giovedì 27 novembre 2014

Recensione: LA VERSIONE DI BARNEY di Mordecai Richler



Un romanzo di certo originale per molti tratti, anche se per altri... non m'ha fatto impazzire  ^_-

LA VERSIONE DI BARNEY
di Mordecai Richler


Trad. di Matteo Codignola
2005, 18ª ediz., pp. 490
€ 13,00 
"Il passato è un paese straniero dove le cose si fanno in un altro modo".

Barney Panofsky è davvero  uno dei personaggi letterari più bizzarri che abbia mai incontrato...!
Attraverso flashback che sembrano sconnessi tra loro, sempre sospesi tra verità e bugia, sul filo di una nostalgia mai melensa ma sempre simpatica e ironica, l'Autore ci presenta quest'uomo che ormai non è più un giovincello, ma che ha da vedersela con la pesante accusa di omicidio e con le calunnie che il nemico di sempre, Terry McIver, diffonde su di lui.

Il lettore segue Barney mentre ripercorre la propria vita, allegramente dissipata e profondamente scorretta, che dal quartiere ebraico di Montreal lo ha portato nella Parigi dei primi anni Cinquanta e poi di nuovo in Canada, dove ha fatto fortuna lavorando per la Totally Unnecessary Productions.

E ne ha da raccontare, il nostro protagonista, soprattutto sulle donne.
Ben tre mogli:  una poetessa esistenzialista, una miliardaria dai robusti appetiti e dalla chiacchiera irrefrenabile, e lei, Miriam, l’adorata Miriam, il suo grande amore.., che però lo ha appena lasciato. 

Bizzarri e strambi sono i racconti che fa di sè, delle proprie passioni, dei intrattenimenti, delle dimenticanze..., il tutto accompagnato da fiumi di whisky e dalla puzza di fumo dei sigari cubani.

Ne emerge un uomo insofferente alle regole, deciso a non ragionare per stereotipi, riservato circa i propri sentimenti, precisino, smemorato (simpatici i momenti in cui non ricorda un nome e dice di averlo "sulla punta della lingua"), un pasticcione, ehm... uno sporcaccione...!, con le sue fisse, i suoi pensieri, i suoi ricordi raccontati e ripescati dalla memoria con una confusione a tratti spassosa, a tratti irritante.
Strano lui e strani i personaggi che gli gravitano attorno, a cominciare dal padre per continuare con le mogli e gli amici.
L'unica "normale" forse è proprio la sua Miriam, che accusa Barney di essere un collezionista di rancori.
Ed è forse proprio il sentimento forte, e allo stesso a volte un po' "patetico", che ha per lei a nobilitarlo, a rivelarci la sua tenerezza, la sua solitudine, il suo essere così bisognoso di amore, di compagnia.

Se la prima parte del libro rischia di apparire nebulosa e confusionaria - e molti potrebbero avere voglia di lanciare il libro dalla finestra, ma del resto lo stesso protagonista sente di avere tutto il diritto di "andare fuori tema" -, da un certo momento in poi la curiosità ha il sopravvento, il finale dà le sue soddisfazioni al lettore e conferma l'originalità dell'Autore, col suo stile irriverente, sarcastico, a volte tenero ma per la maggior parte umoristico.

mercoledì 26 novembre 2014

Prima che la storia abbia inizio (London in Love)



Ed ecco quale frase riporta Melinda Miller prima di accompagnare il suo lettore in giro per Londra.

C’è un’unica certezza nella vita di una donna.
Riposa nei loro armadi: sono le scarpe.
Si può ingrassare o dimagrire.
Perfino crescere o rimpicciolirsi,
ma i piedi, solo quelli resteranno sempre uguali.
Beth, titolare del God Save The Heels

-
Il significato della parola EPIGRAFE
al quale mi riferisco è questo:
Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi,
per dedica o ricordo; più particolarm.,
citazione di un passo d’autore o di opera illustre

che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli
quanto si sta per dire. (Treccani)

Cito e canto: "Anche un uomo"



Passaggio tratto da "Mare d'inverno" di Grazia Verasani, con canzone annessa, suggerita dal brano stesso ^_-

"Potresti chiamare quella là", disse riferendosi alla rivale di Carmen "e dedicarle una canzone....". Con voce sfiatata, si mise a intonare un vecchio successo di Mina.
"Ragazza mia, ti spiego gli uomini, ti servirà quando li adopererai, son tanto fragili, fragili, tu maneggiali con cura, fatti di briciole, briciole che l'orgoglio tiene su".
Adesso la stonavamo tutte e tre, sbagliando qualche parola.
"Anche un uomo può sempre avere un'anima, ma non credere che l'userà per capire te....".
Vera strinse un braccio di Carmen e le sorrise.
"Ragazza mia, adesso sai com'è quell'uomo che mi porti via e vuoi per te...".
Carmen rideva, ridevamo tutte.
Come se il peggio fosse momentaneamente passato.

ANCHE UN UOMO
(Mina)


.

Novità da leggere: ' Un'ombra più bianca del pallido', il romanzo d'esordio di Michele Giocondi



E' disponibile nelle librerie online Un'ombra più bianca del pallido, il romanzo d'esordio di Michele Giocondi, edito dalla casa editrice goWare nella collana di narrativa Pesci rossi/Gialli.

UN'OMBRA PIÙ BIANCA DEL PALLIDO
di Michele Giocondi

EDITORE: goWare 
COLLANA: Pesci rossi
PREZZO edizione digitale: € 4,99 
Prezzo edizione a stampa: € 11,99
Pagine: 310
Novembre 2014

Una storia complessa e misteriosa dalle vie di Firenze si allarga fino ai meandri oscuri della storia recente del nostro Paese. Protagonista è il commissario Ristori, un personaggio destinato a diventare seriale.

Sinossi

Il prof. Giocondi si cimenta con la costruzione di una storia complessa e misteriosa che dalle vie di Firenze, ritratta nelle sue straordinarie bellezze, si allarga fino ad entrare nei meandri oscuri della storia recente del nostro Paese. 
Protagonista è il commissario Ristori, titolare del commissariato di piazza del Duomo, che si trova a fronteggiare una forza terribile, annidata e nascosta dentro la realtà e la storia del Paese, che emerge quando si sente minacciata, eliminando tutti quelli che potrebbero avvicinarsi alla verità.

Il commissario Ristori constata per la prima volta la presenza di tale forza quando un giornalista del principale quotidiano fiorentino scompare misteriosamente senza lasciare traccia. Le ricerche sembrano non approdare a nulla finché, durante le indagini, viene assassinato anche il suo vice, Tommaso Di Salvo. 
Il commissario si getta anima e corpo nel caso, anche per rendere giustizia all’amico. Ma niente di concreto sembra trapelare. Non sarà più saggio arrendersi e mollare, come gli suggerisce qualcuno che ne sa più di lui, tanto non si giungerà mai alla scoperta del colpevole, come già è successo nel nostro Paese?
Il commissario Ristori non si arrende e, per assicurare alla giustizia il responsabile dei delitti, farà luce su uno degli aspetti più inquietanti della storia d’Italia, fino a stanare quell’ombra inafferrabile e impercettibile che si cela nelle pieghe più torbide dello Stato.

Il romanzo Un'ombra più bianca del pallido è disponibile in versione digitale in tutte le librerie online e in edizione a stampa su Amazon. 
Per scoprire dove puoi acquistarlo, vai alla scheda del libro sul sito web di goWare.

L'autore.
Michele Giocondi è nato a Firenze nel 1951. Si è laureato in letteratura italiana. Ha fatto per 40 anni il professore di italiano e storia alle superiori. Si è sempre occupato di letteratura di successo editoriale dell’Ottocento e del Novecento, scrivendo vari saggi e collaborando a riviste specialistiche. Ha curato anche numerosi manuali scolastici, pubblicati dalle più prestigiose case editrici, nonché un dizionario dei sinonimi e contrari più volte riedito.
Un’ombra più bianca del pallido è il suo romanzo d’esordio.

ANTEPRIMA LIBRI: ALCUNE PROSSIME USCITE (GENNAIO 2015)



Tante belle e interessanti uscite libresche ci attendono per gennaio!!!
Scopriamone alcune, vi va??

LA TENTAZIONE DI ESSERE FELICI
di Lorenzo Marone


Ed. Longanesi
230 pp

USCITA 8 GENNAIO 
2014
Una storia intensa, che commuove e diverte.

Trama

Cesare Annunziata si può definire, senza troppi problemi, un vecchio rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque, Cesare ha deciso di fregarsene di tutti, a partire dai due figli, e di vivere gli anni che gli rimangono senza fare bilanci, per paura che non tornino, tra un bicchiere di vino con Marino, l’anziano del secondo piano, poche chiacchiere con Eleonora, la gattara del condominio e qualche sporadico incontro carnale con Rossana, la matura infermiera che arrotonda la pensione con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere. 
Ma poi, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia e che la gravidanza rende tanto fragile e bella. 
Cesare capisce subito che in quella coppia c’è qualcosa che non va, ma non intende certo impicciarsi, se non fosse per quella muta richiesta d’aiuto negli occhi tristi di Emma.

martedì 25 novembre 2014

Recensione: "Mare d'inverno" di Grazia Verasani



Ringrazio la Giunti per l'invio di questo romanzo tutto al femminile, una storia di amicizia: tre donne di oggi, in un'età di bilanci, fatti con coraggio e battute caustiche, dialoghi divertenti e avvelenati, emozioni messe a nudo, verista che non si possono nascondere.


MARE D'INVERNO
di Grazia Verasani


Giunti Edizioni
176 pp
14 euro

 OTTOBRE 2014

Link del libro su Giunti narrativa




Agnese è colei alla quale è affidata la narrazione di questa breve storia, di cui lei, insieme alle due amiche di sempre, è protagonista.
Agnese, Vera e Carmen sono tre donne attorno ai 50 anni d'età: quell'età così indefinita, in cui non ci si sente ancora certamente "vecchi", ma che non ci vede neppure esattamente "giovani"...!
E' l'età in cui più di frequente si fa il punto della situazione circa la propria vita, in cui si guarda indietro, agli anni passati, con un pizzico di nostalgia e rimpianto, e si guarda al presente con un'inquietante delusione e insoddisfazione; il futuro? Meglio non pensarci proprio!


Sono amiche da sempre, le tre donne, e le loro diversità caratteriali sono forse il loro punto di forza, quello che poi, alla fine, le tiene unite.

Agnese è un'insegnante, sposata con Ennio (anche lui insegnante) e madre dell'adolescente Daria; la sua vita matrimoniale è sempre stata un porto sicuro, contrassegnata da stabilità e sicurezza..., fino al giorno in cui il marito non le confessa un tradimento: una scappatella, nulla di importante; nulla per il quale varrebbe la pena mandare all'aria la famiglia.
O no?

Vera fa la giornalista ed è una donna tutta d'un pezzo, che pare non aver bisogno di un uomo accanto, dal quale ricevere affetto, al quale donare amore e tenerezze; magra come un giunco, eterna sigaretta tra le labbra, sguardo disincantato, atteggiamento spiccio, pratico, modo di parlare senza affettazioni, secco, pungente, a volte cinico, tanto da apparire, anche alle amiche - che pure le vogliono bene e la conoscono - irritante e senza cuore, a causa di quel sarcasmo senza peli sulla lingua che salta fuori quando meno sarebbe opportuno.

E poi c'è lei, Carmen, la "cicciotella" di gruppo, doppiatrice di film, che si concede spesso qualche sfizio culinario, soprattutto quando è costretta ad affrontare l'ennesima rottura sentimentale, che ogni volta la manda in uno stato di disperazione e malinconia.

Ed è proprio lei la ragione che spinge Agnese e Vera a ritrovarsi in una vecchia ed umida casa al mare sulla riviera romagnola, mentre la fine dell'anno si avvicina, lasciando casa e lavoro, per restare vicine all'affranta Carmen, abbandonata dall'ultimo fidanzato, Sandro, che le ha preferito una donna ben più giovane.

E così, sedute sul divano, accoccolate in un caldo plaid, bevendo una birra o passandosi una bottiglia di Moscato, o concedendosi una bella colazione nel semideserto bar del paese..., l'Autrice ci fa entrare nella vita delle tre donne, caratterizzandole con chiarezza, tanto che ci sembra di conoscerle, di comprenderle, di prevederne battute, atteggiamenti, gesti.

,
Vera ed Agnese: le consolatrici della loro Carmen, eccentrica ma anche bisognosa di conferme e apprezzamenti, di incoraggiamenti e, soprattutto, di un uomo accanto che la faccia sentire ancora desiderabile, bella, femmina.

Ma anche le altre due donne hanno il loro carico di delusioni, amarezze, occasioni mancate su cui rimuginare, amori vissuti a metà o appieno e che, in entrambi i casi, hanno lasciato impronte indelebili nel loro cuore.

Tre donne che cercano di non piangersi addosso, pur rendendosi conto che, giunte a quell'età, c'è più da guardarsi indietro che avanti, ma che nonostante tutto non hanno alcuna intenzione di sentirsi inutili, soprattutto se a gettarle addosso questa sensazione sono sempre loro: gli uomini.

Ma chi l'ha detto che per star bene una donna ha necessariamente bisogno di un uomo?

Agnese, Vera e Carmen si ritrovano ancora insieme, lontane dal proprio mondo di tutti i giorni, al caldo e ai piedi di un camino o al freddo dinanzi alla distesa azzurra e cupa del mare d'inverno, e tra una confessione e un tuffo nel passato, tra una allegra e spontanea risata e una battutina caustica, un sorso di vino e una sigaretta, parlando di uomini, donne, sentimenti, troveranno la spinta per non perdersi d'animo pensando a ciò che non hanno, e a cercare di guardare con fiducia e un po' di sana autoironia a ciò che le aspetta, scacciando via il pensiero della solitudine!

Un romanzo breve ma piacevole, scritto in modo essenziale, semplice, scorrevole, con situazioni e dialoghi ironici, che punta molto sulla forza dell'amicizia, con personaggi (essenzialmente le tre donne, gli altri son secondari) ben delineati, nei quali la lettrice può rispecchiarsi, apprezzandone i pregi e sorridendo davanti ai difetti, alcuni dei quali appartengo probabilmente al mondo femminile in generale.

Libri, libri.., sempre libri!!



Altri due libri finiti in wishlist.
Li conoscete? Li avete letti?

CHIEDI PERDONO
di Ann-Marie MacDonald

Ed. Adelphi
Trad. di Giovanna Granato
gli Adelphi
2002, 4ª ediz., pp. 589
isbn: 9788845917028
Letteratura nordamericana
€ 14,00 –15% € 11,90

Sinossi

Un’isola livida e crudele della Nuova Scozia sul finire dell’Ottocento, un giovane accordatore di pianoforti, una tredicenne libanese. I due si amano, e per sposarsi non esitano a fuggire. 
La loro passione sarà breve e bruciante, immani le conseguenze: sulle loro figlie si abbatterà un destino di colpe indicibili e occulte menzogne che finirà per distruggerle. 

Con ipnotica sapienza narrativa, la MacDonald aggroviglia e dipana le vicende di un’intera famiglia, orchestrando una fosca melodia che, pagina dopo pagina, avvince il lettore senza dargli tregua: come è stato scritto, «non c’è modo di resistere a questa storia». Incesti e santità, fobie e attrazioni razziali, delitti e prostituzione, atrocità e meraviglie si stagliano su un fondo che sembra avere la sostanza terribile e raggiante dei sogni.



LA FAMIGLIA RADLEY
di Matt Haig


Einaudi Editore
Trad. di P. Novarese
Stile libero Big
pp. 368 
€ 19,00
2010
«È un posto tranquillo, soprattutto di notte.
Fin troppo tranquillo, si sarebbe portati a pensare, per immaginare che un mostro di qualunque genere possa vivere in quelle deliziose viuzze ombreggiate.
Certo è che, alle tre del mattino nel paesino di Bishopthorpe, è facile credere alla bugia in cui si crogiolano i suoi abitanti - e cioè che quello sia un posto per persone tranquille e perbene, che conducono vite tranquille e perbene.
A quell'ora di notte, si sentono soltanto i rumori della natura. Il verso di una civetta, il latrato di un cane in lontananza, e nelle notti di brezza come questa l'oscuro sibilare del vento tra i sicomori».

Trama

I Radley vivono in un incantevole villaggio della campagna inglese.
Sono Peter, il medico del paese, la moglie Helen e due figli adolescenti, in un caotico turbinio di scuola, amici e feste. 
La vita familiare trascorre senza troppa eccitazione né scossoni, fino a quando una notte tutto deflagra.
E Clara scopre il devastante segreto custodito per anni e anni dalla famiglia. 
Un segreto che alla fine dà un senso alla sua pelle cosí diafana, alla difficoltà a dormire la notte e quell'attrazione incontenibile per il sangue...




Viaggiare leggendo con "London in love"




viaggio leggendo
Era da un po'che non riprendevo questa rubrica, ed ecco che il romanzo London in love (recensione) mi ha dato qualche spunto da condividere con voi.

Come si evince dal titolo, siamo a Londra.

In Tabernacle Street  si trova l'ufficio di Michele, che lavora nel mondo delle azioni in borsa.


Tabernacle Street

.
La nostra Lisa non poteva non andare nella celebre Notting Hill...

"Edifici stretti dalle facciate pastello, scale a chiocciola dai gradini ripidi, coperti da una guida di moquette per non scivolare e per agevolare la proliferazione dei parassiti. E poi, per la prima volta
da quando sono atterrata, colori. Un pub irlandese dalla facciata verde quadrifoglio. Una pizzeria rosso pomodoro. Un negozio di collant e leggings turchese caraibico."



Uno dei luoghi chiave del romanzo..: l'Hyde Park, uno dei più ampi parchi del centro di Londra. È uno dei parchi Reali ed è anche noto per il suo Speakers' Corner.


Novità... da leggere: 'L’avvoltoio. Delitti all’alba della scrittura' di Marco Bertoli




Un giallo storico ambientato in Mesopotamia intorno al 3000 a. C.:

L’avvoltoio. Delitti all’alba della scrittura
di Marco Bertoli


Editore: I Doni Delle Muse 
ISBN: 978-88-909656-02-8 
Pagine: 278 
Prezzo: 13 euro
Novembre 2014

Sinossi

Un matrimonio controverso, una serie di fatti sanguinari, un testamento smarrito: eventi privi di connessione tra di loro che si susseguono senza lasciare respiro. 
Forse l’unica traccia è l’avvoltoio di cui parla un contadino in punto di morte. 
Un piano criminale, in apparenza privo di errori, che coinvolge la scrittura, di recente invenzione. 
Un grande affresco di uno dei popoli più affascinanti dell’alba della nostra civiltà, i Sumeri, una narrazione incalzante e una spirale travolgente di enigmi che costringeranno il lettore a chiedersi di continuo quale possa essere la sconvolgente e inattesa verità. 

“L’avvoltoio. Delitti all’alba della scrittura”, ambientato all’epoca dei Sumeri, prende il via dall’idea originale di pensare alla scrittura – appena inventata – come strumento determinante per un diabolico piano criminale. 
La vicenda parte dal matrimonio controverso tra un ricco mercante e una schiava dall’oscuro passato. 
Un bambino malaticcio, un testamento smarrito, una catena di omicidi di cui è difficile ricostruire il movente sono gli elementi di una narrazione veloce e incalzante, inserita in un contesto storico affascinante e accuratamente ricostruito. 

Dal 15 novembre lo troverete in tutti gli store online, presso la Casa editrice I Doni delle Muse o potrete ordinarlo al vostro libraio di fiducia.

L'autore.
Marco Bertoli, nato a Brescia nel 1956, è geologo. Vive a Pisa. Sposato, ha due figlie. Ha pubblicato nel 2012 il romanzo “La Signora che vedeva i morti”, vincitore del Premio Scrittore Toscano 2012 selezione on-line, del Premio della Giuria per il Romanzo storico Concorso “Città di parole”, 2013, finalista al Contest “Ti presento il mio libro”, 2013, siti Convivio creativo e Leggere a colori. Nel 2014 ha pubblicato il suo secondo romanzo, “L’avvoltoio. Delitti all’alba della scrittura”, un giallo storico. Il racconto “Nulla d’indecoroso” è inserito in “365 Storie d’amore”, “Compagni” in “365 Racconti di Natale”, “Bagnino” in “365 Storie d’estate” Delos Books, “Buchi” è stato finalista al Concorso Robot 2014, Delos Book, “Ali” è stato pubblicato su Romance Magazine 13 e “- 40°C” sul 1° numero di “Terre di confine Magazine”. Numerosi altri racconti hanno vinto concorsi nazionali o sono arrivati finalisti, con pubblicazione in oltre cinquanta antologie.


lunedì 24 novembre 2014

Recensione: 'LONDON IN LOVE' di Melinda Miller



Libro terminato nel weekend appena trascorso!

LONDON IN LOVE
di Melinda Miller

23247877
Ed. Tre60
256 pp
2014
London in love è un romanzo a due voci.
Lei è Lisa: trent'anni, un fidanzato storico che l'ha appena lasciata e una gran voglia di ricominciare. E forse è possibile: trasferirsi a Londra, per un anno, a casa di un'amica. E poi chissà…
Lui è Michele: trent'anni, una fidanzata storica che sta per sposare, una vita da broker e una gran voglia di stabilità. Il suo sogno: lasciare Londra, dove lavora, e rientrare in Italia. E poi chissà…
Le strade di Lisa e di Michele s'incrociano brevemente sul volo Milano-Londra (vicini di posto, si detestano all’istante), per dividersi, con grande sollievo di entrambi, a Heathrow. Ma il destino li farà incontrare di nuovo, a Notting Hill, tra gli scaffali di God Save the Heels, la boutique di scarpe vintage, stilosissime e griffatissime, dove Lisa lavora.
Sullo sfondo di una Londra romantica, animata da personaggi indimenticabili, Lisa e Michele si troveranno coinvolti in un inebriante girotondo in cui sarà molto difficile non cadere (dall’alto di un tacco 12) nelle braccia dell’amore.



Decidere di dare una sterzata alla propria vita, dopo che il fidanzato, che non merita il tuo amore e la tua devozione, t'ha lasciato, mandando all'aria delusioni e amarezza insieme a un buon lavoro con possibilità di carriera: una scelta da pazzi?

Forse, ma è ciò che decide di fare Lisa, la protagonista di questa deliziosa commedia romantica ambientata nella grigia ma sempre affascinante Londra.

E quale occasione migliore per dimenticare il recente e triste passato, che prendere un volo in offerta per Londra e trovare “rifugio” presso l’amica Paola?

Certo, se il buongiorno si vede dal mattino, il viaggio per Londra non inizia sotto i migliori auspici, visto che le tocca bisticciare, tanto in aeroporto che in aereo, con un uomo, bello ma molto arrogante, che la tratta con sufficienza e, anche dietro i suoi tentativi di conversazione, si dimostra antipatico e scontroso.
Eh sì, tra Lisa e Mr Mancini non si può dire che sia amore a prima vista: lei lo giudica indisponente e snob, lui la vede come una sfigata combinaguai e dai gusti discutibili in fatto di abbigliamento e accessori (proprio lui che ha una fidanzata ultra-chiccosa, che spende e spande in shopping di lusso con la di lui carta di credito)…: insomma, meglio stare alla larga l’uno dall’altra!

Ma Londra, per quanto grande, ha in serbo per i due qualche inaspettata sorpresa e il destino farà sì che le loro strade si incrocino.


Lisa cerca subito di ambientarsi, tanto in casa di Paola, che ha per vicino e amico un certo Palmer, un tipo gay molto fashion e simpatico (che ama cantare a squarciagola, e stonato com’è, c’è poco da gradire lo show), quanto sul piano lavorativo, trovando quasi subito un impiego in un negozio vintage, che vende scarpe firmate, di marchi prestigiosi, che sono però di seconda mano: senza averlo cercato, quindi, la giovane Lisa – che ha il chiodo fisso per le scarpe di lusso, davanti alle quali va quasi in estasi – verrà assunta come commessa dalla pacata e riservata Beth, che le insegnerà come accogliere e soddisfare le esigenti clienti del God Save The Heels.

La narrazione è sempre in prima persona e si alterna, capitolo dopo capitolo, affidandosi ora alla voce di Lisa, ora a quella Michele Mancini.

Se Lisa cerca di fare di Londra la sua casa, godendo della compagnia dei suoi strampalati amici, aspettando che finalmente il pensiero del suo ex (Luca) appartenga definitivamente al passato e che a questo contribuisca un inaspettato nuovo amore…, Michele lo vediamo più insofferente e stressato, non solo a causa del lavoro (è un broker finanziario) - che lo tiene impegnato anche quando è fuori dall’ufficio (sempre connesso ad Internet per controllare le azioni in borsa), rendendolo distratto verso la vita con i suoi legittimi piaceri e divertimenti…-, ma anche a causa di una fidanzata, Marta, ossessionata dallo shopping compulsivo (a spese del ricco fidanzato) e dall’idea di organizzare le loro nozze.
Marta e Michele sono una coppia apparentemente in sintonia e ben assortita, e sono lì lì per unirsi per la vita, possibilmente attraverso un anello preso da Tiffany e dal carato notevole… Eppure, una vocina suggerisce a Michele che forse con Marta non sarebbe poi tanto felice…Per non parlare del lavoro che fa: remunerativo, sì, ma a che prezzo?

Il sogno di Michele, in fondo, è un altro…. Potrà mai realizzarlo?

Forse accanto a lui c’è bisogno di una donna frizzante, semplice, amante della vita e capace di godere insieme a lui momenti indimenticabili fatti di piccole cose?


E così, tra una passeggiata in un Hyde Park imbiancato di neve e tra le teche che custodiscono scarpe belle dal tacco vertiginoso, Cupido riuscirà a scoccare la sua freccia per dare inizio a un amore nuovo e inaspettato?

Un viaggio affascinante nella bella Londra, scritto con una prosa molto piacevole, divertente, con un’ironia godibile e momenti divertenti, in cui l’elemento romantico non è sdolcinato ma simpatico e divertente.

Una lettura deliziosa, che fa sorridere e sognare!!
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...