mercoledì 18 luglio 2012

Wishlist (10): Gridano i gufi - Tony & Susan - Ferite profonde



wishlist


Lista interminabile, senza nè principio nè fine ^_^

Oggi è la volta di esprimere questi desideri.....




GRIDANO I GUFI
di Janet  Frame

Gridano i gufi
Ed. Neri Pozza
collana Biblioteca
256 pp
12 euro
Anno 2011
Sinossi

“Gridano i gufi”, il romanzo d'esordio di Janet Frame, appare per la prima volta nel 1957 e rivela subito il talento dell'autrice di “Un angelo alla mia tavola”, una delle più grandi scrittrici del Novecento. 

È la storia dei fratelli Withers, ambientata nella piccola città neozelandese di Waimaru, tra la depressione degli anni Trenta e il secondo dopoguerra. 
Un romanzo corale in cui le tempeste interiori, i malanni, come anche l'affetto e l'abnegazione, le gioie e i lutti di una famiglia trovano la loro perfetta espressione nella scrittura poetica della Frame. 
Vi è Francie, la maggiore, che è costretta a rinunciare agli studi per trovare un impiego, e proprio come il suo personaggio preferito, Giovanna d'Arco, va incontro a una tragica fine. 
Vi è Toby, l'unico maschio della famiglia, con i suoi disagi, i suoi complicati approcci alle donne e il suo travagliato e struggente rapporto con la madre, Teresa, che dopo il matrimonio si allontana dalla famiglia per entrare nel fragilissimo paradiso di un'esistenza agiata piccolo-borghese. 
E, infine, Daphne, all'apparenza la più debole e indifesa. Una ragazza fragile e introversa che, dopo essere stata rinchiusa in un ospedale psichiatrico e sottoposta a ripetuti e dolorosi trattamenti di elettroshock, sa trovare in sé, nella sua ricca sensibilità e consapevolezza interiore, un'autentica ragione di vita. 
Una vicenda aspra e commovente che, attraverso l'indagine delicata e minuziosa delle anime e degli affetti di una famiglia, annuncia una tra le voci poetiche più elevate e sommesse della narrativa femminile di tutti i tempi.

TONY & SUSAN
di Austin Wright

Ed. Adelphi
Traduzione di Laura Noulian
Collana Fabula
2011, 2ª ediz., pp. 408
€ 19,50 
Sinossi

Confessa, lettore. Se un conoscente ti recapita un manoscritto ingiungendoti di leggerlo entro qualche giorno, quando vorrà incontrarti per un responso, cosa proverai? 
Nervosismo? Fastidio? Imbarazzo? 
Bene, più o meno quello che prova Susan, anche perché il mittente non è una persona qualsiasi, ma il suo ex marito, e il romanzo che le ha spedito è quello che ha fantasticato di scrivere, senza riuscirci, per tutta la durata del loro matrimonio. 
Quindi mentre tu, lettore, puoi accampare un qualsiasi pretesto che ti impedisce di fare quanto più desidereresti al mondo, cioè leggere quel benedetto manoscritto, Susan deve sedersi, e cominciare da pagina uno. 
Dove si racconta di una famiglia che viaggia di notte, in aperta campagna. 
Di un sorpasso e di un controsorpasso con una macchina sconosciuta. 
Di uno scambio di insulti dai finestrini. 
Di un agguato, qualche chilometro dopo. 
Di una moglie e una figlia portate via da tre balordi. 
Di un uomo rimasto solo, che vaga alla loro ricerca in una notte che, come un incubo perfetto, sembra sempre ricominciare daccapo. 
Allora, lettore? Se alla fine hai ceduto anche tu, se ormai stai leggendo da sopra le spalle di Susan, devi fermarti, come lei. 
Fare una pausa. Cercare conforto nei suoi pensieri, nel suo sforzo di capire da dove tutto questo abbia avuto inizio. 
Prima o poi però, insieme a lei, dovrai ricominciare a leggere. 
Di alcuni fatti muti, semplici, atroci. E di una lenta, feroce, allucinata vendetta. 
Vedrai quello che vede lei, intuirai quello che lei intuisce, e soprattutto proverai quello che lei prova: una variante del terrore che fin qui non aveva conosciuto. 
E neanche tu.

L'autore.
Austin Wright (1922-2003) è stato un romanziere, saggista e critico letterario americano, professore emerito di Inglese all'Università di Cincinnati.

FERITE PROFONDE
di Neuhaus Nele

Ferite profonde
Ed. Giano
collana I libri della civetta
Trad. di  E. Cervini
415 pp
13.90 euro
Uscita: giugno 2012
Sinossi

David Goldberg aveva nostalgia della sua terra: voleva risentire i suoni della lingua madre, rileggere i giornali tedeschi, contemplare di nuovo gli amati monti del Taunus. 
Costretto a lasciare la Germania per salvare la pelle nel 1945, dopo sessant'anni trascorsi negli Stati Uniti, a novantadue anni è tornato nel suo paese. 
Un ritorno fatale. Poiché David Josua Goldberg, esponente di spicco della comunità ebraica americana, uomo influente che si è prodigato per ripristinare i rapporti tra la Bundesrepublik e Israele dopo la guerra, è stato ritrovato cadavere nel suo appartamento di Kelkheim. 
L'hanno scoperto inginocchiato sul lucido pavimento di marmo del corridoio, a neanche tre metri dalla porta d'ingresso. 
La parte superiore del corpo rovesciata in avanti, la testa in una pozza di sangue. Sangue e cervello schizzati tutt'intorno: sulla tappezzeria di seta, sulla porta, sui quadri e sul grande specchio veneziano posto all'ingresso. 
Una scena del crimine familiare per il commissario capo Oliver von Bodenstein e per la sua collega Pia Kirchhoff. 
l proiettile che ha trapassato la testa del vecchio, un proiettile di grosso calibro, procura, infatti, questi danni. 
Decisamente meno familiari sono, però, le cifre che i due investigatori scoprono tracciate col sangue sullo specchio: 1-6-1-4-5. 
È sconcertante un elemento che l'autopsia rivela: sul lato interno del braccio sinistro, venti centimetri sopra il gomito, Goldberg presenta il tatuaggio tipico delle SS. 

L'autrice
Nele Neuhaus è nata in Germania nel 1967 e, prima di diventare scrittrice, ha studiato Giurisprudenza, Storia e Letteratura, e ha lavorato in un'agenzia di pubblicità.Biancaneve deve morire è stato, e continua a essere, un successo straordinario in Germania. Oliver von Bodenstein e Pia Kirchhoff, i due investigatori, sono diventati dei personaggi popolari e il romanzo si è conquistato larga parte dei lettori e del credito dei thriller di Stieg Larsson.

EPIGRAFE E CITAZIONI (8)




citazioni d'autore...
Per la rubrichetta in questione oggi tocca ad un romanzo d'avventura tra i più conosciuti ed amati!!
Parlo de L'ISOLA DEL TESORO di Robert Louis Stevenson!!

Ecco cosa scrive l'autore prima di narrarci le straordinarie avventure di Jim Hawkins...

A Lloyd Osbourne


Gentiluomo americano, secondo il gusto 
classico la narrazione che segue è stata ideata,
e viene ora, in contraccambio alle molte ore
piacevolissime, e con i più sinceri auguri,
dedicata dal suo amico affezionato.

Alla pagina seguente...

Al compratore indeciso


Se racconti di mare in tono marinaresco,
tempeste, avventure, canicole, gelo,
se golette, isole, uomini abbandonati,
e bucanieri e oro sepolto,
e tutte le vecchie fantasie raccontate di nuovo
esattamente alla vecchia maniera,
possono divertire come divertivano prima me,
i ragazzi più saggi di oggi;
e così sia! e deciditi! Altrimenti,
se la gioventù studiosa non ama più
e ha scordato le sue antiche passioni,
Kingstone e Ballantyne il coraggioso,
o Cooper del bosco e dell'onda:
e così sia allora! E che io possa
come tutti i miei pirati dividere la tomba
dove essi e le loro creazioni giacciono!

PREMIO ADAMAS



premio

Ringrazio anzitutto Reina de IL PORTALE SEGRETO per il dolce pensiero circa il PREMIO ADAMAS e mi affretto a seguire le regole del gioco...

1- scegliere un proverbio che si ritiene assolutamente vero.

CHI TROVA UN AMICO, TROVA UN TESORO.
Mi è venuto in mente di getto, forse perchè ieri sono stata al matrimonio di una persona che ritengo davvero un'AMICA-TESORO... <3
E poi perchè ne sono assolutamente convinta e come me certo anche voi: l'amicizia è veramente un valore indispensabile per la nostra vita!!

2 - mettere un'immagine che rispecchi il tuo stato d'animo in questo.momento.

Ecco... questo pupetto assonnato mi rispecchia appieno!! :) Ho del sonno arretrato e vorrei sfogarlo dormendo qualche oretta senza svegliarmi!!!
sonnoooooooo

3 - girare il premio a sei blog.
Io però scelgo di girarne a meno di 6, non perchè non ce ne siano di blog che apprezzo tantissimo, ma perchè ho già girato il premio non molto tempo fa, quindi adesso lo dò a blog "scoperti da poco" ma che seguo molto volentieri!!

Bostonian Library di Endimione Birches


VIAGGIARE LEGGENDO (3). I luoghi di "L'ESATTA MELODIA DELL'ARIA"




travelbook



In quali posti mi ha condotto Richard Harvell narrandomi la storia del bravissimo tenore Moses ne L'ESATTA MELODIA DELL'ARIA (QUI la recensione)?

La storia è ambientata nella Svizzera della seconda metà del '700.

Siamo nel Cantone di Uri (capitale Altdorf), situato nella Svizzera centrale; Uri è una regione alpina ricca di ghiacciai e alpeggi formata dal bacino del fiume Reuss, che scende dal Massiccio del San Gottardo e sbocca nel Lago dei Quattro Cantoni a Flüelen.

Il Canton Uri viene menzionato per la prima volta nel 732 come proprietà dell'abate di Reichenau; la regione resistette alla Riforma e rimase Cattolica Romana.
l. lucerna
uri









abbazia
L'abbazia che ospitò per diversi anni il giovane Mose è l'abbazia di San Gallo,  fondata nel 612 come un eremo e poi diventato un vero e proprio monastero (regola celtico-irlandese) che prese nome da un monaco irlandese; più tardi divenne un monastero benedettino  dal 782 in poi si venne a formare una ben fornita biblioteca, considerata una delle più ricche di tutto il Medioevo.
Nel 1983 il convento di San Gallo venne inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni dell'umanità come «perfetto esempio di grande monastero Carolingio».
Ci fu davvero un certo Staudach a fare da abate, nel periodo immediatamente precedente a quello collocato nella narrazione.
image1
image

magari è questa? ;)
Per quanto riguarda Vienna, lo Spittelberg è uno dei quartieri più vecchi, molto suggestivo ed interessante; è stata una zona davvero frequentata per un pò di tempo da genere poco raccomandabile, in particolare artisti, scultori, pittori, musicisti, artigiani (specie stuccatori) e commercianti. Così nacquero piccole botteghe e ogni casa ospitava mescite di vino e birra. I musicisti con le loro canzonette e i tavernieri delle mescite di birra diedero vita allo Spittelberg.
In questo quartiere, nella via chiamata Burggasse, in una locanda, abitavano Nicolai e Remus, nella finzione narrativa; in realtà, c'è una deliziosa caffetteria.

teatro
teatro
Il Burgtheater citato dall'autore (teatro di corte), conosciuto originariamente come K.K. Theater an der Burg, e successivamente, fino al 1920, come K.K. Hofburgtheater, è il teatro nazionale austriaco a Vienna e uno dei più importanti teatri tedeschi del mondo. Viene chiamato "die Burg" dalla popolazione viennese, fu edificato nel 1714 dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria ma distrutto durante la guerra.





martedì 17 luglio 2012

OGGI VADO A NOZZE




Questo è un giorno importante per una mia carissima coppia di amici, perchè convolano a giustissime nozze!!
Non posso che unirmi con tutto il cuore alla loro gioia e inizio questa giornata dedicando loro questo splendido cantico tratto dal Cantico dei Cantici.


Chi è colei che sale dal deserto
appoggiata all'amico suo?
Io ti ho svegliata sotto il melo,
dove tua madre ti ha partorito,
dove quella che ti ha partorito si è sgravata di te.
 Mettimi come un sigillo sul tuo cuore,
come un sigillo sul tuo braccio;
perché l'amore è forte come la morte,
la gelosia è dura come il soggiorno dei morti.
I suoi ardori sono ardori di fuoco,
fiamma potente.
 Le grandi acque non potrebbero spegnere l'amore,
i fiumi non potrebbero sommergerlo.
Se uno desse tutti i beni di casa sua in cambio dell'amore,
sarebbe del tutto disprezzato.
Cap. 8:5-7

SPOSA AMATA

lunedì 16 luglio 2012

SUMMERBOOKS: LIBRI... VACANZA! (1)

Abbondano le rubriche che consigliano ottimi libri da portare in valigia o in borsa come compagni di vacanza, che sia in spiaggia o in qualsiasi altro luogo rilassante!!
Beh, non potevo esimermi dall'impresa, però mi incuriosiva cercare, a tal proposito, libri che abbiano in particolare a che fare con l'estate, la vacanza, il sole, il mare..., perchè no, prendendo spunto dal titolo!!

Per adesso iniziamo con questi due...
Il primo è un thriller, il secondo vede come protagonisti 4 giovani 30enni che non hanno molta voglia di crescere e concludiamo con qualcosa di romantico!!

ESTATE DI MORTE
di Harlan Coben

Estate di morte
Ed. Mondadori
Collana Oscar Bestseller
378 pp
9.50 euro
Anno 2010
Sinossi


Durante un campeggio estivo, quattro ragazzi – Gil, Margot, Doug e Camille – si avventurano nei boschi di notte per non farne più ritorno. 
Vent’anni dopo, Paul Copeland, fratello di Camille e brillante procuratore, viene chiamato all’obitorio per il riconoscimento di un uomo ucciso la notte prima. 
Una cicatrice sembra rivelare una verità sconcertante: il morto è Gil. 
Questa scoperta getta Paul in un baratro di ricordi strazianti.
 Che cosa è accaduto davvero nei boschi durante quella tragica vacanza? 
È possibile che anche Camille sia ancora viva?

L'autore.
Harlan Coben è uno scrittore di romanzi gialli, statunitense; con Deal Breaker (1995), primo romanzo della serie gialla incentrata sul procuratore sportivo Myron Bolitar, ha vinto l'Anthony Award, mentre con Fade Away (1996), terzo romanzo della serie, ha vinto il Premio Edgar e il Premio Shamus.

QUATTRO AMICI
di David Trueba

Quattro amici
Ed. Feltrinelli
Collana Universale economica
248 pp
8 euro
Anno 2002
Sinossi

I quattro amici sono: Solo, ventisettenne oppresso da genitori troppo perfetti e dal ricordo di una ex, che sta per convolare a nozze; Blas, grasso e goffo, alla frustrata ricerca di un amore; Claudio, tombeur de femmes che vive solo per l'amicizia; Raul, precipitato dalle fantasie sadomaso a un "tranquillo" menage familiare con due gemelli a carico.
Su un furgoncino di seconda mano che olezza di formaggio, i quattro decidono di concedersi un agosto da leoni, come illusoria fuga dalla quotidianita. 
Da Madrid a Valencia, da Saragozza di nuovo a Madrid, attraverso una serie di avventure, risse, sbornie, cuori infranti e amplessi frettolosi, rinsalderanno la loro amicizia in una tardiva fine dell'adolescenza.

L'autore.
David Trueba Rodríguez (1969) è un regista, scrittore e sceneggiatore spagnolo. Ha diretto vari film, tra cui La buena vida  e Soldados de Salamina. Ha scritto tre libri, Aperto tutta la notte, 1995), Quattro amici,  1999) e Saper Perdere, 2008) pubblicati in Italia da Feltrinelli.

L'ESTATE DELLE MAGNOLIE
di Sherryl Woods
Harmony Romance
6,50 euro
Sinossi

A Serenity, South Carolina, tutti si sentono a casa. È un luogo di pace e tranquillità, che accoglie ogni nuovo arrivato come una grande famiglia. Qui i problemi diventano grandi opportunità.

L'estate porta sole e ottimismo, e anche nella vita di Raylene Hammond è tempo di cambiamenti positivi. Afflitta da una forte agorafobia in seguito ai maltrattamenti dell'ex marito, vive rifugiata a casa dell'amica Sarah e da un po' ha accettato di vedere una specialista per uscire da questa situazione.
Poi, un giorno, incontra l'affascinante Carter Rollins, da poco trasferitosi in città, e scatta subito la scintilla.
 I problemi che li separano, però, sembrano essere troppi perché la fragile Raylene si butti fiduciosa in una storia d'amore. 
Sarà solo quando il passato tornerà a bussare alla sua porta, che capirà di non essere più la donna debole e sottomessa di un tempo, bensì una orgogliosa e degna Magnolia, come si chiamano le amiche dell'inseparabile gruppo a cui appartiene.

Un romanzo che sonda le profondità dei sentimenti, dalle paure alle passioni. Un caleidoscopio di sensazioni inebrianti.

L'autrice.
Sherryl Woods, dopo aver fatto per molto tempo la giornalista, si è dedicata a scrivere romance; scrivendo, la cosa che più le preme è che i suoi lettori possano ritrovarsi nelle esperienze dei protagonisti dei suoi libri!

Cineromanzo: MISERY di Stephen king



Oggi parliamo di un libro e di un film che è probabile che in moltissimi abbiano letto/visto...!
Personalmente, ho visto solo il film, ma sono molto curiosa di leggere il romanzo (prima o poi).

Sto parlando di MISERY del maestro Stephen King.

Misery
Ed. Sperling&Kupfer
Collana Super Bestseller
400 pp
9.90 euro
2012
Trama

Paul Sheldon, un celebre scrittore, viene sequestrato in una casa isolata del Colorado (fuori da Silver Creek) da una sua fanatica ammiratrice, Annie wilkes, infermiera professionista, affetta da gravi turbe psichiche, che lo salva da una tempesta invernale. 
La donna non gli perdona di aver "eliminato" Misery, il suo personaggio preferito, e gli impone tra terribili sevizie di "resuscitarla" in un nuovo romanzo, arrivando ad amputargli braccio e pollice e ad ammazzare un poliziotto che indaga sulla scomparsa dello scrittore.
Paul non ha scelta, pur rendendosi conto che in certi casi la salvezza puo' essere peggio della morte... Un capolavoro dell'horror, un incubo raccapricciante che solo Stephen King poteva concepire.



Qualche curiosità...!

La stesura del romanzo è datata 23 settembre 1984 - 7 ottobre 1986.
L'idea di uno scrittore di romanzi popolari nelle mani di un'ammiratrice psicopatica venne all'autore durante un viaggio aereo verso Londra. Una volta giunto a destinazione, al Brown's Hotel, non riuscì a dormire e dovette assolutamente mettersi a scrivere. Il portiere lo condusse ad una scrivania dicendogli che era stata usata da Rudyard Kipling (per poi aggiungere, in seguito, che lo scrittore britannico vi era morto di colpo apoplettico, mentre stava scrivendo) e lì riempì 16 pagine di block notes.

In origine avrebbe dovuto essere un racconto da trentamila parole, intitolato The Annie Wilkes Edition, nel quale Annie costringeva Paul Sheldon a scrivere un altro romanzo e poi lo uccideva, per realizzare un'opera unica, un manoscritto olografo rilegato con la pelle dell'autore stesso. Ma evidentemente, scrivendo scrivendo, l'Autore ha cambiato idea e ha lasciato che si seguisse un'altra strada...

All'epoca, King scriveva imbottito di droghe e annegato nell'alcol e la storia di Misery rifletteva inconsciamente la sua condizione di tossicodipendenza.

Il libro contiene un riferimento interno a un precedente lavoro di King, Shining.
Nel videoclip della canzone Please Don't Leave Me di Pink si verificano gli stessi abusi descritti in questo romanzo, nonostante la trama sia differente.

Il libro non poteva non trovare la propria trasposizione al cinema!

    Books&Titles (10)




    Rieccoci con l'appuntamento "Titoli&Libri", nel quale prendo in considerazione quei titoli di libri che più hanno attirato la mia attenzione e che da soli mi indurrebbero a prendere il libro in mano (magari scopri che la trama è orrida... ma questa è un'altra storia!).

    Cominciamo da ...

    MI HAI CAMBIATO LA VITA (A. Sellou, Salani, 224 pp, 13.90 euro, Giugno 2012). E' automatico capire perchè un titolo così mi attragga: è bello pensare che ci sia almeno una persona alla quale puoi dire, con dolce e ferma convinzione, "Mi hai cambiato la vita".
    Certo, ci sono  molte persone che te la possono cambiare in negativo..., ma preferisco dare a questa frase un'accezione positiva. Credo che sia al pari di una dichiarazione d'amore dire ad una persona che per noi lei costituisce "qualcosa" di talmente importante che dal momento in cui ha fatto capolino nella nostra esistenza, questa è cambiata e noi non siamo stati più gli stessi!

    COME FINISCONO LE FAVOLE (L. Kleypas, Mondadori, 200 pp, 9.90 euro, Maggio 2012). La parola favola di per sè mi piace, mi fa pensare non solo all'infanzia ma anche a realtà alternative in cui, pur essendoci i "cattivi", le difficoltà, i rompiscatole..., ci sono anche gli aiutanti, i "buoni", i piccoli "premi" da raggiungere, nonché il finale: e vissero tutti felici e contenti.
    Le favole terminano così, no? Chi di noi non ha ascoltato/letto, da bimbo, una favola attendendo con ansia il fatidico happy ending?  Io sì, onestamente, e un pò mi è rimasta la "fissa" di sperare che ogni storia che leggo non finisca... "troppo male".... ^_^

    FACCIAMO FINTA CHE NON SIA SUCCESSO NIENTE (M. Dawson, Giunti, 480, 6.90 euro, Luglio 2012). Questo titolo attirerebbe la mia attenzione per il semplice fatto che è una frase che credo abbiamo detto tutti un sacco di volte...! A volte con rassegnazione, altre volte con stizza, o tristezza, delusione..., ma di certo ci sono situazioni in cui ci si trova costretti a far "buon viso a cattivo gioco", nostro malgrado e quindi a sforzarci di passare oltre un fatto spiacevole!!


    IL PICCOLO LIBRO DEGLI ISTANTI PERFETTI (P. Delerm, Sperling&Kupfer, 192 euro, 13 euro, novembre 2011). Sarebbe bello poter conservare quegli istanti della nostra vita che ci sono sembrati perfetti in un libro..., visto che a volte la nostra memoria fa cilecca! L'unico "neo" è che essendo istanti, non è così semplice coglierli sempre con chiarezza: li si vive e basta...

    E A VOI, QUALE DI QUESTI TITOLI POTREBBE PIACERVI, E PERCHE'? 
    ^_^

    RECENSIONE: L'ESATTA MELODIA DELL'ARIA Richard Harvell




    Altro libro in lettura terminato ieri, anch'esso ahimè in e-book (i miei occhi si rifiutano di leggere libri al pc per almeno qualche giorno...): L'ESATTA MELODIA DELL'ARIA, di Richard Harvell, di cui trovate QUI la scheda.

    esatta-melodia-dellaria
    Ed. Nord
    Narrativa Nord
    416 pp
    9.90 euro
    Ci sono libri che, appena terminati, ti tirano fuori immediatamente un fiume di parole, di sensazioni, di associazioni mentali... che non vedi l'ora di raccontare, di esprimerle come si deve, per darne un assaggio anche agli altri.
    E ci sono libri che ti lasciano... così..., con un'aria un pò "trasognata", con un sorriso dolcemente nostalgico sulla labbra, con mille pensieri in testa che ancora turbinano... e ti trovi a chiederti: da dove inizio?
    Certo, da qualche parte si dovrà pur cominciare...!
    Credo che L'ESATTA MELODIA DELL'ARIA sia uno di quei romanzi difficili da spiegare, forse perchè narrati con tanta delicatezza, con una "penna leggera" che sembra un sussurro, un insieme di parole armoniose volate dalla penna di un abile scrittore e stampate nella tua mente per restarci almeno per un bel po'.
    Non starò qui a ri-narrare la trama del romanzo, di questo primo libro di Harvell; quella la si trova tranquillamente in web, oltre che nel post di cui ho messo il link :P
    Ciò che mi ha colpito del libro è l'insieme di sensazioni ed emozioni capace di trasmettere al lettore: Harvell ci narra le avventure (anzi, disavventure) di un bambino e poi di un giovane che non è stato molto fortunato nella vita: ha incontrato sul suo cammino troppa gente che gratuitamente gli ha fatto del male..!
    Nasce e cresce, fino a nove anni, sul campanile della chiesa del proprio villaggio, insieme alla madre sordo-muta, anche lei vittima dei soprusi di gente malvagia, egoista, senza pietà; cosa ancora più tragica, da parte di gente che per vocazione dovrebbe aver compassione dei derelitti, e che invece veste i panni del carnefice.
    Il piccolo Moses - non è il suo vero nome, ma quello che gli verrà dato dalla coppia di amici che lo salverà dalle acque del fiume in cui il suo padre biologico lo aveva gettato, per farlo morire - è un bambino sensibile, in tutti i sensi: non solo nell'anima, ma anche a livello "sensoriale".
    Essendo nato e cresciuto "a suon di campane", invece di diventar sordo è venuto su con una capacità di percepire i suoni anche minimi da non farsi sfuggire il più piccolo dei sussurri, il più flebile dei sospiri...
    La sensibilità di Moses è accompagnata e sostenuta da un'eccellente capacità di "giocare" con la voce, di cantare in un modo tanto idilliaco da trasportare in un "paradiso di suoni armoniosi" chi lo ascolta, facendoli piangere di commozione, arrestando il loro respiro, le loro parole spesso inutili e inopportune per fermare il tempo ed ascoltare il dolce e melodioso cantico di questo bambino.
    Pur avendo ricevuto presto cattiverie e emarginazione, Moses non è un tipo totalmente diffidente; il caso gli
    fa incontrare due personaggi simpatici, opposti tra loro eppure così uniti ed inseparabili: due monaci che meno monaci non potevano essere!
    Nicolai, il gigante buono, l'amicone dolce, romantico, desideroso di gustare il piacere di una vita piena di gioie di ogni genere, ed il brutto e rachitico Remus, anche lui un emarginato, rifiutato dalla propria famiglia, apparentemente burbero ma in fondo sensibile e fedele.
    Due esseri improbabili che sapranno amare il nostro Moses ed essergli amici sempre: Nicolai e Remus sono quegli amici che sai di voler avere nel corso della tua vita, dei quali avrai bisogno e sui quali sai che potrai contare, nonostante il tempo passi, nonostante ci si trovi in posti diversi.
    La vita nel monastero dove vivono i due monaci - l'abbazia del cinico Staudach - non sarà affatto facile per il tranquillo e indifeso Moses: il suo talento non passa inosservato al monaco che dirige il coro, che farà di tutto per far sviluppare le capacità canore del ragazzino e certo ci riuscirà... ma a quale prezzo!

    Moses non piace a molti invidiosi, che vedono in lui ciò che essi non sono; l'invidia e l'egoismo che alcune persone riverseranno sul povero Moses saranno per lui motivo di sofferenza e porteranno gli altri a decidere per lui, per la sua vita, senza che il nostro cantore possa dire nemmeno una parola...
    Ma la vita non è costellata solo di brutti incontri: nel mezzo della desolazione umana ecco profilarsi dei momenti di felicità, di idillio... ahimè troppo presto oscurati dalle decisioni che gli altri prendono per Moses e a dispetto della sua possibile felicità, decisioni che "mutano" il suo giovane corpo così come muteranno forse il suo destino, il suo diritto di amare e di essere amato.
    Ma per coloro che hanno un'anima nobile, sensibile, così attenta ai minimi rumori e suoni, elevata e al di sopra delle meschine macchinazioni umane... una speranza c'è sempre, ci deve essere...!
    La sua incredibile voce sarà per Moses fonte di problemi e sofferenze, ma anche di gioia e riscatto: la sua voce gli farà conoscere la dolce Amalia, l'unica donna amata e che lo ama, ma anche il tenore Guadagni, pieno di sè e straconvinto di essere il miglior cantante castrato in circolazione (salvo poi aver paura della bravura del nostro Moses), che cerca di umiliare il ragazzo in tutti i modi.
    La sua voce lo porterà a maturare anche una forza interiore, una volizione che gli permetterà di uscire dal vortice di "schiavo della musica" in cui gli altri lo hanno prepotentemente inserito, e di prendere piuttosto in mano la situazione, garantendo finalmente la serenità a sè stesso e coloro che ama, e facendo del proprio naturale talento la propria fortuna e il proprio successo.

    Davvero una lettura consigliata: un romanzo che magari non ha la propria originalità nella trama in quanto tale, ma che di certo è scritto con molta delicatezza, i personaggi dipinti con maestria e sensibilità, e soprattutto dona la sensazione che si stia leggendo una sorta di "spartito musicale" dove tante note, a volte contrastanti e stridenti, altre volte dolci ed armoniose, vanno a inserirsi nel pentagramma della vita facendoci ascoltare una musica che probabilmente, come è successo a me, vi resterà nel cuore.
     
    CONSIGLIATO. 

    DARK LOVER - IL RISVEGLIO (J.R. Ward): recensione




    L'ho terminato ieri; per quanto lo abbia letto incollata al pc, in formato pdf, devo dire che non mi è pesato perchè Dark Lover di J.R. Ward (QUI la scheda) si legge con molta velocità, o almeno così è successo a me: pur essendo abbastanza recente il mio approccio con questo genere di libri,  confesso di esserne stata completamente rapita... ma mi sa di averlo già detto :P
    Bene, questa la mia opinione del primo romanzo della sexy e invincibile Confraternita del Pugnale Nero!!

    DARL LOVER - IL RISVEGLIO
    Dark lover

    Wrath, Vishous, Rhage, Tohrment, Zsadist, Darius, Phury...: inizio a leggere il primo volume della Confraternita del Pugnale Nero e mi ritrovo questa sfilza di personaggi, dai nomi tutt’altro che comuni ma dalla personalità da subito ben delineata.
    Il nocciolo  della trama di questo primo romanzo della saga dei vampiri sexy della Ward in sintesi è questa: il valoroso guerriero Darius ha una figlia, concepita con una donna umana; la ragazza si sta avvicinando al difficile momento della transizione (il passaggio che un vampiro affronta  per giungere all’età adulta, allo status di “vampiro a tutti gli effetti”) e suo padre vuole affidarla a qualcuno dei suoi “fratelli”, un tipo forte, deciso, che sappia prendersene cura; il suo pensiero va a Wrath, colui che è destinato a diventare re della Confraternita e, del resto, nel leggere la descrizione che l’Autrice ne dà, come dargli torto?

    Wrath era un metro e novantotto di puro terrore vestito di pelle. I lunghi capelli lisci e neri gli ricadevano sulle spalle dall'attaccatura a V sulla fronte; un paio di occhiali da sole avvolgenti nascondevano due occhi che nessuno aveva mai visto; le spalle erano larghe il doppio di quelle della maggior parte dei vampiri maschi. Con il suo viso aristocratico e feroce insieme, incarnava alla perfezione il re che era per diritto di nascita e il soldato che era diventato obbedendo al proprio destino.

    Wrath non sembra affatto onorato dell’incarico ma la morte improvvisa del colto e valoroso princeps Darius, lo spingerà a sentirsi obbligato verso di lui e cercare questa figlia mezza umana mezza vampira, per prendersene cura, per proteggerla..., costi quel che costi.
    Beth, questo il nome della bella figlia di Darius, ovviamente è ignara della propria vera natura e vive la sua vita un pò nell’ombra: riservata, single, lavora come giornalista di cronaca e, pur avendo diversi spasimanti, tende ad essere diffidente verso il genere maschile.
    Beth piace a Butch, un poliziotto giovane e anch’egli single, ossessionato dalla morte della sorella, violentata e uccisa da uno stupratore.
    La vita di Beth e Butch sta per ricevere uno scossone non indifferente, ai limiti dell’assurdo ma ovviamente la Ward ci presenta il tutto con una tale naturalezza ed ironia che poco ci manca che il dubbio sorga anche al lettore: ma non è che il mio vicino di casa è un probabile vampiro?
    Ed ecco che questi vampiri aggressivi e moooolto propensi ad avere avventure con il gentil sesso ci vengono presentati ad uno ad uno, attraverso dialoghi e situazioni che, se da una parte sembrano “normali”, dall’altra ti immergono in un mondo “alternativo”, fatto di parole che hanno senso solo per la Ward: shellan, hellren, lesser... ecc;  diciamo che è come se l'Autrice desse per scontato che chi si accosta ai suoi "figli vampiri" debba sapere di che stiamo parlando... il  che potrebbe rendere un pò spaesati...!
    Certo, alla fine di ogni romanzo c’è una sorta di glossario generico che aiuta il lettore a comprendere almeno la “struttura” di questa società vampiresca e a farci cadere immediatamente ogni nostra presunta conoscenza di loro: qui non abbiamo vampiri che succhiano il sangue di umani, rendendoli come loro, o che odiano il crocefisso e l’aglio.
    I vampiri della Black Dagger Brotherhood, pur avendo il “piccolo” problema di non poter uscire alla luce del sole (pena un immediato incenerimento) e pur avendo bisogno di sangue (più che altro, bevono il sangue delle femmine vampire, quello umano non li terrebbe in vita più di tanto), non hanno la malsana abitudine di andare in giro di notte, stile pipistrelli, ad affossare i propri canini nei candidi colli di qualche “esemplare dell’homo sapiens”..: altrochè, hanno ben altre “grane” cui dedicarsi!!
    Tanto per cominciare, la razza dei vampiri sta per estinguersi e i fratelli cercano in tutti i modi di conservarla in vita; e più di tutto, a minacciarla ci pensano loro, i senz’anima, i terribili e crudeli lesser, ex-umani privati dell’anima, profumati di talco per bambini e addestrati per sterminare proprio loro, i nostri vampiri.
    E in questo primo volume della saga non potremo non assistere alla battaglia tra queste due “società”: non solo,  la Ward ci lascerà entrare in questo mondo particolare, sovrannaturale, che “abita” in una normale città americana (Caldwell, N.Y.), beve birra, guarda baseball, ama la buona cucina e ha sentimenti e passioni come tutti noi.
    Balza subito al lettore il desiderio incontrollabile di Beth e Wrath, sin dal loro primo “bollente” incontro, di trovare l’uno nell’altro il completamento di sè, “l’oggetto” del proprio desiderio fisico, ma anche del proprio amore, la persona alla quale consacrare la propria devozione per tutta la vita.
    Beth, pur essendo comprensibilmente frastornata dall’ingresso in questa nuova e assurda realtà (i vampiri? Ma esistono davvero!?!? Non starò impazzendo??), si lascerà travolgere dall’ondata di emozioni forti e nuove, incontrando l’amore della sua vita in un personaggio che certo, a primo sguardo, non te lo raccomanderei...!

    La trama di per sè non è articolata e complessa, le ambientazioni sono poche: da casa di Beth si passa presto a casa di Darius, dove troveremo tutti i confratelli, con “escursioni”  presso l’Accademia della arti marziali, in cui conosceremo il cattivissimo Mr X, che addestra i lesser per i combattimenti.
    Anche i personaggi sono praticamente loro, i “fratelli”, che pian piano impariamo a conoscere e a distinguere per carattere e storia personale, cui si aggiungono il fedele e buon maggiordomo Fritz, i vampiri Havers (medico) e la sorella Marissa, shellan, non amata, di Wrath, che però riceverà la propria occasione di riscatto incontrando qualcuno che saprà apprezzarla; e c’è l’umano poliziotto Butch, che si ritroverà anche lui a fare i conti con una realtà finora immaginata solo attraverso le storielle horror...

    Il linguaggio della Ward è molto colloquiale, gergale, di quelli che sentiresti tranquillamente dalla bocca di un gruppo di amici seduto al bar, il che rende i vampiri “vicini” a noi, perfettamente inseriti nella società (niente programmi di integrazione sociale, per loro: fanno da soli, grazie!); le scene d’amore, di combattimento, i semplici dialoghi sono narrati con molta vividezza e la narrazione risulta molto coinvolgente; qualche parolaccia la si trova e le scene di sesso sono frequenti e con un certo... “livello di sensualità”...!
    Ammetto di aver trovato un pò banali le frasi eccessivamente sdolcinate del vampiro innamorato, anche perchè "mamma Jessica" ci presenta dei tipi aggressivi, duri, apparentemente spietati, ma alla prima occasione non ci mette neanche un secondo ad appioppare sulle loro labbra carinerie stile "Tre metri sopra il cielo"!

    Devo dire che mi è piaciuto molto questo primo romanzo della Confraternita e dò alla Ward il merito di farti avvicinare a questi personaggi con una tale semplicità da renderteli familiari, tanto che a fine lettura ho avuto subito il desiderio di leggere il seguito...: quando conosci la BDB è difficile resistere alla tentazione di continuare a seguire le loro avventure!
    Ora mia aspetta il secondo volume, Lover eternal... e non vedo l’ora!

    VALUTAZIONE "DILLO CON LE FACCINE"
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