fiorenzo Catanzaro




Buon pomeriggio, cari amici lettori!
In questa giornata piovosa e grigia, cosa c'è di meglio che godere della compagnia dei nostri amati libri?
E a tal proposito, spero di farvi cosa gradita segnalandoci il seguente thriller!



LA SETTA
di Fiorenzo Catanzaro

Porto Seguro Editore
Pagine: 240


Trama

Giovanni Profeti, ex profiler dell'FBI dal passato tormentato, si trasferisce a Montregnoli, un piccolo paese della campagna fiorentina.
La sua vita scorre tranquilla, lontana dai fantasmi da cui era fuggito, fino a quando la cittadina non viene sconvolta dal ritorno improvviso di Anna, una giovane donna scomparsa inspiegabilmente un anno prima.
Anna non parla e nessuno riesce a stabilire un contatto con lei.
Per questo motivo, su suggerimento di Girolamo, un enigmatico anziano del paese, il padre della ragazza chiederà aiuto proprio a Giovanni.
Profeti, suo malgrado, inizierà un lavoro con la ragazza che lo porterà nei meandri più oscuri della sua mente, ben sapendo che per farle superare il trauma dovrà farle riaffiorare i ricordi delle esperienze traumatiche subite.
Ciò che emergerà dai ricordi di Anna catapulterà Giovanni nel mondo delle sette a sfondo satanico e della stregoneria.
Ma niente è mai come sembra e questo Profeti l'ha imparato sul campo fin dai tempi in cui lavorava come profiler.
Anche in questo caso si troverà nella condizione di dover andare oltre le apparenze spingendosi ai confini della giustizia pur di far emergere la verità; trovandosi di nuovo di fronte a gravi pericoli per la sua vita e per quella di chi gli è accanto.

L'autore.
Fiorenzo Catanzaro nasce a Vinci nel 1971. Fa il suo esordio in narrativa nel 2015 con il suo romanzo Noir “Oltre la verità” (Golem Edizioni) che riceve il terzo premio del World Literary Prize consegnato a Parigi e viene insignito del marchio di qualità della microeditoria italiana. Nel 2016 esce Mastslave (Golem Edizioni) il primo romanzo che vede John Profeti come protagonista. La setta è il suo terzo romanzo.

mercoledì 15 novembre 2017

Narrativa contemporanea - novità goWare Edizioni/Scrittura&Scritture



Due romanzi molto belli, già disponibili online e in libreria!



La custode dei bambini morti
di Maria Ielo

goWare
2017
 pp. 148

Edizione digitale € 4,99
Edizione a stampa € 10,99
Beatrice muore a tredici anni in un incidente nella campagna umbra. 
Trent’anni dopo Alessio, suo padre, offre a Cristiana uno strano lavoro: fare da custode alla figlia, rimasta sola nel casale di famiglia. 
Cristiana accetta, e si ritrova immersa in un mondo favoloso e inquietante, in cui si affollano misteri, protagonisti e fantasmi del passato. 
Myrsine, una governante con poteri oscuri, aiuterà la donna a sciogliere le sue domande.

Storia della perdita - dell’amore, della vita, della ragione - ma anche storia dell’amore, consumato in fretta o nutrito in silenzio per anni, La custode dei bambini morti, che segna l'esordio di Maria Ielo, è un romanzo narrato a più voci, tra cui spicca quella della greca Myrsine, narratrice/governante in grado di vedere oltre le apparenze tangibili.

Nel romanzo di Maria Ielo normale e paranormale si fondono senza mai distogliere il lettore dall’aspetto più complesso e insieme affascinante da indagare: i moti dell’animo umano in tutte le loro manifestazioni.
E una domanda percorre l'intera storia: si può custodire e far rivivere ciò che è andato perduto per sempre?

L'AUTRICE
Maria Ielo, origini calabro-pugliesi, vive a Foligno (Umbria). La custode dei bambini morti è il suo primo romanzo. 



Gli anni Novanta, gli adolescenti e il brusco salto nel mondo degli adulti:


La ragazza della fontana
di Antonio Benforte



Scrittura & Scritture edizioni
collana Voci
pp.160 
euro 13,50

Parte come un romanzo di formazione questa storia raccontata da Antonio Benforte, giovane scrittore napoletano, esperto di comunicazione, da anni impegnato nel recupero e nella valorizzazione del territorio campano attraverso eventi e il magazine green econote.it.
Ma a mano a mano che si procede nella lettura, attraverso un io narrante ormai adulto, ci si rivolge al complicato mondo di cinque adolescenti, segnato da un brutto episodio durante l’estate del ’94.
L’ambientazione è quella di un paesino dell’entroterra campano arretrato e chiuso: cinque ragazzi tra i quattordici e quindici anni trascorrono l’estate tra la comune passione per il calcio e giornate al mare. Poche le possibilità economiche per una lunga vacanza fuori. 
La maggior parte di loro teme il Capitano, additato da tutti come il “diverso” «ovvero il pazzo del paese, spesso burbero e solitario, un uomo che passava la sua esistenza chiuso in casa o a bordo di una vecchia auto scassata». 

Durante una partita di calcio nella pineta del paese, un ragazzino del gruppetto scopre il cadavere di Rebecca una compagna di scuola poco più adulta di loro.
Sarà questo episodio che segnerà il brusco passaggio alla vita degli adulti.
Cominceranno le diffidenze, si incrineranno amicizie che sembravano ben salde.

Un romanzo di amicizia, emarginazione, solidarietà, in cui si respira la vita vera degli adolescenti e del loro complicato mondo fatto di insicurezze e timori, che possono portare a scelte sbagliate o a seconde possibilità inaspettate. Perché ci vuole coraggio a essere se stessi, ma solo allora si comincia a vivere davvero.


Due estratti del romanzo

«Da quando avevamo ritrovato quel corpo senza vita, poco più di un paio di mesi prima, la morte era entrata a far parte delle nostre vite, eravamo diventati adulti di colpo. La spensieratezza delle partite di pallone in pineta era stata sostituita da un’angoscia latente, dalla paura di andare là fuori, di sera»
«Il nostro era un paesino di persone fredde e povere nell’animo, di quelli in cui ci si conosce tutti, in cui la gente mormora e da cui i ragazzi con un briciolo di cervello scappano appena compiuta la maggiore età. Io questo lo capii solo dopo quell’estate del ’94»

L'autore.
Antonio Benforte vive a Napoli. Giornalista ed esperto di comunicazione, è Social Media Manager del Parco Archeologico di Pompei. Ha lavorato per anni in una casa editrice milanese e si è occupato di social media e ufficio stampa per diverse realtà nazionali. Dal 2008 partecipa al progetto Econote, magazine green e associazione culturale.

Segnalazioni dal mondo urban/dark fantasy




Carissimi, oggi vi segnalo alcuni romanzi fantasy.

Parto da un urban fantasy edito da Dark Zone Edizioni, in uscita al Pisa Book Festival.

BERSERKR
di Alessio Del Debbio



Editore: Dark Zone Edizioni
Genere: urban fantasy
Prezzo: 14,90 euro (cartaceo)
Trama

Berlino, inizio del terzo millennio. La Guerra Calda è finita, gli Accordi dell’89 sono stati firmati e la città è stata divisa in sette zone, ciascuna assegnata a una delle antiche stirpi. 
All’interno della ringbahn vivono gli uomini, protetti dalla Divisione, incaricata di mantenere la pace e impedire sconfinamenti e scontri tra le stirpi. 
Misteriosi omicidi, provocati da sconosciute creature sovrannaturali, iniziano però a verificarsi in tutta la città, rischiando di frantumare il delicato equilibrio raggiunto. 
La Divisione incarica Ulrik Von Schreiber di indagare, aiutato dal pavido collega Fabian, ben sapendo quanto abbia a cuore il mantenimento della pace. 
Ma Ulrik non è soltanto un cacciatore, incarna lo Spirito Protettore della Città, l’Orso di Berlino, che non attende altro che liberare la propria furia.



Disponibile su tutti gli store di libri

Amazon    Ibs


Contatti:



L'autore.
Alessio Del Debbio, scrittore viareggino, appassionato di tutto ciò che è fantastico e oltre la realtà. Numerosi suoi racconti sono usciti in riviste (come Con.tempo e StreetBook Magazine) e in antologie, cartacee e digitali (come I mondi del fantasy, di Limana Umanìta Edizioni, Racconti Toscani, di Historica Edizioni, Sognando, di Panesi Edizioni). I suoi ultimi libri sono il romanzo Favola di una falena (Panesi Edizioni, 2016) e i fantasy contemporanei Ulfhednar War – La guerra dei lupi (Edizioni Il Ciliegio, 2017) e Berserkr (Dark Zone, 2017).
Cura il blog “I mondi fantastici” che promuove scrittori di fantasy italiano. Scrive articoli per il portale di letteratura fantastica “Le lande incantate”. È presidente dell’associazione culturale “Nati per scrivere” che sostiene gli scrittori emergenti, soprattutto locali, e d’estate organizza la rassegna “Un libro al tramonto” – Aperitivi letterari a Viareggio, per far conoscere autori toscani.


Il secondo libro è il primo episodio di una trilogia dark fantasy con risvolti romance.


L’Ordine di Daasanach – Il Risveglio 
di Sara Gatti



"Quando mi accinsi per la prima volta a scrivere queste pagine, lo feci puramente per una questione personale. Avevo bisogno di mantenere la mente lucida e costruire la prova che quanto avevo visto fosse reale. Pensai allora che il modo migliore fosse redigere una sorta di diario che contenesse tutte le esperienze che stavo vivendo. Dapprima la narrazione era composta da episodi frammentati, frutto delle mie riflessioni a caldo, ma in un secondo momento, divenne più pulita e chiara, grazie al lavoro di revisione a cui mi dedicai per riportare al meglio una delle vicende più incredibili che si possa raccontare. 
Mi dissi l'umanità deve sapere, anche dopo di me e dopo tutti coloro che furono travolti da questa storia; deve sapere che tra la gente comune si nascondo esseri che di umano hanno solo l'apparenza e alle volte, se indaghi i loro occhi, nemmeno quella.
Il ricordo di quei momenti mi sconvolge ancora. Alle volte vorrei poter cancellare tutto il passato per ricominciare a vivere una vita normale, nella quale l'angelo della morte fa visita solo a persone vecchie e stanche, accoccolate nei loro letti e felici di andare incontro al destino inevitabile, consapevoli di aver vissuto una vita piena e intensa. Una vita serena senza preoccupazioni e senza la paura di non vedere l'alba del giorno dopo. Purtroppo per me non è stato così, ho incontrato l'affascinante angelo troppo presto. Gli ho visto portar via anime ancora acerbe che chiedevano solo una possibilità: la possibilità che ci viene concessa al primo vagito, così preziosa e così delicata.
L'angelo dannato per me, per noi, aveva in serbo un altro progetto. A mia insaputa stava costruendo una strada in salita, caratterizzata da tappe sconvolgenti, a tratti incomprensibili, e una trappola, così ben organizzata, alla quale non potevo sottrarmi: quella che coinvolge il cuore.
La morte se ne andava a braccetto con il destino e sapientemente intrecciavano i fili di una rete che non mi avrebbe lasciato via di scampo. Incosciente, cieca e sorda, per amore caddi in quel groviglio di rovi, in quel arrovellarsi di spire, lasciandomi deliberatamente soffocare.
La morte ha molti aspetti, quello di un corpo gelido, inerte, di un cuore senza battito. Poi c'è quello che non hai mai preso in considerazione, quello in cui si può essere morti anche continuando a respirare, continuando a camminare, trascinandosi giorno dopo giorno tra le difficoltà della vita che ti tolgono ogni ragione per andare avanti, allora devi fare uno sforzo enorme per allontanare il dolore e risalire, per gridare che c'è ancora vita in te.
Se allontano i ricordi all’origine del mio male mi rendo conto che sono viva. Viva come non lo sono mai stata. Tramortita dalle forti emozioni che con passione travolgente e una dose di incoscienza, hanno risvegliato i miei sensi, portandomi sulla cima più alta del mondo per poi farmi sprofondare negli abissi neri. La ricerca del piacere mi ha condotto alla morte, per poi tornare indietro. Il piacere, la passione sono le scintille che danno origine ad ogni cosa, senza di esse cosa esiterebbe? Nulla. Il mondo ruota intorno ad esse, la gente fa cose pazze per avvicinarsi e sfiorare anche per pochi istanti l'oggetto del proprio desiderio.
Le vicende che vi narrerò hanno avuto inizio un afoso mattino di luglio: nero su bianco in una lettera veniva tracciata quella rotta, quella strada, dove dietro l'angolo mi attendeva la Bestia con le sue spire.
Si va dove portano le proprie scelte e le mie mi portarono in una sola direzione, a dispetto di quanti cercarono di impedirlo. Non provo rancore per loro, lo fecero per proteggermi. Quando c'è di mezzo la passione, l'amore o come è il caso di dire qualcosa di già architettato, già disegnato - il destino - nulla puoi fare per cambiare le cose, in un modo o nell'altro finirai sempre per prendere quella strada, per cadere tra le braccia dell'angelo della morte.
La storia che racconterò può sembrare frutto della fantasia, a suo tempo io stessa faticai a comprendere, a dare una spiegazione logica a quello che vedevo o sentivo, a giustificare le spiegazioni folli tentate da chi quelle verità le aveva già sperimentate, ma ciò che riporto, posso giurare di averlo toccato e di portarne sulla pelle i segni indelebili, dei cambiamenti innegabili che rivedo ogni giorno, in ogni gesto. Dimenticare è impossibile.
Quando si vivono forti esperienze si usa sempre dire non sono più la stessa persona di prima, ma quella che può apparire come una frase fatta per me rappresenta la sacrosanta verità, non solo il mio carattere ne ha risentito, anche il fisico è mutato in molti aspetti: lo sento nella pelle e nella carne, ogni fibra del mio corpo lo può confermare. Mi sono immersa in molti occhi, ho indagato molti volti per comprendere quanto vasta fosse la verità che ai più è preclusa. Nonostante tutto, sono una privilegiata, una che porterà per sempre con sé una conoscenza preziosa e che lascia a queste pagine il compito di conservarla.
In ognuno di noi c'è di più di ciò che appare, ma per alcuni quel di più è un mondo sommerso dove il fantastico diventa reale e i mostri hanno un nome e cognome. Racconterò i fatti più fedelmente possibile, cercando di descriverli con minuzia di particolari come se foste lì ad assaporarli attimo dopo attimo."





Da sempre nell'ombra si combatte una battaglia epica tra Guardiani di Daasanach e Revenants bevitori di sangue, una realtà brutale nascosta ai nostri occhi, che va ben oltre la calda coperta chiamata normalità.

La storia inizia con una lettera. Nero su biancoè tracciato il destino di Sana, una ragazza desiderosa di riscattarsi e togliersi di dosso l'immagine di figlia modelloe Matt, un giovane affascinante con un passato oscuro e avvolto dal più intricato mistero. Attraverso Profezie, rivelazioni, visioni e sacrifici scoprono un mondo nuovo soprannaturale, dove bene e male non sono solo parole evocative, ma due schieramenti che si giocano il destino dell'umanità.

All'alba dei tempi il primo Sciamano di Daasanach profetizzò la fine del mondo. Vide la Bestia infernale, il Dio vampiro, in un futuro indefinito risorgere attraverso un preciso Rituale e guidare orde di creature fameliche verso la supremazia della razza Revenants sul genere umano.

I fili del destino sono orditi da energie mistiche incontrollabili che vanificano ogni sforzo tentato per impedire alla Profezia di avversarsi. Giorno dopo giorno si avvicina l'inevitabile, ma prima che tutto si compia è necessario che due vite si intersechino.

Sana e Matt cadono nella peggiore delle trappole, quella della passione travolgente. Il loro amore nasconde un'insidia che li pone su due piatti della stessa bilancia, nella terribile scelta che li vedrà l’uno difronte all’altro. Non solo, nelle loro decisioni è racchiuso il destino dell'umanità.

Altre figure prederanno parte a questa straordinaria storia: Sei, un discendente dei primi valorosi guerrieri Guardiani; Adam, l’amico indispensabile per le conoscenze mediche; Razvan, il bibliotecario con il sapere mistico; Taran, l'abile vampiro a protezione della Bestia. Mentre sullo sfondo si prepara l'apocalisse, i personaggi vivranno forti emozioni, instaureranno relazioni di amicizia, sperimenteranno il dolore della morte, si ameranno, si odieranno. Si daranno battaglia in uno scontro che mieterà vittime su entrambi i fronti. Non mancheranno i colpi di scena…nessuno sarà più lo stesso.

martedì 14 novembre 2017

Recensione: LA PARANZA DEI BAMBINI di Roberto Saviano (RC2017)



Storie di innocenze rubate, di adolescenti che giocano a far gli uomini, andando incontro al rischio e alla morte con l'atteggiamento distaccato di chi sa che tutto quello che devi fare per essere qualcuno e per avere i soldi in tasca, va fatto oggi, non domani, perchè domani potrebbe essere tardi e tu potresti già non esserci più.


LA PARANZA DEI BAMBINI
di Roberto Saviano


Ed. Feltrinelli
Al centro di questo romanzo di Saviano vi è un gruppo di ragazzini di 15 anni che, a bordo dei loro scooter, scorrazzano per le strade di Napoli sognando di far soldi facili grazie ai boss di quartiere che “li fanno lavorare”.
Sono ragazzi che, per lo più, appartengono a famiglie “normali”, perbene, gente semplice che sgobba dalla mattina alla sera per garantire una vita dignitosa alla famiglia.
Ma, ahimè, questa dignità i loro figli la svendono giorno per giorno per fare spazio alla propria avidità, alla voglia di “potere”, di vedersi temuti e considerati per il loro essere dei “duri”.

Sono adolescenti che vivono ogni giorno come viene, perché sanno che è meglio non confidare troppo nel domani; non hanno paura di andare in carcere o di morire, ed è per questo che si giocano tutto ciò che sono e hanno, perché se non impari a essere “fottitore”, necessariamente poi diventi un “fottuto”, uno cui toccherà sempre sottomettersi agli altri, ai più forti.


“...oggi ci stammo, domani nun ce stammo. T’’o rriccuorde? Amico, nemico, vita, morte: è la stessa cosa.’O ssapimmo nuje, e lo sai pure tu. Accussì è. È ’n’attimo. È accussì che se campa, no?”

Questo gruppetto di ragazzi è capeggiato da Nicolas Fiorillo, chiamato O' Maraja in virtù del locale da lui frequentato assiduamente; in questo mondo fatto di piccoli e grandi criminali, tutti hanno un soprannome, solitamente legato a un particolare del loro modo di essere o a un aneddoto significativo che li ha visti protagonisti; e il soprannome può essere più importante del nome stesso perché dice chi sei e con esso vieni riconosciuto e ricordato.
Quando il piccolo boss camorrista per cui lavorano viene arrestato, Nicolas comincia a nutrire propositi più grandi, di indipendenza, volti a metter su una propria paranza, vale a dire formare un gruppo di affiliati che – giurandosi reciproca e assoluta lealtà – comincino a trafficare in ambito criminale, puntando man mano al non dover rendere più conto a nessuno, ma gestendo i propri “lavori” da sé.

Dopo le iniziali perplessità degli amici – coetanei con cui è cresciuto, che si considerano l’un l’altro come dei fratelli -, Nicolas riesce a convincerli a creare questa paranza, che però deve restare segreta – come segreto è il “covo” in cui si radunano per parlare d’ “affari”, per conservare il danaro accumulato, ecc… - agli occhi di quanti non ne fanno parte.

Per raggiungere i propri obiettivi – ad es., avere piazze proprie in cui spacciare e, in una parola, comandare, suscitando timore nella gente – Nicolas è disposto a correre dei rischi, come quello di contattare un potente boss agli arresti domiciliari e proporgli di lavorare per lui. Questi, superato l’iniziale sbigottimento per la sfacciataggine del “muccusiello”, acconsente a dargli le armi.

Assistiamo, quindi, capitolo dopo capitolo, alla nascita di questa paranza di ragazzetti che giocano a fare gli uomini: marinano spesso la scuola, spendono i soldi in abiti firmati e regali alle fidanzatine, sniffano polvere bianca, sparano ad antenne e neri per esercitarsi nel caso si trovassero nella condizione di dover ammazzare qualcuno, seminano terrore per le strade, cercano di ottenere il controllo dei quartieri sottraendoli alle paranze avversarie.

Sono ragazzi che, pur rendendosi conto che quella realtà in cui vivono è tutto fuorchè uno scherzo, un gioco, spesso affrontano tutto con troppa leggerezza, con quell’audacia sciagurata di chi non sempre calcola bene i rischi che corre se prende una determinata strada, se stringe certe alleanze, se pesta i piedi a qualcuno.

Saviano immerge il lettore immediatamente, sin dalle primissime battute, in questo “mondo sporco”, raccontando storie di violenza, di morti che producono altri morti, vendette e ritorsioni, di malavita…, storie di camorra in cui i protagonisti sono degli adolescenti la cui “colpa” è forse, prima di ogni cosa, quella di essere nati a Forcella e, in secondo luogo, di aver detto sì a uno stile di vita che offre sì guadagni facili e veloci, ma anche pericoli e preoccupazioni da affrontare, tanto, troppo più grandi delle loro spalle.

Questi ragazzi, coi loro modi di fare sguaiati, da bulli, sempre pronti a fare discorsi e gesti volgari, prepotenti, bugiardi nei confronti delle loro povere famiglie, mi hanno suscitato emozioni contrastanti: un po’ come con i "ragazzi di vita” di Pasolini, da una parte ho provato rabbia, irritazione e nervosismo davanti a quei loro modi di fare da delinquentelli già vissuti, irrispettosi, dall’altra, in certi momenti, ho provato un gran dispiacere per queste vite bruciate, per “quel futuro che non c’è"  e che contribuiscono a rendere precario con le proprie mani, perché – proprio come i pesciolini che restano in fondo alla rete dei pescatori e che poi andranno a formare il fritto di paranza – essi restano impigliati in un intrigo di sopraffazione e violenza che potrebbe finire per strozzarli.
Adolescenti derubati, defraudati della legittima spensieratezza tipica di quest’età per servire una realtà che non fa sconti a nessuno, neanche a bambini di dieci anni, che a questa tenera età hanno già imparato a tenere una pistola in mano e a premere un grilletto.

“Io per diventare un bambino c’ho messo dieci anni, per spararti in faccia ci metto un secondo”.

Storie di vita autentiche, tristemente realistiche, narrate con uno stile brutale e crudo, come lo è del resto la realtà fotografata; una narrazione che sa essere implacabile e inquietante, capace di turbare il lettore attento e consapevole di come, pur essendo alla presenza di una finzione letteraria, essa sia al contempo tratta dalla vita vera, e di come, seppure i personaggi e le vicende specifiche in sé siano frutto dell’immaginazione dell’autore, il sostrato sociale è fin troppo reale.

Ho letto questo libro a un ritmo sostenuto, sempre più coinvolta dalle giornate frenetiche e caotiche di questi “ragazzacci”, avendo modo di cogliere di ciascuno – O’ Marajà, Dentino, Biscottino, Lollipop… - le caratteristiche precipue grazie al linguaggio colorito e verace utilizzato da Saviano, che s’è servito di un abbondante dialetto napoletano che rende i dialoghi e la narrazione in generale molto vivaci e vere, dal taglio cinematografico, tanto che viene spontaneo immaginare tutto nei dettagli: espressioni facciali, tono di voce, abbigliamento, gesti, risate, sguardi duri e taglienti…

E’ stato un po’ come fare un salto sul set di Gomorra, e chi conosce la fortunata e seguitissima serie tv (che amo e non vedo l'ora di godermi la terza stagione!) sa di cosa parlo, di quale tipo di scenario, ambientazioni, dinamiche e personaggi. 
Finale amaro ma perfettamente in linea con ciò che viene narrato e della spietata realtà in cui è collocato.


Di certo leggerò il seguito, “Bacio feroce”, recentemente pubblicato.


READING CHALLENGE
obiettivo n.22 - Un libro dal punto di vista dei cattivi

lunedì 13 novembre 2017

L'UOMO DEL LABIRINTO: il nuovo romanzo di Donato Carrisi, dal 4 dicembre in libreria



Per quanti amano i thriller e Donato Carrisi in particolare, ecco una bella notizia: è in arrivo un suo nuovo romanzo!


L'UOMO DEL LABIRINTO



Ed. Longanesi
400 pp
19.50 euro
In libreria dal
4 DICEMBRE 2017


L’ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l’avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d’ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l’Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l’unico a inseguire il mostro.
Là fuori c’è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l’ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. 
Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. 
Ma uno scopo c’è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine… E questa è l’occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede. 
L’Uomo del Labirinto l’ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.

CHE NE PENSATE? VI INCURIOSISCE?
VI PIACE QUESTO AUTORE? 

domenica 12 novembre 2017

Flower-ed edizioni:le novità di novembre, tra diari, passeggiate letterarie e poesie



Carissimi lettori, amanti dei classici, vi segnalo delle belle novità flower-ed edizioni, caratterizzate da libri e incontri che renderanno speciale il mese di novembre.

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La prima novità riguarda la linea di Diari letterari - finalmente disponibile per l’acquisto .., l'ideale per chi ama non solo immergersi nella lettura ma anche trascrivere segreti e riflessioni circa ciò che legge. 

Il diario di Jane Eyre offre ai lettori le frasi più belle del meraviglioso romanzo di Charlotte Brontë, uscito nel 1847 e di cui si celebrano quest’anno i 170 anni dalla pubblicazione. 
Pagine ben curate e piacevoli da sfogliare lasciano ripercorre i momenti salienti della celebre storia di Jane Eyreattraverso le citazioni più suggestive e appassionanti che racchiudono l’essenza di questo capolavoro della letteratura inglese. 
Pagine da leggere e pagine da riempire con appunti e riflessioni, per custodire come in uno scrigno prezioso pensieri e segreti, recuperando la bellezza della scrittura a mano.


Ma non è tutto! C'è anche Il diario di lettura, che invita il lettore a tenere traccia e a conservare il personale percorso fra i libri. 
Le pagine sono strutturate in modo tale da essere riempite con i dati principali delle opere, con le frasi più belle e le riflessioni del lettore, per custodire quanto letto e poterlo sfogliare all’occorrenza. 
Uno strumento pensato per interiorizzare maggiormente le proprie letture e ripercorrere di tanto in tanto quelle piacevoli ore passate fra i libri. 
Contiene il saggio La scrittura nel tempo di Michela Alessandroni, che accompagna il lettore in una esplorazione sugli albori della comunicazione scritta e il suo sviluppo attraverso i secoli.

Trovo questa idea moooolto bella e ... romantica!!

Altra novità novembrina è la presenza della poetessa Alessandra Carnovale nel mondo di flower-ed! 


Come vento sul monte è la sua prima pubblicazione e rappresenta non solo il premio di Parole magiche, di cui è risultata vincitrice, ma anche il coronamento di una vita dedicata all’arte e alla poesia.
.I suoi versi rimandano alla prospettiva di una vita normale, sempre disattesa dal dialogo impossibile, dalla speranza inutile, dalle distanze.

Anche a novembre, come nei mesi scorsi, si terrà una passeggiata letteraria, che si svolgerà sabato 18 novembre, i protagonisti saranno Elizabeth von Arnim e il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
Carmela Giustiniani, autrice del saggio Chiamatemi Elizabeth. Vita e opere di Elizabeth von Arnim, introdurrà i partecipanti al legame che si strinse fra la scrittrice e questo luogo dedicato alla musica.
Occorre prenotarsi scrivendo a info@flower-ed.it
Il costo è di 5 euro per il biglietto d'ingresso, mentre nulla è dovuto alla casa editrice.




Ma l'autrice Carmela Giustiniani  ha preparato per flower-ed una nuova meravigliosa biografia, questa volta dedicata alla scrittrice britannica Frances Hodgson Burnett, nota in particolare per aver scritto famosi romanzi per ragazzi, quali Il giardino segreto, La piccola principessa e Il piccolo Lord
Ripercorrendo le fasi della sua vita, esploreremo il giardino interiore, fatto di luci e di ombre, di fiori lussureggianti e di erbacce, di questa scrittrice complessa, animata da alti ideali e che desiderava che la vita fosse una fiaba.
Disponibile in ebook e cartaceo dal 20 novembre.

sabato 11 novembre 2017

Leggere Noir - Novità Frilli Editori



Amanti del noir, eccovi due nuovissime pubblicazioni firmate Frilli Editori:



TREDICI GIORNI A NATALE. Torino 1990-2016
di Rocco Ballacchino 


192 pp
11.90 euro
Siamo al 4° episodio con protagonista la originale coppia formata dal commissario Sergio Crema e dall’amico e critico cinematografico Mario Bernardini .
Manca poco a Natale e il commissario Crema, convocato urgentemente al capezzale di una donna in fin di vita, è costretto a riaprire il caso dell’omicidio della figlia avvenuto 26 anni prima, noto come il."Delitto di Palazzo Nuovo", in cui il presunto colpevole è passato a miglior vita. 
Il poliziotto, alle prese con l'indagine sull'assassinio di uno spacciatore avvenuto qualche giorno prima, non riesce però a ignorare il proprio istinto che lo conduce a confrontarsi con i protagonisti di quella vicenda ormai accantonata da tutti. 
Il commissario proverà a scoprire la verità su quanto accaduto quel giorno all'interno dell'Università, nonostante la diffidenza dei colleghi, dell'affascinante dottoressa Bonamico e del suo compagno di indagini Mario Bernardini, anche lui coinvolto in quel processo in qualità di testimone. 
Sergio, ostaggio della propria ostinazione, vivrà, insieme ai suoi cari, una vigilia di Natale che non potrà dimenticare.
Nulla, dopo quella maledetta sera, sarà come prima...


CHI MUORE GIACE
di Marina Bertamoni



180 pp
12.90 euro
Chi è Amélie McFiennes, la scrittrice di romanzi rosa a sfondo erotico che vende milioni di copie in tutta Europa? 
Nessuno lo sa. L’autrice senza volto tutela la propria privacy in maniera ossessiva, ma in realtà dietro quel nome si nasconde Angelo Di Dio, un giovane uomo dal talento originale che ha dovuto scegliere uno pseudonimo per pubblicare i propri romanzi dopo un brutale fatto di sangue in cui è rimasto coinvolto. 
Un provvidenziale test del DNA ha restituito la libertà ad Angelo, ma non la fiducia negli esseri umani. Per questo si rifugia in una cascina nelle campagne tra Lodi e Crema, isolato da tutto e da tutti, dedicandosi alla sola attività che gli dia soddisfazione: la scrittura. 
Grazie a quello stesso test, però, l’ispettrice Luce Frambelli riesce a smuovere le acque di un caso di omicidio che la tiene impegnata da settimane: il profilo genetico di una donna strangolata, non identificata, risulta compatibile con quello di Angelo. I due sono inequivocabilmente fratelli.
Ma c’è un piccolo particolare: Angelo Di Dio è figlio unico, o almeno così ha creduto fino a quel momento. Frambelli indagherà per scoprire l’identità del feroce assassino, aiutata dai colleghi della Questura di Lodi, cercando di mantenere il giusto equilibrio tra il sospetto e un’attrazione per Angelo che diviene lentamente un’ossessione. 
Anche lo scrittore condurrà la propria ricerca personale, muovendosi tra Lodi, Milano e la Spagna, consapevole del rischio che la sua vita ne possa uscire sconvolta.

mercoledì 8 novembre 2017

Anteprima Sperling&Kupfer: SLEEPING BEAUTIES di Stephen e Owen King - dal 21 novembre in libreria



Sleeping Beauties è il romanzo scritto da Stephen King con il figlio Owen: una favola nera gloriosamente ricca di storie, idee, eventi e personaggi memorabili, che inizia con un "C’era una volta a Dooling" e termina con un finale degno di King. Potente, provocatorio, sorprendente.
L'Anonymous Content - la casa di produzione delle serie tv True Detective e Mr. Robot e dei film Revenant e Spotlight - si è assicurata i diritti delle romanzo, per farne una serie con la collaborazione di Stephen King.


              SLEEPING BEAUTIES


Ed. Sperling&Kupfer
672 pp
21.90
In uscita
21 Novembre 2017


"Che cos’è successo a Kitty?"
"Ha urlato per metà della notte. Ora dorme."
"Le è uscito qualcosa di comprensibile?"
"Sì, che la Regina Nera sta arrivando."



Dooling è una piccola città fortunata con una splendida vista sui monti e lavoro per tutti.
È a Dooling, infatti, che qualche anno fa è stato costruito un carcere all’avanguardia destinato solo alle donne, che siano prostitute o spacciatrici, ladre o assassine, o ancora tutte queste cose insieme.
 Ed è una di loro, in una notte agitata, ad annunciare l’arrivo della Regina Nera.
 Per il dottor Norcross, lo psichiatra della prigione, è routine, un sedativo dovrebbe sistemare tutto. 
Per sua moglie Lila, lo sceriffo di Dooling, poteva essere un presagio. Perché poche ore dopo, da una collina lì vicina, arriva una chiamata al 911, ed è una ragazza sconvolta a urlare nel telefono che una donna mai vista ha ammazzato i suoi due amici, con una forza sovrumana. 
Il suo nome è Evie Black. Intorno a lei svolazzano strane falene marroni e sembra venire da un altro mondo. 
Lo stesso, forse, dove le donne a poco a poco finiscono, addormentate da un’inquietante malattia del sonno che le sottrae agli uomini.

 Un sonno dal quale è meglio non svegliarle...


Gli autori.
Stephen King vive e lavora nel Maine con la moglie Tabitha. Le sue storie sono clamorosi bestseller che hanno venduto centinaia di milioni di copie in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Brian De Palma, Stanley Kubrick, Rob Reiner e Frank Darabont. Accanto ai grandi film, innumerevoli gli adattamenti televisivi tratti dalle sue opere. King, oggi seguitissimo anche sui social media, è stato insignito della National Medal of Arts dal presidente Barack Obama.

Owen King è il figlio minore di Stephen King. Autore di due raccolte di racconti (la prima delle quali pubblicata da Frassinelli con il titolo Siamo tutti nella stessa barca) e di un romanzo, ha ricevuto diversi premi letterari per il suo lavoro. È sposato con la scrittrice Kelly Braffet.

Frammenti di letture



" Gelide, bellissime, eterne, terribilmente estranee, le stelle brillavano, miliardi di vasti mondi che trasmettevano la loro luce.
Forse la luce che ora cade sulle mie mani, pensava, si è irradiata da un angolo dell’universo migliaia di anni fa fino ad arrivare qui per illuminare una panchina solitaria in un parco deserto.
Con la stessa sublime e fredda indifferenza ora illumina il volto cereo della partoriente che gli è spirata tra le mani.
Risplendeva così anche al fronte, diffondendo i suoi raggi sui morti, sugli agonizzanti. E allo stesso modo illuminerà anche lui quando renderà l’anima, e milioni di altri dopo di lui, con la calcolata esattezza e la precisione di un meccanismo cui è stata data la carica.
Com’è assurdamente piccola, insignificante e breve la vita dell’uomo, a paragone di questa immensità, di questo infinito.
Ma chissà? Forse tutto ciò esiste solo perché l’occhio umano lo vede così. Per la donna nella camera mortuaria della clinica niente più esiste, né stelle, né luce, niente di niente.
Le eterne riflessioni sull’esistenza, lo spazio e il tempo, la vita e la morte gli vorticavano nella testa."

- LA FAMIGLIA KARNOWSKI, I. J. Singer -

lunedì 6 novembre 2017

Recensione: I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER di J.W. Goethe (RC2017)



Un piccolo classico di fine Settecento, che racconta lo struggente amore impossibile di un giovane colto e romantico, il cui animo sensibile si ritrova schiacciato proprio da questo sentimento appassionato.


I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER
di J.W. Goethe


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Questo romanzo epistolare di Johann Wolfgang Goethe fu pubblicato nel 1774 ed è incentrato sulla figura del giovane Werther e sui suoi tormenti interiori, frutto in particolare del sentimento, non ricambiato verso una ragazza già fidanzata.
Il libro è diviso in due parti, che corrispondono alle lettere che il protagonista invia all’amico Wilhelm e sono quindi in prima persona, in stile monologo (visto che non abbiamo modo di leggere le risposte del destinatario), più una terza in cui la narrazione passa all’editore delle lettere di Werther (e dunque è in terza persona), fatta eccezione per alcuni frammenti di lettere riportati.

Al centro del romanzo vi sono quindi i tormenti del povero Werther, che inizialmente (siamo nel maggio 1771) è un giovanotto apparentemente sereno, che trova in particolare nelle cose semplici e nel contatto con la natura la sua fonte di pace. In questo aspetto ritroviamo un tema caro al Romanticismo: il rapporto con la Natura, con cui il protagonista vive quasi una vera e propria fusione, immergendosi in essa, godendo dei momenti di contemplazione trascorsi nel silenzio e nella quiete.

Ma questa quiete, la ricerca dell’equilibrio e dell’idillio, si scontrano con le pulsioni e i sentimenti che Werther si ritrova a coltivare dentro di sé.

Mentre è nel villaggio di Wahlheim, partecipa ad una festa danzante e conosce una dolce e casta fanciulla: Lotte, dalla condotta irreprensibile, tutta dedita alla propria famiglia, composta dal padre e dai fratelli più piccoli, dei quali ella ha amorevole cura, da quando hanno perso la mamma.

Di lei Werther si innamora perdutamente, sentendosi incoraggiato dalla dolcezza e dai modi gentili e premurosi di lei, che però è già promessa sposa di un giovanotto, temporaneamente lontano (Albert).

La passione amorosa che infiamma il cuore ardente e focoso del nostro intellettuale va a cozzare, quindi, con le convenzioni e le regole morali della società: Lotte è giù impegnata e per lui non c’è alcuna speranza, anche perché la ragazza è intenzionata a mantenere il proprio impegno verso Albert, che a un certo punto torna al villaggio.

Verso di lui, Werther nutre un’ovvia antipatia, ma riconoscendo il buon cuore e la gentilezza del rivale, cerca di instaurare un rapporto di amicizia, anche per amore dell’amata.

Ma il cuore di Werther non può saziarsi solo d’amicizia e per lui iniziano i dolori, le sofferenze emotive dovute a questo amore non soddisfatto, non vissuto; sofferenze che generano pensieri negativi, tormentati, struggenti, che il povero Werther sfoga nelle sue lettere a Wilhelm, regalandoci pagine accorate in cui egli manifesta tutto il suo animo romantico e straziato, che non trova più pace in nulla, perché l’unica fonte della propria gioia non gli apparterrà mai completamente.

Per cercare di non abbattersi ancora di più, accetta il consiglio dell’amico Wilhelm e va a lavorare lontano da Walhelm, come diplomatico presso l’ambasciata; i rapporti con l’ambasciatore non sono idilliaci e Werther si sente insoddisfatto del nuovo ambiente in cui vive, notando l’ipocrisia delle classi agiate e rifiutando la mentalità chiusa e conformista del ceto borghese, da cui si sente lontano.

Ancora una volta infelice, lascia l'incarico e torna al villaggio, ma apprendere dell’avvenuto matrimonio tra la “sua” Lotte e Albert lo getta in uno stato di prostrazione che, col passar dei giorni – e continuando a frequentare testardamente Lotte – aumenterà, logorando il suo cuore, il suo equilibrio interiore, fino a spingerlo a nutrire pensieri irrazionali e autodistruttivi

Similmente all’Ortis di Foscolo,Werther rappresenta l’eroe romantico che si strugge per amore, che vive il conflitto tra la realtà e le proprie pulsioni individuali, spesso irrazionali, soffocate dal conformismo della società. Per l’eroe romantico, conscio della propria incapacità a vivere felicemente e in armonia con ciò che lo circonda, l’unica soluzione a questo dissidio insanabile è l’autoannientamento.

Alla base del romanzo c’è una forte componente autobiografica: lo stesso Goethe fu innamorato di una ragazza già impegnata sentimentalmente, e circa l’epilogo della storia si rifece a un drammatico fatto realmente accaduto ad un suo conoscente.

È un classico della Letteratura tedesca che ben racchiude certe tematiche fondamentali del Romanticismo: l’amore appassionato ma infelice; il rifiuto di una società falsa e perbenista di cui non ci si sente parte integrante; l’esaltazione della Natura; si legge con sufficiente scorrevolezza, nonostante si tratti di un’ambientazione, di un linguaggio e di una tipologia di personaggi certamente distanti da noi, e non solo dal punto di vista temporale.

Lo stile di Goethe ha un che di musicale, di poetico, in special modo nelle sequenze descrittive sulla natura, e di profondamente drammatico nei passaggi in cui il protagonista si strugge d’amore, cosa che mi ha suscitato una certa tenerezza per lui e per la sua infelicità.
Essendo anche breve, credo proprio che sia una lettura accessibile a tutti e che non può che arricchire il nostro bagaglio culturale.

domenica 5 novembre 2017

Recensione: IO UCCIDO di Giorgio Faletti (RC2017)



Faletti, con il romanzo d'esordio Io uccido, ha scritto un thriller sorprendente, che cattura il lettore nella ricerca forsennata di un serial killer tanto folle quanto intelligente, coinvolgendolo attraverso tanti colpi di scena in un crescendo di tensione, dove al centro vi è la lotta tra personaggi totalmente opposti tra loro ma che fuggono ognuno dai propri demoni.


IO UCCIDO
di Giorgio Faletti





"...Io sono solo. (...) Tutti siamo chiusi in una prigione. La mia me la sono costruita da solo, ma non per questo è più facile uscirne."
"Mi spiace per te. Credo di intuire che non ami la gente".
"Tu la ami?"
"Non sempre.A volte cerco di capirla e quando non ci riesco cerco almeno di non giudicarla."
"Anche in questo siamo uguali. L'unica cosa che ci fa differenti è che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilità di sentirti stanco. Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni cosa sua malattia. Io no. Io di notte non posso dormire, perchè il mio male non riposa mai".
"E allora tu che cosa fai, di notte, per curare il tuo male?"
"Io uccido...".


Jean-Loup Verdier è un dee-jay di Radio Monte Carlo, che conduce un programma serale di successo, caratterizzato dalle tantissime telefonate di persone che hanno voglia di parlare, raccontarsi.
Ma una notte, durante la trasmissione, lo speaker riceve una telefonata decisamente diversa dalle solite, per tenore e contenuti.

Il brano che vi ho trascritto come incipit è parte della prima conversazione tra Jean-Loup e il suo interlocutore, che dichiara di essere un assassino.
La telefonata si interrompe bruscamente dopo l'ultima raggelante frase, ma nonostante la sensazione di sconcerto di tutti, in radio, la cosa viene archiviata come uno scherzo di cattivo gusto.
Il giorno dopo, però, un noto e giovane pilota di Formula Uno viene trovato morto nella sua barca, insieme alla fidanzata, entrambi uccisi e mutilati con ferocia.

Scatta così, immediatamente, la caccia all'uomo, e con essa inizia anche una serie di delitti terrificanti, realizzati con una precisione e una meticolosità incredibili da un assassino che, evidentemente, è tutto fuorchè un improvvisatore; come spesso accade negli assassinii seriali, il modus operandi ha delle peculiarità costanti: le vittime vengono tutte orribilmente mutilate, nel senso che l'assassino asporta completamente la pelle dal viso e dalla testa, lasciando al posto della faccia una maschera insanguinata e irriconoscibile; sulla scena del delitto, l'uomo - che nelle telefonate dice di essere "uno e Nessuno" (e infatti verrà chiamato Nessuno nel corso delle indagini) - lascia la propria "firma", "Io uccido"; ogni omicidio è preceduto dalla inquietante ed enigmatica telefonata in cui Nessuno lascia intendere, parlando a Jean-Loup ma anche ai "cani abbaianti" che lo stanno cercando (polizia) e che seguono ansiosamente la trasmissione, che a breve agirà di nuovo e lo fa attraverso un indizio musicale, con cui sfida coloro che ascoltano ad interpretarlo per risolvere l'enigma, riuscendo a precederlo, evitando così la morte di poveri innocenti.

Ma la provocazione purtroppo resta tale perchè gli investigatori e la Polizia monegasca non riescono a decifrare - almeno non in tempo - questi famigerati indizi e finiscono per dover accettare, con desolazione, che il serial killer si sta prendendo gioco di loro; i morti intanto si susseguono l'uno dietro l'altro, mettendo in allarme l'intero principato di Monaco, che mai ha ospitato un assassino seriale al suo interno...

A portare avanti le indagini, tra gli altri, c'è il commissario della Suretè Publique, Nicolas Hulot, che ha deciso di avvalersi del valido e professionale aiuto di un grande amico, Frank Ottobre, agente FBI in congedo temporaneo.
Nicolas è un commissario diligente e intuitivo, che sa il fatto suo, ma è convinto che Frank sia quello che "fa al caso suo", e che più di tutti abbia le carte in regola per dare la caccia al fantasma inafferrabile che sta portando terrore e sangue nel principato; il primo, però, che deve crederci e tirar fuori le proprie capacità investigative è proprio lui, Frank.

Frank ha un recente passato che lo ha tormentato e ancora adesso lo tiene stretto in una morsa di dolorosa indolenza: la sua amata moglie Harriet si è suicidata e lui in seguito è entrato in una profonda depressione, che chiaramente lo ha tenuto lontano non soltanto dal lavoro, ma dalla vita stessa.
Adesso il suo caro amico Nicolas (con cui ha in comune la perdita di una persona cara, con tutta la sofferenza che ne deriva), però, chiede il suo aiuto e Frank, nonostante la sua poca voglia di vivere e interagire con altri esseri umani, non può tirarsi indietro; e se inizialmente dice sì a questo incarico per amicizia, col passar dei giorni, e con l'aumentare dei delitti, a muoverlo è il guanto di sfida gettato da Nessuno, nonchè il desiderio di fermare le morti di diversi innocenti.

Analizzando le agghiaccianti scene degli omicidi e le telefonate (indizi musicali in primis), Frank e Nicolas si rendono conto che Nessuno è fin troppo bravo e attento a non lasciare nessun appiglio ai "cani" che gli sono col fiato sul collo, anzi "regala" loro tracce ambigue, soggette a diverse interpretazioni, ed infatti i nostri due uomini non riescono ad arrivare in tempo per mettere in salvo la vittima designata...

"erano due uomini, due sentinelle a guardia di un mondo in guerra, dove la gente si uccideva e moriva".

Lo scoraggiamento dilaga in centrale e Frank e Nicolas sembrano girare a vuoto, anche se il primo riesce all'occorrenza a sfoderare le sue capacità di osservazione e a cogliere piccoli particolari, negli assassinii, che risultano utili per poter arrivare, passo dopo passo, a capire di chi si tratti.
A dare il proprio contributo interverranno, di volta in volta, vari personaggi: ad es., il giovane Pierrot, che lavora in radio ed è un grande amico e ammiratore di Jean-Loup; è autistico ma ha una impressionante e mirabile memoria per quanto riguarda la musica, copertine di dischi ecc, il che sarà davvero importante per cercare di comprendere gli indizi musicali di Nessuno.

Il lettore segue, di capitolo in capitolo, il procedere delle frenetiche indagini da parte di tutto il dipartimento di polizia, che barcolla tra il breve e labile entusiasmo per le poche tracce che sembrano portare un minimo di progresso verso la verità, e il più diffuso abbattimento morale di fronte alla triste consapevolezza di avere a che fare con un omicida fin troppo furbo.

Intanto, le cose si ingarbugliano per Frank perchè a dargli qualche cruccio in più ci si mette un potente generale americano, Nathan Parker, padre della donna uccisa nel primo omicidio; l'uomo, assetato di vendetta, pretende di condurre delle personali indagini, parallele a quelle ufficiali, per acchiappare il mostro; inizialmente chiede aiuto all'abile agente dell'FBI, ma quando Frank si rifiuta di collaborare con lui, il vecchio e cinico generale inizia una sorta di guerra fredda con Mr Ottobre.
A complicare la matassa si aggiunge la storia personale e sofferta della figlia del generale, la bella Helena dagli occhi tristi, prigioniera di un padre orco dal quale sogna di poter fuggire, un giorno...

La strada verso la soluzione dell'intricato caso è costellata di ostacoli, deviazioni, grossi abbagli che aumentano l'insoddisfazione e la rabbia in polizia, pochi successi e, ancor di più, ancora morti di povere persone senza colpa, che minano la tempra e la fermezza emotiva e mentale - già un po' traballanti per ragioni personali - di Frank, che si ritrova man mano più solo davanti a Nessuno, un'ombra sempre più oscura e malefica, difficile da individuare ed afferrare.
Ma anche lui commette i suoi errori e, a colpi di intuizioni, ragionamenti e ricerche certosine, Frank riuscirà a svelare l'identità di Nessuno: l'assassino è sempre stato lì, in mezzo a loro, "a portata di mano"..., metafora di come spesso il Male sia abile nel travestirsi, e pur avendolo accanto non sempre abbiamo le "armi" giuste per riconoscerlo.

Ma conoscere l'identità di Nessuno non vuol dire averlo preso, quindi la caccia al mostro continua fino alle ultime pagine, e con essa apprendiamo la verità sul perchè delle sue scellerate e macabre azioni delittuose: anche Nessuno è un uomo solo, con i suoi angosciosi demoni interiori, col suo passato doloroso alle spalle, al quale ha cercato di dare un "senso" attraverso crimini efferati...

Ogni tessera dello stupefacente mosaico creato da Faletti torna al suo posto, il cerchio si chiude e per qualcuno si profila la possibilità, tanto attesa e sospirata, di un futuro che abbia finalmente tinte meno fosche e sia carico di migliori promesse.

La lettura di questo thriller/noir è stata lunga ma, un po' come con i Karnowski, non pesante e di certo mai noiosa! Le quasi 700 pagine le ho sentite tutte, è vero, ma non per colpa di Faletti, che finalmente ho potuto conoscere come scrittore: la sua prosa è accurata, ricca di dettagli mai inutili e ridondanti ma sempre funzionali alla narrazione, che infatti procede in modo snello e fluido, avendo tutte le caratteristiche per rapire l'attenzione del lettore, che segue passo passo lo sviluppo dell'indagine, lasciandosi avvolgere dalla tensione emotiva che guida Frank Ottobre, di cui ho apprezzato la complessità psicologica; del resto, non è insolito che il protagonista di un noir poliziesco/thriller sia una sorta di "eroe tormentato" la cui mente è popolata e afflitta da angosce e incubi personali di cui è difficile liberarsi, fatto che però non gli impedisce - anzi, paradossalmente lo "aiutano" nel suo lavoro - di mostrare le proprie capacità umane e professionali per raggiungere gli obiettivi prefissi.

Il mio parere su "Io uccido" è assolutamente positivo; lo stile del compianto Giorgio Faletti mi ha affascinata e tenuta avvinta alla storia, che è molto ben articolata e raccontata, e ha tutti i requisiti per appassionare il lettore.
Leggerò sicuramente altro di Faletti!

E voi, avete letto questo romanzo o altri dell'Autore?



Obiettivo n.5
Un libro di un autore morto negli ultimi cinque anni

sabato 4 novembre 2017

Film tratti dai libri in uscita a novembre/dicembre 2017



Diamo un'occhiata alle prossime uscite cinematografiche, soffermandoci sempre su quei film tratti da libri o ispirati alle vite di scrittori.


MR. OVE


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Mr. Ove è un film diretto da Hannes Holm, con Rolf Lassgård e Massimo Lopez. Esso si ispira al bestseller di Fredrik Backman "L'uomo che metteva in ordine il mondo" (Mondadori).


REGIA: Hannes Holm
ATTORI: Rolf Lassgård, Massimo Lopez, Bahar Pars, Johan Widerberg, Ida Engvoll, Filip Berg
Uscita al cinema il 31 ottobre 2017.

Mr. Ove è un anziano burbero che orchestra rigidamente la vita di quartiere, bacchettando senza riguardo il vicinato: non perdona chi parcheggia l'auto in doppia fila e chi sbaglia la differenziata, condanna il disordine e gli schiamazzi, il calpestio dei tacchi, il latrare dei cani e il vagabondare dei gatti (specialmente di un randagio spelacchiato che per ripicca continua a fare pipì davanti alla sua porta). 
L'atteggiamento intransigente di Ove si ammorbidisce dopo l'incontro con l'iraniana Parvaneh, la nuova vicina, da poco trasferita nella casa di fronte con il marito e i due figlioletti. Smessi i panni di ispettore del vialetto, insieme a quelli di vigilante dei parcheggi e della spazzatura, l'inquilino solitario si apre a una tenera e inaspettata amicizia.


UNA QUESTIONE PRIVATA


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Regia: Paolo e Vittorio Taviani
Cast: Luca MarinelliFrancesco TurbantiValentina BellèAnna FerruzzoLorenzo RichelmyAlessandro SperdutiGuglielmo Favilla.
USCITA AL CINEMA: 1° novembre 2017.


Tratto dall'omonimo romanzo di Beppe Fenoglio, il film segue le vicende del giovane partigiano Milton, innamorato della bella Fulvia, di cui perde le tracce durante la guerra di resistenza nelle Langhe.
Sullo sfondo della battaglia partigiana, il protagonista intraprende un eroico viaggio alla ricerca dell'amore perduto e della verità che ruota attorno ad esso. 
Grazie alla complicità della custode della villa dove i due innamorati passavano le loro serate, Milton scopre il terribile segreto che traccerà la sua strada: contorta e pericolosa, disseminata di nemici e insormontabili sfide.

Link libro



AMERICAN ASSASSIN



Regia: Michael Cuesta
Cast: Dylan O'Brien e Scott Adkins. 
Uscita al cinema il 23 novembre 2017

E' l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Vince Flynn.

Lo studente universitario Mitch Rapp  è un atleta promettente senza un solo problema al mondo. Quando la fidanzata rimane vittima di un attacco terroristico che miete centinaia di cittadini americani, invece di elaborare il lutto e cercare conforto nei propri cari, Mitch incanala la rabbia in un faticoso programma di addestramento della CIA. Assoldato prima ufficiosamente e poi ufficialmente dall'agenzia di sicurezza nazionale, si sottopone per mesi a intensi sforzi fisici e prove psicologiche. Finché il veterano della Guerra Fredda Stan Hurley non lo arruola per un'operazione clandestina di antiterrorismo, con l'obiettivo di indagare su una serie di attacchi previsti in Medio Oriente. Il giovane Mitch, incalzato dal rancore e dal desiderio di vendetta, seguirà un agente turco nella più grande polveriera d'Europa.


IL DOMANI TRA DI NOI


Ispirato a LE PAROLE TRA DI NOI (o "Il domani tra di noi") di Charles Martin, è la storia una coppia che sopravvive a un incidente aereo in montagna, e sono costretti a fidarsi l'uno dell'altro e salvaguardare la propria vita.


Regia: Hany Abu-Assad 
Cast: Kate Winslet e Idris Elba.
Uscita al cinema: 23 novembre 2017.

Due sconosciuti si incontrano al gate, in attesa di imbarcarsi sull'ultimo volo disponibile. 
Ashley Knox è una fotoreporter di successo, in viaggio per partecipare alle sue nozze, Ben Payne è un medico di ritorno da una conferenza, per un'operazione chirurgica programmata nel giorno seguente. 
Quando il volo viene cancellato per maltempo, Ashley pensa di noleggiare un aereo privato e suggerisce a Ben di dividere il mezzo. 
Il pilota riesce ad aggirare la tempesta ma un tragico incidente, mentre sorvolano le montagne del Colorado, fa precipitare l'aereo con i due passeggeri a bordo.
Ashley e Ben sopravvivono all'impatto, riportando gravi ferite su tutto il corpo. Smarriti in cima a un'isolata vetta innevata, sanno che a causa di un errore del pilota le squadre di soccorso non arriveranno mai, e che l'unica speranza di sopravvivenza è spostarsi in cerca di un riparo. 
Così il medico e la giornalista, estranei fino a poche ore prima, dovranno unire le forze e usare tutte le conoscenze a loro disposizione per individuare i primi segni di civiltà.
Nel pericoso viaggio che dovranno affrontare ci sarà spazio per i ricordi, i racconti personali, e la nascita di un'inaspettata attrazione reciproca.

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GLI SDRAIATI



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Liberamente ispirato all'omonimo libro di Michele Serra, Gli sdraiati è un film di genere commedia del 2017, diretto da 

Regia: Francesca Archibugi
Cast: Claudio Bisio, Gaddo Bacchini, Antonia Truppo. 
Uscita al cinema il 23 novembre 2017.

Giorgio e Tito sono padre e figlio, due mondi opposti che si scontrano all'interno di un appartamento a Milano. 
Giorgio è un giornalista di successo, celebre volto di un programma televisivo, stimato da colleghi e circondato da amici. Solo la sua ex moglie non gli rivolge parola e suo figlio si limita a farlo il minimo indispensabile. 
Tito, d'altronde, è un adolescente e in quanto tale è mosso da un insieme di emozioni complesse che non si preoccupa di articolare o esprimere, soprattutto a suo padre. È pigro come solo un adolescente può essere. Giorgio fa il possibile per cercare di capirlo. Il suo sogno è portarlo sul Colle della Nasca, per la vendemmia, ma lui non ne vuole sapere. 
Tito si sente soffocato dalle attenzioni di suo padre e preferisce passare tutto il giorno con il suo gruppo di amici, mangiando, parlando di niente e giocando ai videogiochi. 
Finché un giorno, senza preavviso, comunica a suo padre che l'avrebbe raggiunto in Liguria per la vendemmia. 
Dopo una serie di incidenti e malintesi, alla fine, in qualche modo padre e figlio troveranno il modo di comunicare… o almeno ci proveranno.

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DICKENS. L'UOMO CHE INVENTO' IL NATALE


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Regia di Bharat Nalluri
Cast: Dan Stevens, Jonathan Pryce, Christopher Plummer, Cosimo Fusco, Justin Edwards, Sean Duggan, David McSavage.
Uscita: 21 dicembre 2017.


Giunto in un momento di crisi nella vita come nella creatività, lo scrittore Charles Dickens, affetto dal blocco dello scrittore e reduce dal fallimento di ben tre romanzi, riesce a riscattarsi e in sole sei settimane gli ambienti si popolano di anziani in camicia da notte e fluttuanti ospiti: nasce così, proprio in un periodo di difficoltà, l'ispirazione per Racconto di Natale (A Christmas Carol), che diventerà un grande classico della letteratura.




VI PRESENTO CHRISTOPHER ROBIN



REGIA: Simon Curtis
ATTORI: Margot Robbie, Domhnall Gleeson, Kelly Macdonald, Phoebe Waller-Bridge, Alex Lawther, Stephen Campbell Moore

Uscita: 4 gennaio 2018.

Il film racconta la vita di A.A. Milne, papà dell'orsetto Winnie the Pooh e della gang nel Bosco dei Cento Acri.
Portato a casa dalla Signora Milne per il primo compleanno di Christopher Robin, Pooh diventa compagno di giochi inseparabile del bambino e poi leader della fortunata banda di peluche: il piccolo Pimpi, l'esuberante Tigro, il malinconico Ih-Oh, Kanga e Ro. Senza contare Uffa e Tappo, veri animali del bosco, che hanno già tana e residenza tra gli alberi.
A volte A.A. Milne posa la matita sul quadernetto per unirsi al gioco, poi corre nel suo studio a prendere nota delle avventure vissute. 
Il successo dell'opera ultimata è straordinario: le divertenti imprese di Christopher Robin e dei suoi amici di pezza restituiscono sogni e speranza al Paese ancora provato dalla Prima guerra mondiale, ma attaccano addosso al piccolo Milne l'etichetta di "eterno bambino", o peggio ancora di "personaggio letterario".

 


post originario
(cliccamiii)

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