lunedì 22 aprile 2013

Recensione: "Il viaggio di Vittorio" di Egidia Beretta Arrigoni



Buongiorno e buonissimo inizio di settimana!

Sabato, oltre a leggere e recensire la brevissima novella epistolare della Jane, ho terminato un altro libro, di tutt'altro tenore.

IL VIAGGIO DI VITTORIO
di Egidia Beretta Arrigoni


Ed. Dalai Editore
Sinossi

«Questo figlio perduto, ma così vivo come forse non lo è stato mai, che, come il seme che nella terra marcisce e muore, darà frutti rigogliosi.»

Egidia Beretta, mamma di Vittorio Arrigoni, ci racconta la breve vita di suo figlio, il cui barbaro assassinio, avvenuto Gaza nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2011, è stato pianto dai giovani di tutto il mondo. Giovani che attraverso Vittorio hanno conosciuto e capito come si può dare un senso a «Utopia», come la sete di giustizia, di pace, di fratellanza e di solidarietà abbiano ancora cittadinanza e che, come diceva Vittorio, «la Palestina può anche essere fuori dall’uscio di casa».
Vittorio, il volontario, l’attivista, il pacifista, la voce libera che raccontava Gaza dall’interno. Racconto che ci ha permesso di conoscere giorno dopo giorno una situazione mai così ben rappresentata, senza slogan, ma con la ferma convinzione che «conoscere è il primo passo per la soluzione».



il mio pensiero

IL VIAGGIO DI VITTORIO è un libro-testimonianza, scritto da una mamma in ricordo del proprio figlio, morto in nome di ideali e valori di cui ciascun essere umano dovrebbe sentirsi portatore in mezzo ai suoi simili.
Non si può leggere questo libro e restarne distanti, perché le parole che mamma Egidia usa per parlarci di Vittorio Arrigoni sono parole toccanti, che entrano direttamente nella mente e nel cuore, per restarci, per accendere in chi legge una “spia” che si illumini costantemente ricordandoci il motto che ha accompagnato la vita di questo giovane eroe: RESTIAMO UMANI.
Vittorio è un giovane come tanti ma allo stesso tempo speciale, nato in una famiglia in cui sin da bambino ha respirato aria di solidarietà e che inevitabilmente ha fatto di lui un ragazzo e quindi un uomo desideroso di darsi agli altri, di dare un senso alla propria vita attraverso l’inseguimento e l'attuazione di ideali.

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E’ d’uso comune l’espressione “alti ideali” ai quali i grandi eroi del passato hanno deciso di consacrare la propria esistenza, di morire anche, se necessario.
Beh, se è vero che questi ideali sono alti perché importanti, superiori e al di là di ogni vincolo temporale e spaziale, validi in ogni luogo e momento della storia umana, è pur vero che, a mio avviso, essi sono in realtà “umili”, perché vicini a chi è debole, oppresso, maltrattato, ignorato, a coloro che sono “in basso”, che vengono considerati gli ultimi.
E per queste persone Vittorio decide di vivere, facendo il volontario e partendo per missioni umanitarie in questi posti del mondo in cui i diritti di tanti innocenti vengono violati: Perù, Togo, Congo, Libano…., Striscia di Gaza.
Ed infatti è a Gaza che Vittorio decide di lasciare il suo cuore, e non solo, anche le sue braccia, le sue gambe, se stesso per lottare attivamente perchè i diritti dei palestinesi siano rispettati, e che essi non debbano sempre soccombere di fronte agli attacchi da parte di Israele.

A prescindere dalle convinzioni socio-politiche mie e di chi ha letto o leggerà il libro, ciò che tocca è la personalità di Vittorio, la sua totale convinzione di dare una direzione precisa alla propria esistenza, abbracciando una causa umanitaria e vivendo per essa, combattere per essa, a beneficio di tanti suoi simili che sono costretti a vivere nella paura, nella fame, nelle privazioni.

L’ingiustizia, i soprusi, il calpestare i diritti elementari e basilari dell’essere umano, l’uso della violenza, sono cose che offendono il senso di dignità umana di Vittorio, che decide di usare le armi della pace e della non violenza per difendere i fratelli palestinesi, che vedono Vittorio come uno di loro, un salvatore, un amico che li aiuta, condividendo la loro quotidianità, i loro problemi.
Rischiando la vita più di una volta, ricevendo torture e maltrattamenti, che segnano il corpo di Vittorio, ma soprattutto la sua anima.
Ogni volta che Vittorio tornava da un viaggio umanitario, sua madre Egidia lo trovava più “segnato”, “appesantito” dalle violenze e dalle brutture incontrate e vissute, toccate con mano; eppure, nonostante lo sconforto e il turbamento, l’inevitabile stanchezza morale ed emotiva che sentiva sul proprio cuore, nulla riusciva a far desistere Vittorio dal tornare a Gaza, tra i suoi fratelli, che ormai erano diventati la sua gente, che lo aspettava con un sorriso, con gli occhi pieni di speranza.
E mamma Egidia guarda questo figlio così coraggioso, legge le sue lettere accorate, gli scrive le proprie, intrattenendo uno scambio che ci permette da una parte di conoscere un po’ il cuore di una mamma e di tutta una famiglia costantemente in ansia per le sorti del proprio “combattente”, dall’altra parte di conoscere anche un po’ Vik, di scendere in campo con lui, vedendo e udendo le cose tremende che lui ha visto, udito, vissuto.

vittorio e i bambini
Mi ha colpito profondamente l’entusiasmo di Vittorio, il suo votarsi completamente  alla causa dei palestinesi di Gaza, il suo amore per quella terra, per quella gente, per i bambini; un amore che era così vero e genuino da non poter restare semplici parole, slogan, ma che richiedeva di diventare azione e vita, per dare il proprio reale e concreto contributo per far sentire la voce degli ultimi, dei deboli, per sollevare e scuotere le coscienze del mondo su ciò che accade vicino e lontano da noi.

Il sacrificio di Vittorio ha cambiato le cose a Gaza? I palestinesi e gli israeliani hanno forse “fatto la pace”? Sono cessate le guerriglie, le morti, i massacri degli innocenti?
Ahimè, temo che nessuno di noi possa dare una risposta positiva a queste domande; ma di certo, l’esempio di Vittorio resta e grida, fa sentire la propria voce; la morte di un giovane buono e generoso può essere considerata un piccolo seme che, come dice Gesù nei Vangeli, muore per poter rinascere:


"In verità, in verità vi dico che 

se il granello di frumento caduto in terra non muore, 

rimane solo; 
ma se muore, produce molto frutto." (Giov. 12:24)

stay human
Nessun sacrificio fatto col cuore e con la piena convinzione che ciò che si sta facendo è giusto potrà mai essere giudicato inutile.
La morte di un giovane come Vittorio è stata senza dubbio fonte di dolore per chi lo ha amato; essa ci ricorda da una parte a quale livello di barbarie può arrivare l'essere umano, anche verso coloro che dovrebbe stimare e proteggere per l'alto senso del rispetto della vita umana che hanno, ma dall'altra ci ricorda anche che, nonostante fosse consapevole che non sempre quello che faceva ricevesse appoggi ed elogi, Vittorio ha continuato, perchè la gioia che gli recava essere un operatore di pace in veste da combattente in un inferno dominato dalla guerra e dalla morte, era qualcosa di incommensurabile, che meritava anche il sacrificio di sè.

Vittorio, un Eroe Italiano.
Certo, ma soprattutto un giovane, un uomo come tanti che ha deciso di dare un senso alla propria vita dedicandola agli altri, ai senza voce, agli oppressi, agli indifesi, desiderosi anch'essi, legittimamente e come ogni essere umano, di speranza, di identità.
Realtà possibile o utopia?
Vittorio risponderebbe, anzi risponde e la sua voce si sente, alta e forte: "Basta crederci, fermamente impegnarsi, contro ogni intimidazione, timore, sconforto, semplicemente restando umani."
Vik


"FAREMO DELLE NOSTRE VITE POESIE,
FINO A QUANDO LA LIBERTA'
NON VERRA' DECLAMATA SOPRA LE CATENE SPEZZATE
DI TUTTI I POPOLI OPPRESSI".

V.A.


Il blog su cui scriveva Vittorio: http://guerrillaradio.iobloggo.com

Una sua intervista - QUA


domenica 21 aprile 2013

Premio Liebster per Charis ^_^



Buona seraaaaaaaa!!!

Eccomi qui con un post-icino per ringraziare Alessandro H Den e Laura del blog "La LibRdinosa!" e per il premio Liebster Blog!!

premiuzzo

Ecco le regole:

  • scrivere un post dedicato al ricevimento del premio
  • rispondere alle 11 domande poste dalla persona che ti ha assegnato il premio
  • premiare 11 blog con meno di 200 followers
  • avvisare i blog che hanno ricevuto il premio
Poichè ho già passato il premio ad alcuni blog qualche tempo fa, mi limito a rispondere alle 11 domande postemi!!

LE DOMANDE DI LAURA
  1. Qual è il libro più bello che hai mai letto? Domanda difficile.... ^^ Dico "Cime tempestose" della  Bronte
  2. E quello più brutto? "Ossessioni" di un autore esordiente
  3. Un autore che ami alla follia? Attualmente sono in fissa per J. R. Ward
  4. E, ovviamente, quello che proprio non riesci a farti piacere?  Fabio Volo....
  5. Domanda epica: libro cartaceo o ebook? Cartaceo foverer
  6. Possiedi un e-reader? Noooooo :(
  7. Sei iscritto ad anobii? yessss 
  8. Presti i libri ai tuoi amici o sei per lo stile "i libri non si prestano mai?!"  Li presto a persone fidate, mi piace condividere le mie letture
  9. Ricordi qual è il primo libro che hai letto? Beh tra i primi, "Le avventure di Tom Sawyer"
  10. Tieni un elenco dei libri che leggi? Certo!! Il blog mi serve anche per questo!!
  11. Quanti libri leggi, mediamente, in un anno? Almeno una 50ina

LE DOMANDE DI ALESSANDRO

  1. Qual è il tuo genere di romanzi preferito? Romance storico
  2. 2) C’è un romanzo che non sei riuscito a finire di leggere? Notre Dame de Paris :( Ma lo riprenderò!!
  3. 3) Credi nel destino? Credo in Dio ^^
  4. 4) Qual è il tuo autore preferito? Molti, tipo la Allende, Ahern, King...
  5. 5) Qual è il primo libro che hai letto? Le avventure di Tom Sawyer"
  6. 6) C’è un libro che con il tempo hai smesso di apprezzare? Il linguaggio segreto dei fiori"
  7. 7) Se potessi scegliere un potere magico quale vorresti? "Fare un giro nel passato"
  8. 8) Il miglior film tratto da un romanzo che hai visto?  Hum... Jane Eyre (o anche Via col vento)
  9. 9) Scrittura a mano o scrittura al computer? Eh, a mano è bello e affascinante, ma a pc risparmi tempo.... 
  10. 10) Che ne pensi degli ebook?  Fanno comodo, ma mai sostituiranno il cartaceo!!
  11. 11) Self publishing sì, self publishing no?  Si, perchè no??^_^

GRAZIE GRAZIE GRAZIE PER LE DOMANDE, MI PIACE RISPONDERE A QUESTI PICCOLI TEST ^_^

Due storie vere in uscita per Piemme



Uscite Piemme.

Il primo è la storia di un 'odissea lunga 500 giorni, dalle spiagge della Sicilia all'orrore del lager.

IL LIBERATORE
di Alex Kershaw


Il liberatore
Ed- Piemme
True Piemme
Trad. G. Zucca
448 pp
9.90 euro
USCITA 23 APRILE
2013
Sinossi

Il giorno: 29 aprile 1945. Le parole: Arbeit Macht Frei (Il lavoro rende liberi).
Sono lì, sul cancello davanti a loro. Danno il loro lugubre benvenuto a un luogo di sofferenza e di morte, un nome rimasto nella Storia come simbolo d’infamia: Dachau, il primo campo di concentramento della Germania nazista. Le SS sono in fuga, il Terzo Reich è un cumulo di macerie, il folle sogno di Hitler è prossimo a svanire in un sanguinoso crepuscolo degli dei. Grazie all’eroismo di tanti uomini comuni, diventati eroi. Ragazzi come loro. Loro sono i Thunderbird, giovani soldati venuti da Oltreoceano, sulle mostrine l’Uccello del tuono dei miti pellerossa, tra le mani un fucile Garand. 
Molti, troppi sono rimasti per strada, caduti in mille scontri, giorno dopo giorno. Ma altri hanno tenuto duro, e hanno risposto colpo su colpo al fuoco nazista per arrivare a quei cancelli, vedere quelle figure tremanti ed emaciate dietro il filo spinato – prigionieri privati di tutto, ormai anche della speranza – e poter dire loro: «Siete liberi».
Il tenente colonnello Felix Sparks conosce l’orrore della guerra, ha visto i ragazzi ai suoi ordini falciati sotto i suoi occhi, ma non poteva certo immaginare questo, non ne aveva idea, non aveva idea di cos’è un campo di sterminio. 
Quel giorno, il giorno della liberazione di Dachau, il suo cuore esiterà, per un momento, quando qualcuno dei suoi fedeli ragazzi deciderà di applicare la legge del taglione.  
Occhio per occhio, dente per dente. 


L'autore.
Nato a York, in Inghilterra, Alex Kershaw oggi vive in America. Laureato a Oxford, ha lavorato per le principali testate inglesi, The Guardian, The Independent, The Sunday Times. È autore di documentari insigniti di vari premi. I suoi libri sono stati tradotti con successo in molte lingue. Il liberatore è l’eccezionale racconto di una storia vera, da un maestro del genere
.

Altro libro forte, che tratta di una storia vera, di violenze, malattia ma anche di forza per lottare e vivere.

UN DOMANI PER I MIEI BAMBINI
di Pacem Kawonga


Un domani per i miei bambini
Ed. Piemme
Voci
280 pp
16.50 euro
USCITA 23 APRILE
2013
Sinossi

La vita è come un lungo viaggio in macchina, soggetto a imprevisti. Un giorno, la macchina su cui viaggiavo si è rotta all’improvviso. Nel buio della notte. In una strada deserta. 
Davanti a una linea rossa. Ma proprio quando avevo cominciato a rassegnarmi, qualcuno è venuto in mio soccorso.
 Si è sporcato le mani e mi ha permesso di riprendere il viaggio. 
La linea rossa non era più il termine, ma un punto di partenza. Da quel momento non sarei più stata sola.
Per pochi anni, fino all’adolescenza, la vita di Pacem è stata serena. Nata in una famiglia relativamente agiata, ha potuto studiare nelle migliori scuole del Malawi, il suo paese. 
Ma tutto cambia quando prima la madre e poi il padre vengono portati via dall’Aids, una malattia che per ignoranza, pregiudizio e tabù, in quelle parti dell’Africa vale ancora come un marchio di infamia e come una condanna a morte. 
Da quel momento nella sua vita tutto prende una brutta piega. 
Si sposa con l’uomo che ama ostinatamente, ma che si rivelerà manesco e infedele, e assolutamente incosciente. 
Quando la seconda figlia, Melinda, ancora neonata, presenta brutti sintomi, Pacem vede di nuovo aleggiare lo spettro della sventura. Di nuovo, la sua vita e quella dei suoi figli è appesa alle due lineette rosse del test. 
Ma questa volta Pacem è decisa a lottare per se stessa e per i suoi bambini.


L'autrice.
Nata in Malawi, Pacem è oggi attivista di Dream, progetto anti-Aids promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, e coordinatrice di uno dei centri della Comunità in Malawi. Grazie alle cure ricevute, ha una vita serena con i suoi due figli e sostiene centinaia di donne. Un domani per i miei bambini racconta la sua storia.

Libri e idee fantasiose



Partendo da presupposto che probabilmente non metteremmo mai i libri  nella "stanza da bagno", resta il fatto che l'associazione "relax totale" e leggere è comunque condivisibile ^_^.



relaxxxxxx
Magari quest'idea già è più fattibile ^_^
.

E una panchina del genere?? A me dispiacerebbe sedermici!!

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sabato 20 aprile 2013

Recensione "Lady Susan" di Jane Austen



Buon sabato amici!!!!

Lettura veloce di un classico piccolo ma piacevole, scritto dalla mano della grande Jane Austen.
E già che ci siamo lo faccio rientrare nella sfida UN CLASSICO AL MESE, cui partecipo in questo 2013.

Ed. Newton Compton
Collana live
128 pp
0.99 euro
2013
LADY SUSAN
di Jane Austen


Sinossi

Lady Susan è una donna energica, intelligente, senza scrupoli, che si diverte a giocare con i sentimenti degli uomini.

La città di provincia, le chiacchiere dei salotti, le ferree regole dell’universo piccolo-borghese: in questa breve opera gli ingredienti per entrare nello straordinario mondo della Austen ci sono tutti. L’autrice inglese ha saputo dipingere il suo tempo con grazia ed eleganza, ma ne ha lasciato accuratamente emergere, con le stesse armi tipiche di quei salotti (arguzia, bon ton, ironia), gli aspetti più retrogradi, rivelandosi donna di spirito e femminista ante litteram.






il mio pensiero
"Lady Susan" è una novella scritta in forma epistolare in cui domina il personaggio di una donna dalla personalità assolutamente forte, determinata e carismatica.

Lady Susan è una donna non più giovanissima, vedova e con una figlia adolescente, Fredrerica; la sua reputazione non è delle migliori, in quanto chi la conosce immancabilmente sa anche che donna calcolatrice sia, quanto le piaccia la vita mondana, essere accerchiata dagli uomini e da loro corteggiata, adulata; non importa che siano scapoli o impegnati, ciò che conta per Lady Susan Vernon è che lei sia al centro delle attenzioni di tutti.
La sua filosofia di vita sembra aderire al proverbio "Nel bene o nel male, purchè se ne parli!", ed è così che porta avanti la propria vita e i propri desideri.
Dopo aver amoreggiato a Langford con un uomo sposato, il Signor Manwaring, Lady Susan si prepara a colpire ancora; decide di farsi accogliere in casa, per un breve soggiorno, dai cognati, Mr e Mrs Vernon (fratello del marito di Susan, e la moglie Catherine), confinando la figlia in collegio.
Anche in casa della cognata, al cui orecchio son giunte le voci in merito alla condotta discutibile dell'ospite poco gradito (condotta tutt'altro che irreprensibile, sia quando il marito era vivo, che dopo la morte), Lady Susan non manca di tirar fuori le sue abili arti di seduzione e manipolazione del prossimo, in particolare all'indirizzo del fratello di Catherine, il giovane Reginald.
A disturbare i propositi poco chiari di Susan - sempre in cerca di situazioni favorevoli che migliorino la sua condizione di vedova - ci pensano la cognata sospettosa e la figlia Frederica.
A quest'ultima mamma Susan, con freddezza e cinismo che poco onore fanno al suo ruolo di genitrice, vuole imporre un matrimonio di convenienza, con un uomo sciocco e arrogante, che non piace nè alla figlia ed in verità neanche alla mamma che, intelligente e scaltra com'è, disprezza chiunque mostri qualsiasi forma di debolezza.
Ma poco importa dei sentimenti, ciò che vale è levarsi di torno questa figlia timida e stupidina e dedicarsi a se stessa e ai piaceri della vita.

Riuscirà Lady Susan a realizzare i propri progetti per sistemarsi come desidera, a dispetto dei pregiudizi e delle critiche della società dabbene, che sparla e sparla ma l'accoglie tra sorrisi e affettazioni ipocrite, soggiogata e affascinata dal suo carisma, dai suoi modi gentili e dalla sua avvenenza?

Tra lettere dal tono apprensivo di una madre verso la figlia, lettere aspre e ciniche tra amiche che pensano solo ai propri interessi, tra innamoramenti facili e matrimoni veloci, il lettore si farà un'idea chiara della protagonista di questo breve scritto che la Austen ci ha lasciato e che ci mostra, con un pizzico di ironia e attraverso un personaggio femminile sfrontato e audace, la tipica società inglese a lei contemporanea, in cui vigevano determinate regole di bon ton, i pregiudizi  e i pettegolezzi tipici della classe piccolo-borghese.
Ma ciò che colpisce è proprio la protagonista, forte e decisa come ci aspetteremmo più da una donna di oggi che "di allora".
Se dovessi valutare Lady Susan dal punto di vista etico-morale, non potrebbe mai piacermi: non approverei di lei la sua condotta frivola e irrispettosa verso il proprio marito e verso le donne con i cui mariti ella flirta spudoratamente (anche se qui c'è da dire che questo stessi mariti "farfalloni" hanno altrettanta responsabilità, se fanno i cascamorti con una donna diversa dalla consorte...!); non mi piace l'educazione, anzi la non-educazione impartita alla figlia adolescente e la sua insensibilità verso i desideri e i sentimenti della stessa; non approverei la facilità con cui parla di sposarsi con un uomo o con un altro, senza differenza, basta che sia un buon partito..
Insomma, Lady Susan non è che sia un personaggio femminile da imitare, ma tutte queste considerazioni seriose vanno a sbattere contro la simpatia e il sorriso che inevitabilmente la protagonista riesce a strappare al lettore; grazie alla penna elegante e arguta di Jane Austen, Lady Susan può permettersi di far breccia nel cuore di chi legge perchè se c'è una sua caratteristica che colpisce e fa scattare l'ammirazione divertita è la sfacciataggine, la spontanea sfrontatezza che guida le sue azioni; Lady Susan sa cosa la gente pensa di lei ma continua con i suoi propositi costi quel che costi, con un narcisismo e una sicurezza di sè che, ripeto, fanno sorridere e ce la fanno apparire un'eroina davvero particolare e sui generis della letteratura a cavallo tra '700 e 800.

partecipo alla sfida
con questo classico

Leggere... comodamente seduti



Poltrone  e arredi molto librosiiiiiii!!
.
per i più moderni

per chi vuol restare
nel... classico




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Donne che leggono (il libro nell'arte)



arte

Di solito, tra i tanti quadri che mi colpiscono, ci sono quelli in cui non solo son presenti i libri, ma anche un soggetto femminile: se disteso ed in pieno relax, ancora meglio ^_^

di CARL VILHELM HOLSOE

Questa sta decisamente più scomoda...

Reading on the Rocks Grand Manan 1877
Reading on the Rocks Grand Manan
di John George Brown

Ecco, questa posizione di lettura mi rappresenta di più

Woman reading a book
di Stephan Kuhn

Anteprima golosa: "LA BOTTEGA DEI CUORI GOLOSI" di Jenny Colgan



In arrivo un romanzo tutto al femminile, fatto di sentimenti e dolci sapori....

LA BOTTEGA DEI CUORI CGOLOSI
di Jenny Colgan


La bottega dei cuori golosi
Ed. Piemme
Narrativa femminile
Trad. A. Crea
420 pp
17.50 euro
USCITA 23 APRILE
2013
Trama

«Gli uomini dovrebbero fare un sacco di cose. Ma non è detto che ce la facciano, impediti come sono.»
 Meglio cercare l’ennesimo impiego precario a Londra, o ereditare un negozio di caramelle in uno sperduto paesino di campagna? Rosie, 31 anni, ragazza di città fino al midollo, sembrerebbe non avere dubbi. E se accetta di trasferirsi per qualche giorno in un villaggio che dal nome non promette faville (Lipton) è solo per aiutare la vecchia zia Lilian, trovandole una buona casa di riposo e vendendo la bottega che la parente ottantenne gestisce da sempre.
Eppure, quel luogo dimenticato da Starbucks ha in serbo per la ragazza sorprese e incontri inaspettati, tali da non farle rimpiangere il fidanzato Gerard, il cui ideale romantico è una serata-pantofole-e-PlayStation. 
Golosa impenitente, Rosie resterà affascinata da quel negozio un po’ vintage, dove, tra i grandi vasi pieni di bonbon e liquirizie, si nasconde ben più di un segreto.
Nessuno meglio della zia, che ha trascorso la vita dietro quel bancone, conosce i peccati di gola di tutti gli abitanti, sa quale gusto si sposa meglio con ogni stato d’animo, quale dolcezza può consolare un cuore infranto. 
Perché proprio Lilian, considerata una zitella burbera e dalla lingua tagliente, sa cosa vuol dire amare davvero.
Da lei e dalle sue graffianti massime di vita, la nipote di città scoprirà di avere molto da imparare. Soprattutto, che a ogni grande amore è indissolubilmente legato un sapore speciale, e che per Rosie è giunto il momento di trovare il suo.
cover

L'autrice.
Grazie al grande successo di Appuntamento al Cupcake Café e La bottega dei cuori golosi, Jenny Colgan si è affermata come una delle autrici di romanzi femminili più amate in Gran Bretagna, dove conquista immancabilmente i vertici delle classifiche. Nel 2012 ha vinto il Melissa Nathan Award per la miglior commedia romantica. Golosa come la protagonista del suo nuovo romanzo, negli anni del college ha seguito una dieta a base di ovetti al cioccolato, e va ancora matta per ogni tipo di caramella e liquirizia. Vive tra Londra e la Francia con il marito e i tre figli.

venerdì 19 aprile 2013

Storie al profumo di cannella



Buon pomeriggio!!
Non era previsto che mi collegassi ad Internet, per oggi, ma ho un po' di tempo e lo dedico al blogghino e a chi passa di qui a raccogliere i miei chicchi di pensieri ^_^

Mi era saltata una curiosità in testa, che scaturisce sempre dal fatto che ci sono titoli di libri che ti restano impressi per la forza associativa delle parole che li formano.
Ecco, una parola che mi piace molto perchè ad essa associo pensieri e sensazioni olfattive positive e piacevoli, è senz'altro questa: CANNELLA...!

E in questi momenti vi segnalerò alcuni romanzi nel cui titolo - e quindi anche nelle sue pagine... - c'è quel pizzico di cannella profumata che dà un che di delizioso e accattivante...!!!
Seguitemiiiiiiii!!!

Un bacio alla cannella
Ed. Einaudi
Stile Libero Noir
Trad. C. A. Rizzi
306 pp
17 euro
2010

UN BACIO ALLA CANNELLA
di Walter Mosley

Trama

In questo noir dal perfetto mix di azione e critica sociale, il detective Easy Rawlins, dalla vita complicata, ha a che fare con un il ritrovamento di un ricco avvocato e della sua amante, la bellissima Cinnamon, entrambi scomparsi. A San Francisco, tra hippy, droga e criminali, Easy dovrà fare il proprio lavoro: riuscirà a restare pulito?



Il Profumo della cannella
Ed. Lit
Tascabile
Trad. C. LA Barbera
190 pp
9.90 euro
2011
IL PROFUMO DELLA CANNELLA
di Samar Yazbek

Trama

Quando Hanan, giovanissima, viene data in sposa a un ricco ma anziano cugino di Damasco non avrebbe mai pensato che gli uomini, per lei, sarebbero stati soltanto l'immagine dell'autorità e del potere, e non esseri capaci di amare. Fuori dal matrimonio, i piaceri di Hanan assumono sembianze femminili e parlano il linguaggio delle "dita morbide che vengono dal cuore". Neppure le passioni, però, riescono a liberare quella che ormai è un'agiata signora siriana dal peso dei pregiudizi. Ne sa qualcosa Alia, un'umile e bellissima cameriera, affascinata dalla sensualità della sua padrona ma, al tempo stesso, costretta a subire il peso di un ricatto innominabile.





Stelle di cannella
Ed. Salani
117 pp
8 euro
2011

STELLE DI CANNELLA
di Helga Schneider

Trama

E' l'inverno del 1932. A Wilmersdorf, un tranquillo e benestante quartiere di una città tedesca, il periodo natalizio è annunciato dalle grida gioiose dei bambini che giocano a palle di neve. Fra le famiglie che abitano tre case, i rapporti superano quelli del buon vicinato: David, figlio del giornalista ebreo Jakoob Korsakov, e Fritz, figlio del poliziotto Rauch, sono amici per la pelle e compagni di banco alla scuola elementare; la sorellastra di David è fidanzata con il figlio del noto architetto Winterloh; persino la gatta di Fritz e il gatto di David sono amici.



LA CITTA' CHE PROFUMA DI CORIANDOLO E CANNELLA
di  Marie Fadel - Radik Schami

La città che profuma di coriandolo e cannella
Ed. Garzanti
Elefanti Bestseller
Trad. P. Scopacasa
194 pp
9.90 euro
2011
Trama

Damasco: un groviglio di strade, in cui si scoprono giardini segreti, delle minuscole botteghe, dei sapori, dei profumi, dei colori della città. Dietro ogni porta si celano tradizioni e cucine odorose di spezie. E ogni cucina nasconde una storia e una ricetta per raccontarla. Come il tabbuleh di zia Salime, un piatto dai pungenti aromi di erbe, una festa per il palato che non può essere preparato nei momenti tristi; i falafel al coriandolo e cumino dell'artista delle ombre; il riso con mandorle e uvetta dell'anziana levatrice sciita; il fragrante pane allo yogurt della donna che aveva dimenticato come si faceva ad amare. "La città che profuma di coriandolo e di cannella" nasce da una telefonata e da una promessa tra fratello e sorella. Rafik Schami, ormai da anni esiliato dalla Siria per motivi politici, e la sorella Marie si scambiano ricette per telefono e ne esce un romanzo che è insieme una raccolta di microcosmi familiari, un ricettario e una guida di Damasco, crocevia degli splendori del Medio Oriente.


Amore, zucchero e cannella
Ed. Newton Compton
Anagramma
Trad. G. Pandolfo
347 pp
9.90 euro
2012
AMORE, ZUCCHERO E CANNELLA
di Amy Bratley

Trama

Juliet non desidera altro dalla vita che un nodi d'amore da condividere con l'uomo di cui è innamorata: Simon, che però la tradisce con la sua migliore amica...
Col cuore spezzato, Juliet trova conforto soltanto nel ricordo dell'amata nonna Violet, morta un anno prima, e nei suoi manuali anni Cinquanta per la casalinga perfetta. E mentre il passato riaffiora con i suoi torbidi segreti, sarà proprio in questo dolce mondo fatto di grembiuli, pentole, nastri, pizzi e ricami che Juliet ritroverà se stessa, e forse, chissà, anche un nuovo amore.





IL VENTO CHE SA DI MIELE E DI CANNELLA
di Nerea Riesco

Il vento che sa di miele e di cannella
Ed. Garzanti
Narratori moderni
Trad. C. Marseguerra
285 pp
17.60 euro
2013
Trama

Spagna, 1544. Mariana ha un animo ribelle. Figlia di un nobile castigliano, fin da bambina passa le sue giornate tra gli scaffali della vecchia biblioteca. Solo circondata dai libri si sente veramente se stessa. Immersa nella lettura trova rifugio dalla rigidità e dall'oppressione della sua famiglia, attraverso le parole immagina un futuro diverso. E adesso che è entrata al servizio del re, sembra aver conquistato la sua libertà. Ma l'indipendenza a lungo sognata non dura che un istante. Il suo destino è già scritto, suo fratello ha deciso per lei: andrà in sposa al viceré nel lontano Nuovo Mondo. Eppure, inaspettatamente, in questa terra dal fascino antico scopre una nuova strada per la felicità che passa per le pagine di un prezioso taccuino. Sotto cieli di straordinari colori, in valli sconfinate dai mille profumi, sopraffatta da una passione sconosciuta, scopre una nuova forma di libertà: l'amore. Miguel conquisterà il suo cuore, proprio lui che lei non può amare...




QUALI TRA QUESTI ROMANZI CONOSCETE/AVETE LETTO?
QUALE VI ISPIRA?? ^_^

Mi sento così ^_^



Il venerdì c'è la rubrica "If I was a book..", ma io oggi più che un libro mi sento .... un quadro, questo:

Vladimir Volegov
di Vladimir volegov

E voi? C'è un libro o un'immagine, o una canzone, una poesia..... che rappresenta il vostro stato d'animo di oggi?
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