venerdì 27 giugno 2025

Recensione * LUPA NERA di Juan-Gomez Jurado *


In questo secondo volume della trilogia Regina Rossa,  ritroviamo gli inseparabili Antonia Scott e Jon Gutiérrez, nuovamente impegnati in un intricato e pericoloso caso, che vedrà i due alle prese con mafia e corruzione.


LUPA NERA
di Juan-Gomez Jurado

Ed. Fazi
trad. E. Tramontin
414 pp
Lola Moreno, sposata con il tesoriere di un clan mafioso attivo nella zona di Malaga, in Spagna, un giorno scompare.

O meglio, fugge ad un attentato da parte di brutta gente - invischiata in affari loschissimi e nei quali il consorte era coinvolto - mandata a far fuori lei e, prima ancora, suo marito Yuri Coro in.
Con Yuri ci riesce, ma Lola, in un mix di fortuna e scaltrezza, riesce a sfuggire ai suoi assassini e a scappare.
Ma la donna è incinta ed è diabetica, per cui necessita di insulina, e questo particolare la rende un soggetto vulnerabile, impossibilitata a nascondersi chissà dove.

La nostra Regina Rossa, Antonia Scott - l'essere umano con il QI più alto al mondo - è chiamata a cercare Lola prima che venga eliminata; accanto a lei c'è Jon, fedele amico e compagno di investigazioni, con cui la donna bisticcia costantemente ma, allo stesso tempo, sa di non poter fare a meno del grosso e forte (non che sia grasso) Gutierrez per risolvere il complicato caso che Mentor ha loro affidato.

I due atipici ma brillanti investigatori hanno imparato a conoscersi, a capire i silenzi e gli sguardi l'uno dell'altra, a riconoscere le qualità e i difetti reciproci e, soprattutto, a volersi bene.
La fiducia, tra loro, è assolutamente fondamentale per andare d'accordo e per lavorare con successo.
Se dovesse crollare questo pilastro, probabilmente si creerebbe tra loro una bella spaccatura.

Non è semplice, ovvio, soprattutto per Jon, che deve confrontarsi quotidianamente con una personalità complicata e una mente affascinante ed eccelsa come quella di Antonia, la quale continua a portarsi dietro i propri tormenti e demoni, uno tra tutti: cercare il "signor White" e Sandra Fajardo, personaggi che abbiamo già conosciuto nel libro precedente e che continuano con le loro macchinazioni a danno di Antonia.

Il compito di scovare Lola Moreno prima della mafia russa - che la vuole morta - ha adesso la precedenza su altre vendette e questioni personali ma, per quanto Antonia sia eccellente nel suo far caso ai dettagli più minuscoli per costruire piste ed ipotesi investigative valide ("Antonia vede ciò che è accaduto in una scena. Non si limita a dedurlo."), a metterle i bastoni tra le ruote ci pensa un personaggio sfuggente e pericolosissimo, in quanto capace di uccidere con estrema lucidità e spietata professionalità senza la minima esitazione: una donna russa che risponde al nome di Čërnaja Volčica, meglio nota come la Lupa Nera, una temibile sicaria ingaggiata dai laidi e crudeli capi dell'organizzazione mafiosa per cui lavorava Yuri Voronin.

Arrivare a Lola e salvarla dalle grinfie di mafiosi significherà immergersi mani e piedi in un'avventura all'ultimo respiro, che porterà Jon e Antonia dai paesaggi assolati dell’Andalusia fino a quelli innevati  della sierra, finendo per essere anche loro bersaglio dei criminali.
Antonia è tenace e determinata e non si darà pace fino a quando non avrà trovato la signora Voronin, ma ciò che lei il collega non immaginano è che purtroppo la corruzione, non di rado, si insinua anche lì dove deve dovrebbe regnare l'amore per la giustizia e la verità...

Lupa Nera è un thriller ricco di azione e avventura, molto movimentato e con un bel ritmo, che dosa bene gli elementi più drammatici con quelli più ironici, legati soprattutto all'imponente protagonista maschile, Gutierrez, che io trovo simpaticissimo e divertente, oltre che buono e leale, insomma il braccio destro ideale per la tormentata ed enigmatica Scott.

Il finale è apertissimo e suscita la voglia di proseguire con il successivo capitolo, Re Bianco.

Ho cominciato la serie tv, Regina Rossa, e per ora mi pare fedele al romanzo e mi sta piacendo.


Alcune citazioni

"E se nulla ci libera dalla morte, almeno che l’amore ci salvi dalla vita."

"Quanto più sola è una persona, più solitaria diventa. La solitudine le cresce man mano intorno, come la muffa. Uno scudo che inibisce ciò che potrebbe distruggerla, e che tanto desidera. La solitudine è cumulativa, si estende e si perpetua autonomamente. Una volta che quella muffa si incrosta, rimuoverla costa una vita."

"Da quando nasciamo, sappiamo qual è il nostro destino. La culla si dondola sull’abisso, pronto a inghiottirla. La nostra vita non è altro che un lampo tra due oscurità infinite. La fine che ci attende ci appare più minacciosa dell’oscurità precedente, quell’istante in cui non sappiamo quale fosse il nostro volto prima di nascere. Forse abbiamo paura di ciò che viene dopo, nel fondo, un briciolo del nostro essere ricorda qualcosa di terribile. Qualcosa che dimentichiamo quando riempiamo per la prima volta di aria i nostri polmoni e piangiamo."

"Il tempo è la nostra giustificazione per l’egoismo che ci isola dalla verità, da quella distruzione che provochiamo, quella che corrode gli altri, quella che in ultima istanza corrode noi stessi."

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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