lunedì 11 novembre 2013

Anteprima Bompiani: LE VITE IMPOSSIBILI DI GRETA WELLS



Anteprima Bompiani:

LE VITE IMPOSSIBILI DI GRETA WELLS
di Andrea Sean Greer


Ed. Bompiani
Trad. E. Dal Pra
320 pp
18 euro
USCITA 20 NOVEMBRE
2013

Trama


1985. Dopo la morte dell'amato gemello, Felix, e la rottura con il suo amante di sempre, Nathan, Greta Wells inizia un trattamento psichiatrico per alleviare la propria depressione. 
Ma la terapia ha un inatteso effetto collaterale: e Greta viene infatti trasportata nelle vite che avrebbe potuto avere se fosse nata nel passato. 
Durante il trattamento Greta passa così dagli anni Ottanta al 1918, in cui è un'adultera bohemién, e al 1941, in cui invece è una moglie e madre devota. Le tre esistenze di Greta, separate dal tempo e dalle diverse consuetudini sociali, vivono però le stesse tensioni familiari e scelte difficili, e con molte somiglianze. 
Ogni realtà ha le sue perdite e le sue ricompense: cosa accadrà quando Greta dovrà scegliere quale vita vivere? 
Quale sarà la via da preferire?

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L'autore.
Figlio di due scienziati, Andrew S. Greer ha studiato con Robert Coover e Edmund White alla Brown University. Ha fatto molti lavori a New York: autista, tecnico di teatro, scrittore per la televisione e scrittore senza molto successo. In seguito si è trasferito a Missoula, Montana. In seguito ha vissuto a Seattle e poi a San Francisco dove ha cominciato a scrivere per riviste come Esquire, Paris Review e Story, prima di pubblicare la sua prima raccolta di racconti: How It Was for Me". Il suo primo romanzo: The Path of Minor Planets è stato pubblicato nel 2001 e il suo secondo: La confessione di Max Tivolinel 2004. John Updike ha paragonato la sua opera a Proust e Nabokov sul New Yorker
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Titoli in... locanda



titoli in locanda
I titoli che oggi vi propongo, e che mi son piaciuti, hanno tutti in comune la parola LOCANDA.
Non so come la pensiate voi, ma a me la parola locanda fa pensare a un luogo dall'atmosfera familiare, calda, una sorta di "rifugio" in cui potersi fermare e passare ore tranquille.

Ed ecco le locande che vi propongo...!!
Quale vi piace di più?

LA LOCANDA DELLE EMOZIONI DI CARTA
(V. Picchiarelli, Ed. Bertoni, 2013)



LA LOCANDA DEI SOGNI RITROVATI
(J. Stagg, Garzanti, 2012)




LA LOCANDA DEL TEMPO E DELL'AMORE
(A. George, Sperling&Kupfer, 2012)




LA LOCANDA DEGLI ELFI  E DELLE ROSE
(M. Notarangelo, Ed. Il Filo, 2009)




Recensione: ROMANTICIDIO di Carolina Cutolo



Ed eccoci al terzo libro recensito!!!
Si tratta di 


ROMANTICIDIO
di Carolina Cutolo



Ed. Fandango
197 pp
13 euro
2012
Trama

Marzia Capotorti è una giovane bartender, cinica e sprezzante dei futili sentimentalismi, delle facili ipocrisie che la circondano e la assediano nella vita privata come al bancone del bar.
In seguito a un banale incidente si ritrova in coma. Ma è un coma lucido che le permette di osservare e commentare con effetto tragicomico le pantomime da capezzale che si presentano davanti al suo letto d’ospedale.
Attraverso visite di parenti, amici e colleghi, conosciamo la quotidianità lavorativa e privata di Marzia prima dell’incidente, e al tempo stesso, attraverso l’espediente della teoria del cocktail-personalità (con cui la protagonista associa un cocktail ad ogni persona), vengono presentati i personaggi principali della storia. Tutto sembrerebbe in equilibrio: Marzia domina la sua vita e le sue scelte, ha un’opinione precisa, crudele e inattaccabile su ogni circostanza, attacca ogni umana meschinità, ponendosi in una posizione di inevitabile superiorità morale.
Tuttavia, dall’insolito punto d’osservazione che le fornisce il coma, grazie a questo nuovo, straordinario distacco, Marzia scopre un poco per volta come persone e situazioni, finalmente al riparo dai suoi approcci cinici e spietati e dalla sua ironia sempre al limite dell’arroganza, si rivelino ben diverse da come le aveva sempre giudicate. 

La presente recensione è la stessa che ho scritto per "Elle.it"...!

il mio pensiero
Marzia è la protagonista di questo breve romanzo di Carolina Cutolo, Romanticidio, raccontato in prima persona e che ci viene presentato come un grande “sfogo” da parte della stessa Marzia, la quale, adesso che è immobilizzata in un letto d’ospedale a causa d un banale incidente che l’ha portata dritta in coma, ha modo di esaminare la propria vita e le persone che la popolano, “dall’esterno”.

Marzia ha 25 anni, è intelligente, acuta, ma anche incredibilmente cinica, fredda, spietata, sarcastica, a volte crudele nel dire le cose e nello sputare sentenze sugli altri; non sopporta alcuna forma di romanticismo, di sdolcinatezza, non crede nell’amore, non crede in Dio, non sopporta chiunque mostri particolari debolezze o sentimentalismi, che sia la madre (con la sua fede, da lei giudicata patetica, ridicola, sciocca, inutile), o l’amica Rebecca (amica di sempre, con la quale ha condiviso le prime esperienze di sesso, salvo poi apprendere che lei si è “ravveduta” andando a convivere ed è ormai prossima a mettere al mondo un bambino)…

Il coma nel quale Marzia è finita è un coma lucido; benché non possa muoversi, riesce però ad ascoltare tutto e tutti e così apprendiamo qualcosa di sé, della sua vita e delle persone che le sono accanto.

Lei è una bartender, ama il suo lavoro, ama preparare i cocktail e fare sesso, senza legami di alcun tipo, con chiunque “la prenda” a livello fisico; finchè nella sua vita non entra un certo Lorenzo…

Lorenzo è un ragazzo silenzioso, riservato, dallo sguardo enigmatico, profondo; tra i due c’è una tacita attrazione ma anche un grosso “ostacolo”: è fidanzato e Marzia, per principio, non ha alcuna intenzione di fare l’amante delle persone impegnate (non tanto per eccesso di bontà e rispetto verso “l’altra donna”, quanto per non mettere il ragazzo in questione in una situazione davvero troppo comoda …!).

Ma questa sua pretesa e presunta razionalità non le impedirà di provare attrazione per lui e di dedicargli pensieri e sentimenti che vorrebbe negare a se stessa, sempre perché convinta che l’amore sia un “sentimento sopravvalutato”...!

Mentre è distesa nel letto, immobile, assistiamo alla processione di persone che la vengono a trovare e, per ognuna di esse, la cara Marzia avrà parole (non dette, ovviamente, ma pensate) tutt’altro che gentili e caritatevoli, ma anche gli altri – mentre le sono vicini – si sentono liberi di dirle ciò che davvero pensano di lei, visto che, per una volta, non può rispondere con la sua aria sprezzante e cattiva.

E così Marzia sarà “costretta” a sentirsi le parole patetiche della povera madre che l’ama e aspetta il miracolo della guarigione, confidando in un dio nel quale Marzia assolutamente non crede,; ascolterà le parole dure del nonno Arturo – cinico verso la figlia e la nipote -; le sdolcinatezze dell’amica Rebecca che vorrebbe che anche Marzia mettesse la testa a posto come ha fatto lei; gli sfoghi del collega Massimo, della sciocca e frustrata collega Pamela, della falsa e arrivista Lucrezia (proprietaria del bar)…

Tutti loro sono “riassumibili” per Marzia nelle caratteristiche di un cocktail in particolare, che, in qualche modo secondo lei, incarna le caratteristiche di personalità di questi personaggi, ai quali lei guarda con non poca presunzione, dall’alto in basso, sentendosi sempre lei la più intelligente, la più fredda, quella analitica, capace di comprendere davvero la realtà perché immune da sentimentalismo e pateticità inutili.
L’unica capace di vivere la vita con obiettività, realismo, senza illusioni di alcun tipo.

Ma è davvero così?

Il coma forse servirà a Marzia per rendersi conto di come lei appare agli altri e di quanto il suo modo di porsi non sia sempre giusto e accettabile, anzi di come esso la renda spesso e volentieri “odiata”? Forse l’essere appesa un filo, tra la vita e la morte, farà sì che capisca che un po’ di dolcezza non le guasterebbe?

Lascio al lettore rispondere a questi interrogativi, leggendo il libro, e aggiungo che verso la fine l’Autrice ci dà un doppio colpo di scena, che lascia davvero a bocca aperta….!

Originale, lucido, scritto con un linguaggio crudo, realista che arriva dritto al dunque, con una protagonista indubbiamente dalla personalità forte, ma in realtà non priva di fragilità come qualsiasi essere umano, Romanticidio riesce a colpire il lettore, che fino alla fine sarà messo davanti a sorprese e colpi di scena che non avrebbe mai immaginato.

Aggiungo che non ho amato molto l'eccessivo cinismo di Marzia (anzi, non ho amato lei, mi ha provocato un'irritazione non indifferente... Un'irritazione "letteraria", ovviamente) verso la religione (in particolare su Dio), ma immagino che faccia parte del suo caratteraccio e quindi... ok..., la prendiamo per quella che è: un Bloody Mary dal sapore amorognolo e dalla storia un po'... inquietante!!!!

Recensione HO SPOSATO UNO STRUZZO di Antonietta e Silvia Scarabelli



Come anticipato, ecco la seconda recensione di un e-book che dovevo leggere già da un po' di tempo.
Per esso ringrazio le autrici Antonietta e Silvia Scarabelli.

HO SPOSATO UNO STRUZZO
di Antonietta e Silvia Scarabelli


Ed. Butterfly
collana Tracce
105 pp
12 euro
Gennaio 2013
TRAMA

Anna è una donna come tante: una relazione finita, un licenziamento alle spalle e un lavoro part-time. La vita di Anna, tuttavia, sta per subire una svolta: il portafogli di un tale Arturo Bonomi trovato per strada, l’amicizia con la signora Tina che abita nella casa dai gerani rossi e, soprattutto, un’incredibile proposta di matrimonio in arrivo.
Tuttavia, sarà davvero azzurro questo principe apparso dal nulla?
Con questo romanzo psicologico, Antonietta e Silvia Scarabelli dipingono a tinte vivaci la storia di una donna come noi, timida e sensuale, coraggiosa e timorosa allo stesso tempo.
Una protagonista concreta nelle mani della quale le autrici pongono il segreto stesso della felicità: il coraggio di credere in se stessi e di riaprirsi all'amore, sotto qualunque forma esso si presenti." Una vita già ricca di avvenimenti spiacevoli che, come si suol dire, fortificano...ma fino a che punto è vera questa citazione?
Qual è la linea che determina la fortificazione allo smarrimento?
Spesso ci troviamo catapultati in un viaggio non programmato, le circostanze, oppure il destino, mettono sul tuo percorso persone che hanno la capacità di condizionare le tue scelte.
La vita sembra ti offra quell'opportunità che cercavi, ti senti stimolato, appagato, e credi sia finalmente giunto il momento di gioire.
Proiettato in questa nuova esperienza, sottovaluti le avvisaglie. Convinto che l'amore possa superare ogni ostacolo, hai la presunzione di poter modificare alcuni tratti della personalità altrui e non ti accorgi o non vuoi accettare la realtà: le persone non cambiano!


recensione

Ho sposato uno struzzo è una storia che parte da un evento casuale e accidentale: il ritrovamento di un portafoglio, un evento assolutamente banale che però riesce a cambiare la vita di chi lo trova.

“Avrà trovato un sacco di soldi in quel benedetto portafoglio!”, penserà qualcuno, ed io rispondo: “Beh, tanto lontano non ci sei andato”!, ma, sapete, come non troppo spesso si sente in tv, qualcuno dalla coscienza troppo candida per tenersi il danaro fortuitamente trovato, esiste ancora e la protagonista fa parte di questa non eccessivamente fornita schiera.

Anna Favarella è la protagonista della nostra storia; ha poco più di 40 anni, è una bella donna, affascinante, buona, posata, tranquilla e single; ha una zia cui è molto affezionata, zia Angela, che l’ha praticamente cresciuta, ma è stata costretta a metterla in una casa di riposo per ragioni economiche.

Anna vive sola, ha una grande amica, Lucia e, in un pomeriggio qualunque, seduta su una panchina qualunque, incontra una simpatica donna avanti con l’età, Tina, arzilla, arguta, saggia, con la quale immediatamente nasce un rapporto di simpatia ed amicizia sincero.

Il caso vuole che la povera Anna (che da poco si è ritrovata senza lavoro ma con un mutuo addosso) trovi per caso il famigerato portafoglio, con dentro tanto i documenti del proprietario, quanto del denaro (e neanche poco).

Che fare? Tenere i soldi, visto che possono servire, o fare l’onesta e restituire?

Anna sceglie la seconda opzione ma la cosa non finisce qui: l’uomo, tale Arturo Bonomi, benestante, desidera ringraziarla di persona e la invita pure a cena.

Incredibile come si possa fare il piacione dal primo nanosecondo…!
Incredibile e veloce l’approccio di lui, da predatore, e – nonostante l’iniziale ritrosia pudica di lei davanti a un atteggiamento palesemente da “cascamorto” – il subitaneo innamoramento tra i due, che si frequentano e nel giro di qualche settimane si fidanzano e decidono pure di sposarsi….!!!

Roba che accade nelle favole, vero?

Eppure non è infrequente che accada anche nella realtà, soprattutto quando i due soggetti in questione sono già più che adulti e, soprattutto, soli e desiderosi di conoscere la propria anima gemella.

Il sentimento e la passione scattano immediati tra Anna ed Arturo e, malgrado i consigli delle amiche Tina e Lucia di non prendere decisioni avventate, legandosi per la vita ad un uomo che si conosce da poco, i due convolano a giuste nozze in pochi mesi.

E tutti vissero felici e contenti?

Hum.. sarebbe troppo bello, e certo la storia raccontata dalle sorelle Scarabelli avrebbe ben poco da lasciarci, se finisse così.

Un noto proverbio recita: “dopo i confetti… i difetti!” ed è quello che Anna dovrà affrontare nella propria vita matrimoniale.

Perché purtroppo l’uomo che ha sposato mostra da subito la vera natura; non è cattivo, non è un farabutto, un ubriacone o un disonesto ma ha un problema di natura psichica che non si rivela in modo immediato e “pericoloso”, ma che esce fuori gradualmente, manifestandosi in modo palese solo agli occhi di chi ci vive accanto, giorno per giorno: è un maniaco dell’ordine e della pulizia.
Ma non nel senso che semplicemente ama la pulizia e l’ordine…, ma è proprio ossessionato da questo, sempre alla continua ed ossessiva ricerca che tutto, ma proprio tutto, sia al suo posto: dagli oggetti dentro casa all’automobile, dalla cucina alla camera da letto….

Vedere qualcosa fuori posto lo fa “sbroccare”, gli fa partire l’embolo; venire contraddetto sui suoi desideri di ordine e rigore...? Ancora peggio!!, perchè genera in lui reazioni che possono arrivare all’aggressività.

Anna ed Arturo si amano sinceramente e la moglie, nel vedere questo difetto del marito, non pensa immediatamente “Oddio, ma chi ho sposato??! Meglio fuggire da questa casa di pazzi maniaci!”, ma cerca di capire il perché di questo comportamento bizzarro e spiacevole del maritino.

Scopre, tra le carte nascoste nel suo studio, un episodio della vita passata di lui che non gli fa molto onore e che va a confermare i suoi timori, cioè che il problema di Arturo non sia un semplice difetto caratteriale – come tutti ne hanno – ma qualcosa che necessita di cure precise e psicoterapie.

Mi fermo qui con la trama perché, andando oltre, finirei per dirvi troppo, ma vi lascio con l’indizio che, quando l’amore c’è, si fa di tutto per risolvere i problemi; ma spesso, accade che non tutti prendano facilmente coscienza di avere un reale problema (tranquillamente classificato pure dal DSM - Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) e se non c’è questa personale e necessaria presa di coscienza, la soluzione non arriverà mai!!!

Arturo è disposto a comprendere le ragioni di Anna a voler andar via di casa se lui non si fa vedere da uno psicologo?

Purtroppo, non è così automatico che una persona affetta da disturbi – come quello delle fobie e delle ossessioni – ammetta di averli e richieda/accetti le cure adeguate; infatti, Arturo è il tipico esempio di persona un po’ egoista, narcisista, concentrata su se stessa, che pretende amore, comprensione e fedeltà senza essere disposto a darne lui stesso.

Forse se Anna non si lascia spaventare e prosegue nel suo intento di lasciar solo il marito affinchè decida di curarsi, Arturo per amore cambierà?

O forse se arrivasse un figlio?

O se anche la sorella di lui si mettesse in mezzo a sostenere la cognata, in barba al sostegno puerile (e dannoso!) della madre verso il figlio?

A voi lascio la curiosità di scoprire se l’amore può guarire o meno…, e di seguire le vicende della coraggiosa ma poco fortunata Anna, che dovrà barcamenarsi tra un marito non proprio sano di mente, una suocera formato strega, un’amica confusa e un lutto improvviso, con tanto di depressione…

Ho sposato uno struzzo è un romanzo breve che racconta una storia molto realistica (fatta eccezione per l’innamoramento troppo veloce, ma come ho detto all’inizio, anche questo non è impossibile che avvenga nella realtà…!), scritta con un linguaggio altrettanto realistico, quotidiano, dialoghi abbondanti che danno dinamicità alle scene e che, insieme ai momenti di riflessione (tanto di Anna quanto di Arturo), ci aiutano ad inquadrare i caratteri dei personaggi.

Dal punto di vista della forma, il libro ha le sue imperfezioni, ma potrei immaginare che sia dovuto al fatto che io ho la versione in pdf e magari non corretta.

La storia l’ho trovata interessante, il titolo incuriosisce e nel corso delle vicende è la stessa Anna a spiegarcelo (non è difficile comunque comprenderlo…!); ho apprezzato anche il fatto che si basi molto sulla presenza di un problema di natura psicologica, qual è quello delle fobie e delle manie- ma non solo, anche di altre “fragilità” a livello psicologico -, un tema non certo semplice, ma affrontato con naturalezza e, allo stesso tempo, sufficiente accuratezza e precisione.

Si legge con piacere, non mancano né i momenti simpatici, né quelli più romantici né quelli seri…!

Segnalazione anteprima: LA LOCANDA DELLE EMOZIONI DI CARTA di Viviana Picchiarelli



Prima di ritornare nel mondo delle recensioni (che, non vi nascondo, è il momento che più amo qui sul blog) vi segnalo l'uscita di un romanzo:

LA LOCANDA DELLE EMOZIONI DI CARTA
di Viviana Picchiarelli


a cura di Costana Bondi
Bertoni Editore
416 pp
Collana: WOMEN@WORK
USCITA 15 DICEMBRE
2013
Trama

Un amore che ricompare dal passato e che chiede solo di essere vissuto, nonostante gli errori commessi e le promesse mancate.
Un amore del presente che travolge e sconvolge due anime in burrasca in cerca di un approdo stabile, che dia loro respiro.
Un'amicizia che lega indissolubilmente due donne dalle esperienze profondamente diverse, eppure complementari.
Una locanda per amanti dei libri affacciata sulle sponde del lago, fulcro di partenze, arrivi, ricongiungimenti e addii dove sono proprio le emozioni di carta quelle da cui tutto ha origine e a cui tutto torna.

L'autrice.
VIVIANA PICCHIARELLI ha pubblicato racconti in numerose raccolte antologiche: Tracce, a cura di Costanza Bondi (Bertoni Editore); Kronos, (Onirica Edizione); L’antologia Della Stronza (Occhi di Argo Editore); 77, Le Gambe Delle Donne (Braviautori.it), Racconti di Romagna (Il violino Editore), Ops! Che figura (Butterfly Edizioni).
Nel 2012 ha pubblicato Realtà virtuale - Ritratti di donne nell'era digitale (a cura di Costanza Bondi) e ha partecipato alla pubblicazione della raccolta poetica "Otto poetesse per otto poesie" e dei racconti "Le vene vorticose".

Recensione IL CONFINE DI UN ATTIMO di J.A. Redmerski



Buongiorno cari followers e lettori!
Nel week end appena trascorso son riuscita a leggere quanto volevo, così mi ritrovo con tre recensioni da condividere con voi!!
Comincio col libro che mi ha coinvolta di più.

IL CONFINE DI UN ATTIMO
di J. A. Redmerski


Ed. Fabbri Life
436 pp
14.90 euro
2013
Trama

Camryn Bennett, vent'anni, non è certo il tipo da restare ingabbiata in una vita ripetitiva sempre uguale a se stessa. 
Ma da quando il suo ragazzo è morto in un terribile incidente, niente sembra più importarle davvero... 
Dopo che anche la sua migliore amica le volta le spalle, Camryn salta su un autobus, con solo un telefono cellulare e una piccola borsa, decisa a fuggire da tutti coloro che la vogliono incasellare in una vita che non le appartiene. 
Nel viaggio incontra un ragazzo di nome Andrew Parrish, un tipo non molto diverso da lei, da cui si sente irresistibilmente attratta. Andrew vive la vita come se non ci fosse domani: la provoca, la diverte, la protegge, la seduce, le insegna ad assaporare ogni singolo momento e ad ascoltare le sue emozioni più profonde, i suoi desideri più veri e inconfessati. 
Ben presto diventa il centro della sua vita. 
Ma Camryn ha giurato di non lasciarsi andare mai più, di non innamorarsi mai più... 
E il segreto che Andrew nasconde li spingerà irrimediabilmente insieme o li distruggerà per sempre?





il mio pensiero


Il confine di un attimo è una splendida storia d’amore.
L’ho detto. Non potevo iniziare diversamente.
È un romanzo con protagonisti due giovani che il caso (o il destino?) fa incontrare per poi far capire loro di essere l’uno il completamento dell’altro.
Camryn Bennett ha vent'anni e vive in North Carolina; è una ragazza bella e intelligente, ci appare da subito un po’ riservata, scostante, soprattutto verso l’universo maschile, al contrario della sua migliore amica Natalie.
Le due sono l’una l’opposto dell’altra: Natalie è frizzante, allegra, ama civettare, guardare spudoratamente e far l’occhiolino ai bei ragazzi, nonostante l’eterno fidanzato, Damon, anch’egli amico di Cam.
Cam invece, come dicevo, sembra non aver alcuna intenzione di stare con un ragazzo; benchè giovane, ha già vissuto molte delusioni ed esperienze negative: dei due ex, uno è morto in un incidente, l’altro l’ha tradita… Eh no, non ha alcuna voglia di flirtare o di impelagarsi in storie d’amore per le quali possa soffrire.
Per non parlare del fatto che la vita familiare è altrettanto disastrosa: i suoi sono divorziati, il fratello maggiore Cole ha ucciso, in stato di ubriachezza, un uomo ed è in carcere…
Insomma le cose non vanno bene e la vita è per la giovanissima Cam un’enorme gabbia d’infelicità, che la soffoca e dentro la quale vive passivamente e da cui vorrebbe fuggire.
Quando a ciò si aggiunge una delusione in ambito amicale…, Cam non ne può più: va in stazione e prende il primo autobus che le capita; direzione: “il primo stato che le viene in mente”, nella fattispecie, Idaho.

Da questo momento in poi, a cominciare dalla permanenza per ore in autobus, il Destino ha già iniziato a tessere la sua trama e le presenta Andrew Parrish.
Andrew appare subito, a noi lettrici, il ragazzo perfetto e, credetemi, ha tutte le carte in regola per restare tale in ogni singola pagina e fino alla fine.
Impossibile non innamorarsi di un tipo come lui: dalla prima occhiata e dalle prime parole scambiate con una ritrosa e diffidente (ma molto incuriosita) Camryn, lo vediamo per quello che è: bello, simpatico, spiritoso, ironico, paziente, protettivo, attento
E anche un tipo come Camryn non può non notarlo e così, mentre l’autobus macina chilometri, e i due sono in attesa di arrivare a destinazione - lei di scendere in Idaho, lui nel Wyoming -, la conoscenza è inevitabile, soprattutto grazie al modo di fare irresistibile e accattivante di lui, che cattura l’attenzione di Cam, per nulla insensibile al fascino impertinente, sexy e dolce allo stesso tempo, di questo sconosciuto dagli occhi verdi penetranti, scrutatori e bellissimi, dai capelli castani spettinati, dal sorriso stupendo e che corrisponde al nome di Andrew.

Ci sono legami che si stabiliscono immediatamente, perché scatta un’affinità misteriosa ma forte, inspiegabile ma inevitabile, che Andrew e Cam non potranno evitare di assecondare.

Qualcosa di irresistibile e magnetico li attira l'uno verso l’altra e lo sentono da subito, dalla prima volta che si guardano e soprattutto poi, quando cominciano a pensare che il loro viaggio insieme dovrà pur avere una fine, non solo perché le destinazioni sono differenti ma perché sono in realtà due sconosciuti che non hanno davvero motivo per sentirsi legati…
Eppure, qualcosa li spinge, nelle ore in cui stanno insieme, a parlare di loro stessi, ad aprirsi un po’; ma è soprattutto Andrew ad “aiutare” la diffidente Camryn a sbottonarsi, a non tener tutto dentro, perché capisce subito che c’è qualcosa che la opprime, che le pesa e, anche se non lo sa, la ragazza aspetta solo che qualcuno le tiri fuori ciò che in lei pare seppellito: sentimenti, emozioni, paure, desideri (anche i più….piccanti!), lacrime, sorrisi…
Per una serie di ragioni, tra i due inizierà un viaggio in auto esilarante, indimenticabile, che li legherà in un modo magico e forte.

Ognuno di noi desidera amare ed essere amato, desidera trovare il completamento di sé, ciò che colma “il buco” di insoddisfazione e solitudine che sentiamo, al quale non sappiamo dare un nome ma che sappiamo esserci e che, fin quando non viene colmato, è sempre lì a ricordarci che c'è un cuore che aspetta solo di essere riempito.

Dice Andrew a Cam:
«Non ero mai contento, qualsiasi cosa facessi…» E poi mi guarda. «E poi ho conosciuto te… ed è stato come se mi si accendesse un interruttore nella testa, o mi si risvegliasse qualcosa dentro, non lo so, ma…» Si ferma davanti a me. Vorrei piangere, ma mi trattengo. «… ma ho capito che, qualsiasi cosa fosse, era quella giusta. Tu riempivi quel buco.»

Non sarà facile abbattere muri e barriere, prendere consapevolezza di paure ed inibizioni, non mancheranno le incomprensioni, le cose non dette…

Il desiderio di stare insieme e il rendersi conto di non poter fare a meno l’uno dell’altro (come non si può fare a meno dell’ossigeno per vivere) basterà a tenere insieme Cam e Andrew?

Entrambi hanno paura di legarsi, entrambi sentono di avere dei limiti “interiori” che impediscono loro di legarsi davvero all’altro, di “possedere” l’altro in tutti i sensi…; eppure la passione fisica e i sentimenti cominciano a farsi sentire, a divampare.
Potranno far finta di non sentirli o li asseconderanno?
Cosa può impedire a due anime così giovani, che si sentono sole, che hanno più di una ragione per avere il cuore ferito ma che desiderano anche trovare “il giusto balsamo" per guarire queste ferite, di legarsi seriamente?

Andrew sarà tra i due quello che saprà “gestire” meravigliosamente il rapporto instaurato con Camryn - dimostrando una grande maturità e una grande capacità di comprendere la sua compagna di viaggio, che ha proprio bisogno di essere rassicurata, compresa, “guidata” quasi a prendere coscienza di sé e di di ciò che davvero vuol essere, fare e dire.

Il loro viaggio in auto attraverso vari stati americani è davvero meraviglioso, fresco, esaltante, pieno di emozioni, raccontato in modo da sembrare un sogno, una favola che ha come fine il vivere il presente, godendo ogni attimo di felicità e libertà.

E' ancora Andrew a dire queste parole a una curiosa Camryn:

«Cos’è per te vivere nel presente?» domando.Mi accorgo che cambia espressione, sorpreso dal mio interesse. Anche lui drizza la schiena e solleva la testa.«Rimuginare, pianificare… tutte cazzate» dice. «Rimugini sul passato e non riesci ad andare avanti. Passi troppo tempo a pianificare il futuro e ti muovi all’indietro, oppure resti immobile nello stesso posto per tutta la vita.» Aggancia il mio sguardo. «Vivi nel presente» afferma con un tono serio «dove tutto accade al momento giusto. Prenditi il tempo che ti serve, poni un limite ai brutti ricordi e arriverai ovunque tu voglia molto più velocemente e con molte meno difficoltà lungo la strada.»

Ci sembra quasi di vederli, Cam e Andrew, mentre sono in macchina e scherzano, si prendono in giro maliziosamente, cantano a squarciagola le canzoni rock più belle; ci emozioniamo insieme a loro quando si guardano negli occhi e si sorridono con dolcezza, complicità; vien da sorridere leggendo i momenti di intimità (piuttosto piccantini eh), ci piace la gelosia e la "possessività"  di Andrew verso Cam, ci lasciamo trasportare dalla loro voce e dalla suono della chitarra mentre cantano, pensiamo che sono due matti quando si baciano sotto una pioggia scrosciante, seduti sulla (non dentro) macchina!

Pagina dopo pagina, la Redmerski porta il lettore a un crescendo di emozioni che gli permetteranno di entrare completamente nella storia, imparando a conoscere Andrew e Camryn e a vivere con loro ogni parola, ogni battito, ogni pensiero, fino a chiederci se sia possibile che qualcosa possa rovinare una tale felicità.

Basta un attimo per essere felici, per trovarsi, ma anche per perdersi e per far crollare il castello di certezze che il destino si era premurato di costruire, senza che neppure glielo avessimo domandato.

Lettori, se siete alla ricerca di una storia d’amore dolce (non sdolcinata!!), struggente ma anche simpatica e con diversi momenti divertenti, scanzonati, uniti ad altri "caldi", Il confine di un attimo è la storia che fa per voi.
L’amore di Andrew e Cam vi prenderà e forse, come me, anche voi arriverete alla fine sentendo quasi la loro mancanza e con qualche lacrimuccia a farvi compagnia.

Una storia adatta forse a un target giovane ma che può regalare emozioni a chiunque ami il genere romance contemporaneo/New Adult; scritto in modo da lasciarci entrare nel punto di vista di entrambi (si alternano le narrazioni in prima persona e la palla passa, capitolo dopo capitolo, da Andrew a Camryn), con belle descrizioni delle scene, di gesti, espressioni facciali, parole (anche tonalità, se pensiamo che i momenti in cui i due cantano sembrano arrivare alle orecchie di chi legge, passando attraverso la carta), sentimenti, umori… 
Nella stona, nulla è lasciato al caso, tutto si amalgama per formare una storia che ha tutte le caratteristiche per fare centro nei cuori di lettrici affamate di emozioni tra le righe.

Anche le scene hot - non sono tante ma quelle poche che ci sono, tranquille che non lasciano nulla all'immaginazione… - contribuiscono a renderci Andrew e Cam due ragazzi normalissimi, con le loro “fisse” anche da quel punto di vista e ce li fanno piacere ancora di più...!

Che dirvi? Consigliato davvero e aspetto di leggere “Il confine dell'eternità"!!!!!

domenica 10 novembre 2013

Il meme dei libri poco amati



Meme letto nel blog di LadyCooman (Libri & pop corn) e che mi accingo a fare, raccomandandovi di giocare insieme a me, se volte rispondendo nei commenti o lasciando il link se avete un vostro spazio virtuale ^_^

MEME: I 100€ regalati alle case editrici: i libri che abbiamo detestato, per una trama o dei personaggi insipidi o perchè scritti male..!

Andiamo..?
Ok, andiamo!
Aggiungi didascalia

1. All'ombra delle fanciulle in fiore di Proust: ehm.. chiedo venia, lo so che è un classico della letteratura del Novecento, ma io l'ho odiato... Perchè? Incomprensibile e contorto...! Lo so, smentitemi pure, accetterò la vostra difesa ad oltranza di Marcellino!!! 10.90 euro

2. La Presidentessa di Leopoldo Alas Clarín: prolisso all'inverosimile... Abbandonato...! 16.99 euro.

3. LA FORESTA DEGLI AMORI PERDUTI di Carrie Ryan: personaggi senza alcuno spessore...! 16 euro.

4. La piccola bottega dei ricordi di Corbrion Annelise: non è stato un libro brutto, è pure carino, ma la delusione ha il sopravvento: mi aspettavo di più... Trama banalotta.... 12.90 euro.

5. OSSESSIONI di Andrea Marzola: nella sua brevità è riuscito a confondermi; ok che tratta di soggetti disturbati, ma ho faticato molto a comprendere la logica sottostante ciascun racconto. 12 euro.

6. Pamela di Samuel Richardson. Che dire... Prolisso anch'esso, trama lunga e senza che ce ne sia il bisogno... Ti credo che Elisa di Rivombrosa s'era stancata di tenere la cintura di castità e alla prima puntata l'ha gettata all'aria.... 12 euro.

7. Ruggine e ossa di D. Davidson. Un altro che, con dolore, ho dovuto lasciare, seppur verso la (quasi)fine... E' il mio limite: in fondo non amo i racconti e tanto meno riesco ad amarli quando i personaggi sono eccessivamente gretti  e "animaleschi"... 11.50 euro.

8. Ultimo libro che non ho molto amato: La metamorfosi di Kafka... Non ditemi niente, ma è proprio lo stile, il tipo di trama e i personaggi kafkiani che proprio non mi coinvolgono..... 7.50 euro.

Attendo le vostre 100 euro...!! ^_^

La libreria dei miei sogni



Oggi vi mostrerò più di un genere di libreria..., oscillanti tra il classico e il moderno!!

A voi che stile piace? C'è un motivo in particolare' vi piace che la vostra libreria sia semplice, funzionale, o magari preferite quelle "imponenti", che "sanno d'antico"?

Libreria in legno naturale
in legno

moderna ma senza essere eccentrica
Libreria e comfort
libreria comoda




una parete di libri....

ad albero....!!

classica

classica

Libreria blu
classicheggiante

Serial killer in viaggio nel tempo: THE SHINING GIRLS



Un thriller dalla trama interessante.
Voi che ne pensate? E' un genere di storia che vi piace?

THE SHINING GIRLS
di Lauren Beukes


Ed. Il Saggiatore
Trad. S. Pezzani
464 pp
16.50 euro
2013
Trama

Chicago, 1931. Prima di trovare la Casa Harper Curtis era uno dei tanti vagabondi in una città schiacciata dalla Depressione. 
Poi una voce lo attira in quella che sembra solo una villa in rovina, e la sua vita cambia per sempre. 
Le porte della Casa permettono di viaggiare nel tempo e lui incomincia ad assaporare le meraviglie del futuro. 
Ma Harper Curtis è anche un uomo violento e crudele, un sadico, e a farne le spese sono giovani donne, forti, indipendenti e ricche di talento. 
Ogni giorno, nella sua testa i loro nomi riecheggiano, si ripetono, bruciano e splendono come stelle. 
Come un cacciatore Harper le insegue attraverso le epoche, scovandole da bambine e tornando a ucciderle quando sono sbocciate, al culmine del loro splendore. 
Ora Harper Curtis è l’assassino perfetto, non può essere scoperto né fermato. O almeno, così crede.
US edition

Chicago, 1992. Quello che non ti uccide ti rende più forte. Kirby Mazrachi ha imparato bene la lezione da quando è stata assalita ed è sopravvissuta per miracolo. 
Il suo aggressore non è mai stato identificato. Nonostante il trauma emotivo, ha deciso che non vuole rimanere una vittima: l’unico modo per farlo è trovare chi l’ha attaccata e fermarlo. Il suo unico alleato è Dan, il giornalista che ha seguito il suo caso dopo l’aggressione. 
Lentamente, Kirby si rende conto che l’uomo a cui sta dando la caccia non è un semplice maniaco. Molte, troppe ragazze sono state uccise a Chicago, una scia di morte che si allunga così indietro negli anni che non può essere opera di una sola mano. E ogni volta sulla scena del delitto sono stati trovati oggetti che non hanno spiegazione. 
Come può Kirby trovare e catturare un uomo che non esiste?
UK edition

L'autrice.
Lauren Beukes è nata a Johannesburg, in Sudafrica. Scrittrice, sceneggiatrice e autrice televisiva, ha lavorato per molti anni come giornalista freelance. È autrice del saggio Maverick e dei romanzi di fantascienza Moxyland e Zoo City, quest’ultimo vincitore dell’Arthur C. Clarke Award nel 2011. I diritti cinematografici di The Shining Girls sono stati acquisiti dalla Appian Way, la casa di produzione di Leonardo Di Caprio.

sabato 9 novembre 2013

Anteprima Il Celiegio: LE GUARDIANE DELLA NEBBIA. Il Pooka



In uscita per la casa editrice Il Cieligio:

LE GUARDIANE DELLA NEBBIA. Il Pooka
di Eleonora Della Gatta


Le guardiane della nebbia
Ed. Il Ciliegio
Pegaso
256 pp
16 euro
USCITA 15 NOVEMBRE
2013
Trama

Le tre Guardiane della Nebbia, Flora, Carly e Annabel, reduci dal cruento scontro con Morrigan, la Sovrana delle Illusioni, incontrano un nuovo terribile nemico. Pooka, abitante della Nebbia dai molteplici poteri, sparge sangue e dolore tra i pacifici abitanti di Keswick.

Con l’aiuto degli ormai inseparabili Cedric e Lowell, il Demone e l’Emofago, le ragazze si troveranno ad affrontare una creatura uscita dal Portale Nero, fuggita al controllo delle tre vecchie Guardiane, Ruth, Amelia e Bertha. Saranno proprio le nonne delle ragazze a rivelare loro alcuni particolari inquietanti su Pooka, che nasconde un segreto oscuro più pericoloso quanto sembri in apparenza. 
Ma questo non sarà il solo problema da affrontare. Tra colpi di scena, rivelazioni e incontri con singolari personaggi, le ragazze verranno messe a dura prova. Il passato tornerà a galla e le tre Guardiane si troveranno a indagare su un buco nero che aleggia nella loro storia remota, uno strano mistero che vede coinvolte le loro progenitrici: una stirpe di guerriere potenti in cui alcune adepte, nel corso dei secoli, erano state prevaricate da cupi poteri che avevano consumato il loro raziocinio e condotto a esiti tragici.

L’epilogo lascia il finale sospeso verso il prossimo capitolo della saga.

L'autrice.
Eleonora della Gatta è nata nel 1980 a Roma, dove attualmente risiede. Diplomata al liceo classico e laureanda in letteratura, blogger e articolista free-lance, ha partecipato a vari concorsi letterari e pubblicato diversi racconti.
Il suo romanzo d’esordio è Le Guardiane della Nebbia. Il Risveglio, un’avventura di cui Il Pooka rappresenta il seguito
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