lunedì 4 marzo 2013

Recensione "Annus mirabilis" di Geraldine Brooks



«Un romanzo avvincente che ci lascia il ricordo di personaggi struggenti».  Arthur Golden

ANNUS MIRABILIS
di Geraldine Brooks



Annus mirabilis
Ed. Neri Pozza
Biblioteca Neri Pozza
Trad. di F. Diano
352 pp
14 euro
2009


«Annus mirabilis è davvero un romanzo mirabile: congiunge storia e linguaggio in una maniera mai vista prima».  Anita Shreve 


Trama

È una mattina del 1666 a Eyam, un piccolo e isolato villaggio di montagna del Derbyshire, in Inghilterra, e nel grazioso cottage in cui vive, Anna Frith ha appena finito di allattare il piccolo Tom e di scrutare amorevolmente Jamie, che gioca da solo accanto al focolare, spargendo ovunque pezzetti di rami.
Riempita una brocca d’acqua fresca e tagliata una fetta di pane, Anna si avvia verso la scala della soffitta, per raggiungere la stanza dove dorme Mr. Viccars. 
Dal giorno in cui Sam Frith se n’è andato, sepolto da una valanga nel giacimento di piombo in cui lavorava, è trascorso un inverno intero. 
In primavera, Gorge Viccars è venuto a bussare alla porta del cottage in cerca d’un alloggio e Anna, vedova a diciotto anni con due bambini, ha pensato bene che l’avesse mandato Dio. 
Viccars è un sarto girovago, conosce Londra e York, l’intensa vita portuale di Plymouth e il traffico di pellegrini di Canterbury. Ha visto mercanti di seta che hanno attraversato l’Oriente e fatto amicizia con produttori di merletti persino tra gli Olandesi; ha visto marinai di Barberia che si avvolgono il volto color rame in turbanti di intenso color indaco, e mercanti che hanno mogli tutte velate. 
Ed è straordinariamente gentile: ieri le ha fatto dono di un meraviglioso vestito di lana fine verde dorato, con l’orlo e i polsi ornati di pizzo genovese. 
Perché però ora l’accoglie con strani gemiti e non con la sua solita, contagiosa allegria?
Anna entra nella stanzetta dal soffitto basso e per poco la brocca non le cade di mano. 
Il volto giovane e bello della sera precedente è scomparso. Gorge Viccars giace con la testa spinta di lato da un bubbone grande quanto un maialino appena nato, un rigonfiamento di carne lucida e pulsante.
Così, nelle pagine di questo romanzo, la peste giunge a Eyam, in una mattina del 1666. Inaspettata e innocente eroina, Anna deve affrontare la morte nella sua famiglia, la disintegrazione della sua comunità (non appena la peste penetra nelle loro case, gli abitanti di Eyam smarriscono la loro fede e si abbandonano a ottusità e superstizione) e il pericolo di un amore illecito.
L’Annus Horribilis della peste, però, è destinato a trasformarsi in un Annus Mirabilis, un anno di meraviglie…
Romanzo indimenticabile che svela «la meraviglia del coraggio umano» (Library Journal), Annus Mirabilis è anche un’avvincente storia d’amore in cui dolore e gioia, perdita e resurrezione si alternano mirabilmente.

L'autrice.
Geraldine Brooks ha vinto il Pulitzer Prize con il romanzo L’idealista (Neri Pozza 2005). Autrice di due saggi di grande successo: Nine Parts of Desire: The Hidden World of Islamic Women e Foreign Correspondance, corrispondente di guerra per il Wall Street Journal, il New York Times e il Washington Post, Brooks è nata in Australia e vive oggi in Virginia, negli Stati Uniti. Il suo primo romanzo, Annus mirabilis, è stato un bestseller internazional
e.

il mio pensiero

“Annus mirabilis” è un romanzo a sfondo storico che trae ispirazione da un fatto realmente accaduto ed è l’autrice stessa a darcene spiegazione a fine libro.
Le vicende narrate sono ambientate a Eyam, una cittadina inglese (nel Derbyshire) che la storia ha ribattezzato come IL VILLAGGIO DELLA PESTE, in quanto negli anni 1665-1666 i suoi abitanti furono afflitti da un’epidemia terribile di peste, che decimò la popolazione, la quale – coraggiosamente – decise di restare entro i confini del villaggio per evitare che il morbo potesse diffondersi nei paesini vicini.

A dar voce alla storia, nella finzione narrativa, è una contadina, la domestica del rettore del villaggio, l'integerrimo Michael Mompellion, sposato con la raffinata e buona Elinor: Anna Frith, giovane vedova con due figli.

Anna ci appare subito come una donna matura ed intelligente, assennata, osservatrice; il romanzo inizia presentandoci la situazione finale, per farci fare poi un salto temporale ai mesi precedenti (il passato, il racconto della diffusione della peste bubbonica nel villaggio) per poi, a fine romanzo, riprendere la narrazione dal punto in cui l’avevamo lasciato all’inizio (il presente).

Anna è una giovane vissuta in una famiglia in cui la violenza era il modo principale usato dal padre, l’ubriacone Josiah, per “comunicare” con la povera moglie e con la figlia Anna, che da piccola fa esperienza dell’animo selvaggio di cui è capace l’essere umano.

Il matrimonio precoce la salva da una vita di cattiverie ma dura troppo poco: Sam Frith, che fa il minatore, muore sul lavoro; proprio lui che doveva proteggerla, amarla, come del resto ha fatto nel poco tempo in cui hanno vissuto insieme, un tempo che ha dato modo ad Anna di avere due bimbi, da lei amati teneramente.
Sola e senza la speranza di poter avere un altro uomo da amare, il destino manda in casa di Anna il giovane sarto George Viccars; proprio quando questi inizia a mostrare un certo serio interesse per la donna – oltre ad aver portato equilibrio e serenità ai bambini – la morte giunge crudelmente a strappare dal mondo Viccars e la causa della morte appare immediatamente in tutta la sua chiarezza terrificante e porta il nome di: PESTE.

Da qui ha inizio l’inferno nel villaggio di Eyam, che verrà letteralmente devastato da questa epidemia che attacca giovani e bambini spietatamente, rivelandosi inspiegabilmente più benevola con gli anziani.
L’autrice ci lascia entrare nel vivo della quotidianità del villaggio, e attraverso il punto di vista di una donna instancabile e forte come Anna, riusciremo a vedere tutti i livelli di devastazione che la pesta porta con sé: a livello fisico, psicologico, emotivo, economico, sociale, religioso.

Mi prendo la licenza di definire quest’opera un romanzo “sensoriale” e mi spiego: attraverso Anna, il lettore può davvero “sentire” tutto questo con i cinque sensi!
Di fronte ad una narrazione tanto vivida e cruda, non ho potuto non “sentire” insieme ad Anna i tanti odori da lei descritti: da quello delle mele marce a quello profumato delle spezie ed erbe da lei raccolte per curare i malati; dalla puzza fetida dei corpi martoriati dalla malattia a quello dolcissimo e tenero della pelle di un bambino.
Ho udito insieme ad Anna le urla di dolore, rabbia, rancore… di coloro che vedevano i propri cari deperire tra atroci sofferenze; le grida feroci e crudeli di quanti facevano ricadere su alcune persone (donne, in particolare), accusate di stregonerie e di aver rapporti con satana, la loro furia animalesca, che si concretizzava in atti assurdi di omicidio brutali…
Ho udito anche le parole dolci, consolanti, vere ed oneste di persone pure, come Elinor, che sapevano portare conforto e carezze; ho sentito i sermoni del rettore Michael Mompellion, gridati con forza e vigore, per scuotere le coscienze e per aiutarle a reagire con dignità e fede in Dio alla piaga della peste…

Ho visto le piaghe fisiche causate dal morbo, i suoi bubboni, ma anche le piaghe e le ferite provocate dagli esseri umani ai propri simili: violenze e percosse alle proprie deboli moglie, ai figli, al prossimo ritenuto un peccatore incallito – responsabile di tutta la sofferenza del villaggio -; ho visto il sangue, gli sguardi folli di chi perde la ragione a causa del dolore insopportabile, le lacrime di rassegnazione…

Ho sentito il sapore di brodo e quel po’ di carne arrostita sul fuoco, quali alimenti principali per sfamare la povera gente.
Ho sentito sotto le mani la ruvidezza di stracci logori utilizzati alla meglio per coprire il corpo nudo e malato, il freddo lasciato da corpi senza vita…
Insomma, ho letto questo libro “con tutta me stessa” e mi ha dato spesso molte emozioni, soprattutto in alcune scene molto forti.
Come anticipavo sopra, la peste – quale flagello crudele che colpisce buoni e cattivi – viene affrontato in modo diverso dalle persone coinvolte; c’è chi, per fede, decide di credere che essa non sia necessariamente una punizione divina, ma una prova che va presa con coraggio e preghiera; c’è chi ne attribuisce la causa a satana, alla superstizione, e cerca dei capri espiatori; e sappiamo come in genere, nella storia, a pagare in questo senso siano quasi sempre state le donne, in particolare quelle che si dimostravano esperte nella conoscenza delle proprietà curative delle erbe e delle spezie.

C’è chi si ostina a credere che la peste sia un flagello dell’ira di Dio, da espiare con penitenze, digiuni e privazioni, all’estremo della ragione e della forza fisica.

Quanti diversi tipi di reazioni genera nell’uomo la sofferenza troppo grande, alla quale non si riesce a dare una spiegazione ragionevole!
Quante storture essa può ingenerare nella natura umana, tirando fuori in qualcuno il peggio in altri il meglio di sé?

La serie di personaggi che si incontra leggendo “Annus mirabilis” è davvero vasta e variegata e c’è posto per tutti i tipi di personalità, dalla mamma tenera e amorevole a quella folle, dal marito/padre sensibile a quello rude e selvaggio, dal ricco arrogante al povero umile e fragile, dal vicino che accorre in tuo aiuto a quello che ti prende a sassate per tenerti più lontano possibile…
Certo è che, a prescindere dalla cultura o dal ceto economico, il dolore e la morte non fanno sconti a nessuno.

Anna si ritroverà bene o male sempre al centro delle vicende narrate, in quanto non solo molto vicina alla famiglia del rettore – chiamato in causa per il proprio ruolo di guida, non solo spirituale – ma anche in virtù del proprio carattere generoso, altruista, volto a ad aiutare chi soffre, a salvarlo dalla disperazione; del resto, lei stessa non resterà immune al passaggio “dell’Angelo della Morte”, che le causerà dolori e perdite.
In Anna ho apprezzato molto la capacità di perdonare, di mettere da parte l’orgoglio pur di agire per il bene; forse non riuscirà ad essere perfetta in misericordia verso il padre, uomo iniquo che il villaggio punirà severamente, ma certo cercherà di recuperare molto verso Aphra, la moglie di lui, soprattutto per amore della figlioletta Faith…
Ma non tutte le persone possono essere recuperate e non tutte le vite salvate…; e a pagarne il prezzo sono spesso coloro che hanno cercato di aiutare e alleviare le sofferenze altrui.

Anche in un contesto di morte c’è spazio per l’amicizia e l’amore genuini, e Anna ci dimostra cosa significa la vera e genuina amicizia (come quella tra lei e Elinor Mompellion), l’amore disinteressato per gli indifesi, da proteggere a tutti i costi.
Ed è proprio in un contesto e in un tempo di morte e follia, che Anna troverà il coraggio di prendere in mano il proprio futuro e, attraverso una piccola vita miracolosamente sbocciata grazie a lei, di rinascere, in un altro luogo, in mezzo ad altra gente.

“Annus mirabilis” mi è piaciuto davvero molto perché anzitutto si basa su fatti reali, e poi per la vividezza, se vogliamo la crudezza, con la quale vengono descritti persone e fatti, che costringono il lettore a calarsi nella realtà e nelle vicende narrate, tramite le quali entriamo nella mente e nel cuore dei personaggi, conoscendone i pensieri più segreti, le paure e le speranze, la fede cieca come la paura più nera che si prova quando ogni certezza crolla irrimediabilmente.

Wishlist: "I sogni perduti delle sorelle Bronte" - "Il libraio notturno"



altri libri in wishlist!!!!

I SOGNI PERDUTI DELLE SORELLE BRONTE
di Syrie James


I sogni perduti delle sorelle Brontë
Ed. Piemme
Narrativa
Trad. di R. Scarabelli
546 pp
20 euro
2010
Trama

«Ho scritto delle gioie dell’amore. A lungo, nel mio cuore, ho sognato di legarmi intimamente a un uomo; ogni Jane, credo, merita il suo Rochester. Eppure, da tempo avevo perso ogni speranza di provare quell’esperienza in vita mia. Al suo posto mi sono dedicata alla mia professione e ora, che l’ho trovata, dovrei abbandonarla? È possibile che una donna si doni completamente sia a un lavoro sia a un uomo? Possono la sua mente e il suo spirito coesistere in pace? Così dev’essere; perché la vera felicità, ne sono sicura, non la si può raggiungere in altro modo.»Ci sono segreti che una donna non può rivelare nemmeno alla più cara delle amiche, dubbi che possono essere sciolti soltanto cercando la verità più profonda del proprio cuore.Per questo Charlotte Brontë amava così sinceramente il suo diario. Solo a lui poteva confidare i segreti più intimi del suo animo: la verità sull’uomo che era entrato nella sua vita in un giorno di tempesta, un uomo rude, quasi sgradevole, ma anche forte e in grado di proteggerla dal mondo, che Charlotte aveva iniziato ad amare in segreto.Nei suoi diari, Charlotte Brontë racconta la propria vita, quella della sorella Emily, le loro aspirazioni come giovani scrittrici in un mondo di soli uomini. 
E, soprattutto, confida la storia del suo grande amore.
cover

L'autrice.
SYRIE JAMES è nata a New York ma si è subito trasferita in California con tutta la famiglia perché suo padre detestava spalare la neve. Dopo diversi anni passati a scrivere sceneggiature, ha deciso di dedicarsi alla sua vera passione, la narrativa, e ha dato alla luce Il diario perduto di Jane Austen e I sogni perduti delle sorelle Brontë. I suoi libri sono tradotti in quindici paesi
.





IL LIBRAIO NOTTURNO
di Francois Foll


Il libraio notturno
Ed. Piemme
Narrativa
Trad. di P. Lanterna
462 pp
19 euro
2010
Trama

Parigi, 1572. Da anni la Francia è sconvolta da una sanguinosa guerra di religione tra cattolici e protestanti. 
In uno dei conflitti, il giovane Martin ha perso i genitori, barbaramente uccisi, e da allora vive con lo zio, fanatico cattolico, che lo tratta come un servo. Per evadere dalla sua triste esistenza, la notte il ragazzo si aggira sui tetti, assaporando di nascosto quella serenità che vorrebbe tanto conoscere.
Una sera, spiando dalla finestra della ragazza di cui è innamorato, assiste a uno strano spettacolo: due uomini sfogliano furtivamente due libri che uno di loro ha estratto da un nascondiglio nel pavimento. 
Martin è analfabeta, nonostante lo zio faccia il tipografo, ma sa che quello che ha visto è pericoloso.
cover
 In un’epoca dominata dal fanatismo e che sembra aver bandito la tolleranza e il buon senso, possedere il libro sbagliato equivale a una condanna a morte.
Quando il 23 agosto, nella notte di san Bartolomeo, a un rintocco convenuto delle campane in tutta la città si scatena l’odio dei cattolici contro gli ugonotti, il sangue di migliaia di persone, uomini donne e bambini, scorre letteralmente per le strade. Sconvolto, Martin si rifiuta di unirsi all’ordalia di violenza in cui lo zio vorrebbe trascinarlo, e decide di rischiare la vita per mettere in salvo quei libri. 
Quei libri che, tra avventure, amori e pericoli, lo guideranno come un faro fuori dalle tenebre.


L'autore.
FRANÇOIS FOLL, ingegnere, è promotore di molte iniziative per la diffusione della lettura. Nel suo primo romanzo, Il libraio notturno, ha coniugato la sua duplice passione per i libri e per la storia.


domenica 3 marzo 2013

IL LIBRO NELL'ARTE


il libro nell'arte

Ecco dei quadri con IL LIBRO come "soggetto"!

Il Bibliotecario (1566) di Giuseppe Arcimboldo
Arcimboldi, Il Bibliotecario (1566)


Filippo De Pisis - Interno con libri e bottiglia - 1931 - olio su cartone - cm 50x60 - courtesy coll. Giuseppe Zanini
Filippo De Pisis
Interno con libri e bottiglia, 1931

Il libro nelle canzoni



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il libro nella canzone

"Avrai libri, sandali e secchielli..."


Brava Laura!! Tanti libri per la tua bambina!! ^_^

CELESTE (clicca per ascoltare la canzone su YT)
di Laura Pausini

Novità Time Crime "Il codice Amadeus"


IL CODICE AMADEUS
di Phillip Swann


Ed. Fanucci
Time Crime
Trad. J. Lenikovicz
464 pp
9.90 euro
USCITA 28 Febbraio 2013
Trama

Ricco di talento, David Webber è costretto a sbarcare il lunario suonando il pianoforte nella hall di un albergo vicino all’aeroporto. Una sera David si trova coinvolto in una colluttazione violenta con un avventore. Viene arrestato, rilasciato sotto cauzione e riaccompagnato a casa da J.P., sua amica e manager. 
Nel bel mezzo della notte tuttavia il telefono squilla improvvisamente e una voce dal passato lo strappa a un sonno profondo. Si tratta di Henry Shoewalter, professore di pianoforte della Julliard, mentore e padre adottivo di David, che gli chiede in prestito un foglio di partitura musicale che lui stesso gli aveva regalato anni prima, uno schizzo di Mozart, parte di un’opera sconosciuta.
 Il mattino seguente tuttavia David apprende dalla televisione che il professore è stato brutalmente assassinato, e inspiegabilmente anche J.P. è scomparsa. 
Inizia così una storia che porterà il lettore in un mondo dove assassini, mafia e personaggi ambigui del governo degli Stati Uniti uniranno le loro forze alla ricerca di quella che potrebbe rivelarsi una fondamentale scoperta musicale in grado di cambiare per sempre il destino del mondo.


L'autore.
Phillip Swann è un cantautore, produttore discografico, arrangiatore e insegnante di musica. Le sue composizioni sono state registrate da artisti di etichette importanti come Clay Aiken, Lee Ann Womack, Lee Greenwood, John Berry, The Kinleys, Lisa Brokop, Keith Norris e Kristin Garner. Laureato alla American Academy of Dramatic Arts di New York, Swann oggi vive nella sua casa di Los Angeles e insegna composizione alla UCLA. Il Codice Amadeus è il suo primo romanzo
.

sabato 2 marzo 2013

In uscita "Seduta in riva al mare"



SEDUTA IN RIVA AL MARE
di Valentina Recchia


Ed. A&A Service
248 pp
14.90  euro
USCITA 4 MARZO 2013
Trama

Esdra, una ragazza di vent'anni orfana di padre e con una madre rinchiusa in una clinica psichiatrica, viene adottata da una famiglia cristiana. Ivan, il suo fratellastro, s’innamora di lei. Lei, invece ama Daniel, un ricchissimo ragazzo che vive la loro love story come unico scopo della sua esistenza. Sarà, poi, l'incontro tra Esdra e Radu, un bambino rom malato di leucemia, a cambiare le sorti di quest'amore...

L'autrice
Valentina Recchia insegnante di danza, e di fitness, ha studiato a New York, alla Broadway Dance Center. Ha scritto e realizzato diversi recitals, quale : “Le favole nel 2009” . “The masks”, “Apocalisse”.

Libri, titoli... per giocare



Poesiola formata con i titoli di libri...!

Provate anche voi? :=)

PAMELA...
NOI SIAMO INFINITO!
SE NESSUNO PARLA DI COSE MERAVIGLIOSE
GLI ANGELI PIANGONO...!

Autori. Samuel Richardson, Stephen Chbosky, John McGegor,Wilbur Smith

Anteprima IL BUIO DIETRO DI ME (Einaudi)



IL BUIO DIETRO DI ME
di Damien Echols


Il buio dietro di me
Ed. Einaudi
Stile libero big
-trad. di S. Massaron
488 pp
19 euro
USCITA 5 MARZO 2013
Damien viene condannato a morte nel 1994 per un terribile delitto che non ha mai commesso: l'uccisione di tre bambini. Una sentenza che non lascia speranza. Eppure qualcuno non ci sta. L'America si mobilita. Una singolare compagnia di artisti, da Johhny Depp a Eddie Vedder a Peter Jackson, si appassiona alla storia giudiziaria e chiede la riapertura del caso. Nell'agosto 2011, dopo diciotto anni nel braccio della morte, Damien Echols viene rilasciato. Perché innocente. Questa è la sua storia.

«Damien Echols ha trascorso da innocente diciott'anni nel braccio della morte. Miracolosamente, nell'incubo indescrivibile in cui è finito, ha trovato il coraggio e la forza non solo di sopravvivere, ma anche di crescere, scrivere, perdonare e capire. Il buio dietro di me è un racconto straordinario, doloroso e positivo. La storia di un'infanzia senza speranza, una pena ingiusta, una detenzione brutale e l'inizio di una nuova vita».
John Grisham
«Mi sono subito sentito vicino a Damien... ricordo di essere stato spesso percepito come un "freak", una persona diversa, se vogliamo. Capisco come ci si sente a essere giudicato piú per quello che sembri che per quello che sei».   Johnny Depp

Trama

Nel 1993 tre ragazzi dell'Arkansas (Jason Baldwin, Jessie Misskelley e Damien Echols) sono arrestati con l'accusa dell'omicidio di tre bambini. Il processo, celebrato in un clima di isteria collettiva, usò false testimonianze e prove incerte. Ma bisognava trovare subito un colpevole. Baldwin e Misskelley furono condannati all'ergastolo; Echols, considerato il capo del gruppo, fu spedito nel braccio della morte. 
Nei diciotto anni che seguirono, mentre Echols attendeva in carcere l'esecuzione della pena, che poteva essere decisa da un giorno all'altro, si consolidò un enorme movimento che lavorò per dare sostegno e riaprire il processo. 
Numerosissime furono le persone del mondo dello spettacolo che si mobilitarono per raccogliere fondi. Nel 2011, dopo aver preso in considerazione una serie di nuove prove, la Corte e lo Stato dell'Arkansas decisero di rilasciare i tre detenuti. Echols fu scarcerato ad agosto. 
Da allora vive a New York, con Lorri, la donna conosciuta e sposata durante la detenzione, che per anni ha coordinato il movimento, e ne è stata la prima scintilla.

L'autore.
Damien Echols è nato nel 1974 ed è cresciuto in Mississippi, Tennessee, Maryland, Oregon e Arkansas. A diciott'anni è stato ingiustamente accusato, insieme a Jason Baldwin e Jessie Misskelley - conosciuti insieme a lui come i Tre di West Memphis - dell'omicidio di tre bambini di otto anni. Echols e la moglie, Lorri Davis, abitano a New York. I diritti del libro sono stati opzionati da Johnny Depp e dalla sua casa di produzione Infinitum Nihil. In Italia, Il buio dietro di me è stato pubblicato da Einaudi nel 2013.

LA STREGA MICILLINA



Leggenda piemontese ^_^

Si narra che verso la meta' del '500 fosse vissuta in Piemonte una strega chiamata Micillina, bruciata sul rogo dopo un processo.
Nata a Barolo, si marito' con un uomo di Pocapaglia, ma le cose non andavano bene. La gente diceva che la donna aveva il potere di uccidere fulminando la gente con lo sguardo, di deformare i bambini, gettare il malocchio e colpire gli animali.

Il marito cerco' di risolvere la cosa in maniera energica.
Ma un giorno, dopo l'ennesima dose di bastonate, caccio' la moglie di casa. Micillina decise di vendicarsi e chiamo' il diavolo per aiutarla; questi non la fece attendere, suggerendole cosa fare. La strega ando' quindi al campo dove lavorara il marito e con una scrollatina all'albero su cui lui era arrampicato, diventò vedova.

Cosi' Micillina continuo' con le sue fatture e un di' se la prese col fornaio del paese. In quei tempi, era il fornaio che passava di casa in casa a prendere l'impasto del pane, per cuocerlo nel forno comune del paese.

Cosi' si recava anche da micillina. Ma un giorno arriva, la chiama e questa non risponde. La chiamo' tre volte, ma niente. Allora se ne torno' al forno… ma poco dopo mori'.

Pero', dopo un altro poco di tempo, in cui la donna continuo' con le sue fatture, Micillina fu arrestata, costretta a confessare e condannata al rogo.
Ma mentre veniva condotta al luogo della condanna, si iniziarono a sentire nell'aria strani voci e suoni, mentre dal cielo cadevano rotoli di spago. Erano le streghe colleghe che le dicevano "Attaccati, attaccati Micillina", ma lei non poteva perche' il prete di fianco a lei le tirava addosso l'acqua santa.
Cosi' la strega fu bruciata, si dice sopra un masso chiamato "Bric d'la masca Micillina", dove ancora oggi pare si possano vedere delle macchie rosse, che ne' vento ne' pioggia cancellano.
Nonostante la morte della strega, i problemi a pocapaglia non cessarono, e la gente diceva che era colpa delle streghe che si vendicavano della sorte di Micillina.

venerdì 1 marzo 2013

Se fossi un libro....



Se fossi un libro...
Per la rubrica di oggi "If I was a book..." ho scelto questo libro, per il titolo e per il messaggio che l'Autrice vuol trasmettere di positività, coraggio e fiducia nei giorni che verranno, che a volte, è vero, fanno paura per l'ignoto che nascondono, ma ai quali devo imparare ogni giorno a guardare con meno ansia e più serenità...!

IL FUTURO CHE VERRA' 
di Monica Godio


Il futuro che verrà
autopubblicato
184 pp
12 euro
2013
Sinossi
È la storia di un pezzo di vita, una storia vera. L'autrice cerca di trasmette un messaggio positivo e la volontà di lottare con vigore per ciò che si vuole ottenere.
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