venerdì 24 febbraio 2012

Music.... EVERYTHING I DO


Guarda nei miei occhi - vedrai
quello che significhi per me
Cerca nel tuo cuore -cerca nella tua anima
E quando mi troverai li' non cercherai piu'
Non dirmi che non vale la pena provare
Non puoi dirmi che non vale la pena morire
Lo sai che e' vero
Ogni cosa che faccio -la faccio per te
Guarda nel mio cuore -troverai
Che non c'e' niente da nascondere
Prendimi come sono -prendi la mia vita
La darei tutta -mi sacrificherei
Non dirmi che non vale la pena combattere
Non posso smettere- non c'e' niente che voglio di piu'
Lo sai che e' vero

Se non preghi....

 Se non ti svegli presto, 
non riuscirai mai a vedere il sole che sorge. 
Se non preghi, 
benché Dio ti sia sempre vicino, 
non riuscirai mai a notare la Sua presenza."

Gengis Khan e il falco




Questa leggenda l'ho letta nel libro di Coelho "Sono come un fiume che scorre".


Una mattina, il grande condottiero mongolo Gengis Khan e la sua corte partirono per una battuta di caccia. I compagni portarono archi e frecce; lui, invece, teneva sul braccio il suo falco preferito - migliore e più preciso di qualsiasi dardo, giacché poteva levarsi alto nel cielo e scorgere tutto ciò che un essere umano non avrebbe mai potuto vedere.

Ma, nonostante l'entusiasmo che animava il gruppo, non riuscirono a catturare nemmeno una preda. Mentre facevano ritorno all'accampamento, Gengis Khan - deluso - si separò dalla comitiva, scegliendo di procedere da solo, per non scaricare la propria frustrazione sui compagni.

Si erano trattenuti nella foresta più di quanto avessero previsto, e il grande condottiero era terribilmente stanco e assetato. A causa della calura estiva, i torrenti erano in secca, e questo gli rendeva impossibile dissetarsi. Finalmente, gli apparve una sorta di miracolo: un filo d'acqua che scendeva da una roccia proprio di fronte a lui.

Subito allontanò il falco dal braccio, prese il piccolo calice d'argento che portava sempre con sé e lo riempì lentamente. Quando stava per portarlo alle labbra, il falco spiccò il volo e glielo strappò dalle mani, facendolo rotolare lontano. 


Parliamo di libri...



Continuiamo a vedere la lista di libri migliori del Novecento, secondo http://www.osservatoriesterni.it

1920 - 1929

1. D.H. Lawrence – Donne in amore (1920 prima edizione a proprie spese / 1921 seconda edizione)

2. Sinclair Lewis – Main Street (1920)

3. Aldous Huxley – Giallo cromo (1921)

4. Giovanni Papini - Storia di Cristo (1921)

5. James Joyce – Ulisse (1922)

6. Colette – La casa di Claudine (1922)

7. Liviu Rebreanu – La foresta degli impiccati (1922)

8. Herman Hesse – Siddharta (1922)

9. Raymond Radiguet – Il diavolo in corpo (1923)

10. Italo Svevo – La coscienza di Zeno (1923)

mercoledì 22 febbraio 2012

IL male a volte assume le sembianze del bene...



Questo brano che mi ha fatto molto riflettere sul come a volte il male possa assumere sembianze positive, l'ho letto su un libro di Paolo Coelho. "SONO COME IL FIUME CHE SCORRE".


Il poeta persiano Rumi narra che, un giorno, Muawiya, il primo califfo della stirpe degli Omayyadi, mentre stava dormendo nel suo palazzo, fu svegliato da uno strano individuo.

"Chi sei?" gli domandò.

"Sono Lucifero" fu la risposta.

"E che cosa vuoi, qui?"

"È già l'ora della preghiera, e tu stai ancora dormendo."

Muawiya rimase stupito. Perché il Principe delle Tenebre - colui che sempre brama l'anima degli uomini di poca fede — cercava di aiutarlo a compiere un dovere religioso?

Ma Lucifero spiegò: 


Non è l'inferno

martedì 21 febbraio 2012

Viterbo. 18enne aggredito per aver fatto avances ad una ragazza


 

Se tu che leggi sei un baldo giovanotto, esci con gli amici, vedi una ragazza che ti piace e "ci vuoi provare".... beh pensaci due volte e fai attenzione ai tipi che sono con la donzella in questione...: potresti trovarti in qualche guaio!!

E' quello che è accaduto ad un ragazzo di 18 anni, di Civita Castellana (Viterbo) che, dopo aver fatto delle avances ad una ragazza che stava entrando in un locale, ieri pomeriggio, in occasione del Carnevale.

Vero che il giovane in questione era un pò brillo ma la reazione del gruppo di amici della ragazza che, all'avvicinarsi del 18enne ha chiesto aiuto, è stata comunque spropositata: non si sono limitati a soccorrere l'amica...., neanche a scacciare il ragazzo, o ad insultarlo..., no no, altrochè, lo hanno aggredito nel vero senso della parola: il branco ha cominciato a sferrare calci a ripetizione lasciando il ragazzo ferito e inerme sul selciato.

Il pestaggio si è interrotto solo grazie all'arrivo di un carabiniere; immediatamente la folla di giovani lì presente - aggressori compresi - si sono allontanati; è stato comunque possibile acciuffare uno degli aggressori e in seguito sono stati identificati altri due.

L'aggredito è attualmente in ospedale: ha riportato ferite di una certa entità e ne avrà per un mesetto.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...